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Predicazione varia al popolo. Istruzioni e discorsi
A cura di Renzo Savarino Nel presente volume vengono pubblicati otto Discorsi e ventitré Istruzioni del Cafasso. Questi testi consentono di ricostruire le caratteristiche della sua attività omiletica ordinaria, fuori dalle circostanze eccezionali (esercizi spirituali al clero, missioni al popolo) per le quali la sua fama era nota. Siamo in presenza di un frammento significativo della sua consueta predicazione domenicale: frammento perché la sua attività fu più vasta di quanto ci è pervenuto (le ventitré istruzioni sono solo una terza parte, per di più interrotta, di un ciclo almeno triennale); significativo perché nelle Istruzioni e, in modo rapsodico ma più accentuato, nei Discorsi emergono i temi centrali del suo programma educativo: commentare il Decalogo nell'ottica dell'amore di Dio e del prossimo. -
Donna e sacerdozio. Indagine storico-teologica degli aspetti antropologici dell'ordinazione delle donne
Nella discussione sull'ordinazione delle donne, oggi particolarmente viva in alcuni settori della Chiesa cattolica, sembrano mancare non tanto le «ali» che chiedono un cambiamento e un diverso modello di ministero ordinato aperto anche alle donne, quanto le «radici» che rendano conto del perché il Magistero sia giunto in questi ultimi anni ad esprimersi in modo negativo sul sacerdozio femminile. Pare necessario indagare queste radici, per permettere una maggiore intelligibilità alla dottrina proposta dal Magistero. E in particolare c'è un aspetto della storia della teologia cattolica che oggi è particolarmente utile indagare: se la costante tradizione teologica che nei secoli ha escluso la donna dal sacerdozio sia stata influenzata dalla convinzione dell'inferiorità della donna. Detto in altri termini, è la domanda cui oggi alcuni settori della cattolicità occidentale non riescono a rispondere in modo affermativo: è possibile che la dottrina cattolica per cui l'ordinazione sacerdotale è da riservarsi solo ai battezzati di sesso maschile non sia una prassi discriminatoria verso la donna? -
La più brutta del reame... Siamo proprio sicuri che conti solo essere belli fuori? Ediz. illustrata
Volete sapere cosa si prova a dover crescere in un castello dove tutto sembra studiato per farvi sentire fuori posto? Se è capitato anche a voi, che di sicuro non vivete in una sontuosa dimora quanto la mia, né possedete certamente una parentela tanto regale, di sentirvi goffi, inadeguati o peggio ancora inaccettati dalle persone che vi sono più vicine, per favore leggete questa storia! Sono certa che alla fine sarete in grado di scoprire il lato comico della vostra apparente disastrosa situazione, e magari di considerare anche tutti i doni che la vita vi offre. Se non fosse così, per favore scrivetemi subito: o il vostro Specchio magico non ha funzionato o è colpa del Principe, che, diciamo la verità, non sempre è così perfetto come quello di Cenerentola. Vostra amatissima Maria Ginevra del reame. Età di lettura: da 6 anni. -
Cattolicesimo. Manuale di sopravvivenza
Questo non è un manuale di teologia. Ma di sopravvivenza a volte alla medesima. Questo non è un testo di catechesi. Ma parla della dottrina cattolica. Questo non è un testo finito. Racconta solo esperienze di vita, episodi, aneddoti...:l'esistenza e la vita cristiana sono troppo grandi per venire rinchiuse in poche pagine. Questo non è un libretto perfido: solo che ogni tanto all'autore è scappata la penna e speriamo che sia finita dove voleva il cuore. Questo non è un libretto scritto a due mani. Vi hanno contribuito confratelli sacerdoti, catechisti, animatori, fedeli laici, una suora e un non credente. A loro va il merito di ciò che di bello troverete, a me vanno le colpe per aver confezionato il tutto come potevo. Questo non è solo un libretto. Si sistema a meraviglia anche sotto le gambe di un tavolo traballante. Questo non è un libro offensivo. Ma se qualcuno si sente pizzicato non se la prenda. È in buona compagnia con l'autore. Per il resto, basta leggere. -
Qui e ora. L'arte di vivere in equilibrio tra lavorare troppo e non fare nulla
