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Fussballpolitik. Un calcio alla democrazia
"Quel campionato ve lo hanno assegnato dall'alto, era chiaro che doveste vincere voi"""". Oppure: """"Il finale di questa competizione è già stato scritto, ve la faranno vincere"""". Ben prima di Calciopoli, le frasi in questione sono state pronunciate innumerevoli volte in tutto il mondo, sebbene, di volta in volta, caricate di un significato diverso. Parole uscite dalla bocca di tifosi più o meno frustrati, sicuramente delusi, proferite per denunciare legami (presunti o reali che fossero) tra una squadra rivale e i poteri forti. Accuse reciproche, sopravvissute, incerti casi, ai mutamenti dei regimi politici all'interno dei quali nacquero e si svilupparono. Questo libro si pone l'obiettivo di indagare lo stretto e ambiguo rapporto che ha unito calcio e dittatura, analizzando episodi e documenti e fornendo più notizie possibili su una questione che ha inciso segni importanti nella storia sportiva e politica di numerose nazioni." -
Salvezza degli indugi
Nel suo moderno canzoniere Giacomo Rossi Precerutti affronta la ""discesa"""" nella realtà quotidiana tentando di allontanarsi da quella che, invece, lo aveva accolto e protetto fino a quel momento: la realtà letteraria, cui egli ha dedicato la vita, cui è devoto ma dalla quale ora non trova più un completo appagamento. Nelle poesie, la voce che chiede all'io il cambiamento di rotta dal metafisico al concreto attraversa la raccolta come un suono familiare dalla grande carica affettiva, e trova resistenza, almeno nella prima sezione e in parte nella seconda, nel poeta, il quale, spaesato, non decifra la voce e si abbandona al silenzio."" -
Benzine
Luigi ha trent'anni e vive nella periferia nord-est di Roma, simbolico e pasoliniano luogo di ibride esistenze. Studente universitario, si divide tra l'impegno sociale, lavori saltuari e amicizie. Antonio, Verena e Natalia costituiscono il gruppo eterogeneo con cui Luigi vive singolari avventure, finché un avvenimento importante cambierà l'esistenza di tutti. Lo stile è ironico, a volte demenziale; esso avvolge la realtà multirazziale e bizzarra sia del quartiere in cui l'io narrante vive, sia del contesto universitario col quale egli viene a contatto durante l'occupazione della Facoltà. Tra episodi eccentrici e rapporti conflittuali, l'ideale romantico dell'esistenza per Luigi rimane intatto. -
Tu prova ad avere un'idea. Ripensando De André e Gaber
Nuova edizione per ""Tu prova ad avere un'idea. Ripensando a De André e Gaber"""", un volume nato per approfondire gli aspetti psicosociali di questi due """"liberi pensatori"""", come li definisce Flavio Oreglio nella prefazione. Un percorso accurato nell'universo emotivo e culturale di queste due fondamentali figure della musica e del pensiero italiano del Novecento."" -
Contemplazione della morte
Nell'aprile 1912 D'Annunzio pubblica sul ""Corriere della sera"""" quattro scritti, in memoria di Giovanni Pascoli e dell'amico Adolphe Bermond. Fortemente scosso dalla grave perdita di questi due personaggi molto importanti per la sua vita e la sua arte, decide di commemorarne la scomparsa. Nella prima prosa, D'Annunzio manifesta la sua stima per Pascoli, arrivando poi a descrivere attraverso aneddoti e piccoli episodi l'amicizia che li legava. Le successive invece sono principalmente costruite intorno ai ricordi del rapporto che l'autore aveva con Adolphe Bermond e di alcuni indelebili momenti biografici, come la visita all'amico in fin di vita. Il Bermond, forte della sua profonda fede, tentò più volte, invano, di convertire lo scrittore. Proprio per questo, nella seconda parte dell'opera a lui dedicata, l'autore si interroga sul significato della morte e sulla propria mancanza di fede, arricchendo il testo di citazioni bibliche ed evangeliche. """"Contemplazione della morte"""" è quindi considerato da molti il suo testamento spirituale."" -
Viaggio nelle cattive abitudini. Controguida irriverente delle tradizioni spagnole
I luoghi di questo viaggio hanno tutti qualcosa in comune: la festa, la moltitudine, il sacrificio di animali. Attraversando le regioni della Spagna, il viaggiatore traccia un itinerario delle centinaia di feste popolari in cui la tradizione diventa troppo spesso alibi di un incomprensibile accanimento sugli animali. ""Viaggio nelle cattive abitudini"""" è un piccolo affresco di una Spagna talvolta schiva e gelosa della propria identità, al punto di nascondere alle telecamere i rituali più cruenti delle sue feste, e altre volte orgogliosa delle sue corride, anche quando appaiono come una metafora dell'odio e dell'invidia che sembriamo nutrire verso gli animali."" -
