Sfoglia il Catalogo feltrinelli025
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1921-1940 di 10000 Articoli:
-
La società italiana. Cambiamento sociale, consumi e media
La globalizzazione, l'unificazione del continente europeo, la rivoluzione tecnologica, la crisi economica, le ondate migratorie ecc. sono eventi epocali che, nell'arco di soli quindici anni, hanno letteralmente ridisegnato la fisionomia del nostro Paese. Questo studio nasce dunque dall'esigenza di scattare un'istantanea, alla luce di un simile ""tsnunami"""" della storia, della nuova identità della società italiana, di cui si sforza di tratteggiare le caratteristiche affidandosi all'analisi e all'interpretazione di un team di sociologi, raggruppati sotto l'acronimo OSI, Osservatorio sulla Società Italiana dell'Università IULM. Ne esce un ritratto composito ma organico, una sorta di stato dell'arte della società contemporanea, articolato in tre macro aree: società, consumi e media."" -
Privacy e controllo dei lavoratori alla luce del Jobs Act
Il 24 settembre 2015 è entrato in vigore il D. Lgs n. 151/2015, attuativo di una delle deleghe contenute nel Jobs Act, che modifica e riformula l'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori in materia di videosorveglianza, adeguando le disposizioni e le procedure preesistenti alle innovazioni tecnologiche e alla loro introduzione nei contesti aziendali. La riscrittura dell'articolo 4 rappresenta un primo passo verso il superamento di una norma risalente a 45 anni fa, ormai desueta, e ha il pregio di adeguare le esigenze organizzative e produttive aziendali alle necessità imposte dal diritto, senza che il lavoratore sia arbitrariamente sottoposto al controllo a distanza da parte del datore di lavoro. È stato diversamente regolamentato l'utilizzo degli impianti audiovisivi e dei dispositivi di controllo: i dati e le informazioni raccolti sono ritenuti utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro a condizione che ne sia data al lavoratore adeguata informazione nel rispetto della normativa sulla privacy. Tale controllo non può certamente essere considerato un'indebita ingerenza nella riservatezza del lavoratore; nel nostro ordinamento i diritti del lavoratore sono ampiamente tutelati sotto il profilo della garanzia della riservatezza, in virtù dell'atteggiamento da sempre assunto dal Garante rispetto alla protezione dei dati personali. È consentito il controllo a distanza dei lavoratori solo a fronte di un'esigenza organizzativa o produttiva. -
L' eleganza dell'okapi. Confessioni di un manager
Un leader non può essere noioso. Ma non sempre è evidente nelle teorie di leadership e nei racconti autobiografici. La storia di Denis Delespaul trascinatore per vocazione, fondatore e amministratore delegato di un istituto finanziario per un quarto di secolo - è, invece, proprio come lui: appassionato, fuori dagli schemi, elegante e informale; concilia chitarra e cravatta, jazz e musica classica, humour e filosofia; ha un certo ""je ne sais quoi"""" del parigino cool che ama l'Italia e quell'intelligenza emotiva che lo caratterizza. Il suo racconto porta al tavolo del CdA Nietzsche, Spinoza e Marco Aurelio, Irvin Yalom, Isaac Getz e Alexandre Havard; ma anche gli Orsetti del Cuore, Davy Crockett e Robinson Crusoe. Al di là di umorismo e divertissement, Delespaul è attento al contesto globale in cui si muove il nuovo management, chiamato a fronteggiare un presente drammatico e un futuro incerto. Destinata proprio a questa nuova generazione di dirigenti - e non solo - la storia del """"più giovane direttore di filiale"""" divenuto presidente trasporta il lettore in una corsa mozzafiato dalla Parigi del Sessantotto e del rock-'n'-roll alla Milano da bere, dalla crisi del nuovo millennio alle sfide di domani."" -
I pensieri del salmone. Contro l'ipocrisia del management moderno
