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Italian cricket club. Il gioco dei nuovi italiani
In molti angoli d'Italia c'è un parco dove ogni domenica pachistani e indiani sikh incrociano le mazze, dimenticando le tensioni fra i loro Paesi di origine. Miracoli del cricket, il secondo sport più praticato al mondo. In quei campi, spesso contesi alle partite di pallone, si cela un mondo di destini che si incrociano. Italian Cricket Club è un viaggio alla scoperta del Subcontinente indiano o, meglio, della sua versione tricolore: immigrati dello Sri Lanka e del Pakistan, indiani e bengalesi, prime e seconde generazioni che in Italia hanno importato il loro sport nazionale. Dietro l'eleganza del cricket, nei suoi rituali antichi ma sempre fedeli a se stessi, c'è qualcosa di più di uno sport: c'è un esperimento sociale di integrazione, che prova a spazzare via confini geografici e culturali, e c'è un paradosso, perché qui, in campo, ""lo straniero"""" è l'italiano."" -
La sobrietà felice
Questo libro arriva nel pieno della crisi finanziaria globale, ed è un testo che nasce come risposta alla dilagante incertezza e alla caduta dei mercati. In queste pagine Pierre Rabhi, personaggio di grande carisma e fascino, sottolinea come lo stile di vita del benessere e dell'opulenza non sia più praticabile e sia quindi arrivato il momento di fare spazio a una ""decrescita sostenibile"""" e, dunque, a una sobrietà che sappia essere felice. Quelle di Rabhi non sono solo parole, ma una scelta di vita che ha messo in pratica sin dal 1961 nell'Ardèche, una presa di posizione politica, una dichiarazione di resistenza contro la società dei consumi. Con una lucidità poetica e visionaria Rabhi descrive il presente in cui l'uomo sopravvive in un costante stato di alienazione, ossessionato dal tempo e dalla produttività, e in cui il progresso sta distruggendo l'intero pianeta e le sue fonti di sostentamento. Dopo il successo di """"Manifesto per la terra e per l'uomo"""", Rabhi ritorna con la sua esperienza di """"contadino-poeta"""" e la sua armonica convivenza con la natura."" -
La bottega del vasaio. Una nuova rete per la chiesa
Don Cristiano Mauri è un prete di provincia. Vive e lavora a stretto contatto con la gente e ha deciso di raccogliere tutto in questo libro: i suoi incontri con i fedeli, le chiacchiere tra un caffè e l'altro, le omelie, orali e via Twitter, in pratica, come dice lui, ""quel che mi attraversa e mi lavora"""". Nella Bottega del vasaio (nome del suo blog), don Cristiano non si limita a proporre esperienze e opinioni ma anche a misurare la sua voce con quella degli altri. Predilige il dialogo e ama interrogarsi con libertà e coscienza critica anche circa le posizioni più discusse della Chiesa, provocando alla riflessione e al confronto. Nelle sue parole e nel suo modo di vivere la fede non si tira indietro quando c'è da evidenziare le ambiguità, le mediocrità, i compromessi della Chiesa, locale o universale che sia, nelle occasioni in cui questa si allontana dal Vangelo e dai veri bisogni della gente. Nelle pagine di questo libro ci sono umiltà, amore, comprensione, a tratti disappunto. Ma ci sono anche Bruce Springsteen, Giorgio Gaber, Jovanotti e gli U2. Con un linguaggio vivace e ricco di ironia, don Cristiano riporta in primo piano le parole del Vangelo, spostando l'attenzione sui valori universali dell'uomo."" -
Si fa così. 171 suggestioni su crescita ed evoluzione
Questo è un libro propositivo. ""Si fa così"""" racconta come il solo modo per non lasciarsi sopraffare dal senso di crisi che oggi ci attanaglia è rilanciare il nostro potere inventivo e vitale (perché noi siamo sempre stati in tutta la nostra evoluzione più forti dei nostri fallimenti), è sviluppare un continuo senso di crescita in ogni situazione della nostra esistenza, è assumere il biologico, il corpo e il sesso come unità di misura per nuovi modelli comportamentali. """"Si fa così"""" propone di accrescere e valorizzare il senso di noi stessi, le nostre relazioni, il nostro umore, le nostre capacità di scegliere, i nostri modelli sentimentali e mentali, il desiderio di lasciare il nostro segno sulle cose, il nostro fascino personale, la generosità, il coraggio, la spinta a migliorare, la consapevolezza del nostro posto nell'evoluzione, la gioia dei nostri muscoli, la capacità di segnare un gol in più e quella di conquistare il nostro amore per poi riconquistarlo ogni giorno."" -
