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Ragazzi con la bandana. La scuola come cura in ospedale
Daniela è un'insegnante, ma non usa il registro di classe: non ha una classe, segue i suoi studenti al 10D, il reparto di oncologia pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma. Daniela vorrebbe scappare da questo orrore, da questa ingiustizia enorme: ma la scuola può aiutare a guarire, a far vivere momenti di normale vita quotidiana a dei ragazzi speciali. -
Racconto a due voci. Storie di migranti in Europa nel Novecento ed oggi
Madame Isabel è una migrante spagnola, vedova di un minatore andaluso, Maddalena una studentessa italiana all'estero per motivi di studio. Le due donne - divise dall'età, dalla provenienza e da una diversa storia personale - si trovano a condividere un pezzo delle loro vite a Bruxelles, nella casa a mattoni rossi che Madame Isabel affitta. Il ventre dell'Europa e la tavola intorno a cui si accomodano tanti giovani di passaggio in cerca di opportunità servono da sfondo alla relazione tra migrazioni antiche e moderni spostamenti nello spazio Schengen, in un dialogo tra donne in movimento che ricostruisce il senso della perdita, dell'appartenenza e della scelta. -
Il principe Anselmo. Storia di piazze, letti di fortuna, amori, figlie della guerra e tradimenti
Vizi e rare virtù di una non meglio identificata cittadina dell'Italia centro-meridionale sono il teatro di questo libro, raccontato dai ricordi di un clochard. Ma un senzatetto prima di perdere casa, vita e identità è stato qualcuno. E il clochard di questo straordinario affresco di provincia è un ricco decaduto, er principe, il protagonista indiscusso di un racconto pirandelliano, in cui prendono vita attraverso suggestive narrazioni le storie dalle sfumature straordinariamente erotiche di un tempo passato, in cui nascevano figli degli stupri di guerra consumati dalle compagnie marocchine agli ordini degli Alleati. -
Bosnia, l'Europa di mezzo. Viaggio tra guerra e pace, tra Oriente e Occidente
Vent'anni fa finiva la guerra in Bosnia, lasciando cumuli di macerie e oltre 100.000 morti. Questo reportage racconta la pace che ha fatto seguito alla guerra in Bosnia. Una pace imperfetta, fatta di prevaricazione e di giustizia negata, di dolore e di speranze strappate via dal disastro di una quotidianità spesso fatta di umiliazioni e privazioni. Ma narra anche la vicenda di tante persone e la storia di un innamoramento, quello dell'autore per la Bosnia, e di un profondo desiderio di capire non solo le ragioni del conflitto, ma anche la forza enorme che permette al popolo bosniaco di non scomparire. -
Le storie che costellano il cielo. Miti e magie guardando in su
Perseo, Andromeda, Cassiopea e Pegaso sono quattro delle 88 costellazioni conosciute e hanno un denominatore comune: il mito di Perseo, l'eroe marito di Andromeda che sconfisse la Medusa, una delle tre Gorgoni. Questo è solo uno dei tanti miti raccontati in questo libro, il cui scopo è far conoscere il cielo e le costellazioni attraverso i racconti basati sui miti dell'antica Grecia. Il risultato è un'opera divulgativa sia per ragazzi che per adulti, non necessariamente abituati a camminare col naso all'insù. Alla fine di ogni racconto viene spiegato come orientarsi nel cielo per trovare le costellazioni protagoniste della storia e si danno informazioni di base sulle stelle e sul significato dei loro nomi. In fondo al libro sono riportate le fonti e i criteri di ricerca e sono accennate le altre versioni possibili delle storie che riguardano le figure mitologiche prese in considerazione. -
La signora del judo
"Giulia Quintavalle è una grande campionessa. Di Judo, di costanza, di tenacia, di umiltà. Prima judoka italiana ad aver vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi (Pechino 2008), si segnalò per caparbietà e capacità di sacrificio, resistendo a un infortunio al gomito che rischiò di far svanire una vittoria più che meritata. E per la sua arguzia e la freschezza quando, dopo la vittoria, si fece sfuggire una frase ormai leggendaria: 'Da oggi chiamatemi pure Prima-valle', in contrapposizione, ironica e pungente, al suo cognome. Certo, la vittoria olimpica è sempre 'pesante' da digerire, e da gestire: aspettative, richieste, pressioni. Sensazioni a volte positive, altre negative e quasi opprimenti. Eppure Giulia, che ha la testa sulle spalle e i piedi per terra, ha continuato a lottare sui tatami di tutto il mondo, anche dopo essere diventata mamma. La Signora del Judo qui si racconta, da bambina fino al trionfo olimpico e oltre: Giulia ha ancora voglia di lottare e di stupire. E lo sa fare anche con le parole!""""(Antonio Rossi)" -
