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IT 2020. Il futuro dell'Information Technology in Italia
Il volume riporta uno studio sul futuro dell'Information Technology nelle aziende italiane. Lo scenario previsionale è stato realizzato avvalendosi di una ricerca Delphi, riferita al periodo tra il 2014 e il 2020 e di un ciclo di tre seminari destinato a 10 manager del settore IT. -
Il tao del management. Antiche sentenze per una nuova epoca
Questo piccolo libro rappresenta per il lettore paziente un'occasione. Una guida contro l'eccesso, la dismisura, la prepotenza che caratterizza molto spesso il nostro comportamento all'interno dell'organizzazione. È anche una meditazione sulla complessità del semplice, su quanto sia difficile essere semplici, e su come l'equilibrio e l'armonia siano il risultato di un'educazione profonda. Non pretendete di averlo esaurito quando avrete letto tutte le pagine di destra. Piuttosto, tenetelo accanto a voi, a lungo, resistendo alla tentazione di riporlo nella libreria. Concedetegli tempo. Ritornate a caso su ogni singola coppia di pagine, oppure consultatelo dopo avere cercato nell'indice la voce che risponde al vostro bisogno, al vostro stato d'animo. Postfazione di Giorgio De Michelis. -
Un' impresa possibile. Persone e aziende che costruiscono il futuro
Ci hanno insegnato che non esiste un'azione che non generi una reazione e che l'albero è sempre riconoscibile dai frutti che produce. Così davanti ai frutti ""immaturi"""" prodotti dal mondo dell'economia in questi ultimi anni viene naturale chiedersi che cosa li abbia generati. E domandarsi come far crescere allora nuovi alberi domani. Le risposte sono tante, spesso contrastanti, e molte di loro guardano agli stessi modelli che ci hanno condotto fino a qui, con il rischio di un futuro che finirà forse per assomigliare al presente. Ma esistono altre chiavi di lettura e altre soluzioni? Esistono altri valori su cui costruire? La storia che abbiamo alle spalle e la """"sapienza"""" che abbiamo ereditato ci dicono che in tante altre occasioni l'uomo e le organizzazioni nelle quali egli vive sono precipitati dentro a situazioni di crisi e ne sono usciti grazie alle conoscenze, alle competenze, ma anche grazie all'uso di risorse intangibili spesso non utilizzate e grazie al supporto di alcuni principi fondamentali per la vita di una persona e di un'organizzazione. L'Italia ha la fortuna di poter guardare anche al passato per migliorare il futuro e di attingere alla bellezza che abbiamo alle spalle per generare quella che ci attende. Di qui un cammino, umile e discreto, dentro a questa tradizione, di qui un libro che prova a suggerirci alcuni passi concreti e paradossalmente controcorrente."" -
Il teorema del caffè. Il paradosso che regola l'impresa
"Usando una metafora comune, come il rito del caffè mattutino, 'il volume propone un percorso attraverso l'inferno della crisi, i paradossi e le contraddizioni di un popolo arguto, capace di performance eccezionali ma incapace spesso di approdare a una normalità sostenibile, un popolo che sa essere grande ma anche piccolo e meschino'. Le imprese, e le persone, devono fare di più e meglio con meno risorse. Il teorema del caffè spiega perché e come fare. 'Dal nostro individualismo può nascere la consapevolezza e la possibilità della rielaborazione di un nuovo senso collettivo. Così nella società civile, e così pure nelle imprese e nelle organizzazioni pubbliche'"""" (Dalla prefazione di Giovanni Costa)" -
L'arte di far domande. Quando ascoltare è meglio che parlare
Comunicare non vuol dire semplicemente ""parlare"""" e trasmettere informazioni. Spesso ci si concentra troppo sull'assertività, dimenticando l'ascolto e ancor più la capacità di fare domande. E anche nel caso in cui, all'interno di un'organizzazione, si pongano domande, l'interlocuzione avviene con la presunzione di conoscere già le risposte. A parere di Schein, al contrario, bisognerebbe parlare meno e imparare a fare le domande giuste. Questo atteggiamento, che presuppone una buona disposizione all'ascolto, vale per tutti ma soprattutto per i leader delle organizzazioni. Un buon leader non dovrebbe solo saper orientare, dare direttive ed esprimere valori; dovrebbe anche capire quando è il momento di domandare e di mettersi in ascolto """"con umiltà"""". Porre domande e fermarsi ad ascoltare genera un clima di reciproca fiducia e facilita la comunicazione dal basso verso l'alto, indispensabile nelle organizzazioni. Scrive infatti Schein che """"in un mondo sempre più complesso, connesso e culturalmente diversificato non possiamo pensare di comprendere persone di cultura professionale, aziendale e personale diversa. Se non sappiamo fare domande e costruire relazioni fondate sul rispetto reciproco e sulla consapevolezza che l'altro possa essere a conoscenza di cose che potremmo aver bisogno di sapere, non possiamo interagire""""."" -
