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Musiche e storia a Orta San Giulio
Orta, il lago e l'isola di San Giulio rappresentano una prospettiva particolare per la musica e la storia. Dalla leggenda di Giulio, che attraversa il lago sul suo mantello per scacciare i serpenti, a Nietzsche che qui inizia il suo ""Così parlò Zarathustra"""", dalla poesia di Ragazzoni, primo traduttore in Italia di Edgar Allan Poe, fino alle storie del Barone Lamberto di Rodari e di Laura Pariani che tutte queste suggestioni mette nelle sue pagine. Il volume propone un percorso che trova nella singolarità ortese un felice connubio tra storia e fruizione musicale e che riporta al territorio la sua istanza primaria: uno specchio dove i suoni contribuiscono e alternano il moltiplicarsi infinito delle culture."" -
Apollo blu. Testo svedese a fronte
Jesper Svenbro, grande intellettuale europeo e voce eminente della poesia scandinava, presenta qui un'opera poetica che sviluppa tematiche contemporanee in un quadro di riferimento alla tradizione classica. Il suo è un linguaggio nuovo, dalla complessa e affascinante sintassi, capace di amalgamare nel suo giro espressivo citazione dotta, slancio, ironia, commozione. Nei suoi lunghi soggiorni italiani, quest'uomo del nord, cresciuto nel clima etico e severo del protestantesimo scandinavo, ha maturato un amore per il mediterraneo, l'Italia e Roma, che dà alla sua opera una misura solare e goethiana, ma tutta attuale nella sua intelligenza ironica e nella sua metafisica felpata e interrogante. È un poeta che rappresenta al meglio una sintesi aperta e in movimento dello spirito europeo. -
Canti della Pietra marcia (2011-2013)
Un buen retiro sulle alture di Deiva Marina, in un verde anfiteatro, con lo sguardo rivolto al mare, in lontananza: in quel luogo incantato che prende il nome dalla pietra friabile che vi si trova sono nati, fra il 2011 e il 2013, questi ""Canti della Pietra marcia"""" con i quali il cinquantennale itinerario poetico di Domenico Camera ha probabilmente raggiunto il suo vertice. Nel silenzio della Pietra marcia il pensoso bilancio di una vita, che si fa universale, s'intreccia con gli aspetti del luogo (gli alberi, gli animali) e della quotidianità (l'orto coltivato con Ida), amorosamente accolti nei versi e scanditi con il personalissimo tono lieve insieme e fermo, colloquiale e insieme raffinato, ch'è la cifra del poeta; fino all'intensa e pur sobria meditazione della suite conclusiva e all'immagine finale degli uccelli che «evaporano in fretta, / assorbiti dall'azzurro fondo, / per sempre». (Paolo Zoboli)."" -
Nevicate d'arte. Gli inverni bianchi dei pittori. Ediz. illustrata
Quante volte ha nevicato nella storia dell'arte? Lo svela questo libro, un viaggio negli inverni e nei Natali bianchi dei pittori, un caleidoscopio innevato. Dai campi candidi di neve punteggiati di case, torri e campanili in Bruegel agli scorci di Monet che ci spingono a chiederci: quale sfida migliore di un colore che non c'è? E quante sono le sfumature del bianco nell'arte impressionista? Si entra poi nello sguardo di Turner e in quello di Hokusai di fronte al monte Fuji innevato, fino alla montagna incantata di Segantini, per poi incontrare i fiocchi di neve di Kandinskij, Chagall e Munch. Questo libro mostra la lucentezza dei paesaggi con la neve che sono come un foglio bianco su cui scrivere le nostre storie passate e future. -
Emanuele Luzzati. Natali a colori. Antologia del centenario. Ediz. illustrata
