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L' anfiteatro romano di Imola. Raccolta ed esame di documenti della città
La vicenda storica relativa alla presenza di un anfiteatro romano presso la città di Imola risale al 1870 quando il soprintendente Salvatore Aurigemma scoprì i resti nel podere chiamato ""Pasticcia"""" situato poco distante dalla porta cittadina detta """"Ilione"""" che corrisponde all'uscita della via Emilia in direzione Bologna. Nei lavori di scavo per regolarizzare il piano del fondo, si misero a nudo le basi dell'antico edificio. La scoperta fece scalpore e richiamò l'attenzione di numerosi studiosi tra i quali ricordiamo Padre Serafino Gaddoni, sollevando l'interesse della Deputazione di Storia Patria, e, addirittura richiamando la curiosità del poeta Giosue Carducci che all'epoca era docente all'università di Bologna. Si tratta di un """"manufatto romano"""" di epoca augustea, in grado di esercitare, se adeguatamente presentato, una profonda suggestione sull'immaginario collettivo, non solo nel mondo della cultura e degli intellettuali, ma anche per riproporre una didattica dei beni culturali nelle scuole e nel territorio."" -
Sottile come l'aria
Il fantasma di un noto romanziere, ucciso dai suoi protagonisti, rilegge il manoscritto dell'opera incompiuta con l'assurdo obiettivo di scoprire la perfida intrusione del destino - così la definisce - che gli è stata fatale. Ed ecco in un connubio di romanzo e saggio, attraverso scenari tormentati dal tempo e dalla guerra, rincorrersi e incrociarsi personaggi nel cui sangue fluiscono memorie di diaspore scolpite nella storia, ciascuno con un piano assillante da attuare al più presto: ladri e signori, preti e sciamani, ebrei e cristiani, vittime e terroristi. Ma il loro affanno è vano: l'Autore, eccentrico e ispirato, gli impone delle pause; per elevare il tono del romanzo vuole che si acculturino alle fonti dell'arte: performativa, letteraria, visiva, fino all'arte dell'ozio. L'ostacolo maggiore, tuttavia, è l'Autore in persona: un fine gentiluomo, sebbene delirante nella sua immaginata onnipotenza - si fa chiamare il Genio delle Ombre -, ma petulante, cinico, maligno, e soprattutto inconscio prigioniero di sé stesso. -
1946-2016 le cartoline delle Alfonsine le fotografie di oggi
Siamo gli ultimi di quella generazione che ha usato le cartoline. Quella generazione che sorrideva all'arrivo del cartoncino illustrato che diceva: baci, saluti, ti penso... Le cartoline arrivano da posti lontani, raramente esotici, spesso pezzi di una Italia bella e sconosciuta. Poi avevi l'orgoglio della cartolina del tuo paese, per dire al mondo: ""Ecco ci siamo anche noi! Saluti da Alfonsine"""". Erano le cartoline che guardavi con più attenzione, che sceglievi con cura: in bianco e nero, a colori, ingenue, belle come la foto dei diciotto anni sulla patente che teniamo nel portafoglio da vent'anni. La cartolina racconta una cittadina, la storia ed il costume, lo sguardo dei suoi abitanti. Racconta il tempo e la memoria. Ad Alfonsine il circolo Filatelico """"Vincenzo Monti"""", da sempre attento alla ricerca ed alla memoria, non poteva tralasciare un aspetto così interessante. Nasce così una raccolta completa e suggestiva delle cartoline alfonsinesi dal dopoguerra ad oggi e grazie alla collaborazione del Foto Club Controluce di Alfonsine, la ricerca si è arricchita delle foto dell'oggi scattate dallo stesso punto. Come cercare il cambiamento, la crescita, il mutare di una fisionomia cara."" -
Itinerario per Sartelli. Guida alle opere pubbliche di Germano Sartellli
Una guida alla scoperta delle opere pubbliche di Germano Sartelli sparse nel territorio che più ha amato, osservato e vissuto. Un itinerario da Imola alla Vallata del Santerno, da Dozza a Faenza, che percorre piazze e strade, entra nelle chiese e nei cimiteri, scende nel lungofiume del Santerno, alla ricerca dei ""segni"""" inconfondibili di un artista sensibile e sapiente, interprete acuto dei fatti della vita e dell'arte."" -
Fusignano 1943-1945. Racconti e immagini. Storie di persone, di famiglie e di paese raccontate dai protagonisti e testimoni
