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Teologia politica
"La fede cristiana è interamente politica: essa è fondatrice di comunità ed è fin dal suo inizio riferita all'ambito politico secolare"""". La relazione tra la trascendenza di Dio e l'agire nel mondo dei cristiani - nucleo della teologia politica del cristianesimo - non è tuttavia scevra da problemi: l'assemblea dei credenti è infatti una comunità in tensione tra due mondi, il Regno di Dio e quello secolare, un'istituzione in questo mondo ma non di questo mondo che rivendica fin dall'inizio la propria libera esistenza e fondamentale autonomia. In queste pagine Armin Adam ricostruisce con grande finezza un quadro sintetico ed esauriente dello sviluppo storico - da Gesù ai giorni nostri - della teologia politica cristiana dal punto di vista delle sue implicazioni complessive tanto rispetto ai fondamenti quanto rispetto alla concreta interazione nella storia." -
La scelta. Ciò in cui credi e la norma che ti dai
Benché da sempre strettamente intrecciati, concetti quali ciò in cui si crede - il valore - e la norma che ci si dà per regolarsi conservano una differenza che, per Sergio Rostagno, va non solo tenuta presente ma coltivata. In queste pagine, Rostagno ridiscute, quindi, le questioni tuttora aperte dell'etica e della laicità dal punto di vista del rapporto tra norme e valori. L'autore afferma così che le regole sono necessarie a chi non è, e non pretende di essere, in possesso della verità, mentre il pensiero di Dio guida la ricerca di soluzioni umane fraterne e stabili, ma sempre precarie e rivedibili. Per Rostagno, l'assoluto non cancella così il relativo ma, al contrario, lo sostiene. -
Scienza dell'amministrazione, critica del socialismo scientifico e teoria del decentramento. Scritti 1873-1898. Vol. 2
Questo secondo volume dell'opera dedicata a Carlo Francesco Ferraris propone una ricca scelta di scritti inediti o rari che ci restituiscono il significato originale e gli elementi essenziali del suo pensiero politico e della sua concezione della scienza dell'amministrazione statale. Oltre a un chiaro intento filologico-scientifico, la pubblicazione mira a inserire la figura e la riflessione di Ferraris nel contesto storico e istituzionale dello Stato unitario nonché nella storia dello Stato sociale in Italia, alla cui costruzione lo statista contribuì con importanti azioni e iniziative. Non manca lo sforzo di inquadrare la figura di Ferraris nel dibattito sugli esiti novecenteschi dello Stato sociale. -
Apocalisse
Il commentario di Boring affronta l'Apocalisse nel suo complesso, interrogandosi sulla sua funzione teologica e sul modo in cui i cristiani che oggi desiderano vivere nella fede e in modo responsabile nel mondo possano ritrovarvi la Parola di Dio. Affrancandosi dalle interpretazioni sensazionalistiche, l'autore analizza il libro come esempio di profezia cristiana e ne evidenzia il fenomeno centrale, ossia il Cristo risorto che parla alle chiese attraverso lo Spirito. Si tratta di un messaggio imprescindibile per la chiesa contemporanea, che immagini violente e contenuti in apparenza bizzarri non dovrebbero oscurare, un messaggio in grado di equipaggiare i cristiani per la tumultuosa vita nel presente alla luce dell'atto redentore di Gesù. -
Come una città sulla collina. La tradizione puritana e il movimento per i diritti civili negli U.S.A.
Tra il 1955 e il 1968 gli Stati Uniti furono scossi da un movimento di massa per l'integrazione razziale, i diritti civili degli afroamericani e la giustizia sociale. Nonostante gli obiettivi fossero politici, il movimento aveva una forte impronta morale e religiosa, ben rappresentata dalla leadership del pastore battista Martin Luther King e di altri esponenti delle Black Churches. L'azione e la testimonianza di molti di essi si ricollegava alla tradizione puritana, a quel movimento teologico e spirituale che ebbe un ruolo essenziale nella storia civile dell'America coloniale. Basato principalmente sulla storiografia americana, il libro di Naso è un prezioso strumento per comprendere la complessità della dimensione religiosa negli Stati Uniti di oggi. -
Opere scelte. Vol. 3: La divina predestinazione.