Il suono e l'invisibile. La musica come stile di vita
Una musicista impegnata e sensibile e uno studioso della musica. Due mondi vicini ma non perfettamente identici, che s'intersecano spesso, ma a volte guardano le sette note da prospettive totalmente differenti. Da quest'incontro nasce un viaggio all'interno della musica intesa come arte, come professione, ma anche come ristoro dei sensi. La musica è un viaggio dentro e oltre la persona umana, un viaggio capace di ridare senso alle eredità del passato e di aprirci a nuove possibilità, sia che la facciamo, sia che la ascoltiamo. Senza contare quanto, tramite una musica vissuta, suonata o ascoltata, possiamo percepire dell'Infinito che si muove dentro e intorno a noi. Prefazione di Roberto Cacciapaglia. Con un testo di Luigi Manconi e Antonella Soldo. Postfazioni di Fabrizio Bartalucci e Luca Cavaliere. -
Finalmente ho perso tutto
Giulio Tampalini è oggi uno dei più grandi, conosciuti e carismatici chitarristi classici europei. Vincitore del Premio delle Arti e della Cultura (2014), oltre 25 dischi solistici all'attivo, un sorriso magnetico, una tecnica unica, una cattedra al conservatorio e l'onore di aver suonato per il Papa in Vaticano. I concerti di Tampalini sono sempre tutti esauriti, la sua musica affascina e fa sognare. Ma dietro alla chitarra, in pochi conoscono l'uomo. Questo libro ne traccia con leggerezza il percorso di vita e professionale, da quando la chitarra era un sogno e Giulio era una promessa del calcio giovanile italiano, conteso da Brescia e Cremonese e con un futuro che sembrava già scritto. -
In Bosnia. Viaggio sui resti della guerra, della pace e della vergogna
Dopo la ratifica degli Accordi di Dayton, nel cuore dei Balcani restano ferite profonde. L'artiglieria che per quattro anni ha tenuto sotto scacco Sarajevo, cercato di spezzare la strenua resistenza di Gorade e raso al suolo Vukovar, oggi tace. Dei campi di concentramento in Republika Srpska e in Erzegovina e dei tuguri dove si sono consumati gli stupri etnici di massa restano solo vuoti e lugubri contenitori in pietra. Le testimonianze della vergogna sono state nascoste o cancellate. Eppure, nell'aria, i fantasmi di un passato da incubo continuano ad aleggiare sui resti di uno stato-fantoccio a ""tre teste"""". I conti col passato devono ancora essere saldati e forse non si arriverà mai a una piena giustizia. E l'aggressione alla terra di Bosnia, col tempo, rischia di scomparire dalla memoria. Questo libro on the road punta a tenere accesa la luce su una delle pagine più tristi della storia del Novecento. E a fornire un contributo di chiarezza sulle responsabilità, rifiutando l'assioma """"tutti colpevoli, nessun colpevole""""."" -
Il fruscio lieve della gioia. Ricordi, rapina e fuga
La felicità innocente di un bambino si trasforma, per noia e sfrontatezza, in una rapina in banca e una rocambolesca fuga macchiata di sangue. I ricordi dell'infanzia scorrono tumultuosi: il caseggiato, i prati dove correre e giocare, l'affetto sicuro della nonna ritornano alla mente del protagonista alternati a un presente fatto di sirene spiegate, libertà senza limiti, folli velocità improvvisamente trattenuti da ordini e regole inflessibili. Pare impossibile, ma è da una situazione apparentemente senza via d'uscita che si fa strada un'amicizia, ritornano le figure dal passato ma, soprattutto, germoglia il seme inaspettato della gioia. -
I ragazzi di Brema. 28 gennaio 1966, il tragico viaggio della Nazionale italiana di nuoto
«Li accompagnammo al terminal venerdì mattina, la mattina del loro ultimo giorno; trascorremmo con loro quasi due ore. Gli aerei non partivano, il volo di Londra fu annullato, poi quello di Francoforte: l’attesa si prolungava, si chiacchierò a lungo, si scherzò con tutti gli atleti, con il collega Nico Sapio sempre disteso e senza problemi. Ora non riusciamo a cancellare quest’ultimo incontro dalla memoria»Brema, Germania, 28 gennaio 1966. Un aereo della Lufthansa con a bordo 46 passeggeri precipita in fase di atterraggio. Sull'aereo volano sette atleti della Nazionale italiana di nuoto (il triestino Bruno Bianchi, il torinese Chiaffredo ""Dino"""" Rora, il romano Sergio De Gregorio, il veneziano Amedeo Chimisso, la romana Luciana Massenzi, la bolognese Carmen Longo, la genovese Daniela Samuele), il loro tecnico, il fiorentino Paolo Costoli, e il commentatore della Rai, il genovese Nico Sapio. Non ci sono superstiti. La squadra azzurra era diretta al Meeting di Brema, il più prestigioso appuntamento della stagione indoor del nuoto europeo. E per la prima volta l'Eurovisione avrebbe portato il nuoto nelle case degli italiani. Di quei ragazzi, oggi, non resta che una targa tra le erbacce..."" -
