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Immagini del sentire. Atti e abiti, infatuazioni e incantamenti
In quali occasioni sperimentiamo in modo particolarmente incisivo la nostra umanità? Ci sono aspetti del vivere in corrispondenza dei quali la conoscenza di noi stessi e degli altri assume tratti di singolare pregnanza? Quale che sia la specifica risposta data alla domanda, la tesi dell'Autrice è radicale: ""occorre per prima cosa prendere in considerazione il sentire"""". Dedicata a questo aspetto originario della vita e al correlato mondo degli affetti, l'opera, insieme ai più celebri esponenti della ricerca fenomenologica del Novecento, riflette sui modi in cui un ordo amoris si costituisce e si manifesta, identificandone le diverse forme e i differenti ritmi. Dall'amore ricordano concordemente Hildebrand, Scheler e Stein - l'identità umana resta segnata in modo indelebile, mentre è chiamata alla fatica della coerenza e a riconoscere la propria e altrui singolarità, altrimenti inattingibile alla conoscenza. Letto come un ultimo risultato della sempre ricca e vitale scuola fenomenologica o interpretato come un esercizio personale, attento e profondo di ricerca del senso, """"Immagini del sentire"""" fa notare ciò che ogni persona non può ignorare: l'esigenza di apprendere la propria """"grammatica del sentire"""", l'insieme dei modi genericamente """"possibili"""" e quindi antropologicamente ammessi per strutturare, nella logica di ricettività e responsività, un'esistenza intera."" -
Cammino di perfezione
"Cammino"""" è un luogo comune della pedagogia spirituale, cristiana e non cristiana. L'itinerario, le tre vie, la salita del monte, sono motivi e simboli ricorrenti nella patristica e negli autori medioevali. Ma per santa Teresa, che percorse in prima persona quel cammino, è esperienza di vita, prima ancora di tradursi in materia letteraria.Nei suoi quarantadue capitoli, il Cammino di perfezione distilla tutta la sostanza dell'insegnamento teresiano - l'orazione, le virtù evangeliche, la Chiesa, Cristo - e vi innesta la spiritualità cristiana. Ne risulta una catechesi chiara, rivolta a gettare le fondamenta dell'edificio. Con un susseguirsi di confidenze e consigli personali, l'autrice guida nella strada che porta alla perfezione: a conclusione del Cammino, il lettore ha imparato come prega Teresa e si è fatto partecipe della sua esperienza di fede. Può sentirsi come un orante in comunione con una contemplativa immersa nell'esperienza di Dio." -
Fiamma d'amore viva
La ""Fiamma d'amor"""" viva è l'opera conclusiva di san Giovanni della Croce. Redatta infatti a due mesi dalla sua morte e legata necessariamente alla """"Notte oscura"""" e al """"Cantico spirituale"""", è però originale quanto a esperienza mistica, creazione letteraria e dottrina spirituale. Come nelle opere preesistenti, lo scopo principale è narrare la grandezza e l'onnipotenza di Dio fatte amore, ma qui mettendo al centro il suo essere trinitario, e dando particolare risalto agli effetti prodotti nell'anima. Dominato da una forte carica emotiva, il linguaggio simbolico documenta l'ormai raggiunta maturità mistico-letteraria del Santo. Il simbolo fiamma-fuoco è prolungamento della notte-oscurità. La poesia, intensa, semplice e di grande bellezza, è più compatta del """"Cantico"""", meno progressiva e drammatica della """"Notte""""."" -
«Lo sviluppo ha bisogno di cristiani». Riflessioni intorno all'enciclica Caritas in veritate
Il 29 giugno 2009, con l'enciclica Caritas in veritate, Papa Benedetto XVI elevava le nozioni di vita e dignità dell'uomo a fondamento della società e dell'economia dei popoli. Presentava cioè l'uomo come l'artefice e il destinatario dello sviluppo, personale e sociale, e indicava un orientamento per riconoscere e compiere l'umano. La 51ª Settimana di Spiritualità si è soffermata a riflettere sull'argomento, riconoscendogli importanza e attualità. Partendo da un excursus storico che introduce al discorso del Pontefice, i vari contributi si inoltrano nella rilettura dell'enciclica per esplorarne la ricchezza e mostrarne le implicazioni. Inscritto in una prospettiva antropologico-cristiana, all'uomo è richiesto di trascendere se stesso in tutti gli aspetti della sua esistenza e di operare, con la forza dell'Amore e un impegno di corresponsabilità, per il conseguimento del bene comune. Per questo, come afferma Papa Benedetto XVI, ""lo sviluppo ha bisogno di cristiani"""", perché il cristiano, che vive in pienezza la trascendenza e l'appartenenza al mondo, è a pieno titolo costruttore del vero umanesimo."" -
