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Scusati bona genti. Poesie dialettali
Una raccolta di poesie in vernacolo vibonese, una lingua ricca e varia fatta di immagini e di colori, di suoni e sfumature, nate in un contesto culturale che ormai quasi non c'è più. Le diverse sfaccettature dell'animo umano sono presentate con immagini e metafore, come pennellate di colore: l'amore e la passione, anche quella erotica, la malinconia e la felicità, il pensiero della morte e l'amore per la vita, il rincorrere il passato e la ribellione verso il presente. Molte sono le liriche per la sua famiglia e per la città natia oltre quelle animate da un sentimento di profonda spiritualità e di incanto per la natura. C'è poi il gusto per l'ironia e la recitazione, il tutto senza mai prendersi troppo sul serio. -
La dottrina sociale della Chiesa. Uno strumento per camminare insieme
Questo lavoro, partendo da un'esperienza pastorale, approfondisce i principali temi del Magistero sociale della Chiesa, fino a giungere all'ultima enciclica di Papa Francesco Fratelli Tutti, per declinare i contenuti nel contesto culturale e sociale di oggi: ad essere analizzato è il rapporto tra fede, cultura e pastorale sociale nell'evangelizzazione della nostra società. Dentro questo scenario si staglia la figura del laico, attore essenziale di riferimento, affinché la testimonianza della propria vita sia sempre più ri-fondata sul dono della grazia in Cristo. Seguono il dibattito sul lavoro, la centralità dei valori umani, e i più importanti princìpi della dottrina sociale, tra i quali la dignità della persona umana, la partecipazione, la sussidiarietà, la solidarietà e il bene comune. -
Storia della riforma agraria nel Marchesato di Crotone
Nel suo viaggio nella storia della Riforma Agraria del Marchesato di Crotone, l'autore passa in rassegna istituti di enorme rilevanza per il Marchesato stesso e per la Calabria, come la nascita e l'attività dell'Opera Valorizzazione Sila e l'Istituzione della Cassa per il Mezzogiorno, analizzandone l'impatto migliorativo sulle condizioni di vita dei braccianti e sull'importante fase di industrializzazione che la città di Crotone visse in quegli anni con gli insediamenti della Montedison. Il lavoro di ricerca certosina si snoda attraverso un gran numero di rari documenti storici e reperti fotografici appartenenti alle famiglie in vista di quel tempo. Tra questi ritroviamo diari di giornata, appunti dei fattori, missive dei mandriani, dei caporali e dei braccianti, atti di funzionari pubblici e articoli della stampa dell'epoca, progetti delle opere realizzate dall'O.V.S. Tutto ciò senza dimenticare la triste vicenda che ne sarà per sempre lo sfortunato emblema: l'eccidio di Fragalà. -
Quando Torino diventò la terza città del Sud. Emigrazione italiana-Il boom economico
Il racconto, sotto forma di rappresentazione teatrale, apre alle riflessioni sulle cause che hanno condotto molti meridionali, nel secondo dopoguerra, a emigrare nelle città del nord Italia lasciando definitivamente spopolate le comunità di origine. I dialoghi si sviluppano in due tempi differenti ed è un feedback quello che porta la chiacchierata impegnata di un nonno con i suoi nipoti a ripercorrere le vicende di quello stesso nonno, tornato bambino in un tempo di viva carestia per la sua terra. Non manca, tra battute ironiche e il racconto familiare, la voglia di riscatto, che fa leva sull'intreccio amoroso del fratello Carmelo, a sua volta emigrato e avviato a nuova vita a Torino. Le vicende dei personaggi dipanano la trama verso un epilogo quasi per tutti lieto: il boom economico e la rinascita, senza però mai dimenticare il grande sacrificio d'amore compiuto. -
Il canto del servo pastore. Un omaggio a Fabrizio De André
Una lettura poetica de ""Il Canto del Servo Pastore"""" di Fabrizio De André, una reinterpretazione personale e intimista del genio, che riscrive il rapporto con la natura e il tempo. Nati come istantanee, i versi seguono un corso di anni e la crescita personale, immaginano """"una direzione che nessuno imparò"""", per un nome nuovo e una notte meno scura e meno sola."" -
Al tramonto del giorno
