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Inchino al canto
In questa raccolta sono pubblicati i versi di Gennadij Ajgi (Sajmurzino, 1934 - Mosca, 2006), un poeta ciuvascio di lingua russa. La sua opera è stata sempre vicina alla tradizione lirica del suo popolo e legata a una forte valorizzazione della ritmicità della lingua. È anche autore di numerose traduzioni in ciuvascio di poesia russa, ungherese, polacca, italiana e francese per cui ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali. -
Una salita per amore. Donne al fronte
Elena Bonanni è una giovane portatrice carnica che assieme alle sue compagne, ogni giorno, marcia dal magazzino del Regio Esercito dislocato in paese fino alle trincee del Pal Piccolo. Sulle spalle le tre donne portano quaranta chilogrammi tra approvvigionamenti e armi. Non hanno nessun timore ad affrontare le difficoltose mulattiere con qualsiasi condizione meteorologica. Un giorno Elena conosce Alberto Petris, un giovane tenente con cui nascerà un sentimento. Il crollo del confine di Caporetto condurrà i due innamorati, ma anche gli abitanti del paese, a una lunga e forzata marcia per la salvezza verso il Veneto. Una volta giunti nella regione, Alberto sarà inviato sul nuovo fronte del Piave. Un romanzo sull'amore, capace di nascere nonostante l’orrore della guerra di trincea, ma anche sul coraggio. Quello di alcune donne, fortissime, capaci di affrontare ogni passo e ogni salita sostenendo un esercito e un Paese in difficoltà e di cui oggi, a più di un secolo di distanza da quella tristissima pagina di storia, è più che mai doveroso custodirne la memoria. Prefazione di Manuela Di Centa. -
Ciliegro
Le opere d'arte improbabili e incomprese di un tale di nome Marsilio Ciliegro sopravvivono nella sua Casa, custodita e adibita a museo da Rauno, il direttore, e da Saresvat e Lampezia, i due custodi. Desolati per la totale assenza di visitatori, i tre inventano iniziative su iniziative - tutte di assoluto insuccesso - per cercare di attirare l'attenzione sulle opere dell'artista. Solo quando il crollo di parte di un affresco scaturisce un lieve interesse da parte del giornale locale, Lampezia intuisce l'unica formula efficace per spostare i riflettori sulla Casa. Tormentati da una continua lotta interiore, i tre portano avanti un piano la cui logica è quella di assecondare, a discapito dell'arte, l'esigenza comune dei visitatori di commuoversi e indignarsi di fronte alle rovine di qualcosa per cui non avrebbero avuto alcun interesse se avesse conservato la propria splendente integrità. Nel momento in cui il ruolo degli affreschi poteva stare solamente nel loro sacrificio, l'unica speranza che spinge i tre a proseguire nel loro rischioso piano è quella di un redivivo interesse per l'arte, una volta giunta la sua totale distruzione. -
Nel mezzo
La prima raccolta poetica di Federico Enrique D'Angelo Di Paola. -
Degli horti romani
"Degli horti romani"""" è nella sua essenza ultima un canzoniere d'amore. Ma un canzoniere su cui sovrasta verso dopo verso il pensiero di un'altra dimensione del vivere, enigmatica e intraducibile: è il mondo degli astri e della notte, e degli angeli malinconici che lo abitano, cui l'autrice si appella come a forze protettrici, perché custodiscano il nòcciolo tenero e ferito della sua anima, preservandoci dall'aridità dei tempi: quei tempi cui l'autrice allude esplicitamente in alcuni componimenti (La gente che sembra per bene; Povere Muse) ma che sono l'oggetto costante, quasi sottinteso, della sua attenzione, e che a volte sembrano trovare la loro rappresentazione figurale nell'immagine biblica del «serpe»." -
Le macchinazioni
Una storia sui miti della celebrità, sul potere di internet e sulle mistificazioni che fondono e confondono verità e leggenda. Magarian ci porta in un mondo che ha abbandonato il realismo e ci guida in un viaggio pieno di pathos, umorismo e bellezza sovversiva, dando vita a un'opera selvaggiamente inventiva, con un cast di personaggi abbaglianti e grotteschi. ""Le macchinazioni"""" è un romanzo che riflette i nostri tempi tumultuosi, capace di mescolare satira, amore e meditazione su sesso e identità."" -
Non si uccide di giovedì
