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Come guadagnare in borsa. Nuova ediz.
Fare trading o, in altri termini, giocare in borsa, è un mestiere come un altro. Come avviene per ogni lavoro, servono competenze, è necessario acquisire tecniche specifiche e dominare gli strumenti utili allo scopo, ossia generare un guadagno. Ma che cosa significa esattamente essere un trader? Qual è il momento migliore per investire? E, soprattutto, come orientarsi con sicurezza nei meandri dei mercati, investendo in modo sicuro? Con il consueto stile informale ma, al tempo stesso, supportato dal necessario rigore scientifico, Di Lorenzo illustra, in questa nuova edizione di ""Come guadagnare in borsa"""", le modalità per compiere un'analisi tecnica, insegna a non cadere nelle trappole più frequenti e dimostra che per guadagnare non importa se la borsa sale o scende: è sufficiente che il mercato si muova. Investire in borsa può sembrare complicato e rischioso; in realtà, chiunque abbia una buona preparazione in materia sa che queste convinzioni sono errate e, purtroppo, finiscono per spaventare chi vorrebbe investire nei mercati. Non è vero che in borsa non si può guadagnare; è vero però che bisogna applicarsi con metodo e competenza. Questo libro insegna, a tutti, come fare."" -
Punto HR 2017!
Il successo di un'azienda non dipende soltanto da fattori misurabili quantitativamente, dal fatturato o da strategie incentrate sulla produzione. Vi sono infatti diversi elementi di contorno intangibili ma fondamentali, soft skills che riguardano l'ambito più ampio della gestione manageriale, dell'organizzazione e delle Risorse Umane. Come ogni anno, ""Punto"""" banalizza diversi casi ed esperienze aziendali in contesti orientati al cambiamento, adottando una prospettiva multidisciplinare e cercando di abbracciare modelli ed esperienze tra loro eterogenei. La flessibilità e la capacità di assecondare le svolte e le evoluzioni del mercato sono infatti i requisiti fondamentali sia per evolversi e crescere, sia per raggiungere risultati concreti che aumentano la produttività dell'azienda e ne valorizzano l'immagine. Poiché i fattori di cambiamento sono difficilmente circoscrivibili in definizioni univoche, Angelo Pasquarella e Sergio Carbone hanno individuato per questa edizione di Punto HR tre ambiti di studio. Il primo di questi riguarda l'evoluzione delle figure professionali e l'ampliamento dei ruoli, due aspetti fondamentali dal momento che la globalizzazione e l'espansione del mercato richiedono un costante aggiornamento e sviluppo delle proprie competenze. Il secondo ambito riguarda l'evoluzione dei processi e della gestione del personale, in virtù del fatto che sempre più aziende e società promuovono lo smart working e sostengono progetti di work-life balance, investendo quindi sul benessere dei propri collaboratori. Infine, si tratterà dell'evoluzione della formazione e dei mezzi di comunicazione, prendendo in esame l'utilizzo dei nuovi media nelle aziende e presentando progetti formativi messi in atto per favorire l'integrazione dei ruoli. Obiettivo di Punto HR è dunque di offrire al lettore un'opportunità per riflettere sulle proprie scelte, per chiarire i propri obiettivi, per avvicinarsi a mondi differenti e per ricevere input innovativi."" -
Diversità e inclusione. Dieci dialoghi con Diversity manager
La riflessione sulle diversità - di genere, di abilità, di provenienza, di orientamento sessuale o religioso - è, in Italia, un fenomeno piuttosto recente. Qualsiasi organizzazione, oggi, deve necessariamente confrontarsi con il tema del diversity management e con le sfide che una prospettiva inclusiva comporta. Il ruolo di Diversity manager, soprattutto in aziende di grandi dimensioni, sta assumendo importanza cruciale, sia in termini strategici, sia rispetto alla costruzione di prassi manageriali che andrebbero consolidate ed estese anche a realtà più piccole che, di fatto, costituiscono il tessuto economico e imprenditoriale italiano. Valentina Dolciotti, formatrice e consulente per le tematiche di Diversità & Inclusione, propone un percorso attraverso la storia, i valori e le best practices di dieci