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Filmare la morte. Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci
Un libro sul cinema horror e thriller di Lucio Fulci che esce a dieci anni dalla morte di uno dei nostri registi più importanti e meno considerati dalla critica ufficiale. Chianese e Lupi lo hanno scritto da cinefagi più che da cinefili e la loro critica è supportata da altre critiche, per fornire una visione completa dell'iter fulciano del brivido. Lucio Fulci è un cineasta completo che ha lasciato un segno indelebile nel cinema di genere italiano, affrontando ogni tipo di pellicola senza pregiudizi e con la massima professionalità, lottando sempre con budget ristretti. Dalle sceneggiature per Steno e i primi film con Totò, alla saga di Franco e Ciccio, ai film erotico-maliziosi, per finire ai rinomati thriller e horror, il tratto distintivo è un'originalità che salta all'occhio persino del profano. ""Filmare la morte"""" si occupa soltanto del cinema de paura di Fulci e solo marginalmente affronta il discorso erotico, comico e apocalittico."" -
Orrori tropicali. Storie di vudù, santería e palo mayombe
"Vampiri gelidi nelle solitudini andine, lupi mannari tra le fronde di foreste pluviali, possessioni, riti notturni, amori perversi, Dei vendicativi. Sotto la pelle abbronzata di un Sudamerica da cartolina turistica si nascondono atrocità innominabili, benedette da un onnipresente sole crudele. Ma Gordiano Lupi va oltre: col suo stile chirurgico e lineare, scavando ancor più in profondità nella carne dei tropici, porta alla luce le contraddizioni di una terra remota e selvaggia, violentata da dittatori spietati e sotto l'assedio di multinazionali assetate di sangue. Una manciata di racconti del terrore fa da corollario al più spaventoso dei romanzi di Lupi, quel 'Mistero di Encrucijada' che viene qui ripubblicato in una versione riveduta e corretta. E, a chiudere il cerchio, la trasposizione a fumetti del famoso 'Sangue tropicale', il romanzo breve che anni fa aprì la strada alle ossessioni sudamericane di Gordiano Lupi. Il sole dei tropici non è mai stato malato e inclemente come nelle storie nere, nerissime di questo libro"""" (Vincenzo Spasaro)." -
L' isola
Siamo alla fine degli anni Novanta ed Emilio Terrini deve fare i conti con una madre rassegnata, un padre assente, un fratello ingombrante e una giovinezza trasgressiva. Emilio trova due spalle su cui reggersi: Alfio, bancario e amico di vecchia data, ossessionato dalla direzione nella corsa per la vendita di prodotti finanziari, e Muzio, musicista professionista ma... ""senza professione"""", che suona in Svizzera e si mantiene con gli affitti estivi di alcuni appartamenti ereditati. I tre amici vivono avventure tra politica, finanza e malaffare, tra riffe e imbrogli, restituendo un ironico quadro della società italiana di oggi con i suoi vizi e le sue manie."" -
Donne incazzate
Rossella Anelli, Patrizia Diamante, Dada Knorr, Eliselle e Monica De Steinkuehl: cinque donne che non rivendicano la parità dei diritti, ma che dicono di essere superiori agli uomini, cinque autrici senza peli sulla lingua. Cinque racconti al femminile di una cattiveria sana, provocatoria, terribile che picchia duro sugli uomini ma che non risparmia neppure le donne. -
Versi tra le sbarre
"Arrivano così i versi di sette di questi uomini straordinari, per la prima volta in Italia e in lingua italiana. Arrivano a un pubblico che molto spesso ignora, o finge di ignorare, il dramma quotidiano dei cubani e il peso atroce del regime dittatoriale che opprime l'isola ormai da quasi mezzo secolo. Il lettore potrà assaporare diversi stili poetici, ma c'è un denominatore comune che dà a questa antologia un carattere eccezionale: i poeti qui riuniti, senza alcuna eccezione, hanno sofferto sulla propria pelle l'accanimento di un regime nemico della libertà di espressione, e nessuno di loro ha vacillato nemmeno un istante nel far valere i propri diritti di uomo libero contro qualsiasi imposizione e comando"""" (William Navarrete)." -
Professor Rantolo. Brutto quarto d'horror. Vol. 1
