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Le nuove leve del consumo. Consumosfera e valore di comunicazione nel capitalismo digitale
La società del consumo ha modificato il nostro modo di vivere, le abitudini, i desideri e le strategie per realizzarli; si tratta di cambiamenti radicali che investono, ad ampio raggio, la sfera economica e i principali ambiti della vita di un individuo. Quali sono le nuove leve del consumo? Quelle che si sviluppano e prosperano all'interno della consumosfera e che spaziano in territori merceologici nuovi oppure profondamente rinnovati? Le ritroviamo nel settore del lusso, così come in quello delle energie rinnovabili e della crescita consapevole; dimorano, inoltre, all'interno del settore dell'elettronica e, in generale, nel mondo digitale. Esse hanno dato vita al consumption mix, cresciuto sulle ceneri del marketing mix, e ci spiegano fondamentali aspetti della società con le sue dinamiche presenti e future. Il volume propone un viaggio all'interno dei consumi e, contemporaneamente, suggerisce con quali forme di capitalismo digitale avremo a che fare nei prossimi anni. Un testo utile a tutti coloro che vogliono gettare uno sguardo sulla società che verrà. -
Il futuro del welfare è in azienda
Sono sempre più numerose le aziende che offrono benefit e servizi di welfare ai propri dipendenti. La retribuzione del lavoro sta cambiando pelle e vicino al salario monetario sta crescendo il salario sociale, ossia la retribuzione in natura, più conveniente sul piano fiscale e contributivo. Si tratta del cosiddetto welfare aziendale che permette di remunerare i dipendenti con una serie di servizi alla persona e di sostegno al potere d'acquisto tramite l'offerta di servizi di assistenza per i propri familiari, sia bambini sia anziani non autosufficienti, buoni spesa, buoni pasto, iniziative di conciliazione tra vita privata e lavoro, contributi per l'acquisto dei libri per i propri figli, assicurazione sanitaria e via dicendo. Complice la lunga crisi economica di questi anni, molte aziende non sono più in grado di sostenere aumenti monetari per i propri dipendenti e grazie ai vantaggi fiscali del salario sociale ricorrono a piani di welfare aziendale. Si tratta, si badi bene, di un sistema virtuoso che conviene a tutti: all'azienda che migliora la produttività, ai dipendenti che vedono aumentare il loro potere d'acquisto e allo Stato che può fare affidamento su una fonte di finanziamento aggiuntiva per le politiche sociali. Lo sviluppo e la centralità del welfare aziendale prende piede, infatti, all'interno della crisi di sostenibilità del nostro modello di stato sociale e dalla conseguente necessità di individuare nuove leve di finanziamento della spesa sociale. -
Immaginare il futuro. L'impresa come comunità generativa
Immaginare il futuro è il primo passo per costruirlo. Apertura, autenticità, congruenza, creatività, intuizione, reciprocità, semplicità, spontaneità, sono le parole per il futuro proposte dall'autrice in un percorso che, partendo dallo scenario della crisi finanziaria del 2008 e delle conseguenze sul sistema economico e sociale, arriva alla definizione di un profilo di impresa quale ""comunità generativa"""", capace di collegare la propria azione in una visione, un orizzonte comune e condiviso con la società nella quale opera. Capace di assumersi la responsabilità di costruire un futuro migliore per il Paese. Rosanna Celestino riporta, a sostanziare le sue riflessioni, interviste e conversazioni con imprenditori e manager che si aprono con il tema """"Come vogliamo essere"""", come Paese e come Imprese, proposto da Alberto Baban, Presidente delle Piccole e Medie Industrie di Confindustria, e continuano con i contributi di Elena Aniello, Lorena Antoniazzi, Olivia Bacco, Gianluca Bocchi, Roberto Cingolani, Stefano Colli Lanzi, Beppe Cova, Maurizio di Robilant, Sergio Fava, Cinzia Giangiacomi, Guido Giubergia, Enrico Loccioni, Gianluca Massalini, Luca Mirabassi, Barbara Paglieri, Giuliana Paoletti, Giovanni Ricceri, Valter Scavolini, Marco Scippa, Paolo Umidon, Luca Valerii, Lucio Zanca."" -