La poesia come cura, terapia, sostegno: è questo il progetto fiorito spontaneamente su Facebook nel periodo più buio della prima ondata della pandemia, con la pubblicazione quotidiana di una poesia. Un momento di bellezza, di tregua, che ha lenito l'angoscia, unendo idealmente persone, anche del tutto sconosciute, che si sono incontrate, hanno dialogato, hanno espresso le loro emozioni attraverso la poesia: dal Nord al Sud del nostro Paese, dalla Lettonia, dal Brasile, dalla Spagna... Una straordinaria testimonianza di idee, riflessioni, inquietudini, espressa senza filtri, spontanea e inconsapevole. Forse, sia pure per un momento, la Bellezza può ancora salvarci. È questo il messaggio che arriva dalle pagine di questo libro, ""di poesia e non solo"""", di Marinella Vitale, che mette a nudo la sua sensibilità e la sua visione del mondo, inserendo il suo racconto poetico in un orizzonte più ampio di partecipazione ed emozioni collettive."" -
Garibaldina for ever. Soveria nel pallone
Un lungo sguardo nel passato, invero non così lontano, un lungo riandare all'indietro sulla memoria sportiva di una squadra, ma non solo... Il ""lavoro"""" che Filippo De Cello ha compiuto prima come calciatore, poi come allenatore, un cammino lungo 40 anni, non poteva ritenersi concluso con il suo """"ritiro"""" dal terreno di gioco. Eh, no, mancava qualcosa al suo percorso e credo che dai ricordi, forse da una nostalgia degli anni che furono, è nato il desiderio di narrare la storia di tanti uomini, giovani e meno giovani, che nel corso dei decenni hanno legato le loro vite, il loro impegno sportivo a costruire un mito, forse piccolo, ma grande agli occhi e al cuore di chi è stato protagonista negli anni delle alterne vicende sportive, talora vittoriose, talora fatte anche di sconfitte cocenti e delusioni struggenti. Filippo De Cello, narratore privilegiato, fa rivivere con trasporto storie di ragazzi e di uomini per i quali lo sport, dopo il lavoro o lo studio, rappresenta l'unico impegno che potesse esser perseguito con costanza. Ben diverso da un semplice almanacco, sebbene altrettanto rigoroso nella ricostruzione degli eventi calcistici, questo libro getta un nostalgico sguardo su ciò che è stato, sul valore umano """"del calcio"""" e ci consegna la speranza che la """"storia"""" possa insegnare come la comunità e la propria squadra di calcio siano legati da indissolubili """"fili del cuore"""". (Emilio Gabriele Chiodo) Prefazione di Massimo Mauro."" -
Il respiro della speranza
Lorena e Yazid s'incontrano tra i banchi di scuola, dietro le sbarre del carcere: lei insegna matematica; lui, a quasi sessant'anni, frequenta il quarto anno. Nel tentativo di intercettare gli interessi dello studente, l'insegnante chiede di farsi raccontare qualcosa sull'Algeria, suo Paese d'origine. Le lezioni si trasformano così in occasione di racconto in cui Yazid si lascia accompagnare nella rilettura della propria vita. In lui nasce il desiderio di consegnare un'eredità alle nuove generazioni e, tramite un progetto ad hoc, entra nei panni dell'adulto responsabile: prima incontrando un gruppo di adolescenti, poi consegnandoci queste pagine. Un ponte tra il ""dentro"""" e """"fuori"""" è gettato, con la speranza che chi ha sbagliato possa aiutare i più giovani a non commettere gli stessi errori."" -
Viaggio verso l'anima
Stefano De Angelis, ex Sottufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana, proviene da una famiglia di militari. Ha vissuto molti anni all'estero, sin dall'adolescenza, per arrivare a essere impiegato in numerose missioni fuori area, tra cui la Bosnia. Si vede costretto a lasciare la Forza Armata a seguito di una riconosciuta Causa di Servizio. Le vicissitudini personali lo portano a viaggiare in Calabria dove tuttora risiede, dove inizia un percorso di osservazione della vita e della bellezza di questa regione traendone ispirazione, a tal punto, da mettere per iscritto i suoi pensieri. -
Terra di Calabria. Da Nosside di Locri alle ""Fimmine ribelli""