organizzazioni radicate nel territorio nazionale. I Diversity manager, donne e uomini di multinazionali quali Abb, Axa, Costa Crociere, Enel, Ferrovie dello Stato, General Electric, Ibm, Philips, Telecom, UniCredit, raccontano qui i progetti che le rispettive aziende hanno messo in campo per essere realmente inclusive, e allo stesso tempo le difficoltà, le sorprese, le opportunità incontrate. Lo fanno mettendosi profondamente in gioco, esponendo il proprio punto di vista anche rispetto al panorama politico e sociale italiano, che pare procedere a passi piccoli (e talvolta tremolanti) sul terreno dei diritti civili. Vivendo il proprio ruolo come una missione. Scoprendo territori completamente nuovi. Ciò che però accomuna le voci delle figure manageriali incontrate, pur eterogenee e diverse per provenienza, pensieri, formazione, è la grande, lampante, passione per il proprio lavoro, e la determinazione che ogni volontà di cambiamento, per quanto arduo, comporta. -
La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa. Un progetto possibile
Protagonista di un'importante rivoluzione nel mondo delle governance aziendali, la partecipazione, nelle sue molteplici forme, rappresenta una realtà composita ma tangibile che vede coinvolti attori diversi: imprenditori e amministratori delegati, direttori del personale e rappresentanti sindacali, consulenti e formatori. Lo studio condotto da Marco Carcano, Roberto Ferrari e Vito Volpe sottolinea la necessità di una trasformazione culturale prima che strutturale dei soggetti coinvolti, con la consapevolezza che una sempre maggiore interazione tra il management aziendale da un lato, e le rappresentanze sindacali - storicamente poco orientate a progetti di partecipazione - dall'altro, porta vantaggi economici, professionali, organizzativi, produttivi e sociali. Un ruolo chiave nella definizione di un percorso di partecipazione è giocato dalla formazione, intesa non solo come forma di apprendimento ma anche come consapevole elaborazione progettuale. Storica realtà italiana nel mondo della formazione, ISMO ha «sempre avuto nel suo dna la partecipazione, declinata con strumenti e metodi differenti a seconda degli ambiti applicativi e dei contesti storici diversi». In un quadro complesso, in cui il confronto deve necessariamente avvenire tra più voci, la consulenza e la formazione hanno un ruolo di primaria importanza, accompagnando i soggetti nel processo partecipativo, agendo come soggetti terzi e super partes e fornendo loro gli strumenti necessari all'attuazione del progetto stesso. -
Storie di ordinaria economia. L'organizzazione (quasi) perfetta nel racconto dei protagonisti
«Noi non viviamo in un'epoca di cambiamento ma in un cambio di epoca», scrive Jan Rotmans dando voce a una sensazione che avvertiamo quasi ogni giorno. Eppure la storia ci dice che l'uomo e le organizzazioni sociali ed economiche cui egli dà vita si sono già trovati più volte di fronte a questi momenti di cambiamento e che spesso alcune «minoranze creative» proprio in queste occasioni hanno generato paradigmi, riflessioni e modelli innovativi. È quello che è accaduto silenziosamente in questi anni anche in Italia. Mentre i mass media ci inondavano di messaggi contrastanti, alcune persone, non poche, e le loro imprese stavano già percorrendo con competenza e passione nuove strade per raggiungere altri risultati. Molto prima che anche il mondo della cultura e le prime ricerche finalmente si accorgessero di loro. È a 24 di queste imprese e ai loro protagonisti che è dedicato questo libro, nella certezza che soprattutto ascoltando le loro storie sia possibile recuperare alcune chiavi di lettura e soluzioni che questo cambiamento epocale ci esorta a sviluppare. Un omaggio a chi ogni giorno, tra i consueti alti e bassi, cerca di dare un senso e una direzione al proprio lavoro, coltivando per sé e per altri un futuro migliore. Introduzione di Marco Girardo. -
Comunicare meno, comunicare meglio
La comunicazione è sempre più circolare, i contenuti e i contenitori si moltiplicano. Noi siamo meno concentrati a causa dall'abbondanza delle informazioni gratuite e sempre disponibili, e più indaffarati nella corsa al controllo del nostro tempo. «Comunicare meno, comunicare meglio» prova a fare ordine nel mondo della Comunicazione 4.0. Con un'intervista a Ferruccio De Bortoli. -
