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Il mondo delle apparenze. Capire le spietate leggi della nostra società e sapersi difendere
Essere belli, giovani, scattanti, pieni di successo: chi non lo vorrebbe? Inseguire questi obiettivi ci porta a una vera e piena felicità oppure a una felicità solo di facciata? L'autrice ci insegna come prendere il coraggio a quattro mani, aprire la porta della gabbia in cui viviamo e trovare il coraggio di uscirne fuori, spiegando quali sono e come agiscono le spietate leggi invisibili del ""mondo delle apparenze"""" che governano la società odierna, tra paure, sensi di colpa e di perenne inadeguatezza, e come liberarsene definitivamente per creare la vita autentica che davvero sogniamo. Con la gioia negli occhi e anche un po' di senso dell'umorismo. La strada del successo è quella che ci fa vivere da persone libere, indipendenti e padrone delle nostre vite. Bisogna solo imparare a riconoscerla e a seguirla. Siete pronti ad uscire dalla """"gabbia"""" e a gettare via le chiavi? Non dovete che fare il primo passo! Prefazione di Patrizia Arcuri."" -
Le lune di Avel
La Terra era ormai diventata un luogo inospitale, dilaniata e ferita dal male scatenato dagli uomini. Fuggire sembrava l’unica soluzione, in quel momento oscuro in cui i conflitti e la distruzione parevano destinati a durare in eterno. Eppure nessun luogo sulla Terra sembrava essere sufficientemente lontano, né abbastanza sicuro. Poi, improvvisamente, un richiamo ci giunse dalle stelle, dalle remote e sconosciute profondità del cosmo. Qualcuno voleva salvarci, portarci via, offrirci protezione su un pianeta lontano, dove avremmo potuto vivere al sicuro da ogni sofferenza. Avel ci aspettava, per concederci la pace interiore che sognavamo da sempre. Quella terra promessa, quel paradiso caldo e accogliente, aveva soltanto un piccolo prezzo... avremmo dovuto smettere di essere tutto ciò che eravamo prima; avremmo dovuto dimenticare ogni cosa. Ma un uomo è qualcosa di più dei suoi ricordi. Era questo che la gente delle stelle non avrebbe mai potuto capire... -
Italia.zip. Test di comprensione e compressione del Belpaese
Due amici, un giudice e un giornalista, che risiedono a mille chilometri di distanza, l’uno al sud e l’altro al nord, si confrontano sulle rispettive realtà e sul futuro dell’Italia.rnrn«Io provo paura quando vedo ancora le baracche abitate del terremoto di Messina del 1908; provo paura quando la mafia in questi ultimi anni si è travestita da antimafia; provo paura quando la retorica di qualche predicatore di legalità è piegata ai suoi deliri di onnipotenza. È una paura che monta, che sale verso nord. Nella Fondi e nella Sabaudia di oggi che sono per omertà come la Corleone e la Partinico di ieri, nell’Emilia e nella Lombardia di politicanti che fanno finta di niente e garantiscono che ‘abbiamo gli anticorpi per respingere le mafie’.» - Attilio Bolzonirn«Senatore e Conte hanno intrecciato le loro idee e tracciato le loro pagelle trovando alcuni valori comuni – comuni a loro due, più che alle rispettive comunità – a cominciare dalla legalità. Il resto, nonostante tutto, rivela un evidente amore per le rispettive piccole patrie, e il risultato, mi sembra, è il ritratto di una patria grande piena di difetti, e meritevole di amore.» - Toni Capuozzornrn“Che l’Italia si muova a due velocità – affermano Mario Conte e Pierluigi Senatore in Italia.zip – non è una novità. Ma fa sempre effetto scoprire che questa regola venga confermata praticamente in tutti i settori della vita quotidiana. E se l’Italia non fosse un Paese verticale, ma orizzontale? Se in realtà Aosta e Palermo convivessero adagiate sulla stessa latitudine, l’Italia sarebbe così diversa e ricca di contraddizioni? Se i