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Maestri miei diletti. Il romanzo delle ATP Finals. Da Tokyo 1970 a Torino 2021. Volti e storie di un torneo chiamato Master
Le storie più belle dei 50 anni del torneo che ha aperto le porte solo ai campioni. Dall'ideatore Kramer all'avvento dei giovani Zverev, Tsitsipas e Medvedev passando per Federer e Sampras, Borg e McEnroe, Becker, Kuerten, Djokovic e tanti altri... Il Master (oggi ATP Finals) è uno dei miti del tennis, e da quest'anno approda a Torino, dove farà tappa per il prossimo quinquennio. Il mito nasce dal fatto che alle Finals sono ammessi solo gli 8 tennisti in testa alla classifica annuale. Non a caso le edizioni fin qui disputate (l'evento è nato nel 1970) hanno riservato sfide di una bellezza unica. Da questa ""crema"""" del tennis, Daniele Azzolini ricava le storie e i volti che hanno reso le Finals il quinto torneo per importanza del tennis, dopo i 4 del Grande Slam. Ne è sortito un romanzo dell'evento più disorientante che vi sia, dato che nelle Finals si può addirittura perdere un match e alla fine vincere il torneo. La speranza è che da quest'anno ci sia spazio per gli italiani. Due addirittura. Matteo Berrettini e Jannik Sinner sono i primi in lizza per la qualificazione. Prefazione Adriano Panatta."" -
Sarajevo '84. I giorni della concordia. Sulla montagna della felicità l'Olimpiade dei fratelli Mahre e l'oro storico della Magoni. Pochi anni dopo, la guerra sconvolgerà uomini e luoghi
8 febbraio 1984, stadio Kosevo di Sarajevo. Stipate nel gelo, cinquantamila persone assistono alla cerimonia di apertura dell'Olimpiade invernale più imponente di sempre, la prima in un Paese comunista. Un'eredità lasciata da Tito prima della morte nel 1980. Il Presidente del CIO Juan Antonio Samaranch si appella a valori quali fratellanza, concordia, amicizia, uguaglianza. Da Sarajevo il mondo dello sport manda un messaggio di pace. È l'Olimpiade di Bill Johnson, dei gemelli Mahre e di Paola Magoni, una ragazza bergamasca che nella nebbia regala all'Italia il primo oro nella storia dello sci femminile. Igman, Treblevic, Bjelasnica, Johorina: le montagne attorno a Sarajevo sono simboli di concordia e fratellanza. Pochi anni e quelle montagne felici diventeranno teatro di barbarie e martirio di una guerra fratricida, nel cuore dell'Europa, che lascerà solo macerie e dolore. Un segno dell'odio e di cosa possa essere capace la follia umana. -
L'urlo. La seconda indagine del commissario Tano Martini
Tano Martini indaga su due efferati omicidi avvenuti nei dintorni di Cosenza. Gli inquirenti del posto hanno ormai gettato la spugna, ma i casi impossibili sono le sfide cui il giovane vicequestore non sa rinunciare, nelle quali può mettere alla prova il suo straordinario acume investigativo. È la contessa Adelaide de Nobellis, che vive nel suo castello di Belvedere, a picco sull’intenso mare calabro, a rivolgersi al cugino, il questore Guglielmo de Castris, grande amico di Tano Martini, per chiedere l’intervento dei due poliziotti. Dopo la morte di Marianna Alpighi in Malefatti, barbaramente pugnalata al cuore durante il ballo in maschera che la contessa dà ogni anno, Adelaide de Nobellis teme per la vita di Marina, la figlia di Marianna. Nessuno, in quei luoghi, ha dimenticato che anche il padre della ragazza, Gustavo Malefatti, è stato ucciso quattro anni prima allo stesso modo. Comincia da qui la seconda indagine del commissario Tano Martini, che abbiamo conosciuto nel primo libro, Il Marchese di Scanno, alle prese con le antiche pergamene di un serial killer che il terremoto de L’Aquila aveva casualmente riportato alla luce. -
D'istinti e d'istanti. Distinti e distanti. Quando un apostrofo cambia il senso delle cose