Mind the change. Capire il cambiamento per progettare il business del futuro
"Mind the Change"""" nasce dalla collaborazione fra un imprenditore (ai vertici di Confindustria e fra i padri del piano nazionale sull'Industria 4.0), un consulente di innovazione (a metà tra Stati Uniti e Italia) e un docente di marketing (esperto di tecnologica e cambiamento strategico). Con stile chiaro e numerosi esempi, il libro affronta le titubanze indotte dalla velocità del cambiamento tecnologico. Proponendo strumenti inediti, aiuta a ideare e applicare nuovi modelli di business e nuove fonti di ricavo, per sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie digitali. Destinato a imprenditori, top manager e decision maker, questo libro offre intuizioni su: come l'innovazione digitale impone l'adozione di nuovi modelli di business; perché le imprese più innovative considerano ormai irrinunciabile l'API economy; perché la """"quota dati"""" sostituirà la """"quota di mercato"""" nel definire il leader di un settore; come le strategie evolvono grazie ai dati (che molti nemmeno sanno di possedere); perché è miope e dannoso concepire Industria 4.0 solo in termini di mera efficienza; cosa significa davvero, e quanto è potente, pensare in prospettiva C2B (e non più B2C). Prefazione di Federico Faggin." -
I giovani e la sfida del lavoro. Chi sono i Millennials e la Generazione Z e cosa si aspettano da lavoro e welfare
Giovani e lavoro: in questo rapporto si gioca il futuro del nostro Paese. Una maggiore attenzione alle politiche attive rivolte ai cosiddetti Millennials e alla Generazione Z, può favorire migliori opportunità e condizioni di lavoro nelle aziende. Consapevoli delle specificità che riguardano le esigenze delle nuove generazioni, sono sempre più numerose le imprese - le PMI come le multinazionali - che propongono programmi di welfare esplicitamente rivolti ai giovani dipendenti e collaboratori. Lo studio curato da Filippo Di Nardo, corredato dall'analisi di numerosi casi aziendali e dai dati della ricerca 2018 dell'Osservatorio Edenred-Orienta su Millennials, Generazione Z, lavoro e welfare aziendale, mostra un'immagine tutt'altro che scontata delle nuove generazioni: fiduciosi protagonisti dell'innovazione tecnologica e consapevoli della necessità di integrare competenze specifiche e soft skills, i Millenials non disdegnano il posto fisso, privilegiano iniziative di life work balance ai bonus economici e aspirano a costruirsi una famiglia propria. Questa situazione composita richiede risposte tali per cui l'azienda svolge un ruolo sociale rilevante, tramite politiche di welfare mirate: «il welfare aziendale è uno strumento di grande valore perché entra nel terreno dei bisogni sociali, dando delle risposte concrete attraverso un'ampia proposta di beni e servizi». Prefazione di Luca Palermo e postfazione di Giuseppe Biazzo. -
Sul filo dell'innovazione. Visioni e soluzioni per le Pmi che sfidano il futuro
Quando si pattina sul ghiaccio sottile, la salvezza sta nella velocità. La velocità di chi sa intuire il cambiamento, leggerne i fattori, elaborare una strategia per anticiparlo. Chi si ferma ha un solo destino: la lastra che si spacca, l'acqua gelida, una definitiva, glaciale immobilità. I quattro anni di Alberto Baban alla guida della Piccola industria di Confindustria sono la storia di un percorso di continua accelerazione che ha saputo anticipare non solo i problemi ma anche le soluzioni. Un periodo intenso, con un messaggio chiaro: nelle piccole e medie imprese italiane tutto deve cambiare perché fuori tutto è già cambiato. Innovazione, ricerca di nuovi mercati, nuovo rapporto con la formazione diventano elementi centrali in questo processo di trasformazione. Un processo che deve guardare alle Pmi innovative che hanno saputo anticipare il futuro per individuare le traiettorie migliori per rinnovare l'intero sistema. Prefazione di Vincenzo Boccia. -
Lean giorno per giorno. In produzione, nei servizi, negli uffici
