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Poetico virale. Storie di donne in versi al tempo della pandemia
Sette signore, non più giovani, seguono un corso di Teatro online. Quando Giovanni, maestro e guida, suggerisce loro, per un ""reading"""" finale, di scrivere delle poesie sulla vita delle donne al tempo del covid, storcono il naso. Non sono né poete, né attrici e seguono le lezioni per passare il tempo e divertirsi. Poi, come un tarlo, l’idea prende forma e scava gallerie nei loro pensieri. Nascono così molte figure di donne diverse: donne reali, donne immaginarie, osservate con occhi partecipi o con ironia; donne come loro, donne che fanno parte di loro, fino a rap-presentarsi in un futuro senza pandemia, dove la vita riprende, riprendono i rapporti, ri-prende la gioia della condivisione. I testi qui raccolti sono stati rappresentati il 7 marzo 2021 in una lettura pubblica."" -
La villa di Toiano. Racconti e personaggi nella vita di una villa nella campagna senese (dal 1650 ai giorni nostri)
La storia della villa di Toiano è raccontata attraverso un collage di storie che in quel luogo, tra quelle pareti si sono svolte nel corso di tre secoli e mezzo. È pertanto un libro storico? La risposta è sì, ma non solo. La base del racconto si fonda su alcuni anni di ricerche storiche fatte da Andrea Friscelli sui passaggi di proprietà ed altri aspetti che ha potuto rintracciare negli archivi che ha consultato. Ma l'autore ha inserito poi in alcuni punti, quelli che ha giudicato di maggior interesse. Ed è qui che l'altro coautore, Riccardo Manganelli, è intervenuto con la sua matita, illustrando le stesse scene ma dandogli un'interpretazione personale con il suo stile di ""graphic novelist"""". Ne viene fuori un libro difficilmente classificabile che sta a cavallo fra la storia ed un pizzico di fantasia, incentrato su un edificio nei pressi di Sovicille, immerso nella campagna nei dintorni di Siena."" -
Disadattate in cucina. Ovvero le ricette della DAD
"Riscoprire il cibo tradizionale ha voluto dire ricercare l'ancoraggio con un passato sereno o, almeno, avvertito tale nell'amarezza della contingenza. È sempre così, certo: quando non ci piace il presente tiriamo fuori dalla memoria (no: dall'immaginazione) un passato atemporale, un eterno tempo anteriore che era, proprio perché, di fatto, reinventato ad hoc sul momento, un tempo perfetto, da rimpiangere e, quindi, rimpianto. [...] Rifare un piatto visto fare migliaia di volte in casa non significa soltanto prendere degli ingredienti, elaborarli, trasformare il crudo di natura nel cotto di cultura, """"creare"""" con la materia prima assemblata, insaporita, modellata al gusto del palato. Significa anche ripetere un atto mentalmente condiviso con memorie generative della nostra identità: in una parola trasformare una cottura da azione a ritualità. Cucinare la cosa più semplice e banale ma, a suo tempo, vista cucinare da una mamma o da una nonna, vuol dire [...] evocare quelle figure care, averle accanto, sentirsi meno soli e più forti di fronte alla catastrofe"""". Dal testo di Maura Martellucci" -
Berebennannà. Il glossario del Palio illustrato
Abbiamo un linguaggio nostro, quasi un dialetto conosciuto solo a chi vive uno dei diciassette popoli. Ecco perché serve un ""glossario"""", quasi un vocabolario che """"sciolga"""" il significato di terminologie che per noi sono comuni e talmente insite nel nostro """"io"""" da non pensare, talvolta, a chi ci ascolta, a chi ci sta vicino quando le pronunciamo. Noi che """"rizziamo i peli"""" se sentiamo chiamare il fazzoletto foulard; noi che mettiamo (metaforicamente, è logico) mano alla pistola se sentiamo chiamare gli alfieri sbandieratori (con tutto il rispetto possibile per gli sbandieratori di altre feste, ma hanno altri ruoli rispetto agli alfieri delle Contrade che sfilano nel Corteo Storico con """"giochi"""" di bandiera che sembrano tutti uguali, ma che uguali non sono e che, tutti, annunciano al popolo la """"guerra"""" di campo che sta per iniziare); noi che lanciamo occhiatacce a chi chiama i braccialetti luminarie (""""mica siamo a Natale!"""" qualcuno un po' più lezzo non ha saputo mordersi la lingua e ha risposto al malcapitato di turno). Ecco, no, loro non possono sapere. Ecco perché serve questo glossario. (Dalla prefazione di Maura Martellucci)"" -
