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Il canto dell'upupa
In Sicilia il rosso la fa da padrone. Rosso delle arance che crescono rigogliose, rosso dei fichi d'india maturi, rosso del sole che la infuoca, delle passioni che infiammano i suoi abitanti. Anche il rosso del sangue che ne macchia la terra. Come quello del cadavere con cui deve fare i conti Saverio Bonanno, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, animo sanguigno e qualche chilo di troppo. Il pestaggio sospetto d'un noto pappone sa di lezione, ma in Sicilia nulla è come appare e a complicare la vita al maresciallo ci si mette quel cadavere con la testa fracassata. Troppo amico dei bambini, sussurrano i bene informati. Lo sbirrume pizzicantino di Bonanno però dice altro, fiuta l'aria, percepisce a pelle carrettate di rogne. E lui ha imparato a fidarsi del suo istinto. Quando poi entrano in scena l'upupa, col suo canto cupo e lugubre, e Salomone, che invade la rete con la promessa della venuta di un nuovo millennio, e nomi altisonanti, di gente intoccabile, le domande si moltiplicano. Tra false piste, bambini dagli occhi tristi, una focosa assistente sociale e diversi ricatti, Bonanno si farà largo tra le fitte trame di un crimine che poco ha che fare con lupare e pistole, e più col buio dietro i nostri occhi. E cercherà di far luce anche lì dove l'oscurità predomina. Con ""Il canto dell'upupa"""", l'irascibile protagonista in uniforme uscito dalla penna di Roberto Mistretta, conferma la sua indole bonaria e indomita. L'autore riesce a compiere il miracolo di guardare con ironia anche le vicende più crude, innestando su una trama abilmente costruita nel segno della denuncia civile, situazioni in cui i personaggi si muovono con originale e spiazzante leggerezza. Nella migliore tradizione del giallo siciliano."" -
Boccadoro e il cappotto rosso. Genova,1939
Genova, novembre 1939: un violento scirocco spinge i marosi a infrangersi con rabbia sulla foce del Bisagno, mentre minacciosi nuvoloni carichi di pioggia opprimono sia il sole, basso e morente, che l'umore di Francesco Boccadoro. I regi decreti 'razziali', che da più di un anno si stanno susseguendo, continuano a produrre i loro squallidi frutti, anche se in città alcuni volenterosi si attivano per limitarne le conseguenze. Mentre cerca di passare qualche momento sereno in famiglia, il commissario viene avvisato del ritrovamento di un cadavere rimasto appeso sotto il ponte di Sant'Agata, che scavalca il torrente - ruggente e gonfio di fango - poi costretto sotto la copertura da poco terminata. Ma le indagini per determinare chi abbia accoltellato la donna sono ostacolate dallo stesso Questore che, volendo tutelare il buon nome di un medico amico di tanti gerarchi, pretenderebbe che si punti il dito sul colpevole ideale, un giovane 'sovversivo'. Boccadoro riesce a superare l'ostacolo ricorrendo ad una vecchia conoscenza e prosegue caparbiamente nel suo lavoro, mentre il Bisagno esonda provocando notevoli danni specie al Borgo degli Incrociati, dove un testimone... Appassionante seguito di ""Nero Dominante"""", anche in questo romanzo - frutto di inventiva letteraria ma supportato da ricerche storiche - l'autore fa interagire personaggi reali e di invenzione su uno sfondo dettagliatamente ricostruito per situazioni, ideologie e, soprattutto, umanità...La moglie e i figli del commissario ci regalano infatti pagine ricche di godibilissimi momenti privati a bilanciare morte e degrado in un paese che sta scivolando nel baratro."" -
La solitudine di Adamo. Il ritorno del commissario Scichilone
In una Ventimiglia soffocata dall'afa di agosto, in cui anche la criminalità sembra aver sospeso ogni attività, il commissario Scichilone rischia di farsi risucchiare dall'apatia e dalla depressione a cui faticosamente cerca di sottrarsi. In un improvviso susseguirsi di eventi ritroverà il sapore dolce amaro dell'indagine che lo porterà sulle tracce di diversi soggetti egualmente sospettati di crimini contro le donne. Ciò che emergerà, al di là delle responsabilità degli stessi, è la solitudine dell'uomo quale maschio che anacronisticamente cerca di imporsi sulle donne attraverso la violenza. Contestualmente, Scichilone verrà ammaliato dalla narcisistica personalità di una donna eterea che lo trascinerà in territori emozionali a lui sconosciuti. -