Dalla presentazione dell'assessore alla Cultura del Comune di Fusignano Lorenza Pirazzoli, cogliamo il senso di questo libro: ""Le parole che troverete in questa pubblicazione sono la nostra memoria, sono quello che non dovremmo mai dimenticare. I fatti qui riportati sono noti, sono la storia della nostra terra, sono già stati scritti e raccontati, ma in queste pagine vengono conditi dal sentimento di chi ha partecipato attivamente o ha subito passivamente il fronte. Sono racconti di donne e uomini allora giovani o addirittura bambini, persone che hanno vissuto mesi di fronte, che hanno visto e subito barbarie, ma che sono sopravvissuti e hanno proseguito la loro esistenza memori e forgiati da quelle vicende"""". Questa pubblicazione è stata promossa e voluta da: Auser Volontariato Ravenna, Circolo di Fusignano."" -
Rimani
Poesie raffinate, non sempre di taglio gioioso, alcune profonde e amare... altre, metafore dell'incredibile efficacia spesso percorse da un refolo d'ironia, lente indispensabile all'autrice per osservare se stessa, la bellezza nelle minime cose e tutto ciò che è ""altro da sé"""". Una quieta infelicità sempre controllata e compensata dalla contemplazione e dall'ammirazione del bello mediante un linguaggio semplice, dal tono sommesso, come se ogni parola fosse l'ultima, """"rimani..."""", un'ampia scelta di poesie, anche per questa terza raccolta in italiano e dialetto, dopo """"nonostanteme"""" 2011 e """"cantoperchécisei"""" 2013."" -
Il fragolone di Imola
La storia della Sagra del Fragolone di Imola ha inizio dalla terra dei ""cento orti"""" dove gli agricoltori imolesi coltivavano soprattutto fragole che, per la grossezza dei frutti, sono sempre state chiamate """"Fragoloni"""". Ortaggi e frutta, terra e acqua unite alla vicinanza con la città, dove quotidianamente erano inviati i prodotti al mercato, hanno reso gli ortolani imolesi protagonisti nel panorama produttivo locale e non solo."" -
Saqqara. Vol. 2: Ankhmahor, Khenet(i)ka, Kaiaperu, Iput, Neferseshemra, Ptahshepeses, Sabu Ibebi.
Con il volume Saqqara II, Marco Chioffi e Giuliana Rigamonti concludono il dittico gittologico relativo all'Antico Regno dedicato a Saqqara, l'antica necropoli di Menfi. I testi, incisi su stele, su coperchi di sarcofagi, su false porte o su pareti di tombe, appartengono a quattro dignitari e alla Regina Iput le cui sepolture sorgono nel Cimitero Nord di Teti. Altri due dignitari-Ptahshepeses e Sabu Ibebi-hanno invece edificato le proprie màstabe, adiacenti, a Nord della piramide di Gioser e della via che conduce al Serapeo. Il volume presenta un'interpretazione nuova, rispetto a quelle tradizionali, relativa al termine n-mrw.t che compare nel testo funerario inciso sui coperchi dei sarcofagi di Ankhmahor (detto Sesi), di Khenet(i)ka (detto Ikhekhi) e di Kaiaperu. Nuova interpretazione che è stata pubblicata su JARCE 51 (2015). Sempre di Ankhmahor, gli autori traducono le due scene della pratica della circoncisione che decorano lo spessore della porta tra le camere I e VI della tomba. -
Fuori dall'orbite. Nulla di cosmico
Psicoanalista a Roma, Silvana Baroni è oggi una delle migliori aforiste donne d'Italia. Ha percorso una carriera aforistica diffusa in un'ampia serie di titoli da cui emerge la sua elegante ironia, il suo garbo pungente. Con questa sua nuova raccolta rivela uno spirito arguto e urticante, capace di agglomerare frammenti di alta temperatura, aforismi spassosi e faceti. Sempre guidati dal nume dello scetticismo. -
Giovanni Corazza. Uno scultore bolognese in provincia tra Sette e Ottocento
Questo piccolo volume raccoglie il corpus di un maestro minore della plastica in terracotta, Giovanni Corazza, che nelle sue preziosissime note, vergate con la punta della stecca nell'argilla ancora fresca, si dice ""bolognese"""". In sei anni di lavoro Marco Voli ha pazientemente raccolto frammenti dispersi dell'attività di questo autore di terracotte devote, partendo dalle prime due tracce, coperte nel 1991 da Stefano Tumidei."" -
La chiave comune. Esperienze di lavoro presso l'ospedale psichiatrico Luigi Lolli di Imola
Una visione soggettiva sulla dura realtà lavorativa del manicomio, nello specifico il Luigi Lolli di Imola, in prima persona con chi vi ha lavorato. Il periodo in questione è quello che ha traghettato la tradizionale reclusione su modello lombrosiano, alla legge Basaglia. Si tratta del cosiddetto ""superamento del manicomio"""", termine, come vedremo, a volte sopravvalutato e non così scontato. La gavetta, i primi esperimenti di smantellamento fino alla fondazione del reparto autogestito. L'autore rivive ciò che ha contribuito a costruire per superare la cultura manicomiale, senza omettere ricordi, aneddoti e storie di persone. Lo fa sottolineando il difficile cammino del reparto dove ha lavorato come coordinatore: le resistenze del sistema, della politica e delle istituzioni, la cronicità dei degenti e lo stesso pregiudizio della società. La soddisfazione ultima era sempre quella di reintegrare i pazienti psichiatrizzati da anni, rendendo loro una nuova vita."" -
