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Contesti. Città territori progetti (2011) vol. 1-2: Il progetto di città nelle politiche regionali
Il tema principale di questo numero è la città, in particolare le politiche messe in atto dalle amministrazioni regionali per la riqualificazione del tessuto urbano e la progettazione dei nuovi insediamenti. -
La necropoli della Terramara di Casinalbo
Fino alla pubblicazione di questa opera le necropoli delle terramare emiliane (1650-1150 a.C.) erano poco note, soprattutto in confronto alla notevole quantità di abitati conosciuti. La pubblicazione degli scavi effettuati nel sepolcreto di Casinalbo colma ampiamente questa lacuna. Il primo dei due tomi che costituiscono l'opera è dedicato alle ricerche e scavi effettuati nella necropoli a partire dal 1880, e con particolare riguardo alle ricerche effettuate fra il 1994 e il 2009 che hanno portato in luce diverse centinaia di sepolture (cap. 1). Segue il catalogo delle tombe con l'edizione grafica di ogni tomba, delle relative planimetrie e sezioni e le analisi dei resti umani (cap. 2). Il secondo tomo include la classificazione tipologica (cap. 3), estesa a tutte le necropoli emiliane, venete e della Lombardia orientale, la cronologia (cap. 4), che ha permesso di collocare la necropoli fra il BM2B/3 A e il BR2 (ca. 1450 -1150 a.C.), l'analisi antropologica (cap. 5), l'integrazione dei dati archeologici e antropologici e il conseguente commento alle evidenze distributive e ""sociali"""" (cap. 6), la sequenza pedostratigrafica, le ricerche archeobotaniche, archeozoologiche, lo studio petrografico dei ciottoli segnacolo, le analisi archeometriche della ceramica e due note riguardanti il disco aureo dell'età del bronzo da Casinalbo e il restauro delle urne (capp. 7-13). Conclude il secondo tomo il capitolo delle considerazioni conclusive pubblicato anche in inglese (cap. 14)."" -
Archeologia della vite e del vino in Toscana e nel Lazio. Dalle tecniche dell'indagine archeologica alle prospettive della biologia molecolare. Con CD-ROM
Il volume accoglie i risultati degli studi condotti nell'ambito di tre progetti (Progetto VINUM, Progetto ArcheoVino, Progetto Senarum Vinea) ai quali hanno partecipato per un confronto sul tema della viticultura e della produzione del vino rappresentanti di varie discipline quali la storia, l'archeologia, la botanica, la storia della tecnologia, la biologia molecolare. -
Atti del IX Congresso internazionale sulla ceramica medievale nel Mediterraneo (Venezia, 23-27 novembre 2009)
Il Congresso internazionale sulla ceramica medievale nel Mediterraneo si tiene ogni 3 anni in vari luoghi del Mediterraneo ed è seguito da una pubblicazione che raccoglie gli Atti. Vengono qui presentati gli Atti del IX Congresso, promosso dall'AIECM2, tenutosi a Venezia nel 2009; essi sono divisi in sette sezioni che a loro volta raccolgono contributi di studiosi di ceramica medievale del bacino del Mediterraneo. Tre sezioni sono dedicate all'evoluzione delle tecniche, ai commerci, alle nuove scoperte dove vengono presentati i nuovi studi e ricerche. Un'intera sezione è dedicata a Venezia, città ponte tra Oriente e Occidente e crocevia di culture attraverso e soprattutto i commerci. Viene dato ampio spazio anche alle sezioni dedicate alla ceramica e contesti sociali e alle ceramiche per le architetture. -
La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere. Con DVD
Il volume, che inaugura la collana Archeologia Piemonte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, presenta la storia delle indagini archeologiche, condotte per circa due anni all'interno della cattedrale di S. Lorenzo ad Alba. Lo scavo, avvenuto all'interno del progetto ""Città e cattedrali"""" che ha coinvolto ben diciassette complessi episcopali piemontesi, rappresenta un'importante momento per la conoscenza delle tappe di formazione della comunità cristiana nel V secolo d.C. e della data di fondazione del primo complesso episcopale nel VI secolo. Il volume si apre con una introduzione storica di Gisella Cantino Wataghin; seguono le quattro sezioni, dedicate, in successione, all'analisi delle parti architettoniche della cattedrale, allo scavo e ai materiali recuperati, all'analisi antropologica e paleopatologica delle tombe ritrovate all'interno della cattedrale, al museo diocesano e alla musealizzazione dell'area archeologica."" -
