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La musica del re. Delitti e misteri alla corte di Potsdam
Sans-Souci, 1748. La quiete della corte di Federico II, Re di Prussia, è improvvisamente interrotta da un misterioso omicidio: Christophe Braumsieger, copista reale, viene ritrovato morto nel suo studio. Anche l'Offerta Musicale, la composizione del grande Johann Sebastian Bach cui l'uomo stava lavorando per conto del Sovrano, è scomparsa. Spetterà a Carl Philipp Emanuel Bach, musicista di corte e figlio prediletto di Johann Sebastian, condurre le indagini. Sulla scia di un secondo, inspiegabile omicidio, inizierà così un avventuroso viaggio alla ricerca della verità tra incantevoli città europee, musiche d'altri tempi, personaggi indimenticabili e strumenti musicali. Tra questi, protagonista assoluto sarà il Fortepiano, prototipo settecentesco del pianoforte che si rivelerà fondamentale nella risoluzione dei delitti e dei misteri a essi connessi. Prefazione di Maurizio Schiavo. -
Luci al neon
La comunicazione (o, meglio, la mancata comunicazione) nella società del nostro tempo è il tema portante diLuci al neon, impietosa quanto lucida raccolta di racconti brevi, in cui dialogo e monologo si alternano, come del resto le vicende deiprotagonisti, di volta in volta giovani in crisi adolescenziale, coppie mature con prole o anziani soli al mondo che, nell'apparente monotonia dei giorni, vivono emozioni, lacerazioni, esaltazioni e sconforti. L'ambiente è quello di una qualsiasi provincia globalizzata, una provincia travolta nella sua demografia e nella sua identità, che nel tempo ha fatto propri i sogni, le fantasie e l'immaginario metropolitano, a volte senza averne le qualità, altre volte mostrando di possederne di diverse o di trovare migliori o casuali anticorpi (magari legati a identità sepolte o semplicemente alla presenza del mare) all'infelicità. Invece, nel racconto finale, La ragazza che sorrideva, un sacerdote in crisi di identità passerà gran parte della sua vita vagheggiando il possesso di un libro posseduto nell'adolescenza e poi perduto. Ma il libro, immaginario o reale, è piuttosto la fuga da una realtà frustrante e meschina per cogliere significati altri e più profondi da dare all'esistenza e alle cose. E la ricerca, faticosa e stordente, attraversa anche il dolore e il male, un male che uccide ma si veste di abiti e occasioni banali. Come banale o del tutto casuale, può essere infine l'occasione che induce alla caduta o che dischiude felicemente all'interpretazione dell'archetipo. -
Blue Christmas. Un magico Natale
L'avvocato Ralph Bennet giunge a New York l'antivigilia di Natale per difendere un certo Al Caustans dall'accusa di tentato furto. In realtà, in quell'affollata città, Ralph Bennet troverà molto più di un cliente e di un processo. Vivrà avventure particolari, incontrerà angeli senza ali, assisterà al ritorno della speranza nel cuore di alcuni disperati, guarderà gli occhi di una donna, sentendoli nell'anima. In una New York che sembra uscita da un set cinematografico (la Bonsignori cita apertamente Frank Capra, ma non mancano echi alleniani di Manhattan, il sapido umorismo di Harry ti presento Sally, o l'immaginifico romanticismo de Il Paradiso può attendere) l'opera ha il pregio di raccontarci una storia volta alla totale riscoperta del sentimento natalizio e della sua magia. -
La sesta destinazione