La dottrina della predestinazione, che nella storia del pensiero cristiano ha dato luogo a diversi equivoci, è associata in modo così stretto a Giovanni Calvino da venire identificata con la sua teologia. -
La grande notizia. Relazione di Marco
Questa traduzione del Vangelo di Marco fu concepita da Francesco Lo Bue (1914-1955) prima che in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna e Italia comparissero le versioni in lingua corrente della Bibbia. Risalente agli anni del dopoguerra e mai pubblicata fino a ora, l'opera conserva intatte la sua sorprendente forza linguistica e qualità di interpretazione. Fortemente innovativa, ""la grande notizia"""" ovvero il Vangelo, la buona novella di Lo Bue vuole infatti restituire la vivezza originaria del testo di Marco, rispettandone il tono discorsivo, familiare e parlato, così come lo ascoltarono i suoi contemporanei."" -
Inizi di dottrina fisica (1549). Testo latino a fronte. Vol. 1: I libri di fisica.
Oltre che umanista e teologo di fede protestante, Melantone fu vero e proprio filosofo. In un periodo in cui in ambito luterano c'era profonda disaffezione per la filosofia, egli offrì alla causa della Riforma un sistema filosofico in accordo con i principi protestanti fondamentali e gli attribuì una precisa sfera d'indagine, quella della natura e delle sue leggi. Costituita da tre libri dedicati allo studio sistematico del cosmo e dal De Anima, che ne applica in campo antropologico le tesi, la Fisica - principale opera filosofica di Melantone - si propone infatti di conciliare le leggi dell'universo con una natura umana dotata di libertà e affermare, al di là della netta distinzione tracciata, la reciproca necessità di filosofia e vangelo: la fisica è necessaria per chiarire i punti controversi nelle dispute religiose e, al contempo, solo il vangelo può dare alla nozione filosofica di natura tutta la sua ampiezza e validità. -
Ebraismo. Guida per non ebrei
In che modo gli ebrei vedono tradizionalmente il cristianesimo e la chiesa.rn«Nei trascorsi decenni di dialogo cristiano-ebraico abbiamo imparato che non possiamo parlare dell’ebraismo senza parlare al tempo stesso della fede cristiana» Hans-Christian Knuthrn«A partire dagli anni Settanta del XX secolo - gli stessi in cui ebbe inizio l'impresa che ha condotto a questo libro in Germania ci si rese conto che - come cristiani -, oltre a fare i conti con la Shoah, era necessario impugnare il tradizionale antigiudaismo. Di più, occorreva passare dall'ignoranza, o peggio ancora, dai diffusi stereotipi relativi agli ebrei, alla conoscenza e, se possibile, al dialogo, per giungere a una nuova visione, anche teologica, dell'ebraismo. Tutto ciò deve diventare patrimonio del ""cristiano qualunque"""", così come, per troppo tempo, pregiudizi, stereotipi e immagini distorte hanno fatto parte del bagaglio del """"normale"""" membro di chiesa cristiana.» (Daniele Garrone)"" -
Gesù di Nazareth. Uno straordinario viaggiatore
In questo libro illustrato, Claire Musatti guida i più piccoli in un viaggio sulle orme di Gesù, dalla chiamata dei primi discepoli all'ingresso a Gerusalemme. Un viaggio che li porterà a conoscere maggiormente la figura di Gesù e a comprenderne il significato per la loro vita. Età di lettura: da 5 anni. -
Breve storia del cristianesimo
Quello di Stephen Tomkins non vuole essere un libro di storia, ma una vera, grande storia, con eroi e malvagi, passioni e tradimenti, la storia degli ultimi duemila anni, ovvero la storia del cristianesimo e del mondo cristiano. Giornalista e storico, Tomkins dipinge con ritmo incalzante e umorismo eventi e personaggi chiave, da Gesù di Nazareth alle incognite del terzo millennio, passando per l'apostolo Paolo, le persecuzioni anticristiane, l'Editto di Costantino, i Padri della chiesa, il ruolo di Roma, Lutero e la Riforma, il Concilio di Trento, le guerre di religione, il rapporto con l'Islam - l'altra grande religione -, i totalitarismi, Giovanni Paolo II, il cristianesimo nell'Africa subsahariana e in America latina... -
Credere nella libertà dell'amore. Per leggere la lettera ai Galati