L' essenza della colpa. La nuova indagine dell'investigatore Astengo
Casi banali per l'investigatore privato genovese Michele Astengo. Piccole questioni di ricatto, tradimenti, controversie economiche. Calma piatta in una vita volutamente avulsa da inutili complicazioni, anche quelle di cuore. Ma una telefonata sta per dare una sterzata violenta alla sua pigra e svogliata esistenza. Arcangelo Argentero, il più grande produttore italiano di profumi, chiede il suo aiuto. Non un'indagine semplice, non ordinaria. Ciò che Argentero gli chiede è qualcosa di alquanto inusuale per un investigatore privato. Astengo all'inizio è riluttante. Ma poi, con il solito cinismo e distacco, accetta l'incarico e inizia l'indagine portando alla luce i segreti sopiti degli Astengo. Una famiglia che appone il suo nome a un'azienda florida e lungimirante, ma in balia di un qualcosa di estremamente pericoloso e radicato. Michele Astengo si trova proiettato in un gioco più grande di lui, al punto di rischiare la propria vita. Morti sospette, poteri forti, sotto la lente di una Genova che indaga insieme ad Astengo, che mette in gioco la sua apatia al servizio dell'investigatore. Una città che si colora delle sfumature intense della paura. -
Il codice binario. La nuova indagine di Crema e Bernardini
Il commissario Crema e il critico cinematografico Bernardini sono di nuovo alle prese con un omicidio apparentemente già risolto. Gabriele Balestri, un amministratore di condominio, è stato assassinato, in un'afosa sera di luglio, all'interno del suo ufficio. Una vittima e un solo potenziale colpevole su cui investigare. Tutto troppo scontato anche per la vedova che non crede a una sentenza già scritta, in cui i pregiudizi si trasformano, anche a causa del magistrato Giulia Bonamico, in giudizi. I due investigatori scopriranno, invece, che tutti i protagonisti di quella vicenda hanno qualcosa da nascondere e si muoveranno tra Torino e Genova alla ricerca di una verità in grado di collegare i segreti del passato al sangue del presente. Entrambi ostaggi di un'esistenza governata da un codice binario dove ogni singola scelta può rivelarsi, nel bene o nel male, quella decisiva. -
Ombre cinesi su Bologna. Investigatore Trebbi non per amore, non per denaro
Santo Provvidenza, Santino per gli amici è uno dei tanti avvocati che lavorano nel Foro di Bologna e non è certo uno dei più affermati, sopravvive facendo il difensore d'ufficio per i tanti disperati che passano da una direttissima all'altra, pochi soldi e prospettive incerte, come la sua carriera sempre in bilico fra miseria e cocaina. All'uscita dall'ennesima direttissima riceve una telefonata da un vecchio amico, Carlo Grimaldi, rampollo di un grosso imprenditore farmaceutico che gli propone un lavoro, sicuro guadagno, coca garantita, ma al luogo convenuto per l'appuntamento Santino troverà il suo cadavere e cercherà l'aiuto di Galeazzo Trebbi, sua vecchia conoscenza. Trebbi conosce Santino sa che non c'è da fidarsi, ma si fida dell'anticipo di 500 euro e chiama in gioco il commissario Guerra per il sopralluogo sulla scena dell'omicidio. Mentre cerca di fare luce sulla morte dell'amico di Santino viene contattato da un ricco e vecchio cinese, uno di quelli che traffica a Corticella che lo assolda per fargli ritrovare un milione di euro in contanti che ignoti gli hanno rapinato. Trebbi si trova coinvolto in due casi complicati, fra criminalità cinese e l'omicidio di Carlo Grimaldi. Muovendosi ai confini della legalità e oltre dovrà cercare di capire dove si nasconde la verità in un gioco nel quale tutti cercheranno di usarlo per perseguire i propri reali obiettivi. -