migranti, invece di arrivare sulle coste meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, approdassero anche sulle “coste” della Lombardia o del Trentino, le cose e la percezione del problema sarebbero diverse? Se per andare da Trieste a Napoli viaggiassimo in orizzontale e non in verticale, l’Italia sarebbe diversa? E gli italiani?.”rnrnDai ghiacciai delle Alpi al clima quasi desertico di Lampedusa. Dagli abeti sempreverdi ai fichi d’India. Da una parte si guarda all’Europa settentrionale e dall’altra l’orizzonte spazia verso il Maghreb o, come nei primi anni del secolo scorso, verso altre terre e altri continenti. Un Paese spaccato a metà: è l’immagine che emerge sempre più spesso dalla lettura di statistiche e classifiche che analizzano nei vari aspetti l’Italia. Due amici, un giudice e un giornalista, che risiedono a mille chilometri di distanza, l’uno al sud e l’altro al nord, si confrontano sulle rispettive realtà e sul futuro dell’Italia. Ne nasce un libro che in parte è saggio, in parte è dialogo e confronto profondo tra due persone che, attraverso i loro lavori “sensibili”, vivono quotidianamente le contraddizioni, i pregiudizi, le migrazioni e le divisioni del nostro Belpaese. -
La prepotenza invisibile. Come difenderci da bulli e cyberbulli
Il bullismo in tutte le sue declinazioni è un fenomeno odioso. Il punto di partenza per combatterlo è la sua piena conoscenza. A casa come a scuola. È però un errore collegarlo alla sfera economica delle persone, perché esistono bulli sia poveri che ricchi. Nell'immaginario collettivo il bullo deve necessariamente essere il figlio di un pregiudicato, di un miserabile o, perché no, di un extracomunitario filo-jihadista. E invece no. Anzi, sempre più di frequente il fenomeno è riferito a figli di famiglie agiate. E ormai al bullismo s'è affiancata un'altra forma di sopruso non meno violenta e pericolosa: il cyberbullismo. Qui spieghiamo che cosa sono il bullismo, il cyberbullismo, fenomeni come il ""Blue Whale Challenge"""" e le loro insidie, come nascono e come fare a riconoscere e a combattere queste piaghe sociali dilaganti, fortemente basate sull'emulazione. Con analisi di casi di cronaca, testimonianze di vittime e di loro parenti e un approfondimento sulla nuova legge sul cyberbullismo. Senza dimenticare che se un figlio è un bullo, i genitori hanno le loro grandi responsabilità. Prefazioni di Francesco Totti e Maurizio Costanzo, postfazione di Giulia Quintavalle."" -
Cuba resiste. Reportage da un Paese che cambia ma resta fedele alle sue radici
Un reportage nella Cuba che pensiamo non ci sia più e che invece è lì, forte. Sorridente. Come gli occhi dei cubani de L'Avana, Guantánamo, Cinfuegos, Trinidad, Varadero, Gibara, Santa Clara e Santiago. Le città di questo viaggio: un reportage narrativo, una strada che racconta storie. Si parte da Lisbona, attraverso Mosca, l'hub dei cubani d'Europa che tornano nella loro terra, e si conclude con un viaggio di 900 chilometri su un'auto del 1946 da Santiago de Cuba a L'Avana. La Cuba che cambia e la Cuba attaccata alle sue radici: il viaggio inizia con Mick Jagger e finisce con due milioni di persone per strada nella notte della morte di Fidel Castro. Storie di vita che parlano di musica, amore e politica, aneddoti del passato che si mischiano con la voglia di futuro. Ma Cuba è anche turismo e sono i cubani stessi a presentare le perle delle loro zone, fuori dalle rotte turistiche. È una strada, quella qui raccontata, che tra case coloniali e fango, si snoda tra gloriosi fantasmi della storia, villaggi e portici dove ogni bocca è la bocca di un poeta. Così la Cuba amata da Obama e JayZ scopre di conservare quella misteriosa verginità che il mondo le invidia. Prefazione di Stefano ""Cisco"""" Bellotti."" -