«Qui non funziona», «Va bene per i giapponesi, ma con la nostra gente non è possibile», «Noi siamo diversi, nel nostro settore non è applicabile», «Il nostro prodotto e il nostro processo non lo consentono»... Queste le più frequenti obiezioni all'approccio che oggi definiamo Lean, rivisitazione occidentale del Toyota Production System, vero e proprio stato dell'arte nell'organizzazione delle operazioni di produzione. Quale la ragione di queste frequenti obiezioni? Cosa manca per una reale e duratura trasformazione Lean delle organizzazioni? Nella letteratura sul sistema Lean vengono trattati numerosi argomenti riguardanti i metodi e la cultura aziendale. Poco o nulla si trova sugli aspetti inerenti alla gestione quotidiana e ai comportamenti organizzativi che consentono di far evolvere con successo l'azienda verso il modello Lean. Il modello Lean, perseguendo prestazioni elevate, richiede un approccio continuo, giorno per giorno e ora per ara. Questo approccio si contrappone a quello tradizionale intermittente, con verifiche settimanali o mensili, che genera code e lotti di materiali, pur assicurando una certa tranquillità nel perseguire l'efficienza di macchine e uomini, ma non la piena soddisfazione del cliente. Il Lean management è l'ingrediente fondamentale per le conversioni Lean di successo e costituisce il «motore» e la guida per la diffusione della cultura Lean. Questo libro introduce un sistema «snello» e «continuo» per la gestione operativa basato su tecniche e comportamenti organizzativi, spiegando, sia concettualmente che operativamente, come superare l'astratto concetto di «cultura Lean» mediante la pratica quotidiana di «comportamenti organizzativi Lean». Il libro si rivolge a imprenditori, amministratori delegati, direttori generali, responsabili delle funzioni di progettazione, ingegnerizzazione, produzione, logistica e manutenzione e a tutti coloro che vogliono intraprendere o hanno già intrapreso il cammino dell'evoluzione Lean. -
Non posso non farmi vivo. Piccole cronache smarrite da un formatore
La formazione è un'attività più agita che nota. Il protagonista di questo racconto è un formatore: il suo mestiere è aiutare le persone e le organizzazioni a cambiare anche se, personalmente, rinuncia a cambiare se stesso rifuggendo dall'amore e consegnandosi sempre più al suo passato e ad una solitudine sempre meno sopportabile. Ricordi personali, frammisti di incontri, speranze e paure si intrecciano con gli eventi professionali dentro la cronaca di due giornate di ordinario lavoro di un formatore in una piccola e tranquilla città del nord del nostro Paese. -
Counseling. Un modo di abitare il mondo. Presupposti, tecniche, finalità
Del counseling si parla spesso in modo generico, quasi fosse necessariamente una professione che fa molta fatica a farsi strada senza invadere il campo della psicologia. E inciampando spesso in pesantissime sentenze di tribunali di vario grado. Ma il counseling è un modo di «abitare il mondo», di pensare e di agire, è un complesso insieme di competenze che rendono più significativi e vincenti il mondo del lavoro e la vita quotidiana. È un insieme di presupposti logici, di tecniche e di abilità nel rapportarsi l'altro, sul lavoro come nella vita di tutti i giorni. Ogni professionista, ogni genitore, ogni docente, ogni persona può avvantaggiarsene per migliorare la qualità del suo tempo, per aumentare il grado di soddisfazione, per volere e ottenere di più dall'esistenza. Con la consapevolezza che tutto questo avviene in connessione con gli altri, per un progetto di vita che consideri gli interlocutori come i propri migliori alleati, per vincere tutti assieme. Per questo a Sistema Eduzione abbiamo lungamente distillato e oggi finalmente messe a punto e brevettato le counseling skills, per metterle a disposizione di chiunque, affinché tutti ci si possa relazionare liberamente e con piacere, senza passare dal malessere, dal disagio e, dunque, dalla cura. Affinché l'esistenza quotidiana sia uno scambio che restituisca a tutti un guadagno inaspettato. -
Audaci visionari. Come gli imprenditori fondano aziende, generano fiducia e creano richezza. Nuova ediz.