Un ambiente di marmo
Il testo presenta un lavoro di ricerca sull'ambiente produttivo, naturale, umano, storico, sociale in cui si estrae e si è estratto nei secoli il marmo nel bacino di Carrara, addentrandosi nella variegata natura del territorio apuano per trattare di ambiente, degrado, energia, risorsa marmo. Un doppio livello di lettura conduce a riflettere, da una parte, sulle problematiche ambientali connesse con l'utilizzo delle risorse, dall'altra, sulla necessità di mettere in rete le peculiarità di un ambiente antichissimo: non solo il marmo, che rappresenta il settore merceologico trainante della realtà socio-economica apuana, ma anche natura, storia, lavoro, arte e saperi complessi (Capitolo 1). Il libro affronta inoltre il tema della certificazione dei materiali lapidei, interpretandolo come occasione per una maggiore qualificazione del settore. Non solo bellezza quindi ma anche caratteristiche fisiche, meccaniche ed altre ancora, che forniscono importanti elementi di conoscenza per le diverse applicazioni (Capitolo 2). -
La nascita della paletnologia in Italia (1860-1877)
L'autore analizza le fasi di costituzione della paletnologia attraverso le nuove scoperte archeologiche, nel corso dell'Ottocento, riguardanti questo periodo, tratteggiando anche le personalità di studiosi italiani che hanno fornito le basi alla disciplina. -
La storia, vantaggio competitivo nel mondo del vino-The history, competitive advantage in the world of wine
Si tratta di un estratto di un saggio comparso in ""Archeologia della vite e del vino in Toscana e nel Lazio"""", a cura di A. Ciacci, P. Rendini e A. Zifferero. Il saggio, con testo inglese a fronte, ripercorre la tradizione e la storia del vino offrendo anche un punto di vista etnografico ed antropologico. Inoltre, vengono descritti i territori e le aziende che hanno avuto da sempre una grande rilevanza sulla produzione vinicola. Infine, l'autore analizza tutti gli strumenti che valorizzano questa lunga tradizione, dalla denominazione di origine, al marchio aziendale, all'istituzione di musei."" -
Storia e ampelografia del territorio del Chianti Rufina-History and ampelography of the Chianti Rufina region
Si tratta di un estratto di un saggio comparso in Archeologia della vite e del Vino in Toscana e nel Lazio, a cura di A. Ciacci, P. Rendini e A. Zifferero. Il saggio, con testo inglese a fronte, ripercorre a grandi linee la storia del vino Chianti Rufina e del suo territorio, ma soprattutto pone l'attenzione al progetto di recupero, conservazione e valorizzazione del germoplasma di questa tipologia di vino. In appendice sono esposti i dati aggiornati al 2008 della distribuzione delle viti individuate. -
Tra canone e innovazione. Lavorazione delle epigrafi nella Langobardia minor (secoli VIII-X)
Il volume accoglie i dati provenienti da un'analisi comparata sulle variazioni grafiche e le innovazioni tecniche riguardanti una particolare area dell'Italia longobarda, quella del ducato di Benevento, nel suo periodo di massima espansione economica e culturale. L'indagine, svolta sui manufatti epigrafici provenienti dai principali contesti urbani (Benevento e Capua) e monastici (Montecassino e San Vincenzo al Volturno) ha permesso di evidenziare i saldi legami intercorrenti tra scrittura e forme del potere, con la messa in evidenza di officine lapidarie ""riservate"""" a committenze auliche e botteghe artigianali di livello medio-basso. All'indomani degli sconvolgimenti seguiti alla caduta del Regnum nel 774, l'epigrafia italo-meridionale ha saputo assorbire, inoltre, gli stimoli provenienti dall'ambiente franco, con il conseguente sviluppo di espressioni innovative e caratterizzanti soprattutto in ambito monastico."" -
Archeologia urbana a Firenze. Lo scavo della terza corte di Palazzo Vecchio (indagini 1997-2006)