Dialoghi inattuali sull'etica. Quello che le business school non dicono
Dopo anni di conversazioni con Manager e Professional nelle aule di formazione, e diverse migliaia di amici che vi hanno partecipato, ciascuno a suo modo, gli autori hanno pensato che forse era giunta l'ora di aprire con una platea più vasta un dialogo su temi che troppo spesso rimangono sotto traccia nelle nostre esistenze lavorative. Etica, complessità, geo-strategia, macroeconomia: chiunque abbia a cuore una partecipazione consapevole al proprio lavoro quotidiano si è posto domande profonde su questi argomenti. E raramente ha trovato ascolto all'interno della propria realtà. Non sempre le Business School, come suggerisce il titolo, vi nascondono deliberatamente ciò che troverete invece in questa collana. A volte i loro insegnamenti sono dichiaratamente divergenti; ma, più spesso, si limitano a lasciare assunti fondamentali tra le righe, come se si trattasse di una conoscenza su cui siamo tutti tacitamente d'accordo. Gli autori, troppo spesso, non si sono trovati d'accordo con questo pensiero unico dominante. E iniziano a parlarne, dialogando in libere conversazioni, dal tema che più di tutti considerano maltrattato e banalizzato dal mainstream. l'Etica d'Impresa e nell'Impresa. -
Le persone e la fabbrica. Una ricerca sugli operai Fiat Chrysler in Italia
Questo libro presenta i risultati di un percorso di ricerca durato più di due anni, che ha studiato gli effetti sul lavoro e sui lavoratori del World Class Manufacturing (WCM), il sistema di produzione adottato progressivamente a partire dal 2006 negli stabilimenti del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e CNHI (Case New Holland Industriai). Innovando i principi e i metodi della Lean, il WCM propone un percorso verso l'eccellenza nei sistemi produttivi attraverso il miglioramento continuo delle performance. Nel WCM l'innovazione viene realizzata anche attraverso un elevato coinvolgimento dei lavoratori che consente di conciliare passo dopo passo la necessità di efficienza aziendale con la qualità del lavoro delle persone. La ricerca, attivata dal sindacato FIM-CISL e condotta da un gruppo di ricerca multidisciplinare, è stata realizzata in trenta siti produttivi e ha coinvolto circa 5000 operai. Vi hanno collaborato lavoratori e rappresentanti sindacali, ma anche tecnici e dirigenti aziendali, tra cui i responsabili del WCM e del Manufacturing. Nel presentare il percorso e i risultati della ricerca, il libro individua temi, problemi e prospettive anche internazionali, con storie di vita di operai e manager, descrizioni di fabbriche in altri paesi, interviste ai protagonisti e interventi di altri studiosi. Un'analisi che non riguarda solo la ""galassia Fiat"""", ma il futuro dell'intera industria italiana alla ricerca di nuovi modelli di produttività e di competitività."" -
Leggere le organizzazioni. Le teorie e i modelli per capire. Manuale di organizzazione aziendale
Saper fare organizzazione significa guidare e condurre le persone verso gli obiettivi desiderati. È una tipica responsabilità dei capi, a tutti i livelli, ossia di coloro che gestiscono le persone, guidano i comportamenti, stabiliscono ruoli e funzioni e determinano, organizzandola, il successo o l'insuccesso della propria azienda. Questo nuovo manuale di Organizzazione vuole accogliere e comunicare in modo semplice e preciso le teorie di base di questa disciplina, gli strumenti e le tecniche che consentono di interpretare le logiche organizzative e di comprendere le diverse linee di pensiero che, dalla fine del XIX secolo, si sono susseguite fino ai nostri giorni. Leggere le organizzazioni propone le linee guida per costruire la ""cassetta degli attrezzi del buon organizzativo""""; fornisce gli strumenti utili all'analisi e alla diagnosi di un assetto organizzativo, a partire dalle competenze degli individui che compongono l'organizzazione stessa, dalle relazioni tra i ruoli, dalle componenti motivazionali dei comportamenti e delle dinamiche decisionali."" -