È questo il primo e attesissimo volume cartaceo de ""Un brutto quarto d'Horror con il Professor Rantolo"""" una serie che propone con malvagia ironia il meglio dell'horror a fumetti realizzato da una squadra di autori e disegnatori emergenti nata appositamente per questo progetto. L'albo, curato dall'Associazione Culturale Subacqueo, contiene undici brevi storie a fumetti ovviamente crudeli ed efferate, che hanno come protagonisti schiere di zombies, fantasmi, vampiri, assassini e chi più ne ha più ne metta, alle prese con squartamenti, divoramenti ed atrocità di ogni genere! Ogni episodio è introdotto con dovizia dal perfido Professor Rantolo, horrorologo di fama mondiale."" -
Benvenuti in casa Simpson. Fenomenologia di una famiglia media americana
Gialli, eccessivi, irriverenti, sconclusionati, corrotti ed oziosi. Stupidamente affascinati da tutto ciò che è kitsch, dal trash, dal consumismo sfrenato, dalla pubblicità volgare, dai beceri luoghi comuni. Probabilmente i più ordinari - senza mai esserlo sul serio - e meno politically correct protagonisti animati di una sit-com celebre a livello mondiale. Questo sono I Simpson: Francesca Barbolini conduce fra vizi, virtù e meschinità di una famiglia americana sui generis, valutandone il fenomeno mediatico attraverso l'analisi critica del cartoon, del linguaggio visivo e verbale, delle tematiche sociali affrontate, dello smisurato merchandising derivante. Un saggio competente, che sorprende soprattutto per l'amorevole, sincero tributo ai geniali personaggi creati da Matt Groening. Con la prefazione di Antonio Genna, cultore di serial televisivi statunitensi, articolista per ""Tv Sorrisi e Canzoni"""" e """"Telefilm Magazine"""", nonché ideatore del sito web Simpsoniana."" -
Herschell Gordon Lewis. The gorefather
Guida al cinema di H.G. Lewis, padre del gore cinematografico. Il libro contiene una Intervista dell'autore a H.G. Lewis e un'intervista esclusiva a Tim Sullivan. -
Io, angelo e demone
"Un incontro, quello con la propria anima e il proprio io che rivela nello stesso istante l'orrore e l'ebbrezza di essere inesorabilmente un'unità frammentata, uno specchio rotto che rende un'immagine in frantumi, divisa tra il sublime e l'infimo, tra il divino e il terreno, tra le luci e le ombre dell'esistenza: l'angelo e il demone. L'angelo e il demone vivono in una sorta di unitaria essenza con l'Io dell'autrice che, con grazia, esprime la difficoltà e il dolore di far convivere nella propria vita il sogno e la realtà, il vero e l'immaginario. Il lato onirico di un'esperienza che diventa antidoto per sopravvivere al veleno della realtà, dimostrando come anche il sogno, a volte, possa essere più 'vero' del reale."""" (Andrea Fiorito)" -
La memoria dell'acqua
"Ecco il segreto della vita, ecco la natura delle cose apparenti... una sfera, due sfere, tre sfere, sette, così via fino alla fine, percorrendo con l'immaginazione la notte dei tempi, in un viaggio voluto dalla nostra fantasia... non credete alla realtà e dubitate di quelli che credono di conoscere tutti i segreti della vita"""". """"La memoria dell'acqua"""", il libro più noto di Antonio Messina ritorna in una nuova edizione riveduta, con l'inedito """"I simulacri di Efeso"""" avvincente racconto ambientato sul misterioso pianeta Olochen, dove il terribile Efeso controlla le menti. Manipolazione mentale, spostamenti spazio-temporali, creature misteriose, figure femminili evanescenti, Messina ci conduce verso altri mondi e ci riserva, ancora una volta, sorprese continue." -
Disorder
"Abbiamo letto di concerti, vespe e colli bolognesi, ninfette ninfomani e imbecilli che fondano gruppi rock. Disorder è altro. È una voce multireferenziale e personalissima. Perché Disorder parla ai singoli individui, alle anime salve. E solo dopo un corpo a corpo tra autore e lettore ognuno di noi potrà emettere la propria personale sentenza. Una sentenza che Franchi non può che attendere sereno e imperturbabile. Consapevole di essere un autore in grado di far saltare per aria sia il plot che le aspettative del lettore. Un autore spiazzante, capace di rischiare, renitente sia ai compromessi editoriali che a quelli stilistici"""" (Paolo Mascheri). Disorder è la prima raccolta di racconti dell'autore." -