Maddalena e Mela Casulana. Una favola su Casole d'Elsa
In omaggio al paese dove vive da tanti anni, Giulia Meattini ha realizzato una favola su Casole d'Elsa per permettere a tutti i bambini casolesi e non - e perché no, anche agli adulti - di conoscere meglio questo meraviglioso territorio, attraverso un linguaggio semplice, giochi e illustrazioni. I protagonisti sono liberamente ispirati a dei personaggi famosi che, nel corso dei secoli, hanno vissuto nel territorio casolese. Come per esempio maddalena Casulana (1544-1590), compositrice di madrigali e prima donna ad aver avuto riconoscimenti importanti in ambito internazionale, oppure Alessandro Casolani (1552-1608), il famoso pittore nato a Mensano. La favola ha lo scopo, oltre che di far conoscere Casole d'Elsa, anche di trasmettere dei va-lori autentici come l'integrazione, l'amicizia e la fiducia in se stessi. L'autrice ha inoltre realizzato personalmente le illustrazioni ad acquarello e i giochi che si trovano nel libro. Età di lettura: da 6 anni. -
Percorsi nella storia. Antiche infrastrutture portuali e viarie tra Toscana, Lazio e Romagna
Questo volume rappresenta la continuazione di ""Itinerari e riflessioni"""" e segue la traccia storico-geografico-archeologica in esso delineata. Qui si parla della via Aurelia sulla Tabula Peutingeriana, degli scali per il marmo delle colline campigliesi, delle esperienze subacquee relative alle anfore del territorio di Populonia, di Leonardo cartografo nella zona di Vada, e si finisce con uno studio dei porti antichi, con particolare riferimento a quelli delle zone etrusche."" -
La Tuscia marittima. Ricostruzione di un portolano antico
Questo lavoro vorrebbe essere un itinerario antico lungocosta, che permette di osservare il litorale nel tempo, a partire dall'epoca etrusco-romana, descritta principalmente, per passare al Medioevo e proseguire fino al passato più recente. Potrebbe essere inquadrato anche come un portolano antico, visto che cerca di riportare gli scali conosciuti e le zone adatte al riparo d'emergenza. Oltre a questo, vi si tenta di definire le distanze fra porto e porto, dopo aver consultato le fonti dell'epoca che ci sono pervenute e riscontrato le misure sulla carta, utilizzando le unità di misura antiche, per rimanere nell'argomento trattato. Come si intuisce dal titolo, viene analizzata la parte del Mar Tirreno che riguarda la costa laziale a nord di Roma, la costa toscana, e l'inizio della Liguria. Di fatto si parla di porti ed approdi, da Roma (Tevere) a Luni (Bocca di Magra). Dalla Premessa -
Capraia. Storie di uomini e di animali
"Sembrerà strano amare un'isola tanto da farne l'oggetto dei propri sogni, della propria costante attenzione e del proprio impegno, ma è così. Ogni ferita che le è stata fatta, l'ho sentita sulla mia pelle, ogni tentativo di usarla per interessi che non erano i suoi, l'ho sentito come un'offesa a una persona cara, ogni intervento per preservarla, una guerra da combattere in prima linea come volontario. Dare di ciò una ragione non è difficile: vi ho vissuto da bambino e, poi, l'ho lasciata da emigrante. Come emigrante, ho provato il dolore del distacco, la mancanza delle cose care, il rimpianto che tutto trasforma in meglio. E il meglio di quello che, per me, già era il meglio, immaginate quale vuoto abbia creato, quale richiamo abbia esercitato, quale grande passione abbia ispirato. Non a caso molti dei miei racconti riguardano esperienze della mia prima giovinezza, di quando, cioè, ancora abitavo stabilmente in Capraia. Quegli anni sono stati decisivi e, come per una sorta di imprinting, hanno guidato le scelte fondamentali del mio futuro da adulto"""". Dall'introduzione dell'autore. Prefazione di Danilo Mainardi." -
