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Il Vangelo secondo Stephen King
Alla ricerca dei segni biblici, in particolare apocalittici, che trasudano, anche con ironia e sarcasmo, da ogni pagina di Stephen King, Alessandro Tenaglia rilegge i romanzi horror del popolarissimo scrittore americano di famiglia metodista mettendo al centro la sua opera più emblematica, quella sorta di apocalisse che è It. Attraverso la narrazione acuta e sensibile di situazioni realistiche e personaggi verosimili, l'opera horror di Stephen King contiene, per Alessandro Tenaglia, una complessa trama di significati, molti dei quali di risonanza biblica, in particolare apocalittica. -
Essere cristiani oggi
"Nessuno più di Rowan Williams potrebbe farci da maestro sui fondamenti del cristianesimo! In questa esposizione chiara e accessibile, troviamo Williams al suo meglio: esperto nelle cose della vita, lieve nell'approccio pastorale, profondamente radicato nella tradizione, acutamente vigile rispetto al mondo di violenza in cui Dio dimora. Williams ci accompagna verso una migliore e più profonda comprensione della vita cristiana"""". Walter Brueggemann """"Quali sono i caposaldi della vita cristiana? Non mi riferisco a quanto contraddistingue coloro che conducono una vita ineccepibile, ma a quelle piccole e semplici cose che ci fanno sentire parte di una comunità cristiana: in particolare il battesimo, la Bibbia, l'eucaristia e la preghiera. I cristiani sono accolti nella chiesa con il rituale dell'acqua versata o spruzzata sul capo; i cristiani leggono la Bibbia; i cristiani condividono il pane e il vino in memoria della morte e della risurrezione di Gesù; i cristiani pregano. Questo libro si prefigge di gettare uno sguardo su ciò che tali attività ci dicono in merito all'essenza della vita cristiana e a che tipo di persone speriamo di diventare all'interno di una comunità fondata su questi principi"""". (Rowan Williams)" -
Ripensare la riforma protestante. Nuove prospettive degli studi italiani
Un quadro ampio e significativo delle attuali ricerche interdisciplinari italiane - dalla storia alla teologia passando per l'arte, la letteratura, l'economia e il diritto - sul movimento riformatore all'origine del mondo moderno: figure, momenti, snodi problematici della Riforma analizzati secondo nuove indagini, nuove fonti e chiavi di lettura aggiornate al dibattito internazionale. -
Lutero... per chi non ha tempo
Inframezzato dalle vignette di Ron Hill, il libro di Steven D. Paulson ripercorre con incisività e senso dell'umorismo la vita e le principali posizioni teologiche del monaco agostiniano tedesco che nel 1517 diede origine alla Riforma protestante proponendo alla discussione 95 Tesi sulle indulgenze appese al portale della chiesa del castello di Wittenberg. -
La fede cristiana. Spunti per chiarire, criticare, stimolare
“Non esiste e non può esistere una forma linguistica oggettiva in cui la realtà divina possa trovare una formulazione valida per ogni tempo. La teologia cristiana fa quindi bene ad affrontare ogni critica contemporanea alla sua concezione di Dio. Una concezione di Dio che possa essere comunicata deve articolarsi in modelli, modalità di pensiero, simboli e metafore che si collochino entro l’orizzonte della comprensione del mondo dei contemporanei. Ciò comporta non soltanto la trasformazione ma anche la revisione del materiale ricevuto in eredità. Si tratta di enucleare – nelle condizioni intellettuali del presente – l’elemento specifico e caratteristico della concezione cristiana di Dio, accantonando cognizioni che, pur facendo parte della forma storica della tradizione, hanno perso plausibilità per la concezione del mondo del presente.”rnI grandi cambiamenti nella concezione del mondo, dell'essere umano e di Dio degli ultimi due secoli richiedono, per Helmut Fischer, che i fondamenti della fede cristiana - validi nonostante il mutare del contesto e del periodo storico - vengano riformulati in un linguaggio nuovo e ricettivo di tali mutamenti: la sua proposta è quindi quella di esprimerne il nucleo cercando di prescindere dalla sovrastruttura teista, dogmatica e metaforica costruitagli intorno nei secoli. -