L' orecchio in immersione. Guida ragionata alla gestione dell'apparato uditivo di subacquei e apneisti
L'apparato uditivo è, senza dubbio, il sistema organico più sollecitato dall'immersione subacquea. Infatti, se per altri apparati, come il respiratorio e il cardio-circolatorio, i rischi aumentano con l'aumentare della profondità dell'immersione, per l'apparato uditivo le maggiori difficoltà si presentano già nei metri più prossimi alla superficie, dove si realizzano le maggiori variazioni di volume dei gas respiratori in conseguenza dei cambiamenti di profondità. Per questo motivo, anche il subacqueo principiante deve, non solo, poter eseguire correttamente le manovre di compensazione, ma anche conoscere senza incertezze le fondamentali nozioni di anatomia dell'apparato uditivo e la fisiopatologia dell'orecchio in immersione. Conoscere è il presupposto fondamentale per progredire senza inconvenienti. Lo scopo di questo libro è di rendere chiare e a tutti comprensibili le problematiche dell'otologia subacquea affinché anche il subacqueo ricreativo possa, con minimo sforzo, documentarsi in maniera esaustiva sui rischi a cui l'orecchio va incontro praticando l'immersione e apprendere gli accorgimenti utili a minimizzarli. -
L' anfiteatro romano di Imola. Raccolta ed esame di documenti della città
Indagine su importanti resti di un anfiteatro romano del primo secolo d.C. scoperti e messi parzialmente in luce nel 1870, in seguito all'impegno della proprietà e del Sindaco Giovanni Codronchi -
Sénza vultès indrì. Poesie in dialetto romagnolo
Le vicissitudini quotidiane che costellano la vita dei singoli, si trasfigurano nella Borgini in un fervore e in una complicità emotiva che trovano confacente e compiuta testimonianza all'interno delle sue pagine, fuse in una sintesi del tutto adeguata al proprio modo di intendere le cose e gli eventi che coronano il percorso temporale dell'uomo. Di conseguenza non è riconducibile al caso l'avvicendarsi nella raccolta di appartate figure femminili e maschili, personificazioni, ciascuna a suo stile, di eterogenee subalternità nei confronti di sogno e disinganno, soggetti che si fanno metafora di piaghe quali sfruttamento e prostituzione, creature elevate a portavoce di avversità che spaziano da degenza e malattia, a vecchiaia... solitudine... emarginazione. E tali presenze s'affollano e insistono alla mente della scrittrice, per rinsaldarle memoria circa le proprie emarginate vicissitudini, con quell'accento sommesso idoneo alla preponderante cerchia dei tanti che non si sono mai elevati a ruoli di preminenza, personaggi umili e schivi che tuttavia paiono esortarla al recupero dei singoli, esigui tasselli di un esserci anonimo e senza spicco, da ricomporre poi in un variegato mosaico. -
Atlante della fauna e flora marina dell'Adriatico nord-occidentale
Viene proposto un nuovo Atlante sulla fauna e la flora del mare Adriatico. Esaurita la precedente edizione uscita nel 2012, si è ritenuto non opportuno provvedere a una semplice ristampa, ma bensì ampliare e integrare la precedente con nuove informazioni. Oltre a tante nuove specie, i riferimenti spaziali sono stati estesi al basso Veneto (la bassa laguna di Venezia e l'area delle Tegnùe), alla parte settentrionale delle Marche (sino all'area sottesa al Conero) e alle acque aperte. In quest'opera vengono descritti 820 organismi; oltre a quelli che nel mare vivono se ne rappresentano tanti altri che con il mare hanno, considerando gli aspetti territoriali e fisiografici, un rapporto inscindibile: tra questi gli uccelli marini, poi le piante superiori esistenti sulle dune litoranee, i molluschi terrestri e quelli dulciacquicoli presenti sulla vegetazione dunale e nelle retrostanti aree umide. Nella quasi totalità dei casi sono stati fotografati nel loro ambiente naturale, il modo migliore per evidenziarne le caratteristiche e le abitudini. -
S'avì pazenzia d'lezar ste' librett. Olindo Guerrini e i sonetti romagnoli: le carte e i libri