Spesso, nelle imprese di oggi, si respira una brutta aria, fatta di parole vuote e consuetudini dure a morire. L'autore di questo libro, da trent'anni consulente e manager ad alto livello, dopo averne ""viste e sentite troppe"""", sceglie di nuotare contro corrente, come i salmoni. E di raccontare come funzionano davvero le cose, dietro gli slogan manageriali e le Ipocrisie che spesso connotano la vita quotidiana in azienda. Uno sguardo distaccato, Ironico e a volte sarcastico sulle dinamiche, palesemente sbagliate ma spesso consolidate, che rischiano di travolgere spirito di iniziativa, volontà di innovazione, propensione al cambiamento. Complessità, branding, valore, talento, meritocrazia, stock option, Ebitda, leva finanziaria solo sono alcune delle parole d'ordine (ingannevoli o male utilizzate) dietro cui si nasconde una """"malattia ben chiara da diagnosticare, ma di cui è difficile definire l'eziologia, la prognosi e soprattutto la terapia"""". Questo piccolo libro aiuta il lettore a esercitare uno sguardo diverso, laterale e vivacemente critico, per provare a risalire la corrente di quel fiume che impedisce di lavorare bene."" -
Esplorare i confini. Pratiche di donne che cambiano le aziende
In pochi anni aziende e lavoro sono drasticamente cambiati. Occorre un altro management. Serve per questo guardare ad alcune esperienze di donne, che appaiono anticipatrici di questo modo nuovo. Donne autorevoli, arrivate a coprire ruoli decisionali ma pensando e agendo a modo loro, portando il loro diverso punto di vista, fuori dalle logiche di potere. Donne che hanno portato coraggiose innovazioni, con effetti positivi per le persone e per l'organizzazione. Eppure queste politiche spesso non vengono valorizzate proprio perché non previste nelle teorie e nei modelli acquisiti. Per questo occorre mettere a fuoco il loro orizzonte di pensiero, coglierne i criteri e i metodi, che possono essere capitalizzati e usati altrove. Non per fare una nuova teoria, ma per trasformare l'azione in conoscenza. A vantaggio di tutti. Delle donne, più consapevoli della portata di quello che fanno. Degli uomini, che non accettano più di misurarsi con modelli manageriali impositivi. Delle aziende, che in pratiche di discontinuità scoprono il terreno per risultati imprevisti. Con queste donne abbiamo respirato una felice aria di libertà. Chi è manager ha uno spazio di autonomia che può usare per fare cose che abbiano un senso. L'insieme di esperienze e orientamenti che troviamo in questo libro ci dice che non esiste un management 'femminile', esiste un management diverso che viene dalle donne ed è una proposta per tutti. Un management orientato a non credere che sia impossibile cambiare, disposto ad esplorare i confini del noto. -
L'organizzazione perfetta. La regola di San Benedetto. Una saggezza antica al servizio dell'impresa moderna
I monasteri benedettini sono da 1500 anni un esempio illuminante di che cosa significhi vivere e lavorare in un contesto dove tutti abbiano chiari finalità e obiettivi, ruoli e mansioni e sappiano fare della comunità il proprio punto di forza. Un'organizzazione perfetta che ha attraversato i secoli e che molte cose può dire al mondo manageriale, grazie alla corretta gestione di valori condivisi, a una leadership diffusa e alla capacità di far lavorare insieme persone motivate e consapevoli delle proprie responsabilità. La Regola di San Benedetto è stata per secoli il faro di questi monasteri e ha saputo irradiare buon senso unito a un'estrema concretezza. Oggi rappresenta un richiamo forte alle radici comuni del vivere organizzato, alle sue regole di appartenenza può contribuire a ridare slancio alla vita aziendale e al governo delle imprese. Premessa di Roberto Comolli. Prefazione di Giuliano Vigini. -
Leadership e visione creativa. Come creare un mondo al quale le persone desiderino appartenere