Difficile spiegare che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando. Ma anche che scrivere sia un lavoro. Perché i pensieri hanno un peso: quando li hai scritti, diventi più leggero. Allora riempio pagine di immagini, aggrappato alle cose che ancora mi parlano e mi raccontano la loro vita, che poi è la mia. Mi aiutano ad accorciare la distanza con le persone, che oggi è così grande ma che significa così poco quando qualcuno o qualcosa significa così tanto. Basta un post-it sul frigorifero, un grazie o una leggenda, un sorriso sotto la mascherina, l'ignoranza beata, l'equilibrio, la storia di un uomo libero, una biglia Felice, l'azzurro e la paura, un libro nell'acqua, le belle parole e la serendipità, le domande giuste e il tempo dopo, l'illusione di un'estate, la bellezza in dono. O la scoperta che i buoni siamo noi. -
The 70's Tennis Wars. Intrighi, conflitti, cultura psichedelica e rock'n'roll. L'altra faccia del tennis
La Storia e il presente del tennis riletti attraverso l'incredibile sequenza di guerre e intrighi che ha visto protagonisti i padroni del vapore e molti dei campioni più acclamati. Battaglie sul campo, e racchettate (in testa)dietro le quinte. E quelle - credeteci - fanno anche più male. Autentici conflitti per il controllo del Tour, fra le Associazioni che dall'inizio dell'Era Open (1968) hanno presidiato il nostro sport: ATP, ITF, WCT, WTT, WTA e altre ancora. Ne sono conseguiti boicottaggi, contestazioni, zuffe, ricorsi ai tribunali di giustizia. E non sono stati pochi i campioni che ci hanno rimesso qualche centimetro di pelle: Connors al quale venne proibito un possibile Grand Slam, Borg che preferì ritirarsi per evitare l'onta delle qualificazioni -
L' Italia che corre. Jacobs e i suoi fratelli. Come siamo diventati i re dello sprint olimpico
Il primo agosto 2021 Marcell Jacobs vince a Tokyo l'oro olimpico dei 100 e diventa l'uomo più veloce del mondo sostituendosi al mitico Usain Bolt. Fino a quel momento nessun italiano era mai entrato in una finale dei Giochi nella gara più affascinante e televista del mondo. Il 6 agosto la 4x100 azzurra ribatte il concetto e conquista anche l'oro della staffetta con l'aggiunta di Lorenzo Patta, Faustino Desalu e di un'ultima, strepitosa frazione dell'altro talento Filippo Tortu. Anche questa è una prima assoluta. A 10.000 chilometri di distanza quasi 20 milioni di appassionati festeggiano felici una realtà impensabile fino a pochi giorni prima. La prima domanda è: gli italiani sono diventati un popolo di velocisti? La seconda: chi sono questi ragazzi e come hanno fatto a superare i padroni dello sprint ovvero gli americani, i caraibici, gli africani, gli emergenti asiatici e il resto dell'Europa? Ma non basta: nella Paralimpiade del mese successivo tre ""donne bioniche"""" (Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto) hanno centrato, sulla medesima pista di Jacobs e dei suoi fratelli, una pazzesca tripletta proprio nello sprint."" -
Il caso Anna K. Kournikova, tennis e non solo. Con Becker, Marilyn e il Boss
Anna Kournikova ha una sensualità che accende la passione in uomini e donne. Ha guadagnato 3,6 milioni di dollari sul campo, ne ha incassati 70 dagli sponsor. La lunga treccia bionda, il broncio altezzoso, la carica erotica l'hanno portata sulle copertine delle riviste più importanti. Ogni giornale, dal New York Times al Katmandu Post, ha scritto di lei. I tabloid inglesi parlavano più delle sue curve che del suo dritto. Ha regalato popolarità al movimento tennistico femminile, ha aumentato il giro d'affari legato alla pubblicità, ha aperto nuovi mercati. La mamma ne ha bloccato la crescita tecnica, le scelte di vita l'hanno distolta dagli allenamenti, gli infortuni le hanno dato l'ultimo colpo. Ha esordito nel grande tennis a 14 anni, a 22 si è ritirata. A 16 anni era in semifinale a Wimbledon. A 19, numero 8 del mondo. Ha giocato 110 tornei, senza vincerne uno. Questa è la sua storia. Oggi è mamma di tre figli, da vent'anni vive con Enrique Iglesias, star della musica latina. Nel racconto sfilano Marilyn Monroe, Joe Di Maggio, Boris Becker, Steffi Graf, Yuri Chechi, Pete Sampras, Bruce Springsteen, Roger Federer, Mike Tyson e altri ancora. -