Il commissario Botteghi e il Mago. L'ultima illusione di Wetryk
Livorno. La morte di un notaio, in una villetta liberty sul viale Italia, sembra legata alla vendita dell'immobile e al suo originale proprietario Antonio Pastacaldi, conosciuto in tutto il mondo come Wetryk, illustre mago livornese del secolo scorso, oggi dimenticato, ritiratosi misteriosamente all'apice del successo. L'interesse degli acquirenti, appartenenti al settore illusionismo, verrebbe dal casuale ritrovamento di una lettera in cui il mago rivela di un favoloso trucco per il suo grande rientro, purtroppo mai avvenuto, ma l'apparizione di un fantomatico erede sta rischiando di scombinare i loro piani. Pur affascinato dal mistero di Wetryk, il commissario si mostrerà scettico, restando coi piedi per terra, fino a quando una scoperta eccezionale lo farà ricredere. Riscoprendo l'ascesa e la caduta nell'oblio del nome di Wetryk, riuscirà Botteghi a strappare il velo dell'illusione che nasconde la verità sul caso, restituendo al tempo stesso alla città il suo illustre concittadino, rivelandone l'antico segreto? -
44 gatti in noir
In questa seconda antologia di racconti che dedichiamo a chi molti di noi definivano 'Grande Capo' protagonisti, oltre Marco stesso e gli investigatori 'seriali' creati dagli autori, sono gatti. Chi - lettore o scrittore - ha la fortuna di coabitare con amici dalle sette vite certo conosce la loro passione per le parole, che siano già stampate o in composizione: non appena si abbandona un libro o la tastiera del pc, anche per qualche secondo, ecco che immancabilmente i nostri compagni pelosi vi ci si sdraiano sopra, fino a spingersi come Cattarina, la micia del nostro 'nonno putativo' Edgar Allan Poe, a prendere forma di colli di pelliccia sulle spalle di chi legge o crea. Comunque, qui non si possono certo lamentare di non aver ricevuto le dovute attenzioni: in quarantaquattro storie noir talentuosi autori (Frilli e non solo) li hanno resi attori protagonisti o caratteristi indispensabili, interpreti declinati in tutte le sfumature caratteriali proprie dei piccoli felini, apparentemente imperscrutabili e spiazzanti, che vanno dal nero di una notte omicida al rosa dell'amore riconoscente che solo gli animali sanno sempre incondizionatamente dare. Insieme a loro, come si diceva, investigatori (e non solo) nati dal connubio tra fantasia e inchiostro incontrano Marco Frilli - editore, amico, vulcanico consigliere, critico costruttivo e, su tutto, lavoratore infaticabile e padre di famiglia - che gli autori (suo figlio Carlo compreso) hanno avuto la capacità di ricordare non con elogi retorici ma rendendolo ancora vivo e pieno di verve. Perché, come sosteneva Pablo Picasso, ""tutto ciò che puoi immaginare è reale"""", credo che chi leggerà questi racconti avrà la sensazione che Marco se ne sia sì andato, ma per una meritata vacanza dalla quale, prima o poi, farà ritorno."" -
I ragazzi dello zoo di Milano. 1978, operazione Bombay
Milano, 16 marzo 1978. All'alba del giorno che sconvolgerà per sempre la vita dell'Italia, all'interno dello Zoo di Milano vengono ritrovati i cadaveri di una guardia giurata, Piero Dosio, e di un macaco. L'assassino, o gli assassini, hanno rapito Bombay, l'elefantessa con gli occhiali, il simbolo dello Zoo. In una Milano attonita per il caso Moro e con tutte le forze dell'ordine impegnate nelle ricerche dell'Onorevole, l'omicidio dello Zoo e la scomparsa di Bombay finiscono nelle mani di Malaspina, stanco per le notti in bianco cui lo costringe il figlio neonato Ernesto, e del verace Venditti. I due, nonostante le vessazioni del Commissario Capo che li relega a quell'indagine di serie b, cercano di riavvolgere i fili che si attorcigliano intorno allo Zoo. I fantasmi delle Brigate Rosse aleggiano sulla città e in un clima che si fa sempre più denso di sospetti e terrore, Malaspina coinvolgerà di nuovo il suo amico Fernet, giornalista di nera a La Notte e conduttore di una trasmissione dialettale