Per l'uguaglianza. Come cambiare i nostri immaginari
"Capire come """"funziona"""" l'essere umano è una curiosità che mi accompagna fin da bambino. Ho cominciato raccontando la mia storia perché è nella famiglia che nasce la nostra identità. Il modo in cui i genitori ci descrivono e ci promettono come sarà la vita è fondamentale. Coltivare quella curiosità mi ha insegnato che aprirsi al mondo scardina le trappole del razzismo, del sessismo e dell'omofobia. Cambiare i nostri immaginari è un passo necessario, mettere in discussione i nostri condizionamenti ci renderà capaci di pensare e costruire una società migliore. Per questo libro ho incontrato persone impegnate per una società più giusta che mi hanno aiutato a capire meglio la complessità del mondo. Grazie a loro nasce questa riflessione sulle origini e sullo sviluppo della disuguaglianza e la certezza che il futuro dipenderà dalla nostra attitudine a riconoscere che tutte le culture partecipano a quell'insieme che è l'uomo"""". (Lilian Thuram)" -
Il pianeta dei calzini spaiati
La Pina, voce di Radio Deejay, personaggio molto amato dal pubblico radiofonico e televisivo, racconta con una sua favola uno dei temi più attuali di questo periodo: il rispetto per le diversità e i matrimoni omosessuali. Partendo dalla metafora dei calzini spaiati, la Pina racconta di un pianeta in cui i calzini soli sono scappati per trovare l'amore, senza più la costrizione di passare la vita accoppiati con chi non si è scelto. Un pianeta libero dove un calzino a pois può sposarsi con un gambaletto, e una parigina gira a braccetto con un calzino, corto, di spugna. Un modo divertente per parlare di argomenti importanti con il sorriso e lo spirito giusto. Tutti i proventi del libro saranno devoluti a Sos Villaggi dei Bambini, un'associazione che interviene a favore dei bambini rispettando cultura e religioni diverse e lavorando nello spirito della Convenzione Onu dei Diritti dell'Infanzia. Età di lettura: da 6 anni. -
Il primo cittadino
Il 21 maggio del 2012, per la prima volta un rappresentante del Movimento 5 Stelle diventa sindaco di una città italiana. Parma, città segnata da scandali che avevano lasciato un segno profondo e una grossa crisi sia economica sia di identità, volta pagina e diventa un laboratorio di un nuovo modo di fare politica. A ottenere questo risultato storico è Federico Pizzarotti, consulente finanziario che, al ballottaggio, vince con uno schiacciante 60% dei consensi. Sul suo tavolo una serie di problemi aperti: il dissesto delle casse comunali, una credibilità da riconquistare, una città da far rinascere. Oggi Pizzarotti racconta la sua esperienza e racconta cosa vuol dire confrontarsi con il potere, con l'amministrazione pubblica e con la gestione di una città. -
Contro il giorno della memoria
Il 27 gennaio di ogni anno si evoca il ricordo della Shoah. Si organizzano eventi, incontri, celebrazioni ufficiali. Ma che cosa sta diventando questo Giorno della Memoria? Una cerimonia stanca, un contenitore vuoto, un momento di finta riflessione che parte da premesse sbagliate per approdare a uno sterile rituale dove le vittime vengono esibite con un intento che sembra di commiserazione, di incongruo risarcimento. Ma la memoria che si sventola in quella data non è degli ebrei, è dell'Europa intera: deve essere elaborata e fatta propria, non diventare uno spazio da addobbare con la retorica. Elena Loewenthal dà voce ai suoi dubbi e alle sue riflessioni su quello che per lei è un grande errore collettivo, l'errore di chi vuole, per un giorno soltanto, provare ad addolcire una coscienza civile per alleggerire il senso di colpa. -
Il tempo non basta mai. Alberto Manzi, una vita tante vite