L' insuperabile è imperfetto. La Fispes e i suoi splendidi atleti. Lo sport come spinta per vivere
Storie meravigliose. Come meravigliose sono le persone che le vivono e le raccontano. Regista di classe la Fispes, acronimo di Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. Mette tutti nella condizione di sentirsi compagni di viaggio verso speranza, rivincita, riscatto. Lo sport ha sdoganato a titolo definitivo la vecchia immagine del disabile sfortunato. Oggi possono essere atleti capaci di gesti tecnici sensazionali. Sono l'Italia che ha messo in riga il mondo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. La mission Fispes a bersaglio. Questo libro è nato per raccontare opera e storia di tutti quelli che l'hanno vissuta e la vivono. In compagnia delle voci e delle immagini di campioni che nulla hanno da invidiare ai fuoriclasse normodotati. -
La boxe fa ciò che vuole. Incontri dai risultati clamorosi italiani che hanno sorpreso il mondo
Le sfide dall'esito scontato tolgono entusiasmo. Questo libro racconta le notti di idoli sconfitti, di comprimari trasformati in campioni. Storie di pugili consapevoli del loro destino, comunque pronti ad approfittare di qualsiasi distrazione o rilassamento del campione di turno, per cercare di batterlo senza alcuna remora. Tra le corde del ring si colgono metafore della vita, in fondo le vicende che riguardano le battaglie combattute con i guantoni sono simili a quelle che incrociamo ogni giorno sul nostro cammino. Un libro per ricordare quegli incontri che sorpresero tutti e di cui furono protagonisti pugili italiani. Testimoni eclatanti di qualcosa che aveva sconvolto le previsioni. In bene e in male. Non si sapeva mai cosa il ring avrebbe riservato in quella sera, così come in quasi tutte le altre. Nomi noti e meno noti, tra questi solo Angelo Jacopucci e Giovanni Parisi, purtroppo, non sono più tra noi. I combattimenti descritti risalgono a tempi nemmeno molto remoti. Non a caso, ma per dimostrare che quando non si sapeva ""come andava a finire"""", crisi o non crisi, il pugilato manteneva ancora pressoché integro il proprio magico fascino di """"sport-non solo sport"""", di disciplina dove tutto poteva accadere."" -
Fuoricampo in alto mare. Hemingway e il grande Di Maggio. L'ultima sfida del vecchio pescatore
Storie parallele che, in un gioco di fantasia, diventano cosa unica. Sono quelle di Santiago, protagonista de «il vecchio e il mare» di Ernest Hemingway, e di Joe Di Maggio, il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi. Santiago non prende un pesce da 84 giorni, sale sulla sua barca e va a cercare la gloria per dimostrare che non è ancora un uomo sconfitto. L’azione si svolge dal 13 al 17 settembre 1950 e qui si narrano, parallele all’avventura di Santiago, le sfide che il grande Di Maggio, spesso evocato dal vecchio pescatore, affronta in quel periodo: tre partite tra i New York Yankees e i Detroit Tigers. Momenti epici e brucianti dolori s’intrecciano in questa storia che, anche quando si svolge su un campo di baseball, tiene sempre un occhio aperto su ciò che accade in alto mare, dove il vecchio Santiago lotta prima contro il marlin e poi contro gli squali che lo attaccano. La linea della memoria dà corpo a questo dialogo immaginario tra il campione di Hemingway e il campione delle folle. -
The tarot game. Ediz. italiana