Partendo da un interrogativo apparentemente semplice - ""È più pigro chi non fa nulla o chi lavora troppo?"""" - l'autrice di questo libro tratta con ironia e sapienza un argomento antico, ma molto attuale: l'acedia. Questo termine, che deriva dalla lingua greca ed è stato utilizzato dai medievali per indicare uno dei vizi capitali, ha svariati sinonimi: pigrizia, apatia, scoraggiamento, ma anche noia, superficialità, male di vivere. E rappresenta talvolta l'anticamera della depressione. Il malato di acedia, per fuggire da se stesso, o decide di starsene tutto il giorno senza fare nulla o, al contrario, riempie le sue giornate di attività e impegni per non avere il tempo di restare solo con i suoi pensieri e affrontare le questioni serie della vita. Come non riconoscere in questi due opposti il ritratto di tanti giovani e adulti contemporanei? Ma c'è una soluzione, ed emerge con forza da queste pagine: riconoscere la propria """"malattia"""" e lottare interiormente per guarire, incominciando ad esserci qui e ora, a concentrarsi, a perseverare, a prendersi cura, a ristorarsi di cose belle e buone. L'approdo a una vita piena di senso e colma di gioia è assicurato."" -
Ciao don! L'eternità di un sorriso
Il libro narra la toccante - ma mai lacrimevole - storia di Mario Filippo Bagliani, un giovane stroncato da un melanoma ad appena 19 anni il 14 luglio del 2002. Tuttavia non è l'eccezionalità della sua precoce morte il nucleo centrale del libro, ma l'eccezionalità della sua vita che, sebbene segnata fin dall'infanzia da numerosi lutti, si è distinta per una fede talmente profonda da mutare irrevocabilmente l'esistenza di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo: i familiari, gli amici, i malati e i medici che hanno vegliato i suoi ultimi terribili giorni. L'autore ha conosciuto personalmente Mario Filippo e ha condiviso con lui nell'amicizia i tempi più duri della malattia. -
Questioni di potere. Meditazioni bibliche da Mosè all'agnello
Il potere è da sempre un tema affascinante e al tempo stesso una realtà dura, difficile da comprendere nelle sue evoluzioni e nella sua logica. In questo libro l'autrice si propone di svolgere una riflessione sul potere nella pluralità delle sue espressioni, soprattutto a partire dalle sollecitazioni che provengono dalla Parola di Dio, attraverso la quale crea un itinerario capace di sondare i rapporti tra il potere, la paura, i desideri, i segni& Dal commento dei passi biblici emerge con chiarezza la figura di Gesù (""Colui che ha ogni potere"""") e la straordinaria ricchezza del suo incontro con le storie, le domande, i bisogni e le difficoltà degli uomini. Prefazione di Rosy Bindi."" -
Bernard Lonergan, il metodo teologico, le scienze e la filosofia
Questo volume riprende e amplia gli interventi di un convegno tenutosi presso la Facoltà Teologica torinese nel 2005 sul metodo e il pensiero del gesuita canadese Bernard J. F. Lonergan, teologo, filosofo, metodologo ed epistemologo. Si è voluto presentare la feconda riflessione metodologica ed epistemologica del pensatore canadese, frutto di un'acuta intelligenza e di una vasta esperienza di insegnamento prima in Canada e poi all'Università Gregoriana di Roma. -
La fede provata
Con questo volume la sezione torinese della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale intende onorare la memoria del noto teologo don Franco Ardusso, presentandone gli ultimi scritti, organizzati attorno a tre sezioni. Nella prima sono raccolti testi che concernono alcuni dei principali temi di teologia fondamentale; la seconda, più breve, contiene alcune riflessioni sulla Chiesa; infine, la terza sezione comprende una raccolta di scritti teologici vari. Il titolo scelto per il volume, La fede provata, contiene un triplice senso. Una delle maggiori preoccupazioni di Ardusso fu quella di sviscerare la struttura dell'atto di fede secondo la visione conciliare, sottolineando della fede anzitutto l'aspetto fiduciale. Il secondo senso riguarda la vicenda stessa del credente: la fede viene «provata» nella misura in cui essa è in qualche modo sempre rimessa in discussione. C'è, infine, un terzo ed ultimo senso:la fede di don Ardusso è stata indubbiamente «provata» passando nel crogiuolo della fatica e della prova costituite dalla sua salute cagionevole e, soprattutto, dal calvario finale su cui egli dovette salire. -
Le ragioni del matrimonio. Aspetti di sociologia della famiglia
Nonostante l'aumento delle convivenze, dei divorzi e delle separazioni, la società italiana è oggi più consapevole di un tempo che dipende dalle famiglie la vita della nazione; che un Paese va verso l'estinzione se non promuove una cultura della famiglia e un «umanesimo familiare». Se si tiene conto delle tante famiglie che fanno esperienza viva di intimità, stabilità, fecondità, spiritualità, di quelle che orientano i rapporti intrafamiliari ad una ricerca continua di comunione tra i componenti, nutrita di amore e di piccoli-grandi sacrifici, si confermano i motivi di speranza. -
Il Natale di Albert Natale. Un augurio speciale... alla scoperta di un Natale africano!