"Non sono mai stata molto favorevole a """"distribuire"""" pezzi di mio padre al di fuori dell'ambito privato e familiare; ogni volta, per me, è una parte di papà che se ne va. Da piccola non riuscivo a capire perché tante persone lo volessero portar via da me e da mamma, o perché dovessimo presenziare a inaugurazioni, intitolazioni e cerimonie che lo riguardavano. Un giorno mia madre mi ha detto che aveva registrato per me un'intervista - 'è un regalo per te' disse - sapeva che un giorno avrei voluto sapere. Mi ha raccontato il loro incontro (sulle scale della scuola), la differenza d'età tra loro, la famiglia, la televisione, il Sud America, le orchidee (e le bombe), la mia nascita, i giochi, i libri, il dolore. Ho scoperto così che, per la prima volta, ero io a sentire il bisogno di donare qualcosa di mio padre a tutti coloro che volessero scoprirlo. È arrivato il momento di scrivere chi era mio padre"""". Alberto Manzi è l'uomo che ha insegnato a leggere a milioni di italiani, il maestro che, grazie alla sua trasmissione sulla RAI ha segnato un'epoca ed è diventato una delle icone della televisione italiana. Oggi la sua storia sorprendente rivive nel racconto della figlia." -
Musica nel buio
Tutto parte da una domanda: cosa accadrebbe alle mani del pianista se non dovesse più vedere se i suoi occhi fossero nel buio assoluto? Da qui Cesare Picco decide di dare vita ai ""Blind Date"""", ossia appuntamenti in cui un concerto si trasforma in un'esperienza sensoriale. Il musicista si siede al piano in un ambiente che poco alla volta scivola nel buio assoluto e comincia a suonare. Questo è """"Blind Date"""": un concerto che Picco ha ideato nel 2009 e che porta in giro per il mondo stimolando sempre più persone a ritrovare il piacere dell'ascolto. Dietro quello che può sembrare un semplice esperimento concertistico, ci sono invece riflessioni e idee sul concetto di musica e fruizione, di esecuzione e ascolto. Musica nel buio è il racconto della sfida ai propri limiti, il resoconto di un viaggio intimo e personale che ha saputo coinvolgere migliaia di persone nel sorprendente abbandono al puro confronto con la musica e con se stessi."" -
Le mie stelle nere da Lucy a Barack Obama
"Durante l'infanzia mi hanno indicato molte stelle. Le ho ammirate, le ho sognate: Socrate, Baudelaire, Einstein, Marie Curie, il generale De Gaulle, Madre Teresa... Ma nessuno mi ha mai parlato delle stelle nere. I muri della mia classe erano bianchi, erano bianche le pagine dei libri di storia. Non sapevo nulla dei miei antenati. Soltanto la schiavitù veniva citata. Presentata in quel modo, la storia dei neri non era altro che una valle di armi e di lacrime. Questi ritratti di donne e uomini sono il frutto delle mie letture e conversazioni con alcuni storici e studiosi. Perché il modo migliore per combattere il razzismo e l'intolleranza è arricchire le nostre conoscenze e il nostro immaginario. Da Lucy a Barack Obama, passando per Esopo, Dona Beatriz, Puskin, Anna Zingha, Aimé Césaire, Martin Luther King e molti altri: stelle che mi hanno permesso di evitare la vittimizzazione, di credere nell'Uomo e soprattutto di avere fiducia in me stesso.""""" -
Il buon ladro. Gino Amleto Meneghetti l'italiano più ricercato del Brasile
Tra il 1887 e il 1960 il Brasile accoglie oltre un milione e mezzo di italiani. Uno di loro è Gino Amleto Meneghetti, che arriva da Pisa con una carriera già avviata: ladro professionista. Sbarcato nel 1913, l'anno seguente sconta già la prima condanna e, colpo dopo colpo, Gino diventa il nemico pubblico numero 1 della polizia di San Paolo. Per riuscire ad arrestarlo vengono mobilitati 200 poliziotti in un'operazione clamorosa che porterà alla condanna più pesante, 43 anni di prigione. Scarcerato nel 1947 grazie a un decreto presidenziale, ormai settantenne, Gino cerca di barcamenarsi, ma la libertà dura poco. Per l'opinione pubblica, che lo segue fuori e dentro il penitenziario, è una celebrità. Incorreggibile, al momento dell'ultimo arresto ha più di 90 anni. Quella di Meneghetti è una figura eccezionale, che sembra uscita da un romanzo, un anti eroe amato dalla povera gente. -