a Radio Focolare, una delle decine di radio libere che invadono l'etere da qualche tempo. Mala & Fernet, coadiuvati dall'eccentrico Venditti e dalla bellissima e idealista Doriana Verner, dovranno imparare i segnali di fumo delle varie tribù di Indiani metropolitani insediatesi da qualche tempo nei quartieri della città, per scovare gli assassini e ritrovare Bombay. A complicare il loro improbo compito ci sarà anche il ritorno di alcune vecchie conoscenze di Mala & Fernet: Osvaldo, il gigante buono della trattoria Il Capolinea e Angelo, il cencio d'uomo, che corre in soccorso del suo vecchio amico oste, preoccupato per le sorti del figlio Giovanni che da qualche tempo vive in una comune vegetariana all'interno di una cascina occupata nelle campagne verso Gratosoglio. Un romanzo in cui poliziesco e fotografia storica di un'epoca si compenetrano fino a far luce sulla reale composizione di quegli anni che sapevano di piombo e sangue, ma anche di arte, musica e fantasia. -
Concerto di morte. Il magistrato Macchi e i delitti di Marzio
Il magistrato Elena Macchi si trova alle prese con un nuovo caso che vede coinvolto il personaggio di un famoso pianista, Aldo Marini, la cui ex moglie viene trovata assassinata nel garage della propria abitazione a Comerio. Quello di Fabiola Zucchi, ex signora Marini, donna in carriera, non sarà l'unico omicidio di questa intricata indagine. La storia si svolge tra Marzio, una tranquilla cittadina in provincia di Varese, e le zone limitrofe, durante un freddo e nevoso inverno. Si ritrovano alcuni personaggi già presenti nel precedente volume: il commissario Auteri, l'ex commissario Torrisi e lo spasimante dell'algido P.M, Lorenzo Chiari. Ricca di colpi di scena, la storia non manca di momenti di intenso sentimentalismo e di emotività che non lasceranno indifferente il lettore. Qui si incontra una Elena Macchi più matura e riflessiva, preda di tormenti interiori legati alla sfera affettiva, una donna autentica, che svela anche il lato debole di sé, non più solo il magistrato tutto d'un pezzo, integerrimo e distaccato come nella sua prima apparizione. Non per questo verrà meno il lato ruvido del suo carattere col quale il P.M. d'acciaio darà ancora del filo da torcere ai suoi collaboratori. Un noir torbido dove passione, sesso e follia si mescolano in un fitto intreccio di relazioni pericolose che terranno il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. -
Il covo di Lambrate. Il commissario Lorenzi e il prigioniero scomparso
Le truppe Alleate sbarcano in Sicilia per liberare l'Italia dal dominio nazifascista. E' l'avvio dell'ultima fase della seconda guerra mondiale, quella che segnerà il crollo del fascismo. Il soldato semplice Roger Miller, della seconda brigata canadese, sbarca sulla costa dell'Ambra e combatte nella zona di Pachino. Pochi giorni dopo partecipa alla liberazione di Agira, paese dell'entroterra siciliano. Durante un momento di riposo, segnato dalla festa per la liberazione della città, incontra una giovane e bellissima contadina siciliana, Concetta Lauria. L'amore li sorprende in tempo di guerra, dove il confine tra la vita e la morte è dato dal soffio della casualità. SICILIA & MILANO 2010. Concetta Lauria ormai anziana, incarica un noto ed esperto docente di storia, il professore Moreno Palermo, di cercare notizie di quel giovane soldato canadese, disperso sul fronte italiano nel 1944, e del quale non ha saputo più nulla. Roger Miller ha lasciato un segno indelebile nel cuore di Concetta, lasciandole il dono di una bella bambina, Stella, nata nel 1944, e un'enorme nostalgia mai sopita. Sentendo avvicinarsi la fine della propria esistenza la donna vuole scoprire la verità sulla sorte di Roger. Sara, nipote di Concetta, dalla carnagione e dai lineamenti che ricordano Miller, segue il professor Palermo nella ricerca della verità. Tra i due scoppierà un grande amore anche se Sara è sposata e ha due figli. Seguendo le tracce del soldato fino in Toscana, e grazie all'aiuto