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«L'inferno è dirupato». I valdesi di Calabria tra resistenza e repressione
L'autrice ricostruisce il contesto nel quale vissero le prime generazioni di discendenti dei valdesi calabresi sopravvissuti alla strage del 1561 e costretti ad abiurare. Il libro descrive i modi e i tentativi di resistenza al completo assorbimento nella società più ampia adottati da una minoranza ""ridotta"""" a vivere in un contesto sociale, politico ed economico ostile. Attraverso lo studio di una ampia gamma di fonti si ricostruiscono le strategie per conciliare il mantenimento dei propri tratti originari con l'adattamento alle continue pressioni all'omologazione esercitate dall'ambiente circostante. Si analizzano la capacità di inventare escamotage per resistervi, le forme di negoziazione e di compromesso con i poteri locali, l'abilità nel giostrare fra gli interstizi normativi e i conflitti fra i poteri baronali e il ceto ecclesiastico, la tenacia nel voler sopravvivere in quanto gruppo. Al centro dell'indagine stanno la natura e la specificità dei meccanismi di funzionamento di una società di antico regime in un arco di tempo in cui, nel Mezzogiorno d'Italia, la crisi economica e politica aveva indebolito i nuclei dissidenti, giungendo talvolta ad annullarli definitivamente."" -
Le ossa affaticate di Salomon Castelletti. Storia di una famiglia di ebrei mantovani
Come si legge nella Prefazione di Alberto Cavaglion «questo non è un libro di memorie», anche se «è costruito sulla memoria»; un testo in cui l'autore non rinuncia a puntellare le storie ricomposte attraverso la ricerca documentaria con le suggestioni che lo hanno accompagnato nel suo percorso esistenziale. Viene percorsa così nelle pagine del volume la trama plurisecolare dei Castelletti, immersa nella vita della città di Mantova. Una vicenda che inizia con alcuni documenti del Cinquecento in cui si trovano i nomi dei primi appartenenti alla famiglia: Moise, Benedetto, Gentilhomo, Daniel. La narrazione si dipana negli anni tra successi e insuccessi, fatti storici e della vita di ogni giorno che coinvolgono i suoi tanti protagonisti, all'interno di una comunità che sperimentò alcuni secoli di relativa tranquillità (i Gonzaga durante il loro dominio intrattennero buoni rapporti con i loro sudditi ebrei e così continuarono a fare gli Asburgo), visse le speranze del Risorgimento, la crescita economica e civile durante i primi decenni dello Stato unitario per poi dover affrontare il crescente antiebraismo fascista e la tragedia delle deportazioni verso la Shoah. -
Levi si è fermato a Eboli
Questo libro analizza l'opera più celebre di Carlo Levi, ""Cristo si è fermato a Eboli"""", che a più di settant'anni dalla sua prima pubblicazione si conferma come una delle più interessanti della letteratura italiana del Novecento. Un testo ricchissimo di indicazioni su un mondo rinchiuso su se stesso, quello del profondo Meridione d'Italia, in cui Levi seppe realizzare, oltre a un'indagine e una denuncia di una situazione sociologica, storica e politica critica, una vera inchiesta antropologica. Mostrando una forte empatia e facendolo diventare un poema nel quale si manifestano le sue doti di pittore, di scrittore, di creatore di ambienti insieme infernali e magici. Questi aspetti sono studiati con abbondanza di citazioni e riferimenti nel lavoro della italianista Sophie Nezri-Dufour, che ci guida - utilizzando tutti gli strumenti della più recente e avvertita analisi letteraria - attraverso una lettura originale e molto produttiva per una comprensione approfondita del romanzo-saggio di Levi."" -
Fior di metafora
Il libro è nato dalla constatazione che in tempi recenti (ultimi due-tre decenni) è successo che la metafora - una delle figure retoriche più utilizzate nei testi letterari, giornalistici e dai mezzi di comunicazione radiotelevisiva - cedesse il passo a modi di dire di cui si era perso però il significato originario nonché quello letterale, via via corrompendosi, o almeno trasformandosi e giungendo anche al conio di para e meta-metafore (per imitazione, fusione, giustapposizione di più frammenti di metafore preesistenti). La raccolta nasce quindi dal fastidio ma anche dal divertimento di questo ultimo step linguistico che porta alla produzione di mostriciattoli metaforici costruiti per miscuglio o superfetazione di espressioni o termini usati in senso figurato, offrendo testi che riflettono sul fenomeno insieme a alcune decine di interpretazioni grafiche, disegni, vignette ispirate a queste ""metafore sbagliate""""."" -