In questo libro, Ray Smilor svela l'essenza profonda dell'essere imprenditore. Attraverso la presentazione di storie concrete di successi e fallimenti, Smilor decifra il codice del dna imprenditoriale, illustra le qualità che consentono agli imprenditori di superare gli ostacoli e di muovere verso il futuro con energia e ottimismo, riuscendo a trascinare altre persone nel loro audace cammino. Gli imprenditori, sostiene Smilor, «credono fermamente nella loro abilità di influenzare gli eventi, nella loro capacità di indirizzare la sorte e nel loro potere di modellare il futuro». Come sostiene Gianfranco Dioguardi nella sua presentazione, sono parole a cui «in particolare i giovani della vecchia Europa dovrebbero ispirarsi, per riuscire a interpretare l'imprenditorialità con quell'entusiasmo e quella passione che così bene e in termini così intensi emergono dalle pagine di 'Audaci visionari'». L'approccio visionario, insieme a una buona dose di fortuna e alla capacità di apprendere dall'esperienza propria e altrui, sapendo ricominciare sempre da capo, dà sostanza e plausibilità a una delle affermazioni che meglio colgono lo spirito di Smilor e del «suo» imprenditore: «Se qualcuno ti dice che una cosa non è possibile, falla comunque». Prefazione di Giammario Battaglia. -
Il lavoro di qualità. Come prepararsi alla sfida dell'occupazione
In Australia esiste una terra non coltivata che però non è nemmeno foresta: è il territorio del «bush», una boscaglia bassa e incolta assunta dall'autore come metafora dell'incertezza. Dopo i decenni in cui vi era il 'giardino botanico' al quale tutti i principali lavori erano riconducibili, oggi vi è il «bush» in cui può dirsi sicuro solo il lavoro di chi si inventa e produce un 'valore' richiesto dal mercato o dalla società, e di chi fa i conti con i continui sconvolgimenti che avvengono nel mondo. Il lavoro di Federico Mioni nasce dall'esperienza in Federmanager Academy, dall'incontro con imprenditori e manager e dal confronto con le aspettative di tanti giovani che faticano a trovare opportunità nell'incertezza. È dunque un saggio sul presente e sul futuro del lavoro, che invita i giovani a credere nello studio e nel sacrificio, pur evitando gli eccessi di chi, per il lavoro o una carriera, distrugge gli affetti e il proprio equilibrio. È tuttavia innegabile che trovare un lavoro di qualità, oggi, richieda tanto impegno; è possibile trovarlo a condizione di sapere che ci si muove nel «bush», quello vicino a casa, o quello di una prospettiva internazionale. E per questo è un libro utile anche a chi giovane non è, e deve riconquistare un lavoro di qualità Prefazione di Giuseppe Biazzo. -
L' impresa inclusiva. LGBT e diversity in azienda
In Italia vi sono più di un milione di lavoratrici e lavoratori omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender. Dei loro diritti nella società civile molto si è ultimamente discusso in occasione dell'approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili. Il mondo del lavoro ha invece finora ignorato questa fetta di popolazione: da poco ci si sta accorgendo di loro come consumatori, ma nella grande maggioranza dei casi all'interno delle organizzazioni non li si considera ancora nella loro individualità. Si tratta di una diversità facilmente occultabile e tutti preferiscono ignorarla o considerarla alla stregua di un fenomeno circoscritto ad alcuni settori specifici come la moda. Niente di più lontano dalla realtà. La diversità di orientamento sessuale e di identità di genere è oggetto di discriminazione sui luoghi di lavoro come e ancora di più di altre tipologie all'onore delle cronache già da molto tempo. Se però le aziende vogliono riconquistare la fiducia dei propri collaboratori, se li vogliono motivare chiedendo loro proattività e identificazione col progetto d'impresa, il primo passo è rispettarli nella loro individualità, indipendentemente dalle diversità che li caratterizzano. Di inclusività si è molto parlato in questi anni ma il tema della popolazione lgbt in Italia è tradizionalmente