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Petrarcheschi segni di memoria. Spie, postille, metafore
Muovendo da una attenta analisi del corpus petrarchesco, Andrea Torre mette in luce la singolare importanza che le tecniche della memoria ebbero nell'esperienza intellettuale e nella produzione letteraria del Petrarca: nel suo modo di annotare i manoscritti della sua biblioteca, nel suo uso di metafore, nella sua stessa scrittura. Il volume intende verificare il senso e le modalità dell'intervento di un'arte della memoria a sostegno dell'esperienza petrarchesca del ricordo, per comprendere fino a che punto la strumentazione retorica della mnemotecnica classica e il funzionalismo della ""sancta memoria"""" medievale possano aver inciso sulle scelte intellettuali e morali dell'autore."" -
Impronta di Sua Santità. Urbano VIII e le medaglie
Nella Roma pontificia di Cinque e Seicento la produzione di medaglie conobbe una straordinaria fortuna anche per il ruolo che questa peculiare forma artistica venne ad assumere nella propaganda e celebrazione dei pontefici e delle loro opere. Avvalendosi di un ricchissimo apparato illustrativo, in gran parte inedito, il volume affronta i temi della commissione, produzione, fruizione e fortuna delle medaglie papali, con attenzione sia allo sviluppo di motivi iconografici e di tecniche artistiche, sia agli aspetti più specificamente legati alla storia della devozione e del cerimoniale, al controllo inquisitoriale, al collezionismo numismatico e all'antiquariato. Lo arricchisce un dettagliato e completo catalogo della produzione medaglistica di Urbano VIII, che si segnala per l'accuratezza dell'analisi stilistica e iconografica dei singoli esemplari. -
Pensieri ai pittori
I ""Pensieri"""" bernasconiani nascono da osservazioni e riflessioni annotate quotidianamente su taccuini e su foglietti volanti: pubblicati in un primo momento su giornali e riviste, sono in seguito riuniti, rivisti e riordinati, in tre edizioni in volume: """"Precetti e Pensieri ai giovani pittori"""" (1910); """"Pensieri ai pittori"""" (1924); e un'antologia (1961) curata da Vanni Scheiwiller l'indomani della morte dell'autore. L'edizione qui riprodotta è la seconda, la più completa, ma il testo si avvale, negli apparati, della collazione fra i tre volumi rinvenuti nell'archivio Bernasconi, tutti ricchi di correzioni e varianti autografe a margine. Il saggio introduttivo evidenzia le differenze fra le due principali edizioni: quella del '10 - frutto già maturo dell'insegnamento di Eugène Carrière e Vittore Grubicy de Dragon - e quella del '24, scritta intorno agli ambienti milanesi de """"L'Esame"""", """"II Convegno"""" e """"Bottega di Poesia"""". Letto e apprezzato da personalità quali Berenson, Bucci, Carrà, Croce, De Pisis, Messina, Papini, Pancrazi, Soffici, Wildt e molti altri, rimane un testo importante nella storia della cultura dell'Italia del Novecento."" -
La biblioteca di Montaigne
I cataloghi sono eccezionali carte geografiche che consentono di entrare nell'officina di un autore - individuando i testi con cui si è confrontato, l'uso che ne ha fatto, la funzione che hanno avuto nel generare, per sintonia o per contrasto, le sue posizioni. Viaggio tanto più affascinante e coinvolgente, specie se si tratta di volumi postillati o commentati che permettono di comprendere il complesso processo da cui scaturiscono opere che si presentano ormai ai nostri occhi con i tratti di un 'classico', fuori dal tempo per la loro stessa perfezione. Montaigne fu un grande lettore, soprattutto dei testi antichi, che cita e utilizza secondo un progetto, e uno stile, letterario assai precisi, inserendoli direttamente nel corpo delle sue riflessioni, quasi fossero il 'secondo' autore dei Saggi, di cui si avverte, come un basso continuo, la presenza pagina dopo pagina, nella trama delle associazioni che le compongono. Perciò questo catalogo della biblioteca di Montaigne è un evento eccezionale per chiunque si interessi della sua persona e del suo 'libro': esso consente di gettare luce sull'una e sull'altro da un punto di vista non comune, attraverso incontri sorprendenti anche per il lettore più accorto e smaliziato. -
Sogni, favole, storie. Seminario su Giordano Bruno
Introdotto da Michele Ciliberto, il volume raccoglie un seminario sullo Spaccio tenuto alla Scuola Normale Superiore al quale hanno partecipato alcuni dei maggiori studiosi del pensiero di Bruno - da Filippo Mignini a Gilberto Sacerdoti, da Saverio Ricci a Diego Quaglioni. Testo assai singolare e per certi aspetti indecifrabile, lo Spaccio è stato al centro della vicenda intellettuale e anche umana di Bruno collegandosi a momenti salienti e addirittura decisivi del suo processo. Intrecciando motivi biografici ed esperienza intellettuale e filosofica, il volume getta nuova luce su questa sorta di vero e proprio prisma della ‘nova filosofia’ bruniana. -