La testa nel pallone
Un finale a sorpresa per un romanzo che come protagonista il capo ultrà di una squadra di calcio. La sua storia rincorre gli eccessi che alimentano il mondo del pallone in un percorso personale caratterizzato dalla sfrenata necessità di autoaffermazione di un io ambizioso ed egoista che sembra ben sposarsi con un ambiente che non guarda in faccia a nessuno, anche quando gli eventi lo spingono lontano da amori e affetti. -
Ad Limina Petri. Pellegrina sulla Francigena. Un diario scritto coi piedi. E col cuore
Era nato come album fotografico. Nulla più. L'autrice pensò di aggiungere ""un po' di testo"""" alle foto, giusto per contestualizzare le immagini. Ma il percorso prese immediatamente una rotta diversa. Una genesi non programmata, dall'esito imprevisto. Un caso, si potrebbe definire. Le fu necessario, urgente, fissare quel fiume di ricordi che impetuosamente si riversò sulla tastiera. E siccome lo stava scrivendo per sé, e per nessun altro, il linguaggio è """"liberamente colorito"""" - per dirla con grazia -, molti passaggi risultano ermetici, legati a personaggi indefiniti, apparentemente immaginari. Ma tutto è assolutamente reale, successo, vissuto; e fortuitamente traboccato in queste pagine, in una altalena di paure e gioie dirompenti e furibonde, ricalcando ogni singolo passo fatto. Chiusa in casa dal coronavirus, ha ripercorso un viaggio dell'anima e ne ha fatto un diario. Per sé e per chi ha voglia di immaginarlo."" -
Base Condor a Chatila 1982-1984. Storie di soldati italiani dal Libano in guerra
M«a dove eravamo capitati? Sembrava che un'immensa cupola trasparente si fosse interposta fra noi ed il cielo per escluderci dal resto del mondo e serrarci in una terra di mezzo. Ci trovavamo su un francobollo di territorio popolato di miserabili, plasmato da eventi tremendi, dove erano arrivati e forse sarebbero tornati i mostri. Calpestavamo un suolo martoriato, ancora agitato dai fremiti dell'imprevedibilità dove dietro l'angolo potevano nascondersi presenze di distorta realtà. Era quella la ""magia d'oriente"""" intorno a noi.»"" -
Trasalimenti e sogni
La nuova complessa raccolta di Fornaretto Vieri ha come punto di partenza quel 'tempo del mito' in cui l'autore viveva fasciato dalle premure di un ambiente familiare perfetto. Attraversa, quindi, la poesia, l'amore, l'arte, la storia, la quotidiana vita che il tempo ritma in notti e giorni più o meno tramati d'ansie e di speranze, la fede, e una Natura stravolta dall'incuria umana, ma pur sempre, per grandiosità e meraviglia, immensamente superiore all'uomo, e soprattutto orientata da e verso Dio. Nove stazioni di una rigorosa struttura conducono l'io dall'ovattato incanto dell'infanzia al multiforme, complesso e quasi inafferrabile incanto del cosmo, con i suoi infiniti mondi e matematici segreti. Oltre alla musicale signoria su un endecasillabo sempre fluente e qua e là solenne, spicca innanzitutto l'ampiezza di compasso del lessico di riferimento. Vieri conosce il cosmo e la natura ed è abilitato a esplorarne poeticamente i segreti perché ne domina le parole che ne definiscono gli aspetti, si tratti di animali e piante, di oggetti d'uso, o di principi e cardini delle speculazioni teologiche e scientifiche. (Dall'introduzione di Alessandro Fo) -
L' inatteso. Le indagini del maresciallo Casati