Nel centenario della nascita di Emanuele Luzzati sono raccolte tavole d'arte, illustrazioni per biglietti d'auguri e pubblicità natalizie che il grande artista e scenografo iniziò a disegnare negli anni che seguono la Liberazione a Genova, diventando presto un protagonista delle arti applicate a livello internazionale. Presepi, bambini, alberi di Natale e regali sono i temi tipici delle feste che l'artista reinterpreta con grande fantasia e generosità, offrendosi anche per bellissime cartoline con un preciso invito alla solidarietà verso i più poveri. Un libro che mancava per completare il ritratto di un indimenticato interprete della creatività italiana. -
Inni natalizi. Testo latino a fronte. Ediz. illustrata
"Grande è questo carme, nessun altro lo supera in potenza; attraverso quei canti quotidiani di tutta la bocca del popolo ognuno gareggia nel desiderio di confessare la sua fede"""": così Ambrogio, il grande vescovo di Milano vissuto tra il 334 (o 340) e il 397, rispondeva ai detrattori parlando dei suoi inni, un'opera tuttora celebre e ricca di interesse. """"si può dire per Ambrogio che la sua poesia è anche nel suo stile e il suo stile ha la suggestione evocativa, l'eleganza spirituale della grande, genuina poesia classica"""" (Carlo Carena). Il volume presenta al suo interno alcune incisione di Albrecht Dürer." -
Panettone. I segreti di un dolce per tutte le feste. Nuova ediz.
Sta raggiungendo un picco di popolarità in tutto il mondo con una produzione artigianale che incalza quella industriale: anche Buzzati scrisse «Il panettone non bastò» e ormai il dolce natalizio milanese è gustato tutto l'anno. Ma il suo successo ha richiesto tempo, molti secoli. In questo libro sono svelati i segreti della sua storia con caratteristica forma a cupola che la leggenda attribuisce alla corte viscontea della fine del Trecento, le ricette tradizionali e trasgressive, l'iconografia tra pubblicità d'epoca e arte su un capolavoro di impasti e lievitazioni. -
Natale di scienza. Storie di scoperte e stupore. Ediz. illustrata
Cinque storie di scienza a Natale tra cristalli di neve, raggi misteriosi e rompicapo atomici. Giorni di festa segnati da intuizioni straordinarie e scoperte rivoluzionarie, da Keplero a Lise Meitner, i regali sotto l'albero di Einstein e il Natale intorno alla luna che cambiò per sempre la nostra immagine del mondo. -
Il sarto di Gloucester. Fiaba di Natale. Ediz. illustrata
Torna con i disegni originali il racconto più celebre di un'autrice entrata nel mito. ""Il sarto di Gloucester"""", popolato dai topini tanto amati da Beatrix Potter e dai suoi lettori di ogni età, è una fiaba natalizia ispirata a una storia vera e pubblicata per la prima volta in forma privata nel 1903. """"Al tempo delle spade, delle parrucche e delle lunghe giacche con i risvolti ricamati, quando i gentiluomini indossavano polsini increspati e panciotti di seta di Padova e taffetà con passamanerie dorate, a Gloucester viveva un sarto. Da mattina a sera sedeva a gambe incrociate su un tavolo alla luce di una finestra di una botteguccia in Westgate Street..."""" Età di lettura: da 7 anni."" -
Primo Levi. Il laboratorio della coscienza
«Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d'ordine, di moralità e di ragione; dall'altro la spinta uguale e contraria dell'enigma e delle tenebre, l'infezione cosmica dell'annientamento: tra ordine e caos» scrive Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell'autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali». -
Bevendo il tè con i morti
Dall'autrice di uno dei più recenti casi editoriali di poesia con ""La bambina pugile ovvero la precisione dell'amore"""" (Einaudi) un libro non sulla morte ma sui morti, su un mondo di ombre più vive dei vivi, fantasmi amici e compassionevoli, abitanti di un regno che è la patria della memoria e la compagnia dei solitari. Candiani ci consegna una doppia vista con un linguaggio che ammutolisce grazie a versi che hanno per interlocutore il silenzio. """"Candiani vive in un suo pianeta, come il piccolo principe, cui molto assomiglia. Traduce testi buddhisti, recita, dipinge... Molti suoi versi non vi usciranno più dal cuore e dalla mente"""" (Vivian Lamarque)."" -
