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L' epistolografo bugiardo. Carlo Emilio Gadda
Questo libro investiga il magmatico intreccio di verità e finzione, di autobiografia e invenzione letteraria che pervade le lettere di Carlo Emilio Gadda, esaminando il rapporto di contiguità e di reciproco interscambio sussistente tra la prosa epistolare e l'opera creativa, nella convinzione che le missive possano costituire una privilegiata chiave d'accesso per penetrare nell'officina inventiva del narratore lombardo. L'analisi di Claudia Carmina segnala gli snodi cruciali e le successive trasformazioni cui, passo passo, è sottoposta l'identità travestita dell'epistolografo: dalle lettere dell'infanzia e dell'adolescenza alle epistole dal fronte, dal carteggio con Tecchi e con Betti al maturare della vocazione alla scrittura romanzesca, dalla corrispondenza con critici ed editori al raggiungimento tardivo del successo, fino alla scelta irrevocabile dell'agrafia e del silenzio. -
Mario Calderoni e il «tempo delle riviste»
Agli inizi del Novecento, la città di Firenze fu il centro di un frenetico processo di rinnovamento della cultura italiana, che non mostrerà subito i suoi risultati, né sarà in grado di propagandare in maniera adeguata le sue acquisizioni con decisivo vigore. Qui idee, gruppi e conventicole nacquero sia con precisi obiettivi e consapevolezza di mezzi, che con ingenuità e avanzata goffaggine: ci si unì, si litigò, si tornò insieme, si pubblicarono riviste e ci si scontrò nelle riviste. Tutto fu mosso dall'entusiasmo dei giovani redattori, sostenuti da alcune centinaia o poche migliaia di lettori e abbonati, accomunati da un'idea di cultura militante, aggiornata, in grado di confrontarsi con i problemi di una società che fino a quel momento non aveva lasciato molti spazi agli intellettuali. -
Alcesta. Cento vergilianus. Testo latino a fronte
Il centone virgiliano ""Alcesta"""", opera di incerto autore e, quindi, di dubbia cronologia, ma da collocare probabilmente nel V sec. d.C., ha per argomento uno dei più delicati e toccanti miti del mondo greco-romano: celebra l'amore coniugale che giunge fino alla morte, ed è stato così caro all'animo e alla fantasia degli artisti di ogni tempo da essere espresso nelle principali forme d'arte, dalla letteratura alla musica, dalla scultura alla pittura."" -
Scritti sul pragmatismo
Vengono qui riproposti gli scritti metodologici di Mario Calderoni, che figurano nell'edizione completa delle sue opere del 1924 o in altre rare edizioni ormai lontane negli anni e sono, proprio per questo, di difficile reperibilità, nella certezza che chiunque si accingerà a leggerli avrà largamente agevolata la sua fatica dalla limpidezza dello stile e sarà sicuramente coinvolto in una sorta di complicità con l'autore per il fascino delle questioni accostate e discusse. -
Introduzione all'informazione. Con CD-ROM
Indirizzato agli studenti dei primi livelli delle scienze della comunicazione, delle relazioni pubbliche e degli studi sociologici, oltre che a tutti i cittadini attenti alle tematiche d'attualità, questo CDROM è diviso in quattro parti: la prima tratta del rapporto tra democrazia e informazione e delle forme in cui esso si presenta; la seconda analizza i criteri utilizzati, le tecniche e le procedure seguìte dalle redazioni giornalistiche nel ""fare notizia""""; la terza studia il giornalismo italiano, sia stampato che radiofonico che televisivo; la quarta si occupa della """"rivoluzione"""" introdotta da Internet nel mondo delle news e dei caratteri del giornalismo on line."" -
I luoghi degli scrittori. Guida letteraria della Sicilia. Con DVD
Per chi ama viaggiare nei libri come nei luoghi, si vuole offrire questo excursus che racconta la Sicilia narrata dagli scrittori isolani, non escludendo una panoramica finale su quella raccontata dai viaggiatori stranieri che l'hanno visitata dal Seicento al Novecento. In esso prende corpo la Messina visionaria di D'Arrigo, l'Enna diroccata e dolente di Savarese, l'Acitrezza mitica e ancestrale di Verga, ed ancora la Siracusa greca e la Modica barocca di Quasimodo, la Racalmuto, ""isola nell'isola"""", di Sciascia, l'Agrigento di Pirandello come Spoon river mediterranea, i paesaggi del Belice, la Palermo aristocratica, le dimore avite di Tomasi. Prende forma, cioè, una Sicilia insieme geografica e letteraria, un'isola reale e immaginaria, la cui identità plurale s'invera ed acquista densità nelle carte dei suoi scrittori."" -
