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Hagar, il nostro capitano. La schiava di Abramo
«Scrittori di Scrittura» è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall’ebraico o dal greco. «Hagar è una schiava», dice la donna che ha delle ciocche castane che le fuoriescono dal foulard verde. «Non mi importa cosa dice la Bibbia, la mia di Hagar, il mio capitano, non è la schiava di nessuno». -
I giovani nel mondo del lavoro: innovattori di futuro. L'esperienza del Laboratorio Metropolitano Giovani e Lavoro
Il dilagante problema della disoccupazione giovanile, e ancor più dell'inattivazione, identificato dall'acronimo NEET (Not [engaged ] in Education, Employment or Training) investe fortemente alcuni degli interrogativi della nostra società: quale futuro e quale spazio per le giovani generazioni? Il lavoro sarà ancora un'esperienza significativa nell'orizzonte della vita dei giovani? Il testo, attraverso l'esperienza del Laboratorio Metropolitano Giovani e Lavoro, promossa dalla diocesi di Torino, identifica possibili tentativi, soluzioni e politiche per accompagnare i giovani nel mondo del lavoro, centrando l'attenzione sull'innovazione, sulla socialità e sulla possibilità di cambiamento. Scommettere sulle potenzialità dei giovani è sinonimo di giustizia e sviluppo. Con i contributi di: Luciano Abburrà, don Bruno Bignami, Marcello Bogetti, Susanna Bustino, Marco Canta, Luca Davico, Raffaella Dispenza, Nicolò Farinetto, Daniele Marini, Marco Muzzarelli, Filippo Provenzano, Gaetano Quadrelli, Alessandro Svaluto Ferro, Massimo Vai. -
L'amore sponsale. Un amore che danza
La danza, movimento armonico dei corpi, non solo fonda tutte le altre arti, ma le riunifica e le eleva in virtù della materia che l'arte coreutica plasma: il corpo. L'arte della danza plasma i corpi, riunifica le sensazioni e le emozioni per esprimerle direttamente attraverso il corpo, senza mediazioni. La danza è l'arte che trasmette l'esperienza fondativa della relazionalità tra l'uomo e la natura, tra l'uomo e le creature, tra l'uomo e Dio. Nel percorso che viene proposto in questo libro, l'arte della danza appare come quel linguaggio artistico capace di trasmettere, a chi danza e a chi vede danzare, il senso profondo dell'unione sponsale che esiste tra Dio e l'umanità. -
Un Vangelo di grazia e misericordia. Meditando con san Luca
Il Vangelo di Luca riporta molte scene e parabole che mostrano la misericordia di Dio che si manifesta in Cristo. Luca è l'evangelista della grazia misericordiosa, del perdono offerto ai peccatori, che Gesù sulla croce offre anche a coloro che lo stanno crocifiggendo. L'Anno della misericordia ha posto in risalto per tutti i cristiani il bisogno di convertirsi alla misericordia. Leggendo san Luca comprendiamo che la misericordia è il messaggio centrale del Vangelo e che, come ha detto papa Francesco, «tutti abbiamo bisogno di entrare nella casa del Padre e partecipare alla sua gioia, alla sua festa della misericordia e della fraternità». Queste meditazioni ci aiutano ad avvicinarci senza paura al Dio misericordioso che manifesta sempre il suo amore in forme sorprendenti. -
Gli ultimi saranno i primi
"Siate certi sempre che Dio ci ama personalmente, per Lui non ha importanza la vostra età o la vostra cultura, non ha importanza nemmeno che cosa siete stati, le cose che avete fatto, i traguardi che avete ottenuto, gli errori che avete commesso, le persone che abbiamo ferito. Nella storia della Chiesa tanti santi sono arrivati alla santità attraverso delle esperienze dure e difficili. Papa Francesco, Lettera ai detenuti del carcere di Velletri, 14 aprile 2016 Trovo Dio più nell’odore dei poveri che nel profumo degli incensi nelle chiese. Trovo Dio più in un raggio di sole che in preghiere parolaie e confuse. Trovo Dio più in una mamma che abbraccia il suo bambino che in una catechesi sui vari significati dell’amore. Trovo Dio più nelle lacrime di un malato che in una conferenza sul dolore. Trovo Dio più in una carezza di un anziano che in una predica pesante e stancante. Trovo Dio più negli occhi pieni di luce di una persona semplice che nei pizzi, nei camici e nelle candele perfette di cera in una chiesa."""" (Fra Emiliano Antenucci)" -