La colpa umana dinanzi al mistero della croce
Nel linguaggio corrente è invalsa l'abitudine di usare indifferentemente le parole colpa, senso di colpa, complesso di colpa e peccato senza supporre che possano avere provenienza e significato diversi. Precisandoli, la Cattedra Gloria Crucis si è soffermata in particolare sul tema del peccato,colpa umana originaria che apre inevitabilmente al rapporto con Dio, infrangendolo prima, ricomponendolo poi nel mistero della Croce. Nell'affrontare simultaneamente alcuni interrogativi ""Cos'è la colpa? Cos'è la salvezza? E l'amore?"""", i vari autori offrono un messaggio uniforme. La croce, paradossalmente luogo di morte e salvezza, di supremo perdono e amore, chiama ciascuno a prendere coscienza che il male è già vinto nel Signore e che è concretamente possibile maturare un itinerario di conversione, dunque relazioni che rendano più presente nella storia degli uomini, attraverso la storia personale, il bene, la verità, la comunione: il dono della salvezza operante."" -
Gustare la Parola. Introduzione alla Lectio divina
Contemplare è gustare la dolcezza della Parola, gioire della Parola. La lectio divina è il rinnovarsi della gioia per l'incontro con l'Amico, con lo Sposo. Non è una gioia superficiale, ma la possibilità di abbeverarsi alle sorgenti della Vita: è gustare una Bellezza che rigenera. Il frutto maturo della contemplazione è la trasformazione dell'orante nel tempio vivo che custodisce e comunica la Parola di vita: ""non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me"""" (Gal 2,20). La contemplazione, poi, coincide con l'evangelizzazione, perché il cammino fedele e costante della lectio divina ha reso l'orante trasparenza e icona del volto di Cristo Signore."" -
Terra di confine. Malattia mentale, demonologia e spiritualità. Atti del Convegno interdisciplinare (Bocca di Magra, maggio 2007)
Questo volume, che raccoglie gli atti di un Convegno interdisciplinare tenuto a Bocca di Magra nel maggio 2007, ha come oggetto la presenza misteriosa del male nella storia dell'uomo. Sulla base di questo dato di fatto, il Centro Salus Hominis ha inteso esplorare quella terra di confine in cui scienza e fede, realtà visibili o fisiche e invisibili o spirituali difficilmente si incontrano. Al centro del dibattito, sono due questioni essenziali:il diavolo è una costruzione della nostra mente, un simbolo utilizzato per indicare globalmente quanto di'umano? tende in vario modo al male, o è da considerarsi una realtà presente nella vita spirituale dell'uomo? L'esperienza mistica è sintomo di alterazioni psichiche o testimonianza della presenza di Dio?I contributi dei relatori intervenuti, nella fattispecie medici, sacerdoti e teologi, mirano a trasmettere alcune chiavi interpretative che consentono da una parte il discernimento e dall'altra l'identificazione delle prassi che possono essere più utili per il bene dell'uomo. -
Sempre con noi. Giovanni Paolo II
"Sempre con noi"""". Senza dubbio è vero: non ci ha mai lasciato questo Papa, desiderato """"santo subito"""" fin dal primo momento dopo la sua morte. Egli è l'ultimo dei grandi Papi del XX secolo, il più longevo sulla Cattedra di Pietro, il più prolifico in documenti importanti, il più attivo. Da dove attinse tanta energia? Dalla sua fede incrollabile, dal suo amore ostinato per l'uomo. Ha pregato, ha viaggiato, ha rischiato la vita, ha conosciuto opposizioni in quello stesso mondo di non credenti e anche di credenti per cui si è tanto speso. Abbreviando i tempi canonici, la Chiesa eleva agli altari lui che ha proclamato come santi e beati moltissimi modelli di santità dei nostri tempi." -
Educazione, profezia, mistero
"Educazione"""" è diventata oggi una parola abusata e inflazionata,impoverita e svuotata anche del suo significato più profondo. Meluzzi vi riconosce invece una forte connotazione misterica. A metà fra tradizione e rivelazione, l'educatore è allora un profeta che parla in nome di qualcuno dinanzi a qualcun altro per comunicare un messaggio. È proprio in quest'accezione che la figura dell'educatore e quella del profeta vengono a coincidere. Infatti entrambe le figure conducono fuori da una forma di schiavitù verso una maggiore consapevolezza di sé e del mondo. Ma affinché le due libertà s?incontrino per creare una nuova coscienza la coscienza del sacro , è necessario avvertire e far avvertire una forte vocazione dentro di sé, che se è autentica, è testimoniata dalla gratuità del dono e dallo spirito di sacrificio. Ai cristiani attenti alla buona notizia evangelica è richiesto proprio il coraggio di questa testimonianza." -