Di generazione in generazione, la Lettera ai galati influisce sulla vita di donne e uomini distanti ormai millenni dal suo autore. Nell'ambito del corpus neotestamentario e dei testi fondativi delle origini cristiane, lo scritto paolino è quindi importante sia per ragioni teologiche e antropologiche intrinseche sia rispetto alla storia del cristianesimo e della cultura occidentale. Nel corso di una lettura esegetica e sapienziale del testo, Ernesto Borghi illustra così i fondamenti della vita cristiana presenti nella lettera sia nel contesto dell'antichità ellenistica del I secolo d. C. sia a confronto con talune condizioni socio-culturali dell'Occidente contemporaneo. -
Ruth
In questo commentario Katharine Doob Sakenfeld presta particolare attenzione alle interpretazioni meno comuni della storia di Ruth e ne propone una lettura sociologica oltre che teologica. Attenta al senso del testo e a un metodo di indagine basato sull'interculturalità, Doob Sakenfeld guida i lettori attraverso pagine bibliche culminanti in una visione di speranza espressa attraverso la narrazione di una vicenda umana che si dispiega sullo sfondo dell'intervento di Dio. Nel libro di Ruth, Dio agisce in modo nascosto e misterioso affinché tutto sia trasformato e opera attraverso le azioni quotidiane di quanti cercano di esprimere la loro fede in un interagire corretto e leale con quanti hanno vicini, dando concretezza al vero significato della comunità umana. -
Il Vangelo secondo Paolo. Spunti per una lettura femminile (e non solo)
Rivolto a ""ogni uomo"""", il vangelo di Paolo ha palesemente portata universale. Scritto tuttavia in un linguaggio maschile, sembra escludere le donne. Come fare, quindi, di un testo a cui il genere sembra estraneo una lettura che lo comprenda, continuando inoltre a essere una buona novella per le donne e gli uomini d'oggi? Analizzando il modo in cui l'apostolo utilizza il linguaggio maschile e femminile, i testi che affrontano direttamente la differenza sessuale e quelli in cui le donne vengono chiamate per nome, Elizabeth Green individua una struttura portante da declinare secondo il genere: nel pensiero di Paolo la questione emerge così al di là della relazione tra uomini e donne per investire una serie di attualissime questioni sulle diversità, tra cui l'orientamento sessuale."" -
La Confessione augustana (1530)
Scritta da Filippo Melantone, amico e collaboratore di Lutero, letta pubblicamente nella Dieta di Augusta del 1530 alla presenza dell'imperatore Carlo V, la Confessione augustana è il primo ""manifesto"""" della cristianità protestante e la prima presentazione organica della fede evangelica nei suoi contenuti essenziali. Con questo documento le Chiese della Riforma luterana e zwingliana fanno per la prima volta la loro apparizione sul palcoscenico politico d'Europa. Al centro della Confessione c'è l'Evangelo della grazia gratuita, immeritata e incondizionata di Dio e la riscoperta della libertà cristiana, compresa quella di riformare la Chiesa. Lutero ne scrisse: """"Mi piace davvero molto; non saprei correggere o modificare nulla"""", mentre il teologo cattolico Daniel Olivier l'ha definita """"il bilancio coscienzioso di dieci anni di riforma della Chiesa, nel nome dell'Evangelo""""."" -
Un ritorno all'ebraismo. Colloquio con Victor Malka
In questo libro di incontri con l'amico Victor Malka, Stéphane Mosès rievoca, in una straordinaria autobiografia, l'itinerario intellettuale che lo ricondusse gradualmente alla filosofia ebraica - quasi annientata dalla Shoah - fino a fare di lui uno dei più grandi pensatori della modernità ebraica della seconda metà del XX secolo. Dalla scoperta della ricchezza e dell'attualità di una tradizione filosofica e talmudica di cui ignorava tutto al ruolo avuto nella ricostruzione dell'ebraismo francese, dall'amicizia con Gershom Scholem all'impegno per far conoscere l'opera di Franz Rosenzweig, la storia di un uomo che ha contribuito in modo determinante a disegnare la modernità intellettuale ebraica degli ultimi decenni. -
Calvino, i valdesi e l'Italia