Battista Franco «pittore viniziano» nella cultura artistica e nella vita religiosa del '500
Da alcuni anni Massimo Firpo sta pubblicando una serie di saggi sui rapporti tra pittura e vita religiosa italiana del Cinquecento. Basta ricordare gli importanti volumi su Pontormo o su Lorenzo Lotto, nei quali due tra i massimi pittori di quel periodo vengono studiati attraverso lo specchio delle loro esperienze religiose, gettando nuova luce sulla loro attività pittorica. A questi saggi si aggiunge ora un nuovo lavoro su Battista Franco, scritto con Fabrizio Biferali, nel quale si mostra la complessità e perfino l’enigmaticità dei rapporti tra tecnica pittorica ed esperienza religiosa in quell’età cruciale della storia della coscienza italiana. -
Avanguardie e lingue iberiche nel primo Novecento
Oggetto di questo volume sono le alterne e difformi fortune del Futurismo italiano nella Penisola Iberica; i diversi contributi che qui si raccolgono di ispanisti, portoghesisti, catalanisti, oltre a linguisti e storici dell'arte - ruotano, sia pure nelle forme congeniali ai singoli autori, attorno al fenomeno linguistico e culturale della diffusione del lessico futurista nelle lingue iberiche. Come hanno dimostrato studi recenti, infatti, i Manifesti del movimento di Marinetti hanno introdotto innovazioni lessicali di varia tipologia: la ricerca dalla quale ha preso l'avvio questo volume intende appunto verificare la ricezione di forme lessicali coniate dal Futurismo negli scritti programmatici delle Avanguardie iberiche. Il libro è corredato da un cd-rom contenente una banca dati di manifesti e scritti teorici spagnoli, portoghesi e catalani, alla quale è applicato il sistema di interrogazione lessicale DBT. -
Rime del Burchiello commentate dal Doni
Pubblicato nel 1553, il commento di Anton Francesco Doni (1513-74) alle rime del poeta barbiere è stato sempre guardato con qualche sospetto. Bollato nei secoli scorsi come «ridicolo», «arruffato» o «capriccioso», esso in effetti non sembra voler spiegare le liriche del Burchiello; preferisce anzi rifugiarsi in divagazioni di varia natura, spesso del tutto estemporanee rispetto al testo di partenza. Cos’è dunque questo commento doniano? Questa edizione prova a rispondere all’interrogativo cercando di mettere da parte i pregiudizi stratificatisi nel tempo. Non senza sorprese, si potranno recuperare elementi che hanno contribuito ad ammettere il Burchiello nel canone degli scrittori volgari. -
De l'utilité de l'harmonie
Quale importanza ha rivestito l'harmonie - intesa come modello metafisico ed epistemologico, coesistenza di differenti, scienza dei suoni - nella riflessione filosofica di alcuni dei principali protagonisti della scienza moderna? Esaminando in particolare l'opera di Mersenne, Descartes e Galilei, il ricco tessuto di relazioni tra filosofia, scienza e musica consente di seguire il mutare della concezione del rapporto fisica-metafisica nel passaggio da un'armonia a priori ad un ordine e una semplicità determinati mediante l'osservazione e l'esperimento. La scienza dei suoni svolge un ruolo determinante nel pensiero filosofico e scientifico del Seicento. -
Bibliografia di Italo Calvino
Quali siano stati la funzione e il rilievo dell’opera di Italo Calvino nella narrativa europea del Novecento è ben noto, oltre che agli specialisti, ad un pubblico vastissimo di lettori, che si sono avvicinati e riconosciuti nella sua opera. Quanto fosse ampio l’arco della sua attività era già noto attraverso le edizioni della bibliografia, approntata con acribia e passione da Luca Baranelli. Il volume qui presentato costituisce la redazione definitiva di questo lavoro di ricerca che illumina in modo attento l’esperienza intellettuale, ma anche civile e umana di Italo Calvino. -
Bibliografia di Cesare Garboli
Originalissimo interprete del ‘mestiere di letterato’, Cesare Garboli, è stato uno dei massimi protagonisti della critica letteraria e della cultura italiana degli ultimi cinquanta anni. La sua opera si è rivolta in una pluralità di direzioni, dai saggi critici a una forte attività giornalistica, nel vivo di un’esperienza umana e intellettuale in cui la passione per il teatro, testimoniata da eccezionali traduzioni, ha avuto un rilievo centrale. Le bibliografie sono come delle carte geografiche che aiutano a rintracciare la personalità e l’opera di uno studioso: così avviene in questo lavoro di Laura Desideri che contribuisce a mettere a fuoco in modo decisivo l’’uomo’ Garboli. -