Bello, buono e ben fatto. Il fattore Made in Italy. Marketing, comunicazione & vendite
Il Made in Italy è un marchio di garanzia in grado di trasformare l'intero nostro Paese in un genere molto particolare di marca. Come si è evoluta negli ultimi anni la marca-nazione Italia? Un prodotto italiano, oggi, compete ancora per bellezza, capacità progettuale e qualità? Made in Italy è essenzialmente il risultato di un insieme di fattori culturali e perché torni ad essere un competitivo marchio di garanzia, come osserva Mauro Ferraresi, è necessario che la costante evoluzione della cultura sia accompagnata da un consapevole percorso di innovazione. Tradizione e innovazione, denominatori comuni del Made in Italy, sono perciò chiamati a convivere e devono poter essere tramandati e insegnati alle generazioni future. Per tali motivi il presente volume raccoglie, oltre a pareri di esperti e studiosi, anche le testimonianze di alcuni importanti imprenditori capaci, anche in questi anni, di far crescere qualità e produzione dei prodotti italiani. Contributi di: Ornella Bignami, Simona Ironico, Francesco Morace, Ariela Mortara, Luca Pellegrini, Irene Pietrobono, Maria Angela Polesana, Sabrina Pomodoro. -
Dieci lezioni di finanza d'impresa
Il presente volume, grazie ad una struttura ad ampio raggio e ad un taglio operativo e didattico al tempo stesso, consente di costruire una panoramica completa ed integrata della gestione finanziaria dell'impresa, attraverso dieci lezioni aventi per oggetto i cardini della finanza aziendale. L'analisi della dinamica finanziaria costituisce il punto di partenza per addentrarsi, poi, nelle decisioni di breve termine, con particolare riferimento alla gestione del capitale circolante e della tesoreria. Vengono approfondite, successivamente, la relazione che intercorre tra rischio e rendimento, due variabili fondamentali in questo campo, per poi affrontare il tema del costo del capitale ed analizzare il concetto di struttura finanziaria, approfondendo utilizzo ed implicazioni della leva finanziaria. Attraverso l'analisi dei criteri di valutazione, si prendono successivamente in esame i processi decisionali di investimento e di finanziamento, nonché gli strumenti per la gestione dell'incertezza, al fine di fornire una guida corretta ed operativa relativa alle decisioni di medio-lungo termine. Il concetto e le metodologie di valutazione d'azienda e le operazioni di finanza straordinaria, in particolare fusione, acquisizione ed interventi di riassetto societario, costituiscono le tematiche fondamentali della parte conclusiva del volume. Il testo risulta essere così un utile strumento per studenti, imprenditori e professionisti... -
Come finanziare l'impresa. Oltre la banca: minibond, private equity, venture capital, crowfunding e altri strumenti
Esistono diverse alternative per finanziare un'impresa senza ricorrere agli istituti di credito; alcune, tradizionali e conosciute (come le attività di private equity e venture capital), altre meno note. Il testo di Anna Gervasoni nasce con l'intento di dare risposte e strumenti utili nell'analisi e valutazione delle fonti di finanziamento alternative al credito bancario. Con l'obiettivo di trovare un corretto bilanciamento tra banca e mercato e tra capitale di rischio e capitale di debito, presenta una panoramica dei principali strumenti non bancari che possono essere utilizzati dall'impresa. Prendendo spunto dalla riforma dei minibond, che racchiude l'azione del legislatore italiano negli ultimi tre anni a favore dell'ampliamento delle fonti di finanziamento delle PMI, la prima parte del libro ripercorre gli strumenti lato debito. Sul fronte del capitale di rischio, l'analisi prosegue illustrando il private equity, il venture capital, il crowdfunding e la quotazione. A conclusione, il volume offre uno schema-guida alla redazione del business plan, documento chiave per presentarsi ad un operatore finanziario o al mercato. -