Il 28 dicembre 1961, a pochi giorni da Capodanno, a Milano scompare Daniele, un bambino di dieci anni. È un giovedì. Quasi sessant'anni dopo in un campo abbandonato viene ritrovato ciò che resta del suo corpicino. Il commissario Domenico Riggio riapre le indagini: i suoi sospetti cadono su un amico d'infanzia del ragazzino, Valerio Delneri, un professore di astrofisica con un oscuro passato. Milano è molto cambiata dai tempi della loro infanzia, non è più quella cantata da Gaber e Jannacci e del ragazzo della via Gluck. Rimangono gli antichi peccati d'infanzia di Valerio che riemergono dal passato in ogni angolo di strada, confusi e misteriosi come la nebbia di Milano. -
Il gran surubí
In un'Argentina distopica che richiama quella della dittatura degli anni Settanta, mucche e maiali sono ormai estinti e il governo organizza partite di caccia ai surubíes, sorta di pesci gatto tigrati del Rio della Plata. La contaminazione delle acque ha trasformato i surubíes in creature enormi: tra questi pare ne esista uno immenso, un vero e proprio mostro marino. Così comincia la delirante avventura di Ramón Paz, reclutato forzosamente dai militari per imbarcarsi su una sorta di baleniera di melvilliana memoria, e presto coinvolto in un ammutinamento. Il tutto narrato in sessanta sonetti, la cui raffinatezza formale si mescola a un linguaggio gergale e violento. -
Boosta pazzesca. Tre metri sotto er Laurentino P38
Boosta Pazzesca, ventiquattro anni, vive da sempre al Laurentino 38 (per gli amici P38), periferia di cemento e asfalto a Roma sud. Qui una ""busta"""" è una ragazza non proprio bella e neanche """"carina"""". Diciamo pure un cesso. Boosta ama definirsi """"una qualcosista fri lenz"""", si adatta a qualsiasi lavoro pur di pagare le rate dell'università. Insieme ad amiche improbabili dalle quali non si separa mai, ci racconta - sullo sfondo una città calda, caotica, talvolta crudele, ma che sa avere un cuore grande - un'estate rocambolesca fatta di avventure (e disavventure), fra cui un affetto lontano che ritorna e un amore inaspettato. Un amore quasi """"esotico"""". Un amore, insomma, di Roma nord."" -
Badawi
Nel deserto siriano, Maïouf osserva la morte di sua madre, una donna ripudiata e abbandonata dal potente marito. Sebbene le tribù beduine abbiano interrotto i loro viaggi secolari attraverso le dune - trasformando le loro vite da nomadi a sedentarie - la nonna, a cui il ragazzo viene affidato, vuole che il giovane continui la tradizione come pastore. Non è il futuro che Maïouf immagina per se stesso: preferisce intrufolarsi nella scuola dalle pareti bianche, quella dove vanno gli altri bambini. Questo libro è la storia di un riscatto. La storia di un Badawi, un uomo del deserto, diviso tra l'esistenza imposta a lui e quella che vorrebbe vivere, che lascia che la Francia realizzi il suo sogno: diventare qualcuno, qualcun altro. Il passato non si può però cancellare e neanche un vecchio amore può bastare a salvarlo dalle sue contraddizioni. Con una scrittura sincera e nutrita dalla sua stessa storia, Mohed Altrad racconta il deserto e le ferite dell'esilio con gli occhi di chi ha saputo ""camminare"""" da un piccolo villaggio nel deserto alla città di al-Raqqa, dalle aule universitarie di Montpellier ai campi petroliferi di Abu Dhabi."" -
Mare Fermo
La squadra si chiama Save the Youths, ""Salvate i giovani"""". Gioca in terza categoria, a Fermo, nelle Marche, provincia felix prima della crisi del distretto calzaturiero più famoso del mondo, trentacinquemila abitanti e centoquaranta richiedenti asilo. Nel 2016 un delitto terribile e razzista, quello di Emmanuel, un profugo nigeriano e cattolico, ucciso con un pugno da un italiano. I calciatori africani della Save the Youths hanno attraversato il deserto, sono passati dalle prigioni della Libia e poi hanno fatto la traversata in mare con il barcone. Come Alhagie Fofana detto """"Barbadillo"""", gambiano, muratore, che ha dovuto fare due volte il viaggio nel canale di Sicilia. Ha visto morire nella stiva quarantasette persone. Questa è la storia di una squadra precaria per definizione - tre di loro sono partiti per l'estero a metà stagione dopo le restrizioni nella concessione della protezione umanitaria - che è anche un racconto della provincia italiana nell'epoca dei porti chiusi e del rancore verso gli immigrati."" -
T.S.O.
