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Svizzera segreta? Il sistema bancario elvetico e la sua governanza territoriale
La traiettoria di sviluppo della piazza bancaria e finanziaria svizzera parte da molto lontano, da quando, già nel Cinquecento, banchieri di Basilea e di Ginevra si occupavano di gestione patrimoniale sulla base di un principio di discrezione a protezione del cliente, poi conosciuto, a partire dal primo dopoguerra, come ""segreto bancario"""". Tale denominazione è divenuta corrente benché fuorviante, perché lascerebbe intendere una tutela delle banche stesse, quando invece si riferisce alla salvaguardia della sfera privata dei clienti. Tali problematiche, oggi di stretta attualità, sono inserite all'interno di un percorso che muta nel tempo e nell'interpretazione. La chiave di lettura economico-istituzionale si presta con grande efficacia per leggere storicamente il processo di """"governanza territoriale"""" che ha permesso all'economia svizzera di svilupparsi, con caratteristiche del tutto peculiari, in un campo di forze in continuo movimento. Gli attori di questo processo - banche e operatori finanziari - si muovono in un quadro mutevole di regole date dalle istituzioni locali e nazionali, a loro volta sempre più messe a confronto con il contesto della globalizzazione."" -
Gatti, farfalle, bimbi e pigotte. Sei pezzi per il «Corriere dei piccoli» (1912-1913)
Se c'è un tesoro impolverato, nella letteratura italiana, va cercato nei periodici per l'infanzia. È così, sfogliando le prime annate del ""Corrierino"""", che Mauro Novelli ha riscoperto alcune pagine giovanili di Delio Tessa: sei pezzi già inconfondibili, inaugurati da una poesia in lingua, """"La Pirottina"""", che segna l'esordio a stampa di uno dei maggiori lirici del nostro Novecento. Rivolgendosi ai bimbi, Tessa sperimenta molti degli ingredienti sfruttati nelle vesti di poeta in milanese, a partire dall'insistenza su note funebri e dal ricorso spinto ai dialogati, volti a restituire spicchi fragranti di quotidianità borghese, con ironia pari all'affetto."" -
Quasi il creatore di un mondo. Lettera a mio padre
La vita di Alberto Mondadori è stata multiforme e complessa: regista, giornalista, editore, imprenditore, intellettuale, poeta. Ha saputo animare la scena culturale italiana, attirando a sé le personalità più significative della sua epoca. Dopo molti anni dalla sua scomparsa, la figlia Nicoletta decide di scrivere una lettera in cui illumina nella memoria i momenti più intensi del suo rapporto con il padre, che scopriamo essere stato una persona speciale, singolare e travagliata, lontana da ogni ovvietà e conformismo. In questo sofferto ritratto della figura paterna, riusciamo a scorgere anche un ritratto di famiglia e, infine, un autoritratto, nel tentativo di restituire quel legame misterioso e profondo che unisce un padre a una figlia. A rendere prezioso questo scritto contribuisce una scelta di poesie inedite che un padre nel corso del tempo ha dedicato a Nica, sua figlia. -
Al di sopra di ogni frontiera. Carteggio 1927-1957
Il carteggio intercorso tra Egidio Reale e Guglielmo Canevascinirnnell’arco di un trentennio, dal 1927 al 1957, delinea uno spaccatorndella storia delle relazioni politiche e culturali tra la Svizzera e l’Italia.rnLe lettere trascritte testimoniano un ambiente, quello antifascista,rnche travalicò i confini nazionali e proprio in questa transnazionalitàrntrovò linfa per alimentarsi e resistere di fronte all’affermazionerndel totalitarismo in Europa. I due interlocutori, l’uno, ticinese, militanternsocialista, l’altro, Reale, leccese e romano d’adozione, esule antifascistarnnel territorio elvetico per diciotto anni, di nuovo in Svizzera dal 1947rnal 1955 in qualità di Ministro plenipotenziario e poi ambasciatore italianorna Berna, ben rappresentano due spaccati delle rispettive società di appartenenza.rnLe tematiche che emergono dalla lettura del corpus di letterernhanno come sfondo la lotta antifascista che gli esuli italiani, graziernal contributo degli antifascisti svizzeri, condussero nell’esilio e poi,rndurante gli anni della Seconda guerra mondiale, il soccorso ai numerosirnrifugiati italiani accolti nel territorio elvetico dopo l’8 settembre 1943.rnCon l’avvio della missione diplomatica di Reale, nel gennaio del 1947,rninizia un’altra fase del carteggio, attraverso la quale è possibile ricostruirernla storia delle relazioni tra i due paesi, con un focus sul CantonrnTicino, come la gestione dell’emigrazione italiana in Svizzera, la primarnemigrazione di massa con la quale il paese dovette confrontarsi e la principalernmeta di espatrio per i lavoratori italiani nel secondo dopoguerra. -
