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Lettere nella polvere
È la storia di un amore particolarmente intenso, ambientata negli anni '30-'40 del '900, tra un distinto giovinetto e una giovine nobildonna, fascinosa, attraente e indipendente. L'egante gentiluomo è un possidente, di antica casata, tombeur de femmes, ufficiale che nutre mille sogni ed è un romantico idealista. Egli soccomberà sotto il giogo della convenzione, lasciando la demoiselle nello sconforto più totale. Ella àncora, pria e poscia, a lettere ampollose le emozioni che recano racconti di gioie e di dolori, che evidenziano impronte di lacrime e fanno riecheggiare sospiri struggenti e passione travolgente. Tali missive furono custodite, in una abbandonata cantina, dalla polvere perché fossero ritrovate e raccontate. -
L' estasi dell'utopia. Una pioggia di papaveri rossi
Prefazione di Pasqualino Pandullo. -
Il vento scorre. Laboratorio Scrittura creativa. Centro salute mentale Lamezia Terme
"Cosa spinge un gruppo di ragazze ad incontrarsi ogni martedì per raccontare ricordi e fantasie? È il bisogno di stare insieme e condividere emozioni e sentimenti. È il bisogno di scrivere per ricordare e raccontare, per scoprire se stesse e per accettarsi. Si racconta che """"chi vive di fantasia perde la via"""", che la fantasia è """"come la follia"""", che la fantasia è """"come la poesia"""". Si racconta di """"come uscire dal fiume della solitudine arrampicandosi sulle sue sponde"""". Si racconta del """"vento che soffia e sconvolge pensieri e capelli"""", ma a questo vento, mentre il tempo scorre, le ragazze affidano non solo i loro sogni, ma anche queste pagine perché le trasporti qua e là. Questo libro è il risultato del progetto di Riabilitazione Psichiatrica """"Il Racconto che cura"""", che ho realizzato nel Laboratorio di Scrittura Creativa attivato presso il Centro di Salute Mentale di Lamezia Terme, diretto dalla Dr.ssa Rosina Manfredi. La scrittura è sempre stata considerata una forma di cura, capace di liberare dalle tensioni e dalle ansie, uno strumento per uscire dal guscio di isolamento che spesso imprigiona i pazienti psichiatrici. Questo lavoro è nato con lo scopo di dare la possibilità di raccontarsi a chi vive situazioni segnate da forti difficoltà. Il mio compito è stato quello di """"cercatore di ricordi"""", di raccogliere storie e di aiutare a scoprirne il senso"""" (Le autrici). Presentazioni di Giuseppe Perri e Riccardo Fatarella." -
Il portico della luna
Carlo Francesco Maria Mauro, amatissimo figlio dell'autrice, è il destinatario di queste poesie. Nato a Lamezia terme il 16 gennaio 1962, ha conseguito la maturità classica e si è laureato alla facoltà di legge dell'Università ""La Sapienza"""" di Roma con un'apprezzata tesi sul leasing. Avvocato penalista, ha frequentato per diversi anni la cattedra diretta dal professore Franco Coppi che gli ha dato un'ottima impostazione professionale. Cassazionista attento e ottimo ragionatore, ha esercitato a Lamezia Terme e Roma fino a quando non è stato colpito da una malattia rara aggressiva e incurabile che ha stroncato la sua giovane vita con tutti i progetti per il suo futuro esistenziale e professionale. Appassionato di immersioni subacquee, faceva parte del Diving di Roma, dove aveva conseguito il brevetto di istruttore. Esperto di fotografia, ha realizzato un ricchissimo archivio di artistiche e suggestive immagini ricavate dall'osservazione diretta di flora, fauna e varia umanità dei tanti paesi che ha visitato. Per la nobiltà dei suoi intenti, per l'eleganza dei suoi modi e per la sua grande umanità ha lasciato un vuoto incolmabile e tanto rimpianto nella vita di tutti noi."" -
Vivienne Lynch
La giovane Vivienne torna dall'aldilà e riprende la sua storia d'amore interrotta tanti anni prima con uno scrittore conosciuto a Dublino. Tra i due s'interpone un'altra donna. -
Io Tiziana
"Il mio sapere tra le righe. Tra l'infinito realmente infinito e i confini della conoscenza. Senza tempo e senza spazio, consumato tra le danze, la musica e i fuochi della mia mente. Viene accolto dall'altrui volto.""""" -
Il carpanzanese tra versi e teatro. Poesie e commedie in vernacolo calabrese
Il libro di Luigi Ponterio è un'occasione di poter conoscere il dialetto calabrese. Tra versi e commedie il lettore potrà leggere espressioni e parole ormai in disuso. Nelle sue opere l'autore racconta storie di donne ed uomini in cui l'alternarsi delle vicissitudini degli stessi ne determina le sorti. Tra racconti e poesie non mancano occasioni per parallelismi tra l'epoca passata ed il presente. Momenti di riflessione ed opportunità per sorridere accompagneranno la lettura. È un testo per i più curiosi, gli appassionati o per chi si accinge a studiare il vernacolo, la lingua dei nostri padri che è eredità da preservare per le future generazioni. -