Via Pomba 1. Il lavoro domestico in Italia e il suo contratto collettivo. La vicenda di Nuova Collaborazione, un'avventura civica e liberale iniziata a Torino nel 1969
Una porzione di storia italiana con un forte timbro femminile. Colf, badanti, baby sitter: se dal 1974 esiste un contratto collettivo nazionale che le tutela, lo si deve all’impegno di Nuova Collaborazione, associazione datoriale fondata nel 1969 a Torino da una donna illuminata e appassionata, Niccoletta Rossi di Montelera. È il racconto di un impegno civico, ricco di curiosità, fatiche e spunti. È la cronaca delle trattative con i sindacati al Ministero del Lavoro mentre il Paese cambia, dal boom economico ai giorni nostri. È un progetto che altre donne, come Nanda Parato e la stessa autrice, alla guida di una realtà che si è poi diffusa in tutta la Penisola, hanno saputo tenere vivo. E che consegnano oggi a un’Italia cambiata, in affanno demografico e con il sistema di welfare che scricchiola: una riflessione stringente, in fin dei conti, sulla famiglia come soggetto economico – che dà lavoro a quasi novecentomila persone – e sulle scarse politiche a suo sostegno da parte dei decisori pubblici. -
La grandezza della parola. Meraviglia e potenza della comunicazione umana
La parola possiede un potere immenso perché, se ben utilizzata, riveste la persona della sua umanità conducendola verso la piena realizzazione; viceversa, toglie la dignità del vivere trascinandola verso l'inutilità, lo scoraggiamento e il vuoto. Il libro esplora la nascita della parola e il suo sviluppo per affrontare successivamente il fenomeno del linguaggio scurrile come manifestazione concreta di aggressione verso se stessi e gli altri, determinando spesso conflitti e tensioni. Va quindi alla radice dell'umano, ove la parola offre un sostegno concreto come via per la realizzazione della persona, per poi aggrapparsi alla Parola, allo sguardo del Logos, della Parola di vita, come emanazione dell'amore di Dio verso ciascuno, scoprendo che ogni persona è una «parola» pronunciata da Dio sin dall'eternità e ritornando a Lui come parola rivestita d'amore. Infine traccia i cardini educativi fondamentali per la crescita e il nutrimento della parola come fonte di educazione verso le giovani generazioni. Un viaggio che vorrebbe spingere ciascuno ad innamorarsi della parola, ad imparare a dire, comunicare l'essenziale, il bello, il buono e il vero. -
Filosofia della bellezza. L'essenziale è visibile agli occhi
È ancora possibile una filosofia della bellezza nell'epoca del «bello» artificiale, del selfie e dell'esposizione ostentata sui social media? Che posto e che ruolo ha la bellezza oggi in un mondo digitale, efficientista, ordinato secondo la dittatura delle emozioni immediate? L'autore indaga queste e altre domande fondamentali parlando del bello artistico anzitutto come negazione, ferita, promessa, attesa, nascondimento, indicibilità: il bello evoca infatti il silenzio, lo sguardo e l'ascolto. Una filosofia della bellezza oggi è dunque un tentativo di resistenza, un momento dialettico che apre varchi, spezza catene, genera alternative in quanto elemento di rottura e di rivolta. Essa si nutre della testimonianza viva di artisti come Pasolini, Manzoni, Burri, Boccioni, Morandi, Klee, Chagall, Modigliani, Magritte, Fontana, Rothko, Pollock e De Chirico... In quanto tensione infinita verso il possibile, una filosofia della bellezza si presenta pertanto come una filosofia della speranza, l'intrapresa di un viaggio pieno di mistero, l'incontro con un avvenimento imprevisto e imprevedibile. L'opera d'arte non è un rebus da decifrare, né il vestito simbolico di un'idea da svelare, ma possiede tutta la forza di un'esperienza vitale e la vita non si può interpretare, ma solo testimoniare. -
Comunicare è un’arte. Come trovare la strada giusta nel labirinto dei rapporti umani. Nuova ediz.
