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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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La calma del più forte
Giunto al sesto romanzo della serie del commissario Proteo Laurenti, Veit Heinichen spalanca i retroscena della crisi economica mondiale, addentrandosi nei labirinti della mafia dell'alta finanza, tra politici corrotti, speculazione edilizia, bolle finanziarie e mutui subprime. E sullo sfondo di un'Europa alla vigilia di radicali trasformazioni politiche, in cui Trieste diventa un necessario punto d'incontro tra Est e Ovest, trascina il lettore nella discesa agli inferi di un testimone d'eccezione: il cane Argo, vittima emblematica di un'umanità ossessionata dal dio denaro e capace di trasformare perfino il suo amico più fedele in uno strumento di morte. L'indagine del commissario Laurenti questa volta ruota attorno alla figura di Goran Newman, noto come ""Duke"""", misterioso uomo d'affari che opera nel campo della speculazione finanziaria con enormi traffici di denaro di dubbia provenienza. Tra gli scrittori europei di noir di maggior successo, Veit Heinichen, tedesco di nascita e triestino d'adozione, ambienta le sue inchieste politicamente scomode e coraggiose in una città dove il noir nordico incontra quello mediterraneo."" -
Ho servito il re d'Inghilterra
Il libro esibisce una vasta gamma di registri, di storie, di aspirazioni. C'è un erotismo festoso; c'è un'assoluta passione per la vita, per le sue sorprese; c'è la voglia di denaro e di successo come ansia di riconoscimento; c'è la tristezza della vita come delusione e solitudine: c'è una festa di immagini e di poesia. -
Treni strettamente sorvegliati
Molti conoscono la tenera storia del giovane Milos, ferroviere in una stazioncina dell'Europa centrale, per averla vista in un film che vinse l'Oscar nel 1966. Milos, Charlot boemo, diventa adulto tra i propri insuccessi amorosi e gli scintillanti successi del capo-manovra Hubicka (che stampa timbri sulle chiappe della telegrafista), tra il ricordo del nonno che voleva fermare i tank con l'ipnosi e quella bomba, quella ""cosina"""" che lui, Milos, deve infilare nel treno dei nazisti."" -
Dispotismo e libertà nel Settecento
Questo saggio costituisce la ristampa del volumetto che Mario Rosa pubblicò a Bari nel 1964. Ragione dell’iniziativa, oltre all’omaggio della Scuola Normale per il passaggio fuori ruolo di un suo autorevole docente, è quella di rendere disponibile un libro oggi difficilmente reperibile. Rosa, senza proporsi un’analisi d’insieme del ‘repubblicanesimo’ settecentesco, segue finemente gli intrecci, le spinte, gli interessi che nella cultura e nella politica italiana di quel secolo portarono ad una rilettura ‘repubblicana’ del personaggio, giungendo ad una ricostruzione che, oltre ad offrire una permanente lezione di metodo, mantiene a tutt’oggi piena validità storiografica. -
Opuscoli inediti di Leon Battista Alberti. Musca, vita, S. Potiti. Testo latino a fronte
Si apre con la ristampa di due opuscoli latini di Leon Battista Alberti, Musca e Vita Sancti Potiti, la nuova collana di anastatiche delle Edizioni della Normale. Pubblicato nel 1954, a cura di Cecil Grayson, nella «Nuova collezione di testi umanistici inediti e rari», diretta allora da Augusto Mancini e Paul Oskar Kristeller, è uno dei numerosi studi filologici e critici che l’illustre studioso e principale editore delle opere dell’Alberti pubblicò tra il 1952 e il 1960, mentre curava l’edizione del primo volume delle Opere volgari. Preceduta da una prefazione di Cesare Vasoli, che ne ricostruisce la genesi, l’edizione di Grayson ha avuto una funzione importante nel contribuire ad avviare quella eccezionale ripresa degli studi albertiani che, negli ultimi decenni, ha mutato l’interpretazione di una delle massime personalità della tradizione umanistica e rinascimentale. -
Culture e libertà. Studi di storia in onore di Roberto Vivarelli
Roberto Vivarelli, oltre che un eminente esponente degli studi storici italiani dell'ultimo cinquantennio, è stato maestro autorevole di varie generazioni di studiosi, prima all'Università di Siena e di Firenze, poi alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Colleghi, amici e allievi hanno voluto, con questo volume, rendere omaggio alla sua personalità, al lavoro che ha compiuto e alla lezione di metodo che ne hanno ricavato, applicandolo in campi ora vicini ora distanti dall'attività di Vivarelli. Ne è scaturita una raccolta di saggi che, al di là dei contributi specifici, manifesta una coerente unità sul piano dell'impostazione metodica e originalità di risultati critici. -