Apro l'anima e gli occhi. Coscienza interiore e comunicazione
«Apro l'anima e gli occhi» è il verso di Clemente Rebora che ispira Eugenio Borgna ad aprire il suo e il nostro cuore su temi essenziali del senso della vita come i modi in cui comunichiamo: con le parole o con il silenzio. Il grande psichiatra e scrittore fa capire quale sia la vera sorgente di emozioni, pensieri e scelte, anche di fronte al dolore dell'anima e del corpo che disturba ogni dialogo. Così anche l'esperienza della paura del Covid può lasciare però spazio alla speranza. L'invito è di rivivere gli incontri passati dell'esistenza di ciascuno per comprendere la realizzazione presente della propria coscienza interiore. Un libro per «salvare il silenzio in un momento storico in cui lo si aggredisce da molte parti». -
Il dottor Hieronymus Münzer. Un viaggiatore nell'Europa del XV secolo
Sabato 2 agosto 1494 un medico di Norimberga, il dottor Hieronymus Münzer, lasciava la sua città per un lungo viaggio attraverso tutta l'Europa occidentale, apparentemente con lo scopo di «vedere molte genti, conoscere gli usi di molti popoli, e tramandare tutto questo alla memoria». Ma questa straordinaria spedizione, che il dottore documenterà attentamente attraverso una sorta di diario di viaggio, l'""Itinerarium sive peregrinatio excellentissimi viri"""", non era mossa solo da motivi di alta cultura. Hieronymus infatti godeva del sostegno di Massimiliano di Asburgo, Rex romanorum, che gli attribuiva un ruolo al contempo di ambasciatore non ufficiale e di informatore segreto. Attraverso il racconto preciso e puntuale delle vicende di cui il dottor Münzer si rese protagonista, Silvio Biancardi ci racconta quali meccanismi muovessero le azioni dei sovrani dell'epoca, tra relazioni famigliari e interessi economici, e fino a che punto gli intellettuali potessero avere un ruolo nelle piccole e grandi vicende dell'Europa, negli anni che segnarono il tramonto del Medioevo e l'alba dell'Età moderna."" -
Dal tuo al mio
Nel 1904, nei giorni immediatamente successivi al ""fiasco"""" della seconda rappresentazione teatrale di Dal tuo al mio, Giovanni Verga si lasciava sedurre dall'idea di convertire la commedia in «forma di romanzo», ampliandone le didascalie, per far comprendere a pubblico e critici l'innovatività della sua scrittura. La nuova edizione restituisce nuove dinamiche compositive emerse nell'edizione critica del dramma omonimo."" -
L'altra Italia del «Politecnico» di Vittorini. Attraverso la posta dei lettori
Chi leggeva ""Il Politecnico"""" di Elio Vittorini? Quale Italia emerge oggi dalle lettere inviate al giornale garibaldino, segnato dai rossi di Albe Steiner, nel 1945-1947? Dopo tanto silenzio il saggio di Gian Carlo Ferretti offre un'immagine nuova e antistituzionale del dopoguerra anche con l'apporto di carte d'archivio. Scopriamo così lettori e lettrici, intellettuali e operai, che scrivono alla rivista e dibattono spesso con posizioni sorprendenti, più avanzate del periodico e degli stessi movimenti laici e comunisti: su fascismo e antifascismo, divorzio e aborto, scuola e religione, pubblico e privato. Nelle pagine del """"Politecnico"""" maturano così le nuove élite della sinistra: lettori tra i quali si ritrovano i giovani e giovanissimi Sciascia, Venturi, Bettiza, Brera, Cavallari, Ceronetti, Cini, Edoarda Masi e Ripellino."" -
Nel vasto territorio tossico