Il principe Marrone
"Il principe Antonio, accompagnato dagli amici (di vita e di avventura), percorrerà molte vie impervie; proverà a combattere, a superare gli ostacoli, a vincere le sue paure, a imparare e crescere; sentirà su di sé l'emozione di essere innamorati e capirà che l'amore è prendersi cura dell'altro, proteggerlo e amarlo con semplicità e con coraggio. Per gli altri tutto è chiaro all'inizio: Antonio non è un principe azzurro e Atir non è una principessa. Non importa se resteranno in questo stato o diventeranno personaggi diversi alla fine della storia. Noi sappiamo che Antonio ha il cuore, le intenzioni, il coraggio da principe azzurro; così Atir ha l'aspetto, la grazia, la voce soave e i modi da principessa. (...) Ma diventerà mai azzurro il principe che c'è dentro di noi? E il nostro essere piccioni, si muterà in qualcosa di diverso? Riusciremo a percorre boschi, incontrare folletti, capire la natura e rispettarla, aprire i nostri orizzonti a qualcosa di diverso dal breve spazio dei nostri occhi? Forse la libertà è nel viaggio, in quello che siamo e che costruiamo dentro di noi, nella tensione verso la riuscita e l'apertura dei nostri orizzonti, nei nostri sogni, nel tentativo di affrontare con coraggio le difficoltà"""" (Giulia Carmen Fasolo)." -
Il cinema di Shinya Tsukamoto
Esponente di spicco del cinema indipendente giapponese, Shinya Tsukamoto si è fatto conoscere al pubblico occidentale con il film cult Tetsuo, che ne riassume immediatamente le coordinate stilistiche e poetiche. Figlio del cinema di David Cronenberg e di David Lynch, Tsukamoto ha sviluppato un'idea di cinema fondata sul corpo come metafora fragile dell'essere umano. Attraverso film quali Tokyo Fist, Bullet Ballet, A Snake of June, Vital, e la trilogia su Tetsuo, Tsukamoto ha saputo ragionare in termini efficaci sul ruolo dell'individuo all'interno della società oppressiva contemporanea, sulle relazioni sempre più effimere tra le persone, sul ruolo del sesso nella gestione della propria esistenza, tutti temi affrontati all'interno del libro da firme autorevoli quali: Raffaele Meale, Edvige Liotta, Domenico Monetti, Lorenzo Leone, Enrico Carocci, Dario Tomasi, Michele Raga, Enrico Azzano, Matteo Boscarol e Massimiliano Spanu. Prefazione di Tom Mes. -
Professor Rantolo. Vol. 2: Un brutto quarto d'horror.
Storie brevi, crudeli ed efferate che ci offrono uno spaccato del miglior horror a fumetti nostrano. L'albo è curato dall'Associazione Culturale Subacqueo. Dodici storie originali e completamente inedite realizzate appositamente dalla ormai collaudata squadra di autori che gravitano attorno al progetto Rantolo: Fassio, Barbieri e Radiodiable (sceneggiature) e di Barducci, Coniglione, Fiorentini, Cao, Zandon, Picotti, Carta, Stevanato, Borroni, Manià, Timpano e Celestini. Oltre cento pagine di puro horror a fumetti! -
Le vele di Astrabat
Saccheggiare il mondo delle energie: questo è il pericolo che corre l'umanità ne Le Vele di Astrabat, una sorta di regno onirico ""appeso al sogno"""", dove il vento ha la capacità di rigenerare le cellule, di donare immortalità. Sono questi gli elementi che dominano il percorso di Neilos, un viaggiatore tra materia e pensiero, tra realtà e fantasia, tra concretezza ed emozione. Accompagnato da figure femminili molto diverse eppure fondamentali per lo sviluppo dell'intreccio, il protagonista ha vissuto a lungo e ha visto la tragedia umana nelle sue varie fasi: interrogarsi sulla direzione che il mondo sceglie per sé è una prova che lo condurrà ad un'ulteriore scoperta. Non solo per se stesso, ma per quell'umanità che egli cerca di difendere. Il romanzo breve si rivolge non solo al pubblico degli appassionati del genere fantasy, ma anche ai curiosi dei nuovi fenomeni (e generi) letterari, con particolare riguardo per chi apprezza la filosofia."" -
Pagano