Custodi. Una città europea vista dagli stranieri. Il caso Lugano
"Giacomo Moccetti è nato a Lugano nel 1988 e lì è rimasto fino alla fine del liceo. Un paio d'anni fa alcuni amici gli hanno chiesto di delineare un ritratto della sua città: da chi è composta, oltre ai luganesi, e come viene vista in termini di integrazione e globalizzazione. Per svolgere questo lavoro, Moccetti ha pensato di interpellare i custodi: chi meglio di loro può conoscere Lugano? Ne ha incontrati molti, per la maggior parte di origine straniera, alcuni gentili e disponibili, altri burberi e sospettosi, tutti con qualcosa da raccontare. È emerso che i custodi si confrontano con problematiche quotidiane quali l'integrazione, l'indigenza, la solitudine, la maleducazione e la criminalità, ma sono anche testimoni di solidarietà e generosità da parte, e nei confronti, degli abitanti dei palazzi. I condomìni appaiono quindi come un microcosmo, specchio della società, che evidenzia ciò che in essa funziona, ma anche ciò che deve essere migliorato. Il ritratto che ne esce è quello di una Lugano più ricca di idee, dinamiche, culture e mentalità, rispetto a quella che l'autore credeva di conoscere.""""" -
Antonio Spallino. Uomo, amministratore, sportivo, intellettuale
Antonio Spallino (""Nino"""", per gli amici), nato a Como nel 1925, è tra i più noti e stimati personaggi della città di Como. È stato assessore all'urbanistica (1965-1970) e poi sindaco per tre mandati (1970-1985). Tra il 1977 e il 1979, è stato commissario straordinario della Regione Lombardia nell'emergenza per il disastro ecologico dell'Icmesa di Seveso. Eccezionale, tra scherma e alpinismo, la sua carriera di sportivo. Nella scherma, è stato campione italiano assoluto di spada nel 1949, di fioretto nel 1958, campione del mondo a squadre di spada nel 1949 e di fioretto nel 1954 e 1955; inoltre ha vinto tre medaglie olimpiche, tra Helsinki nel 1952 e Melbourne nel 1956. Nell'alpinismo, ha fatto due scalate direttissime, l'una su roccia (1955), l'altra su ghiaccio (1956), nel gruppo dell'Ortles, in Alto Adige. Come dirigente sportivo, è stato presidente dapprima del Panathlon Club di Como (1970-1974) e poi del Panathlon International (1988-1996). Presidente del Centro di cultura scientifica A. Volta, fin dalla sua origine nel 1981, è autore di importanti pubblicazioni che abbracciano ambiti diversi. Nel 1995 la Città di Como gli ha conferito l'onorificenza dell'Abbondino d'Oro."" -
La Svizzera e la seconda guerra mondiale nel Rapporto Bergier
Come la Svizzera si è comportata durante la Seconda guerra mondiale? Quale politicarnè stata adottata verso i rifugiati e i fondi giacenti nelle banche elvetiche? Cosarnsapevano le autorità e la popolazione del destino degli ebrei respinti alle frontiere?rnQuale ruolo ha giocato la piazza finanziaria svizzera? Quale funzione harnavuto il traffico ferroviario di transito sul territorio della Confederazione?rnA pochi anni dalla scomparsa dello storico Jean-François Bergier e a vent’annirndall’isti-tuzione della Commissione di esperti indipendenti Svizzera-Secondarnguerra mondiale (CIE) è presentato al pubblico di lingua italiana il volume di PierornBoschetti, apparso nel 2010 con l’intento di divulgare il rapporto della Commissionerndi esperti presso un pubblico più vasto. Per la prima volta è possibilernavere una sintesi delle oltre 11.000 pagine e dei principali temi affrontati nei differentirnrapporti pubblicati dalla commissione.rnL’opera si prefigge, a settant’anni dalla conclusione della Seconda guerra mondiale,rndi dare una risposta ai numerosi interrogativi che, a partire dai lavori dellarn“Commissione Bergier”, hanno animato e animano, ancora oggi, il dibattito pubblicorne politico.rnCon questo primo volume l’Associazione ticinese insegnanti di storia e l’editorernintendono avviare una collana di pubblicazioni «Atis / Quaderni di storia svizzerarn» con l’obiettivo sia di colmare una lacuna storiografica sulla storia elvetica, siarndi diffondere anche tra un pubblico non specialistico, nonché tra gli insegnanti, irnpiù recenti contributi della ricerca storica, che possono meglio chiarire le tematicherncontemporanee. -
L' uomo dei libri