Dialoghi con il presidente. Allievi ed ex-allievi delle Scuole d'eccellenza pisane a colloquio con Carlo Azeglio Ciampi
Il volume raccoglie il frequente invito, rivolto dal Presidente ai giovani, a vivere con consapevolezza la storia quotidiana della Repubblica, e traduce in opera l’ammonimento a realizzare un senso di appartenenza che non si risolva in una adesione passiva alle ritualità nazionali, ma diventi il punto di partenza per la costruzione di una rinnovata cultura civica. Allievi della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna di Pisa, insieme a giovani ex-allievi hanno risposto alle sollecitazioni raccolte in particolare attraverso la lettura dei messaggi e dei discorsi presidenziali. Delle tre parti in cui il libro si articola, la prima ripercorre la formazione di Carlo Azeglio Ciampi; la seconda ospita l’intervista realizzata in occasione della sua visita alla Scuola Superiore Sant’Anna; la terza parte, infine, è quella propriamente dedicata alla individuazione di ‘temi chiave’, ricorrenti nei discorsi del Presidente, che potessero rappresentare l’oggetto di una riflessione più ampia: identità nazionale, istituzioni e democrazia, politica interna, Europa e integrazione europea, rapporti internazionali, sono le dimensioni attraverso le quali si sviluppa l’analisi critica degli autori. -
La riscoperta di Platone nel Rinascimento
Il ritorno dei filosofi antichi è uno dei fenomeni principali della cultura umanistica e rinascimentale; ma fra gli autori che vengono rimessi in circolazione in quel periodo spiccano in modo particolare la figura di Platone e la traduzione delle sue opere dovuta a Marsilio Ficino. Come è stato giustamente scritto, nei secoli moderni non è circolato genericamente Platone, ma il Platone del ‘pio Marsilio’, la cui presenza si ritrova sullo scrittoio dei più importanti pensatori di quel periodo. A questo tema James Hankins, allievo di Paul Oskar Kristeller e ben noto per le sue ricerche in questo campo di studi, dedica nel presente volume saggi di particolare originalità e importanza. -
Luigi Russo-Benedetto Croce. Carteggio
Da alcuni anni la Scuola Normale sta promuovendo la pubblicazione dei carteggi di alcuni grandi intellettuali che ne sono stati allievi oppure autorevoli professori. Spiccano fra questi i carteggi D’Ancona, D’Ovidio, Timpanaro. Nell’ambito di questa iniziativa particolare importanza hanno i carteggi di Luigi Russo, dei quali è uscito nel 1997 il primo volume, comprendente la corrispondenza con Giovanni Gentile. A questo si affianca ora il carteggio di Russo con Croce, che si snoda in un arco di tempo compreso tra il 1912 e il 1948. Si tratta di un testo di singolare valore per la ricostruzione della cultura italiana del primo cinquantennio del secolo scorso, rivisitata attraverso le esperienze intellettuali, politiche e anche quotidiane di due personalità di eccezione. -
Schopenhauer, la filosofia, le scienze
Vitale e pervasivo, il rapporto tra metafisica e conoscenze scientifiche caratterizza, in modo profondo, il senso della ricerca intellettuale di Schopenhauer. La filosofia della natura, pur se meno indagata e celebrata rispetto all’estetica e all’etica, è infatti un elemento essenziale per la costituzione della metafisica della volontà. Condotta sui testi editi e inediti, sui libri raccolti e glossati nella biblioteca privata del filosofo, ed aperta anche alla dimensione biografica, l’indagine vuole mettere a fuoco alcune tesi essenziali del pensiero di Schopenhauer: filosofia come sistema, volontà come essenza del mondo e origine dei fenomeni, rapporto tra indagine filosofica e ricerca scientifica, con una particolare attenzione all’importanza delle scienze nella redazione del Mondo come volontà e rappresentazione (1819) e delle opere successive. -
La musa dimenticata. Aspetti dell'esperienza musicale greca in età ellenistica
Manca, ancora oggi, un’indagine sistematica sull’esperienza musicale nella cultura greca ellenistica, di cui è pur nota la grande importanza. Questo libro, frutto di un convegno presso la Scuola Normale, si è proposto di analizzare la ricca documentazione disponibile (testimonianze letterarie, figurative, papiracee ed epigrafiche), reinterpretandola alla luce delle recenti metodologie. Ne è scaturita una originale messa a fuoco di tutti gli aspetti essenziali dell’esperienza musicale ellenistica: i contesti della fruizione e della circolazione della musica (dal simposio alla corte, dalle feste religiose agli ambiti dello spettacolo), la prassi esecutiva, lo statuto sociale dei musicisti di professione, la riflessione teorica e filosofica, le forme della scrittura. Il volume è arricchito dalla prima edizione di un nuovo papiro musicale. -