La povertà degli ebrei. Voci dal ghetto
L'idea che in Occidente, dal medioevo fino ad oggi, ci si è fatta degli ebrei è che fossero pressoché tutti ricchi. Questa credenza si è incarnata in una lunga serie di raffigurazioni e stereotipi, usati ampiamente dall'antisemitismo. Tuttavia chiunque, nei secoli, avesse anche solo attraversato un ghetto o un quartiere ebraico avrebbe potuto constatare che la maggior parte degli abitanti sopravviveva a stento. Gli ebrei italiani erano, come il resto della popolazione, in realtà per la gran parte poveri. Lo studio di Luciano Allegra, unendo storia economica e microstoria, affronta un'analisi ampia partendo dall'imponente archivio della comunità degli ebrei di Mantova; in particolare le centinaia di lettere di richieste di assistenza della prima metà del '700. Molte pagine sono poi dedicate ad altre realtà, dalla Toscana (Pisa, Livorno, Siena) al Veneto (Conegliano) alle Marche (Ancona) a Torino, con ulteriori dati che confermano l'andamento analizzato per la città lombarda. Per questo, come si vedrà nell'ampia documentazione alla base dell'analisi svolta dall'autore, l'adagio ""Gli ebrei sono ricchi e lo sono sempre stati"""". non è altro che una secolare, pervicace menzogna."" -
Una parete di sospetto. Presenze ebraiche e società piemontese
Il primo libro della collana del Centro Internazionale di Studi Primo Levi dedicata a ricerche e incontri di studio sullo scrittore si occupa delle sue origini famigliari: in particolare del radicamento nel Cuneese dei suoi avi ebrei. Gli studi contenuti nel volume consentono di ricostruirle, a partire dalla documentazione sulla presenza degli ascendenti di Levi a Bene Vagienna, dove si erano insediati nel primo Ottocento. Il titolo ""Una parete di sospetto"""" richiama un'espressione dello scrittore nel racconto """"Argon"""" del suo """"Sistema periodico"""" che sottolinea una dimensione essenziale della condizione ebraica: dalle varie forme di separazione nel corso di secoli fino al ghetto, al residuo di mutua diffidenza nel rapporto con la società circostante e al relativo isolamento anche dopo l'emancipazione concessa dai Savoia nel 1848. Non perché la realtà del piccolo mondo ebraico piemontese possa essere ridotta a quell'unico tratto distintivo; piuttosto perché da quel dato non si può prescindere per rappresentare nei suoi diversi aspetti la vita della sola minoranza altra e poco conosciuta - a parte i Valdesi - presente con continuità nello Stato sabaudo e, poi, nel Regno d'Italia."" -
Purim, Purim Katan, memorie famigliari
Una delle feste importanti della religione ebraica è quella di Purim, che celebra un antico pericolo evitato. Continuando in questa tradizione, ogni qual volta un gruppo di ebrei superasse incolume una situazione pericolosa, stabiliva una piccola celebrazione locale, chiamata Purim katan, ""piccolo Purim"""". Il pericolo scampato in questo caso particolare è quello del coinvolgimento della comunità ebraica di Ivrea in occasione dell'assedio della città, nel gennaio 1801, da parte di forze antifrancesi. La minaccia era grave perché gli ebrei avevano accolto con entusiasmo i principi dell'89 portati dalle truppe napoleoniche: l'Assemblea Nazionale Costituente aveva infatti stabilito la trasformazione dei """"sudditi"""" in cittadini, con pari diritti. Gli ebrei, che in tutti gli stati europei erano stati considerati """"forestieri tollerati"""", privi di diritti, non ne furono esclusi. Per la prima volta, dopo secoli di esclusioni e persecuzioni, si sentirono """"liberi ed uguali"""". Nel volume Mario Jona ripercorre la storia di quel periodo e della celebrazione di cui è riportato il testo ebraico dal registro del rabbino Salomone Jona, che a metà Ottocento descrive i fatti avvenuti."" -
Olga Lombroso Fiorentino. Una maestra di agraria nella Milano del primo '900