Albert è un bambino che, come tanti altri, vive nel sud del mondo, tra povertà e sfruttamento... ma anche in mezzo a rapporti umani ricchi di calore e di affetto. Questa storia natalizia gli dà voce e spazio tra le mille luci colorate che, troppo spesso, rallegrano le nostre strade ma sono vuote di significato. Un breve racconto per un Natale aperto al mondo... che diventa un biglietto d'auguri! Età di lettura: da 6 anni. -
Marija Skobcova. L'esilio, la conversione, il lager nazista
Marija Skobcova (1891-1945), monaca e martire, è stata canonizzata dalla Chiesa ortodossa nel 2004. Dapprima socialista rivoluzionaria in Russia, viene successivamente costretta, con il marito e i figli, all'esilio a Parigi. Qui, guidata dal grande pensatore ortodosso Sergej Bulgakov, nel 1932 diventa monaca. La sua vocazione monastica sarà intesa non come allontanamento dal mondo ma più in consonanza con l'antico diaconato femminile come servizio da offrire, come ""sacramento del fratello"""". Nel centro da lei fondato accoglierà infatti poveri, emarginati, rifugiati, ebrei perseguitati. Proprio per questo nel 1943 finirà nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove morirà due anni dopo nella camera a gas. La sua vita, che corre lungo sentieri diversi, talvolta contrastanti, è un'intensa testimonianza di fede, dall'autentico valore ecumenico."" -
La voce dell'operaio. Un giornale torinese tra chiesa e mondo del lavoro (1876-1933)
«La Voce dell'Operaio», sorta sotto altro titolo nel 1876, come mensile dell'Unione Operaia Cattolica di Torino, accrebbe col tempo il suo formato, migliorò i suoi contenuti e divenne quindicinale nel 1887 e settimanale nel 1895. Non si limitò ad essere specchio della vita dell'associazione della quale era il bollettino ufficiale, ma assunse a poco a poco il ruolo di una «voce» rivolta ai ceti popolari di Torino (operai, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori...) e agli abitanti delle campagne dell'intera regione subalpina.Del giornale questo libro traccia in modo dettagliato la storia, spingendosi fino agli inizi del fascismo e poi fino al 1933, quando assunse la testata «La Voce del Popolo» che conserva ancora oggi, come settimanale dell'arcidiocesi di Torino. Si accenna anche, per sommi capi, agli anni successivi, fino al 1947, quando la direzione e l'amministrazione passarono dai Giuseppini del Murialdo all'arcidiocesi di Torino.Scorrendone le pagine, «La Voce» aiuta a rivivere il clima, le tensioni, le sconfitte e i successi non solo di una regione, ma di una nazione, non solo della Chiesa e del movimento cattolico, ma dell'intero popolo italiano, nei decenni successivi all'unità d'Italia, attraverso le problematiche della questione sociale, le lotte operaie, le tensioni anticlericali, il sorgere del movimento democratico cristiano e la nascita del fascismo, al quale «La Voce» si oppose nei primi tempi, costretta poi a scendere a compromessi per non rimanerne schiacciata. A suo merito va comunque ascritto lo sforzo che accompagnò e favorì la crescita del cattolicesimo organizzato nell'area subalpina, fino a fare del giornale «La Voce» della Chiesa locale dapprima piemontese e poi specificamente torinese. -
Crescere e far crescere. Il mestiere dei padri, delle madri e dei figli di oggi
Appoggiandosi alle Avventure di Pinocchio di Collodi, attorno alle quali l'autore articola i riferimenti alla propria esperienza clinica, il libro propone alcune riflessioni nell'ambito della psicologia evolutiva intorno alle nuove figure genitoriali. Vengono esaminate la funzione paterna, la funzione materna, la funzione della coppia coniugale e genitoriale, del contesto sociale e culturale di riferimento, delineando alcune caratteristiche del percorso verso l'identità, delle modalità con le quali si muovono i delicati meccanismi che lo regolano e delle fisionomie che assumono i nuovi soggetti in evoluzione. Le argomentazioni, sviluppate con la necessaria profondità e rispettose della complessità della materia, sono svolte con un linguaggio adatto anche ai non addetti ai lavori. Pertanto il libro può essere utilizzato anche dai genitori e dagli adulti che, a vario titolo, si occupano di questioni educative e di sviluppo. -