L'invitato
Tre amici, quelli di sempre. Leo, Kevin e Tom. Dopo anni di scorribande nella sonnolenta Trieste, la loro città, si separano per poi ritrovarsi a Vienna. Qui è Tom a convocare Leo – vero protagonista del libro – e Kevin, per coinvolgerli nel progetto di una galleria dedicata alla Pop Art. Ma, in un susseguirsi di colpi di scena e di innamoramenti, tra alcol, eccessi e grame figure, sempre sul filo dell’autoironia, devono via via fare i conti con le loro differenze caratteriali e con una stridente diversità di aspettative. Un disilluso affresco della nostra società in una Vienna che fa da cornice classica a uno stile… del tutto Pop. -
Ho fatto centro
Due minuti per caricare tre frecce sull’arco, mirare al centro del bersaglio e colpire la parte più interna del giallo, il dieci. Ripetere l’operazione per dieci volte e dieci volte ancora per concludere le due manches della gara olimpica di tiro con l’arco.rn""Le barriere architettoniche si abbattono con un secchio di calce…rnSono le barriere mentali quelle difficili da abbattere.""""rnrnrnrnrnOscar De Pellegrin è un uomo che lascia il segno. E che fa centro. Nonostante le avversità della vita. O forse proprio per la spinta innata che prova nel superarle. Avviato a una vita ordinaria e probabilmente felice, sopravvive a un grave incidente sul lavoro ma perde l'uso delle gambe. Si rimbocca le maniche, corona il suo sogno d'amore e non si ferma più: scopre lo sport, fonda un'associazione, si schiera sempre dalla parte di chi è meno fortunato e scopre nel tiro con l'arco una passione viscerale, imprescindibile da tutto. Una passione che lo porta a confrontarsi con tutti i suoi limiti, vecchi e nuovi, e a bruciare tutte le tappe di uno sport difficile, tecnico e meraviglioso, fino a laurearsi Campione Paralimpico sia a squadre che individuale. Plurititolato, protagonista di record italiani e mondiali, tedoforo olimpico, recordman iscritto nel Guinness dei Primati, dopo il trionfo Paralimpico individuale Oscar si è messo a disposizione del suo sport lavorando infaticabilmente per la Federazione italiana tiro con l'arco. Oscar continua a fare centro, non si ferma mai e prova sempre ad andare oltre i suoi limiti. Come gli suggerisce il cuore."" -
Cuori guerrieri. Storie di vita ed esperienze per ispirarti, incoraggiarti e addolcirti l'anima
Quello americano è un continente immenso e caratterizzato da una forbice sociale estremamente divaricata, oltre che da problemi politici e sociali rilevanti. Natalia Denegri, giornalista, conduttrice televisiva, regista e filantropa argentina, ha deciso di dedicare l'occasione della sua vita, la conduzione della trasmissione ""Corazones guerreros"""" su Mega Tv, per raccontare esperienze di vita al limite, conclusesi positivamente grazie al cuore e alla forza di volontà delle persone colpite e della società intorno a loro. Il messaggio è forte e vale a tutte le latitudini: si può sfuggire alla povertà, alla malattia, alla persecuzione, alla sfortuna se si ha la forza di metterci completamente in gioco e se abbiamo chi, attorno a noi, ci sostiene e ci aiuta. Perché un giorno o l'altro potrebbe toccare a chiunque di noi. Questo libro è la raccolta delle più belle storie che l'autrice ha presentato al pubblico nei cinque anni di vita della sua trasmissione."" -
Fuga dalla Corea del Nord