Le tesi «De homine» di Lutero
Le tesi De homine, che Lutero scrisse nel 1536 per aprire una discussione accademica, rispecchiano l’intendimento profondo del Riformatore, ovvero domandarsi e domandare: Qual è la vera definizione dell’uomo? Da dove l’attingiamo? Qual è il suo ambito di validità? Che cosa si può dire di fondamentale sull’essere umano dal punto di vista della conoscenza filosofica e da quello della conoscenza teologica? Sono interrogazioni non nuove in sé, ma è nuovo il tentativo di risposta. E molto dell’interesse attuale per queste tesi risiede nel confronto tra filosofia, scienza e fede, oggi all’ordine del giorno.rnSergio RostagnornrnIn un confronto con la filosofia scolastica medievale, ma anche con certe tendenze in campo riformato e con l’umanesimo rinascimentale, le quaranta brevi proposizioni De homine di Lutero, scritte nel gennaio 1536 per la discussione all’Università di Wittenberg, rappresentano un testo chiave dell’antropologia teologica del Riformatore e ne riassumono il pensiero: come per Paolo nella Lettera ai Romani, l’uomo è colui che è «giustificato per fede al di fuori delle opere» (tesi 32). Se la ragione umana consegue successi brillanti in tutti i suoi campi e il peccato non ne ha sminuite le possibilità nelle arti, rispetto al fondamento della persona umana essa non può trascendere sé stessa, rimandando alla teologia come materia competente, che in ultima analisi identifica il fondamento nella luce positiva del rapporto con Dio. -
Amica exegesis. Vol. 1: Amica exegesis.
Con Amica esegesi Huldrych Zwingli si rivolge per la prima volta a Lutero per confutarne gli insulti e le accuse di eresia contro i riformatori svizzeri per la loro concezione dell'eucaristia. Il teologo tedesco, che in un primo tempo si era espresso a favore di un'interpretazione spirituale della Santa Cena, era poi passato a un'interpretazione letterale delle parole di Gesù «Questo è il mio corpo», bastione indistruttibile che nessuna esegesi avrebbe potuto scalfire. Attraverso un'esegesi dettagliata del Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo secondo Giovanni, che recita «È lo Spirito che dà la vita, la carne non serve a nulla», Zwingli si propone quindi di dimostrare la fragilità della tesi luterana, opponendogli che Cristo è, sì, realmente presente nella celebrazione eucaristica, non però nel pane e nel vino, bensì nell'assemblea dei credenti, vero «corpo di Cristo». -
Un giorno una parola. Letture bibliche quotidiane per il 2017
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 287ª. -
Un giorno una preghiera. Preghiere per tutti i giorni e per tutti gli anni
366 preghiere per la riflessione quotidiana. -
Cieli su Torino
Una fotografia letteraria, tra cambiamento e continuità, della Torino pre-olimpica e della città un po' meno sabauda di oggi, sempre riservata ma più apertamente ospitale e orgogliosa di sé che le Olimpiadi invernali del 2006 hanno cominciato a rivelare. Racconti di Fabio Arrivas, Giuseppe Culicchia, Laura Curino, Erri De Luca, Andrea Demarchi, Giacomo Di Girolamo, Elvio Fassone, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Gero Giglio, Marina Jarre, Davide Longo, Laura Mancinelli, Darwin Pastorin, Alessandro Perissinotto, Enrico Remmert, Gabriele Romagnoli, Gianni Romeo, Alberto Salza, Younis Tawfik. -
La Cena di Cristo. Confessione (1528). Testo tedesco a fronte