«Il percorso di Nicoletta Mondadori, dalla prima luminosa innamorata lettera al padre - il celebre Alberto - a questo seducente L'uomo dei libri è come quello di un bombo di Emily Dickinson attorno al suo fiore prediletto, un continuo allontanarsi per meglio ritornare, ma con una sapienza di volo e di ronzio col tempo sempre più affinati. La lingua batte dove il dente duole, ritratti di madri, padri, figli, di altre figure parentali, ritratti di famiglia suoi ma anche, di riflesso, del lettore, disamore e amore alternati come nei destini nostri, limpidezza di scrittura attraversata da ombre e da un'inquieta tensione lirica, come scrisse Maurizio Cucchi. Preziosa affabulatrice, Nicoletta Mondadori sa donare il piacere di leggere.» - Vivian Lamarque, Corriere della Sera rnQuando ricorda, è come se Françoise maneggiasse una farfalla che si disfa sotto l’impazienza lieve del suo sguardo. Non le basta più amare il passato nella casa di La Rochelle in cui risiede il segreto di una felicità inattaccabile: la stravaganza rassicurante di una famiglia di personaggi bizzarri e la solitudine circondata di libri, che la separa dalle sorelle ma la avvicina al padre, la silenziosa adorazione per la madre e la certezza di dover cercare la felicità altrove, lontana da lì.rnFrançoise ricomincia da Bordeaux per conoscere finalmente quelle passioni vagheggiate nei libri, come se si potesse cogliere in un gesto la verità di un’esistenza. Ma non c’è mai una storia sola: si vive immersi in un crocevia di destini; e non basta incontrarsi, bisogna sapersi riconoscere. Così l’uomo che si aggira in libreria maneggiando i libri con grazia antica diventa per lei l’unica ossessione da raggiungere.rnPrima c’è l’università, ci sono gli amori senza nido, la consapevolezza del proprio corpo per scrollarsi di dosso l’infanzia una volta per tutte, e poi la scoperta che i bambini, i vecchi e i cani appartengono allo stesso limbo ineffabile della poesia. Finché un giorno irrompe la vita e diventa tutto velocissimo. La felicità fugge in avanti e Françoise è sempre un passo indietro: è il tocco di Nicoletta Mondadori, miracolato da rivelazioni smosse dal velo di una reticenza combattuta, a saldare lo scarto tra la coerenza con cui ci vedono gli altri e le contraddizioni in cui fatichiamo a riconoscerci, quasi che l’ossimoro oltrepassi il paradosso per diventare il respiro stesso della vita. -
La cucina di Apicio. A tavola con gli antichi romani
Il volume vuole rivisitare a tavola il mondo dell'antica Roma e stimolare nei lettori curiosità ed appetiti non solo culturali, riproponendo una serie di ricette liberamente tradotte dall'opera di Apicio, l'Artusi dei Romani, per poter essere oggi inserito, nella sua originalità, nei nostri menù. Con testo latino. -
28 dicembre 1908 ore 5,21 terremoto
Il volume vuole dare corpo a uomini ed eventi che furono protagonisti di quell'infausto 28 dicembre di un secolo fa, e che i cronisti del tempo hanno ritagliato per conservarli ai posteri; uno spaccato di storia vera carico di umanità, dove il succedersi vorticoso di fatti e sentimenti produsse effetti diversificati che andarono dal dolore, al sacrificio, alla abnegazione, al turbamento, ma anche all'infamia, alla sopraffazione, allo sciacallaggio, all'abuso. -
L' inquisizione. Storia di un olocausto
Nulla è più carico d'orrore della parola Inquisizione. C'è in essa sia la tortura morale e la violazione della personalità, sia il supplizio fisico. La letteratura ha contribuito a fissare questa immagine attraverso innegabili capolavori. Ma si sa che l'inquisizione è un fenomeno storico di ampiezza europea che si è sviluppato dappertutto prima di toccare la Spagna? Si sa che, pur nella rozzezza generale che non gli era estranea, il Sant'Uffizio era talvolta l'organismo più obiettivo della sua epoca? -
La modernizzazione individuale
La scienza sociale occidentale è animata al suo interno da una esigenza di critica pubblica e sistematica che non risparmia nulla, nemmeno le teorie più 'comode' per il potere. Di ciò le vicende legate alla teoria della modernizzazione individuale costituiscono un esempio. Elaborata alla luce di evidenti - talvolta smaccate - opzioni ideologiche, questa teoria è stata ben presto notevolmente ridimensionata dagli stessi sociologi occidentali, per non dire che su certi punti essa è stata semplicemente disintegrata. -
Il sacro ribelle. Contatto culturale e movimenti religiosi in Africa