Quasi tutti, in qualche momento, abbiamo provato il desiderio di ""cambiare il mondo"""" o di """"renderlo più vivibile"""". Di solito un desiderio come questo scaturisce da un sogno in cui vediamo come potremmo migliorare e arricchire la nostra vita e queste visioni del futuro spesso guidano il nostro operare quotidiano, fornendoci la motivazione e lo slancio per tentare un cambiamento. Le visioni che vengono condivise da più persone costituiscono poi la base per un lavoro di gruppo efficace ed efficiente; quelle che arrivano a essere condivise dai grandi numeri diventano il fondamento delle organizzazioni e delle culture e, in ultima analisi, del progresso civile. Per sviluppare e chiarire a noi stessi i nostri sogni e le nostre idee, per condividerle e ottenere l'impegno degli altri a realizzarli, per tradurli concretamente e raggiungere le nostre più alte aspirazioni occorrono però strumenti e abilità adeguati. Imparare ad auto-osservarsi e scoprirsi esattamente, imparare a sfruttare le proprie naturali capacità di leadership, di comunicazione e interazione attraverso l'identificazione della nostra visione e della nostra missione: sono questi alcuni dei cardini su cui fa leva il metodo di Dilts per """"creare un mondo al quale le persone desiderino appartenere""""."" -
L' evoluzione del welfare aziendale in Italia. Con indagine Doxa 2016 per Edenred Italia
L'anno della svolta. È così che potremmo definire il 2016 per il welfare aziendale. Il cambiamento del quadro normativo, grazie alle novità introdotte nella Legge di Stabilità 2016, probabilmente ha sancito il passaggio da una fase ""a macchia di leopardo"""" a una più consapevole e capillarmente diffusa. Nel libro si fa il punto rispetto ai cambiamenti intervenuti e alle opportunità che il nuovo contesto offre, alla luce non solo delle novità sul piano della norma, ma anche delle tendenze di fondo che soggiacciono alla crescita continua del welfare aziendale e che poggiano su un arco temporale più ampio. Punto di partenza, un quesito semplice e allo stesso tempo decisivo: perché cresce la domanda di welfare aziendale? Il libro, inoltre, presenta la terza edizione dell'indagine Doxa per Edenred sullo stato del welfare aziendale in Italia nel 2016. Un'indagine completa e focalizzata su molti aspetti del welfare aziendale che parte da un duplice quanto essenziale punto di vista: quello delle aziende e quello dei lavoratori. Una doppia e incrociata analisi che permette di valutare il fenomeno nel suo complesso e allo stesso tempo di evidenziare le differenze e le affinità di valutazione. Infine, un'analisi completa ed esaustiva del nuovo quadro legislativo e delle novità normative e fiscali del 2016."" -
The Lean CFO. Il controllo di gestione snello
A dispetto del titolo questo libro non parla solo di contabilità e di temi prettamente finanziari. È un manuale utile sia a coloro che in azienda implementano e mantengono sistemi di controllo di gestione (controller o CFO) sia a coloro che operano all'interno dei processi e troppo spesso, in un percorso di trasformazione lean, devono fare i conti con sistemi inadatti a mettere in luce i benefici dei miglioramenti realizzati nel gemba. È consuetudine ritenere che ""fare"""" lean significhi semplicemente trasformare processi produttivi applicando un set di tecniche. In realtà, per """"essere"""" lean, l'azienda dovrà anche trasformare il modo in cui misura se stessa, trovando metriche appropriate a evidenziare i benefici economico-finanziari del Lean System: è proprio questa la chiave di volta per far sì che «l'azienda concepisca il Lean come 'La' strategia aziendale anziché 'una parte' della strategia»."" -
Pensare per sistemi. Interpretare il presente, orientare il futuro verso uno sviluppo sostenibile