È maggio, Casati ama quel tempo di primavera, ne ama l'aria e la luce. Ne ama soprattutto quel senso di vita rinnovata che in quel periodo la natura diffonde. È maggio, a Vescovado la vita di Casati scorre nella semplicità del quotidiano. In questa quotidianità, arriva a Vescovado un nuovo parrucchiere per signora e Casati assaggerà le punture della gelosia. La vita però scorre tranquilla tra un furto di quadri importanti in una villa e una mostra forzatamente rinviata. Poi ci sono le ferie che il maggiore Tursi gli impone e che lui non vorrebbe mai. Due fatti irrompono sulla scena: la scomparsa del pilota navigatore che accompagna nei rally Maurizio Stovini, suo amico da sempre, e un passato che torna con il suo carico di ricordi. Intanto Marisa e un gruppo di suoi amici decidono di percorrere un tratto della Francigena. Nel tragitto s'imbattono nella morte di due suore. Nascono i primi dubbi. Casati sente che la tentazione di entrare nell'indagine è grande. Riuscirà a resistere? In queste due complicate indagini lo seguiranno, lungo vari tragitti nella Toscana meridionale, vecchi e nuovi compagni d'avventura, la sua sagacia e l'abilità di Marisa di inventarsi detective. -
Tra cielo e terra. #ilduomodisiena. Con QR code
Questo libro vuole proporsi come una chiave d'accesso a disposizione di tutti per poter entrare, conoscere e capire una delle più belle cattedrali d'Italia: il Duomo di Siena. Grazie al taglio divulgativo che hanno voluto dare le due autrici, Ilaria Bichi Ruspoli e Barbara Latini - entrambe storiche dell'arte e guide turistiche -, la Cattedrale rivela le sue meraviglie e i suoi misteri al lettore che sarà accompagnato nel suo percorso anche da dettagliate infografiche e da un inedito repertorio fotografico dall'alto valore emozionale. Un viaggio che, tra le tante meraviglie, si snoda tra il percorso dettagliato del pavimento, la bellezza della Libreria Piccolomini, l'affaccio sulla città dai sottotetti della Porta del Cielo, il pulpito di Nicola Pisano, le enigmatiche decorazioni scultoree di ispirazione egizia e greca della cappella di San Giovanni e la mistica atmosfera della cappella della Madonna del Voto. Un'esperienza che potrà essere arricchita anche attraverso i molti contenuti multimediali disponibili sul sito dedicato, raggiungibile grazie ai numerosi QR-code presenti nei vari capitoli del volume. -
Siena. Il sogno gotico. Guida alla città. Ediz. illustrata
"Il sogno gotico"""" è una guida alla città che ha lo scopo non solo di indirizzare i visitatori verso un itinerario, più o meno consueto, ma che soprattutto vuole svelare alcuni tra i retroscena più curiosi della storia di Siena e solleticare la curiosità del lettore con gli episodi meno noti di alcuni dei principali protagonisti delle vicende senesi. Mantenendosi in linea con gli illustri esempi del Gran Tour e con i testi di grandi personalità del Novecento senese, i due autori, Mauro Civai ed Enrico Toti, sono riusciti ad affrontare i vari argomenti con pieno coinvolgimento emotivo e con un tono prettamente colloquiale, riuscendo così a trasmettere quella enorme passione e amore che, così indissolubilmente, li lega alla loro città, Siena. Quella stessa passione e amore che fuoriesce anche nei bellissimi scatti di Mauro Agnesoni, che arricchiscono il testo con un percorso iconografico inedito ed emozionante." -
Plagio
Quasimodo Rossi è proprietario di una libreria nel centro di Milano. Il romanzo narra delle peripezie del libraio e dei suoi collaboratori tra clienti ignoranti e bizzarri, bibliofili, distributori, libri belli e brutti. In questo romanzo confluiscono titoli di altri autori e brevissimi brani di canzoni: associazioni di idee che attraversano le sinapsi veloci come un gatto in tangenziale. Durano poco e se tutto va bene scappano via. All'aspetto librario si affianca una storia d'amore che porterà casualmente a una scoperta straordinaria: il più celebre romanzo del più celebrato romanziere del ventesimo secolo è in realtà un plagio. -