Beppe Beppetti presenta le vignette di Edicola Fiore
Ogni giorno Beppe Beppetti, puntuale come un orologio svizzero, prepara la sua vignetta per Edicola Fiore. Alle 7 del mattino Rosario Fiorello apre l'Edicola per commentare le notizie del giorno con un carnet di ospiti e amici di tutto rispetto, entrando così nelle case di migliaia di italiani. In questo libro è raccolto un anno di vignette che raccontano il mondo e l'Italia, il modo migliore per cominciare la giornata con un sorriso. Un'intervista a Fiorello apre il libro e racconta come nasce ogni giorno la sua Edicola, tra smartphone, improvvisazioni e un'allegria contagiosa. I diritti d'autore derivati da questo libro saranno devoluti all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. -
L' Italia dei sindaci. Il Paese raccontato da chi lo amministra
La rabbia verso la politica sta segnando un distacco sempre più netto tra cittadini e potere. Il politico è visto come un ""nemico"""", è considerato la causa del malessere. Ma c'è un'eccezione, una figura con cui avere una comunione di intenti: il sindaco. I """"primi cittadini"""" sono, o dovrebbero essere, il lato umano della politica. Marco Giacosa è andato a incontrarli, facendo una scelta che fosse uno spaccato dell'Italia. Sono stati selezionati undici comuni grandi e piccoli, con sindaci di entrambi i sessi, di diversi schieramenti e in carica da tempi differenti. Con loro si è parlato di lavoro, economia, tagli, territorio, educazione, viabilità, ma anche ideali, futuro, progetti e nuove speranze. Ogni dialogo racconta cosa vuol dire oggi in Italia fare politica sul territorio, tra umanità, delusioni e successi, in un rapporto spesso complicato con lo Stato centrale. Chiude il libro un'intervista a Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), il """"sindaco dei sindaci""""."" -
Vincere non basta. La mia vita, il mio basket
Nel 2013, nella sede della Euroleague a Barcellona, è stata inaugurata una sala che porta il nome di Sarunas Jasikevicius, onore riservato a solo tre esponenti del basket europeo. Basterebbe questo per raccontare l'importanza di un campione che, in questi anni, ha segnato la storia della pallacanestro. Poi ci sono i numeri: 4 Euroleague vinte (con Barcellona, Tel Aviv, Panatinaikos), 9 scudetti in 5 nazioni diverse, l'Oro agli Europei con la Lituania, il Bronzo alle Olimpiadi, 2 stagioni Nba. Questo è Sarunas, giocatore che del talento e della forza di volontà ha fatto il proprio marchio di fabbrica. Non c'è tifoso che non lo ami, appassionato che non conosca le sue giocate spettacolari. L'anno scorso ha smesso i panni del giocatore, iniziando una nuova carriera, quella di allenatore, che quest'anno lo vede vice allo Zalgiris. Un'autobiografia scritta con il giornalista Pietro Scibetta, in cui si ripercorrono le tappe di una carriera irripetibile: gli anni dell'indipendenza lituana, la scoperta del mondo occidentale, i successi con la rinata nazionale lituana, poi l'America, il matrimonio con Miss Mondo, il ritorno in Europa, gli avversari. Nel marzo del 2015 Sarunas Jasikevicius è stato nominato Euroleague Basketball Legend. -
Sai maestro che... Da grande voglio fare il premier
"Quando incontro i ragazzi dico sempre loro di non fidarsi di chi dice: """"Il futuro è vostro"""" e di rispondere: """"Il presente è nostro, non il futuro"""". Chi educa ha il compito di insegnare ai giovani la parola per difendersi e per difendere. Per essere subito in scena, protagonisti, seminatori di creatività. Quando Mattia era ancora mio alunno, un giorno mi chiese: """"Maestro perché non scriviamo un libro anche io e te?"""", ho risposto con un """"sì"""" dettato dalla sana incoscienza di chi ama l'avventura, ma con la certezza che avrei fatto solo il mio dovere: dare spazio a un ragazzo, prestare la mia penna al suo desiderio di esserci. Mattia ha alzato la mano per dire la sua e ha trovato chi gli ha dato la parola. Nulla di più. Insieme abbiamo fatto un viaggio che è durato quasi un anno. I nostri dialoghi si sono trasformati in un laboratorio di scrittura; passeggiate, mail, sms, lettere, cartoline, telefonate... Abbiamo usato tutti i mezzi possibili per confrontarci. Provate a parlare """"sul serio"""" con un ragazzo, come ho avuto la fortuna di fare io con Mattia: vi servirà a fermarvi, a cercare la via nel labirinto dei sentimenti che non conoscono più la strada giusta. A me è successo così"""" (Alex)" -