Inverno, una città del nord, la vita di qualcuno che cambia improvvisamente. Cinque persone ricevono per sbaglio altrettante mail. Non lo sanno ancora, ma i messaggi contengono la formula chimica criptata di un nuovo veleno, capace di uccidere sia nel breve che nel lungo periodo. Accade tutto così in fretta che i destinatari della trasmissione sbagliata cominciano a essere eliminati dai killer della cospirazione, che subito si accorge del suo grossolano errore. Qualcuno riesce a sottrarsi al proprio destino, aiutato dalla fortuna e da una potente organizzazione, che si serve di moderne tecnologie e informazioni di spionaggio. Lucio, il suo amico Alex, la bella Francesca e Stella, dividono l'incubo con altri, colpevoli di essere casualmente finiti sulla loro strada. Imparano presto che il mondo sta per cambiare, che il veleno è già stato diffuso e che i suoi effetti si vedranno molto presto. Considerati preziosi testimoni, tenuti nascosti e spostati di continuo, riescono a sopravvivere, ma presto dovranno fare i conti con la feroce determinazione dei loro nemici. Con il tempo che passa in fretta, su una scacchiera che si estende fra il nord Europa e i tropici, il futuro dell'umanità è nelle mani di pochi, scaltri giocatori. -
La falena nella neve
Ascanio scrive a sua figlia appena nata, per raccontare gli inspiegabili fatti accaduti l'anno precedente quando, in seguito all'operazione al cuore sostenuta dalla madre, e ricevuta la notizia dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, era tornato in Italia per assisterla durante il periodo di degenza post-operatoria in ospedale. Caduto in un sonno profondo, Ascanio inizia a ricevere lettere scritte dalla madre intanto ristabilitasi e in via di prodigioso miglioramento. Il sonno costituisce un filo di collegamento fra lui e la donna. Grazie alle lettere Ascanio giungerà alla scoperta di un diario paterno, che lo porterà ad esplorare l'ambiguo limite che separa la realtà concreta da altre possibili condizioni dello spirito. -
Il fastello della mirra. Autobiografia
L'autobiografia di uno dei protagonisti più contestati, amati e detestati della letteratura italiana del Novecento. Dannunziana è la nuova collana di studi nata con l'intento di analizzare a 360°, a ottant'anni dalla sua scomparsa, la figura, il pensiero e le opere di una delle icone imprescindibili che la scrittura letteraria del secolo scorso ci abbia mai regalato: Gabriele d'Annunzio. E Il fastello della mirra, primo volume degli studi dedicati al poeta abruzzese, curato da Angelo Piero Cappello, con il patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, è l'autobiografia controversa e ""ignota"""", postuma ed inedita, che racchiude una storia di vita, di arte e di scrittura. Un volume per comprendere appieno il pensiero di un autore che non ha mai voluto tenere separati questi aspetti."" -
Hugo Holm
Nella gelida Norvegia, Hugo Holm, ha trovato il modo per farsi dimenticare dal mondo. Lui che un tempo quel mondo lo aveva conquistato grazie a un romanzo, grazie all'amore di Julienne e a un successo che gli aveva regalato tutto ciò che uomo potesse desiderare. Allora perché fuggire così? Perché ritirarsi dove il sole non ha la forza nemmeno di scaldare una pozzanghera? Eppure nel petto di Hugo batteva un cuore che non si sapeva arrendere, che riusciva ancora a stupirsi di quanta bellezza gli fosse toccata: bisognava soltanto riavvolgere il nastro e tornare laddove tutto era cominciato. Una parola alla volta. -
La notte dei sospetti
Napoli 2007. Il passato bussa alla porta di Elisa Vallerta, stimata deputata in pensione, attivamente impegnata nel sociale,quando, durante i festeggiamenti del suo compleanno, riceve uno strano pacco al cui interno trova un revolver e un vecchio quotidiano, il Chicago Daily Tribune del 1943. Da quel momento Elisa sprofonda in un baratro di paura. Qualcuno conosce il suo segreto e la sua vita è in serio pericolo. Sandro Ditton, suo braccio destro, innamorato della deputata, ma non corrisposto, sarà accusato di un efferato omicidio e sospettato, successivamente, anche della scomparsa di Elisa. Il capitano dei carabinieri Francesca Martino e l'avvocato penalista Andrea Argentiero, assunto da Ditton, svolgeranno in parallelo le indagini alla ricerca dell'assassino e del movente. In un crescendo di colpi di scena, da Napoli a Reggio Calabria, verrà svelato il mistero che si cela dietro la vita di Elisa. Un mistero che affonda le sue radici negli anni della Seconda Guerra Mondiale, all'indomani dello sbarco degli Alleati sulle coste calabre, il 3 settembre del '43. Una storia di intrighi familiari, in cui Elisa dovrà affrontare le sue colpe, sino all'inaspettata conclusione. -
