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La farfalla di Rembrandt
Un libro d'ombre – questo. Vi si adunano, ne fanno corolla. Belle come muse o fanciulle. Si rincorrono, si elidono, si sovrappongono, in qualche modo si annullano, non pesano più, o pesano molto meno di prima, e dunque quasi ci salvano... Dal rigore non solo metaforico dell'inverno, ma perfino e soprattutto, dal tumulto della primavera. (Plinio Perilli) -
Carminio rosso sangue
Edizione italiana delle poesie di Marìa Rosal (Fernán-Núñez, 1961), l'autrice che, con la raccolta «Tregua» (2000), ha ricevuto il ""Premio Ricardo Molina"""" e con «Otra vez Bartleby» (2003) il """"Premio Andalucía de la Crítica"""" nel 2001. «Carmín rojo sangre» (2016), che qui presentiamo in versione italiana, ha ricevuto il """"Premio José Hierro"""" della Universidad Popular San Sebastián de los Reyes. Suoi testi sono stati inseriti in varie antologie e sono stati tradotti in italiano, inglese e greco. Come critica letteraria ha all'attivo una produzione dedicata prevalentemente agli studi di genere, tra cui si segnalano «Con voz propia: estudio y antología comentada de la poesía escrita por mujeres» (2006) e il saggio «Poética de la sumisión», """"Premio Carmen de Burgos"""" 2010."" -
Candeggina. Testo inglese a fronte
La prima raccolta poetica di Veronica Chiossi. -
Grigio
Il ritrovamento, da parte delle forze di polizia, di un cadavere riverso sul marciapiede di un vicolo milanese si collega in qualche modo alla storia di Luce, cresciuta nel piccolo borgo di Pienza. La protagonista racconta, nel diario regalatole dalla madre, le vicende di una vita inizialmente tranquilla, sconvolta poi nel profondo da un avvenimento spiacevole. A illuminare la vita della giovane, però, c'è Corrado, il suo angelo custode. Quando quest'ultimo sarà costretto a lasciare il paesino, il profondo senso di abbandono provato dalla protagonista la porterà a trasferirsi a Milano, in cerca di indipendenza e di nuove opportunità. Ambientandosi a fatica nella città dei palazzoni grigi, incontrerà un uomo che le farà credere di aver trovato finalmente l'amore tanto sognato, ma non è tutto oro ciò che luccica, e Luce lo capirà sulla sua pelle. -
La sagoma nella luce
Lorenzo è uno studente universitario con la passione del cinema d'essai. Vive dentro i suoi film preferiti. Ogni mercoledì al cinema Splendor incontra una ragazza ma è troppo timido per salutarla. Massimo è uno psicologo. Aiuta le persone a risolvere problemi che lui stesso è incapace di affrontare quando si innamora di una sua paziente. Maria è una donna anziana. Trascorre le giornate guardando fuori dalla finestra della casa di riposo. Apparentemente assente, ripercorre lucidamente, come in un film, i momenti più felici del suo passato. Gianni, infine, è un tossico che vuole cambiare vita, ma cerca continuamente soldi per l'ultimo buco. In un'atmosfera underground che si fa sempre più cupa e visionaria, quattro vite apparentemente distanti convergono e intrecciano i loro destini. -
Mio amato carceriere
Dopo i tre anni di Mantra Yoga, l'incontro con i rosicruciani, il Kundalini Yoga e il Tantra bianco, il protagonista, un quarantatreenne che in passato ha dedicato troppo del suo tempo al lavoro e agli aspetti superficiali della vita, approda nella comunità spirituale di Findhorn, in Scozia. Per due settimane si confronta con nuovi metodi e approcci da parte dei focalizzatori della comunità e con persone sconosciute, tutte con esperienze diverse alle spalle. Analizzando dettagliatamente se stesso, le sue reazioni ai singoli avvenimenti e le sensazioni che prova durante le meditazioni, i giochi di gruppo, i corsi di meditazione dinamica e di danza, il protagonista ci descrive la sua prima settimana di corso, paragonandola anche alle precedenti esperienze in ambito spirituale. In ognuna delle attività che si trova a svolgere, che si tratti del lavoro in cucina, di un ballo tribale, di una gita al fiume, sente se stesso perdersi completamente in uno stato meditativo, che gli comporta sensazioni fisiche forti e inspiegabili, se non in chi intraprende un percorso volto alla ricerca della propria interiorità. -
Contrabbando di upupe
«Contrabbando di upupe» è la seconda raccolta in inglese di Ewa Chru?ciel, poetessa polacca trapiantata negli Stati Uniti, presentata qui per la prima volta in italiano in versione integrale. Come suggerito dal titolo, la raccolta esplora il tema del contrabbando. Dell'attraversamento legale o illegale di confini insieme a oggetti di vario tipo, più o meno permessi. Ma anche e soprattutto insieme a sentimenti, idee, attitudini e lingue che possono essere percepiti da chi riceve l'immigrato o come una minaccia alla propria identità, o come grande potenziale di arricchimento umano e culturale. -