Belli, ricchi, privilegiati. Tra le dune di Capalbio, Claire Taylor e Peter Corbo sono sempre stati il doppio misto da battere. Fino a quando il fantasma di Nina ha fatto irruzione in campo, spazzando le righe della loro vita con il mistero della sua scomparsa. Come può una donna volatilizzarsi nel nulla nel Giardino dei Tarocchi? Per rispondere a questa domanda, la giornalista Claire Taylor vestirà i panni della detective, addentrandosi tra le psichedeliche sculture di Niki de Saint Phalle per decifrare gli arcani dei Tarocchi a cui è affidato il segreto di Nina. Un gioco di matrioske, in cui ogni carta ne nasconde un'altra e tutte portano a una verità indicibile. In una corsa contro il tempo tra Capalbio, Firenze e Parigi, Claire intreccerà la sua storia con quella di Niki, di Nina e dell'enigmatica Max, per scoprire che quello che stava cercando era proprio lì davanti a lei: dentro lo specchio. Il 21 maggio 2002 moriva a Miami una delle artiste più visionarie del Novecento: Niki de Saint Phalle, autrice dello spettacolare Giardino dei Tarocchi di Capalbio. A vent'anni esatti da quella data, Absolutely Free Libri ha deciso di dedicarle un romanzo altrettanto visionario, ""The Tarot Game"""" di Claudia Riconda. Un giallo che ha al centro proprio la perturbante figura di Niki de Saint Phalle e il suo Giardino, dove è misteriosamente scomparsa una donna. Capire chi tiene i fili di questo game, che si gioca tra Parigi, Firenze e Capalbio attraverso le carte dei Tarocchi, sarà compito di una giornalista, Claire Taylor: cercando quella donna, finirà per trovarne due, o forse tre..."" -
I fiori del Ventoux. Tour 1967, la tragedia di Simpson. Sognava la vittoria, trovò la morte
Maestoso, brullo e pelato dal vento. Caro al Petrarca, che si narra sia stato il primo a salirci, e ai ciclisti che lo considerano un santuario del pedale. Ma anche tragico il Mont Ventoux, per quel 13 luglio del 1967 quando al culmine della tredicesima tappa del Tour de France su quelle interminabili rampe arse dal solleone andò in scena il dramma di Tom Simpson, baronetto di Sua Maestà stroncato dall’agonia. Sognava la maglia gialla Simpson, per coronare la sua carriera e per garantire un futuro sereno alla famiglia; il sogno si trasformò in calvario, e la sua fu una morte in diretta. Una giornata drammatica, sconvolgente, e scandalosa quando portò alla luce ciò che doveva rimanere sotto la coperta dell’omertà. L’inconfessabile. Come tanti, Tom Simpson pensava che le anfetamine lo avrebbero potuto aiutare; non poteva sapere che con il calore e lo sforzo, avrebbero costituito una miscela mortale. Nella memoria collettiva il suo nome è associato al doping. La prima vittima del doping. Ma Tom Simpson era anche un grande campione, un pioniere nella storia del ciclismo britannico negli anni della Swinging London. -
Il libro dei Mondiali. Le avventure del più grande torneo. Il calcio in quasi cento anni di storie
I Mondiali di calcio raccontati in modo originale attraverso tante storie, grandi e piccole, alcune più note, altre da riscoprire. Quasi un secolo di gesta pedatorie: dall'edizione inaugurale, datata 1930, che vide il trionfo dell'Uruguay di José Leandro Andrade, fino ai giorni nostri, passando per i successi a ripetizione del Brasile, dell'Italia e della Germania. Gli avvenimenti più famosi rimangono sullo sfondo o sono illustrati da punti di vista diversi dal consueto, incentrando la narrazione sul lato umano dei protagonisti. Un'attenzione particolare è riservata alle straordinarie avventure delle squadre minori, che, pur restando ben lontane dal conquistare il trofeo, hanno lasciato il segno in diverse maniere. Lungo il percorso incontriamo dunque Meazza, Fritz Walter, Pelé, Garrincha, Bobby Charlton, Eusébio, Beckenbauer, Paolo Rossi, Maradona, Buffon, Zidane, Ronaldo... Ma anche Mustafa Kamel Mansour, Benito Carvajales, Mo Heng Tan, Ottorino Barassi, Sailen Manna, il cane Pickles, Mick Jagger e il professor Zapotec. Aneddoti e curiosità, fuoriclasse rinomati accanto a figure meno celebri ma comunque degne di approfondimento. Completa il libro un'ampia sezione statistica. -
Professione fenomeni. Le storie di dieci grandi pesi welter