Per un cuore da guerriero. Le arti marziali, la filosofia e Bruce Lee
Le arti marziali non sono una semplice attività sportiva, ma sono un modo di accostarsi al mondo e di affrontarlo. Ogni giorno. Insegnano la cura di se stessi, la disciplina, il rigore, il rispetto verso gli altri che sono sì avversari, ma prima di tutto persone con cui confrontarsi in modo pulito. Spaziando tra aneddoti, filosofa, storia (Daniele Bolelli insegna questa materia in America), combattimenti e personaggi mitici, Bolelli racconta il cuore delle arti marziali di cui è assiduo praticante e fine teorico. Mescolare mente e corpo, pragmatismo e utopia, sensibilità e determinazione sono le qualità e le doti dell'artista marziale. Un libro per tutti, non solo per gli sportivi, perché in queste pagine l'arte marziale si sposa con l'arte di vivere. -
Indonesia ecc. Viaggio nella nazione improbabile
"Indonesia ecc."""" è il racconto di un'avventura lunga 20.000 km attraverso terra, mare e cielo indonesiani. L'autrice ha viaggiato sola, con ogni mezzo, usando empatia e capacità di osservazione per offrirci un racconto divertente senza essere banale, informativo e mai noioso. Immancabile lettura per chiunque si avvicini all'Indonesia, il libro di Elizabeth Pisani sa divertire e far innamorare di questa """"improbabile nazione"""" anche i non viaggiatori e tutti coloro che sono curiosi del mondo e di luoghi ricchi di vita e umanità: dalle isole remote e rurali agli angoli più cosmopoliti e contemporanei dell'arcipelago." -
Myanmar. Dove la Cina incontra l'India
"Myanmar. Dove la Cina incontra l'India"""" è un diario di viaggio che accompagna in una delle più strategiche zone di confine del mondo, quel crocevia asiatico che si sviluppa """"nel nord del Myanmar (ex Birmania), verso il sud-ovest della Cina e il nord-est dell'India, [...] regioni di una bellezza stupefacente lungo le alture ai piedi dell'Himalaya orientale, dove a pochi passi di distanza convivono smaglianti centri commerciali e tribù montane a malapena sfiorate dalla modernità, e dove s'incontrano la più grande democrazia e il più grande Stato comunista del mondo. Questa è la via secondaria per l'Asia. Si parte da Yangon"""". Thant Myint-U propone una narrazione caratterizzata dall'equilibrio tra esplorazione e passaggi storici, in modo da ancorare la storia dell'Asia a quella occidentale. Questo rende il libro utile sia per il grande pubblico sia per lo specialista della regione, fornendo contesto, dettagli e aneddoti per capire le dinamiche geopolitiche di una delle aree più rilevanti e influenti per la contemporaneità e per il nostro futuro." -
Giardini di carta. Da Rousseau a Modiano
Glicine, rosa, caprifoglio, menta, timo, fragole: il giardino è un mondo di rumori, odori, un concentrato di vita. Esplorandone le origini e la diversità scopriamo che i giardini sono il riflesso delle società e degli individui, e che ogni giardino ci dà informazioni sui sogni, sull'ideale di felicità di chi lo crea e lo descrive, è uno specchio della cultura che lo ha prodotto. Reali, ornamentali o urbani, familiari, botanici, i giardini sono al contempo luogo di azione e di riflessione. E i giardini degli scrittori non sono da meno. Évelyne Bloch-Dano ci accompagna tra le pagine di Rousseau, George Sand, Stendhal e Flaubert, Balzac, Hugo e Zola, Proust, Gide, Colette, Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, Marguerite Duras, Modiano e Christian Bobin. Alcuni sono stati veri giardinieri, altri non hanno avuto alcuna esperienza; alcuni erano appassionati di botanica, per altri invece è il verde pubblico a essere fonte di ispirazione per il proprio giardino di carta.