di un sito che svela i segreti nascosti del regime e porta alla luce la presenza di centinaia di campi di prigionia fascisti, lo studioso arriverà ad individuare nelle campagne del sud-est milanese la presenza di luoghi dove sono stati segregati, come schiavi nei campi, molti prigionieri canadesi, in aziende agricole fedeli al regime. Durante una di queste ricerche il professore viene aggredito. Stessa sorte tocca al suo giovane assistente Marco Rossi che viene rapito durante uno scontro a fuoco nel quartiere di Lambrate, a Milano, davanti alla ex sede della fabbrica Innocenti. Il commissario Lorenzi incaricato delle indagini si troverà coinvolto in una complicata indagine, dalle mille sfaccettature, che scava nei meandri laceranti della storia del nostro Paese, alla fine del conflitto. Ma chi è realmente il vecchio Italo Merlin, proprietario terriero dal carattere violento e pericoloso? Che ruolo hanno i suoi due anziani figli Galeazzo e Pierino in tutta la vicenda? Cosa si nasconde tra i vecchi fabbricati della cascina Merla nelle campagne tra Paullo e Caleppio di Settala? Che storia nasconde Maruska, fuggita dal tremendo conflitto nei Balcani? Cosa significa la presenza di un potente capo della 'ndrangheta negli affari dell'azienda agricola? Che attività svolge un capitano dei carabinieri legato a poteri occulti? Saranno il commissario Lorenzi e i suoi uomini, con il prezioso aiuto di Cristina giornalista di Radio Popolare e della sua assistente Marta Jovine, a trovare la soluzione al caso scavando nei momenti più bui e putridi della storia del nostro Paese al momento della caduta del regime fascista, quando anche i neri più convinti cambiarono casacca pur di salvarsi... -
Un biglietto per il naufragio. Pagni e Marino tra Genova e Barcellona
Il cadavere di un marsigliese trovato nel greto del torrente Bisagno il giorno dopo l'ultima alluvione che ha colpito la città di Genova e una donna scomparsa a Barcellona. Cosa unisce i due casi e, inevitabilmente, le due città? La terza indagine di Pagani e Marino si snoda nei due grandi porti del Mediterraneo: tra papponi, trafficanti di esseri umani e criminali dal cuore nobile. Mentre il commissario Pagani indaga sulla morte del marsigliese, il giovane professor Marino si imbarca insieme all'ispettore Pittaluga alla volta della città catalana per un'inchiesta parallela che metterà di fronte i protagonisti alla condizione di eterno naufragio in cui vive l'essere umano. Una deriva che non è solo spirituale, ma troppo spesso assume i colori drammatici della tratta di esseri umani, in particolare donne che vengono obbligate alla prostituzione. -
Dieci parole per uccidere. La seconda indagine di Luce Frambelli
Il 19 gennaio, giorno della festa patronale di San Bassiano, la città di Lodi si sveglia ammantata da una spessa coltre nevosa. Un bel guaio, dato che si tratta dell'evento cittadino più atteso dell'anno e la neve rischia di rovinare la festa. Ma la neve non è l'unica emergenza a cui la Questura dovrà far fronte: nella notte, in provincia, un noto imprenditore e la moglie sono stati torturati e uccisi in maniera brutale, all'interno della loro lussuosa villa, blindata e a prova di intrusione. L'indagine è da subito indirizzata verso l'ipotesi più probabile, una rapina in villa finita male. Bande di extracomunitari dedite a rapine di questo tipo sono già state segnalate in provincia, è facile sospettare che siano gli autori anche di questo orribile delitto. Le cose, però, non sono così semplici e l'Ispettrice Luce Frambelli, guidata da un'ispirazione e da un'ostinazione tutte femminili, è decisa ad andare oltre le apparenze. Ci sono molte cose che non tornano e Luce non è disposta ad accettare la soluzione più facile, quella che consentirebbe di chiudere il caso senza troppe complicazioni. La tenacia di Luce si scontra con la svagatezza del Vicequestore Binaschi, sempre più assente e rassegnato, e con le resistenze del Dottor Rufillo, il magistrato inquirente che aspira a una carriera politica. Soprattutto, Frambelli dovrà combattere con una mentalità che vede lo straniero come il colpevole ideale, il capro espiatorio da sacrificare a prescindere. È una lotta contro i pregiudizi, nel tentativo di stabilire una verità assoluta. Sempre che questo sia possibile, perché la verità è una dea dalle molte facce e tu vedrai solo quella che ti assomiglia. -