Apologia pro Galileo
Messa a punto, probabilmente, tra la fine del 1615 e l'inizio del 1616, nel pieno della polemica sul sistema eliocentrico copernicano, l'opera vide la luce a Francoforte nel 1622, mentre il suo autore era ancora incarcerato a Napoli. In essa Campanella sostiene la compatibilità tra le tradizionali verità cristiane e le nuove scoperte realizzate da Galileo e, con generosità ed eroismo, si oppone al tentativo di limitare la libertà di indagine scientifica in nome del primato dell'aristotelismo e della teologia. Il dibattito sul copernicanesimo rappresenta uno dei più affascinanti e drammatici capitoli dell'intera rivoluzione scientifica e con l'""Apologia"""" Campanella ne diventa uno dei maggiori protagonisti. Il nuovo testo è arricchito da un apparato di note e accompagnato da una traduzione italiana messa a punto da Germana Ernst. Un'ampia introduzione ricostruisce la storia e la fortuna dell'opera, aiutando il lettore a comprenderne la complessa struttura."" -
Interpretazione dello storicismo
Il volume pubblica le ultime riflessioni sulla tradizione dello storicismo come filosofia, a valle di un più che quarantennale impegno di ricerca che si è articolato in alcune monografie - ad esempio su Humboldt e Meinecke - e in una lunga serie di saggi, raccolti in sette volumi con il titolo di ""Contributi alla storia e alla teoria dello storicismo"""". L'idea di fondo, che Tessitore sviluppa ripercorrendo i momenti salienti del dibattito sullo storicismo, è quella della possibilità di individuare una tradizione dello storicismo come filosofia, e non soltanto come cultura o """"Weltanschauung"""", a partire dalla fine del Settecento fin dentro al Novecento. La proposta di interpretazione presentata nel volume si confronta altresì con la ripresa dell'interesse storicistico da parte della cultura storiografica tedesca e con le posizioni prevalentemente anglosassoni del cosiddetto """"New Historicism""""."" -
Congeries lapidum. Iscrizioni britanniche dei secoli V-VII
L’opera, frutto di un decennale lavoro di ricerca, raccoglie il corpus delle iscrizioni britanniche post-romane (secoli V-VII), geograficamente situate nelle aree della Britannia corrispondenti all’odierno Galles, all’Inghilterra sud-occidentale, alla Scozia meridionale e all’isola di Man. Delle centosessantotto epigrafi che costituiscono il corpus, il catalogo fornisce una articolata descrizione e l’edizione del testo (proponendo in numerosi casi nuove letture fondate sull’analisi autoptica), con apparato critico e note di inquadramento storico, linguistico e cronologico. Lo integrano le riproduzioni fotografiche di tutte le epigrafi e rilievi grafici realizzati direttamente sugli originali. Un’ampia introduzione indaga diversi aspetti dei manufatti trattati, raggiungendo innovative conclusioni riguardo la continuità di certe forme derivate dal repertorio grafico della tradizione epigrafica romano-britannica e lo svolgimento di molte di esse nella cultura grafica insulare, attraverso le scritture librarie di apparato. -
Lexicon Historiographicum Graecum et Latinum. Vol. 2
Pensato come un repertorio, alfabeticamente ordinato, dei termini greci e latini concernenti l’attività storiografica, il Lexicon Historiographicum Graecum et Latinum è strumento prezioso per storici, archeologi e, in genere, per gli studiosi del mondo antico. Le voci presentano una struttura omogenea, articolata in sei sezioni: etimologia, termini linguisticamente affini (con speciale riguardo per quelli attestati negli storici), onomasticon comprendente le eventuali personificazioni del concetto, occorrenze lessicografiche antiche, bibliografia, analisi semantica e studio dell’impiego del termine nella storiografia dalle origini alla tarda età imperiale. I primi due fascicoli pubblicati, che completano la lettera alpha del repertorio, raccolgono contributi di alcuni fra i principali studiosi di storiografia e storia greca a livello internazionale. -
Matematica, cultura e società 2005
"Matematica, Cultura e Società"""" è il titolo di una rassegna di conferenze pubbliche che dal 2003 il Centro De Giorgi dedica alla divulgazione della matematica e, più in generale, del sapere scientifico. L'idea che sta alla base della rassegna è quella di creare un canale di comunicazione tra società e mondo della ricerca scientifica. Muovendo da diverse prospettive, queste lezioni - che si differenziano, oltre che per argomenti (dalla storia, alla filosofia, al cinema), per forme e modalità di trattazione - si propongono di illustrare alcuni aspetti del ruolo culturale della matematica nella società del passato e del presente; di comunicare quanto la matematica sia diffusamente presente nella cultura, nella scienza e nella tecnologia, oggi ancor più di quanto non sia stato nel passato; di contribuire, infine, a fare in modo che diminuisca il numero di coloro che considerano un valore la divisione fra le due culture." -
