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Un raro dipinto inedito di Pietro Alessandro Trono (1697-1781)
L'opera, che viene presentata qui per la prima volta, è di notevole interesse, sia per la figura dell'illustre pittore piemontese Pietro Alessandro Trono (1697-1781), sia perché ci consegna un frammento non ancora conosciuto di storia religiosa della Torino settecentesca. Eseguito «circa l'anno di nostra salute millesettecentosessantadue», il piccolo quadro a olio, dipinto in modo egregio, rappresenta nella parte alta un calice sospeso fra le nubi sul quale si libra un'ostia raggiante circondata da cherubini adoranti; nella rappresentazione vi è anche, a giudizio degli autori, un richiamo al Miracolo eucaristico di Torino del 6 giugno 1453. -
Dal cerchio al centro. Omelie per un anno
Attraverso una scelta di Omelie, il volume offre un modello di apprendimento di lettura e ascolto della Parola di Dio in un percorso in cui si fondono la riflessione spirituale, biblica, liturgica, teologica, ecclesiale. In modo efficace e sintetico viene nitidamente riproposto l'unico mistero del comunicarsi trinitario della salvezza: lo Spirito ci guida a riconoscere in Gesù il Signore in cui si manifesta l'amore del Padre, e ci spinge a leggere i segni e le urgenze dei tempi e a rispondere all'appello che da essi promana. Tale mistero, che abbraccia l'uomo e investe tutta la storia, viene contemplato nelle sue molte sfaccettature nel giro dell'anno liturgico. ""La Chiesa esiste non per appropriarsi in modo esclusivo dell'evento salvifico, come una specie di monopolio del soprannaturale; esiste invece per accendere la coscienza del dono di Dio ad ogni uomo. La Chiesa esiste per dare voce alla silenziosa Parola che dimora in ognuno di noi, affinché diventi lode e riconoscenza corali, mondiali."""" (Omelia di Natale, 2008)"" -
Ancor meglio tacendo. La preghiera cristiana
Pregare non è dire preghiere. E tantomeno un domandare per avere. È un aprirsi per essere, via d'illuminazione per il compimento dell'umano. Un radicale sì alla vita. Uno sperimentare Dio talmente sopra tutto, che nulla se ne può dire. Per questo lo si pregherà ancor meglio tacendo. -
Saggezza. Otto vie per conquistarla
Si può perdere molto, se si vive senza saggezza. Si può gettare la propria vita e sprecare quanto si è già raggiunto, se si prendono decisioni avventate, senza riflettere a sufficienza. Si può vanificare la fatica di molti anni di lavoro, se non si risparmia o se si investono i soldi nel modo sbagliato. Si può perdere l'amicizia o la fiducia di una persona per una parola non ponderata o una decisione precipitosa. In tutto ciò è necessaria la saggezza, poiché spesso la sola conoscenza non è sufficiente: non basta essere intelligenti, leggere e accumulare nozioni. È assolutamente necessario puntare alla saggezza, che sola ci è rimasta, per dare un senso alla vita e non smarrirlo. E proprio della saggezza parla questo libro. ""Mi occuperò della natura della saggezza e dei modi per raggiungerla. Cercherò di rispondere alla domanda: come essere saggi e vivere saggiamente, nonostante i venti contrari? Come arrivare ad atteggiamenti saggi e come rafforzarli vivendo in un ambiente che non sembra affatto apprezzare la saggezza in quanto tale e, quando lo fa, ne considera soltanto alcuni aspetti?""""."" -
Il pino «della Teresa». Sentieri, luoghi e storie biellesi