Negli anni seguenti alla pubblicazione de ""I limiti allo sviluppo"""", della cui stesura fu leader, Donella Meadows rimase sempre in prima linea nell'analisi di fenomeni sociali, economici e ambientali, fino alla sua prematura morte nel 2001. """"Pensare per sistemi"""" è un libro conciso sulla comprensione della realtà che ci circonda, e sul problem-solving a livello personale, organizzativo e globale. Edito nella sua prima stesura da Diana Wright, del Sustainability Institute, e adattato e tradotto in questa sua prima apparizione in italiano dal System Dynamics Italian Chapter (SYD1C), il Chapter italiano della International System Dynamics Society, questa essenziale introduzione sposta l'attenzione del lettore dal reame delle equazioni e delle simulazioni verso la realtà quotidiana di persone e organizzazioni, mostrando come sviluppare le abilità e competenze del pensiero sistemico che sempre più leader in tutto il pianeta considerano critiche ed indispensabili per la vita nel XXI secolo. Il libro si rivolge a manager, amministratori, ricercatori, formatori, consulenti, agenti del cambiamento; insegna loro a riconoscere i «punti di leva», quei luoghi di un sistema in cui un piccolo cambiamento può portare a grandi e durature trasformazioni. Prefazione di Carlo Petrini."" -
Vendere l'immateriale. Intangible marketing, marketing sensoriale, marketing narrativo
Nella attuale criticità di mercato le imprese sembrano concentrate soprattutto sul proprio capitale fisico e produttivo. Dovrebbero invece spostare lo sguardo verso quel patrimonio di cui spesso non sanno molto. È il loro Capitale Immateriale. Ripartire dai Fattori Immateriali: è il percorso da intraprendere. E il libro ci introduce e poi conduce lungo questo percorso. Ci fornisce strumenti e competenze di cui tutti dobbiamo oggi dotarci. Ci racconta l'utilizzo di suoni, odori, profumi, colori, sapori, nella costruzione di innovative architetture olfattive e identità sensoriali di spazi, prodotti, aziende, territori, brand del retail contemporaneo. Afferma la supremazia di emozioni e narrazioni nel nuovo paradigma della relazione con il consumatore. Ma ci ricorda che quel consumatore ha alzato l'asticella delle sue aspettative ed ora è alla ricerca di «segni d'amore» e vuole essere amato. Ci parla di un mercato ispirato alla nuova Umanizzazione della tecnologia. Lo fa con il tono leggero del ti racconto una storia, ma con l'efficacia di un tracciato parallelo e pragmatico di case history e performance di successo. Un libro che, inoltrandosi nei territori del marketing di ultima generazione, con sguardo diverso e con parole nuove, dà indicazione del cosa fare e del dove andare. Intangible Marketing, quel certo modo in cui ti farò sentire: il libro sintetizza così il messaggio emozionale dedicato al consumatore postmoderno e il senso e l'efficacia del percorso che ci propone. -
Sanità lean. Migliorare il servizio ai pazienti, ridurre gli sprechi, innovare la gestione ospedaliera con il metodo Toyota
Il Sistema di Produzione Toyota, più diffusamente conosciuto come Lean, ha avuto origine nel settore industriale ma si è progressivamente affermato come strumento per il miglioramento continuo della gestione ospedaliera. Il Lean System non ha come obiettivo la riduzione dei costi e nemmeno l'aumento della produzione. L'uno e l'altro beneficio si verificano come conseguenza del dispiegarsi di un'attività costantemente orientata alla generazione di valore e all'eliminazione di ogni spreco rispetto a tale obiettivo. Questa tensione verso il miglioramento dei processi di cura, reinventando il ""viaggio"""" della cura e accompagnando il paziente nel suo percorso, può essere ottenuta con una metodica applicazione di strumenti oramai consolidati e con il vivo coinvolgimento del personale ospedaliero. Questo libro spiega la posta in gioco per il sistema sanitario italiano, racconta casi di successo a livello nazionale e internazionale e soprattutto traccia una road map realistica, rivolgendosi a clinici, manager ospedalieri e policy makers."" -
Studiare in azienda, lavorare a scuola. Apprendistato e innovazione, il modello lombardo si fa strada in Europa