"La Cena di Cristo"""" è l'ultima e definitiva presa di posizione di Lutero nella controversia sulla Cena del Signore, una lunga e dura battaglia teologica sull'interpretazione delle parole di Gesù «questo è il mio corpo»: sono da comprendere letteralmente («è»), posizione per la quale si batte Lutero con estrema passione in quest'opera, oppure simbolicamente («significa»), secondo l'insegnamento del riformatore di Zurigo, Huldrych Zwingli? La questione fondamentale di come interpretare la Bibbia, lo stesso principio protestante della sola Scriptura, entra in una crisi che provoca la divisione del protestantesimo tra luterani e riformati, superata soltanto nel 1973 con la «Concordia di Leuenberg». L'ultima parte è la """"Confessione"""", un vero e proprio testamento della vita e dell'opera di Lutero e prototipo della """"Confessione di Augusta"""" del 1530. """"La Cena di Cristo. Confessione"""" ci fa entrare nella grammatica della teologia e della fede di Lutero, ed è la chiave ermeneutica dell'intera opera del riformatore." -
Il beneficio di Cristo
Intorno a questo ""manifesto"""" della Riforma italiana, scritto dal monaco Benedetto da Mantova con il poeta Marcantonio Flaminio e stampato anonimo a Venezia nel 1543, ruota - quale oggetto di diffusione clandestina nell'area europea - un'intera, ampia sezione del romanzo Q di Luther Blissett.Scritto poco dopo il fallimento del Colloquio di Ratisbona tra cattolici e protestanti del 1541, questo """"bestseller """" religioso italiano del Cinquecento fu opera del monaco benedettino cassinese Benedetto Fontanini e dell'umanista Marcantonio Flaminio. Uscito anonimo, il trattato - che afferma l'unità dei """"veri cristiani"""" oltre i confini delle chiese istituzionali e fonda la vita morale sul """"beneficio di Cristo"""", ovvero sulla grazia - fu più volte ristampato e tradotto, nonché condannato dall'Inquisizione. Apprezzato nei circoli erasmiani e riformatori oltre che dai fautori del rappacificamento tra i cristiani, fu soprattutto il """"manifesto"""" dei seguaci di Juan de Valdés e dei riformatori d'oltralpe, recuperati alla tradizione dei Padri della chiesa."" -
Il pensiero della Riforma
Oltre a incidere sulla spiritualità, l'etica e la dottrina del cristianesimo, la Riforma protestante ha influenzato profondamente le strutture della società, le concezioni politiche ed economiche, contribuendo a far nascere il mondo moderno. Il cardine dello sviluppo e dell'espansione del movimento storico della Riforma nell'Europa del XVI secolo sta però nelle sue nozioni teologiche, ormai lontane e oscure per la nostra società secolarizzata: non affrontare quelle idee equivarrebbe tuttavia, per dirla con McGrath, ""a studiare la rivoluzione russa senza fare riferimento al marxismo"""". Questa classica introduzione guida lettori comuni e studenti nei meandri della """"selva oscura"""" del pensiero teologico alla base della Riforma."" -
Immaginate una casetta in alta montagna. Trent'anni della Cà d'la Pàis in Val d'Angrogna
Racconti, memorie e immagini per ripercorrere la storia dell'antica ""casetta"""" - bombardata e ricostruita a quarant'anni di distanza - che nel cuore delle Valli valdesi del Piemonte offrì rifugio alla banda partigiana del Bagnòou quella di cui fece parte, tra gli altri, Jacopo Lombardini - per diventare, nel 1986, centro d'incontro dedicato alla riconciliazione tra i popoli e alla pace, la """"Cà d'la Pàis""""."" -
Discorsi a tavola
Una breve raccolta di alcune delle vivaci conversazioni informali alla tavola di Martin Lutero e sua moglie, Katharina von Bora, con colleghi, collaboratori e allievi del riformatore su temi quali la teologia, l'attualità politica, l'accademia e la vita quotidiana. Non di rado ne emerge un Lutero «fuori onda», diretto, a tratti violento e persino volgare, in ogni caso molto umano, che ne integra e arricchisce l'immagine complessiva. «La tavola di Lutero doveva essere un luogo interessante: vi si incontravano alcuni dei suoi più stretti collaboratori - da Filippo Melantone a Johannes Bugenhagen e Justus Jonas - oltre agli studenti che vivevano nella sua casa. Dopo la morte del riformatore, oltre alle discussioni e, in particolare, alle affermazioni di Lutero, i ""Discorsi a tavola"""" vennero a includere ampliamenti, collegamenti con dichiarazioni nate in altri contesti e catalogazioni per argomento, fino a occupare sei volumi dell'edizione critica della sua opera. Note per la loro vivacità e la capacità di restituire, talvolta in termini molto netti, aspetti quotidiani, personali e di pensiero del grande teologo, queste conversazioni costituiscono un testo di notevole interesse che, se non può costituire la fonte esclusiva né principale per la conoscenza del riformatore, è di indubbio arricchimento per il lettore». (Fulvio Ferrario)"" -