Ci sono sentieri che si imprimono per sempre nella memoria: perché percorsi tutti i giorni per andare al lavoro o un'unica volta, ma con le persone più care in una giornata speciale, o, ancora, perché testimoni di eventi singolari. Ci sono luoghi che non si possono dimenticare: segnati da un albero (come l'altissimo pino della Teresa che dà il titolo al volume), o da una roccia, o da una sorgente, o da un pallone, hanno a loro volta segnato in modo incancellabile una vita intera. Ci sono storie ordinarie che nessuno racconta e storie straordinarie che nessuno conosce: le une e le altre, quando qualcuno le sa raccontare, ci fanno gustare la bellezza della vita con tutte le sue tonalità e le sue sfumature, infinite combinazioni di gioia e tristezza, rabbia e dolore, angoscia e speranza. Da questi sentieri, da questi luoghi, da queste storie, tutti legati al territorio del Biellese, nasce il libro di Rosaria Odone Ceragioli, non come nostalgico esercizio di memoria, ma come appassionata, e al tempo stesso serena, espressione di amore per la vita e per la terra e, soprattutto, per gli uomini e le donne che la abitano. -
Pace interiore. Miniature da colorare. 72 citazioni dalla Bibbia. Ediz. illustrata
Come le vetrate delle cattedrali e i chiostri delle abbazie, le miniature dei manoscritti testimoniano le meraviglie del Medioevo cristiano. Ecco 72 miniature inedite da colorare, ispirate alle più belle realizzazioni dei copisti e dei miniaturisti che, nell'arco di mille anni, hanno copiato la Bibbia e meditato con i libri santi. Le pagine iniziali tracciano la storia della miniatura, presentano i differenti stili e guidano il lettore a un metodo di lavoro e nella scelta dei colori. Un itinerario di Lectio divina propone di entrare nella meditazione della Sacra Scrittura fino alla contemplazione del mistero divino. 72 miniature da colorare, Breve storia della miniatura, Guida al metodo, Itinerario di Lectio divina. -
Felicità. La via cristiana per conquistarla in pienezza
L'autore di questo libro è convinto che tutti possano vivere felici, e prospetta una gioia continua in grado di accompagnarci sia nella buona che nella cattiva sorte. Un discorso che procede anche attingendo alla propria esperienza, ma soprattutto cercando continue verifiche sia nei fenomeni della società attuale sia nelle fonti classiche e moderne della cultura filosofica e religiosa sulla felicità umana. Conquistare la felicità è la meta finale di ogni nostro desiderio e azione: ci accompagnerà in ogni istante della vita. Ma si tratta di un inganno necessario o di un bene legittimo? E poi, dobbiamo accontentarci di sporadici sorsi fluenti di gioia o possiamo impostare la vita in modo da aspettarci una contentezza stabile, crescente, coerente, pur nella fluidità dell'esistenza? -
Desiderio di pensare. Possibilità di discorso dopo la metafisica, la modernità e le ideologie
Opinione, immaginazione, conoscenza - ecco gli attori che si contendono la scena della mente: un'opinione pubblica sempre più pervasiva che si confonde con la semplice chiacchiera, un'immaginazione «al potere» che si estende dagli schermi delle più svariate apparecchiature, e infine una conoscenza scientifica che impone il proprio univoco paradigma alle manifestazioni dello spirito. Cosa resta del pensare? Qual è la specificità del suo atto? Il saggio offre un'esposizione attuale e originale dell'esperienza del pensare nell'epoca contemporanea, oltrepassati tanto il problema metafisico del fondamento quanto la realizzazione moderna della ragione. «Il pensare pensando desidera: ecco il fatto della ragione, il fatto pratico della cosa del pensare». -
Mentre aspetto vivo. 18 dicembre 2004-18 dicembre 2015 ...dedicato a Franca
Il racconto vuol essere la testimonianza di come, nonostante una terribile malattia dichiarata da subito ""non guaribile"""", si possa vivere una vita da me definita """"una fantastica avventura"""". L'inizio del racconto è volutamente """"pesante"""", per far capire a tutti come, nonostante una partenza zoppa, la vita mia e di Franca cambi, e ci faccia fare cose prima impensabili, con la profonda convinzione che il male è arrivato, ci fa chiaramente paura, ma non siamo disposti a fare una vita aspettando il peggio: non siamo dell'idea che la soluzione sia fare i malati, stare in casa a scambiarci sguardi di tristezza, che diventano pieni d'angoscia e paura. Lo scorrere del racconto diventerà via via interessante e piacevole, con punte in cui noi stessi ci definivamo incoscienti, e spero sia un invito a vivere con il sorriso, la gioia e soprattutto l'entusiasmo anche i momenti difficili che la vita presenta, senza che il difficile sia causato necessariamente da una malattia."" -