Lean Turnaround. Come i business leader creano valore e trasformano le aziende con i principi del lean management
"La svolta Lean è efficace in ogni contesto. Quindi cominciate e non abbiate paura. Uscite dai vostri uffici e date il via alla svolta. Dopo tutto se siete dei veri leader, non è logico volersi migliorare?"""" Art Byrne è tra i pochi business leader ad aver applicato il Lean Management, in più di 30 aziende e in 14 Paesi diversi, con risultati tangibili e di indubbio successo. La strategia Lean non è una delle tante mode manageriali, né un sistema volto alla soluzione parziale di un processo produttivo; è un sistema di pensiero, di gestione delle dinamiche aziendali nel loro complesso, applicabile a tutte le realtà imprenditoriali. Dal manufacturing alle aziende di servizi, il Lean, se compreso a fondo e applicato nella sua completezza, conduce a una svolta radicale in grado di disegnare aziende e uffici più snelli e competitivi. """"Lean Turnaround"""" illustra, con precisione e chiarezza, le fasi in cui si articola l'applicazione della strategia Lean, a partire dalla consapevolezza che introdurre un processo di Lean transformation significa adottare un paradigma organizzativo che, per dare luogo a risultati di sorprendente efficacia, deve coinvolgere tutti i processi aziendali e tutto il personale, a cominciare dal CEO." -
La formazione tra realtà e possibilità. I territori della betweenness
Nella formazione sembrano ormai maturi i tempi per un transito da un pensiero ""oggettivante"""" a uno centrato sulle relazioni, dove il possibile e il progetto si propongono come poli attorno ai quali pensare l'esperienza delle donne e degli uomini. Il possibile si contrappone al prevedibile, al già dato, a ciò che è determinato. Torna alla mente l'imperativo etico di Heinz von Foerster: """"agisci sempre in modo di accrescere il numero totale delle possibilità di scelta"""". Seguendo questa traccia, la formazione può orientarsi verso una strategia di continua creazione di possibilità percorrendo i territori della cura, dell'attenzione, della riflessività, della narrazione, della creatività e della responsabilità. Sono questi i """"territori della betweenness"""", dell'intermedietà, in cui considerare la persona-che-cambia al di là di ogni tentativo di controllo ed affermare l'idea che alla base di ogni apprendimento, ed anche dell'apprendere ad apprendere, vi sia la relazione."" -
Le aziende confiscate alla mafia. Perché falliscono e cosa fare per salvarle. Una prospettiva manageriale
"La mafia dà pane e morte"""", diceva il titolo della prima grande inchiesta antimafia condotta, nel 1958, da un coraggioso giornale siciliano, L'Ora. Quattro soldi per un pane stentato, precario, di persone umiliate dal """"caporalato"""" del lavoro irregolare. E morte diffusa. Da allora lo Stato ha fatto la sua parte, e ha combattuto la mafia sottraendole ricchezza e accumulando un immenso patrimonio che oggi va gestito. In questo libro si parla di questi beni. Meglio, si parla delle aziende confiscate, partendo dalla convinzione che tra le diverse proprietà sottratte alla criminalità, queste siano le più difficili da gestire ma anche le più strategiche, per il loro portato non solo economico e occupazionale, ma anche simbolico nella lotta alla criminalità organizzata. Nel libro si esplora il fenomeno, indagando le ragioni istituzionali, culturali e gestionali per cui oggi le aziende sequestrate e confiscate nella maggior parte dei casi falliscono o, nella migliore delle ipotesi, giungono dopo anni di gestione da parte dello Stato in condizioni tanto precarie da rendere quasi impossibile anche solo intravedere per loro un reale futuro di sviluppo. Si propone, con lo sguardo di chi conosce profondamente le organizzazioni e il management, un modello di valutazione, gestione e rilancio basato sui principi della tempestività, selettività ed economicità nella ricerca di soluzioni che tutelino anche l'alto valore simbolico e sociale dell'impresa sottratta alla mafia..." -
Guadagnare in borsa con il day trading. Vol. 2: Capire i mercati (filtri, indicatori e oscillatori).