La casa delle ombre. Un'indagine del maresciallo Marchi
"Non vi tragga in inganno il mio romantico abbandono, le forme delicate, i colori tenui, le vetrate colorate che risplendono nel sole. Io rivivo di notte, tra le nebbie delle risaie, i rumori furtivi della campagna, il gelo che trasmetto a chi mi osserva. Struggente lamento fra queste mura, infame è la mia solitudine..."""". La """"villa degli amanti maledetti"""" poco fuori Lomello si erge in tutta la sua spettrale bellezza, ma un'ombra funesta incombe sempre su di essa. Nel 1964 l'ultimo proprietario chiuse dietro di sé il pesante cancello e se ne andò senza più voltarsi. Nessuno sarebbe mai più dovuto entrare, e mai nessuno osò farlo. Nicole ha ventun anni, è una brillante studentessa di Psicologia; la discussione della sua tesi verte su credenze popolari e isterie collettive. Ha un solo obiettivo: scrivere una tesi originale e attuale e quella villa in stile liberty fa al caso suo... Una casa avvolta nel mistero. Una morte sospetta. Inizia un'indagine segnata da brusche svolte e drammatici cambiamenti di direzione, nel corso della quale il maresciallo Marchi si troverà ad affrontare una realtà sconvolgente." -
Liguria a piedi e in bicicletta-Liguria on foot and by bike
Gli itinerari di Liguria più belli tra le strade dei pellegrini, le antiche vie romane e le piste ciclabili attrezzate. -
In Genova e Liguria Magazine (2018). Vol. 2: Autunno-inverno.
Un magazine di cultura, informazione e tempo libero. -
I morti non parlano. La nuova avventura di Matteo De Foresta
Matteo De Foresta, giornalista genovese e quarantenne, affronta la sua prova più difficile. Braccato sia dalla Polizia sia dalla Mafia, deve comprendere in fretta ciò che Bob gli ha detto prima di morire; per salvare sé stesso e per scagionare il suo amico vicequestore Guido Rocchetti, ormai latitante ed accusato di essere il contatto in Polizia del clan mafioso dei Lo Nardo. In un'indagine condotta tra il centro storico di Genova e un'altra città europea, Matteo dovrà scoprire con l'aiuto dei suoi amici Bruno e Andre quale realtà si nasconde dietro alle parole di Bob. E quale verità si cela nel suo cuore: sempre diviso a metà tra la compagna Barbara e la sua amante Clara. In un intricato gioco di silenzi, bugie, tradimenti e ricerche dovrà anche fare i conti con il passato di una misteriosa, introvabile donna e del suo compagno ormai morto: fino a scoprire, in un finale pirotecnico, una sottile quanto ironica verità: soltanto i morti non parlano. -
Il rumeno di Porta Venezia. Milano, la prima indagine della magliaia Delia
Milano, quartiere di Porta Venezia. Un microcosmo multietnico dove convivono borghesi e nullafacenti, giovani creativi da ogni parte del mondo e vecchi milanesi. La quotidianità viene sconvolta da un omicidio. È quello di Raffaele Caracciolo, ricco titolare di una galleria d'arte, il cui cadavere viene trovato dalla domestica un lunedì mattina nella cucina del suo lussuoso attico. Le indagini sono affidate al commissario Attilio Masini, uomo malinconico e solitario, che al di fuori del lavoro cerca conforto in Schopenhauer e nella musica della West Coast americana anni '70. Ma la vera investigatrice diviene ben presto lei: si chiama Delia ed è una vecchia e bizzarra magliaia che trascorre ogni giornata fino a tarda notte nel suo laboratorio di via Lecco, per lo più seduta fuori, sul marciapiede, su una sedia tutta sgangherata. Lavorando a maglia, chiacchierando con chiunque e osservando tutto e tutti. Il suo fedele compagno è il meticcio Andy. Se il cagnetto ringhia a qualcuno, non c'è da fidarsi. Perché, secondo