Astrattismo e Dadaismo. Poetiche dell'antilirico
Il presente studio vuol essere una ricostruzione storico-poetica della singolare stagione artistica d'incontro e interazione tra astrattismo e dadaismo nei primi decenni del XX secolo. Ne segue la particolare e sottesa sincronia di intenti volti a sconvolgere la tradizione, anche più recente per quegli anni, delle forme dell'arte. Ne sortì una concomitante rete di richiami e contrasti nel fare arte diramatasi tra poesia e pittura, tra danza e musica, tra architettura e scultura, tra teatro, cinema e fotografia e svoltasi dal centro Europa alla Russia, dagli Stati Uniti al Giappone. Nei suoi intenti sconvolgenti fu già un anticipo di globalismo nell'arte. Nel quadro globale e geografico l'incontro tra astrattismo e dadaismo corre negli anni a cavallo della Grande Guerra con i suoi traumi e coinvolgimenti europei ed extraeuropei. La loro interazione poetica è stata animata da un sotteso rigetto del convenzionale protagonismo dell'io lirico-soggettivo per mirare con ironia e coscienza critica contro ogni idealismo e ipocrisia morale ritenuti responsabili del dramma della Guerra. In fondo, nelle forme dichiarate e materiali, oggettive e collettive, nel loro radicale antiespressionismo, l'azione poetica tra astrattismo e dadaismo tese a rendere l'arte più consapevole e schietta. -
L' occhio del cervo
Omar Vidal ha meno di quarant'anni. Svogliato e disordinato, gestisce con scarso profitto un autosalone insieme al fratello. Vive in una piccola e noiosa città del nord, con la moglie Greta e la giovane figlia Rebecca. Un pomeriggio d'estate la sua vita si trasforma in un incubo: suo fratello muore, precipitando in un burrone durante un'uscita in bicicletta in sua compagnia. Da quel momento è sospettato come colpevole e controllato a vista dall'ispettore De Innocenti, un vecchio poliziotto animato da un fervore religioso fuori dal comune. Omar capisce di essere perseguitato da un assassino, che colpisce con freddezza e dissemina prove per incastrarlo. Costretto dall'incedere degli eventi e dalla consapevolezza che il killer conosca ogni sua abitudine e debolezza, non si rivolge alla polizia per paura di essere arrestato e ingaggia una competizione con il maniaco. Deve proteggere i suoi cari ed essere abile e veloce nel comprendere le ragioni che hanno innescato la violenza. Deve mettere alla prova la sua intelligenza, il suo coraggio e la sua memoria. La soluzione del problema è conservata in un unico, breve istante della sua esistenza passata, e cristallizzata nella storia recente della sua piccola città. -
Cartaphilus
Costretto ad allontanarsi da New York per sfuggire alla polizia e al laccio dei benedettini che gli danno la caccia da oltre un millennio, l'ex carceriere di Ponzio Pilato ripara in Europa dove, presa in prestito la vita di un insegnante di lettere antiche, scopre che la propria condizione di condannato a camminare sulla terra fino al ritorno del Messia può essere sanata a patto che... Chi ha amato Oculi Dei, non potrà non rimanere entusiasta anche della seconda parte della trilogia dedicata a Cartafilo, l'enigmatica figura che da secoli vaga sulla terra, scampando alle sentinelle inviate dal Signore, per porre fine alla sua esistenza. Ancora una volta Simon Bourne ci regala un thriller teologico dalle venature soprannaturali in cui storia, religione, astronomia, indagine poliziesca, omicidi e misteri sepolti nel passato sono protagonisti indiscussi. Un thriller che si concluderà nei labirintici meandri delle catacombe ubicate nel sottosuolo della Città Eterna. Un vertiginoso e caleidoscopico tour de force narrativo che coniuga realtà e immaginazione, fede e ragione, incubi e deliri. -