«Con questo lavoro Eugenio Critelli ritorna su una dimensione narrativa che gli è cara e che si confà al desiderio di ricordare fatti e persone, di dire la sua sulla politica e sulla storia, di esprimere giudizi ed emozioni che gli provengono da letture, canzoni, incontri. Il racconto si dipana e tiene insieme (sullo stesso ""filo del discorso"""") il vissuto (l'aspetto intimo, privato), la """"deformazione"""" professionale (di chi per mestiere scava nella psiche), la passione politica. Sensibilità umana, ricordi nitidi di vicende prossime e remote, l'osservazione di ciò che si muove intorno, di luoghi, uomini e cose, si confondono in una trama avvincente di cui la Calabria è protagonista assoluta». Conoscenze e informazioni indispensabili per costruire un percorso di modernità che si intreccia nella costruzione di un'idea di Calabria moderna e futura che tiene nel suo grembo i giovani che emigrano."" -
Innamorarsi
Denis Vinci, docente di antropologia, durante la sua permanenza in Amazzonia, per motivi di studio, incontra una giovane indigena, Atashì, con la quale intreccia una storia d'amore. Ma la ragazza è promessa a un uomo della tribù... L'autore si sofferma, in particolar modo, sui disagi che vedono coinvolti gli indigeni di questa area geografica. -
Le piccole étoiles e la pandemia
L'improvvisa e totale chiusura dovuta alle misure di contrasto alla pandemia ci ha costretti a percorsi di riflessione. A fare grandi viaggi dentro di noi e a cercare dentro le mura domestiche un modo per rimanere attivi e in contatto. È nata così l'idea di armonizzare in un progetto le nostre passioni: i libri e la danza, entrambi capaci di comunicare e suscitare emozioni. Un rapporto più importante di quanto si pensi perché la danza, al pari di un libro racconta, trasmette storie e desideri. La scrittura ci permette di guardarci dentro e di tirare fuori quello che nascondiamo o che vogliamo far capire di noi. Due linguaggi diversi che l'umanità utilizza da sempre per esprimere sentimenti e stati d'animo. Ecco, in queste pagine troverete quelle di un gruppo di piccolissime e giovanissime ballerine. Confuse ma con la voglia di danzare. -
Diario breve di un magistrato
Un racconto autobiografico che attraversa la storia di una Calabria rurale, semplice, ma autentica intimamente intrecciata con la vita dello scrittore che narra le sue esperienze umane e professionali da Magistrato dagli anni '60 in poi. Emergono emozioni, dolori, sacrifici, ma anche tanta dignità umana e morale. -
Come un ladro nella notte
Nel giorno in cui incontra il Cristo vestito di una miseria infinita, Anna vede crollare tutte le sue certezze. Travolta da una domanda di senso che sembra impossibile da decifrare, vede vacillare tutto il suo mondo. La risalita sarà dura e forse resterà per sempre incompiuta. Per trovare di nuovo un raggio di luce, bisognerà scavare negli abissi dell'anima e solo alla fine si scoprirà la ricchezza di quanto è accaduto e la sconvolgente, originale risposta, data da una visione lucida del dolore più grande. La lettura aiuterà a collocarci nella dimensione profonda e personale da cui è tratta questa storia vera. -
Felicità... serbate
Mario Zangari Del Prato è nativo di Spadola (VV), borgo sul massiccio delle calabre Serre. È considerato una mente acuta, uno dei più schietti temperamenti lirici presenti, con echi ottocenteschi: ovunque mette mano lascia sempre l'impronta del suo coscienzioso animo cristiano. La forma sua poetica, musicale e pittorica è sobriamente curata in ogni particolare; quasi voglia liberarsi della letteratura, dell'enfasi, degli effetti e di tutto ciò che è facile e comune, per essere più vicino possibile alla vita reale. In questo libro l'autore, intercalando riflessioni ed attinenti poesie, manifesta chiara analisi dei costumi e dei comportamenti sociali attuali, in relazione alla violenza che sta subendo la persona, la famiglia e, soprattutto, la natura. -
Quaderno a... quadretti
"Quaderno a... quadretti"""" è una raccolta di racconti, di argomenti e toni vari in cui prevale lo sguardo sui piccoli accadimenti di cui è intessuto il nostro quotidiano a cui, a torto, si presta poca attenzione ma che tanta parte prende del nostro tempo. Ogni racconto ha una sua ragione ed un'atmosfera a sé; l'insieme dà un po' l'idea delle varie sfaccettature della nostra esistenza che, proprio perché varia e complessa, ci preserva dalla monotonia arricchendoci di esperienze. I racconti, inoltre, offrono spunti di riflessione che ci fanno capire che nell'apparente banalità della realtà di tutti i giorni c'è più senso di quanto non si creda; nel contempo ci invitano a credere nella vita e ad amarla così come è." -
