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Mini Omnibus. Proverbi e modi di dire per vecchi e nuovi milanesi. Ediz. multilingue
"Il milanese? Mai stato così internazionale"""". Il dialetto milanese in lingua araba, russa, giapponese e cinese finora non l'aveva mai sentito nessuno; nemmeno Carlo Porta, lo scrittore della meneghinità per eccellenza, avrebbe mai sperato di sentire risuonare la lingua ambrosiana fino ai lembi estremi del mondo. Ci hanno invece provato i tre simpatici autori di Omnibus, dispersi tra la metropoli lombarda e la Brianza, arrivando a proporre ben 500 proverbi dialettali tradotti, oltre che nelle suddette lingue, anche in italiano ed in altri idiomi stranieri un po' più familiari all'orecchio (inglese, francese, tedesco, spagnolo). Perché tanto strampalata impresa? Per sottolineare l'importanza delle culture locali in un mondo globalizzato, che gli autori immaginano ricco di confronti ma non omologato. Per offrire ai cittadini stranieri - sia quelli che visiteranno Milano in maniera più o meno fugace durante il semestre di Expo 2015, sia quelli che l'hanno scelta per lavorare e per viverci - uno squarcio brillante e pittoresco della città che li ospita, nell'auspicio di rendere loro Milano più familiare e farla sentire più accogliente anche per chi non vi è nato." -
Zena 1814. Come i liguri persero l'indipendenza
Nell'era della globalizzazione, mentre sono in atto forze che tendono a uniformare non solo le convenzioni commerciali, ma anche il legato culturale dei popoli, diventa fondamentale riscoprire l'appartenenza a quelle ""nazioni naturali"""" forgiatesi nei secoli. Il racconto del modo in cui i liguri persero la loro secolare indipendenza è dunque il primo atto per riappropriarsi della memoria storica e del punto di vista di quella stessa nazione, che in seguito non ebbe più modo di far sentire la sua voce. Una lettura affascinante, ricca di emozioni, di immagini e documenti originali, in cui si riprende in mano il filo di un discorso lungo mille anni e consumatosi negli otto mesi fatidici del 1814. Ma che non si è ancora spezzato."" -
Ritorno a Pavia
Alfio Saligari, Gianni Rubio Fagioli, Arianna Denti... Cosa è rimasto di tutti loro dopo quel maledetto aprile 1981? E di Lorenzo Colli? Dalla baita in Val d'Ayas, dove ora vive in solitudine, ha intrapreso un nuovo percorso di vita nella luce di una rinascita interiore, di una riscoperta spiritualità. Da quel terribile giorno, che ha cambiato le vite di ragazzi che credevano nella lotta armata come unico modo drastico per ripulire la società sporca dal fango della corruzione e dell'ingiustizia, sono passati più di trenta lunghi anni, e hanno lasciato segni indelebili su tutti coloro che hanno partecipato in prima linea a quegli eventi. E quegli eventi hanno marcato, più o meno indirettamente, anche la vita di Sandro Bontempi che oggi, dalla finestra del suo appartamento in Borgo Ticino, a Pavia, guarda, osserva uno scorcio della sua attuale città, ma i pensieri, si sa, fanno brutti scherzi e lo riportano indietro nel tempo, quando Pavia era un'altra città, percorsa da fremiti, paure, tensioni, lotta politica violenta, come lo era l'Italia degli anni '70-'80. Finché un giorno la sua routine quotidiana è incrinata. Un mondo di corrotti e corruttori, di ideali e cieche ideologie si ricompone in un intricato puzzle in cui mancano però alcune tessere. A ritrovarle saranno, come sempre, Sambuco e Dell'Oro, con il loro fiuto e la loro esperienza, così da ordinare ogni elemento del puzzle, tra passato e presente, in una Pavia che si sta preparando ad attendere un altro Natale. -
Buchenwald una storia da scoprire