La comprensione dello straniero - condizione essenziale per prevenire situazioni conflittuali - non può basarsi su una comprensione che deriva da un linguaggio universale e standardizzato, bensì da un linguaggio in grado di comprenderne la cultura d'origine, l'estraneità e, quindi, l'identità culturale. Il libro affronta l'analisi dei movimenti religiosi dell'Africa Centrale (Congo e paesi limitrofi) che sono nati dal contatto fra la cultura africana e la cultura europea. -
La società del rischio globale
Il volume costituisce un invito a riflettere più concretamente sul rischio, sulla globalizzazione del rischio, sulle fonti che ci informano della sua esistenza, sui modi con cui ne trattano esperti e mass media, trattando delle varie tipologie del rischio: quello nucleare, quello ambientale, quello sanitario, quello bellico e terroristico, quello che proviene direttamente dalle forze della natura, ma anche quello che può mettere in crisi i meccanismi economici, finanziari e organizzativi della società. -
I ragazzi di Bianca. Esperienze e subculture del consumo di eroina
Le ricerche prodotte in questi ultimi anni hanno dimostrato che molte delle cause che tradizionalmente sono invocate per spiegare il perché una persona sia spinta ad utilizzare droga ha retto al controllo empirico. Questa condizione può essere riassunta nella seguente espressione: Oggi non si può più parlare di una storia del tossicodipendente ma di tante storie di tossicodipendenti. Con questa indagine si è tentato di spostare l'asse della riflessione verso il sociale e l'esistenziale piuttosto che nella tradizionale direzione del ""sanitario-giuridico"""" andando, quindi, a considerare i consumatori di eroina come delle persone diverse, perciò """"normali"""", e non come dei delinquenti o dei malati."" -
Intervistare col telefono
L'espansione della rilevazione telefonica è avvenuta per gradi negli ultimi decenni, insieme alla diffusione del telefono. A partire dagli anni '80 tuttavia l'intervista telefonica ha sostituito, presso le ditte di sondaggi, l'intervista faccia-a-faccia come procedura standard. Nel volume si affrontano i principali aspetti legati all'impiego di questa tecnica: l'impiego di strumenti informatici nel processo di rilevazione, i problemi di metodo nella scelta degli intervistati, quelli legati alla fedeltà dei dati raccolti. Infine viene proposta una sintesi dei vantaggi e degli svantaggi di questa tecnica di rilevazione. -
Fabrizio De André. Anarchia e poesia
La vita, il pensiero e un'analisi letteraria e linguistica delle opere di Fabrizio De André, un artista che spesso venne giudicato soltanto per i testi delle sue canzoni, subendo così la gratuita condanna di quei benpensanti che non si sforzarono di andare oltre. -
In Africa andammo. Gli orrori negati dell'Africa italiana
Noi italiani abbiamo davvero chiuso i conti con l'Africa? Molti fatti ci dicono di no: i nostri libri di storia non fanno giustizia sui crimini che abbiamo commesso, in particolare in Libia e in Etiopia. Crimini gravissimi: uso di armi di sterminio, apertura di campi di concentramento, deportazioni di massa. Alcune produzioni cinematografiche sono state censurate e mai proiettate in Italia (Il Leone del deserto di Moustapha Akkad, Fascist Legacy di Ken Kirby prodotto dalla BBC). Il libro è corredato da più di 150 immagini d'epoca che illustrano, oltre all'occupazione italiana, anche gli usi delle popolazioni africane. -
La costruzione intergenerazionale delle aspettative
Nel libro vengono confrontati e analizzati nella loro dinamica i valori, gli atteggiamenti, le motivazioni (soprattutto quella verso il ""successo""""), le aspettative e aspirazioni a breve e lungo termine di adulti e ragazzi, in un'indagine """"multicriterio-multitecnica"""", che integra metodiche diverse, dall'analisi qualitativa alle statistiche multidimensionali esplorative. Ne emerge un quadro complesso, in cui aspirazioni ed aspettative di figli e genitori si sviluppano indipendentemente dalle effettive capacità dei ragazzi, senza sostanziali differenze per tipo di studi."" -
L' io nella mente. Linguaggio e autocoscienza in Kant
Io sono cosciente di me stesso è un pensiero che racchiude già un doppio io. Il duplice io di cui parla Kant svela un'articolata e paradossale nozione di soggetto autocosciente e indica anche due ordini di riflessione, trascendentale ed empirica. Dei due tipi d'indagine, il libro ripercorre alcune recenti acquisizioni del dibattito in filosofia del linguaggio e della mente.