Pagano è la risposta a una serie di domande. Come vivono gli intellettuali del nostro tempo? Qual è la condizione dei letterati onesti, nella popolosa giostra dell'industria culturale? Qual è il ruolo giocato dallo Stato e dalla morte della patria nelle vite degli intellettuali e dei letterati postmoderni? Quali sono le reali condizioni contrattuali proposte dalle aziende agli umanisti, e a quale prezzo si può conquistare autonomia e indipendenza? Che senso ha studiare storia quando la storia d'un popolo non è più condivisa da mezzo secolo abbondante? Che significa ""espressione del territorio""""? Cosa rimane, infine, d'una generazione già vecchia a trent'anni, scavalcata da cambiamenti epocali, frastornata dall'impossibilità di diventare adulta, costretta soltanto a conservare? Pagano è il credo di chi è estraneo alla corruzione e alla decadenza, e non vuole smettere di combattere. All'ultimo sangue."" -
Anime. Storia dell'animazione giapponese 1984-2007
Il volume vuole essere un approfondimento multiprospettico su uno dei fenomeni più importanti degli ultimi decenni: l'animazione giapponese (Anime). Il libro è tra i primi ad analizzare lo stratificato mondo degli Anime sotto una luce puramente critica, abbracciando non solo il mercato cinematografico ma anche quello televisivo e degli OAV. Nel dar corpo a questa analisi, gli autori hanno affrontato numerosi titoli, apparsi in più di vent'anni di animazione, alcuni inediti, cercando di fornire le giuste coordinate per giostrarsi all'interno di una dimensione visiva così ampia e a più livelli. Per fare ciò si è partiti dal 1984, anno di fondazione dello Studio Ghibli, che sarà padre di gioielli quali La città incantata e Il Castello errante di Howl, nonché anno del primo prodotto destinato al solo mercato Home Video (OAV), arrivando sino ad oggi. Si sono tracciate le tappe più importanti, coinvolgendo nomi di grande spessore: da Hayao Miyazaki a Isao Takahata, da Katsuhiro Otomo a Mamoru Oshii, da Satoshi Kon fino ad arrivare a Hideaki Anno, tutti registi in grado di segnare un'epoca con lavori quali Akira, Tonari no Totoro, Ghost in the shell, Tokyo Godfathers, Neon Genesis Evangelion e via dicendo. Il libro, oltre alla prefazione di Enrico Azzano, conta un intervento di Stefano Gariglio sulla Nuova Animazione Seriale (Nas). -
Io & Tondelli
Racconti dedicati e ispirati a Pier Vittorio Tondelli di Enos Rota, Vincenzo Trama, Sergio Lo Gatto, Giovanni Ragonesi, Roberto Laghi, Federica Soncini, Piergiorgio Leaci, Antonio Del Ramo, Mirko Roglia, Valentina Soluri ed Ennio Trinelli. Dalla prefazione di Enos Rota. -
Il tacere del pendolo
Ma qual è il colore del tempo di cui si parla nel tacere del pendolo? Non è grigio, grigio è il colore delle cose spente, delle cose sopite, del silenzio, dell'oblio. Non è nero o bianco, nulla è definito e certo. Non è blu, esso è il colore della tranquillità e le poesie sono ricche di costruttivo tormento. Il colore del tempo del tacere del pendolo è rosso; il colore delle passioni, passioni d'amore e d'intelletto, il colore del coraggio ma anche quello della sofferenza, il colore del sole al tramonto che porta con sé la giornaliera domanda: che ne sarà di noi domani? [...] La raccolta contiene 27 poesie a tema divise in 5 sezioni: questa impalcatura rende la lettura facile, fluente, completa, appassionante. L'autore tratta anche temi teoretici attingendo spesso dal suo saggio Allegoria dell'io, piattaforma della sua prospettiva speculativa che permea la sua poetica e che sovente viene citata nelle note a piè di pagina aiutando il lettore a comprendere e a goderne di più lo stile. (dall'introduzione di Daniela Caracappa). -
Logica sentimentale
Forse la poesia è scienza dell'animo, forse l'anima è il luogo dei sentimenti, Logica sentimentale nasce da questi dubbi e da alcune labili certezze. Sono quelle logiche a cui il cuore non sfugge, con importanti eccezioni. Leggiamo la breve lirica che apre la raccolta, intitolata Il dolore di sempre: L'animo è sempre solo/ si soffre il dolore di sempre/ la solitudine che tace/ ma che è onnipresente. Nella lirica Il premio, invece, il poeta si descrive al lettore: Così come/ ogni volta che ho amato/ senza esserne ricambiato/ ecco come attendo/ al mio scrivere./ Per questo mio amare/ con parole del cuore/ l'unico premio/ è la solitudine. Un libro dove il sentimento è sviscerato e approfondito in ogni sua implicazione.