120 giorni. L'équipe di un hospice racconta
Un'infermiera e una volontaria incrociano le loro vite in un Hospice, un reparto creato sul tipo di quelli di vari ospedali italiani per accogliere malati terminali: persone la cui aspettativa di vita non supera, per l'appunto, i 120 giorni."" Entro in quelle stanze come una persona e sono in contatto non più con un insegnante, un elettricista, un geometra, ma con un'altra persona, sofferente. L'incontro impone a entrambi un mettersi in gioco pericoloso, dove non ci sono difese e lo scambio a livello personale è indispensabile. Non c'è più teoria, ma solo fatti: non c'è più l'ombra della morte, ma solo la sua prepotente presenza. Non esiste più il tempo, ma solo la certezza di averne poco e l'oculatezza di non sprecarlo più. Non riuscirei più tanto facilmente a ritornare come infermiera in una normale corsia d'ospedale; forse perché, per la prima volta, ho potuto lavorare in un posto dove si è dato il giusto valore al tempo e ho potuto 'essere' infermiera. Con tutta me stessa""""."" -
Storia e leggenda dello sport milanese. Le attività fisico-sportive dal 1735 al 1915
Appassionati di vicende sportive e cultori della storia, preparatevi a un viaggio lungo due secoli per terra, per acqua e nel cielo di una Milano in continua e impetuosa trasformazione. Ci sono, ad aspettarvi, 89 storie per ricostruire altrettanti eventi che contrassegnano la nascita e lo sviluppo delle attività fisico-sportive in città e provincia, ciascuno narrato con il linguaggio dei giornali dell'epoca, in un gioco aperto di rimandi che permette di scegliere tra la lettura lineare e impagabili itinerari tematici. Dall'equitazione al nuoto, dal pattinaggio al calcio, dalla lotta libera alla pesistica, dal rugby al pugilato, dal tennis agli sport motoristici, nautici e dell'aria, dal ciclismo al golf, dal podismo alla pesca e tanto altro ancora, questo è il testo più completo mai scritto sulla nascita e sullo sviluppo dello sport a Milano e provincia, con qualche ""puntata"""" nel resto della Lombardia e fino a Torino e in Emilia. Completano l'opera dieci percorsi che conducono per mano il podista della storia attraverso i siti archeologici dello sport di Milano."" -
Mamma viene a morire da noi domenica. Eutanasia e nonviolenza
Pat Patfoort ha avuto un rapporto speciale con sua madre. La donna ha raggiunto i 91 anni e vive in una casa di riposo. E, reduce da un serio incidente, è condannata a vivere a letto e a essere assistita giorno e notte. In più - grande appassionata di musica e di lettura - sta diventando sorda ed è ormai cieca. Tutto questo spinge la donna a chiedere a Pat e alla sorella di assisterla nel suo estremo desiderio: l'eutanasia. Una tempesta di emozioni, pensieri e sentimenti sconvolge il cuore dell'autrice che, dopo aver lavorato per oltre quarant'anni nel campo della nonviolenza, si trova ad affrontare quest'esperienza con la mamma, del tutto lucida ma decisa a mettere fine alla sua vita. Com'è possibile far convivere una simile decisione e ciò che ne consegue con il principio della nonviolenza? Da questa estrema esperienza è nato un libro che, in un crescendo di pathos, è un grande contributo al dibattito sul tema della morte. -
La prepotenza invisibile. Bulli e cyberbulli: chi sono, come difendersi
Il bullismo in tutte le sue declinazioni è un fenomeno odioso. Il punto di partenza per combatterlo è la sua piena conoscenza. A casa come a scuola. È però un errore collegarlo alla sfera economica delle persone, perché esistono bulli sia poveri che ricchi. Sempre più di frequente il fenomeno è riferito a figli di famiglie agiate. E ormai al bullismo s'è affiancata un'altra forma di sopruso non meno violenta e pericolosa: il cyberbullismo. Qui spieghiamo che cosa sono il bullismo e il cyberbullismo, come nascono e come fare a riconoscere e a combattere un fenomeno sociale dilagante. Arricchisce il tutto la testimonianza diretta di vittime e di loro parenti. Senza dimenticare che se un figlio è un bullo, i genitori hanno le loro grandi responsabilità. -
Eden. Il paradiso può uccidere