Nel volume si ripercorre la vita di Olga Lombroso Fiorentino (1891-1978), educatrice, scrittrice, donna impegnata nel sociale e partecipe dei fermenti di affermazione femminile in tutto il ""Secolo breve"""". Arrivata ragazzina in una Milano in veloce trasformazione, diventò una """"maestra di agraria"""" innovativa e appassionata, prima nelle campagne lavorando alle Cattedre Ambulanti di Agricoltura, poi all'interno di alcune delle esperienze più avanzate dell'epoca: la Scuola Rinnovata della Ghisolfa, la Scuola all'Aperto Umberto di Savoia al Trotter, la Scuola per """"Anormali"""" Zaccaria Treves. Giovane vedova affrontò con la famiglia il tragico periodo della persecuzione antiebraica, rifugiandosi in Svizzera; riprese dopo la guerra la sua attività di insegnante. Olga Lombroso Fiorentino si può inserire in quel gruppo di donne che a Milano incisero in maniera significativa sull'evoluzione politica e sociale italiana: Anna Kuliscioff, Alessandrina Ravizza, Ersilia Majno, Aurelia Josz. Il libro contribuisce alla comprensione di un momento della storia italiana che ha visto le donne irrompere sulla scena pubblica e divenire protagoniste in prima persona del cambiamento della società."" -
Elisabetta. Lettera ai nipoti, a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti
Questo libro - dedicato da Andrea Casalegno ai nipoti e ""a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti"""" - costituisce allo stesso tempo un diario esemplare degli slanci e delle disillusioni di una generazione assieme al resoconto d'una educazione sentimentale nel rapporto tra il narrante e la moglie, Elisabetta. Un racconto sobrio, ma intenso e a tratti sofferto, con al centro la personalità forte di una donna partecipe e lucidamente consapevole dei grandi cambiamenti e delle rivendicazioni che il movimento femminista ha suscitato. Spiccano nel racconto le figure del padre di Andrea, Carlo Casalegno, ucciso dalle Brigate rosse nel 1977, e della madre Annamaria Salvatorelli - con Carlo partecipe della Resistenza antifascista a Torino - persa da bambino. Una storia famigliare ripercorsa come un invito a riconsiderare il passato, a ricordare le scelte di allora con scrupolosa onestà, senza indulgenza verso sé e verso gli altri per chi ha vissuto gli anni del sessantotto; per chi in quel tempo non c'era, a intravedere attraverso queste pagine uno spiraglio ampio delle motivazioni, delle pulsioni e dei pensieri individuali e collettivi caratteristici di quel periodo."" -
Animali a corte. Vite mai viste nei Giardini Reali. Ediz. italiana e inglese
Il libro illustra la mostra curata da Stefania Dassi e Carla Testore Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali presso il Palazzo e i Giardini Reali di Torino. Al centro sono le opere realizzate da artisti italiani che hanno voluto interpretare il mondo animale e rappresentarne le diverse specie, sfruttando ciascuno un singolare linguaggio espressivo e una speciale tecnica esecutiva, oltre a diversi materiali. Sedici gli artisti in mostra: Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo, Maura Banfo, Nazareno Biondo, Nicola Bolla, Stefano Bombardieri, Jessica Carroll, Fabrizio Corneli, Cracking Art, Diego Dutto, Ezio Gribaudo, Michele Guaschino, Luigi Mainolfi, Gino Marotta, Mario Merz, Pino Pascali e Velasco Vitali. L'allestimento nella cornice della residenza storica tra le sale di Palazzo Reale, dell'Armeria e della Galleria Sabauda trasforma il museo in un luogo di meraviglia e di conoscenza; il percorso si snoda in parte nei Giardini Reali, elemento fondante dell'identità dei Musei Reali, nonché prezioso luogo d'incontro e di socialità per cittadini e turisti, in cui i visitatori hanno potuto ammirare le sculture immergendosi in uno zoo silenzioso e statico. -
Una racchetta da tennis racconta. Ricordi familiari della Ferrara ebraica