Tunz
Tunz. Tunz. Tunz. Come ogni sabato, Eva - aspirante velina - e Laura - la dea del peccato - da una parte, e Adamo - perdigiorno incallito - dall'altra, si preparano a passare la loro nottata al Sonik, al ritmo del Tunz che spacca e fracassa. Mentre si affrettano e si attardano, non sanno che quella notte cambierà per sempre le loro vite perché, incredibile, questa droga è troppo buona, ti fa flashare veramente di brutto! Fuori dalla psicadelica, però, c'è la realtà di ogni giorno. Così, una volta tornato il silenzio e recuperata un po' di lucidità, i protagonisti e gli altri individui con i quali, in un modo o nell'altro, la loro vita si è sfiorata tra le luci del Sonik, si troveranno davanti a un nuovo stato dei fatti, difficile da attribuire a una semplice serata in discoteca. -
Fame
Il trentenne Derek Zinni è affetto da una forma poco chiara di fame compulsiva e decide di cominciare un percorso di psicoterapia. Manuela Riva è un'aspirante artista. Dopo cinque anni passati a Londra, torna a Roma ma sulla sua strada trova solo un lavoro da stagista, una madre ambiziosa e un padre costretto a nascondersi. Anche lei è costantemente alla ricerca di cibo. Quando le loro strade si incrociano, i due non sanno che c'è qualcosa che li unisce: il sentirsi difettosi, forse. E il bisogno di riempirsi. Un romanzo di formazione in cui i protagonisti, in una sorta di terapia di gruppo a cui siamo costretti a partecipare, provano a comprendere il nostro tempo ""liquido"""", in cui nulla è stabile e definitivo (luoghi, lavoro, affetti, fede). Una generazione che ha """"fame"""" di tutto, come se fosse divorata da una pulsione che diventa quasi ingordigia. Ed è proprio la voracità, che troppo spesso lascia il posto alla rassegnazione e all'inappetenza, la vera protagonista di questo romanzo-rivelazione, capace di """"fotografare"""" questi anni, come pochi altri libri hanno saputo fare."" -
In cornice
Suo padre è morto. A Enrica non resta che respirare la sua assenza. La perdita di quest'uomo che, anche in vita, le aveva regalato una presenza tanto forte quanto incerta la sprona a tagliare i rapporti con gli uomini più ingombranti del suo presente, focalizzandosi su nuove riflessioni. Ogni dettaglio la porta a rivivere il proprio passato, traendo uno spunto per interrogarsi sulla propria immobilità, sul proprio io in stasi ormai da troppo, e donandole infine una luce nuova per ripartire soltanto da sé. -
Quello che i bambini non sanno
C'è un fil rouge che unisce gli undici racconti di questa raccolta, ed è il rapporto con l'ignoto, declinato in tutte le sue forme. Più che fantascienza e distopia, ci troviamo di fronte a un gioco di specchi in cui la realtà si mostra con vestiti sempre diversi. Tutto il libro si appoggia su terreni i cui confini cambiano continuamente, fino a farci rendere verosimile o quantomeno credibile persino l'impossibile. Un'opera che cresce racconto dopo racconto e procede, attraversando vari generi letterari, fino a tornare all'unico punto di partenza: un'indagine - che scava nell'animo anche quando si fa disincantata - degli uomini e di ciò che ci circonda, sia esso visibile o invisibile. -
Bandiera a bruno per la Diletta Mauro
Il 3 gennaio 1936 il cargo Diletta Mauro lascia il porto di Genova per l'Africa Orientale. Poche ore prima dell'inizio del viaggio uno dei suoi fuochisti è trovato morto in mare, per quello che le autorità giudicano essere stato un incidente. Sarà grazie a un corrispondente di guerra del «Secolo XIX» e al primo ufficiale di macchina che si farà luce sull'accaduto. Contrabbando, ambienti promiscui, silenzi dei superiori, intimidazioni, aggressioni, disegnano - tra uno scalo e l'altro - questa ""storiaccia"""" di mare. E poi, sullo sfondo, l'Africa; una navigazione difficile da affrontare; la vita di bordo; il conflitto che insanguina la terraferma; una bella somala che solletica gli appetiti dei marinai, usi a considerare le africane al loro servizio; un pacco di lettere compromettenti. Solo il mare aperto del ritorno, dove non giunge più la luce del faro di Port Said, accoglierà nel profondo dei suoi abissi dubbi, incubi, voci, che hanno attanagliato per due mesi la Diletta Mauro."" -
Non è poi la fine del mondo
Ascanio se ne va. Ma non sta scappando. Vuole solo rimettere in moto una vita che, senza alcun preavviso, ha smesso di funzionare. E allora lascia le sue amate montagne, i suoi ruoli - così ingiustamente maltrattati - di sindaco, di marito e di padre, e va via. Ha bisogno di riprendere fiato, di capire come possa qualcosa di così grave per lui non essere poi la fine del mondo per gli altri. Ma farlo lo obbligherà a una faticosa resa dei conti, a un duro faccia a faccia con le sue stesse azioni. -