Nel pugilato c'è una categoria di peso che raccoglie il meglio che questo sport sia in grado di offrire. Un palcoscenico in cui recitano campioni e grandi personaggi. I pesi welter rappresentano la boxe dei migliori. Gli autori ci guidano nella dimensione più intima dei protagonisti. Non solo montanti, ganci e schivate, ma anche personalità complesse, luoghi oscuri dell'anima, sensazionali risorse interiori, tragedie e riscatti imperiosi. Floyd Mayweather, Manny Pacquiao, Ray Leonard, Felix Trinidad, Henry Armstrong, Oscar De La Hoya, Emile Griffith, Barney Ross, Josè Napoles e Jimmy McLarnin sono stati uomini capaci di unire carisma e bravura. È il racconto dei trionfi e delle cadute di chi ha scelto uno sport che scruta l'anima nel suo profondo. I ritratti sono sorprendenti, in grado di appassionare chi la boxe la ama, ma anche chi la conosce appena. Sul ring non si mente, nella vita molti di questi eroi lo hanno fatto. Al suono del primo gong però erano pronti a mettere in gioco tutto, pur di scendere dal ring con la cintura del vincitore. Questa è la storia di dieci fenomeni. Pesi welter, ovviamente. -
Il rugby prima del Sei Nazioni
Il rugby italiano. Una storia, tante storie. Storie di squadre, ma soprattutto di uomini che si sono passati l’ovale, sono avanzati metro dopo metro non solo per vincere una partita o un campionato, ma anche per far crescere un movimento, per raggiungere l’obiettivo di scontrarsi alla pari con i maestri di questo sport. Le origini del rugby in Italia, i primi campionati, l’esordio internazionale. E poi, le sfide con i maestri francesi culminate con il trionfo di Grenoble, le tournée in giro per il mondo, le prime edizioni dei Mondiali. Non solo la nazionale, ma anche le squadre di club che, con sfide e campionati indimenticabili, hanno reso grande il rugby italiano fino a portarlo all’ammissione al Torneo delle Sei Nazioni. Un libro prezioso, scritto in modo accattivante e coinvolgente, che con cronache, aneddoti, statistiche, curiosità, testimonianze inedite racconta quasi un secolo di rugby italiano. -
La boxe dei gemelli diversi. Damiani e Maurizio Stecca: trionfi, discese, dolci risalite
Francesco Damiani e Maurizio Stecca, i Gemelli Diversi. Stesso manager, identico maestro. Vincono l'oro in Coppa del Mondo. Icio vince anche e soprattutto l'Olimpiade di Los Angeles '84. Checco ai Giochi californiani si ferma all'argento, ma nel record ha un successo ai Mondiali '83 su Teofilo Stevenson che brilla come un diamante. Entrambi campioni tra i professionisti. La storia di due romagnoli partiti alla conquista del mondo, un mondo che alla fine hanno conquistato. La violenza di Mike Tyson a confronto con l'appartenenza alla sana cultura contadina di Francesco Damiani. Iron Mike e il ghetto di Brownsville, dove droga e armi sono lo sfondo su cui si svolge il dramma della vita. Francesco e le sue radici nei sapori e negli odori di Bagnacavallo, in terra di Romagna, dove la narrazione del quotidiano assume spesso il ritmo dell'ironia. Nel 1988 la sfida sembrava stesse addirittura per realizzarsi... Il talento di Maurizio Stecca, così forte da accecare chi non possiede cultura pugilistica. Un campione a volte non capito da chi confondeva la sua bravura con l'immaturità tecnica di alcuni rivali, non riuscendo così a godere dei picchi di qualità del romagnolo. -
La luna e il suo doppio. La quarta indagine del commissario Tano Martini