Molte volte pensiamo di sapere cosa significhi amare, ascoltare, comprendere noi stessi e l'altro e che il difetto stia semplicemente nella poca volontà di porre in atto quello che si conosce e si sa essere giusto. Invece, in molti casi, pur partendo con le migliori intenzioni, confezioniamo interventi, parole e atteggiamenti poco comunicativi se intendiamo la comunicazione come quell'arte fondamentale di saper tessere buone relazioni quotidiane. Questo testo vuole essere una guida lungo l'affascinante sentiero della comunicazione autentica. Come tutte le arti, infatti, la comunicazione richiede di imparare le ""tecniche del mestiere"""", almeno per rendersi conto di quanto il proprio stile comunicativo sia effettivamente capace di generare relazioni autentiche. Prendendo avvio dalla presentazione delle regole generali che presiedono alla comunicazione umana e dei modi migliori perché questa possa avvenire, il percorso qui tracciato si inoltra poi, attraverso l'Analisi Transazionale, in noi stessi per sapere cosa succede nel momento in cui siamo impegnati a dialogare e a relazionarci con gli altri; si conclude, infine, trattando dell'autostima e dell'assertività, condizioni imprescindibili per la riuscita della comunicazione stessa. A tutti l'augurio di un entusiasmante viaggio per i sentieri meravigliosi, seppur a volte impervi, delle relazioni umane."" -
Prete nonostante tutto. La solitudine, la provvidenza e l'amore
"Il prete è l’uomo delle relazioni, le costruisce con fatica, le vive soffrendo: tesse attorno a sé una rete di comunione. Solo attraverso relazioni autentiche il vangelo entra nella vita della gente, oggi. Amo la Chiesa perché attraverso di essa ho incontrato e seguito Gesù Cristo, il Figlio di Dio, morto e risorto. Non amo alcuni membri della Chiesa: essi vivono nell’ipocrisia, nella prepotenza e gestiscono abitudini e devozioni. Oggi molte di queste sono superate e insignificanti per la maggior parte delle persone. La Provvidenza ha disegnato nella mia vita – tra gioie e sofferenze – un percorso che mi ha riempito il cuore, pur nella solitudine dell’abbandono. Al Dio di Gesù Cristo la mia gratitudine per avermi amato, nonostante tutto.""""" -
Il prezzo di una perla
In una cittadina di provincia in Slesia numerosi, importanti eventi si dipanano lungo tre giorni, dal 15 al 17 novembre 1872, incorniciati tra una morte e una nascita. Oltre ai personaggi già incontrati nei precedenti volumi Là dove nasce la vita e Anche il grigio risplende, compaiono nuovi volti e nuove storie, intrecciate alla vicenda che colpisce le Suore Grigie: la morte di Maria Luisa Merkert, fondatrice della congregazione, e l'elaborazione del lutto che esse sono chiamate a fare, immergendolo nella grande fede che le guida. Man mano che la storia si dipana, alcuni personaggi vengono smascherati nella loro povertà interiore. Altri invece, apparentemente insignificanti, iniziano a risplendere come perle preziose: nel corso di tre dure giornate, vivranno una profonda trasformazione spirituale, matureranno, si libereranno delle proprie angosce e nasceranno a una vita piena e autentica. Le vicende descritte sono magistralmente incastonate nei fatti storici dell'Europa della seconda metà del secolo XIX, epoca di grandi contrasti politici, economici, sociali e spirituali. -
I nodi del crescere. Quattro fili da non perdere dall'infanzia all'adolescenza per genitori e insegnanti
Il libro raccoglie riflessioni ed esperienze educative condivise presso gli sportelli d'ascolto psicologico in scuole dell'infanzia, primarie e secondarie. Incontri fugaci, ma sempre intensi e profondi, con genitori e insegnanti, qualche volta anche con bambini e adolescenti. Colloqui che talora hanno fatto la differenza, trasformando quello che sembrava un groviglio complicato in un legame più saldo e sicuro. I quattro fili dell'educazione proposti in queste pagine vogliono aiutare con spunti concreti chi sta svolgendo il difficile e meraviglioso compito di essere vicino a bambini e ragazzi in formazione. Sono fili colorati e distinti, che a volte si attorcigliano: la cura, l'autonomia, l'empatia, la comunicazione. Spesso ci può sembrare di perdere il bandolo della matassa, ma nel momento in cui riusciamo a ritrovarlo, scopriamo di essere genitori e insegnanti unici e insuperabili, proprio quelli che i nostri bambini e ragazzi ci chiedono di essere. Presentazione di Donatella Scarzello. Postfazione di Chiara Audenino. Postfazione di Enrica Ferrero. -