rimasto ai margini. Questa guida vuole iniziare a ovviare a questo limite. L'Università Statale di Milano, con l'appoggio dell'Associazione Italiana per la Direzione del Personale e dell'Associazione Parks - Liberi e Uguali ha condotto un progetto di ricerca con alcune tra le aziende più all'avanguardia sul versante dell'inclusione. Frutto di questo studio è un volume semplice ma completo di introduzione al tema lgbt e lavoro, che offre molte indicazioni operative a partire dalle best practice di alcune aziende eccellenti. Prefazione di Ivan Scalfarotto e prefazione di Isabella Covili Faggioli. -
Lean marketing & sales. Oltre il prodotto: vendere soluzioni
Il lean marketing è un metodo innovativo che ripensa prodotti, servizi e strategie partendo dal cliente, dalla soluzione di un suo problema o dall'unicità di un'esperienza che gli viene offerta. Il lean marketing model fa fluire il valore verso il cliente, in modo veloce ed efficace, fornendo l'essenziale, ad un prezzo competitivo, quando e dove vuole il cliente. La sfida consiste nel farlo combattendo gli sprechi di tempo e risorse, eliminando gli errori, ottimizzando l'esistente, riducendo i costi, massimizzando i risultati, mirando all'eccellenza. Il metodo è fondato sulla misurabilità dei risultati, su idee ""agili"""" lanciate sul mercato attraverso il trystorming (pioggia di prove) mettendo a valore le idee vincenti e di successo, rispettando l'errore, esaltando la velocità, non sprecando risorse e budget. Il lean marketing ha un approccio pratico e si sposta nel «gemba» (dove accadono le cose), analizzando i modelli di consumo, le modalità di erogazione e distribuzione del valore, coinvolgendo le persone, migliorando i processi di vendita, digitalizzando i prodotti, guidando l'azienda verso il successo. Nel volume viene presentato il lean marketing canvas, un efficace strumento operativo che consente di riorganizzare ed efficientare i processi di marketing, comunicazione e vendite delle aziende. Il lettore troverà una serie di esempi e applicazioni del lean marketing canvas in diversi settori: digital, sanitario, turistico, enogastronomico. Prefazione di Franco Giacomazzi."" -
EmProvement. Come migliorare le performance e il benessere nella tua azienda
Un EmProver è un formidabile problem solver capace anche di attivare e alienare le energie e le potenzialità nascoste in un'organizzazione. «Cambia prima di essere costretto a farlo». Questo è il monito attraverso il quale Jack Welch, presidente di General Electric negli anni Novanta, spronava le aziende ad accettare il cambiamento come una dimensione permanente, pervasiva è proattiva di tutte le organizzazioni. Nella maggior parte dei casi invece il miglioramento scatta solo come reazione a un problema già evidente e muore quando il problema è stato risolto: la dimensione del cambiamento è quindi quasi sempre temporanea, specifica e reattiva, esattamente l'esatto opposto di quello che dovrebbe essere. In questo contributo l'autore presenta un approccio unico al miglioramento, mescolando in modo sinergico e creativo modelli di sviluppo dei processi e delle organizzazioni molto diversi e lontani tra loro: lean enterprise, approccio 6sigma, positive leadership e coaching umanistico. EmProvement (employees empowerment & processes improvement) presenta al lettore in un unico approccio una visione organizzativa e un metodo pratico per poterla ottenere: il segreto dell'approccio risiede nella capacità di individuare «campi di allenamento» dove il miglioramento dei processi si ottiene con e attraverso il benessere organizzativo. Questo libro è dedicato a tutti coloro che puntano alla crescita e all'eccellenza delle proprie aziende: imprenditori e manager che credono che il miglioramento sia una necessità e non una scelta per il successo di lungo periodo e che pensano al benessere organizzativo come la chiave per poterlo raggiungere. -
Il middle management del terziario di fronte alle nuove sfide organizzative. Nuove competenze e modelli