"Fuga dalla Corea del Nord"""" nasce dalla testimonianza (anonima per questioni di sicurezza) di un'operatrice di un'organizzazione non governativa attiva nel Paese asiatico nel campo della tutela dei diritti umani. È lo spaccato doloroso di una dittatura sconosciuta ai più, definita dalle Nazioni Unite """"un'unica grande prigione"""". In questo libro si racconta con tratto lieve ma deciso la vita tremenda, e la rocambolesca fuga, di un gruppo di ragazzi in una comune di rieducazione, che s'intreccia con la deificazione della famiglia al potere, quella dei Kim, l'onnipotenza dei militari e con lo strano caso di una rara famiglia occidentale che risiede a Pyongyang. """"Certi libri hanno il potere di far entrare nella coscienza collettiva la consapevolezza di un luogo o di una problematica. Mi auguro che Fuga dalla Corea del Nord faccia prendere coscienza delle condizioni di vita del popolo nordcoreano, considerate dalle Nazioni Unite fra le peggiori al mondo"""". (Alex Zanardi)" -
Amnesty International. Rapporto 2017-2018. La situazione dei diritti umani nel mondo
C’è ancora tanto da fare ma i progressi su tematiche come i diritti delle persone Lgbti dimostrano quali risultati possiamo raggiungere quando c’impegniamo a favore dei diritti umani.rnrnrnrn159 paesi e territori analizzati nel 2017; preoccupazioni e richieste di Amnesty International, una lettura fondamentale per chi prende decisioni politiche, per gli attivisti e per chiunque sia interessato ai diritti umani. Durante il 2017, i conflitti, le misure di austerità e le calamità naturali hanno creato condizioni di maggiore povertà e insicurezza per milioni di persone, costrette a scappare dalle loro case e a cercare rifugio altrove, all'interno dei loro paesi od oltre i confini nazionali. La discriminazione è rimasta diffusa in tutte le regioni del mondo e in alcuni casi ha avuto conseguenze mortali per le vittime. I governi di tutti gli schieramenti hanno continuato a reprimere la libertà d'espressione, associazione e riunione, anche minacciando e attaccando giornalisti, difensori dei diritti umani e attivisti per l'ambiente. -
Oro bianco. Tutti gli olimpionici invernali azzurri
Il primo fu Nino Bibbia, italiano di Svizzera, buttandosi a testa in giù sulla pista di skeleton di St. Moritz nel 1948; le ultime tre, a PyeongChang, nel 2018, sono state Arianna Fontana, Michela Moioli e Sofia Goggia. Sono quaranta le storie d'oro azzurre delle Olimpiadi del ghiaccio e della neve. Colò, Nones, Monti, Thöni, Gros, Magoni, Compagnoni, Tomba, Zöggeler, Razzoli fino ai grandi del fondo, Belmondo, Manuela e Giorgio Di Centa. Tante le vicende, i segreti, gli episodi inediti che questo libro narra, dando vita a ""un grande viaggio attraverso la storia dei Giochi"""" (Giovanni Bruno) e """"nella memoria degli sport della neve e del ghiaccio"""" (Flavio Roda). """"Nelle icone leggendarie del ghiaccio azzurro riconosciamo i valori più autentici dello sport e della vita: professionisti esemplari e persone semplici"""". (Andrea Gios). Prefazioni di Flavio Roda e Andrea Gios. Introduzione di Giovanni bruno. Posfazioni di Marco Albarello e di Enrico Fabris."" -
Testimoni inconsapevoli. La trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro
Davvero Aldo Moro è stato ucciso dalle Brigate Rosse, perché lo Stato ha seguito la linea della fermezza, rifiutando ogni trattativa? In queste pagine alcuni testimoni diretti raccontano una storia molto diversa. Il 9 maggio 1978 lo statista democristiano doveva essere liberato, a seguito di un accordo. La Santa Sede, infatti, stava per consegnare ai brigatisti un riscatto, mentre la Jugoslavia del maresciallo Tito li avrebbe riconosciuti come interlocutori politici. Il governo italiano era d'accordo, poiché la trattativa passava dall'estero. Perché allora quella mattina i brigatisti, anziché fare loro la vittoria tanto attesa, uccidono l'ostaggio? Probabilmente arrivò un ordine da fuori. Moro doveva sparire, perché la sua politica aveva troppi nemici. Questa la verità storica. Ma come si svolsero in concreto i fatti? Chi sa non parla. A raccontare quello che hanno vissuto sono solo i testimoni inconsapevoli, i soldati semplici, quelli che conoscono solo una piccola parte della storia. È una vicenda in cui regnano le aporie: versioni diverse dei fatti, tutte verosimili. Ma allora dobbiamo rassegnarci al fatto che il dibattito sul caso Moro si protrarrà in eterno? Una via d'uscita può essere quella dei sogni e della teoria delle sincronicità. Prefazione di Filippo Ceccarelli. -