Il passaggio dalla società industriale alla società digitale chiede competenze che permettano di gestire e orientare il cambiamento. La smart factory, la ""fabbrica intelligente"""", dovrà controllare e gestire autonomamente i processi produttivi attraverso l'utilizzo di nuovi strumenti e nuovi software per la strutturazione di dati e macchine. Nell'ultimo decennio, infatti, sono cambiati i sistemi di organizzazione della produzione. Negli ultimi due anni la diffusione della sharing economy ha determinato anche in Italia una crescita del 35% delle piattaforme che offrono servizi di questo tipo, ed entro il 2025 il fatturato complessivo di questa nuova economia dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 miliardi di euro. Un sistema produttivo così fortemente orientato all'innovazione, necessaria alle imprese per mantenere e sviluppare le proprie quote di mercato, richiede persone con competenze professionali e relazionali idonee a gestire la rivoluzione tecnologica e il cambiamento in atto. Da queste premesse, provando a rispondere con i fatti a tematiche che cambiano con una rapidità indicibile, nasce questo testo, il cui primario obiettivo è quello di raccontare che in Lombardia esistono una Pubblica Amministrazione e un sistema di imprese che ogni giorno si impegnano per promuovere sviluppo e occupazione. E lo fanno sperimentando, costruendo percorsi normativi nuovi, metodologie e procedure di formazione innovative, con l'ambizione di entrare all'interno di campi inesplorati."" -
Il contratto di leadership. Quattro impegni da sottoscrivere per diventare numeri uno
Un capo deve saper guidare gli altri. Sembra ovvio, ma spesso non succede. È sempre più difficile trovare leader capaci di guidare bene le organizzazioni. Molti si rivelano inadatti, poco capaci, a volte persino disastrosi. C'è una crisi di leadership che sta erodendo la fiducia nei capi, sia nelle aziende sia nella società. E alla base di questa crisi, secondo Vince Molinaro, c'è una mancanza di responsabilizzazione. Avere leader competenti e credibili è un presupposto fondamentale per creare organizzazioni di successo. Diventare capi non è solo fregiarsi di una carica professionale: è una scelta di vita, che richiede consapevolezza, impegno e precise assunzioni di responsabilità. Dedicato ai manager di ogni livello, questo libro propone di istituire un vero e proprio ""contratto di leadership"""", pienamente compreso e concordato dai manager dell'azienda, che dovrebbero firmarlo (e rispettarlo) per diventare veri leader capaci di garantire il successo della propria impresa. Il libro delinea termini e condizioni del contratto, che impegna i manager a comprendere e sottoscrivere quattro punti: esercitare la leadership è una decisione consapevole, comporta delle obbligazioni, è impegnativo e significa entrare a far parte di una comunità di leader. Con stile vivace e diretto, Vince Molinaro ci guida lungo un percorso che ci porterà a capire che cos'è, quali responsabilità comporta e quale grandissima influenza esercita la leadership, non solo sull'azienda e sui dipendenti, ma anche sulla comunità."" -
Contabilità generale. La composizione del bilancio d'esercizio
Accedi subito al portale degli esercizi! Il nuovo corso di Contabilità generale è affiancato da un eserciziario on line, indispensabile per superare l'esame, disponibile sul portale http://guerininext.education Digita il codice che trovi all'interno del libro: potrai così creare un account e una password strettamente personali e accedere facilmente all'eserciziario. -
L' arte della consulenza. Come aiutare davvero e più velocemente