Direttori universitari e primari ospedalieri: dal Santa Maria della Scala alle Scotte. Cronistoria di un secolo
"Nel vecchio ordinamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal terzo anno gli studenti cominciavano lo studio della Patologia Speciale Medica e Chirurgica e quindi iniziavano ad affacciarsi nelle corsie al letto dei malati. Per chi scrive era il 1966 (21° di vita), quando cominciò un percorso lungo 50 anni, che terminò nel 2016 a più di 70 anni di età. Questo per dire che la maggior parte di quello che dopo descriverò l'ho visto e anche vissuto in prima persona, talvolta da lontano con contorni indefiniti, talvolta anche troppo da vicino: spesso ho capito dopo anni quello che era successo. Dopo anni ho capito come una nomina o un concorso vinto abbia portato un buon raccolto oppure carestia. L'ospedale è come una grande orchestra: il Direttore può nascondere un cattivo musicista, ma se i cattivi sono molteplici, l'insieme ne soffre ed i risultati non sono brillanti. Comunque la dualità Università e Ospedale che ha governato la sanità senese nell'ultimo secolo, a mio avviso, è stata proficua, nel senso che l'una e l'altra parte non si sono potute permettere se non sporadici errori.""""" -
Lontananze. Variazioni liriche di Piero Misciattelli. Ristampa anastatica. Con un saggio di Alfredo Franchi
In una atmosfera tra mistica e romantica, nei suoi scritti, Misciattelli (1882-1937) ci restituisce la malìa assorta e raccolta della città quando, nelle ore notturne, disvela la sua anima profonda. Nella raccolta di variazioni liriche dal titolo Lontananze, sorta di autobiografia poetica in cui sono riferite, dall'infanzia alla maturità, le esperienze decisive della sua formazione umana e culturale, lo scrittore estrinseca al meglio le sue virtualità espressive in una prosa soffusa di afflato lirico al quale, sin dall'esordio, non rimane estraneo il lettore attento e sensibile. Il rapporto con Siena è scandito dal ritmo della presenza e lontananza di cui si nutre la nostalgia che è cifra costante della sua rievocazione lirica. -
Non è più tempo per scrivere romanzi
Anni di piombo. Questa la definizione con cui è stato consegnato nella Storia, negli anni '70 del secolo scorso, il periodo caratterizzato da un clima di violenza diffusa instaurato da bande armate, protagoniste di numerosi attentati. Tra queste, le più attive e famose tra i gruppi di matrice marxista-leninista, furono le Brigate Rosse. Eva e Tommaso sono una giovane coppia unita dall'impegno politico e dalla militanza nell'O.C.A., l'Organizzazione Comunista Anarchica. Sullo sfondo, i convulsi avvenimenti che scossero l'Italia e culminarono nel rapimento dell'esponente democristiano Aldo Moro, evento che inevitabilmente si ripercuote sulla vita di chi, con sensibilità umana e politica, ancora confida nella possibilità di realizzare un mondo diverso, più giusto e libero, senza per questo cedere alle lusinghe di una pericolosa deriva lottarmatista. -
Raccontini allo zenzero e alla vaniglia
Quindici racconti brevi, dall'impianto volutamente minimalista, compongono un universo quotidiano in cui gli spunti umoristici si alternano a quelli più sentimentali, suggerendo al lettore un abbinamento ideale al profumo frizzante di zenzero o a quello evanescente di vaniglia. La donna incantata dai messaggi del cellulare, le anziane signore suggestionate dalla possibile caduta di un meteorite, il fantasma del palazzo napoletano che rivaleggia con il principe De Curtis, l'autrice stessa, nelle pagine intimistiche finali, si offrono al lettore per stringere un rapporto intellettuale duraturo nel tempo.