Behind. Ogni medaglia ha il suo rovescio
Dietro ogni medaglia, olimpica o di quartiere, ci sono sogni, speranze, sudori, amarezze, autodistruzioni, rinascite. Dietro ogni medaglia ci sono scelte giuste o sbagliate, momenti giusti o sbagliati, giorni lieti o infausti. Dietro ogni medaglia ci sono individui, di ogni genere, etnia, lingua e colore, e dietro ogni individuo c'è una vita, il ritratto di un'esistenza felice o bruciata. ""Behind"""" è il racconto di un'umanità che ruota attorno al mondo dello sport. Perché ogni medaglia, bello o brutto che sia, ha sempre il suo rovescio. """"Behind (in italiano 'dietro', 'la parte nascosta') è il frutto di una ricerca nel mondo dello sport con l'attenzione concentrata sui protagonisti di un Dio minore. Uno scandaglio puntato non alle facce da copertina ma alle storie, cercate e scovate con amore e con passione travolgente"""". (Marco Francioso) """"Non troverete narrazioni epiche con eroi vincenti e non aspettatevi redenzioni personali grazie alla sconfitta. Viaggerete sulle ali di queste storie incontrando tanta umanità, da ogni parte del globo"""". (Andrea Zorzi)"" -
Il principio della terra. Viaggio sulle tracce del lago d'Aral
«Il principio della Terra, romanzo-reportage di Elena Maffioletti avvolge il lettore e lo introduce in un mondo straordinario e conflittuale, ricco di un passato magnifico, di una storia recente dolorosa e crudele, e di un futuro incerto» - Christiana Ruggerirn«I contenitori che le racchiudono sono ad altissima tenuta. Non c’è nessuna probabilità di fuoriuscita. L’aereo è inadeguato come mezzo di trasporto, in caso di incidente il rischio di diffusione sarebbe troppo ele¬vato. Il volo va bene per gli scienziati, le attrezzature, gli animali. Non per i microrganismi». - rn«Quanti membri dell’équipe conoscono il luogo dove ci troviamo?».rnrnrnrnrnrnrnAsia centrale, vasta zona che circonda il Lago d'Aral, fra Uzbekistan e Kazakhstan, apocalitticamente devastata dall'inquinamento chimico e batteriologico. Lo svaporamento del Lago d'Arai e la desertificazione del territorio del Karakalpakstan sono una delle catastrofi ecologiche più gravi del pianeta. Qui - sebbene nel libro, per scelta, siano usati toponimi di fantasia - l'azione si svolge lungo un doppio binario temporale, che va dagli anni Settanta fino alla contemporaneità. Le storie e le vicende ruotano attorno all'isola di Rad, sede di oscuri esperimenti batteriologici, e oscillano fra un tempo mitico e un presente di devastazione. Rad - il cui vero nome è Vozrozhdeniye, o Rinascita - ospitò a partire dagli anni Cinquanta fino agli anni Novanta del Novecento installazioni sovietiche adibite alla sperimentazione delle armi batteriologiche. Tohir, ragazzino deforme - come deformi e malati sono molti neonati del territorio, inquinato anche dai pesticidi usati per le colture intensive del cotone -, nipote di un ammiraglio la cui nave rugginosa brilla sulla sabbia del lago prosciugato, conduce il lettore attraverso una galleria di personaggi e al tempo stesso guida questi ultimi l'uno verso l'altro. Ne scaturisce una magnifica storia collettiva, che è in parte grande letteratura, in parte denuncia e reportage di attualità. Prefazione di Christiana Ruggeri. Postfazione di Davide S. Sapienza. -
Vasandhi. Schiava in India, schiava in Italia