I mestieri del food & beverage. Fra tradizione e figure professionali emergenti
Parlare di Food & Beverage significa occuparsi del patrimonio agricolo, ambientale ed enogastronomico del nostro Paese, nonché di un settore (quello agroalimentare) che rappresenta una delle eccellenze globalmente riconosciute del Made in Italy. Negli ultimi anni, inoltre, l'orientamento alla cultura del cibo, è aumentato; questo cambiamento ha portato risvolti anche nel mondo del lavoro all'interno di questo variegato settore. Questo libro nasce con l'obiettivo di fornire informazioni sul settore ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro, alle imprese, e ai decisori pubblici che disegnano le politiche industriali e del lavoro. Il volume sistematizza e discute i principali dati economici del settore, i dati relativi all'occupazione, e i dati del livello retributivo dei principali attori della filiera del cibo in Italia (anche in una prospettiva di comparazione internazionale). In aggiunta, vengono fornite informazioni in merito alle figure professionali tipiche degli attori della filiera agroalimentare, distinte in figure tradizionali ed emergenti, presentando, per ognuna di esse, i dati relativi ai loro contenuti professionali, alle competenze richieste e alle loro dinamiche retributive. Prefazione a cura di Slow Food. -
Toyota culture. Creare una cultura orientata all'eccellenza
"Toyota Culture"""" mostra la cura che questa azienda mette per creare persone di elevata qualità e per accrescerne costantemente il valore. È questo uno degli aspetti meno conosciuti del Toyota Production System, ma al contempo il punto chiave per ottenere risultati duraturi nel tempo. Il libro descrive tutte le fasi di gestione del personale, dalla selezione allo sviluppo delle persone. Ma descrive anche i meccanismi gestionali quotidiani, attraverso i quali l'azienda ingaggia le persone, le coinvolge e instilla in loro l'«ossessione» per la qualità e la ricerca del miglioramento continuo. Quando Toyota aprì i suoi primi stabilimenti negli Stati Uniti, si trovò a dover creare una cultura orientata all'eccellenza, in un contesto profondamente diverso da quello giapponese. Questo costrinse l'azienda a dover rendere «esplicite» alcune pratiche relative alla gestione delle persone, che fino ad allora erano rimaste tacite. Toyota rispose con successo a questa sfida riuscendo a preservare i propri valori chiave, adattandoli con intelligenza alla situazione molto diversa del mercato del lavoro statunitense. Attraverso la descrizione di quest'esperienza, il libro riesce a svelare aspetti poco conosciuti di uno dei sistemi manageriali più studiati al mondo. La lettura di questo libro consente di comprendere come, per ottenere risultati di eccellenza, sia fondamentale acquisire una conoscenza dei principi del Toyota Production System, uniti ad un'immensa fiducia nelle infinite potenzialità di ogni essere umano." -
I reati nella gestione del rapporto di lavoro
"In questi ultimi anni si assiste a una certa invasività del diritto penale nel campo classicamente oggetto del diritto del lavoro. Quest'ultimo sta guardando al diritto penale per un completamento necessario della sua continua evoluzione. Il volume presenta quindi in modo del tutto inedito situazioni tipiche quotidianamente vissute sui luoghi di lavoro viste da un'angolatura del tutto diversa cercando di comprenderne il 'lato oscuro' e di mettere in guardia da situazioni apparentemente innocue ma che possono, viceversa, essere foriere di gravi ripercussioni non solo personali. Lo scopo del libro, oltre a dare delle risposte concrete sui singoli casi, è soprattutto quello, più importante, di fornire ai manager gli strumenti per agire in ogni situazione e di acquisire, in particolare, la capacità di autovalutare il proprio operato, le proprie decisioni e comportamenti alla luce di come potrebbero essere successivamente visti cambiando la prospettiva da cui vengono guardati."""" (dalla prefazione)" -