Questo libro fa parte di una serie di manuali operativi dedicati al day trading (o trading intraday): si apre una posizione al mattino, poi ci si occupa delle proprie cose, quindi di massima si chiude la posizione alla sera... possibilmente guadagnando in maniera cospicua. Il volume presenta in modo chiaro e operativo i molti strumenti che possono permettere di capire i mercati: quelli che in genere chiamiamo filtri e che nell'analisi tecnica tradizionale vengono chiamati indicatori o oscillatori. E aiuta a confrontare le varie configurazioni attraverso le quali i mercati ci parlano con i costi implicati da un'attività di trading così veloce: non solo le commissioni vere e proprie, ma anche lo spread denaro/lettera e il cosiddetto sllppage, dovuto alle inevitabili differenze di prezzo che possiamo subire su mercati che viaggiano In tempo reale. -
Guadagnare in borsa con il day trading. Vol. 3: Dominare i mercati (i trading system).
"Guadagnerete subito e sempre? Assolutamente no. Però se vi applicherete, se studierete con calma e se proverete con tenacia, quando guadagnerete, guadagnerete di più di quanto perderete quando perderete, e questa è l'unica ricetta possibile di successo sui mercati finanziari"""". Questo libro fa parte di una serie di manuali operativi dedicati al day trading (o trading intraday). Si apre una posizione al mattino, poi ci si occupa delle proprie cose, quindi di massima si chiude la posizione alla sera... possibilmente guadagnando in maniera cospicua. Questo terzo volume presenta i cosiddetti trading system, cioè gli strumenti automatici che in un certo senso decidano per noi se e quando comperare o vendere. Ecco solo alcuni esempi degli argomenti trattati nel libro, spesso con innovazioni sostanziali rispetto alle nozioni classiche: Sampling periods (daily e intraday); Breakout Systems; Divergenze su stocastico; Trend vs Trading Range; Stop e target ottimali. I trading sgstem sono indispensabili per operare in maniera evoluta (e in questo libro si capirà perché), ma attenzione: siamo sempre noi che insegniamo loro le regole in base alle quali decidere. E quindi è fondamentale sapere come utilizzarli in una strategia di trading online di successo, perché essi debbono fare parte di un complessa di analisi che chiamiamo protocollo." -
L' industria dei beni di consumo in Italia. Contesto, sfide, opportunità
L'industria dei beni di consumo è un macrosettore strategico per l'economia italiana. Rispetto al comparto industriale vale il 22% della produzione, il 23,7% del valore aggiunto, il 23,9% dell'occupazione. Presenta una spiccata vocazione all'export, esprimendo il 27% delle esportazioni industriali in senso stretto. Pesa per il 5% sul Pil nazionale, contro il 3% registrato in paesi come la Francia, la Germania e la Gran Bretagna. Questo volume, dopo alcuni approfondimenti dedicati allo scenario economico e ai consumi, analizza i caratteri strutturali del macrosettore e le sfide che sta affrontando sul mercato globale, offrendo rilevanti spunti di riflessione a imprenditori, manager, studiosi e policy maker. Prefazione di Antonio Calabrò. Introduzione di Aldo Sutter. -
Il codice del tennis. Bill Tilden. Arte e scienza del gioco