"In epoca ormai lontana (1944-45) ho passato diversi mesi di prigionia a Buchenwald, assieme a mio fratello maggiore Renato. Un'esperienza che ho raccontato in """"Una storia nella storia"""" (Fratelli Frilli Editori, 2012). Dietro insistente invito della Fondazione che cura la memoria di quel Lager sono tornato due volte a Buchenwald e nella vicina Weimar, e mi si è destata la curiosità di approfondirne la storia. Occupandomi, negli ultimi quindici anni dell'Associazione Ex Deportati italiani (ANED), visitando altri lager nazisti e chiacchierando con gli ormai pochi sopravvissuti, mi sono reso conto che il campo di Buchenwald, pur avendo non pochi aspetti comuni con gli altri lager, presentava molte particolarità che hanno destato il mio interesse. Questo mi ha incuriosito e mi ha portato ad approfondire. Ne è risultato che, a parte episodi singoli che ci sono stati, la particolarità attraversava tutto il periodo di vita e l'intera storia del lager. Si tratta, appunto, di una storia tutta da scoprire""""." -
Il mistero del cadavere senza nome
Il ritrovamento del cadavere di un uomo sconosciuto, brutalmente seviziato, è l'incipit di un noir la cui soluzione è da ricercarsi nel passato di tre uomini coinvolti in altrettanti fatti di cronaca avvenuti tra la metà e la fine degli anni Settanta. I tre protagonisti del romanzo effettueranno individualmente scelte estreme che li porteranno a condividere un unico ed ineluttabile destino caratterizzato dal tradimento e dalla fragilità umana. -
Agenzia Bonetti (e Bruno). Investigazioni Bologna
Finalista al Premio Garfagnana in giallo 2016Hanno nove e diciassette anni Vito e Angela Castrignanò. Il piccolo è instabile, la ragazza testarda e introversa. Loro madre è fuggita con un giostraio, vivono con il padre tossico, violento e alcolizzato. Uno spacciatore mediocre e indebitato, che si sta giocando la pelle per una partita di droga mal tagliata. Per lui, i suoi figli valgono meno di una dose. Pensa che potrebbero spacciare e battere, per aiutarlo a saldare il conto con gli strozzini. Walther Bonetti è un investigatore privato che ha appena aperto la sua agenzia in piazza San Martino e cerca di arrivare a fine mese adattandosi a tutto per pagare bollette e mutuo. Ha una moglie e una bimba. Ha sogni e desideri che per quanto modesti, forse non si realizzeranno mai. Lui così preciso, premuroso. Una vita geometricamente inscritta nelle proprie regole. Ed ecco arrivare l'incognita, come un meteorite infuocato che sfonda il tetto di una capanna distruggendo tutto. Un soggetto instabile, delirante, pericoloso per sé e per gli altri, e scaltro. Tanto da prendersi gioco di Bonetti Ma è davvero un nemico? Un'indagine notturna e senza ritorno, tra abusi, rapimenti, menzogne e omicidi. Tra jazzisti drogati, buttafuori, spacciatori e giocatori d'azzardo. Alla disperata ricerca di una luce che non esiste più. -
Maria Viani e le ombre del '68. Un'indagine genovese
Genova 1968. ""Quando Elisabetta scomparve per me fu una sorpresa. Fui messa davanti all'evidenza che la mia amica non era la persona che avevo immaginato. Possiamo considerare la mia giovane età una giustificazione sufficiente per una valutazione tanto sbagliata?"""". Queste sono le parole con cui Maria Viani, universitaria fuori sede, ricorda la scomparsa della sua coinquilina, la bellissima Elisabetta. L'aiuteranno nel difficile compito di ritrovarla l'ispettore Sergio Cantini, vecchia conoscenza di Maria, e il fratello della ragazza. L'impresa però si rivelerà più difficile di quanto i protagonisti possano immaginare. Sullo sfondo di una Genova percorsa dai fremiti della contestazione studentesca, agitata dagli scioperi operai, testimone degli scontri con la polizia e delle prime azioni terroristiche, la vicenda si aggroviglia, si arricchisce di personaggi determinanti e poi si snoda con epiloghi inaspettati."" -
Voghera. Nebbie mortali. La seconda indagine di Dante Ferrero
È bastata una telefonata. Quella di un vecchio amico che non sentiva dai tempi del liceo. Vent'anni che non si fa vivo e adesso, bello fresco, quello gli viene a raccontare di un omicidio. Dice che si chiamava Lourdes. Questo è, anzi era, il nome della ragazza e di mestiere faceva la prostituta. Hanno ritrovato il suo corpo steso sull'erba nei giardinetti di piazza Castello. Meglio non scendere nei particolari ma, a suo parere, la tecnica dell'omicidio è insolita. A prima vista sembra essere stata vittima di un pestaggio finito male. Ma questa, assicura, non è la causa della morte. Non è andata così. E la vicenda presenta ben più di un lato oscuro. E poi c'è più di un motivo per legare questo delitto ad un altro compiuto appena