Il volume presenta l'indagine archeologica eseguita a Palazzo Vecchio, che ha consentito di riportare alla luce parte del teatro romano su cui si sono depositate stratificazioni databili fino all'epoca moderna. I dati emersi durante l'indagine hanno permesso di mostrare come il teatro, costruito in occasione della fondazione di Florentia, cambiò la sua destinazione d'uso in età tardo antica. Successivamente il monumento si trasformò in una sorta di contenitore in cui si riversarono consistenti dark layers. Tra la s. m. dell'XI e il XII sec., poi, l'area del teatro fu recuperata con la realizzazione di edifici, torri, livellamenti e terrazzamenti. In seguito i ruderi della struttura, che manteneva comunque intatta la sua mole, entrarono a far parte di quello spazio urbano gestito dalla famiglia degli Uberti, che ne fece una vera e propria enclave urbana. Il volume accoglie un cospicuo catalogo dei ricchi reperti ceramici bassomedievali, ritrovati con lo scavo, e che tornano, poi, a parlarci di un'economia complessa frutto di una società in forte crescita. -
La basilica portuense. Scavi 1991-2007. Ediz. illustrata
L'opera presenta i risultati delle indagini archeologiche condotte tra il 1991 e il 2007 dalla Soprintendenza Archeologica di Ostia nella basilica identificata con la cattedrale paleocristiana della città di Porto. Il lavoro è tra i più completi esempi di indagine estensiva secondo i criteri stratigrafici di un edificio paleocristiano e ha permesso di recuperare importanti elementi sul processo di trasformazione interna dello spazio basilicale in relazione alle pratiche liturgiche, offrendo nel contempo spunti di riflessione sulle caratteristiche del circostante tessuto abitativo. Il primo tomo raccoglie gli aspetti stratigrafici e strutturali e presenta un'analisi molto approfondita del contesto con la ricostruzione del suo complesso divenire, in un excursus che dall'età romana giunge alle fasi di abbandono e alla riscoperta della Basilica alla fine del XIX secolo. Nel secondo tomo sono raccolti i risultati dello studio dei reperti di scavo della Basilica affidato a studiosi specializzati nei diversi campi. Il nucleo di materiali più significativo è costituito da frammenti marmorei, sculture funerarie ed epigrafi, reperti numismatici, ceramica e vetro. -
Cercasi e non trovarsi. Due scuole per un sistema. Primo rapporto di ricerca sulla dispersione scolastica nelle scuole superiori del Mugello
Un gruppo multidisciplinare di ricercatori e esperti del settore scuola affronta l'analisi del problema della dispersione scolastica in un'area territoriale fortemente a rischio come il Mugello. Attraverso la riflessione sui dati statistici del fenomeno e la ricostruzione del vissuto esistenziale dell'esperienza scolastica di studenti, genitori e insegnanti, condotta sulla base di più di novanta interviste, la ricerca propone nuove interessanti linee di interpretazione e importanti prospettive programmatiche per affrontare un problema sociale, prima ancora che scolastico. -
Storia sociale di una Casa del Popolo e del suo territorio
Questo libro, risultato di ricerche archivistiche e di raccolta di testimonianze dei soggetti coinvolti, offre un quadro delle attività dell'associazionismo democratico nella città di Prato attraverso le vicende delle sue più caratteristiche istituzioni, le Case del Popolo, dalla ricostruzione postbellica ai primi anni di questo secolo. -
Archeomusei. Musei archeologici in Italia 2001-2011
Nel volume vengono pubblicati gli Atti del Convegno di Adria (Adria, Museo Archeologico Nazionale, 21-22 giugno 2012) i cui interventi illustrano l'attuale stato della museologia archeologica italiana attraverso le esperienze e le proposte di tutte le Soprintendenze archeologiche. Questi casi-studio sono illustrati secondo un rigoroso schema analitico e corredati da sintetiche schede descrittive. Il volume presenta l'ampia azione di rinnovamento del panorama museale archeologico italiano che ha vissuto, nella seconda metà del '900, una stagione di straordinario sviluppo. -
Un luogo per gli dei. L'area del Capitolium a Brescia
Il volume accoglie studi e ricerche sul campo su una delle più importanti aree sacre della Transpadana. La pubblicazione rappresenta uno studio che aggiorna ed innova profondamente le conoscenze sulla formazione e sull'evoluzione della città preromana e romana di Brescia, inquadrata nei processi culturali che portarono alla definitiva urbanizzazione e romanizzazione della Transpadana e considerata emblematicamente dalla prospettiva della sua più importante area sacra. -
I cannoni di Venezia. Artiglierie della Serenissima da fortezze e relitti