Storia del protestantesimo. Da Lutero al movimento pentecostale
Jean Baubérot ripercorre, con approccio interdisciplinare allargato, in particolare storico e socio-economico, la lunga vicenda della Riforma protestante, dalla prima critica luterana interna alla chiesa alle sfide del mondo sempre più secolarizzato insieme alla vitalità del movimento pentecostale ed evangelicale oggi.rnTre anni dopo la pubblicazione delle 95 tesi, Lutero brucia la bolla papale, andando incontro alla scomunica. Con quel gesto trasforma una disputa interna alla Chiesa in una contestazione che ne oltrepassa i confini. Negli anni seguenti, i movimenti di riforma diventano la Riforma, la Riforma diviene protestantesimo, la rottura si muta in organizzazioni e istituzioni, la protesta in potere, l’eresia in nuove forme di ortodossia. Oggi, l’espansione di questo insieme confessionale in tutto il mondo e la vitalità del movimento evangelicale contrastano con le difficoltà del protestantesimo in un Occidente sempre più secolarizzato.rnRipercorrendo la storia del protestantesimo, Jean Baubérot ne interroga il rapporto con una modernità, in grande crisi, alla cui nascita ha contribuito. -
Il futuro della riforma
A cinquecento anni dall'affissione delle 95 tesi di Lutero, il teologo Fulvio Ferrario affronta la crisi delle chiese protestanti nel mondo secolarizzato di oggi - un mondo in cui può sembrare difficile immaginarne un qualche futuro facendone un'occasione per ripensare il fondamento della Riforma, ovvero l'annuncio di Gesù, proprio in quel difficile contesto. -
Esegesi, formazione, intercultura. Scritti in onore di Yann Redalié
In occasione del settantesimo compleanno, la Facoltà valdese di Teologia dedica questo volume a Yann Redalié, pastore e teologo francese di formazione calvinista, studioso e professore di Nuovo Testamento a Roma, figura capace, in un'epoca di frammentazione del sapere, di una visione complessiva del compito teologico. Saggi di: Roberto Bottazzi, Carla Busato, Corina Combet-Galland, Elian Cuvillier, Cesare G. De Michelis, Fulvio Ferrario, Pawel Andrzej Gajewski, Daniele Garrone, Ermanno Genre, Corinna Landi, Corinne Lanoir, Maurizio Marcheselli, Daniel Marguerat, Eric Noffke, Romano Penna, Daniele Pevarello, Yann Redalié, Sergio Rostagno, Lorenzo Scornaienchi, Jean-Louis Ska, Lothar Vogel, François Vouga, Michael Wolter, Giorgio Jossa. -
Ascanio e Margherita
"Una piccola, poco nota storia italiana - quella degli """"eretici valdesi"""" delle Alpi del Piemonte sabaudo del XVII secolo - accompagna, modifica, svia e strazia la vicenda d'amore del giovane nobile cattolico Ascanio e della fanciulla valdese Margherita""""." -
Preghiere
Preparate in buona parte per affiancare le predicazioni nel carcere di Basilea, le preghiere di Karl Barth qui raccolte sono frutto di una profonda riflessione che trova nella speranza fondata sulla grazia di Dio in Cristo il principale filo conduttore, cui si accompagna l'intercessione in favore di tutti e ognuno. «Nelle preghiere di Karl Barth si sente forte il motivo di fondo della speranza: di questo messaggio i carcerati del penitenziario di Basilea dove predicava, e noi con loro, abbiamo soprattutto bisogno. Gli ospiti del carcere svizzero non si sentivano accusati o condannati, unendosi alla preghiera del pastore Barth, bensì sentivano che era loro possibile - in Cristo - essere ""liberi"""" in cella, e rimanere liberi al termine della pena da scontare in prigione. Quello che Barth annunciava era il puro evangelo della grazia di Dio, messaggio che in ogni tempo e in ogni situazione libera e fa rinascere alla speranza.» (Aldo Sbaffi)""