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Dimettersi dall'avuto
"La poetica di Stefano Bolla ruota attorno a un nucleo denso di consapevolezza: quella di chi in qualche modo ha da tempo smesso la leggerezza dell'esistere, ma mai quella legata alle infinite possibilità della parola. In sintesi, è come se trasferisse il piacere di giocare ancora nei colpi di coda delle sue liriche, che spesso sdrammatizzano quanto espresso nei versi precedenti. Quasi un monito a non prendersi troppo sul serio, almeno nel momento in cui si esercita la libertà per eccellenza: il momento della scrittura"""". (Silvia Longo)" -
In aperta clausura
Nei versi di Zuccalà abita la determinazione alla lealtà primaria tra vita e parola, che lo sciame elettronico, funzionale e sintetico dell'aberrazione linguistica vuole adulterare e irretire. In questo senso, si tratta di una poesia profondamente ""politica"""", laddove colloca l'epicentro della propria propagazione lirica nella scottante zona di contatto tra il singolo e la polis, dove lo scontro nella lingua si fa più teso, serio, necessario. Prefazione di Paolo Donini."" -
L'ocra in punta di lingua
La poesia di Elisabetta Sancino brucia da sempre per autocombustione. L’ossidazione della sua densissima sostanza avviene per lampi, improvvise incandescenze, potentissime e inaudite cariche energetiche, e innesca il principio generatore del fuoco. Per questo Boudicca la rossa, lingua imbrattata di sottopassaggi, ustione e versi, apre la silloge a gambe aperte, a gola spalancata, e scardina, e divelle. E canta senza grazia (con oscena, erotica bellezza) dal marciapiede, dall’asfalto della strada. E ciò che canta urla: chiudi tutti i libri leggimi. Accade dentro la città, al fondo del bestiale ventre di cemento e moto: Milano, covatoio di fiore interstiziale; Milano, mora di rovo e spina nel costato. L’ocra in punta di lingua, la sezione successiva che titola la raccolta, si apre poi come un regno vegetale rimpolpato e re-impastato: terra e cenere, umido e dolcissimo miele selvatico, magma di linfa scorrente in canale del grido. La poesia di Elisabetta Sancino, anche in questa nuova prova, è l’urgenza, l’epifania, una fame imprevista inestinguibile che non semplicemente arriva, ma sgronda. La fame prodigiosa della vera poesia che ci fa saltare nel sole, il gioco dell’essere umano al cospetto di dio che certo ci prova (che forse ci riesce) a tenere un po’ a bada la morte. -
Un amore con due braccia
"Ben venga dunque questo libro di Donatella Bisutti, che si fa leggere con piacere dalla prima all'ultima breve poesia. Il discorso pudico o irritato che sia di volta in volta una radura d'estasi o la percezione di animose creste di galletto - ci coinvolge e si fa seguire come una tenera esclusiva confessione dove il """"tu"""" è sovrano. Ci sono tutte le possibili sfumature, anche quelle ironiche o grottesche che non sono comunque forzate o incompatibili perché si tratta di una dichiarazione di guerra com'è ogni dichiarazione d'amore.""""" -
I viaggi veri conducono non più lontano ma più vicino
Paolo Borsoni è un poeta promeneur. Sulla scorta di Rousseau, Thoreau e Bertolucci, Borsoni sa che un poeta deve anzitutto camminare: attraversare la terra con mente vuota ed aperta, per lasciarsi ""impressionare"""" dallo spettacolo che tutte le stagioni, le ore e i minuti, le forme e le sostanze del mondo dispiegano, a ogni passo, davanti ai suoi e ai nostri occhi. Borsoni prende partito per la leggerezza (che avrà alleata, sempre, una prodigiosa limpidezza di visione e di dettato). Potrà contare, come la bicicletta, su un'anima dalle ruote straordinariamente smilze in disequilibrio stabile """"un secondo solo.../ prima di forare""""."" -
Nèsar