Salvare insieme il creato. Cristiani e Musulmani un dialogo in cammino
Il mondo islamico non è un monolite, ma è molto variegato sia dal punto di vista politico che religioso. Nonostante le numerose differenze, esiste però un fattore identitario e comunitario molto forte, costituito dalla Umma musulmana. In queste pagine, dopo una panoramica sulla situazione geografica attuale della presenza dell'islam, si analizza l'origine storica delle diversità confessionali dei musulmani con un focus particolare sullo sciismo e si approfondiscono alcuni documenti che hanno iniziato la storia e il cammino del dialogo tra cristiani e musulmani, daNostra aetate a Laudato si'. Inoltre, vengono prese in esame la Dichiarazione islamica sul cambiamento climatico e le nuove prospettive di dialogo aperte dal viaggio di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti, con una riflessione sul Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace mondiale e la Convivenza umana. Come ha detto il grande islamologo Louis Massignon: «Esiste un popolo che nessuno veramente ama, perché nessuno veramente conosce, e che nessuno veramente conosce, perché nessuno veramente ama, e questo popolo è il popolo musulmano». Uno strumento utile per tutti coloro che desiderano approfondire il dialogo con i nostri fratelli musulmani. -
Il profumo del fiume. Storie di vita, integrazione e solidarietà degli anni '60-'70
L'idea del racconto nasce dal desiderio di fare un confronto tra l'immigrazione di allora, spesso silenziosa, e quella di oggi, urlata e manipolata da social e media televisivi. Soprattutto, volevo lasciare un ricordo della vita campagnola degli anni '60-'70. Per questo, dopo aver riflettuto a lungo su quale fosse la giusta copertina per il libro, ho pensato a due immagini a me care: una piccola barca sul Po e, sul retro, pane e salame, un piatto in cui tutti i veneti si possono identificare, da condividere in compagnia facendo due chiacchiere e un po' di ""filò""""..."" -
Invidia: veleno mortale. Perché lui sì e io no?
"L'invidia, tra i veleni dell'anima, ha una particolarità: intossica sia chi la prova sia chi ne è l'oggetto. Invidiare equivale a negare il proprio valore proiettando sul prossimo una cronica insicurezza, una mancanza di autostima e, in ultima analisi, l'assenza di una corretta lettura di ciò che stiamo vivendo. Un denso, illuminante viaggio nella profondità insondabile dell'animo umano, con il sostegno delle Scritture e della concreta esperienza pastorale sul campo. L'invidia stermina perché non tollera che un altro abbia qualcosa che io non ho. L'invidioso soffre sempre perché il suo cuore desidera la morte degli altri, quindi è sofferente."""" (Papa Francesco)" -
Sale della Comunità, la magia continua. Undici storie spettacolari
Un viaggio evocativo e appassionato nei cinema resilienti dell'ACEC: undici storie odierne di Sale della Comunità svelano le competenze delle proprie risorse umane e i segreti di gestione per condurre una brillante attività culturale poliedrica di cinema e spettacolo dal vivo. Un'espressione creativa, dinamica e giovane del mondo cattolico che grazie alla sua connotata laicità oggi può dirsi pienamente integrata nel palinsesto cinematografico e teatrale della società italiana. Nelle oltre 800 sale diffuse su tutto il territorio, presidi culturali e sociali nelle periferie urbane e nei piccoli e piccolissimi centri d'Italia, l'incantesimo prosegue grazie a migliaia di volontari e professionisti. -
80 piccole storie di Chiesa che non puoi non conoscere
Un filosofo che fu vescovo anche se non credeva alla risurrezione ed era sposato; un papa professore di teologia che non riuscì a riformare la Chiesa; una donna che diventò diacono di Costantinopoli; un dottore della Chiesa «saraceno di testa»; un monaco che spiegò come l'irascibilità sia un dono; un affarista senza scrupoli cui dobbiamo la riscoperta patristica; un mistico che non riusciva ad aver paura dell'inferno; una donna che con una sola frase cancellò una dottrina secolare: sono solo alcuni degli esempi delle storie della Chiesa che possono avere ancora molto da dire. Persone che hanno retto il peso e la bellezza dell'essere uomini e donne del proprio tempo, restando fedeli al Vangelo. Possiamo farcela anche noi, oggi. -