Nato da una ricerca promossa e realizzata da Quadrifor con il supporto scientifico-metodologico dell'Istituto Doxa, il volume illustra i risultati ottenuti da un'indagine quali-quantitativa sull'evoluzione del profilo professionale dei quadri del terziario, entrando nel merito delle competenze attese per il prossimo futuro. L'indagine mette in luce i lineamenti del profondo mutamento in atto, tratteggiando le caratteristiche della nuova figura che emerge dalle osservazioni della pluralità di attori consultati: referenti di imprese, dirigenti, responsabili delle risorse umane, società di consulenza e formazione e i quadri stessi. Ciò che si delinea non riguarda solo la specifica figura del middle manager, in quanto la sua centralità ci fornisce numerosi elementi conoscitivi per comprendere la direzione del cambiamento che stanno attraversando le organizzazioni del terziario. In altri termini, analizzare le nuove richieste di professionalità e di nuove competenze illumina il nuovo percorso intrapreso dalle imprese, come esse si trasformano e come cambia il mondo del lavoro. Quadrifor - Istituto bilaterale per la formazione dei quadri del terziario è un punto di riferimento per oltre 13.000 aziende e 61.000 quadri iscritti. Promuove iniziative di formazione in aula e a distanza, ed eventi indirizzati allo sviluppo delle conoscenze e competenze professionali del middle management del settore. Contributi di: Rosetta Raso, Roberto Savini Zangrandi, Pierluigi Richini, Luca Cerusa (Quadrifor), Vilma Scarpino, Valeria Reda, Ilaria Covizzi (Doxa), Luca Solari e Roberto Panzarani. -
Scuola, università, impresa. Ripensare le opportunità educative
È un terreno scivoloso e affascinante quello delle opportunità educative e della sinergia tra scuola, università e impresa in cui questo testo si avventura. Il suo scopo è ripensare la formazione e ridefinire il (mis)match tra le richieste delle aziende e i profili in uscita dei laureati, che spesso faticano a spiccare il volo. I focus sui temi dell'Education, condotti con le scuole superiori e le aziende, hanno permesso di raccogliere una sfida per favorire una visione propositiva e attenta sia alla professione docente, sia alla continuità dei percorsi di formazione e di crescita degli studenti, muovendo dall'assunto che i sistemi educativi non siano tanto argomento di cronaca nera, quanto piuttosto elementi strategici per lo sviluppo del Paese. Grazie ai contributi di docenti, professionisti, dirigenti scolastici, l'analisi, anche attraverso esempi di esperienze innovative condotte in vari istituti superiori e presso LIUC - Università Cattaneo, testimonia altresì quanto scuola, università ed imprese, mai prima d'ora così strettamente legate, condividano oggi in ambito formativo problematiche, contraddizioni e prospettive complesse e stimolanti. Prefazione di Lorella Carimali. Postfazione di Federico Visconti. -
Teoria U. I fondamentali. Principi e applicazioni
Otto Scharmer offre in queste pagine una guida concisa e accessibile alla sua Teoria U, una delle metodologie più apprezzate nel change management contemporaneo. Essa risponde alla domanda: come le nostre aziende e le nostre organizzazioni possono imparare a vedere e co-creare le possibilità emergenti nei contesti in cui operano? In un panorama segnato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità come possiamo imparare effettivamente dalle situazioni di crisi e co-progettare soluzioni efficaci? La risposta della Teoria U è che la nostra capacità di orientare l'attenzione letteralmente dà forma al mondo. Ciò che ci impedisce di esser presenti alle situazioni con efficacia è che non siamo pienamente consapevoli della condizione interiore da cui la nostra attenzione e le nostre azioni hanno origine. Scharmer chiama questa mancanza di consapevolezza il punto cieco della leadership contemporanea. L'obiettivo di questo libro è illuminare questo punto cieco e offrire strumenti concreti a leader e organizzazioni di qualsiasi industria e settore per rendere effettiva la loro capacità di co-creare il futuro.