"Nèsar"""" (Nascere) di Nevio Spadoni arriva ora alle stampe, costituendo il prodotto per ora ultimo di un lungo e articolato percorso attraverso varie forme e modalità di poesia nella costante fedeltà al dialetto romagnolo (di cui Spadoni è ed è stato anche attento studioso e benemerito diffusore). Un solo cenno in questa sede alla particolarissima esperienza della poesia in dialetto nel Novecento italiano, e in particolare alla sua grande espansione e fortuna nell'epoca secondo novecentesca e attuale. Reagendo alla diffusa e generale caduta sociale dei dialetti (nonostante aree di maggior resistenza, una delle quali potrebbe anche essere la Romagna), la poesia in dialetto non si è affatto estinta ma ha elaborato modalità nuove, anche difformi e contrastanti." -
Euridice e l'Haiku
Pierangela Rossi raggiunge la forma-poema, che per la sua brevità potremmo definire epillio, tramite strofe di varia misura, le quali, nel corso del pensiero che le confedera, si snodano in una serie di meditative variazioni. Detto altrimenti, la poetessa favorisce la germinazione dell'idea base, ma tramite uno stile asciutto e scarsa punteggiatura, sicché chi ha letto le sue poesie, prossime all'epigramma, non resterà sorpreso di ritrovare la stessa caratteristica anche in quest'opera più ampia dove si riaffacciano nuovi significanti come petroglifici, pretramonto, riconvolvolo, disappaiavo, viceversevole, albigine... La resistenza opposta alla lettura di Euridice dipende perciò dal suo formarsi lungo una serie di sciarade, anzi di rebus (questa è la parola impiegata in Euridice) passanti attraverso punti nodali che il lettore - messo in causa, anziché servito da componimenti già risolti nel loro significato - deve affrontare. -
C'è Nunzia in cortile
"C'è una potenza, anche sinistra, anche violenta, che si esprime con saggia pacatezza in questo libro di un giovane poeta già fortemente caratterizzato e maturo. La sua sensibilità, che non potremmo non definire acutissima o quasi morbosa, gli permette di cogliere sprazzi vivi di una quotidianità quanto mai semplice, in una aperta varietà di luoghi e di presenze umili e marginali."""" (Maurizio Cucchi)" -
Terra mia, ascolta t'ascolto
"(...) In Mario Calzolaro il sogno e l'ombra non sono metafore della meraviglia. Sono scavi di vita nel germogliare di una ricerca che ha la sua voce soltanto nell'incanto. L'incanto o l'incantesimo sono un """"pellegrinaggio"""" nella memoria che è vita ma anche speranza in una Terra che è radici e promessa. La parola può camminare lungo i sentieri della ribellione e la ribellione sa farsi rivolta. Ma è possibile che dalla ribellione rivolta possa nascere un canto in cui la propria biografia reciti il senso e l'orizzonte del tempo dell'io in questa poesia e tra i versi?""""" -
Alfabetiere privato
Due strade - tracciate da molti anni di passione per la poesia - si incrociano e si uniscono in questa collana, per comporre le energie di più luoghi e di diverse forme di comunicazione: LietoColle e pordenonelegge condividono lo scopo di scegliere, promuovere e diffondere l'opera di alcuni autori già conosciuti da chi segue la vicenda attuale della poesia, accompagnandoli nell'edizione di una loro prova significativa. LietoColle cura la proposta del libro nella sua forma canonica, mentre pordenonelegge cura la versione elettronica, con l'obiettivo di moltiplicare le occasioni di attenzione e di dialogo su quattro opere di poesia scelte, per ogni anno solare, tra le esperienze di rilievo di nuovi autori d'interesse. -
Telepatia
"Telepatia si compone di diciannove poemetti di quattro testi l'uno (le eccezioni confermano la regola) che in qualche modo non vogliono dire nulla di nuovo, che non si allontanano da una quotidianità assolutamente condivisibile, dove le tematiche identificabili sono l'io di tutti i giorni, la famiglia, l'amore, la fine della civiltà contadina, il dolore, gli altri. Perché in effetti la poesia quand'è vera non necessità di costruzioni o sovrastrutture in quanto si trova già nelle pieghe dei momenti che si susseguono e formano il tempo. Una telefonata, un albergo, un viaggio, lo stare all'ora di pranzo tutti insieme a casa. Non scopre nulla ma evidenzia. Ed in questo si inscrive un dettato fluido e scorrevole che ha nelle pause di riflessione la verticalità più intensa di Villalta (Perdere il dolore / a volte è perdere tutto [...] Sa la speranza solo chi dispera [...] Lo so che nascere fa male. Lo so che respirare / appena nati è tremendo. E appare naturale. / Come l'amore quando arriva e chiedi / un giorno ancora un giorno un giorno ancora)."""" (Alessandro Canzian)" -