un mese prima sulle colline dell'Oltrepo. Il nome della poverina era María Luz, e nemmeno a farlo apposta, era colombiana, proprio come Lourdes. Un bel caso. O un bel casino, per un giornalista incauto come Dante Ferrero, bravo a cacciarsi nei guai come i lagotti sono bravi a scovare le trifole. Avrà ragione Mercy, la sua ragazza dagli occhi verdi e il culo a mandolino, quando sostiene che si tratta del crimine compiuto da una mano esperta? Oppure ha visto giusto quella vecchia cariatide del Gaeta, secondo cui l'omicidio è frutto di una mente malata? Perversa. Contorta. Voghera è il palcoscenico allestito per questa macabra sceneggiatura noir. Una città di provincia. Come tante. Come tante paciosa. Tranquilla. -
L' inedito di De André. Una nuova indagine per il commissario Marcenaro
Negli anni '90 un gruppo di universitari occupa i locali dello storico luogo di ritrovo dei cantautori della scuola genovese. Mossi dalla passione per Fabrizio De André, quelli del ""clan"""" del Roby Bar riescono anche a incontrarlo, in una sera che nessuno di loro avrebbe mai dimenticato. Come nessuno avrebbe potuto immaginare che vent'anni più tardi, quel passato sarebbe tornato a farsi presente nelle loro vite, travolte da un folle e pericoloso gioco a enigmi mirante a distruggere brano dopo brano l'apparente perfezione del Vangelo secondo Faber. In palio, in una sfida che metterà l'uno contro l'altro gli ex universitari, non c'è solo il passato. C'è l'Inedito, un brano che De André scrisse e incise esclusivamente per i ragazzi del gruppo. Nel frattempo, dopo che varie vicissitudini hanno trasformato la sua casa in un asilo per anime sfrattate, Elia Marcenaro avverte la prepotente necessità di una settimana di ferie. Ma staccare non gli è facile. Perché in questa storia di musica e sangue, l'architetto del gioco ha previsto un ruolo anche per lui, per l'amico Cavour e per l'ex collaboratrice Beatrice Palazzesi, sospesa dalla Polizia per ordine dello stesso commissario."" -
Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani
Sono le calde giornate del solstizio d'estate: un giovane navigante sbarca a Bari, pensando di restare a terra per pochi giorni. È Antonio Mariani e la sua vita cambierà, prendendo una strada che nessuno avrebbe ritenuto possibile. Sono sette storie per un uomo che vive ogni indagine come un ""caso personale"""". Questi racconti accompagnano Antonio nel corso degli anni, da quando non era ancora commissario alle vicende degli ultimi romanzi, portando avanti in contemporanea la vicenda umana e quella professionale."" -
La dolce morte. Un'indagine genovese per il Maresciallo De Scalzi
Villa Graziosa è una casa di riposo come ce ne sono tante a Genova. In questa comunità la morte ha una cadenza quasi quotidiana che spesso passa inosservata. Ma non per Franca, bollita nell'acqua a 50 gradi, in una vasca da bagno. Una negligenza inaccettabile dell'infermiera Angela, oppure un omicidio? Massimo De Scalzi, il Maresciallo dei Carabinieri incaricato delle indagini, ha il compito di risolvere questo mistero. Pur essendo un uomo concreto, tutto d'un pezzo, fedele alla propria coscienza e all'Arma, rigorosamente in quest'ordine, scopre che Villa Graziosa gli provoca un profondo imbarazzo, mettendolo di fronte alle proprie fragilità. In quella casa di riposo molti ospiti convivono con il loro ""non senso"""" e sopravvivono in un limbo di inconsapevolezza. Con la guida di Gilda, la caposala con la quale De Scalzi ha instaurato un rapporto di fiducia reciproca, il Maresciallo esplora una realtà che non conosce affatto."" -
I delitti di Varese. La prima indagine del magistrato Elena Macchi