Mirando al mundo. Realização de observatórios do mundo juvenil nas cidades da América Latina
A globalização, e a abertura de novas perspectivas que com ela se concretizam, representam um valor adicional e uma extraordinária oportunidade para todos: novas ligações entre os povos, os mercados, a produção, a transferência da tecnologia e das mercadorias, a circulação e a difusão do saber. Mas é preciso, para viver em um mundo mais justo, criar as condições para que esta nova dinâmica mundial se traduza em uma globalização de direitos, de benefícios, de oportunidades, em uma redistribuição das riquezas, de modo que os que estão às margens do desenvolvimento possam obter oportunidades e ocasiões para sair de sua condição de marginalidade e encontrar enfim uma dignidade de vida, valor e existência. Para colocar à disposição das partes mais fracas do planeta e das nossas cidades os recursos e os instrumentos para crescer é preciso promover, também e sobretudo a nível local, políticas capazes de governar a mudança. É preciso construir políticas para os jovens, que vivem naturalmente uma idade de transição e realizar atividades reais de cooperação descentralizada. Eis o porquê um projeto europeu como Mirando al Mundo, que encontrou terreno fértil na Argentina, Brasil e Bolívia e que soube manter juntas ambas estas políticas, pode constituir uma experiência singular de promoção de uma cultura global e compartilhada dos direitos e da democracia, que se torne capaz de ler a mudança, interpretar as causas e governar os efeitos também sobre as novas gerações. Piero Fassino -
Noè secondo i rabbini. Testi e immagini della tradizione ebraica
"La comprensione di Noè come uomo giusto in mezzo ad una umanità corrotta è quella sicuramente più familiare all'immaginario collettivo, ed è anche quella che più facilmente emerge dalla lettura del testo biblico. Ma cosa significa """"uomo giusto e integro""""? Secondo quali parametri? E che significato possiamo attribuire al dramma cosmico del diluvio che sembra rimettere in discussione le dinamiche del rapporto fra Dio, il mondo e l'uomo che Egli stesso ha creato? L'originalità di questo saggio sta nell'aver privilegiato un approccio che coniuga testi e immagini della tradizione ebraica offrendo al lettore una prospettiva originale, ove parole e segni si integrano fra loro mantenendo un rapporto di reciprocità capace di mostrare particolari diversi, unici nel loro genere, e non necessariamente riconducibili ad un modello precostituito."""" (dalla Presentazione di Elena Lea Bartolini)" -
Grazie, papà don Carlo. L'opera di don Gnocchi nelle testimonianze e nei ricordi dei suoi «figli»
I gesti e il cammino di un servo del Signore, la figura di un uomo nobile che ha vissuto profondamente il proprio tempo e ha fatto della carità verso i più sfortunati la missione di una vita. Don Carlo Gnocchi visto con gli occhi dei suoi «figli», raccontato attraverso le testimonianze di chi l'ha conosciuto, ricordato con affetto e gratitudine da amici, collaboratori e, soprattutto, dai suoi mutilatini....Sembravano ragazzi come tanti altri, ma non era così perché tutti avevano sperimentato, in misura diversa, un grave trauma con una lunga successione di sofferenze fisiche e morali. In quella essenziale e povera sala da pranzo del collegio di Torino, poche sere dopo il mio arrivo, in file ordinate e silenziose entrarono tutte le classi. Sempre nel più rigoroso silenzio, i ragazzi presero posto a tavola ed in altrettanto religioso silenzio rimasero tutto il tempo della cena senza toccare cibo. Il motivo? Avevano appena appreso la notizia che le condizioni di Don Carlo si erano irreversibilmente aggravate.Così scoprivo che quei ragazzi erano ancor più diversi dagli altri anche perché, quando richiesto dalle circostanze, sapevano sentirsi come una sola persona. -