Servizio potente, gioco a tutto campo, grande capacità di gestione del match, in carriera ha vinto tutto: campionati nazionali (sette, di cui sei consecutivi), ventuno titoli nei tornei Slam, Coppa Davis (undici finali di seguito, di cui sette vinte), record percentuale tra incontri giocati e vinti. Professionista superpagato, celebrità mediatica, protagonista del jet set hollywoodiano, discusso per la sua vita privata, è un'icona del tennis e forse l'inventore del gioco moderno. Ma non ha mai incontrato Roger Federer. ""Big Bill"""" Tilden è la star dei ruggenti anni venti: l'età del jazz, dell'automobile e dei film di Greta Garbo. Grazie a lui il tennis passa da sport d'elite a fenomeno di massa. La gente fa la coda per veder giocare i campioni e affolla i club per imitarne le gesta. E Tilden non è solo protagonista in campo, ma anche insegnante, teorico e divulgatore del tennis. Ha scritto più di trenta best-seller in cui c'è tutto quello che ogni tennista deve sapere, dalla tecnica dei colpi alle posizioni in campo, dai fondamentali alle più sofisticate rotazioni della palla. Questo libro non è solo la riscoperta di un personaggio leggendario che ha saputo caratterizzare un'intera epoca attraverso la sua carriera sportiva e letteraria. È un viaggio con la macchina del tempo nell'arte e nella scienza del tennis, nelle sue origini e forse nel suo futuro."" -
Il tempo della leadership. Le competenze manageriali per vincere la crisi
Il mondo è rapidamente cambiato, la nuova epoca è entrata nelle nostre case senza bussare e si ha l'impressione che abbia cominciato a piovere e proprio non voglia più smetterla. Possiamo cercare rifugio e attendere che spiova. Oppure possiamo cavalcare fieramente il nuovo tempo e imparare a ""ballare sotto la pioggia"""". Che cosa significa questo per un manager? A quali competenze deve fare riferimento? Quale atteggiamento è chiamato ad assumere? """"Il tempo della leadership"""" risponde a queste domande esplorando i fattori che aiutano le imprese a vincere la crisi e a interpretare con successo questa nuova epoca. Tra i principali fattori del nuovo paradigma manageriale, il libro mette in evidenza: l'eco leadership come nuova modalità di diffusione della leadership; l'evoluzione del talent management verso il talent leadership; l'evoluzione delle tecniche di vendita verso la vendita esperienziale; un nuovo atteggiamento personale. Ogni capitolo è arricchito da domande di orientamento che suggeriscono al lettore un atteggiamento consapevole rispetto al percorso manageriale che è chiamato a compiere."" -
Come costruire il tuo brand. Manuale di marketing personale per la competitività nel lavoro e nelle professioni
Con un approccio pratico e stimolante, gli autori propongono un metodo che permette di progettare, differenziare e posizionare il marchio personale, con un proprio profilo, in contesti fortemente competitivi e mutevoli. L'Italia è un buon esempio di rapidi cambiamenti e crisi quasi costante ed è a questo punto che la proposta di Manuel Schneer e Adriana Velazquez diventa ancora più interessante. Anche le persone (professionisti, dirigenti, imprenditori, dipendenti, autonomi ecc.) sono ""prodotti"""" incorporati nei loro mercati, con determinate regole del gioco che devono necessariamente conoscere. Questo libro fornisce i concetti, le metodologie e gli strumenti pratici per intraprendere un nuovo percorso. Due appendici dedicate ai protagonisti della crisi occupazionale italiana concludono la disamina: i """"millenials"""" e le donne, capitale umano fondamentale per ottimizzare e migliorare la competitività nei luoghi di lavoro e nelle professioni e, più in generale, nell'intero sistema paese. Presentazione di Paola Pescatore. Prefazione di Paolo Iacci."" -
Direzione del personale verso il futuro. Modelli di gestione, pratiche HR e trend distributivi