Adamo ed Eva in cerca del Paradiso. Come raggiungerlo attraverso il perdono
Le coppie si separano perché non hanno saldato i propri conti emozionali. All'offesa segue la vendetta, la comunicazione si blocca e i due entrano in una dinamica in cui assumono i ruoli di vittima e aggressore, in un circolo vizioso che li porta alla rottura. Il Metodo innovativo presentato in questo libro indica una via per rompere tale dinamica negativa e avvicinare le coppie al perdono. Il Metodo de Francisco-Canet offre infatti un modo peculiare di approcciarsi ai torti, introducendo una serie di principi e concetti che man mano mettono i coniugi di fronte al conflitto con uno sguardo nuovo, quello che porta alla conoscenza. L'obiettivo è quello di indirizzarli verso una buona comprensione, stimolando la necessità di perdonarsi e di ricominciare con una formula nuova per la loro vita coniugale, che porti con sé la benevolenza, la pratica dei Valori Coniugali e il progetto di una vita futura diversa. Tutto questo culmina con la forma di amore più generosa che si possa dare: il perdono. -
Ti racconto le mie storie. Come il mutismo selettivo ha influenzato la mia vita
A sei anni ha scoperto di essere affetta da mutismo selettivo, un disturbo d'ansia poco conosciuto. Da allora per Maria Luciani, autrice di questa raccolta di racconti, è difficile parlare in pubblico, con estranei, al di fuori della cerchia familiare, anche se da un po' di tempo questo blocco ha cominciato a sciogliersi. Intanto la scrittura è diventata un canale espressivo, una modalità per far fluire emozioni, riflessioni, pensieri annotati su quaderni, al computer, sullo smartphone. Queste brevi narrazioni descrivono il suo vissuto, una quotidianità di adolescente alle prese con se stessa, le relazioni e il mondo. In cui le parole scritte precedono quelle pronunciate, così preziose: «Il silenzio è d'oro, ma le parole sono come il cristallo: così fragili da dire, ma così belle da ascoltare». E da dire, finalmente, in libertà. -
Bioetica e handicap. L'esperienza umana della fragilità
“Inoltrarsi nel campo della bioetica e dell'handicap è argomento arduo. [...] Non bisogna, quindi, arrestarsi sulla soglia del sentimentalismo e della commozione immediata, cui sono sottesi diversi stati d'animo, sia positivi - «Quanto posso fare per questo fratello o questa sorella il cui cammino storico è stato segnato così pesantemente?» - sia negativi - «Per ora non mi è capitato, speriamo che non mi capiti oggi o domani...». Si richiede perciò una impostazione razionale del problema, che sappia avvalersi di nozioni scientificamente fondate e si lasci guidare da chi ha già percorso il cammino. Dalla Prefazione del cardinale Francesco Coccopalmerio Il modello bio-psico-sociale affermatosi negli ultimi anni proietta la disabilità oltre il singolo coinvolgendo la famiglia, le istituzioni, la società. Nella malattia tutti, seppur in forma diversa, sono coinvolti in una relazione dinamica e non statica. Tale dialogo tra le parti può superare molte asperità e tensioni e aprire ad un mondo nel quale il disabile sia al centro di una rete relazionale e sinergica, ad un rapporto nel quale dà e riceve.” (Dall'Introduzione di Enrico Larghero) -
Lettere