I puzzle del riconoscimento e le tessere dell'identità
In questo volume, muovendo dall'assunto che l'attività formativa implica sempre una relazione tra teoria e prassi e che qualunque intervento educativo inevitabilmente comporta immersione e contaminazione, l'autore ritiene che il confronto e il dialogo con la differenza rappresentino la chiave di volta per promuovere la conoscenza, per favorire l'accesso ai saperi e per dotare di senso la interazione docente/discente e lo scambio tra i singoli allievi. Il libro vuole ribadire il significato e il valore del confronto e dell'integrazione in una società sempre più complessa e perciò con problemi nuovi, dinanzi ai quali una pedagogia autenticamente democratica non può rimanere in silenzio o indifferente. -
Dall'urlo alla voce. Studi su Rosso di San Secondo
Nello scarto tra l'""urlo"""" espressionista degli esordi e la """"voce"""" pacificante che parla nei testi della maturità è possibile rintracciare il senso del percorso lungo cui si muove l'inquieta scrittura di Rosso di San Secondo, in questo libro pedinata per campioni e momenti significativi. Le tappe della vicenda letteraria sansecondiana qui prese in esame sono quelle rappresentate dalle pagine fortemente drammatizzate della produzione novellistica più vicina alle suggestioni delle avanguardie tedesche, e quindi dalle storie di 'fughe' affidate ai romanzi giovanili, per poi passare ai rasserenanti approdi testuali guidati dalle voci-di-dentro di una fede riscoperta nella narrativa più tarda e di una terra natale ritrovata in quel mito teatrale di Proserpina al quale lo scrittore affida il suo testamento ideale."" -
Complessità e controllo sociale
L'aumento delle forze di polizia scoraggia l'aumento della criminalità? Sembrerebbe proprio di sì, a dispetto di certi luoghi comuni talvolta recepiti anche dalla letteratura più seria. La ricerca qui presentata, relativa alla situazione italiana 1985-2003, ricerca condotta con l'impiego di strumenti d'analisi non-lineare, mostra un dato difficilmente controvertibile: le forze dell'ordine sembrano esercitare realmente una funzione deterrente, con una particolare evidenza a partire dagli anni '90, dove all'aumentare delle forze dell'ordine diminuisce il numero dei reati. -
Soli andavamo per la rovina. Saggio sulla scrittura di Vincenzo Consolo
Scrittore dalla robusta personalità letteraria che mai ha ceduto alle lusinghe delle sirene commerciali, restìo, piuttosto, a pubblicare se non per avvertita necessità intellettuale e morale, Vincenzo Consolo si manifesta adesso in questo studio di Salvo Puglisi in tutta la sua completezza e complessità di narratore testimone del suo e nostro tempo. Puglisi ci fa conoscere la profondità dello sguardo di Consolo, la sua classica modernità, la sua capacità di svelare le invisibili, indelebili cicatrici nel corpo della nostra terra, irredimibile per tanti aspetti, ma amata di un amore profondissimo e coinvolgente, stella fissa di ogni suo sentire. -
Dall'antenna alla parabola. Modelli di ricezione e fruizione della TV dei ragazzi oggi
Nell'odierno sistema culturale che affonda le sue radici nella produzione tecnologica digitale (videogiochi, playstation), con le sue diramazioni televisive e informatiche, la comunicazione per bambini è veicolata da un'intera struttura multimediale e commerciale interconnessa che si configura come reticolo di codici visivi, verbali, plurisensoriali. Lo studio interdisciplinare che qui si propone è volto all'individuazione delle dinamiche relative al rapporto tra codici espressivi, prodotti testuali, sistema dell'offerta e processi di fruizione dei prodotti televisivi per bambini. Le problematiche relative al consumo mediale della generazione dei ""digitali nativi"""", cioè di quei bambini nati dopo l'avvento dei new media impongono una profonda revisione dei modelli tradizionali, soprattutto in relazione ad un mezzo, la televisione, che in Italia continua a rivestire un ruolo preminente, anche di fronte a nuovi trend."" -
Tales of grotesque and arabesque. Elio Vittorini e Giorgio Manganelli traduttori di Edgar Allan Poe