Una catena di misteriosi omicidi colpisce la città di Varese, tranquilla provincia lombarda a ridosso delle Prealpi. La storia ha inizio nel luglio del 1997. Brunilde Della Torre, moglie di un noto industriale di Varese, si reca nello studio del pittore Claudio Murro, per visionare le sue opere. La donna, giornalista televisiva, rimane affascinata dall'uomo e tra i due sembra nascere un'attrazione. L'artista ha però qualcosa di misterioso e di ambiguo, che non le consente di fidarsi completamente. Uscendo dal suo studio, incrocia la giovane modella Eva Borghi. Quella stessa sera, la Borghi viene trovata brutalmente assassinata nel parco dei Giardini Pubblici. Del caso viene incaricato il magistrato Elena Macchi, donna in carriera ambiziosa e determinata, affiancata dal commissario Torrisi. Nel frattempo, un delitto avvenuto a Milano fa avanzare l'ipotesi di un collegamento con gli omicidi di Varese e la Macchi si troverà a collaborare con la questura del capoluogo lombardo insieme a una psicologa e a una criminologa. Non mancano colpi di scena che arrivano a stravolgere la trama del romanzo. Un noir denso di suspense e di sconvolgenti rivelazioni, con un finale a sorpresa, completamente inaspettato. -
La mesata. Corradi torna a Calice
Il maresciallo Corradi, perso in cupi pensieri, scruta il mar Ligure piallato dalla tramontana quando il suo comandante lo convoca per affidargli un incarico: dovrà tornare - come agente distaccato dell'antimafia - a Calice Ligure, paese della riviera di Ponente incastonato tra costa e monti ove, anni prima, era stato ferito gravemente. L'uccisione di un giovane napoletano, ritrovato incaprettato sul fondo di una piscina naturale, gli conferma nell'immediato l'ipotesi d'omicidio per faida di camorra, deduzione che lo porterà - insieme al collega Vulpi del comando di Finale - a confrontarsi con uomini e donne che, lontani dai luoghi di nascita, hanno radicato su questo territorio i loro loschi affari. L'investigatore dei Carabinieri, in questo quinto noir che lo vede protagonista, non solo indaga alla ricerca della verità (ottenendo anche l'aiuto di vecchi e nuovi amici) ma riesce a far pace con se stesso grazie all'incontro con una donna che sembra essere in grado di allontanare gli incubi che lo perseguitano... e dei quali si conosceranno finalmente le origini. Fedele all'atmosfera noir del miglior 'giallo mediterraneo', questo romanzo, amara e realistica miscela di adrenalina e malinconia in giuste dosi, pur rispettando il lettore lo arpiona - colpendone non solo cervello ma anche cuore e fegato - per trascinarlo attraverso guazzabugli ed enigmi verso il finale, dove non mancherà il sorprendente colpo di scena a cui l'autore ci ha abituati. -
Acrobazie in punta di penna
Una raccolta di racconti con una cornice, un Prologo e un Epilogo. Un grave pericolo minaccia il nostro pianeta: un meteorite di grandi dimensioni è in arrivo dalle profondità dell'universo. Ognuno dei presenti nel rifugio (già usato durante la II Guerra Mondiale) dovrà a turno narrare una storia, come nel Decamerone di timore, il dubbio se potrà ancora esserci un futuro, percorre e si dipana lungo le pagine del libro. I narratori sono consapevoli di essere dinanzi a un momento di verità estrema, quando non si ha più tempo per l'inganno. -
Ultima notte in Oltrepò. La quinta indagine di Sambuco & Dell'Oro
Trame oscure e raccapriccianti si intrecciano intorno a una efferata esecuzione a Pavia. Intanto, a Fortunago, incantevole borgo, perla dell'Oltrepò Pavese, il mistero aleggia sulla scomparsa del conte Simeone di Oramala. Sambuco e Dell'Oro, incaricati dagli amici del conte di far luce sul caso, respireranno atmosfere gravide di intrighi e sospetti che rimbalzano tra le colline dell'Oltrepò, Voghera e Pavia, come le palline impazzite di un flipper diabolico. E Sambuco si ritrova a fare i conti con il suo cuore che, inaspettatamente, riprende a palpitare. -
Sicilia terra bruciata. Acireale, una nuova indagine per Costante e Serravalle
La sonnolente inerzia di Acireale è scossa da intimidazioni di stampo mafioso e da una serie inquietante di delitti. Un'anima nera si aggira tra i vicoli della cittadina barocca. Non era proprio questo lo scenario che il commissario Costante aveva sperato di ritrovare rientrando dalla sua forzata vacanza. Cosa alimenta questa spirale inarrestabile di violenza? E cosa c'entra in tutto questo il professor Serravalle? Un'indagine che non concede tregua. Perché tutto diventa estremamente complicato quando intorno hai soltanto terra bruciata. -
Il cadavere volubile. Incubo ad Avigliana per il Cardo