L' avventura della Parola. Volti e voci del profetismo biblico
Un profilo del profetismo biblico, disegnato attraverso i volti e le voci di dodici uomini ispirati (Elia, Amos, Osea, Michea, Isaia, Geremia, Ezechiele, Il secondo Isaia, Il Terzo Isaia, Zaccaria, Giona, Daniele) che hanno segnato la storia con le tracce della loro appassionata ricerca di Dio. Avventura plurisecolare di una parola che, come tradizione orale, prima, e come ispiratrice nella formazione delle Sacre Scritture, poi, ha saputo rendersi Parola di Dio, e preannuncio di Colui che è venuto e ancora verrà nel dire dei poeti e nel fare dei misericordiosi, in attesa dell'""ottavo giorno"""", quando la Parola sarà un """"faccia a faccia"""", un """"Tu a tu"""" reciproco e universalmente condiviso."" -
Madre Saint-Joseph. Nel cuore di Betlemme
Sebbene Madre Saint-Joseph non sia finita sulle prime pagine della stampa internazionale, ha lasciato dietro di sé una scia di luce nel nostro mondo. Pur vivendo all'interno delle mura di un convento, la sua preghiera per la pace in Terra Santa arrivava dritta a Dio e il suo cuore aperto portò molti a riconoscere in lei una vera madre. Il suo sorriso, che nasceva da un rapporto intimo e profondo con il suo Signore, trasmetteva qualcosa dell'umanità e dell'amabilità di Dio. Sapeva guardare oltre se stessa e aveva il talento di saper accogliere ogni dolore dalla mano amorevole di Dio, trasformarlo in gioia e poi donarla agli altri. Chi aveva a che fare con lei sentiva di trovarsi di fronte a una persona realizzata. Amava tutti, proprio come scrive l´apostolo Paolo alla sua comunità di Corinto: ""Mi sono fatto tutto per tutti"""" (Cor 9,22). Ancora oggi, grazie al suo testamento spirituale, continua a condurre all'amore di Dio tanti che si trovano in situazioni difficili: un amore che sconfigge ogni oscurità."" -
Mirando al mundo. Realización de observatorios del mundo juvenil en las ciudades latinoamericanas
La globalización -y la apertura de nuevas perspectivas que con la misma se materializa- representa un valor agregado y una extraordinaria oportunidad para todos: los nuevos lazos entre los pueblos, los mercados, la producción, la transferencia de la tecnología y las mercancías, la circulación y la difusión del saber. Pero es necesario, para vivir en un mundo más justo, crear las condiciones para que esta nueva dinámica mundial se traduzca en una globalización de los derechos, los beneficios y las oportunidades, en una redistribución de las riquezas, de modo que quienes están en los márgenes del desarrollo puedan obtener oportunidades y ocasiones para salir de su condición de marginalidad y encontrar más bien una dignidad de vida, valor y existencia. Para poner a disposición de las partes más débiles del planeta y de nuestras ciudades los recursos y los instrumentos para crecer es necesario promover -también y sobre todo a nivel local- políticas capaces de gobernar el cambio. Debemos construir políticas para los jóvenes -que viven naturalmente una edad de transición- así como realizar actividades reales de cooperación descentralizada. Por esto, un proyecto europeo como Mirando al Mundo -que ha encontrado terreno fértil en Argentina, Brasil y Bolivia, y que ha logrado mantener juntas estas dos políticas- puede constituir una experiencia individual de promoción de una cultura global y compartida de los derechos y la democracia, que se vuelve capaz de leer la mutación, interpretar sus causas y gobernar los efectos que tiene también sobre las nuevas generaciones. Piero Fassino