Il volume presenta, nel rispetto della progressione cronologica, un vasto versante della riflessione traduttologica internazionale, e attraverso un ampio spettro d'interpretazioni, fornisce le coordinate interpretative per l'analisi testuale dei racconti di Poe e per il confronto con le versioni italiane di Vittorini e Manganelli. Attraverso un'analisi condotta sui piani del lessico, della retorica e della sintassi vengono presi in esame i racconti Berenice, The Devil in the Belfry, The Fall of the House of Usher, William Wilson e The Masque of the Red Death. Emerge una nuova idea di ""fedeltà"""", che oppone alla storica strategia della scorrevolezza, dell'appiattimento e dell'invisibilità, una strategia di resistenza, di alterità e di """"visibilità"""" della traduzione."" -
Villarosa prima dello zolfo
Il volume presenta un caso storico esemplare di analisi dei meccanismi che trasformano una realtà provvisoria e frammentata non solo in una comunità solidale e stabile ma in un nuovo microcosmo storico dove le varie condizioni di vita esprimono il passaggio dall'ancien regime al nuovo protagonismo del ceto borghese tipico dei primi decenni dell'Ottocento. Un territorio socio-politico non è mai luogo neutro, tanto che sia i processi economici che i vari aspetti delle trasformazioni socio-antropologiche rendono possibile la rappresentazione della storia di una società. La narrazione storiografica del volume attraversando emblematicamente gli spazi, i segni e le memorie di una collettività operante tra i lumi del potere baronale ed il protagonismo borghese afferma la centralità del processo economico-sociale nel continuo ristrutturarsi storico di ogni comunità civile. -
Diagnosi del presente
Oggi ci troviamo di fronte a un mutamento radicale del funzionamento mentale e della configurazione lessicale del mondo, che richiede un approccio completamente nuovo alla strategia d'analisi della realtà e dei modi dell'apprendimento. C'è uno scarto linguistico che rischia la rottura della comunicazione fra generazioni; la società si è disintegrata sotto l'azione dei mutamenti epocali che vengono rappresentati come globalizzazione e pensiero unico, ma che ancora non sono compresi in una adeguata rappresentazione del mondo. La personalità istantanea educata nell'adesione immediata al godimento effimero e momentaneo, non riesce ad elaborare i propri vissuti nelle forme della durata e stabilità del desiderio e della passione: vive in una sorta di universo gelato dove non può esserci lo spazio-mentale per una coscienza critica e per un progetto di cambiamento. Se vogliamo, dunque, riformare la politica occorre riformare la cultura e le agenzie educative. Senza il mondo giovanile non c'è futuro per gli adulti attardati nel rimpianto del passato. -
L'esame psicologico in campo giudiziario
L'attività di perito in ambito giudiziario richiede delle particolari capacità da parte dello psicologo chiamato da solo o in collaborazione con altri professionisti - a compiere la valutazione dei processi cognitivi e della personalità. Sono richieste non solo competenze ""tecniche"""" in campo psicologico, ma anche una sufficiente conoscenza dei meccanismi procedurali vigenti in campo forense, in modo da poter fornire le risposte giuste nel modo giusto, senza deludere le aspettative dei committenti ma al tempo stesso senza snaturare il fondamento della propria disciplina: """"ascoltare"""" la persona, """"comprendere"""" il funzionamento della psiche umana. Il volume presenta aspetti essenziali della valutazione psicologica in campo forense: oggetto e obiettivi dell'assessment, strumenti specificamente utilizzabili, stesura della relazione peritale."" -
Il bisturi e la toga. Università e potere urbano nella Sicilia borbonica, il ruolo del medico (secoli XVIII e XIX)
Aule universitarie e sale consiliari accolgono nei loro scranni spesso i medesimi personaggi, soggetti intrisi di scienza e di politica che, particolarmente nella trancia cronologica all'interno della quale si snoda il volume XVIII e XIX secolo recitano da protagonisti sul variegato palcoscenico cittadino. E sono i componenti del ceto professionale, soprattutto, a rubare la scena alla ""primadonna"""" per eccellenza e per tradizione, quella classe aristocratica che, tuttavia, resterà ancora a lungo salda al potere, forte del censo più che del titolo."" -
Giuseppe in veste greca. Il racconto di Genesi 37-50 secondo il testo della LXX