Il racconto a più voci di storie famigliari ebraiche di più generazioni nella Ferrara che le ha viste protagoniste, attraverso periodi di crescita e partecipazione alla vita sociale, economica e politica della città e momenti di difficoltà e persecuzione dalle leggi antiebraiche fasciste del 1938 alla tragedia della Shoà, per affrontare poi la ripresa e nuove esperienze con il ritorno alla democrazia. Con l’attenzione sempre rivolta alle radici di una comunità con origini medievali che ha mantenuto nei secoli sue caratteristiche peculiari. Si alternano nelle pagine contributi di riflessione storica, religiosa e anche i ritratti di diversi protagonisti: a tanti esponenti della famiglia Tedeschi si aggiungono quelli dei Finzi, Magrini, Sacerdote, Colorni, Ottolenghi, Lampronti, De Benedetti, Cevidalli, Anau, Terracini, Benadì, Scarda, Zamorani; la racchetta da tennis – dono in occasione della celebrazione di un Bar Mitzvà (la Maggiorità religiosa) – rievoca un periodo anche felice tra i campi da gioco della Marfisa, descritti da Giorgio Bassani che li visse da tennista in gioventù. Arricchiscono il libro gli acquerelli di Patrizia Colombo e molte foto d'epoca. -
Inside me. Le insidie del destino
Iris viene adottata all'età di 17 anni. La sua nuova famiglia si dimostra fin da subito dolce e comprensiva, soprattutto suo fratello Nathan, un ragazzo poco più grande che la ricopre di attenzioni. Ad Upper S School, lei è la novità: spezza la solita routine e sono tutti ben disposti nei suoi confronti. Tutti tranne uno. Jared è un ragazzo alto, dai capelli scuri e pallido, che la evita e sembra odiarla. Eppure dove si trova lei, c'è lui. Ma tutti, compreso suo fratello, le intimano di stargli lontano. Le dicono che è pericoloso, strane storie, infatti, circolano su di lui. Lei lo cerca, lo vuole, lo desidera. Non ha paura, anche se le scoperte sono sempre più inquietanti. Perché, nonostante tutto, lui è sempre pronto a proteggerla e qualche volta cede... Ma perché si comporta così? Cosa nasconde? Ed è l'unico a nascondere qualcosa? Jared è combattuto, non riesce a vivere in pace se lei gli è vicino, ma non riesce a trovare la pace se lei non gli è accanto. La fragranza del suo sangue lo scuote, lo attira, lo sconvolge. L'amore sarà più forte del desiderio di assaggiare quel sangue tanto bramato da qualsiasi vampiro? -
Tumulto ad Atlantide. Anime di luce
Questo romanzo, è il sequel di ""Anime di luce. Miracoli di Atlantide"""" e spostandosi un po' in avanti nel tempo, continua a raccontare le avventure della famiglia di Orthros e Araton e dei loro amici. Questa volta, un diluvio universale e numerose altre catastrofi naturali si apprestano ad abbattersi sulla terra per purificarla dal degrado in cui l'umanità corrotta l'ha fatta cadere e Atlantide, sembra destinata a scomparire per sempre, ingoiata dalle acque, quando Samira, la figlia di Araton, viene rapita e venduta a una tribù di Amazzoni. Il suo fidanzato Andros, forte e valoroso guerriero di Atena, beneficiando dell'aiuto degli Dèi, decide di partire per andare a cercarla e salvarla anche se sa di avere a disposizione solo poche settimane per riuscirci... Zeus incarica Hermes di radunare della gente buona per salvarla da ogni calamità, facendola salire a bordo di un'arca speciale da condurre principalmente sott'acqua. Al termine del diluvio, non appena la terra si asciuga, lui e gli altri sbarcano nell'antica città di Zarahemla, dove faranno fiorire diverse civiltà come Maya, Inca e Aztechi."" -
Miracoli ad Atlantide. Anime di luce
Ad Atlantide, regno fondato da Poseidone che dimora sul Monte Atlas insieme a Zeus e agli altri Dèi che vegliano da millenni sul destino degli uomini, si raccontano le vite di diversi personaggi che a un certo punto finiranno tutte con l'incrociarsi... Una parte della storia racconta di Illìa, una bambina molto sfortunata la cui vita cambia completamente il giorno in cui incontra un uomo molto speciale: Orthros, che figlio di un mortale e di una ninfa, possiede degli speciali poteri psichici... L'altra parte della storia invece racconta di tre fratelli greci che imbarcandosi alla ricerca di Atlantide, vivranno delle avventure oscure finché due di loro non incontreranno alcuni guerrieri di Atena che li aiuteranno. Tra loro spiccherà la figura di Perseo, il bel figlio mortale di Zeus che riuscirà a uccidere Medusa e a compiere diverse altre buone azioni. Anime di luce è il titolo di una saga ibrido di tematiche basate sulla mitologia greca e tematiche basate sulla leggendaria Atlantide. -
Fiabe della buonanotte
Una raccolta di fiabe diretta proprio al cuore dei più piccini. Tra la fantasia che incontra la realtà, avventure, emozioni. Fiabe ispirate alla quotidianità di ogni bimbo, di ogni parte del'universo. Età di lettura: da 4 anni. -