Io sono Laghitello. Paese vivo, paese abbandonato, paese scomparso
Don Carlo Carusi, parroco di Laghitello, il 24 novembre 1929 rispose alla Curia di Tropea: le condizioni della chiesa «sono pessime: è lesionata quasi tutta. Per legge deve essere spostata insieme a tutte le abitazioni del paesello, perché fu fabbricata sopra una frana, frana che lentamente ha minato [...] tutti i fabbricati ivi esistenti» L'intero paese scivolava in Valle di Roppo: il 25 gennaio 1927 il Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Calabria si era pronunciato stabilendone l'abbandono, «vana ed estremamente costosa riuscirebbe qualsiasi opera di consolidamento». Con la visita di Michele Bianchi, 30 gennaio dello stesso anno, e con l'intercessione di don Luigi Sturzo ebbe inizio, altrove, l'opera di costruzione. Dal 1930 il nome Laghitello scomparve dalle carte geografiche. Prefazione di Vito Teti. -
Inseguendo la vita
Anna è una donna che ha scavato una buca dentro di sé e qui ha nascosto i suoi bisogni: rompere i lacci di un paese che le sta stretto, congelato in un'atmosfera di falso moralismo, vivere pienamente un amore che ha dato un senso alla sua vita, una volta, tanto tempo fa, quando giovane universitaria aveva conosciuto Paolo. Innamorato anche lui, ma tutto preso dalla voglia di fare carriera. E le loro strade si sono separate... La cicatrice di una vita che non ha vissuto. Il segno della violenza che Anna e tante altre donne, come lei, hanno fatto, proprio loro, a sé stesse, traspare, sommesso, da un'analisi introspettiva che l'Autrice, con la sua sensibilità, propone in uno stile semplice, coerente, essenziale, costruito su scelte sintattiche e lessicali che attingono al quotidiano. ""Inseguendo la vita"""" è un lungo racconto strappato e ricucito dalle pagine di un Diario. Prefazione di Rosa Maria Romano."" -
Appunti di viaggio
Un percorso interiore che cerca di scendere alle radici dell'anima per scandagliarla e scoprirne le più intime e nascoste verità. Un viaggio che salpa dalla cronaca di tutti i giorni e approda alla letteratura, alla storia e alla vita per descrivere virtù, valori, vizi, difetti, debolezze, peccati del genere umano; spunti di riflessione su cosa rappresentino, come vengano coniugati, come influiscano sul vivere quotidiano e sul modo di essere. È un itinerario che prevede il contrasto tra due situazioni, ciascuna delle quali ha uno spazio fisico e un protagonista che vive, soffre o gioisce e attraverso le sue sensazioni vivrà, soffrirà o gioirà anche il lettore. Un modo per mettersi in discussione, per comprendere meglio se stessi, per uscire dalla routine e capire che ogni gesto, ogni scelta non debba avere come fine ultimo il solo puro edonismo, la ricerca del piacere, ma l'eudemonismo più naturale, la ricerca della felicità come vera saggezza di vita. Il ""viaggio"""" aiuterà a conoscere meglio la natura dell'indole dei comportamenti umani per capire come le passioni possano essere contenute e diventare lievi. Prefazione di Franco Cimino."" -
Pigghiàti carta e pinna e scrivíti. Canti, detto e feste popolari di Vibo Valentia e provincia
In questo lavoro, Maria Meli raccoglie e presenta canti dialettali, detti, proverbi e tradizioni popolari di un angolo di Calabria, la Provincia di Vibo Valentia. La ricerca si articola in due periodi e spaccati storici: gli anni '50, nell'immediato dopoguerra, quando l'economia in Calabria è prevalentemente contadina e la cultura ancora precapitalistica e comunitaria; gli anni '90, quando, dopo il costituirsi della Provincia di Vibo Valentia, si assiste a un progressivo sviluppo urbanistico e demografico. Dalla viva voce della gente, l'Autrice raccoglie, custodisce e ci consegna frammenti di cultura popolare -reperti archeologici della nostra lingua e del nostro passato - altrimenti destinati ad essere sommersi da continui processi di cambiamento e di globalizzazione.