L' uomo che non vorresti incontrare
In fuga dalla vita della banlieue parigina dopo aver pestato qualche piede di troppo, Alain arriva in Sardegna, terra di provenienza della madre. Lo accoglie Fabrizio, suo cugino, che i suoi giorni, senza grilli per la testa ma con un crescente senso di insofferenza per una realtà soffocante, li ha passati tutti a Borore, piccolo centro isolano. I due si conoscono appena e non potrebbero essere più diversi: la forzata convivenza scatena dinamiche imprevedibili per l'uno e per l'altro. Se Alain, pur non lasciandosi alle spalle alcune cattive abitudini, pare finalmente cominciare ad assaporare la pace interiore che insegue da sempre, Fabrizio, messo a confronto con quel giovane guascone, apparentemente superficiale e menefreghista, sente aumentare dentro di sé la necessità di dare la scossa a un'esistenza che finora ha più osservato che vissuto in prima persona. Le traiettorie dei due cugini si invertono, fino a una conclusione drammatica quanto ricca di speranza. -
Il presidente addormentato
Un romanzo sulla gloria pubblica e sulla miseria privata, sulla passione politica che rende tutto immobile se non si alimenta.rn«Caria inventa personaggi dolorosamente capaci di proiettarci in un mondo possibile che di fatto è già qui» - Il Venerdìrn Per la prima volta nella storia d'Italia, a ricoprire la più alta carica dello Stato è una donna, Anita Bertoli, figlia di un politico ed ex partigiano scomparso da qualche anno. La Presidente viene colta da un malore che la costringe all'immobilità. In questo stato può solo pensare: al problematico rapporto con i genitori, alla relazione con Aldo e, infine, ai motivi della sua candidatura e dell'elezione a Presidente della Repubblica. Il Paese si scopre - come lei - del tutto paralizzato: senza la sua approvazione, il Governo non può operare, e le altre cariche dello Stato non fanno niente per risolvere la situazione di stallo. Al suo destino di immobilità è legato quello di un giovane corazziere, incaricato di vegliarla. In un reparto d'ospedale vuoto e desolato, riflette sulla vita e al senso ultimo del suo ruolo e della sua stessa esistenza. -
Sulle anime esposte. Sussidiario
Un uomo ormai avanti con l'età cerca riscatto da una vita piatta grazie a una macchina salva umanità. Un professore dona al mondo la formula del benessere, salvo poi pentirsene amaramente. Un fotografo, chiuso nel suo monolocale, fa i conti con una vita qualsiasi. La fame fa sì che un venditore ambulante di rose s'improvvisi artista di strada, ma l'epilogo non è dei migliori. In un paesino non ben definito, un ragazzo nasconde un inquietante segreto di famiglia che decide di rivelare ai suoi amici. Un bibliotecario di provincia inventa una lingua per non deludere le aspettative di un intero paese. Marito e moglie si giocano il matrimonio perché uno dei due è venuto meno a un'assurda promessa. Tre personaggi di fronte alle insicurezze umane. Un guasto al motore può far scoprire realtà difficili che in molti, però, hanno intenzione di nascondere e dimenticare. Cosa succede quando finisce un amore malato e imbarcato d'alcool? Quando c'è troppo tempo, il tempo diventa un nemico. In quel caso bisogna leggere, e se non sai leggere, puoi imparare a farlo ovunque: è l'unico rimedio. Un uomo guarda la vita scorrere attraverso una piccola finestra in un sottoscala. Vorrebbe, non può, il demone ha scelto così. Lo stile asciutto ma non minimalista di questi racconti mette in risalto l'esistenza di personaggi comuni, individui invischiati in tutto e per tutto nella vita, e per questo, esposti alle sue fisime. -
L' acqua dell'ultimo mare. Il viaggio vita nel mondo dentro di noi, nel mondo fuori di noi, nel mondo sopra di noi. Nuova ediz.