Il Cardo è sempre lui: torna nella sua stamberga di Stupinigi in piena notte, ubriaco, e torva un morto sul pallet. Già, perché quando non va a cercarseli sono i guai a trovare il più sgangherato e sboccato perdigiorno del pianeta. Ma con un morto in casa c'è poco da scherzare, e se poi il morto sparisce di colpo per riapparire poco dopo, altrove, allora la faccenda comincia a prendere contorni inquietanti. E allora è necessario chiedere aiuto a Ribò, l'amico ex poliziotto. Ma sarà dura anche per lui, in questa storia capovolta, dove i morti si comportano da vivi, i sani cercano la miglior cura per le emorroidi da tre medici diversi e un morto stecchito dice la sua con una voce che fa gelare il sangue. Ma la girandola di situazioni grottesche, gaie e dissolute non finisce qui, perché quando c'è di mezzo il Cardo, si sa, tutto può succedere, e infatti, come se non bastasse, qualcuno se la prende anche con Angela... E poi tutto precipita, il Cardo si traveste da spaventapasseri e trova il morto in un frigo, poi ride e piange, e noi con lui, trascinati dalla sua linguaccia di zolfo. -
Mariani e il peso della colpa. Indagine a Coronata
Le giornate si trascinano nell'apatia, quando in un campo a Coronata, sulle alture di Cornigliano, nel ponente di Genova, viene trovato il corpo di un uomo. È Alberto Delorenzo, un manager di successo, scomparso due anni prima. Mariani dovrebbe indagare, ma sente la mancanza di qualcuno con cui confrontarsi, perché l'ispettrice Petri è chiusa in un ostinato silenzio e lui non vuole o non sa come smuoverla. Capisce che la sua collaboratrice si sente responsabile per la morte di Bareto... Come lui. Ma il caso deve essere risolto, l'omicida deve essere trovato. Poco per volta Mariani comincia a indagare, forse più interessato a ricostruire la vita di Alberto che a trovare chi l'ha ucciso. -
Torino obiettivo finale. Un'indagine di Crema e Bernardini
La serenità del commissario Sergio Crema viene nuovamente turbata dall'incontro con il critico cinematografico Mario Bernardini che lo invita a riaprire il caso dell'omicidio di Carmen Mercadante, apparentemente già risolto da alcuni colleghi e dall'onnipresente dottoressa Bonamico, il suo magistrato del cuore. Il poliziotto, spalleggiato dal fidato Quadrini, raccoglie la sfida del critico e inizia la sua personale battaglia per assicurare alla giustizia il vero colpevole di quel delitto, senza immaginare che finirà dentro una storia più grande di lui, in cui quell'omicidio è solo la piccola tessera di un grande puzzle. Mario Bernardini, dopo l'iniziale coinvolgimento in quella vicenda, sarà costretto ad affrontare un subdolo nemico senza volto che lo renderà, per una volta, fragile e indifeso. Mentre Parigi è vittima degli attentati del novembre 2015, anche il commissario Crema dovrà confrontarsi con la ricerca delle radici del male, nel tentativo di comprendere quale sia l'obiettivo finale di chi decide di cambiare la società ignorando le ""armi"""" della democrazia."" -
Il segreto di Piazza Napoli. La prima indagine di Totò Maraldo
Durante una tempesta di neve a Mondondone, un paesino dell'Oltrepò Pavese, in una vecchia stalla abbandonata, viene assassinato un ragazzo, Fabio, appena rientrato in paese dopo aver scontato più di due anni di pena in carico ai servizi sociali a Milano. Clara, la nonna paterna con cui il ragazzo era appena tornato a vivere, è convinta che l'uccisione sia legata al suo coinvolgimento in un vecchio episodio di stupro di gruppo, finito tragicamente, ai danni di una giovane studentessa del posto, e molto amica del nipote. Una vicenda abilmente insabbiata e direzionata da potenti personalità e politici legati all'alta borghesia milanese che erano riusciti a far assolvere il ""branco"""". Salvatore Maraldo, detto Totò, intelligente ex brigadiere dei carabinieri, amante delle canzoni di Francesco Guccini, da poco in pensione e sposato con Noris, tenterà di dare risposta alle molteplici domande legate alla morte di Fabio conducendo una illegale, quanto pericolosa, indagine parallela a quella della magistratura. Si muoverà tra Milano e l'Oltrepò Pavese, fino ad arrivare a un clamoroso colpo di scena finale destinato a rompere tutte le certezze di una Milano borghese.""