Il povero e la bambina. Storia di una monaca di clausura
Di distacchi e di rinunce è fatta la vita di una carmelitana di clausura. Dallo spazio chiuso di un monastero, giunge però la voce dissonante dell'autrice di questo libro che, pronta a gettar luce intorno al mondo cui appartiene, racconta con gioia la storia della sua vocazione. Dipanando il filo della stessa, rivela progressivamente la libertà che dischiude il cammino di abbandono e fiducia nel Signore. Creato un equilibrio tra il mondo della favola e quello della realtà, fa assaporare di volta in volta il mistero della povertà evangelica. ""Il povero e la bambina"""" è infatti metafora di un incontro, tra Gesù e un'anima, di una conoscenza sempre più approfondita che culmina nel Carmelo. Di matrice autobiografica, questo libro è un invito a guardare con occhi nuovi lo spazio della clausura e a porre se stessi sotto il segno della povertà, che vuol dire carità, spirito di condivisione, un cuore da bambini."" -
La Santa messa. Catechismo eucaristico
Nella Messa, o anche a distanza da essa, ma semprenella sua lunga ombra, si svolge la trama della vita cristiana. È questo il luogo di un incontro, sempre nuovo e diverso per ciascuno, con il Risorto. E fondamentalmente è la celebrazione di un banchetto in cui ognuno è compartecipe e insieme testimone. Questo libro ripercorre tutte le fasi dell'evento liturgico, dai riti iniziali fino al momento in cui il fedele, trasformatoo semplicemente rinnovato dal mistero della comunione sponsale, abbandona la Chiesa e continuaa camminare per la strada della vita, forse più buono ecresciuto nella fede, ma certamente più responsabile. Chi legge questo libro vi troverà momenti della propria biografia, pensieri e sentimenti che credeva perdutio verità che non ha mai affrontato, ma che gli permettono di entrare nel cuore dell'Eucaristia e assaporare il culmine dell'Alleanza d'amore tra Dio e il suo popolo, firmata nel sangue di Cristo: segno e sorgente di gioia cristiana, tappa per la Festa eterna. -
Un cammino sotto lo sguardo di Maria. Biografia di suor Lucia di Gesù e del cuore immacolato di Maria
A soli dieci anni la prima apparizione della Madonna, e subito la prontezza di riparare agli oltraggi inferti all'immacolato Cuore. Il Carmelo di Coimbra, monastero in cui suor Lucia è vissuta fino alla morte, ci fornisce la prima biografia ufficiale della veggente di Fatima, basata sui documenti d'archivio originali e sulle testimonianze delle consorelle. -
Scientia Crucis
La Verità interrogò la giovane Edith Stein (1891-1942), ebrea e fenomenologa. Afferrata da Gesù, si innamorò della Verità, leggendo la Vita di Teresa di Gesù. Divenne cristiana nel 1922. Docente stimata e pedagoga amata, conferenziera nitida e scrittrice sobria, fu soprattutto un'orante segnata dalla Croce. Entrò nel Carmelo di Colonia nel 1933, quando sul suo popolo e sulla sua patria incombeva l'ombra della Croce nella forma della persecuzione nazista. Nell'eremo carmelitano la ricerca della Verità si approfondì lasciandosi inchiodare alla Croce per amore e coniugando la fede ardente con la scientificità più rigorosa. La Scienza della Croce culminò nella gassazione ad Auschwitz il 9 agosto 1942. La sua ultima opera, Scientia Crucis, ne riporta la consapevolezza gioiosa, perché come ella scrisse: ""Croce e notte sono il cammino alla luce celeste: questo è il lieto messaggio della Croce""""."" -
Quando il cuore prega. Scuola di orazione teresiana
Santa Teresa di Gesù, contemplativa e mistica non comune, è riconosciuta dalla Chiesa maestra per eccellenza di preghiera consumata e perfetta. Quando parla di preghiera, e lo fa in ogni suo scritto, la presenta come asse portante della vita spirituale, definendola come espressione privilegiata del precetto fondamentale: la carità. Il pregare, ella ci insegna, è un modo di essere e d'impostare la vita; un modo di essere cristiani e di prendere sul serio la propria vocazione; il modo più naturale per incontrare Dio e vivere con Lui un rapporto di amicizia ""da solo a solo"""". Prima di lasciar parlare la Santa, in una selezione dei suoi scritti sull'orazione, l'autore presenta una breve sintesi del pensiero teresiano, per quanto riguarda le prime tappe del cammino dell'orazione e le disposizioni necessarie per intraprenderlo e proseguirlo in futuro, offrendo così un vero cammino di preghiera."" -