War for peace
L'avventura estiva di un gruppo di ragazzi fa riscoprire i valori dell'amicizia, della solidarietà e del coraggio. E ai piedi di un vulcano ormai spento, si accende una appassionante ""War for Peace"""". Ecco la preziosa morale: l'unica guerra che val bene combattere è quella che sventola gli stendardi colorati della passione, degli ideali e dell'arte. Prefazione di Maurizio Costanzo. Età di lettura: da 12 anni."" -
Per le strade di Roma. Dopo la tempesta
Nuova edizione di PLSDR, 13 autori che parlano della città più discussa degli ultimi mesi. -
Bath's life. Anche in bagno non c'è pace! (A)
Esiste un posto fantastico in cui possiamo rifugiarci in caso di bisogno, un posto in cui possiamo trovare benessere e pulizia, un posto in cui possiamo godere di una rara quiete sapendo di non essere disturbati. Un posto perfetto, insomma, e per di più facilmente raggiungibile. Qual è? - chiederete. La risposta è fin troppo facile: il bagno! Eppure, negli ultimi tempi, nemmeno dentro al bagno regna più la pace. Specialmente in quello dei coniugi Walter e Mira Closet. Specialmente dopo l'arrivo di Tim. -
Piani di fuga
"Piani di fuga"""" è una storia di amicizia e libertà. Patrizio e Tommaso si trovano fortuitamente dopo ventiquattro anni, ognuno in fuga da qualcosa. I giovani scelgono di sospendere le loro personali avventure per cercare insieme qualcosa che si azzardano a definire """"libertà"""". Durante il loro vagabondare per l'Italia senza meta, però, lo stesso concetto di libertà viene messo in dubbio e ribaltato. Patrizio e Tommaso arriveranno a scoprire un'alternativa alla vita fatta di abitudini e routine. Elaborati e ridefiniti più volte, lentamente si attueranno i loro piani di fuga." -
Museo. La poesia ceneriera di Libero de Libero
Il presente lavoro - basato soprattutto sul periodo degli esordi - può contare su notevoli indagini attinenti la poesia deliberiana e sull'ipotesi di rinnovamento sia del linguaggio sia della tematica maturata nel tempo dall'autore. Nell'idea di modernità per la lirica pura a cui Libero De Libero più tiene, ""Museo"""" è un libretto di trentanove poesie inedite, scritte a china, prevalentemente tra il 1935 e il 1940, accostate senza un ordine preciso. Apre la raccolta una poesia del 1936: Avvertimento; a chiudere è una poesia datata """"aprile 1943"""": Per G. che voleva una poesia dedicata a Isotta. A metà libretto è collocata invece """"la più vecchia poesia"""": Giuoco, datata 1921, assieme a un gruppo di nove poesie numerate e senza titolo, """"gruppo scritto tra il '30 e '33, insieme ad altre smarrite"""". Ma è lo stesso De Libero a piè di pagina di copertina a precisare che ne è l'editore (""""1935 - io editore"""") e che è a lui dedicato (""""a me dedicato"""") e che """"questa raccolta va riguardata come una ceneriera e non come un'ambiziosa opera. Cose nate morte, e cose unicamente alla memoria di certe giornate""""."" -
Ruggine
Ruggiero Taracchi, detto Ruggine, è un trentenne romano con molti sogni e altrettanti rimpianti. Se da un lato, grazie al suo lavoro di conducente di autobus, è un privilegiato osservatore delle molteplici esistenze della città, dall'altro non riesce a prendere in mano la sua vita. La quotidianità gli sfugge tra rimorsi insuperabili e una famiglia difficile da gestire: una madre amorevole ma infelice; un padre brusco e volgare che trascorre le giornate bestemmiando contro i politici in tv; un fratello malato da accudire e proteggere. Quella di Ruggine è una storia in chiaroscuro, le cui trame difficilmente riescono a contaminarsi e in cui, nell'ombra, si cela un segreto inconfessabile: gli occhi di Teresa Ortiz che lanciano un ultimo sguardo disperato. Sullo sfondo di una Roma mai davvero addormentata, la città e il tempo diventano i veri protagonisti di una storia capace di commuovere e di divertire. -
Spazi di crescita inversa
Giorgio è un uomo mite, al limite della dabbenaggine, che non si accorge che la sua vita sta prendendo una brutta piega: il lavoro non rende più come prima, il matrimonio sta andando a rotoli e gli amici di sempre, quelli con cui si incontra ogni lunedì mattina al bar sotto casa, per parlare di calcio e di ""vita"""", non sembrano essere le persone che pensava che fossero. Solo nella lettura dei suoi amati libri gialli riesce a trovare un rifugio e a dare forma al sogno di una vita diversa. E la misteriosa scomparsa di Dasha, una cameriera, a dare l'occasione per un nuovo slancio vitale e per intraprendere un viaggio alla scoperta di sé e della realtà che lo circonda, assai diversa da quanto aveva sempre immaginato e percepito."" -