Delia, ""i cani non sbagliano mai"""". Il """"caso Caracciolo"""" sembra già risolto in partenza. L'uomo ospitava da tempo un giovane rumeno nullafacente, un certo Adrian Stoicu, e ora il ragazzo risulta irreperibile. Per tutti l'assassino non può essere che lui. Solo Delia non riesce a credere a questa ipotesi. Lei conosceva bene non solo la vittima, ma si era conquistata anche la fiducia del ragazzo rumeno, che sotto la scorza da bullo del quartiere le aveva dimostrato di possedere un animo gentile e sensibile. E poi, ora che il gallerista d'arte gli stava dando un aiuto concreto a trovare la sua strada nella vita, perché mai Adrian avrebbe dovuto ucciderlo? Così, mentre le forze dell'ordine sembrano impegnate soltanto a ritrovare il rumeno latitante, tra pregiudizi e stereotipi, Delia procede nelle sue personali indagini. Ed è proprio grazie al suo intuito e alla sua perseveranza che verrà alla luce una sconvolgente verità."" -
Tre tradimenti, una strage e una medaglia d'oro al valor militare. Il generale Gandin a Cefalonia
Questo libro di Paolo Paoletti, a differenza dei sei precedenti dedicati alla tragedia della divisione Acqui a Cefalonia e Corfù, non porta nuove scoperte archivistiche. Dimostra, invece, che i documenti coevi italiani, tedeschi e inglesi sono più che sufficienti per sostenere il triplo tradimento del gen. Antonio Gandin verso la Patria, i suoi soldati e la Germania nazista che lo aveva scelto per un alto incarico del futuro esercito fascista repubblicano. A 76 anni dai fatti i sostenitori della Medaglia d'Oro al V.M. alla memoria, sono ancora a manipolare i due documenti principali, uno del 1943 e l'altro del 1945. Il primo, l'allegato 55a del diario di guerra del XXII Corpo d'Armata tedesco, in cui il gen. Gandin notifica al gen. H. Lanz, in data 14 settembre 1943: ""La divisione si rifiuta di obbedire al mio ordine di resa"""". L'altro è un appunto del Capo Gabinetto al Ministro della Guerra, che, dopo aver ricevuto la denuncia di un reduce contro il """"generale traditore"""", scrive: """"Per adesso sono riuscito ad evitare lo scandalo"""". Da sempre, dal 1945, quando il governo Parri sovrastimò di proposito il numero delle perdite subite e inflitte al nemico, al 1948 con il governo De Gasperi che concesse la Medaglia d'Oro al Valore Militare alla memoria, le istituzioni italiane hanno cercato di """"nascondere lo scandalo"""". Da allora, il compito è stato affidato agli storici che continuano ad evitare il confronto con i documenti e la logica."" -
Sporchi delitti. La nuova indagine del commissario Cataldo
A Sestola, noto centro di villeggiatura dell'Appennino modenese, una donna della ricca borghesia viene orribilmente sgozzata. Quando, pochi giorni dopo, un'altra donna viene uccisa a coltellate nel suo appartamento a Modena, delle indagini viene incaricato il commissario Giovanni Cataldo, al culmine della maturità professionale. Coadiuvato dal sovrintendente De Pasquale e da un giovane agente di Sestola, Cataldo inizia un'inchiesta resa difficile dall'assenza di ogni rapporto tra le donne uccise, a parte l'essere entrambe separate da tempo dai propri mariti. Finché, a forza di scavare, un legame emerge, rappresentato dalla clinica di chirurgia estetica del dottor Roversi, un rinomato professionista la cui moglie è inspiegabilmente scomparsa un anno prima. Le indagini, protratte fra mille ostacoli, coinvolgono via via un noto politico, un fotografo di moda e un giornalista sportivo, ma senza risultati concreti, complicandosi anzi ancora di più dopo l'omicidio di una ricca cartomante, specialista nella lettura dei tarocchi. E se la chiave del mistero fosse nascosta in un piccolo villaggio trentino, dove il tempo si è fermato? Affidandosi al proprio intuito e alla propria tenacia, Cataldo porterà alla luce un'agghiacciante storia di violenze, silenzi e vendetta, entrando nel cuore di esistenze quotidiane e scoprendo il peso di un passato doloroso che esige ancora il suo prezzo di sangue.