Il potere del potere. Quando e come il potere manifesta se stesso
La parola quale luogo di potere apre lo scenario a tutta una serie di conseguenze sulla volontà di questo e sulle sue successive manifestazioni materiali, che esplicano chiaramente come la percezione dello stesso dipenda tanto dallo spazio quanto degli elementi che in esso sono assenti o presenti. Si perché il dominio, come volontà di potere manifesto, necessita di confini spaziali. Che si spostano in questo o altro ambito, passando dalla geografia, alla narrativa e alla filmografia. Fino al corpo, primo luogo in cui la volontà di potere si manifesta attraverso l’azione. I suoi strumenti diventano oggetti. Alimentano nevrosi e alienazioni, soggiogano popoli e manifestano superiorità diretta o subliminale. Il potere incontra la storia e si incontra in essa attraverso archetipi e artefatti. Dove la funzione simbolica dell’oggetto rappresenta, il potere in sé. Confermato nei segni, nei gesti, dal sacro al profano, dall’arte al design, dall’architettura al colore. Storia del potere: il testo segna alcune tappe, alcuni momenti, della sua volontà e delle sue manifestazioni. -
Terra d'eterno incanto
"La stesura di questo libro di poesie, di liriche e componimenti poetici è dovuta all'ispirazione che la meravigliosa terra mia natale ha generato nella mia mente e nel mio cuore, ancor prima. Le bellezze naturali, difficilmente eguagliabili, le tradizioni sane e robuste come radici di ulivi secolari, le prelibatezze di sapori e odori, i colori intensi di mare, cielo, verde vellutato collinare, le stupende cangianze delle albe cristalline e tinte dorate dei tramonti hanno avviluppato il mio cuore, già da bambina, e questo è il momento di esaltare questa terra, spesso, ricordata solo per alcuni aspetti che cancellano tutto ciò che di bello, buono e incantevole vi regna."""" (L'autrice)" -
L' occupazione delle terre. Una grande epopea contadina
Una storia della grande epopea contadina calabrese, cominciata agli inizi del '900 e culminata con l'occupazione delle terre del 1950 in un piccolo paese della provincia di Cosenza, San Demetrio Corone. Secondo l'autore, ciò che realmente mosse i braccianti fu la fame e il bisogno; il desiderio di vedere realizzati i sogni di giustizia sociale e progresso, dei quali loro, darsi subalterne, non ne beneficiavano affatto e continuavano a sognare tutto quel terreno incolto, capace di produrre gustosi pomodori e tanto grano. In considerazione di ciò si mossero. Molti di loro agirono anche sul presupposto dei grandi valori e dei grandi ideali, simbolici sotto certi aspetti, che i partiti di sinistra, Pci e Psi più di altri, rappresentavano; ma quella mattina di marzo del 1950, però, la bandiera rossa che tanti braccianti portarono con se, più che l'effigie di un partito per come oggi possiamo intenderlo, rappresentava un'idea comune, un comune sentire, un chiaro simbolo di parte, denotava una appartenenza: da un lato noi, i braccianti, che le terre le vogliamo coltivare e non le abbiamo, noi che le terre le abbiamo sempre sognate; dall'altro voi, i padroni, con le vostre dispense piene di grano e di olio, che le terre le avete e non volete coltivarle. Del resto, del fior fiore di dirigenti che la sinistra sandemetrese aveva, ai vertici della cooperativa e del movimento troviamo Giuseppe Pisano, un socialista sui generis che mai ruoli di prim'ordine ebbe nel Psi e Giuseppe Buonofiglio, un comunista militante, che visse sempre lontano dai giochi di palazzo e dalla sezione. -
Il Malenino. Piccola raccolta di componimenti ironici e satira di costume
Piccola raccolta di componimenti ironici e satira di costume. -
Il sacco del sud d'Italia. L'imperante ideologia settentrionale. Una linea separa e unisce
Perché in Italia il dominio socioeconomico del Settentrione ai danni del Meridione è accettato con passività, considerato quasi un fatto naturale immodificabile non un prodotto sociale (modificabile) e manca la volontà di mutare i rapporti di forza? Perché il meridionale tradisce la propria storia, sottovaluta le proprie capacità, prova un senso di inferiorità, si auto-identifica in schemi imposti per compiacere? Questo libro prova ad analizzare i perché delle differenze tra il Nord e il Sud, prima e dopo l’“Unità”, dalla morale alla religione, dal “familismo” ai pregiudizi, dai movimenti territoriali al federalismo, dall’assoggettamento all’imperante ideologia Settentrionale alla “collettivizzazione” dei fenomeni delinquenziali. -
Lo scrigno di preziosi versi colmo