Una spedizione scientifica sui generis, un incidente, l'ingresso in un mondo incredibile che dietro l'apparenza nasconde un segreto insvelabile. Un segreto di guerra e di dominio che fonde passato remoto e presente in un connubio possibile e fatale. ""Pensa a quei conflitti, a quelle dittature o a quei nuovi governi che, pretendendo libertà e autodeterminazione, respingono la protezione dei nostri finanziatori e dei loro alleati. Che cosa ci hanno dimostrato e ci dimostrano, al di là di tutto? Che il binomio uomo-tecnologia non riesce, almeno non ancora, a venire a capo dell'incredibile capacità di resistenza, di adattamento, di trasformazione e di metamorfosi dell'essere umano. L'uomo è più forte di se stesso, insomma. E allora, laddove neppure la tecnologia può giungere, non rimane che risvegliare gli incubi del passato, i mostri ancestrali, gli istinti pre-umani, ciò che l'uomo non conosce e a cui, almeno sulla carta, non può né sa resistere. I finanziatori vogliono questo, e noi siamo quasi riusciti a darglielo""""."" -
Galere d'Italia. Dodicesimo rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione
Più di cinquanta osservatori sul campo, oltre 150 istituti di pena visitati: sono alcuni dei numeri di questo rapporto sulle condizioni detentive in Italia. Cui si aggiungono storie, vicende, dati e immagini di una realtà penitenziaria che, nonostante i proclami e i progetti di riforma, resta impenetrabile e complessa. Ci si chiede se si è usciti dall'emergenza del sovraffollamento delle carceri, si indaga sull'idea - ancora ben radicata nel pensiero collettivo - che una società sicura sia una società con più carcere. Focus del lavoro sono la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la sorveglianza dinamica, lo stigma che resta dopo il periodo di restrizione della libertà personale, il rapporto tra i detenuti e i loro cari, i casi di violenza e di rivolta dietro le sbarre su cui non si accendono i riflettori e la detenzione di chi è ancora presunto innocente. -
La sfida di oggi. Il cambiamento climatico e il rapporto tra uomo e natura
Alluvioni, uragani, frane, ondate di calore, siccità: eventi climatici estremi con i quali sempre più spesso siamo chiamati a confrontarci da alcuni anni a questa parte. Quasi tutte le regioni italiane sono rimaste colpite, così come molti Paese in tutto il mondo. Ci sono isole e città costiere che rischiano seriamente di scomparire a causa dell'innalzamento dei mari e sempre più persone saranno costrette a migrare per ragioni ambientali verso terre più sicure. La scienza ha dimostrato la correlazione tra l'aumento della frequenza di questi fenomeni e il cambiamento climatico in atto e ha individuato nelle attività umane la principale causa del cosiddetto ""riscaldamento globale"""", che scatena gli eventi climatici estremi. L'uomo sta modificando il clima della Terra con conseguenze preoccupanti dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Ma la maggior parte delle persone non sembra avere un quadro chiaro di quanto sta accadendo. Eppure ogni giorno perso rende sempre più irreversibili gli effetti sul futuro del nostro pianeta. Questo libro spiega perché la lotta al cambiamento climatico è la sfida di oggi. Una sfida che coinvolge tutti."" -
Io e te fra tramonto e alba
Versi e suggestioni compongono il nuovo lavoro della pluripremiata poetessa Gaia Gentile. Sentimenti forti e profondi animano queste righe in cui la sensibilità dell'autrice si sofferma sull'amore, sul mondo attuale, su figure dimenticate. Come Circe e Ulisse, il loro amore, la loro passione. -
La rana e la pioggia. L'Iran e le sfide del presente e del futuro
Secondo una credenza popolare del nord dell'Iran, quando tre rane cantano, vuol dire che sta per piovere. ""La pioggia quando arriva?"""", chiede Nima Yooshij alla rana in una sua celebre poesia del 1952: una metafora della rivoluzione, ma anche una premonizione. Di lì a poco, infatti, l'Iran avrebbe conosciuto il golpe anti-Mossadeq, la """"rivoluzione bianca"""" voluta dallo scià per modernizzare il Paese, la rivoluzione del 1979 e la nascita della Repubblica islamica. Un Novecento vivace e drammatico ha portato nel terzo millennio un Iran con un'identità forte e apparentemente immutabile. E oggi? All'indomani dello storico accordo sul nucleare, la Repubblica islamica sembra in procinto di entrare definitivamente nel mercato globale. Ma quali sfide e quali compromessi comporta tutto questo per la cultura e il popolo iraniano? Insomma: """"La pioggia quando arriva?"""". La rana e la pioggia è un viaggio nell'Iran dei nostri giorni, attraverso il complesso e affascinante rapporto tra Paese e modernità.""