Sono venuto per servire. Leadership e crescita nella vita di comunità
La parola leadership, in inglese, designa l'autorità, e la radice verbale che la costituisce descrive la persona che dirige come una persona che ""guida"""", conduce, orienta. Secondo tale etimologia, l'autorità è quindi l'abilità di muovere gli altri verso la realizzazione di un dato obiettivo. Nel campo religioso, una guida è in particolare un'autorità piena di carità. Suo scopo essenziale è di testimoniare la volontà di Dio, incoraggiando a vivere secondo essa. Ma ciò presuppone una generale pratica dell'amore fraterno e una comune apertura alle vie di Dio. Per questo una guida efficace ha bisogno di membri responsabili, e un insieme responsabile di membri necessita di un fulcro di riferimento competente, che sappia custodire il tesoro della propria chiamata, senza però rinunciare a parlare dell'Amore accolto con spirito di donazione."" -
Gli occhi fissi su Cristo. L'orazione di S. Teresa d'Avila
Rivolgere lo sguardo a Cristo è sempre stato per S. Teresa il modo più efficace per fare orazione. La testimonianza della sua esperienza, che è anzitutto storia della sua orazione, non la porta però a teorizzare, ma a comunicare l'esperienza e a suscitarla nel lettore. Qui, come in altri suoi scritti, risuona forte l'esortazione a intendere ""il grande bene che fa Dio a un'anima, allorché la dispone a praticare con desiderio l'orazione"""". Questo messaggio, che viene a noi proprio in un tempo di crisi di orazione, è un richiamo al mistero, all'interiorità, a entrare nel profondo senza timore, perché attuare un rapporto con Dio è un'esperienza alla portata di tutti e dove non è possibile a noi, lo è a Lui.."" -
Teresa di Gesù Bambino
Ideale per prendere appunti o per tracciare considerazioni personali, questo taccuino ospita i più bei pensieri, le più alte intuizioni di S. Teresa di Gesù Bambino: tessere preziose di un mosaico che intende colmare, senza la pretesa d'essere esaustivo, eventuali lacune sulla spiritualità della ""più grande santa dei tempi moderni"""". Primo di una collana destinata a permeare la nostra quotidianità di santità, ricompone i frammenti di un'anima che appartengono indubbiamente al cuore di S. Teresa, ma che si offrono a chiunque sia disposto a vivere di fede e nell'ordine della carità. Gli elementi decorativi introdotti ne fanno poi un libro raffinato e adatto a molte occasioni."" -
Per visibilia ad invisibilia. Percorsi di ontologia in Edith Stein
Questo lavoro di ricerca intende mettere in luce la riproposizione della questione dell'essere che Edith Stein ha compiuto dopo l'incontro e il confronto con il pensiero di Tommaso, avendo come punto di riferimento le due principali opere filosofiche dell'autrice tedesca, Akt und Potenz e Endliches und ewiges Sein. Dallo studio di queste, emerge che nell'essere umano può essere svelata una relazione di rimando che lo pone in rapporto con uno spirito assoluto, infinito, al quale è possibile ascendere in modo agostiniano o aristotelico. È così che Edith Stein giunge a parlare di una conoscenza intesa come accoglienza della rivelazione di un senso che si manifesta in tutto ciò che è e che rimanda a quel Senso che, celato agli occhi della carne, risulta visibile a quelli dello spirito. -
Rivista di vita spirituale (2011). Vol. 6
Rovesciando l'abituale prospettiva di intendere il rapporto tra Teresa di Lisieux e la Chiesa, questo numero si domanda non tanto come Teresa veda la Chiesa, ma piuttosto come la Chiesa guardi e comprenda Teresa. Si parte dall'autobiografia della Santa, cercando per quanto possibile segni dello sguardo della Chiesa su Teresa Martin durante la sua vita, per arrivare all'uragano di gloria sempre crescente che dopo la sua morte ha costretto vescovi e papi a interessarsi a lei, fino alla proclamazione del Dottorato e oltre. -
Gli orizzonti di Teresa di Gesù. Dal contesto al testo
Difficilmente è possibile ricapitolare una vita intera in un libro. Questo libro ha tuttavia il pregio di racchiudere in quattro sezioni i dilatati orizzonti di Teresa di Gesù. Teresa è inquadrata all'interno del suo tempo la Spagna monarchica del XVI secolo -, a diretto contatto con le varie classi sociali, le diverse religioni, alle prese con l'Inquisizione; di lei è illustrata la sua opera di fondatrice e scrittrice; delineata la sua produzione letteraria; e infine, valutata la sua ""eminente dottrina"""" nell'ambito del pensiero cristiano.""