Prima o poi si sente il bisogno di riordinare le proprie idee e rivisitarle per capire, con il distacco del tempo, il disegno che si è andato creando. Confrontare nell'oggi il punto dal quale, ieri, si è partiti e dove si pensava di arrivare. Enrico Matteo Ponti, l'autore di questo corpus poetico, ha iniziato a rivisitare il suo percorso e, sommando al nuovo il meglio del vecchio, ha pensato di racchiuderlo in una raccolta, giunta oggi alla seconda edizione, arricchita da nuovi inediti, dalla presentazione del giornalista Patrizio Paolinelli e dalla postfazione di Marcello Alberto Cristofani Della Magione. Un po' come un vascello che, riposandosi in quella che, per un attimo, è per lui ""L'acqua dell'ultimo mare"""", l'autore rivisita tutti i porti dei viaggi nei quali ha attraversato i tanti e spesso sconosciuti mondi nei quali, contemporaneamente, tutti viviamo: il mondo dentro di noi (quello dell'amore e della psiche), il mondo fuori di noi (quello del sociale e dell'ambiente), e quello sopra di noi (il mondo della fede, della spiritualità e del misticismo). Un percorso poetico dal profondo impegno sociale e civile, in cui prevale la dolcezza del verso anche quando vengono trattati temi come quello delle ingiustizie o dello squilibrio ecologico che rischiano di portare il pianeta """"verso la fine del nostro domani"""". Il rispetto per la persona e la natura, l'odio per ogni forma di violenza, razzismo ed arroganza, l'amore per la vita e la ricerca di un qualcosa che è allo stesso tempo dentro, fuori e sopra di noi, risultano tratteggiati in maniera nuova, inducendo, cosa sempre più rara, in un tempo superficiale e convulso, a riflessioni spesso inconsciamente evitate."" -
Il diavolo e altri racconti
Venti racconti, venti squarci di vita, venti frammenti di un'Italia che, spazzata dalle onde del tempo, è cambiata, trasformandosi da quella contadina degli anni '50 a quella alienata dei nostri giorni. Nessun filo conduttore lega queste perle narrative, solo la voglia semplice e pura del raccontare squarci e stralci, sentimenti e ricordi, memorie e sguardi. Aldo e Ciro Zecca, padre e figlio, facce di una stessa medaglia, ci conducono dentro venti porte che racchiudono vite vissute, e ci presentano personaggi che potremmo aver conosciuto anche noi, magari dietro i banchi di scuola, sul posto di lavoro, nell'albero genealogico della nostra famiglia. Ecco allora un figlio in cerca di grottesca vendetta per i torti subiti dalla madre, ecco un diavolo in frac che ci induce al peccato, ecco una moglie che non asseconda i nostri gusti, ecco un set di valigie che diventa riverbero di memoria, l'elaborazione di un lutto da parte di tre fratelli, ecco i ricordi di un pomeriggio d'estate passato alle cascate di Aeruino. Frutto di una commistione fra serio e faceto, di dramma e commedia, di sorriso e malinconia, di passato e presente, il lavoro di Aldo e Ciro Zecca è una commovente quanto ironica cavalcata sulle onde della vita, una soffusa carrellata mnemonica sul tempo che passa, uno sguardo retrospettivo su quello che abbiamo perso (che sia una vecchia trattoria o un'ideale politico di facciata), su quello che abbiamo trovato e su quello che ci siamo volontariamente lasciati alle spalle. -
Uropia. Il protocollo Maynards
Quanto è realistico oggi il pericolo di una deriva autoritaria in Europa? Che ruolo possono giocare terrorismo e populismo? Massimo Maffei è un traduttore italiano, nato e cresciuto a Monaco di Baviera, dove dirige una piccola ma fiorente agenzia. Quando incontra e si innamora di Anna, una giovane post-dottoranda dell'Università di Monaco, la loro storia d'amore sembra completare la sua vita e renderla perfetta. Non immagina che a causa del suo impegno politico e civile, la tranquilla vita di tutti i giorni a cui è abituato verrà sconvolta per sempre. Devastata dalla persistente stagnazione economica - e in risposta all'onda emotiva provocata dai continui attacchi terroristici e dal crescente populismo nazionalista - i trenta stati che componevano la UE si sono sciolti, fondendosi in un'unica entità statale continentale. L'architetto di questo progetto è il presidente della Commissione europea - l'ungherese Andras Pordan - che occuperà l'ufficio temporaneo del presidente d'Europa per un anno, gestendo la transizione verso le prime elezioni democratiche pan-europee. Con l'aiuto di un giovane sottosegretario e sostenuto da influenti centri di potere, Pordan non perde l'opportunità tanto attesa. Quando il governo inizia ad applicare le prime misure liberticide nulla sarà come prima: dal momento in cui il principale critico di Pordan - il professore di econometria Jonathan Maynards, amico di Massimo - si candida alle elezioni europee diventando il principale antagonista del presidente, un meccanismo segreto ed inarrestabile si mette in moto contro di lui, coinvolgendo tutti quelli che gli sono vicini. Tra fughe e tradimenti, pericoli e sorprese, su uno sfondo musicale operistico, nemmeno colpi di scena inaspettati sembrano impedire la vittoria di Pordan... Dietro la veste di una fiction, l'autore affronta e sviluppa temi scottanti e di estrema attualità inserendosi prepotentemente nell'odierno dibattito politico e sociale. -