Voluta e promossa con tenacia dal comitato per le Celebrazioni di Olindo Guerrini, nel centenario della morte del poeta, la mostra bibliografica sui Sonetti romagnoli allestita alla Biblioteca Classense, che se ne è assunta la cura in collaborazione con la Biblioteca Oriani, vuole sottolineare la rilevanza dell'opera in dialetto all'interno della vasta e fortunata produzione poetica di Guerrini. I Sonetti ebbero tale risonanza e fortuna da superare la pur felicissima ricezione delle rime stecchettiane, e sono oggi dalla critica ritenuti l'atto di nascita di un romagnolo scritto, fra le più felici espressioni della poesia in dialetto sul territorio italiano, tanto da affiancarsi ai capolavori di un Porta e di un Belli. L'esposizione prende le mosse dal percorso bio-bibliografico dell'autore, ricostruito grazie alle numerose testimonianze, spesso fotografiche, e si dipana seguendo le prime edizioni, testimoniate prevalentemente dagli esemplari conservati nella Biblioteca Classense, a cui si aggiunge l'apporto di importanti istituti bibliotecari e di collezioni private del territorio romagnolo ed emiliano. -
La guida subacquea. Underwater environment operator. Manuale di formazione generale della guida subacquea internazionale
Gestire i subacquei in fase d'immersione, quindi guidare, dare direttive, coordinare e sovraintendere tutta l'intera durata dell'immersione è considerato oggi un lavoro professionale e di altissima responsabilità che si acquisisce solo dopo un'accurata preparazione psicofisica attitudinale. La guida subacquea è diventata figura professionale indispensabile per i Centri Diving di tutto il mondo, è capace di prevenire e gestire ogni tipologia di emergenza, organizzare dirigere, sovraintendere all'immersione in ogni sua particolarità e dettaglio. Questo volume affronta le conoscenze fondamentali e indispensabili per lo svolgimento di questa figura professionale. -
Catasto Nelli 1637-1796. Reg. 8 «Libro Contadini», reg. 9 «Libro Forestieri». Ediz. integrale
Con il Libro Contadini e il Libro Forestieri l'Associazione per Imola Storico Artistica prosegue, nella collana ""Fonti per la storia e l'arte di Imola"""", l'edizione a stampa del Catasto Nelli, avviata nel 2014 col Libro Chiese. Basti ricordare brevemente che la confezione di questo nuovo catasto fu deliberato nel 1628 dal Consiglio imolese e che fu realizzato tra il 1630 e il 1637 dal perito Simone Nelli, che da molti anni insegnava aritmetica a Imola, retribuito dalla Comunità. La tecnica di rilevazione che egli usò fu innovativa rispetto ai metodi usati nei precedenti strumenti, che erano propriamente estimi, basati sulle """"assegne"""" o, diremmo oggi, autocertificazioni dei proprietari. Nelli adottò invece la stima a misura peritale diretta: percorse, calcolò e verificò personalmente estensione, confini e proprietà di ogni pezza, senza tuttavia redigere mappe."" -
La farina del diavolo
Un romanzo, interamente di fantasia e di immaginazione, che è un interessante spaccato, sociale e temporale, della provincia italiana degli anni sessanta. La vita di un gruppo di quasi vitelloni, che l'autore pone al centro della storia, si trascina in una piccola città, tra giornate vuote da riempire, noia incombente, ricerca di nuove distrazioni ed esperienze, finché un avvenimento imprevisto e inatteso viene a cambiare, in modo anche traumatico, la loro monotona esistenza. Un'analisi, diciamo pure una critica, di costume e sociale che non risparmia niente a nessuno, sempre però giocata sul filo dell'ironia e della leggerezza. -
Andata e ritorno
Giorgia Satta è sarda ma vive da molti anni in provincia di Bologna. Arrivata negli anni settanta per lavoro non è più andata via. Il legame viscerale con la sua terra non si è mai spezzato, forse da questo è nato l'amore per la poesia. Scrive infatti in maniera estemporanea come i poeti sardi di strada, che componevano al momento, nelle piazze, storie di vita in poesia su richiesta dei presenti e su temi dettati dal momento. Il tema diventa quello che le suggerisce un'immagine, una situazione, un'emozione improvvisa. In oltre cento poesie, Giorgia Satta fotografa l'esistenza e ne celebra le fatiche con uno slancio genuino. La sua è una profonda accettazione dell'umano, un ""si"""" entusiasta alla quotidianità del vivere, una costante e inarrestabile ricerca del bene e del bello.""