La storia della Scuola Normale Superiore di Pisa in una prospettiva comparativa
In vista della ricorrenza bicentenaria della sua fondazione - venne infatti eretta da Napoleone nel 1810 per trapiantare anche nelle terre italiane dell'Impero il modello della parigina École Normale Supérieure - la Scuola Normale Superiore di Pisa ha promosso una serie di ricerche per giungere all'appuntamento con una più larga ed approfondita conoscenza della sua storia. Il volume raccoglie le relazioni presentate in un seminario internazionale in cui i primi esiti delle indagini su aspetti inediti della vicenda dell'istituzione pisana sono stati messi a confronto con le acquisizioni maturate da studiosi da tempo noti per le loro investigazioni sulla formazione di élite nei rispettivi paesi. Il volume risulta infine impreziosito dalla pubblicazione di materiale documentario, in gran parte ricavato dalll'Archivio di deposito da poco versato all'Archivio storico, che venne esposto alla mostra 'Un secolo in Normale. Storia, documenti e immagini. 1862-1969' inaugurata in connessione con lo svolgimento del seminario internazionale. -
Lettere scelte
Questa edizione delle lettere pliniane era destinata ad essere utilizzata nell'insegnamento dell'archeologia, fornendo agli studenti un mezzo efficace per la conoscenza e l'uso metodico delle fonti letterarie antiche. Commentata da Karl Lehmann-Hartleben, questa raccolta di Lettere scelte è diventata, nel suo campo, un piccolo classico del quale da tempo si auspicava una riedizione. Pubblicato nella collana di anastatiche delle Edizioni della Normale, il testo è preceduto da una introduzione di Paul Zanker che ha il merito di sottolineare il valore di quest'opera per la conoscenza sia di Plinio che della tradizione degli studi classici nel XX secolo. -
L' artista a Bisanzio e nel mondo cristiano-orientale. Atti del Colloquio internazionale (Pisa, 2003). Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli atti del Colloquio internazionale tenutosi alla Scuola Normale nel novembre 2003. Esso intende chiarire la figura e l'interpretazione del ruolo dell'artista sia nel mondo bizantino che in quello cristiano-orientale, mettendone a fuoco i vari aspetti e le complesse conformazioni. Il volume intende apportare un contributo innovatore alla conoscenza di un tema in genere poco conosciuto, o poco studiato, della nostra cultura. -
Komodotragodia. Intersezioni del tragico e del comico nel teatro del V secolo a. C. Atti del convegno (Pisa, 24-25 giugno 2005)
Questo volume raccoglie gli atti di un Convegno tenuto presso la Scuola Normale il 24 e il 25 giugno 2005. Esso indaga, con particolare attenzione, il complesso e vario problema dei rapporti tra il teatro tragico e il teatro comico. In modo speciale è indagata la produzione di Euripide con il suo particolare modo di interpretare il genere tragico, mettendone a fuoco i rapporti con la commedia antica e nuova. E questo sia sul versante della parodia, sia su quello della ricettività da parte del genere tragico di elementi che possono essere definiti come comici. Ne scaturisce un'immagine affascinante di un problema centrale della cultura greca. -
Scholia in Iuvenalem recentiora
Frutto di molti anni di lavoro, l’editio princeps delle due redazioni scoliastiche risalenti alla Lectura Iuuenalis di Remi di Auxerre e della sua scuola (rielaborazione di materiali riconducibili a Heiric) contribuisce a gettare luce nuova tanto sull’opera del poeta satirico latino quanto sulla tradizione esegetica e letteraria che ne scaturì. Da questo commento, formatosi in Francia tra IX e X secolo e diffusosi poi rapidamente in area germanica e in Italia, hanno preso le mosse le innumerevoli redazioni scoliastiche che si sono succedute fino all’Umanesimo. Ecdoticamente impeccabile e tecnicamente innovativa, l’edizione rappresenta un originale capitolo della ricezione della cultura antica in età carolingia e offre una testimonianza preziosa sia del livello di conoscenze raggiunto sia del metodo interpretativo adottato in uno degli ambienti culturali più vivaci d’Europa. -
Lo sguardo archeologico. I normalisti per Paul Zanker