Il vicequestore Tano Martini è insoddisfatto. Pur essendo arrivato al colpevole della morte di Carlotta Trevisano e di Giordano Bruno (le cui vicende sono state raccontate nel volume “L’urlo”), si chiede, con sempre maggiore insistenza, chi abbia ucciso l’assassina dei due, Maria Vittoria Costa. A questo interrogativo risponderà in modo esauriente alla fine del presente volume della saga, quando capirà le motivazioni che hanno indotto il vero assassino, uno spietato serial killer, al misfatto. Solo dopo indagini sofferte, tutte condotte tra Roma e dintorni, il buio si dirada e Tano Martini arriva al dunque. La vicenda tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo e porta alla scoperta di altri delitti rimasti impuniti. Giovane, bello, innamorato del proprio lavoro e della moglie Gemma, Martini è un commissario diverso dagli altri che affollano la scena letteraria italiana. È abile nel condurre le indagini, piace alle donne e non ha fantasmi nell’armadio. -
Serena, l'ultima diva. Williams story. Venticinque anni al centro del tennis
L'edizione 2022 degli US Open ha ospitato l'ultimo match in carriera di Serena Williams, una delle maggiori fuoriclasse che il tennis abbia mai espresso nel proprio percorso ultrasecolare. Forse la Più Grande di sempre. Il libro racconta nei dettagli l'emozionante storia della campionessa statunitense, classe 1981: la difficile infanzia trascorsa nel ghetto di Compton, il precoce arrivo nel circuito WTA al seguito della sorella Venus, più grande di 15 mesi, l'esplosione ai livelli più alti, il primo trionfo Slam a New York nel 1999. Le rivalità più sentite e palpitanti. Gli innumerevoli stop per infortunio. Le grandi vittorie nei Major in singolare sono state 23, gli ori olimpici 4 (tre in doppio). La storia di una atleta, donna, mamma, che in 25 anni di attività ha cambiato il tennis femminile ed è stata di esempio per molte giovani tenniste. I segreti e i retroscena di una carriera lunga e gloriosa, la cui influenza ha travalicato i confini dello sport. -
Federer, i match che sconvolsero il tennis. Roger Story
Un campione unico, lo stile classico ed elegante dei gesti bianchi riportato in auge ai tempi del power tennis. “È Mozart e i Metallica allo stesso tempo”, scrisse David Foster Wallace, “e l’armonia è sopraffina”. Roger Federer, “The Swiss Maestro”, ha calcato i campi del circuito internazionale per un quarto di secolo, incantando il mondo e scrivendo pagine memorabili di storia dello sport. In questo libro rivivono le sue imprese leggendarie, i match che sconvolsero il tennis e gli Slam con cui ha tagliato per primo il traguardo “impossibile” dei venti trionfi. Dalla vittoria su Pete Sampras nel 2001 a Wimbledon, che fece da annuncio agli otto titoli sull’erba dei Championships (il primo nel 2003, l’ultimo nel 2017), al meno noto successo su Andy Roddick nel 2002 a Basilea, che ne rivelò al mondo le doti di straordinario giocoliere. Fino al match clou degli Open d’Australia 2017 con Nadal che gli consegnò il 18° Slam. Incontri da ricordare e da rileggere, al centro di una carriera luminosissima che ha vissuto di grandi rivalità, su tutte quelle con Rafael Nadal e Novak Djokovic, protagonisti assieme a lui di un’era irripetibile. -
Un tempo bello. Gli anni Ottanta del Napoli Basket. Interviste e ricordi
Nel 1978 l'ingegnere Nicola De Piano rileva il titolo sportivo dalla vecchia società cestistica napoletana, la Partenope, e fonda il Napoli basket di cui manterrà la proprietà fino al 1994. Sono anni indimenticabili per il basket napoletano: all’ombra del Vesuvio sbarcano campioni NBA come Walter Berry e Alex English, giocatori italiani nel giro della Nazionale come Marco Bonamico e Stefano Sbarra, allenatori come Arnaldo Taurisano e Mirko Novosel (inserito nel 2010 nella Hall of Fame della Fiba) e ancora il giocatore più alto della serie A, Tonino Fuss, con i suoi due metri e venti. In quegli anni alla domenica si andava al glorioso palasport Mario Argento, di cui oggi restano solo le macerie, con molti tifosi che, dopo aver visto giocare il Napoli allo Stadio San Paolo, si spostavano a piedi al Mario Argento per seguire i campioni del basket. Alle volte erano gli stessi giocatori del Calcio Napoli a incitare i colleghi del basket: di tanto in tanto faceva capolino Diego Armando Maradona.