All'interno del primo libro della Bibbia la Storia di Giuseppe e i suoi fratelli è caratterizzata da una lunghezza superiore a qualsiasi altra narrazione presente in Genesi, a partire dalla storia della Creazione fino alla vicenda di Giacobbe-Israele. Patriarca ed eponimo di tribù mancato, Giuseppe è una figura biblica spesso studiata come anticipazione di Gesù, oppure in relazione al futuro nazionale di Israele o, ancora, in base ai pretesi legami con la sua casata rivendicati dai protagonisti dello scisma samaritano. La stessa ricchezza del testo non esclude tuttavia altre possibilità interpretative. Nel volume - che presenta il testo greco della LXX affiancato da una nuova traduzione e che evidenzia in appendice le differenze rispetto al testo ebraico, per chiudersi con la versione latina cosiddetta della Vulgata - si prende in considerazione la figura di Giuseppe alla luce di problemi ed esigenze avvertiti dalla comunità giudaica di Alessandria d'Egitto nel periodo storico in cui essa è in lotta per i diritti civili con gli Egiziani e in cui si viene elaborando la traduzione greca del Pentateuco (III secolo a.C.). -
Inter eximia naturae dona. Il silfio cirenaico fra ellenismo e tarda antichità
Il presente studio non intende offrire una rassegna delle testimonianze sul silfio di Cirene e sui suoi molteplici usi, farmacologici e culinari, ma mira piuttosto a ricostruire le dinamiche socioeconomiche, gli interessi politici e le spinte ideologiche connessi all'uso di questa pianta fra Ellenismo e Tarda Antichità. A tale scopo sono state sottoposte ad accurato vaglio alcune fonti, letterarie ma anche archeologiche ed epigrafiche, troppo spesso sottovalutate o persino mai prese in considerazione, le quali permettono di 'sfumare' le notizie tramandate da Strabone, Plinio e Solino, continuamente citate in molti lavori moderni ed acriticamente considerate come la prova incontrovertibile dell'""estinzione"""" della pianta già in età augustea. In realtà, il silfio cirenaico, benché divenuto sempre più raro e soprattutto più caro, continuò ad essere commercializzato ancora fino al V-VI secolo d.C. e fu destinato a soddisfare le richieste di un'élite raffinata."" -
La tele dell'Etna. Trent'anni di vita della televisione locale a Catania
La televisione locale a Catania ha già compiuto trent'anni e li dimostra tutti. Cosa è rimasto dell'epopea degli anni '70, delle incoscienti scommesse di alcuni piccoli imprenditori che si sono inventati mini-tycoon della tv? Viaggio nel mondo della tv marca elefante: da Teletna, tra le prime nell'etere italiano, al colosso Antenna Sicilia della premiata ditta Ciancio & Baudo; passando per l'unica vera concorrente di quest'ultima, Telecolor, che però smetterà la sua funzione di reale alternativa quando entrerà nella galassia dello stesso editore de La Sicilia. E poi Telejonica, la tv dei cavalieri del lavoro. E le tv durate solo pochi anni: Sirio55 con il pepato ""Sirio by night"""", TeleSud del costruttore-presentatore-showman Ferrini, TeleSicilia Color di Nunzio Lombardo, il primo politico catanese a farsi una tv tutta sua. Infine gli anni più recenti, con l'arrivo dalla provincia di ReiTv e Tele D, e lo sbarco delle tv dalle altre città siciliane. Un mondo ormai radicalmente mutato e del quale, spesso, oggi sono rimasti soltanto sbiaditi loghi di stazione. Quando non sono scomparsi del tutto anche quelli."" -
Chi è di destra? Chi è di sinistra? Gli strumenti per dirlo. Una ricerca empirica
Di fronte a una situazione politica che si va trasformando in modo veloce e complesso, si ravviva il dibattito sull'utilità della contrapposizione destra-sinistra per una adeguata interpretazione degli atteggiamenti politici. Ma se gli studiosi cominciano a preoccuparsi più che in passato dell'attualità di tale contrapposizione, altrettanto non avviene per le questioni metodologiche legate alla rilevazione empirica della collocazione lungo l'asse sinistra-destra. Lo studio prende quindi le mosse dall'idea che la divisione destra-sinistra sia in effetti oscurata, o forse anche costruita in parte, dalle forme di rilevazione delle diverse opzioni politiche. Attraverso una ricerca empirica, si cerca non solo dare risposta a dubbi sulla vitalità della contrapposizione; ma soprattutto si affronta una rivisitazione degli strumenti con cui si vuole rilevare la dimensione stessa per capire se e quanto l'atteggiamento politico dichiarato possa essere una reificazione delle tecniche adottate per la sua rilevazione; se cioè la configurazione di ""destra"""" o di """"sinistra"""" sia più effetto delle tecniche che di reali convinzioni personali.""