La fabbrica delle macchine. Viaggio nei sistemi per produrre italiani
Tremila chilometri. Tra le Prealpl e il Nord-est, le colline dall'astigiano e le risaie di Pavia, sulle sponde del lago Maggiore, lungo la via Emilia. E poi a Torino, Trento, Brescia. A Milano e nella sua cintura produttiva. Un viaggio per andare a raccontare sul campo, dentro le fabbriche, parlando con imprenditori e addetti, un'eccellenza industriale italiana. Un settore, quello dei costruttori di macchine utensili, robot e automazione, capace di adattarsi darwinianamente alla globalizzazione, di reagire alla crisi e di conquistare e mantenere un'indiscussa leadership globale in molte nicchie produttive, così come nelle classifiche mondiali di produzione ed export, dove occupa rispettivamente il quarto e il terzo posto assoluto. A dispetto di cambiamenti economici che in pochi anni hanno portato i produttori di macchine utensili italiani a non confrontarsi più solo con tedeschi e giapponesi, ma a fare i conti anche con nuovi e potenti competitor come Cina e Corea del Sud. Qual è il segreto di queste imprese? Perché, nonostante tutto, ce l'hanno fatta? La risposta è nei dettagli, spiega il viaggiatore, da osservatore curioso e attento: fedeltà e passione a progetti spesso nati dentro botteghe artigiane o officine; ma anche ""qualità ai massimi livelli, prodotti sulla frontiera della tecnologia, capacità di assistenza immediata, reputazione sul mercato cristallina. E anche dopo sette anni di crisi, a ben vedere, la macchina utensile italiana è ancora proprio così""""."" -
Progettare le organizzazioni. Le teorie e i modelli per decidere
Quali sono le competenze richieste a chi si appresta a organizzare persone e attività all'interno di un'azienda? Che cosa significa, nell'ambito di una pianificazione strategica così come della quotidianità aziendale, costruire un modello di organizzazione? Esistono teorie e, soprattutto, tecniche che consentono di intervenire in chiave progettuale nei meccanismi attorno ai quali si articola un disegno organizzativo. Chi si occupa di organizzazione potrà rintracciare, in questo manuale, gli strumenti per cimentarsi in una delle attività più comuni e al tempo stesso complesse e cruciali del management, attraverso l'analisi degli elementi sui quali si fondano le scelte e le caratteristiche di un assetto organizzativo. A partire dalla presentazione delle logiche classiche della progettazione, il testo si concentra poi sui concetti di base del disegno organizzativo contingency e conclude con una disamina delle scelte derivanti dai modelli contingenti evoluti, fornendo le principali linee guida per arrivare a disegnare una struttura. La seconda parte del manuale è invece dedicata alle teorie più recenti che si sono affacciate nell'universo disciplinare dell'Organizzazione aziendale, utili per comprendere il pensiero organizzativo ""in formazione""""."" -
The human side of digital. Era digitale, capitale umano, nuovi paradigmi
La trasformazione delle organizzazioni che deriva dalla diffusione delle tecnologie digitali è appena iniziata, ma già propone sfide manageriali importanti. Mentre dedichiamo molte attenzioni all'esperienza del cliente attraverso le mille forme di rapporto digitale (i blog, i social, il mobile ecc.), fatichiamo invece a capire come modificare i nostri processi e i nostri sistemi di ruoli, in una parola la nostra organizzazione, ancora così burocratica e rigida. Eppure le persone che lavorano per noi sono le stesse che consumano voracemente tecnologia nei loro processi di interazione e di acquisto. Ci manca dunque