«Creatura assai robotica» appare l'umanità di oggi a un intellettuale come Maurizio Cucchi che s'interroga sulla società liquida e inquinata, tra la superficialità dei social e la profondità delle campagne contro i cambiamenti climatici alla Greta Thunberg, nell'idea che i giovani non sono un corpo indistinto «ridotto al gregge e allo sballo». Anzi da loro può venire la capacità di una svolta «nel vasto territorio tossico / che sarà nostro lascito e dono». -
Nuovi misteri
«La poesia legge nel pensiero» scrive Riccardo Iemma, che indaga l'esistenza alla ricerca di «nuovi misteri», tra cui disastri (ai quali «si potrà sempre riparare / ma non al loro incombere ed è per questo / che sono già accaduti»). Il giovane autore, con una scrittura che intriga, ci fa capire perché la poesia, con ogni lettore, «ha un appuntamento che non può mancare». -
Il non più possibile fruscio degli anni
Un itinerario poetico della senilità, privo di smarrimenti e stanchezze, ricco di saggezza e meraviglia, fitto di paesaggi, illusioni, persone, affetti, indignazioni di un presente che è anche memoria pertinente di un passato, forza attiva, e non occasionale ornamento della nostalgia : «È una piccola impresa che intrica / le ore della vecchiaia / impudica, che al fondo / al fondo contiguo e fedele / ha l'inferno, / che non chiude la porta / a un paradiso crudele». -
Lui solo non si tolse il cappello. Vita e impegno politico di Ettore Tibaldi, protagonista della Repubblica dell'Ossola
Tra la provincia di Pavia e la val d'Ossola, passando per la Svizzera e per il più vasto continente europeo, la vita avventurosa di Ettore Tibaldi (1887-1968) si dipana in una biografia che per la prima volta ne ricostruisce il lungo e tortuoso percorso politico e civile. Medico, scienziato, docente, militante socialista, repubblicano, interventista durante gli anni della prima guerra mondiale, organizzatore degli ex combattenti e reduci, antifascista, dirigente della Resistenza, ideatore e presidente del governo della Repubblica partigiana dell'Ossola, esule, protagonista della vita politica del secondo dopoguerra fino al raggiungimento della carica di vicepresidente del Senato: questi sono solo alcuni dei principali risvolti di un'esistenza vissuta lungo una precisa linea di condotta etica e morale, fondata sulla lotta per la democrazia e la giustizia sociale. In nome dei suoi ideali Ettore Tibaldi fu perseguitato dal regime fascista, perse il lavoro di docente universitario, fu allontanato dalla famiglia, ma seppe anche resistere e offrire un esempio di azione, come durante le settimane di libertà della Repubblica dell'Ossola. La storia di Ettore Tibaldi è la storia di un uomo che ha dato tutto di se stesso per un'idea di civiltà e di democrazia. Presentazione di Pier Antonio Ragozza. -
Storia d'Italia. Versione nella lingua italiana di oggi
Torna un grande classico della storia della letteratura del Cinquecento in una nuova versione aggiornata nella lingua italiana di oggi: la Storia d'Italia di Francesco Guicciardini è un viaggio appassionante nell'Italia del Rinascimento che ricostruisce con cura minuziosa le guerre, gli intrighi e le lotte per l'egemonia nella penisola. Condottieri, truppe mercenarie, principi, mecenati e ambasciatori, papi e ambiziosi sovrani si susseguono tra le pagine del Guicciardini, che descrive con spregiudicatezza e acume da diplomatico la perenne lotta per il potere sullo sfondo di un'Italia ormai in decadenza e ridotta a terra di conquista da parte di potenze straniere. Quarant'anni cruciali, tra il 1492 e il 1534, in cui lo scrittore fiorentino, protagonista e osservatore diretto degli eventi, ripercorre la crisi degli Stati italiani fino all'esito finale, che vedrà nella Spagna la nazione egemone e dominatrice. Grazie alla nuova versione di Claudio Groppetti, il capolavoro storiografico di Guicciardini si riafferma come testo fondamentale per comprendere la nostra storia nazionale.