Pier Giorgio Frassati (Torino 1901-1925) è uno dei testimoni della fede più amati dai giovani. Conosciuto ormai in tutto il mondo, continua ad accompagnare verso Dio persone di ogni lingua, latitudine, età, condizione di vita. Uno dei motivi è senz'altro l'intensità impressionante della sua vita, centrata sulla presenza di Gesù nella quotidianità ed espressa incessantemente nell'amore verso il prossimo. In questo libro sentiamo la sua viva voce, nelle lettere scritte a familiari, amici e amiche lungo tutto l'arco della sua breve vita terrena, e ne possiamo cogliere gli entusiasmi per le cose belle, le indignazioni e i fremiti per le ingiustizie, le delicatezze d'animo e le attenzioni per gli altri, la profondità della fede e la capacità di leggere, nella vita quotidiana, i tanti messaggi che Dio dissemina affinché chi, come Pier Giorgio, li sa leggere possa far crescere lungo il suo cammino il Regno dell'amore. Prefazione di Matteo Maria Zuppi. -
Terezín. La fortezza della resistenza non armata
Il 10 ottobre 1941, nel corso della Conferenza di Praga voluta da Reinhard Heydrich, Reichsprotektor di Boemia e Moravia, i nazisti istituiscono il ghetto di Terezín, che con il tempo verrà a costituirsi quale «laboratorio diabolico» a servizio della propaganda di regime. Nei quattro anni di funzionamento vengono internate circa 140.000 persone, tra loro 15.000 bambini. Al momento della liberazione gli adulti sopravvissuti sono 3800, i bambini 142. Nel «ghetto modello» creato dai nazisti si tengono 2430 conferenze, 600 spettacoli teatrali e musicali e si allestiscono i laboratori d'arte per bambini. Leggere l'universo Terezín, definito «fucina di cultura» da Chaim Potok, significa conoscere una realtà di fame, violenza, morte e orrore, ma soprattutto riscoprire la forza vitale della dignità umana, della cultura come valore, dell'educazione come responsabilità. -
Diaconi beati e santi. Dalle origini ai giorni nostri
Sorpresa e gioia: sono i sentimenti che ho provato scorrendo questo libro. Sorpresa, innanzi tutto, per il numero dei diaconi – oltre duecento – che la Chiesa ha già riconosciuto beati e santi; in secondo luogo, sorpresa perché non mi risulta che sinora sia stata compiuta una ricerca così approfondita. Infine gioia, perché queste biografie valorizzano una volta di più la particolare vocazione al diaconato e perché gli autori sono diaconi permanenti della nostra amata diocesi di Torino. La parola «diacono» vuol dire «servo» ed indica la scelta che Gesù stesso ha compiuto nella sua vita terrena: non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti (cfr. Mt 20,28). Non a caso, alcuni beati e santi qui citati hanno scelto di restare diaconi, perché si ritenevano indegni di essere sacerdoti. Nel ringraziare gli autori che hanno realizzato quest’opera, desidero affidare a san Lorenzo, loro patrono, tutti i diaconi oggi in servizio e le future vocazioni al primo grado del sacramento dell’Ordine, non avendo migliore augurio da rivolgere loro di quello che è stato messo a tema in questo libro: la santità. -
Gli animali della Bibbia. Citazioni dalle Sacre Scritture, santi e curiosità
All’origine, una curiosità: sapere quanti sono gli animali nominati nella Bibbia. Tutti, non soltanto i venti o trenta presentati nella maggior parte delle ricerche sull’argomento. Poi, conoscere quante volte sono citati e perché. Ed anche, dove possibile, il loro ruolo nella vita quotidiana dell’epoca ed i richiami simbolici. Ebbene, scorrendo la Bibbia è emersa una sorpresa dietro l’altra. A centinaia. Perché nella grande ""arca"""" della Bibbia tutte le 161 """"voci"""" – comprese alcune nominate indirettamente, come la chiocciola, ed altre generiche, come branco o ruminanti – hanno la loro curiosità o stranezza. A cominciare proprio dal loro numero: nessun altro testo antico nomina così tanti animali. Per tutti gli animali biblici ecco allora una scelta dei versetti che li riguardano e poi, santi, fatti storici, stemmi, loghi e quant'altro."" -