qualcosa o semplicemente non è vero che le relazioni al tempo dei social cambiano anche dentro le organizzazioni? Questo libro sceglie la prima alternativa e fornisce ai manager e alle imprese una prospettiva interna per la trasformazione digitale, articolandola su alcune delle principali leve di gestione del capitale umano. È un libro di apertura, orientato a proporre le basi per un dialogo da sviluppare dentro le organizzazioni con iniziative mirate di cambiamento che, pur richiedendo molto coraggio, possono rappresentare la base di un nuovo vantaggio competitivo. Nella struttura molto fluida del digitale, i capitoli accostano esperienze attuate, suggestioni possibili e indicazioni per il futuro in modo da consentire anche ad un neofita di percorrere tutto lo spazio dell'innovazione organizzativa che si sta realizzando. -
La formazione concreta. Ovvero come rivoluzionare l'approccio formativo
In uno scenario economico sempre più legato a servizi e manifatture ad alto valore aggiunto, in cui le persone sono il vero fattore critico di successo, è lecito domandarsi se i modelli formativi nati negli anni Cinquanta, cresciuti in ambiti di organizzazioni strutturate, fondati su ruoli ben definiti e su compiti assegnati, possano essere ancora adeguati. In altre parole: la formazione, così come l'abbiamo vissuta e praticata, mantiene ancora tutta la sua efficacia in azienda, o è cambiato il paradigma e siamo giunti a una svolta? E se questa inversione di tendenza è oramai arrivata, quali sono le tecniche e le metodologie oggi utili per una formazione aziendale efficace? Questo libro cerca di offrire possibili risposte a tali domande attraverso una chiave di lettura che parte dall'operatività dell'impresa: la formazione concreta. Con la formazione concreta, infatti, il risultato formativo si ottiene mediante il perseguimento di un obiettivo aziendale contestualizzato, concreto, definibile e quantificabile. Questo obiettivo è, tuttavia, anche occasione di apprendimento, comprensione e sviluppo professionale (come nella formazione tradizionale). L'universo della formazione concreta offre molteplici e stimolanti spunti di riflessione a chi oggi si trova ad affrontare problemi collegati allo sviluppo di conoscenze tacite, motivazione ad apprendere, superamento della barriera applicativa, memorizzazione dei concetti, persistenza dei comportamenti. -
L'ho fatto per voi. La convivenza fra generazioni nell'impresa di famiglia
"Nelle vicende delle Imprese di carattere familiare ogni giorno riaffiorano ansia, emozioni, progetti, entusiasmi, conflitti, errori che sento dentro di me, che ho vissuto per i miei primi diciotto anni e che mi hanno lasciato un imprinting indelebile. La casistica che ho raccolto In oltre trent'anni di studio professionale e di attività di ricerca, anche in ambito universitario, mi permette oggi di ricostruire le vicende umane, organizzative ed economiche che sono comuni alla maggior parte delle famiglie impegnate in attività imprenditoriali in Italia e nel mondo. La complessità delle dinamiche psico-sociali intrecciate con quelle più squisitamente tecniche rende affascinante, nuova e produttiva un'attività professionale che tende alla vita: le statistiche dicono che due terzi delle imprese familiari non sopravvivono alla seconda generazione e solo il nove per cento vive alla terza. Ogni volta che accompagno una di queste imprese a un qualsiasi risultato positivo e disegniamo assieme scenari futuri, sento che in quell'aprile del 1974 mi sbagliavo: nulla è mai veramente finito.""""" -
Nove mosse per il futuro. Il lavoro che cambia spiegato ai giovani