La stagione di Olga
Da quando, quattro anni prima, sua moglie Olga è sparita senza lasciare traccia, Costantino vive nella penombra della sua casa, circondato dai suoi ricordi e dai segnali che lei continua a lasciargli. Se anche la sua presenza è indefinita e incostante, infatti, Olga tenta costantemente di comunicare con suo marito, soprattutto per lasciargli indizi che possano svelare il mistero della sua scomparsa. Scoprendo improvvisamente la mancanza di quattro vestiti che la donna aveva indossato in occasioni speciali, Costantino, su suggerimento della sua amata, ripercorre le città che avevano visitato insieme al fine di ritrovarli e di capire cosa potesse averla indotta a disfarsene. Tra viaggi improvvisi e misteriose coincidenze, strane manie e ossessioni, riavvicinamenti e nuove conoscenze, il protagonista decide, alla fine, di spalancare le finestre della propria abitazione. -
Ci sentiamo verso sera
Un conato di vomito. E un altro. E ancora fino a non poterli più contare. Claudio sta andando a scuola, è in macchina con suo fratello quando è colto da un violento attacco di nausea. All'ospedale tutto gira. Lui non riesce a stare seduto sulla sedia, ma una cosa la mette a fuoco, o almeno così crede: una ragazza gli sta accanto, anche lei in attesa. Claudio la sente parlare, ma è un istante, poi di nuovo materia gastrica. Non le ha chiesto come si chiama, tenta di sognarla, di indovinare i suoi lineamenti in un tempo che, nonostante le cure della famiglia, sembra non passare mai. Ma non è così, quando si esce, c'è un'unica cosa da fare: tornare a calpestare di notte i sanpietrini dei vicoli di Roma, che di notte sono poesia, alla ricerca di una ragazza senza nome, quasi senza volto, con un filo di voce. -
Cronache di una prof
Età di lettura: da 8 anni. -
Il sangue d'Europa
Giaime Pintor (1919-1943), morto a soli ventitré anni a causa di una mina, divenne presto simbolo di quei giovani che, maturati sotto il fascismo, si trovarono nel 1943 a dover scegliere da quale parte stare. Accompagnato da un profilo critico, il volume ne ripercorre la vita, sottolineando come ancora oggi Pintor sia al centro di un forte dibattito capace di coinvolgere non soltanto la sua persona, ma una intera generazione di antifascisti del dopoguerra. Questa nuova edizione presenta ""Il sangue d'Europa"""", collezione degli scritti letterari e politici, insieme al raro saggio su Nietzsche destinato all'introduzione di Considerazioni sulla storia, tradotto dalla cugina Lia Pinna Pintor."" -
La fine degli stati
Una raccolta poetica di Francesco Monticini. Prefazione di Alessandro Fo. -
Container! Poesie contemporanee
«Container!» è una raccolta di poesie contemporanee che si apre con la partenza di una nave varata in uno scalo lontano, che trasporta, all'interno di container, un carico di merci tra cui sono presenti delle poesie. Queste saranno svelate a una a una durante la lettura del libro, sino a giungere all'arrivo delle merci nell'ultima poesia e dunque al compimento del viaggio. Il testo affronta tematiche individuali e collettive, con sfumature accentuate sull'economia ai tempi della globalizzazione e sulla riflessione filosofica che ciò implica. Cerca inoltre toni sperimentali nel ritmo e in determinati contenuti attinenti suoni, numeri, colori, personaggi inconsueti e risvolti sociali. Su quest'ultimo tema «Container!» propone forme critiche di invettiva e messa in discussione di determinati valori, auspicando il ritrovamento del concetto di persona nell'epoca delle masse e del calcolo. -
Lo zio strampalatore
Tutta la famiglia Scamardella stravede per il piccolo Gualtiero: mamma, papà, zii, zie, nonni, tutti quanti gli stanno vicini e cercano di farlo crescere forte e senza paure. Soprattutto lo zio Ceccio, che non perde mai occasione per fare divertire il suo nipotino. Le loro chiacchierate sono deliranti e surreali come le situazioni da Commedia dell'arte; i motti di spirito di zio Ceccio e le sue avventure sono ispirate alla tradizione napoletana de ""Lo cunto de li cunti"""" di Giambattista Basile, fanno divertire Gualtiero e insieme lo invitano a riflettere; coinvolgono e inteneriscono come solo le barzellette di una volta sanno fare, anche quelle che hanno smesso di far ridere. Perché lo zio Ceccio, anche se ha quarant'anni, è ancora un sognatore, uno zio strampalato... re, e forse il piccolo Gualtiero è l'unico con cui può condividere la sua visione del mondo stravagante e solitaria.""