Il T.S.O. è una procedura di isolamento forzato necessaria per tutelare la sicurezza pubblica dagli sbandati. I piantagrane cui è rivolta sono figli di padri padroni che tanti anni fa si sono innamorati di una stronza, e così sono finiti a lavorare in un negozio di musica neomelodica; perciò quando la sera piove e camminano sui marciapiedi, le auto, invece di rallentare, spingono sull'acceleratore in prossimità delle pozzanghere. Se vogliono combinare qualcosa nella vita possono sfasciarsi di alcol o farsi sparare dalla camorra. Altrimenti c'è il T.S.O.: buttati fuori da casa loro, stretti all'angolo, la notte si riparano dal freddo avvolgendosi nelle pagine del romanzo che stanno scrivendo, sperando che nessuno gli dia fuoco prima che sia finito. -
Taras Bul'ba
Inserito nella raccolta ""Mirgorod"""", il racconto """"Taras Bul'ba"""" viene pubblicato per la prima volta nel 1835. Ambientato nell'Ucraina del secolo XVII, assediata dai polacchi e devastata dalle scorribande di tartari e cosacchi, il racconto narra le vicende di Taras Bul'ba, valoroso condottiero di una comunità cosacca. Accanito difensore della causa cosacca, che mira a liberare la patria dagli oppressori polacchi, si aspetta lo stesso ardore dai suoi figli Ostap e Andrij, di ritorno dall'Accademia di Kiev e in procinto di entrare a far parte della Sec, confraternita polacca di stampo militare dove bisogna distinguersi per forza e abilità nell'utilizzo delle armi. Con al fianco i due figli, di indole profondamente diversa l'uno dall'altro, Bul'ba si appresta a compiere coraggiose imprese insieme alla comunità cosacca, dando il via a un racconto tragico e cruento, alternato a passaggi ilari e leggeri, che ricostruisce perfettamente il folklore e le atmosfere di quel periodo storico. Prefazione di Piero Gobetti."" -
Princi Mallkuar. Il principe maledetto
Nato sotto una cattiva stella e sfavorevoli presagi, Besnik, il più piccolo dei figli del re, ignora di essere additato come ""Principe maledetto"""" a causa di un maleficio lanciato contro il villaggio di Bardhe. Una volta scoperto il peso che dalla nascita gravava sulla sua esistenza, il principe si ribella alla legge delle montagne e, appena quindicenne, parte alla ricerca di riscatto. Da allora la sua vita prende la piega che il destino sembrava avere in serbo per lui, che però ha il dono di conservare, in qualunque avversità, il proprio atteggiamento solido e regale. Solo dopo molti anni, sperimentando il bene e il male, riuscirà, a discapito di tutte le arcigne previsioni, a trovare il proprio posto nel mondo e, con esso, il senso della propria esistenza."" -
Kernel
Frammentario, poetico, a tratti misterioso, «Kernel» è un romanzo sui generis che mette a nudo la società contemporanea facendo uso del suo linguaggio e delle sue contraddizioni. L'ambientazione è Londra, capitale dell'Europa globale degli anni Zero, e il protagonista è un compositore che comincia a lavorare in un piccolo studio per realizzare musiche di videogiochi. La narrazione, in prima persona, rincorre gli eventi - rimanendo su una superficie liquida in cui si scontrano rapporti personali, fantasie e ricordi che ritornano alla memoria - e mette a nudo la fragilità dell'esistenza, in un mondo al tempo stesso iperconnesso e immerso nella solitudine. In un gioco di realtà e finzione in cui anche il narratore sembra perdere contatto con se stesso, si cerca una soluzione per provare a sopravvivere. Ma è possibile, davvero, cambiare il corso degli eventi? -
Il futuro era ieri