Nel presente libro, ""Lo scrigno"""", nel quale troviamo pure due poesie della stimata consorte, l’accordata loro chitarra, sia che suoni nell’alta notte oscura, sconvolta dal vento; o sotto la pacata luce tenue dell’argentea Luna, sa rendere sempre le armonie del loro stato d’animo. È, infatti, una raccolta di poesia vissuta, di sincere sensazioni pure, di pennellate di gioia speranzosa e, a tratti, di vera malinconia: lampi di luce nei meriggi rosati, mentre il ruscello scorre canterellando. Sono versi di fattura classica per stile, sentimento, dolcezza di toni e profondo contenuto."" -
Un amore
Esistono le streghe? Un'amicizia online presto si trasforma in una storia inquietante... -
Un sogno che dura una vita. 13 luglio 1974
La morte violenta di due amici, in giovanissima età, segna la vita di Fabio, coinvolto nel terribile incidente stradale del 13 luglio del 1974 lungo la strada che da Rocca di Neto conduce al mare di Strongoli. Fabio riprova quelle forti e dolorose sensazioni ogni volta che si addormenta nella speranza di viaggiare attraverso il sonno abbandonando il suo corpo fisico in maniera volontaria e consapevole, nell'unico desiderio di associare a un nome i volti di coloro che scapparono perché colpevoli di aver avuto paura, una colpa che, sicuramente, li inseguirà per tutta la vita. I racconti, ambientati in quel periodo di contestazione giovanile, che si intrecciano con la storia principale, rappresentano un vissuto straordinario di grande amicizia e complicità, quasi a voler esorcizzare l'imminente tragedia. -
La poesia
"Alla poesia, il mio porto sicuro, perché ha dato voce ai miei pensieri e spazio ai miei silenzi""""." -
Su quella collina amena...
Un autentico spaccato storico realista del dopoguerra che raffigura lo spinoso problema dell’emigrazione dal Sud al Nord con tutti i risvolti che ne conseguono. Il proscenio è un caratteristico borgo, ubicato su una collina pittoresca che domina una valle straordinariamente verde. La storia raccontata è d’amore e si dipana tra sentimento, tormento, passione e colpi di scena che serpeggiano, lasciando col fiato sospeso fino alla fine. L’inquietudine del protagonista alla ricerca di una vita più agiata dovrà confrontarsi con le voci prillanti e nostalgiche del cuore. Le descrizioni riguardo l’amenità del luogo e la dovizia dei particolari dei personaggi, con i loro incombenti destini, rendono accattivante e fascinosa la lettura. -
Il paradigma dei miei frattempi
Sintesi evolutiva del guerriero greco, poesie di un ragazzo scapestrato, una palestra poetica guardata in passato con “poco rispetto”. Il tragitto dell’imparare a fare poesia, rivalutata ora, sotto un’altra prospettiva, che la sente fresca, audace, con dei riferimenti alla gloria, giocosa e divertente, con una gran voglia di riviverla. Il diaframma di baricentro e di follia, si sposta in avanti, nella traiettoria esistenziale dell’autore. Tre assi culturali, letteratura, biliardo e musica, già evidenti nell’opera più giovanile, sono definiti, e convergono in modo potente nei versi, attraverso un uso della parola che si è raffinato, abile e maggiormente colto, con la consapevolezza di chi vuol essere poeta tra i poeti, rispettando le diversità della poesia moderna. Prefazione di Mario Caligiuri. -
La stampa periodica a Nicastro tra '800 e '900
Anche i vecchi fogli ingialliti e logori dei giornali di un tempo possono essere una fonte preziosa e alternativa, per favorire la conoscenza storica del nostro passato prossimo; dei documenti formidabili, per mettere meglio in luce le ansie e le problematiche sociali, le vicende e le dispute politiche, i caratteri culturali di una comunità, la cronaca di una città e del suo comprensorio. In questi campi tra loro eterogenei si sono mossi, con viva passione e caparbia volontà, gli autori del presente volume, ricostruendo così un secolo di storia della città di Nicastro (ora quartiere di Lamezia Terme) e del suo territorio attraverso il recupero, non sempre facile, e lo studio meticoloso dei periodici locali superstiti. Il risultato, un quadro dettagliato di una realtà locale importante come quella del Nicastrese, può senz’altro giovare a una ricostruzione più completa della storia calabrese dall’unità d’Italia al secondo dopoguerra. -
Capolavori d'arte nei conventi dei Frati Minori di Calabria. Ediz. illustrata
«Si tratta di un viaggio di sensibilità artistica, che accompagna il lettore nella Conoscenza dei custodi di questo vero e proprio ""tesoro"""", i Frati Minori di Calabria, e di alcuni conventi da essi abitati, e vuole regalargli l'esperienza dello stupore che apre le porte al mistero che ci trascende» (Frate Fabio Occhiuto) «Questo volume vuole rappresentare una rassegna storico-artistica di beni ecclesiastici custoditi nei Conventi dei Frati Minori di Calabria. Attraverso lo scorrimento delle pagine si può avere un orientamento sicuro dell'importanza di questo patrimonio che costituisce una secolare testimonianza dell'arte della nostra regione.» (Giuseppe Giglio)""