Tutela della cultura e cultura della tutela. Cartografia archeologica e legislazione sui beni culturali in Italia e in Europa. Ediz. italiana e inglese
Se i concetti di salvaguardia, protezione e tutela del patrimonio culturale, in particolare archeologico, sono diffusi e messi in pratica in tutti i paesi europei, molto difforme è il tipo di attenzione che ognuno di essi ha rivolto all'elaborazione di apparati legislativi e di strumenti operativi in materia, come la cartografia archeologica. Francesca Ulisse parte dall'analisi delle leggi adottate dai diversi paesi della Comunità Europea, compresi quelli di più recente ingresso, e dalla definizione di bene culturale in esse sottintesa, per mettere in luce differenze ed analogie sia a livello concettuale che operativo. L'auspicio è quello di arrivare al superamento delle astrazioni di cui risentono molti paesi soprattutto d'area mediterranea, per giungere al recupero del patrimonio storico-archeologico come luogo di memoria, storia, identità. Una sintesi in inglese rende fruibile il volume anche per un pubblico straniero. -
La ceramica attica dagli scavi ottocenteschi di Marzabotto
Il volume è dedicato alla ceramica attica figurata e a vernice nera rinvenuta nelle necropoli e nell'abitato di Marzabotto nel corso degli scavi ottocenteschi. Grazie allo studio dei materiali e delle fonti ottocentesche è stato possibile recuperare dati su vasi dispersi o danneggiati durante la seconda guerra mondiale e si sono potute reperire informazioni sul contesto di rinvenimento di alcuni esemplari. I numerosi vasi catalogati, molti dei quali finora inediti, costituiscono dunque una base documentaria di rilievo per la ricostruzione del quadro distributivo della ceramica attica nel centro etrusco e per la conoscenza dei modi d'uso di tali materiali nei diversi contesti di provenienza. -
Adriatico di molte genti. Novità archeologiche tra Veneto, Marche, Abruzzo e Puglia
Il secondo dei quaderni del Centro Studi per l'Archeologia dell'Adriatico nei suoi quattro saggi che toccano le terre di Veneto, Marche, Abruzzo e Puglia, intende presentare quattro differenti e articolate realtà archeologiche dell'Italia preromana, servendosi del Mare Adriatico crocevia di contatti tra ""molte genti"""" come di un filo conduttore, mettendo in luce anche recenti scoperte archeologiche di grande interesse e ricchezza, come ad esempio i principeschi rinvenimenti di Matelica (MC)."" -
Madri di uomini e di dèi. La rappresentazione della maternità attraverso la documentazione numismatica di epoca romana
La moneta romana, espressione dell'autorità costituita, rappresenta un formidabile strumento di indagine nel delineare il ruolo femminile nelle dinamiche del potere. Ritratti ed iconografie complesse, associate ad elementi epigrafici incisivi, mettono a fuoco l'importanza della funzione dinastica svolta dalle Auguste, la fertilità o, viceversa, l'incapacità di dare un erede all'imperatore determinavano precise scelte all'interno del contesto politico e contribuivano a tratteggiare l'immagine stessa del potere. L'analisi della fonte numismatica fa emergere con chiarezza come la mater sia la vera protagonista della discendenza, evidenziando, nella costruzione ideologica, la stretta correlazione tra le madri della casa imperiale e le madri divine. -
DHER Domus Herculanensis Rationes. Sito archivio museo. Con CD-ROM