Questo libro è rivolto a tutti i giovani in procinto di cercare un lavoro. Non è, però, una cassetta degli attrezzi utile per scrivere al meglio un curriculum vitae o per affrontare con il giusto piglio un colloquio di lavoro. L'obiettivo decisamente più ambizioso è di far breccia nel modo di pensare dei giovani, e di spronarli a mettere in gioco determinati comportamenti per affrontare al meglio la sfida del lavoro dei nostri tempi. Il libro si rivolge direttamente alle giovani generazioni per aiutarle a comprendere meglio la realtà del mondo del lavoro di oggi, contribuendo ad interpretarla, in modo da ricavarne opportunità piuttosto che frustrazioni. Esistono tante possibilità e tante strade per realizzare se stessi e sentirsi appagati. Quello che conta, però, è l'atteggiamento verso il lavoro. Nove mosse per il futuro indica la giusta mentalità che occorre per farcela. -
A.A.A. lavoro offresi. Quel che devi sapere sulle opportunità della garanzia giovani
L'Europa al servizio dei giovani non è un'utopia ma una realtà, che esprime le sue potenzialità tramite la Garanzia Giovani. Oggi il tasso di disoccupazione tra i giovani è senza dubbio ancora elevato ma molti sono gli strumenti messi a disposizione dall'Unione Europea, che troppo spesso è considerata una realtà astratta, burocratica e lontana dalle reali esigenze dei cittadini. Proprio alle generazioni più giovani - alle quali l'Europa con la Youth Guarantee si rivolge - è data una straordinaria opportunità di crescita e partecipazione, un'occasione che gli Stati membri stanno cogliendo e mettendo a frutto. Il sostegno all'inserimento lavorativo dei giovani, mediante politiche attive di istruzione e formazione, è un'iniziativa europea volta a contrastare la disoccupazione. Ma come si evolve, nel quadro degli stati membri, l'applicazione della normativa? Quali sono i modelli virtuosi e trainanti? A che punto è il nostro Paese? Sebbene l'Italia, grazie ai tassi di occupazione della Lombardia, non sia il fanalino di coda dell'Europa, molti sono i gap che si trova a dover colmare. Lo studio, condotto dall'on. Lara Comi (deputato e Vicepresidente del gruppo del Partito Popolare Europeo), con la collaborazione di Gi Group Academy e Assolombarda, propone un quadro completo della situazione italiana e dei singoli stati europei, corredato da indicazioni puntuali, indirizzi e consigli pratici per tutti i giovani alla ricerca di un impiego. Prefazione di Jyrki Katainen. Introduzione di Carlo Altomonte. -
Dentro la formazione. Etnografia, pratiche, apprendimento
La ripresa d'interesse per gli approcci qualitativi nella ricerca sociale trova un punto di riferimento cruciale nel vigoroso processo di cambiamento che ha investito, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, le epistemologie contemporanee ed è caratterizzata, tra l'altro, dalla nuova centralità dell'etnografia e dal suo diffondersi oltre i confini disciplinari e di ricerca dell'antropologia entro i quali era originariamente collocata. Si può dire che nelle scienze sociali contemporanee, l'etnografia è parte integrante dei metodi qualitativi d'indagine ed appartiene in egual misura al bagaglio metodologico tanto degli antropologi, quanto dei sociologi, degli psicologi sociali, degli analisti di organizzazione, dei formatori, degli studiosi dei processi di apprendimento. In questa cornice di riferimenti tematici, il volume illustra le potenzialità pratiche dell'etnografia applicata alla formazione. Dopo una parte introduttiva che espone i fondamenti dell'etnografia (definizioni, origini, basi teoriche, evoluzione), la seconda parte ne delinea i tratti costitutivi di approccio euristico e di pratica di scrittura. La terza parte illustra e descrive - con il supporto di casi tratti da esperienze concrete di lavoro sul campo - alcune tra le possibili modalità di coniugare l'approccio etnografico con le dimensioni tecniche più rilevanti dell'azione formativa. -
Spendig review in ospedale senza tagli. Il lean system applicato alla sanità