Paul Zanker è uno dei massimi studiosi di archeologia ed è notissimo a livello internazionale per i suoi contributi sull'arte e la cultura del periodo ellenistico-romano e tardo antico, che hanno segnato un'epoca degli studi classici. Dopo aver a lungo diretto l'istituto Archeologico Germanico di Roma, dal 2001 è professore di storia dell'arte antica alla scuola Normale superiore di Pisa, presso la quale ha formato un gruppo di giovani allievi che si rifanno al suo insegnamento e al suo metodo di ricerca. In occasione del suo settantesimo compleanno, in collaborazione con le Edizioni della Normale, i normalisti che, direttamente o indirettamente, si sono formati sotto la sua guida hanno deciso di festeggiarlo con questo volume che tocca alcuni degli aspetti più significativi degli studi archeologici, offrendo contributi che si impongono per il loro rigore e la loro coerenza metodologica. -
Pirro Ligorio e la storia cristiana di Roma. Da Costantino all'umanesino
Negli anni del Concilio di Trento, a Roma si fece urgente, prima che altrove, la necessità di illustrare il passato attraverso la testimonianza di immagini e monumenti architettonici. In un clima di agguerrito storicismo, le armi della filologia umanistica furono impugnate a difesa dell’intera tradizione pontificia contro l’offensiva protestante: lo scopo era quello di proclamare una visione della storia cristiana dell’Urbe di validità universale. Tale visione, è quella che emerge, in modo diacronico, in questo volume che, attraverso il confronto di voci spesso molto diverse tra loro, analizza le modalità in cui scrittori, teologi e antiquarî, ma anche artisti del Cinquecento guardarono e studiarono le opere d’architettura, scultura e pittura appartenenti a età diverse dalla loro. Protagonisti di tanto fervore nella Roma tra Paolo III e Pio IV furono l’artista e antiquario Pirro Ligorio e Onofrio Panvinio, teologo e storico. Le loro differenti esperienze si incrociarono sullo sfondo contrastato di un’epoca di trasformazioni culturali, dove nascevano e maturavano interessi nuovi, rivolti non solo alle opere classiche, ma anche alle immagini della devozione cristiana. -
Il catalogo degli eroi. Saggio di commento a Stazio. Tebaide 4, 1-344
Se sfidare Omero e Virgilio è il primo motore del ‘manierismo’ di Stazio, gli altri modelli poetici che egli tiene davanti agli occhi (sia dalla letteratura greca che da quella latina) sono davvero legione: solo un commento ravvicinato e attentamente minuzioso può renderli riconoscibili, e può così far apprezzare al lettore l’arte di addensarli in una fuga di prospettive e di contaminazioni che forse non ha l’uguale nella letteratura latina. Accanto ad altri episodi strutturali (che sono costanti tipiche dell’epos eroico: giochi funebri, battaglie fluviali, suppliche, ecc.) il catalogo degli eroi è elemento distintivo, e perciò obbligato, del genere; Stazio si sottopone ai vincoli delle convenzioni letterarie e all’inizio del libro quarto fa anch’egli sfilare i suoi sette campioni: Adrasto, Polinice, Tideo, Capaneo il bestemmiatore, l’adolescente Partenopeo, Ippomedonte e il pio indovino Anfiarao. Ma anche trasforma intimamente la maniera antica colorandola di risonanze lontane e arricchendola di nuove movenze. L’ampio commento di Laura Micozzi, forte di competenze filologiche assai mature, offre un contributo originale di esegesi critica e insieme suggerisce nuove vie all’interpretazione letteraria di un autore difficile, testimone vitale di un ideale artistico tra i più affascinanti della poesia latina. -
Gaetano Salvemini e Gioacchino Volpe: dalla storia medievale alla storia contemporanea
Furono uomini diversissimi Salvemini e Volpe. Ad accomunarli, a parte il lavoro di storici, c'era poco o niente. Giusto l'intensità dell'impegno civile e politico, che li vide tuttavia militare in schieramenti opposti e nemici: l'uno socialista e antifascista, l'altro nelle file di quel vario nazionalismo che confluì poi nel fascismo. Eppure, fino al 1925 certamente, spinti da motivazioni affini, condivisero un percorso di ricerca parallelo, nel segno di una storiografia che entrambi consideravano come il mezzo migliore per comprendere a fondo le questioni del proprio tempo. Questo volume di storia della storiografia aspira dunque a far riascoltare le voci di due tra i maggiori storici italiani del Novecento, riannodandole alle esperienze e alle necessità di vita e di ricerca da cui essi fecero scaturire i loro scritti, nel tentativo di superare la drastica contrapposizione nella quale, tra questioni di metodo e di militanza politica, tra opposte ideologie e vicende biografiche diverse, quegli scritti sono stati tradizionalmente collocati.