Ercolano è, con Pompei, uno dei siti-simbolo dell'archeologia tutta, e classica in particolare. La sua lunga vita post-antica ne ha fatto un documento pluristratificato, in cui si sono sedimentati tentativi di lettura e scelte di conservazione. Il progetto DHER - Domus Herculanensis Rationes dell'Ateneo di Bologna ne ha fatto, dal 2005, il proprio caso di studio. Ricerca per la formazione, e per la tutela, è il suo principio guida. L'obiettivo è contribuire alla riscoperta di Herculaneum e alla rivalorizzazione degli Scavi di Ercolano. Fondato sulla stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, e con l'Herculaneum Conservation Project della Packard Humanities Foundation, il progetto bolognese ha scelto un approccio integrato e transdisciplinare. Al suo interno, così come nel volume a stampa, archeologia, archeografia e archeometria si intrecciano in una feconda sinergia, sperimentando nuovi punti di vista e disegnando nuovi scenari. -
Ravenna Musiva. Conservazione e restauro del mosaico antico e contemporaneo. Atti del Convegno internazionale (Ravenna, 22-24 ottobre 2009). Con CD-ROM
Il convegno internazionale ""Ravenna Musiva - Conservazione e Restauro del Mosaico Antico e Contemporaneo (Ravenna, 22-24 ottobre 2009)"""" è stato il primo di una serie di appuntamenti che si svolgerà nella città di Ravenna. Rivolto a ricercatori e studiosi che operano nel settore della conservazione, della tutela e della valorizzazione del mosaico dall'antico al contemporaneo, il convegno ha rappresentato un'importante occasione di contributo alle conoscenze a livello nazionale e internazionale, mettendo in risalto l'eccellenza delle competenze presenti nel settore. Le oltre quaranta comunicazioni contenute nel volume riguardano tematiche prioritarie e strategiche relative alla conservazione del mosaico: Materiali costitutivi e metodi di intervaneto: fra tradizione e innovazione; Musealizzazione e/o conservazione in situ; Valorizzazione e fruizione. Una Tavola Rotonda sul tema della Conservazione e Restauro del mosaico contemporaneo completa il quadro dei contributi scientifici del Convegno."" -
Marzabotto. La Casa 1 della Regio IV. Insula 2: Lo scavo-I materiali
L'edizione scientifica dello scavo decennale della Casa 1 della Regio IV, insula 2 di Marzabotto rappresenta un'importante novità nel panorama degli studi etruscologici. Lo studio di uno dei complessi abitativi della città etrusca meglio conservata tocca molteplici aspetti della ricostruzione storica che interessa Marzabotto e più in generale l'intera Etruria, dall'articolazione planimetrica e architettonica, corredata di efficaci restituzioni virtuali e grafiche della casa, alle tecniche di costruzione edilizia, dalla connotazione culturale dei proprietari alla produzione artigianale, testimoniata in modo straordinario in questa casa-officina, fino alle dinamiche commerciali indiziate dai materiali di importazione. -
Tessere di storia. Dai mosaici di Pella alla basilica di San Vitale
Il terzo dei Quaderni del Centro Studi per l'Archeologia dell'Adriatico presenta una trama narrativa densa e ricca di spunti, che dalla lontana Macedonia del IV secolo a.C. arriva fino ad una delle opere più notevoli della storia del mosaico medievale, la grande visione allegorica nella cattedrale di Otranto. In questo percorso ideale non possono mancare Aquileia, una città che con i suoi superbi mosaici gioca un ruolo fondamentale nella romanità e nelle fasi di transizione al Medioevo, e naturalmente Ravenna, che del mosaico è a buon diritto la capitale. -
Archeologia protobizantina a Kos. La basilica di S. Gabriele
Il volume raccoglie i risultati delle campagne 2007-2009 svolte a Kos dal Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna in collaborazione con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Oggetto delle ricerche è la basilica protobizantina di S. Gabriele, scoperta da L. Morricone ed H. Balducci negli anni '30 del secolo scorso, durante il periodo di presenza italiana nel Dodecaneso. La pubblicazione offre pertanto un reale progresso negli studi dell'architettura religiosa in Grecia tra il V e il VII secolo e costituisce al tempo stesso un'operazione di recupero della storia culturale italiana. L'analisi del monumento e delle sue diverse fasi di sviluppo, insieme alla sua contestualizzazione storica e topografica, si accompagna a riflessioni sulle potenzialità di musealizzazione e fruizione del sito archeologico.