Sisto è un uomo sulla cinquantina che si sente morto. Così va al Comune per ottenere un certificato di morte che ufficializzi la sua situazione una volta per tutte e gli permetta di organizzare il suo funerale. Ma lungo la strada verso la Casa Comunale, l'aspirante morto incontra molte persone che rallentano il suo cammino: vecchi amici, baristi, conoscenti, estranei e scocciatori, perfino un'intera scolaresca; tutto un mondo chiassoso e palpitante di vita sembra voler ostacolare il suo bizzarro progetto. -
Pianto di Narciso
Attraverso una lunga serie di lettere, Anubi ricorda ad Anput la loro lunga, travagliata, interminabile storia d'amore. In una realtà attuale, nel quale i classici ruoli degli innamorati svaniscono, scopriamo da un lato un bisogno di essere amata che permette di superare qualunque offesa o affronto, e dall'altro un egoismo tale da causare tanto dipendenza quanto rancore. Una storia in cui l'amore attraversa le sue varie fasi, fino a confondersi con l'odio e con la più profonda e imperscrutabile vendetta e, solo quando si capirà il pericolo di fermarsi ad aggiustare qualcosa che è inevitabilmente rotto, alimentando il potere del proprio carnefice, si potrà, forse, riscoprire il valore della propria vita. -
Breus
"Breus"""", uno dei poemetti più belli e affascinanti dell'opera di Pascoli, è proposto, in questo volume, in un'edizione illustrata che rende, se possibile, ancora più suggestiva la storia del giovane protagonista. Il racconto, tratto da una leggenda bretone, narra la vicenda di Morvàn, un ragazzino che vive conoscendo ancora poco del mondo che lo circonda. Il destino lo mette di fronte a un cavaliere, da cui rimane impressionato: è imponente in sella al suo cavallo, bellissimo e minaccioso nella sua armatura. Il ragazzo decide di andare via da casa per diventare anche lui cavaliere. Lascerà tutto, la madre e la sorella, per seguire il suo sogno. Ma, quando farà ritorno, ricoperto di gloria, nulla sarà più come prima." -
Un' altra estate
Trentatré autori si raccontano in questa caldissima estate 2019; ne viene fuori una serie di storie che esprimono la voglia, tutta estiva, di raccontarsi. Le atmosfere non sono soltanto solari ma, anche attraverso i momenti più cupi, si intravede una luce di speranza. Autori: Angela Angelastro Alberto Arecchi Gabriele Astolfi Carlo Banchieri Maurizio Bascià Antonio Blunda Mery Borriello Renzo Brandalise Irene Caltabiano Daniele Cargnino Gennaro Castellano Claudia Chiti Grazia Cipriani Giovanni A. Costa Raffaella Di Florio Nicoletta Fanuele Enrico Fermo Emanuele Finardi Biancamaria Folino Silvana Guarina Antonella Iob Stefania Maida Donatella Manzuoli Gianfranco Martana Miss Poetrix Mila C. Nardelli Manuel Paolino Camilla Pulcinelli Dafne Rossi Barbara Serdakowski Luca Tombesi Laura Vargiu Andrea Viviani. -
Se questo è amore
Sara e Lucia si conoscono da oltre trent'anni; sono donne apparentemente forti e indipendenti, ""in carriera"""". Gli impegni di lavoro, un matrimonio fallito alle spalle per Sara e una figlia avuta a diciassette anni per Lucia, non impediscono alle due amiche di incontrarsi ancora ogni tanto per fare shopping, e soprattutto per parlare di uomini. Sara ha conosciuto Gilberto, Lucia ha appena incontrato Giorgio: tra confessioni e autoinganni, le due donne provano a tracciare i contorni dei rispettivi incontri amorosi. Raccontano un amore dei nostri tempi, nato per caso, portato avanti per passione, per gioco, forse anche per solitudine; un amore che si lascia narrare soltanto in prima persona, come una pagina di diario o una lettera senza risposta. Nella speranza che la somma di tutti i punti vista in una relazione, la somma di tutti gli egoismi in causa, di tutte le confidenze, possano infine rivelare alle due amiche ormai mature la vera natura dell'amore: non l'amore per quello che sarebbe potuto essere, ma l'amore per quello che è stato, se questo è amore.""