Il viaggio di Vasandhi comincia da Alagapuri, nel sud dell'India, luogo povero d'acqua e di cibo ma ricco di spiritualità, amicizia e amore, unici antidoti contro prevaricazione, violenza e morte, all'ordine del giorno. Data in sposa giovanissima e contro la sua volontà a un italiano molto più anziano di lei, arriva nell'Italia settentrionale e qui conoscerà l'abisso. Ma non si arrenderà mai e farà di tutto per sfuggire al mondo sommerso in cui è stata calata e per ridare dignità al dolore, trasformando le ingiustizie in ragione di lotta e di resistenza. Una storia vera, dei nostri giorni, che entra nel cuore del lettore e ci rimane per sempre. ""Spero che Vasandhi possa diventare parte di voi, come è stato per me"""". (Alessandro Haber)"" -
Cauriòl, la montagna del riscatto. Una vicenda di guerra e umanità
Un romanzo storico rigoroso e ineccepibile che narra una vicenda chiave del primo conflitto mondiale che dal 1916, attraverso i protagonisti dei due eserciti opposti, si conclude solo ai nostri giorni. Una storia di guerra e di pace, di inimicizia e al contempo di fratellanza tra i popoli.rnrnPrima guerra mondiale. Il comando italiano vuole strappare a tutti i costi il monte Cauriòl alle truppe austroungariche. Un primo tentativo di conquista, attraverso una scalata, finisce in un disastro. Solo il 27 agosto 1916 gli Alpini, grazie alla copertura dell'artiglieria e dopo tre tentativi respinti, riescono a prendere la vetta, catturando i pochi nemici sopravvissuti. La conquista del Cauriòl rappresenta per l'Italia l'episodio più fulgido della guerra nella catena del Lagorai; si stima che in quelle battaglie siano morti circa diecimila soldati italiani e un numero simile di austro-ungarici. L'Italia manterrà il controllo del monte Cauriòl fino alla disfatta di Caporetto. Attraverso un romanzo storico rigoroso e ineccepibile, viene narrata una vicenda chiave del primo conflitto mondiale che dal 1916, attraverso i protagonisti dei due eserciti opposti, si conclude solo ai nostri giorni. Una storia di guerra e di pace, di inimicizia e al contempo di fratellanza tra i popoli. -
Sessantotto, l'anno del non ritorno. Diario di una rivoluzione nello sport e nel mondo
Il 1968 è stato un anno spartiacque, segnato da molteplici eventi: dal Vietnam al Messico, dagli omicidi di Martin Luther King e di Bob Kennedy alle contestazioni studentesche. La rivoluzione è globale: a Roma, Parigi e Berlino centinaia di migliaia di persone manifestano nelle strade. A Città del Messico, il 3 ottobre, a piazza delle Tre Culture l'esercito spara sugli studenti uccidendone centinaia e ferendone migliaia. Il mondo dello sport non è da meno. Alle Olimpiadi messicane di quell'anno Bob Beamon salta 8,90 metri, Dick Fosbury rivoluziona il salto in alto, Tommie Smith nei 200 piani fissa sulla prima pista in tartan della storia il record del mondo a 19""85 e si fa immortalare sul podio insieme a John Carlos con il pugno guantato di nero, pagando a caro prezzo quel gesto. Ai Giochi stupiscono anche gli italiani: Giuseppe Gentile, Eddy Ottoz e Giacomo Crosa si fanno valere nell'atletica; Klaus Dibiasi stupisce il mondo nei tuffi. Questo libro di storia dello sport fa rivivere quell'anno e tutte le sue rivoluzioni. Prefazione di Italo Cucci e postfazione di Michele Maffei."" -
A bordo ring. Ganci, montanti e storie di vita raccontati dall'angolo