Troppo spesso i consulenti impostano la relazione col cliente come un medico distratto gestisce la visita a un paziente: si osserva il «malato», si compila una diagnosi - non sempre puntuale - e si somministra una soluzione, spesso generica o lontana dal problema reale. Questo atteggiamento astrattamente direttivo - telling - oltre a non sortire alcun effetto positivo, infastidisce il cliente che subisce in maniera passiva la presenza del consulente, anziché interagire. Se il ruolo del consulente è quello di aiutare a migliorare le dinamiche di un'organizzazione, egli dovrà, prima di tutto, presentarsi come un helper, un paziente, umile e attento osservatore della realtà aziendale, la cui gestione richiede sì un intervento esterno ma consapevole delle caratteristiche intrinseche all'organizzazione stessa e alle difficoltà contingenti. In altri termini, dovrà saper ascoltare prima di esprimere qualsiasi giudizio o giungere a conclusioni affrettate. Spinti dall'urgenza dei problemi, al contrario, si tende a ricorrere in maniera quasi automatica al procedimento formale, dimenticando l'importanza dell'ascolto «umile» da parte del consulente; solo in questo modo egli potrà creare una relazione di fiducia con il suo interlocutore e proporre interventi mirati, condivisi e rapidi. «Un aiuto reale può essere veloce, ma presuppone un rapporto fiduciario con il cliente che l'helper deve costruire fin dal primo giorno». Ricco di utili casi esemplificativi, ""L'arte della consulenza"""" spiega come creare con il cliente una relazione collaborativa, umana ed empatica anziché prescrittiva."" -
Le leve dell'innovazione. Lean, partecipazione e smartworking nell'era 4.0
L'esigenza di un salto innovativo del sistema produttivo italiano per uscire dalla crisi si sta affermando sempre di più. Nella manifattura avanza la sfida dei robot e delle tecnologie 4.0. Nelle banche e nei servizi si diffonde la digitalizzazione e un rapporto inedito tra aziende e consumatori. Tuttavia le tecnologie non bastano: ci vuole un grande sforzo di innovazione organizzativa che punti a creare organizzazioni in grado di apprendere, sperimentare, utilizzare al meglio le nuove tecnologie e valorizzare le persone. Come è possibile conciliare innovazione tecnologica, incremento della produttività e assetti organizzativi? Attraverso l'uso integrato delle diverse leve che contribuiscono al successo di un'impresa: la progettazione congiunta di tecnologia e organizzazione in un contesto di lotta allo spreco, di lean evoluta e di coinvolgimento dei lavoratori nel lavoro in team e nel miglioramento. In particolare per la gestione delle risorse umane si presentano nuove modalità di gestione dello spazio e del tempo con orari a menù e smartworking, di messa a punto di nuovi sistemi premianti e di welfare, di sviluppo di nuovi ruoli e competenze centrati sull'autonomia e la responsabilità. Il lavoro proposto da Luigi Campagna, Anna M. Ponzellini e Luciano Pero si propone di accompagnare le persone e le imprese in questo cambiamento culturale e fornisce le linee guida per percorrere l'«alta via all'innovazione», attraverso la lettura di diversi casi di chi vive la digital transformation, anche alla luce degli errori più comuni. Con un contributo di Diego Paciello. Introduzione di Emilio Bartezzaghi. -
In meta! Il rugby per le squadre aziendali
Nel ranking mondiale del World Rugby non si trova: è la squadra composta dalle persone che, pur non avendo mai toccato prima una palla ovale, hanno partecipato ad un «Outdoor Rugby» proposto come esperienza analogica di formazione, immergendosi in questo sport e nei luoghi in cui viene vissuto: campo, spogliatoi e docce, club house con tavoli e panche per terzi tempi più o meno clamorosi. Individui con caratteristiche molto diverse (provenienti da settori come Energia, Servizi, Meccanica, Ingegneria, Telecomunicazioni, Credito, Finanza, Grande Distribuzione, Costruzioni; impegnati in funzioni come Vendite, Sviluppo Prodotti, Ingegneria, Risorse Umane, Produzione, Comunicazione; uomini e donne coraggiosi e dinamici o prudenti e osservatori...) hanno così formato una squadra che ha una eterogeneità - e quindi un'efficacia potenziale - senza eguali e che ogni azienda desidererebbe avere. Questo è il racconto di quell'ideale, unica squadra, messo a disposizione di chi ama la