Con l'approccio lean qualsiasi struttura sanitaria può trarre enormi vantaggi in termini di risparmio grazie all'eliminazione di sprechi gestionali; e ciò senza tagli né accorpamenti forzati. Gli ospedali sotto i 500-600 posti letto (il 90% in Italia) possono ottenere risultati sistemici, con riduzione dei costi a doppia cifra percentuale, in tempi medi di 3-4 anni. Per ospedali con oltre 800-1000 posti letto i tempi sono più lunghi per un risultato sistemico; ma anche in questi casi si registrano in pochi mesi risultati rilevanti nelle aree in cui le tecniche lean vengono utilizzate. In qualunque caso, prerequisito fondamentale è che l'alta Direzione sostenga la trasformazione con determinazione, lasciando che essa si sviluppi dal basso (dagli operativi) attraverso la formazione. La continuità nell'azione della Direzione è dunque l'unico vero limite che la politica sanitaria dovrà superare per snellire gli Ospedali senza alcun bisogno di tagli. In questo libro sono raccolti i progetti lean avviati e in parte già conclusi dall'Ente Ospedaliero Galliera di Genova, quasi 50 azioni capaci di generare sorprendenti riduzioni di sprechi e di costi. -
Genitori al lavoro. L'arte di integrare figli, lavoro, vita
Tre punti di vista distinti e convergenti per cercare di comporre in un insieme armonico figli, lavoro e vita personale: madri, padri e aziende vengono accompagnati a riflettere su nuovi modelli possibili di gestione del work-life balance con uno sguardo multidisciplinare, tra comportamento organizzativo, psicologia e management. Da un lato, infatti, il ruolo materno ha un grado di complessità sconosciuto alle generazioni precedenti: la scelta di diventare madri e, in parallelo, continuare nel proprio impegno professionale si scontra ancora con il duplice dogma per cui ""se sei una brava madre non dovresti lavorare"""" e """"se vuoi lavorare bene non dovresti essere madre"""". Legittimare nelle donne la loro ambivalenza verso i vari ruoli e verso la fatica stessa della conciliazione significa porre le premesse più solide perché l'esperienza della maternità si traduca in una ri-nascita positiva a se stesse, alla relazione genitoriale e al ruolo professionale. Contemporaneamente, anche in Italia, stanno comparendo sulla scena i """"nuovi padri"""", che rivendicano un ruolo attivo fin dalla sala parto. Questo coinvolgimento affettivo, operativo e concreto nella vita dei figli piccoli pone la necessità di una revisione di modelli sia familiari, sia aziendali. Per le organizzazioni lavorative si tratta di guardare alla genitorialità con uno sguardo che non solo contempli le neo-madri in congedo, ma coinvolga padri e genitori che vogliono essere più presenti nella vita dei figli."" -
Total flow management. Kaizen per l'eccellenza nella supply chain e oltre
In un periodo di turbolenza economica come quello attuale, all'impresa è richiesto di mettere in campo strategie diverse per conoscere sempre meglio i bisogni dei clienti aumentando la presa diretta sul mercato e innovando senza sosta, nel prodotto e nel processo. Un'innovazione che non può più essere ""one shot"""", ma deve diventare un elemento strutturale della vita aziendale. Al sistema di produzione è inoltre richiesto di migliorare contemporaneamente le performance industriali e di essere flessibile e veloce nell'avviare nuovi prodotti, modificare linee, layout e intere supply chain. A oggi l'approccio Kaizen è il modello più efficace per realizzare questi obiettivi e supportare la strategia, ma solo una piccola parte delle aziende che abbracciano questo nuovo paradigma riesce a svilupparne il pieno potenziale, la cui chiave di volta consiste nella capacità di rendere semplice ciò che è complesso. Euclides A. Coimbra è riuscito in questa sfida, annoverando decine di esperienze di successo realizzate dai consulenti Kaizen Institute in tutto il mondo e nei più differenti settori industriali. In questa nuova edizione italiana, inoltre, Bruno Fabiano e Carlo Ratto di Kaizen Institute Italia formalizzano per la prima volta il concetto di FSL - Flow, Synchronization, Leveling, che rappresenta l'ultima evoluzione del pensiero Kaizen.""