Il padre, che fin da bambino gli raccontava le imprese del grande Rocky Marciano; un'amica di famiglia che un giorno gli regala un paio di guantoni rossi. Nasce così la passione per la boxe di Mario Bambini, maestro di pugilato, direttore tecnico de ""La Nobile Arte"""", team che sta forgiando il talento di tanti giovani. Per tutti loro, la figura del maestro è fondamentale sia come guida tecnica, sia come prezioso riferimento nella vita di tutti i giorni. Perché salire sul ring vuol dire metterci la faccia, accettare la vittoria e la sconfitta con la stessa determinazione a migliorarsi. Tra le dodici corde come nella vita. Gli autori di questo libro riescono a dare """"un assaggio di quello che può essere il groviglio di emozioni, sensazioni, energia e sentimenti che l'angolo di qualsiasi ring riesce a sprigionare: tutto questo ho ritrovato sfogliando A bordo ring, rivivendo nel racconto dell'amico Mario la sua e la mia passione per la Nobile Arte"""". (Maurizio Stecca) """"Mario fa parte di quella generazione di maestri che hanno saputo interpretare al meglio il pugilato, attualizzandolo per le nuove generazione di atleti ma senza mai perdere di vista quei princìpi che lo caratterizzano"""". (Vittorio Lai). Introduzione di Maurizio Stecca. Prefazione di Vittorio Lai. Note personali a margine di Massimo Scioti."" -
Senza grazie. Ventisette storie nella metropolitana di Londra
Pino Sassano, in Senza grazie, ci conduce nel viaggio in senso proprio e interiore che i passeggeri affrontano nell’underground della capitale britannica nell’indisponibilità di comunicazione con gli altri e, di conseguenza, senza “grazie” da dover scambiare con chicchessia. rnrnrnrn""Metropolitana di Londra, una delle più grandi """"metropoli italiane"""", se è vero che ci vivono un quarto di milione di nostri connazionali. I passeggeri affrontano il loro viaggio interiore nell'underground della capitale britannica nell'indisponibilità di comunicazione con gli altri e, di conseguenza, senza """"grazie"""" da dover scambiare con chicchessia. Come """"senza grazie"""" - sans serif - è il carattere tipografico della London Underground, ideato ad hoc nel 1916. Un carattere privo di elementi che segnano i tratti terminali delle lettere. Tratti terminali che - tout court - rimandano al carattere dei personaggi e delle storie di questo libro, davvero simbolici del periodo dis-grazia(to) che viviamo. """"Senza grazie"""" profuma dei miasmi psichedelici del 'fumo di Londra'; è una sorta di rappresentazione scenica, ma soprattutto sonora, di un'esperienza underground. Un'esperienza acre, rumorosa, stridente, maleodorante e commovente come una giornata nel down world, nel Mondo di Sotto""""."""" (Leon Pantarei)"" -
L' Afrique c'est chic. Diario di viaggio di un medico euroafricano
Diario di viaggio di un medico impegnato da anni in missioni umanitarie in Africa, ""L'Afrique c'est chic"""" è scritto in prima persona da un protagonista ironico, a volte un po' impacciato ma appassionato nel compiere il proprio lavoro.rn«In macchina verso la città, ripensando all’accaduto e alla comprensibile provocazione del collega, ho un flash.rnPerché non inventare qualcosa di automatico che metta in comunicazione una particolare richiesta clinica con un’opportuna risposta?»rnrnrnMalawi, Mozambico, Togo, Tanzania, Centrafrica e altri Paesi sono narrati in presa diretta anche attraverso le contraddizioni di alcune capitali africane che si muovono verso una veloce """"occidentalizzazione"""" e spaccati di vita locale, come la storia di Isaac, bambino di strada in Togo, o l'incontro con Salimu, ragazzino in cura in un ambulatorio tanzaniano. Le missioni, organizzate per tenere corsi di formazione a personale sanitario locale o per aprire nuovi centri di telemedicina, dipingono un nuovo modo di fare cooperazione che si sta sempre più diffondendo negli ultimi anni. È il raccontare come lo slogan """"aiutiamoli a casa loro"""" viene realizzato in modo quasi naturale da molte realtà di cooperazione internazionale. Ne deriva un libro leggero, divertente, mai superficiale, che aiuta il lettore a guardare all'Africa e alla globalizzazione con occhi diversi: una chance, non qualcosa da cui difendersi.""