Diamantide. Norman Strike detective
Norman Strike è un detective privato spesso a corto di denaro e dalla vita sregolata. Vive a San Francisco e, per garantirsi il rinnovo biennale della licenza, collabora spesso e gratuitamente col Capo della Sezione Omicidi per risolvere i casi più complicati. Il rapimento di un consulente di un'importante azienda diamantifera olandese innesca una serie di avventure e colpi di scena che lo condurranno fino in Botswana, dove le indagini saranno ulteriormente complicate da un suicidio sospetto. Il furto di un quadro, l'omicidio in un parco di San Francisco e l'enigma legato ad alcune misteriose chiavi non faranno altro che ingarbugliare la vicenda. Vicenda che verrà risolta grazie alla consueta capacità investigativa di Strike, mai banale e sempre corroborata da ragionamenti e deduzioni concrete e verosimili. Tra l'Africa dell'estrazione diamantifera e la San Francisco libertina, l'autore ci regala un thriller ricco di colpi di scena, false piste e improvvisi scarti narrativi, grazie ad un'abile affabulazione che riesce a mixare con esiti imprevedibili, la detection all'umorismo, il giallo all'ironia, il mistero di fondo ad un tono scanzonato che rimanda inequivocabilmente alla letteratura hard boiled nostrana e alle indagini del Commissario Sanantonio. -
Come un inverno
Una famiglia italiana dagli anni Quaranta ai giorni nostri. Protagonista Oreste: dopo un'infanzia trascorsa in un paesino del Friuli, frequenta l'Accademia di Modena e fa carriera nell'Arma. Sposato con Claudia, romana, ha due figli, il debole Stefano e lo scaltro Vittorio. Oreste, homo novus dell'oggi, abile spettatore di un tempo feroce e sprezzante, intelligente attuatore di un destino ormai rivelatosi. I suoi figli, prodotto di un'epoca guasta. La moglie, la suocera del figlio, il contorno di personaggi fin troppo reali: un'inquietudine di fondo contro cui il protagonista lotta per sopravvivere e affermare la propria impronta in un mondo il cui nocciolo sembra fondersi. Immagini vivide e crude delle fratture consumate del nostro tempo e dei danni da esse procurati. Come un inverno offre uno spaccato dei mutamenti che la famiglia italiana ha attraversato negli ultimi settant'anni, passando da una struttura di tipo patriarcale alla famiglia nucleare moderna e alle sue intrinseche debolezze. -
Falene
Cos'hanno in comune una giovane zingara, un metronotte con una dipendenza da psicofarmaci e un impiegato di banca costretto ad una vita insignificante? Sono gli unici a vedere l'eclissi che improvvisamente oscura il sole gettando la città in una notte oscura e senza fine. Mentre il Presidente della Nazione descrive entusiasta la ripresa economica e le persone continuano meccanicamente la loro vita senza mai alzare gli occhi al cielo, attirati dalle sfavillanti luci dei negozi e del centro commerciale, pervasi da un'irrefrenabile smania di acquisti, intorno a loro tutto muore e appassisce e il freddo diventa insopportabile per la mancanza di luce, ma né le televisioni né giornali ne danno notizia. I tre, trasformati in improbabili ed involontari eroi, si trovano così a vagare nell'oscurità pulsante, inseguiti da animali impazziti e sadici cacciatori di topi che pattugliano le strade in cerca dei pochi che riescono a scorgere l'eclissi campeggiare nel cielo. Falene è una storia di allucinante onirismo ed acuto pessimismo dietro la quale si cela un cuore nero, grondante sangue, in cui riecheggiano la fantascienza apocalittica degli anni '70, la feroce critica consumistica cara al George Romero di Zombi, la parabola politica del John Carpenter di Essi Vivono e un'acuta osservazione dell'essere umano, falena intrappolata in un meccanismo di asfissiante mestizia. La storia che Matteo Mantero mette in scena denota uno sguardo tagliente ed acuminato, in grado di elevare un'opera di ""genere"""" ad altezze inaspettate. Per questo Falene inquieta, spaventa, pone scomodi interrogativi.""