Educare è ancora possibile. Le difficoltà con i nostri figli: una sfida da raccogliere, un'occasione per crescere insieme
Quante volte abbiamo sentito dire che il «mestiere di genitore» è il più difficile del mondo. In effetti l'aver a che fare con la formazione e l'educazione di un individuo è una grande responsabilità ed è normale a volte provare un senso di smarrimento e di preoccupazione o la paura di essere inadeguati di fronte a questo grande compito. Non è facile, ma questo non significa arrendersi all'inevitabilità dello scontro con il figlio adolescente, o al fatto di commettere qualche errore: a tutti può capitare di sbagliare, l'importante è apprendere dai propri errori. Compito dei genitori è consegnare ai figli quegli «strumenti» di cui ogni individuo ha bisogno al fine di trovare un'integrazione sociale, una realizzazione personale e una partecipazione attiva al mondo che cambia. Questo libro non ha la pretesa di essere un compendio sull'educazione dei figli, ma vuole farci riflettere, fornirci idee e informazioni che possiamo utilizzare per migliorare il nostro modo di educare. Nell'educazione è importante conoscere sempre di più i nostri ragazzi per cercare di comprenderli e, in alcuni casi, aiutarli. Qualunque azione rivolta ai nostri figli deve essere sempre improntata all'amore incondizionato verso di loro, al rispetto che si deve ad ogni individuo e ad una abbondante dose di buon senso. -
I rimedi di Frate Ezio. 600 ricette erboristiche per la nostra salute
Sulla collina di Genova, nel cuore dell'antico convento carmelitano di Sant'Anna, è attiva fin dal 1650 la Farmacia- Erboristeria dei Frati Carmelitani Scalzi. Partendo dalla convinzione che la salute dell'anima deve accompagnarsi a quella del corpo, tenendo presenti gli insegnamenti della Bibbia e arricchendoli con la saggezza popolare e l'osservazione diretta, generazioni di monaci hanno imparato a sfruttare i segreti delle erbe. Fino a Frate Ezio, attuale responsabile dell'Antica Farmacia, che ci dona questo «libro pieno di curiosità, consigli e rimedi, un moderno ricettario accessibile a tutti per familiarizzare con le piante e usarle in modo corretto» (dalla Prefazione di Monica Di Loreto). Perché, come recita il motto della Farmacia, « Nos medicinam paramus, Deus dat nobis salutem(Noi prepariamo i rimedi, Dio ci dà la salute)». Pagine di grande rigore scientifico e accessibili a tutti. Una presentazione di 80 piante dalle proprietà benefiche; dalle 4 alle 10 ricette per ogni pianta; spiegazioni semplici e glossari per addentrarsi nel mondo affascinante dell'erboristica; una serie di curiosità per scoprire antiche credenze e tradizioni di questo e altri continenti sul potere curativo delle erbe. Tenendo sempre presente che gli effetti benefici delle piante non possono e non devono sostituire il ricorso ad una consulenza medica, ma rappresentano un sicuro e affidabile rimedio ai piccoli disturbi quotidiani e un ottimo coadiuvante nell'affrontare cure mediche impegnative. -
Inni alla gioia. Storie di musica, di pace, di vita e di speranza
In questo libro sono raccolte storie di vita in cui la musica si inserisce nello spartito dell'esistenza con una propria voce insostituibile. La musica porta speranza ai bambini più disagiati, costruisce pace nei contesti più difficili, loda Dio coinvolgendo nel profondo la sete di infinito degli esseri umani, afferma la dignità e il diritto alla vita di ogni persona, crea, consolida e costruisce rapporti veri e profondi. Ritrovare la propria voce o scoprirla per la prima volta; ricordare delle canzoni o impararne di nuove; sentirsi parte di una comunità «polifonica» che aiuta a ritrovare un'armonia interiore che l'età o la malattia potevano aver compromesso: la musica può davvero cambiare la vita delle persone più fragili, e aiutare loro e i loro cari a rendersi conto della preziosità di ogni esistenza, di ogni tempo, di ogni momento e di ogni relazione. Dall'ascolto di questi messaggi, che spesso nascono da situazioni difficili, sbocciano trascinanti inni alla gioia.