Nonostante un contesto che attribuisce alla Direzione Risorse Umane un ruolo spesso contrastante (da promotori di sviluppo a ""tagliatori di teste""""), essa può contribuire in modo rilevante a rendere questa fase di trasformazione delle aziende un'opportunità di evoluzione dei modelli di gestione delle persone. A sostegno di questa tesi, il libro si serve di studi internazionali pubblicati da enti di ricerca e società di consulenza, dei più recenti modelli accademici dedicati allo studio della Famiglia Professionale e dei risultati di una ricerca realizzata direttamente da OD&M Consulting, finalizzata a fotografare lo """"stato di salute"""" dell'HR e le sfide attuali e future che verranno affrontate. Vengono riportate anche undici interviste a Direttori Risorse Umane operanti in realtà diverse, che hanno raccontato le loro esperienze e condiviso le loro opinioni sul futuro della Funzione. Oltre a ciò, viene analizzato un aspetto generalmente poco comunicato, quello delle retribuzioni dei professionisti HR, analizzando sia i trend generali riguardanti la Funzione, sia proponendo delle schede retributive su 21 professionalità specifiche."" -
Neuroscienze e management. Nuovi strumenti per la professione manageriale
In base a quali meccanismi prendiamo una decisione (e a volte sbagliamo)? Perché e quando impariamo? Perché non è cosi facile cambiare i comportamenti? Cosa dovrebbe fare un leader? Il 90% di quello che oggi sappiamo sul funzionamento del nostro cervello è stato scoperto negli ultimi quindici anni. Tuttavia gli straordinari risultati di questi studi rimangono quasi sempre ancora confinati nella ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Eppure molti esiti delle ricerche in ambito neuroscientifico potrebbero dare alle imprese e ai manager ulteriori strumenti per una gestione più efficace delle persone e delle organizzazioni stesse. Basterebbe che vi fosse un ponte tra il mondo accademico e il mondo delle aziende spesso cosi restio di fronte ad ogni ipotesi di cambiamento. Al lettore vengono proposti molti spunti, non sempre sistematici, che vogliono coniugare le neuroscienze e i temi classici del management: cambiamento e apprendimento, comunicazione, leadership, marketing, etica, riletti come tessere di un puzzle che è ancora tutto da costruire. L'applicazione delle neuroscienze al mondo del lavoro e, prima ancora, al sistema educativo, è agli albori, eppure i cambiamenti che ne deriveranno potranno avere enormi conseguenze sull'economia e sulla società, quindi sulla vita di ciascuno di noi. -
La fine del BTP è la rinascita dell'Italia. L'Unione bancaria europea manda in soffitta l'investimento principe degli italiani
Per anni è stato la principale destinazione d'investimento per famiglie e operatori finanziari, il bene rifugio per eccellenza dei risparmiatori italiani. Negli ultimi quindici anni ha avuto uno dei migliori profili di rischio-rendimento al mondo. Ma la stagione d'oro del BTp sta finendo per sempre. Già nel 2010 gli investitori avevano improvvisamente scoperto che i titoli di Stato potevano nascondere un rischio. Cinque anni più tardi ne stanno sperimentando una debolezza ancora meno scusabile: rendono sempre meno. A meno di una clamorosa rottura dell'euro e dell'Eurozona, nei prossimi cinque anni difficilmente i titoli di Stato decennali renderanno più del 2 per cento. Molte sono le cause. Una stagione di bassa crescita economica e bassa inflazione in Europa schiaccia al minimo i rendimenti dei titoli. Ma ""la morte del BTp"""" è soprattutto il frutto del processo di integrazione finanziaria in Europa, che ha avuto due tappe fondamentali nella nascita dell'euro e nell'avvio dell'Unione bancaria: il modello di vigilanza sovranazionale che nel novembre 2014 ha trasferito i maggiori gruppi bancari europei sotto il controllo diretto della Banca centrale europea. L'imponente piano di acquisto di titoli pubblici (il """"quantitative easing"""") annunciato nel gennaio del 2015 dalla Bce di Mario Draghi è la conseguenza di quelle scelte. E contribuirà ancora di più ad appiattire i rendimenti dei titoli pubblici...""