Tao e Logos. Scienza e medicina nell'antichità: Cina e Grecia
Un esame comparato delle antiche civiltà della Cina e della Grecia, illustrandone metodi, organizzazione, forme del sapere. Su questo sfondo, speciale rilievo è dato alla scienza antica, che viene indagata da molteplici punti di vista: qual era la formazione degli scienziati nell'antichità; in che modo si guadagnavano la vita; come e con chi discutevano; con chi erano in concorrenza; quale era il loro rapporto con il potere; in che maniera - e sulla base di quali presupposti - essi concepivano e interpretavano sia il cosmo che il corpo umano. Autori del libro sono due tra i più importanti specialisti dei rispettivi campi. Nella loro ricerca essi adottano un metodo profondamente innovativo analizzando i modelli sociali, politici e intellettuali delle due civiltà e mostrando il loro rapporto con le rispettive idee circa la cosmologia e il mondo fisico. In modo particolare l'analisi si concentra sul periodo che va dal 400 a.C. al 200 d.C., quando le due culture appaiono agevolmente comparabili, e offrono una prospettiva nuova e più organica per intendere le stesse fondamenta dell'evoluzione della scienza moderna. -
Aspetti dell'opera di Felix Jacoby
Questo volume raccoglie una organica serie di contributi sulla vita e le opere di Felix Jacoby, autore - secondo Arnaldo Momigliano - del «più grande lavoro filologico di questo secolo nel campo greco-romano»: il commento ai frammenti degli storici greci. Esso illustra la biografia di Jacoby, anche nei suoi aspetti più controversi, la sua straordinaria attività nel campo della storiografia antica intesa nell’accezione più ampia, il rapporto tra storia e antiquaria, estendendo l’analisi agli importanti studi su Esiodo e su Omero, sull’omaggio di Atene ai suoi caduti, sull’elegia latina. La seconda edizione, riveduta e ampliata, si arricchisce del prezioso contributo proveniente dal lascito delle carte jacobiane, e in particolare del carteggio tra Jacoby e il grande studioso tedesco Eduard Meyer, in cui viene proposto un piano alternativo per la struttura dei Fragmente der griechischen Historiker. Accompagna il carteggio, e chiude il volume, un saggio di G. Schepens. -
La «Rectorique de Cyceron» tradotta da Jean d'Antioche
La Rectorique de Marc Tulles Cyceron, tràdita in attestazione unica dal ms 433 del Musée Condé di Chantilly, è un volgarizzamento dal latino al francese del De Inventione di Cicerone e della Rhetorica ad Herennium, a lui falsamente attribuita. La traduzione dei due trattati è preceduta da un prologo che descrive origini e finalità dell’arte retorica, la figura di Cicerone e le partizioni principali del testo; chiudono l’opera un capitolo sul metodo di traduzione e un trattatello anepigrafo di logica aristotelica in cui si sono riconosciuti excerpta dal primo e dal secondo libro del De topicis differentiis di Boezio. Il prologo specifica il nome del traduttore, identificato come «Johan d’Anthioche, que l’en apele de Harens», e del committente, l’ospitaliero Guillaume de Saint-Étienne, e data l’opera al 1282 situandola in Acri. Questo testo - e qui sta il suo valore non comune - rappresenta un esempio precoce di ‘traduzione’ modernamente intesa, vale a dire di trasposizione puntuale e completa di un’opera da una lingua in un’altra, che si inserisce nel variegato panorama delle scritture latine d’oltremare. -
Some degree of happiness. Studi di storia dell'architettura in onore di Howard Burns. Ediz. italiana e inglese
La Scuola Normale Superiore festeggia i settant’anni di Howard Burns con un volume che raccoglie i contributi di ventotto tra i suoi allievi, formali o d’elezione, che in tempi diversi hanno potuto giovarsi delle sue capacità di studioso e di docente. L’introduzione di Caroline Elam traccia un primo bilancio dell’impatto delle quarantennali ricerche di Burns sul modo di leggere e interpretare l’architettura rinascimentale, in particolare nell’ambito del disegno architettonico e del rapporto tra architettura e tradizione antica. I saggi, ordinati cronologicamente e scalati in un arco temporale che va dal Trecento al Novecento, ambiscono indirettamente a restituire almeno la varietà degli interessi di ricerca di Burns, l’ampiezza dei suoi orizzonti di analisi, la sottigliezza dei suoi strumenti critici, la sua ambizione di parlare della storia dell’architettura come storia di uomini, non solo di edifici.