Il libro raccoglie la catalogazione completa, e riccamente illustrata, di 183 pezzi di artiglieria, tra armi in ferro battuto, in bronzo ed in ferro fuso, conservati in Turchia, Grecia, Croazia ed Albania provenienti da musei, fortezze veneziane e relitti di navi militari e commerciali che, anche grazie a documenti d'archivio, per la prima volta permettono di ricostruire la storia della loro produzione, i nomi e l'attività dei loro fonditori, le modalità del loro impiego strategico e le magistrature preposte alla loro gestione. Dal XV secolo, infatti, i fiorenti commerci e l'efficace sistema di controllo dei domini della Serenissima Repubblica di Venezia hanno potuto contare su una forza militare straordinaria costituita da una potente flotta, prima di galee e poi di vascelli, armata con quelle che probabilmente erano tra le migliori artiglierie prodotte in Europa. -
Storie di una città. Stari Bar tra antichità ed epoca moderna attraverso le ricerche archeologiche
Questo volume presenta i risultati degli scavi condotti all'interno di uno degli edifici all'interno dell'antica città, il cosiddetto ""Palazzo del Doge"""" (edificio 136). Un primo capitolo offre una sintesi delle ricerche condotte sino a questo momento presentando una breve sintesi sui risultati raggiunti ed una riflessione sul significato culturale e politico di questo progetto. Un secondo capitolo si occupa invece dell'età tardoantica e bizatina di Bar e del suo territorio. Un terzo contributo è dedicato agli elementi di arredo ed alla produzione scultorea a intreccio ad Antivari e nella Duklja medievale (Doklea). Il quarto capitolo di questo volume è dedicato ai graffiti del XV secolo presenti in un ambiente al pian terreno dell'isolato 153. Il quinto capitolo è infine totalmente dedicato all'analisi dell'edificio 136, il cosiddetto """"Palazzo del Doge"""": l'indagine archeologica, comparata con lo studio degli alzati e dei resti materiali, ha consentito di ricostruire la storia tardo medievale e moderna di Stari Bar. Infine gli ultimi paragrafi del volume si concentrano sui reperti (ceramici, vitrei, metallici, faunistici) rinvenuti durante lo scavo dell'ambiente 136a2."" -
L' isola di domani. Cultura materiale e contesti archeologici a San Giacomo in Paludo (Venezia)
San Giacomo in Paludo è un'isola della laguna nord di Venezia, oggi disabitata, ma che a partire dal XIII secolo ha ospitato prima una comunità di monache cistercensi, poi un priorato francescano ed infine alcuni presidi militari. La prima parte del libro racconta le ricerche archeologiche e storiche: la descrizione generale degli spazi occupati e delle singole aree scavate è seguita dalla discussione su specifiche tipologie di dati quali ceramica, resti umani, fauna e fonti storiche. La seconda parte del lavoro cerca di comprendere il significato di questo luogo nel corso dei diversi momenti storici attraverso il punto di vista degli abitanti e quello di più ampio respiro della laguna. Il tema principale della ricerca sono le comunità che vi hanno abitato e i loro resti materiali. Le tre principali variabili utilizzate per la loro caratterizzazione sono state l'uso dello spazio, le relazioni con l'area esterna all'isola e, infine, il trattamento dei rifiuti. In passato il sito è sempre stato uno specchio del rapporto tra Venezia e la sua laguna. Quale sarà l'isola di domani? -
I codici minerari nell'Europa preindustriale: archeologia e storia
Il volume presenta gli atti delle giornate tenutesi ad Iglesias e Massa Marittima tra il 4 e l'8 dicembre 2008 sull'antica legislazione mineraria in Europa e affronta il tema del confronto tra la normativa e la prassi così come emerge dall'indagine di scavo nella lunga durata: solo nell'ottica dello sviluppo per tutta l'età preindustriale è corretto inquadrare il fenomeno, abbattendo gli steccati artificiosi tra età classica, medievale e moderna. Si persegue in tal modo una lettura della storia d'Europa attraverso lo studio degli statuti minerari, laddove può cogliersi l'evoluzione delle normative e il loro declinarsi nell'organizzazione concreta del lavoro minerario, dall'età romana sino alla metà del XVI secolo. Questo volume testimonia così il costante impegno di ricerca dell'area senese di archeologia medievale sui paesaggi minerari; un tema che mantiene la propria centralità, nel contesto complessivo delle indagini sul territorio toscano e sull'evoluzione dei paesaggi locali.