L' alba della cacciatrice
Una nuova guerra è scoppiata e sta cambiando molte cose. Charlie lo sa bene. La sua famiglia sta scappando dai bombardamenti da più di un anno e alla fine è persino costretta a lasciare il suo paese. Ciò che troverà nella sua nuova casa, però, non è esattamente ciò che si sarebbe aspettata. Una strana zia che non sapeva di avere e una realtà oscura persino peggiore della guerra che si è lasciata alle spalle. Una realtà che mai avrebbe osato immaginare e che le strapperà dalle mani tutto ciò che ha, che le costerà quasi tutto ciò che è. Una realtà che prende forma dai suoi sogni più oscuri. Cosa faresti tu se i tuoi peggiori incubi prendessero improvvisamente vita? -
Margot
Margot nasce nella Baviera del 1600 scossa dall'inquisizione. Più volte l'accusa di eresia sfiorerà la sua giovane vita, ma mai la paura l'avrà vinta sul suo temperamento ribelle. Se esser libere rende le donne streghe lei rivendica per sé questa condizione! Ostinata lotterà per la sua indipendenza ed ancor più per il suo unico amore. -
Agente del caos. Rehab
FOLLIA:Stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio. PAZZIA: Correntemente, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facoltà mentali. INSTABILITÀ:Tendenza a subire repentine alterazioni e variazioni. CAOS: Presso i filosofi antichi, il disordine universale della materia, precedente al cosmo. AJAY COOPER: Indefinito. Era questo che l'affascinante psichiatra Esmeralda Ghale scrisse nella sua cartella clinica. Per anni aveva curato centinaia di casi diversi ma con Ajay Cooper tutti quegli anni le si sgretolano lentamente tra le mani. Per quanto possa essere assurdo, quella donna fu spinta da un perverso desiderio si scoprire quell'anima oscura, quel ragazzo era tanto furbo da saper nascondere la sua instabilità. E quando ti ritrovi faccia a faccia con una mente simile bisogna stare attenti, perché potrebbe far impazzire anche voi. E Esmeralda Ghale ne era la prova.. ""Il male inteso come seme di pazzia, come abbandono di ogni forma di razionalità nel giudizio, che porta a variazioni aberranti dello stato emotivo è una condizione misteriosa e precaria."" -
Atlantide e gli dèi dell'Olimpo
È questo un saggio che tratta diversi argomenti religiosi e mitologici. Per esempio, chi erano veramente gli angeli caduti che si unirono alle donne della terra generando i Giganti? Da dove provenivano? E chi erano in realtà gli Dèi dell'Olimpo? Cosa fece nascere la leggenda sulla loro esistenza? Erano davvero come li descriveva la mitologia o si trattava di interpretazioni distorte di una verità sorprendente? Soprattutto chi era Hermes? Soltanto il messaggero degli Dèi o molto, molto di più di quello che sembrava? Possibile che in pochi abbiano notato quanto assomigliasse a Perseo e quanto entrambi avessero in comune per essere due individui differenti? Possibile che in pochi abbiano scoperto ulteriori analogie tra loro e il Dio Mithra o l'Arcangelo Michele? E poi, sarebbero esistiti davvero continenti come la Lemuria e Atlantide? Platone giurerebbe di sì. In questo saggio viene approfondito tutto questo e molto altro. -
Non posso avvicinarmi a meno di 10 metri da te
Londra, Natale 2003. Peter Harry Dawnford III, ha solo dieci anni, quando dopo aver terminato una lezione privata di fioretto, si fionda nelle cucine, assetato. Qui scoprirà l'esistenza di Eve, tre anni, la bambina che vive nella dispensa. Eve è la figlia della domestica dei Greinoker, ma è anche la nipote di Gustave, il loro maggiordomo. A causa di una grave malattia della madre, suo zio decide di nasconderla, temporaneamente, in casa di Lord John Dawnford II, membro della Camera dei Lord e padre di Peter. Tra i due bambini, si instaurerà subito, un clima teso. Peter la detesta, non è abituato ai mocciosi e non vuole che lei gli giri intorno né tantomeno vuole mangiare il biscotto al cioccolato che lei gli offre, tanto ostinatamente, fin da subito. Eve è del parere contrario, sembra già adorarlo pochi istanti dopo il loro turbolento inizio, tanto da seguirlo fin dentro la sua stanza. Non prima di essersi aggiudicata, verbalmente, la proprietà dell'Angelo custodito sulla cima del grande albero di Natale. E a Peter la cosa non va giù.