Dove le parole non si spezzano
La sua poesia, che a volte prende le connotazioni di una prosa poetica, racconta le imposizioni subite per mano dei colonizzatori, le barbarie, le ferite dell'essere, lo sfruttamento delle loro ricchezze da parte di dominatori stranieri senza scrupoli. La forza e l'intensità del verbo di Abad cercano di svegliare, tra la gente, la coscienza di una propria identità: quella stessa identità smarrita con l'assimilazione forzata portata avanti prima dagli spagnoli e poi, negli ultimi cento anni, dagli americani. Per questo Abad è una voce struggente e scomoda, anticoloniale, che esprime le condizioni di sofferenza e di miseria nelle quali ancora oggi si trova la popolazione indigena, dopo quattro secoli di colonizzazione e di dittature spietate appoggiate dall'Occidente. La riscoperta dell'identità nazionale tramite la lingua e la cultura degli antenati è certamente uno dei messaggi più importanti della sua poesia, nella consapevolezza di riconoscersi in un linguaggio inconfondibile filippino. L'autore conosce il suo passato e, seppur in inglese, sogna il futuro anche in tagaiog, la lingua degli antenati. -
Rendere a Napoli tutti i suoi baci
L'opera di Elvire Maurouard è un suggestivo affresco su Napoli, un percorso nella città e nel suo passato. Ricostruzioni storiche, ricordi, ritratti di artisti, luoghi, fanno di questo libro un inno ai colori, alle melodie, alla bellezza, all'amore e alla profonda umanità della capitale partenopea. Una città tanto seducente e misteriosa quanto poetica e verace, da scoprire attraverso lo stile originale ed elegante dell'autrice. -
Nuovo scenario italiano. Stranieri e italiani nel teatro contemporaneo
Questo libro analizza la figura dello straniero nei testi teatrali di drammaturghi nativi e migranti, con lo scopo di evidenziare le immagini degli stranieri e degli italiani rappresentate nei testi, sottolineandone differenze e similitudini culturali messe in scena. -
Mardjan
Dopo l'DD settembre, tra Parigi e Zanzibar alcune morti sospette sconvolgono una troupe francese, in Africa per le riprese del film Mardjan (in arabo: Corallo). Rimasto da solo a inseguire i colpevoli, Milton, un ispettore nativo di Stone Town, è scaraventato in uno scenario complesso di povertà e corruzione, nuovo colonialismo e sentimenti indipendentisti, sciamanesimo e questioni religiose. Per scoprire la verità dovrà affidarsi a un'azione ostinata e rischiosa, lasciandosi alle spalle molte delle sue certezze. -
Il marciapiede per Torino
Alcuni tra i protagonisti della nuova scena letteraria torinese ""passeggiano"""" per la città raccontandoci dodici storie diverse che formano un affresco indelebile del capoluogo piemontese. Torino, in ognuna delle sue sfaccettature, e le anime che la abitano sono i protagonisti indiscussi di questa raccolta. Tra gli autori presenti troviamo Marco Peano (editor Einaudi e autore di """"L'invenzione della madre"""", Minimum Fax); Marco Lazzarotto (""""Il ministero della bellezza"""", Indiana); Noemi Cuffia (""""Il metodo della bomba atomica"""", LiberAria); Giulia Muscatelli (XL Repubblica); Mario Capello (""""L'appartamento"""", Tunué); Alessandro Forno (""""E tornarono le stelle"""", Ensemble); Chiara Dotta (""""Un segreto che non guardo ma che sta al centro del cortile"""", LiberAria); Giacomo Rossi Precerutti (""""Salvezza degli indugi"""", Ensemble); Elisa Bellardi (repubblica.it); Aurelio Lentini (Utopia Pratica); Elis Calegari; Miriam Lazzeri."" -
Dimmi che c'entra la felicità
Due autori, un uomo e una donna, diciotto racconti, nove ciascuno. Diciotto frammenti di vita, partenze e ritorni, addii e ritrovamenti, felicità diverse che si incontrano senza mai sfiorarsi; luoghi che si nascondono dietro le parole e i silenzi di chi li percorre o li vive. Rumori, suoni ed emozioni che pulsano in ogni pagina. Tante, troppe, risposte a una domanda apparentemente banale: che cos'è la felicità? -
I morti di Amelia
Amelia lavora in un albergo. È una donna normale. Quasi normale. Pensa che la vita sia una questione di responsabilità e di onestà. Di questo parla con il suo psicologo. Coi toni leggeri e lirici che hanno contraddistinto il primo romanzo, l'autrice ci regala - con un umorismo nero, surreale, assolutista, che sembra rimandare a certi film francesi di Gondry o di Jeunet - un altro breve viaggio nella psiche umana. La protagonista ricorda l'omonima francese Amélie, interpretata da Audrey Tautou in un film di qualche anno fa, sia per l'incanto con cui entrambe vedono il mondo che per quella leggerezza dei gesti che le contraddistingue. C'è però una differenza tra le due: una è un'assassina, l'altra no.