formazione o il Rugby, o magari entrambi. Si tratta di un racconto esperienziale, composto da parti tecniche, a disposizione dei formatori, integrate da una sommaria descrizione delle caratteristiche principali di questo sport e completato da narrazioni analogiche, di natura fortemente emozionale, che ripercorrono esperienze personali dell'autore e con le quali si mostra una ulteriore, e forse più completa, gamma di ponti tra il sistema sportivo e quello organizzativo. La sintesi ed il racconto delle esperienze formative contenute in questo libro hanno beneficiato del confronto con Franco Ascantini, il «professore» per eccellenza del Rugby italiano, disponibile a condividere non solo l'altissima esperienza sportiva, ma anche la propria convinta e costante testimonianza sul modello educativo e valoriale in questo sport ma soprattutto nella società. -
L' arte di cambiare. Pratiche di leadership orizzontale per la business transformation
Una domanda da decenni ricorrente tra i dirigenti delle organizzazioni é: «Come posso motivare i miei collaboratori in modo che intraprendano in prima persona -grazie al loro senso di responsabilità - le iniziative necessarie per superare le sfide lavorative che incontrano, per raggiungere i risultati a cui ambiscono, e per vivere serenamente i cambiamenti?» Una domanda da decenni ricorrente tra i collaboratori delle organizzazioni è: «Come faccio in modo che i dirigenti ascoltino me e il mio team, cosicché alla fine si possa affrontare i problemi lavorativi reali? Ma cosa stanno facendo lassù? Perché progettano continuamente nuovi modi di lavorare?» In questo libro si descrive una metodologia che punta ad affrontare questo divario fra capi e collaboratori. Una metodologia per lavorare fruttuosamente sulle questioni più problematiche delle organizzazioni, specialmente in circostanze in cui il cambiamento è complesso. Essa si avvale di «domande lente» che non hanno risposte immediate, domande che vanno incontro all'ispirazione più profonda delle persone grazie al rallentamento del modo con il quale esse cercano risposte. Questa metodologia è collegata agli sviluppi recenti delle scienze sociali, brevemente descritti nel libro. Essa è anche connessa a pratiche pluriennali di leader creativi che da sempre cercano nuove modalità per affrontare la resistenza ai processi di cambiamento. -
Il futuro al lavoro. L'Italia al tempo dello smart working tra conservatori, vittime e innovatori
L'Italia è una Repubblica fondata sul diritto del lavoro. Un diritto sfuggente, frutto di prassi territoriali, di un lungo susseguirsi di leggi e provvedimenti, di un affastellarsi di norme interpretative. Le vecchie categorie che lo definivano - impresa e imprenditore, lavoro e lavoratore, dipendenza, contratto, ammortizzatore sociale - sono saltate, ma i più sembrano non averci fatto caso. L'Italia è però anche il luogo dove il lavoro sta cambiando. Nonostante un contesto apparentemente immodificabile, c'è chi il salto in avanti l'ha già fatto. Per esempio, superando la logica di un lavoro misurato in ore. Oppure costruendo sistemi che favoriscono lo smart working, il «lavoro agile», recentemente riconosciuto da una legge che in questo volume si presenta nel dettaglio. 0 ancora, trasformando il vecchio concetto di ammortizzatore sociale in un nuovo welfare aziendale che ha come obiettivo il benessere di ciascun collaboratore, inteso come il portatore di un valore aggiunto insostituibile. Non dichiarazioni d'intenti, non sogni, ma concrete esperienze raccontate da chi ogni giorno «lavora sul lavoro». Il futuro al lavoro è un viaggio nel mondo di oggi: un presente che puzza di passato - con le sue mille pastoie, le contraddizioni, l'attesa di miracoli che non arriveranno mai - ma che a tratti profuma di futuro. Un futuro che cammina sulle gambe di chi sceglie di cambiare e sperimenta nuove strade per innovare. ""Il futuro al lavoro"""" è una raccolta di storie vere.""