"L'Italia è stata nella prima metà del XVI secolo una delle più importanti aree di scontro tra la casata imperiale degli Asburgo e la dinastia francese dei Valois e furono nettamente gli Asburgo a prevalere. Carlo V non solo era imperatore del Sacro Romano Impero, ma anche re di Spagna e quindi di territori italiani, tra cui il viceregno di Napoli e di Sicilia (con la Sardegna). Inoltre Carlo V, nella sua guerra italiana con la Francia di Francesco I, godeva del sostegno di diversi vescovi, città e principi italiani, inclusi i Savoia, suoi alleati, feudatari del Sacro Romano Impero. I Savoia erano già da tempo saldamente radicati in Italia: sul versante cisalpino appartenevano loro la Val d' Aosta e il Piemonte. Ma il territorio dei Duchi di Savoia si estendeva anche ben al di là delle Alpi, includendo non solo la regione di origine, la Savoia (con centro a Chambéry), ma anche il Vaud, il Chablais, il Faucigny, la Maurienne, la Bresse, il Bugey, la Valromey, il Pays de Gex, le aree di Ginevra e Nizza - zone che attualmente appartengono alla Francia e alla Svizzera. Attraverso la Savoia controllavano quasi tutti i principali valichi tra Francia e Italia. Il re di Francia Francesco I durante il suo lungo regno (1515-1547) contrastò sempre il potere e l'influenza asburgica e a questo scopo cercava alleati in Italia. Così, per esempio, la Repubblica di Venezia e lo Stato Pontificio si allearono temporaneamente con lui. Lo stesso valeva anche per Ferrara, residenza di sua cugina Renata di Francia (1510-1574), sposa del duca Ercole II d'Este. Francesco I, cercò in ogni modo l'espansione in Italia ben oltre la cerchia alpina. Di questa politica espansiva avrebbero dovuto fare le spese i duchi di Savoia: dal 1536 al 1559 la maggior parte dei loro possedimenti piemontesi, nonostante la guerra, rimarranno saldamente in mano francese e saranno giuridicamente e culturalmente 'francesizzati'."""" (Dall'Introduzione)" -
La politica. Elaborata organicamente con metodo e illustrata con esempi sacri e profani. Testo latino a fronte
La ""Politica"""" di Johannes Althusius - di cui si propone la prima edizione scientifica integrale italiana con testo latino a fronte - è una pietra miliare del pensiero politico rinascimentale, in particolare calvinista riformato, nonché un'opera di riferimento per la teorizzazione di alcune concezioni chiave della prima modernità. Incentrato sull'idea di sovranità popolare e di resistenza antiassolutista alla tirannide, il pensiero althusiano ha avuto notevole importanza nel contesto della costruzione della sussidiarietà nell'Unione Europea nonché dell'elaborazione del federalismo. Oltre a essere uno dei """"classici"""" del pensiero politico, Althusius sta divenendo uno dei più suggestivi autori di riferimento nella fase di crisi matura dello Stato moderno e di passaggio all'epoca """"postmoderna""""."" -
Giovanni Calvino
"Chi era Giovanni Calvino? Un guastafeste privo di senso dell'umorismo determinato a mettere fine a ogni forma di divertimento? Il rappresentante di un tipo di sadomasochismo cristiano per l'età moderna? Il dispotico tiranno di Ginevra che tentò di piegare al proprio volere l'intera società? Uno dei primi sostenitori di una filosofia di vita dei buoni sentimenti? Niente di tutto questo"""". Christopher Elwood scrive questa introduzione, stringata ma completa, chiara ma profonda, alla vita e al pensiero del Riformatore ginevrino. Il libro spiega - anche con l'aiuto delle illustrazioni che lo accompagnano - gli insegnamenti chiave della dottrina di Calvino e dei suoi successori." -
Valdesi medievali
Nonostante il trascorrere delle stagioni storiografiche, i valdesi medievali conservano inalterato il loro fascino. Anzi, con il passare del tempo viene consolidandosi una ""internazionale"""" di studiosi che a cadenza decennale s'incontrano per confrontarsi e discutere. I risultati dell'ultimo appuntamento sono raccolti in questo volume, in cui i saggi dei maggiori specialisti del settore sono integrati dai contributi di esperti di altri ambiti. Dopo un'analisi critica della più recente produzione storiografica e del problema della documentazione, il volume presenta ricerche su specifiche realtà geografico-religiose e su contesti correlati, più o meno direttamente, alla dissidenza. A tali studi si affianca la ripresa di un elemento fondamentale per la comprensione del mondo valdese medievale: la cosiddetta """"letteratura valdese"""", qui analizzata attraverso la produzione di opere di antica e duratura tradizione, oltre che di ampia diffusione.""