Introduzione alla spiritualità conciliare
Con questa pubblicazione, l'autore offre un tentativo di presentazione generale della spiritualità conciliare, a partire dai documenti del Concilio Vaticano II e dall'interpretazione che di essi diede il beato Paolo VI lungo il corso del suo pontificato. È la «messa a fuoco» del valore religioso e spirituale di un Concilio che attende ancora di sprigionare tutta la sua forza profetica, indirizzata soprattutto a rimotivare la comunità cristiana nel compito sempre attuale della «nuova evangelizzazione». Attraverso l'esposizione di alcuni «punti focali» del ricco magistero conciliare e l'esperienza spirituale di quanti ad esso si sono ispirati, si rilancia il forte invito alla santità per cui «l'antica storia del Samaritano è stata il paradigma della spiritualità del Concilio» (7.12.1965). Le parole di Paolo VI motivano questa introduzione al vasto «paesaggio spirituale » esplorato e approvato sotto la guida dello Spirito Santo, mentre allargano l'orizzonte del cammino dei cristiani sulla strada del buon Samaritano dell'umanità, muniti della «bussola » dei testi conciliari. --- Diceva già Paolo VI diversi decenni orsono: «Colui che intende accogliere lo spirito e la norma del rinnovamento conciliare si accorge d'essere modellato da una pedagogia nuova, che lo obbliga a concepire e ad esprimere la vita religiosa, la vita morale, la vita sociale in funzione della comunità ecclesiale alla quale appartiene. [...] La conclusione è questa: dobbiamo aumentare in noi il senso comunitario e l'esercizio delle virtù corrispondenti; cioè dobbiamo crescere nella carità: questo termine deve acquistare senso, valore, pratica; questo è lo spirito comunitario, al quale il Concilio ci vuole formati e fedeli» (Udienza generale, 2 giugno 1970). Tutto quello, infatti, che non si traduce in riflessione, preghiera e azione, non si trasforma in «carne e sangue»; non cambia la mentalità di chi è chiamato in prima persona a rispondere all'azione di Dio e agli appelli della comuni. -
Il cammino del silenzio. Vademecum per cercatori di felicità
Il libro è diviso in tre parti. L'arte del Silenzio descrive dodici tipi di silenzio, con l'aiuto del genio artistico del Beato Angelico. La danza del Silenzio mette in movimento tutto l'uomo (mente, cuore, sensi, corpo) per incontrare il silenzio (Dio). La musica del Silenzio traccia gli strumenti spirituali per vivere il cammino del silenzio. “Quanto rumore nel mondo! Impariamo a stare in silenzio davanti a noi stessi e davanti a Dio.” (Papa Francesco) -
Il segreto dell'ascolto. Accogliere la Parola nella vita
La preghiera è un'esperienza di comunicazione con Dio e la familiarità con la Parola delle Sacre Scritture costituisce l'ingrediente fondamentale del cammino spirituale di ciascuno. Porre Dio al centro, nel cuore e nella vita, viene agevolato dal metodo della Lectio Divina, che viene presentato come possibile per tutti. Nella Lectio Divina la lettura della Parola diventa preghiera, ascolto di Dio nell'apertura del cuore al Sole che illumina. Lo Spirito, che può tutto, purifica, illumina, scalda e scioglie ogni chiusura. -
Luce nel cuore. I frutti della preghiera
È importante intraprendere un serio cammino di preghiera creando uno spazio per l'esperienza di Dio nel proprio quotidiano, perché senza la preghiera nella nostra vita non possiamo dirci cristiani. Dalla presenza dello Spirito Santo in noi nascono i frutti: «intermittenti» all'inizio del cammino, continui quando essa è vissuta profondamente. Il primo frutto è la pace interiore: non più affanno, angoscia, paura, ma ristoro nelle frustrazioni e nelle tensioni della vita. In questo spazio dato al Signore nasce anche la benevolenza verso il prossimo, la vera carità, l'esigenza di perdonare.