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Le possibilità del futuro. Economia e politica dell'immaginario
Perché le persone scelgono di vivere in situazioni che esse stesse valutano negativamente e che provocano loro disagio e sofferenza? Di fronte a questa domanda, il libro argomenta che ognuno affronta sempre soltanto i problemi che crede di poter risolvere. I modi con cui immaginiamo il mondo plasmano i valori e le preferenze, i vincoli e le aspettative che orientano le nostre azioni. Quando smarriamo il significato delle nostre attività e della nostra presenza nel mondo, inventiamo futuri possibili, per meglio vivere in una società nella quale quei mondi inventati hanno efficacia. Tuttavia, se immaginare mondi è lo strumento fondamentale con cui interveniamo su noi stessi e sul contesto, non tutte le simulazioni sono uguali. È sul terreno conflittuale delle immaginazioni del futuro che si gioca la possibilità di sradicare la servitù volontaria. -
Quaderni di sociologia (2017). Vol. 74: istruzione in Italia: vecchi problemi e nuove ricerche, L'.
Fondata nel 1951 da Nicola Abbagnano e Franco Ferrarotti, analizza ininterrottamente le crisi e gli sviluppi, i mutamenti e le trasformazioni della società italiana. È un punto di riferimento consolidato per l'indagine sociologica in Italia grazie alla riflessione critica sui temi, persistenti e nuovi, che si impongono alla coscienza civile. È diretta da Luciano Gallino e Paolo Ceri. -
I contadini e l'arte dell'agricoltura. Un manifesto chayanoviano
I contadini e l'arte dell'agricoltura si concentra sulla struttura e le logiche di funzionamento delle aziende contadine, e sulle relazioni, storicamente variabili, che governano i processi lavorativi e produttivi delle stesse. Jan Douwe van der Ploeg sostiene che l'agricoltura contadina svolge un ruolo fondamentale a garanzia della produzione alimentare, attraverso sistemi sostenibili che risultano in equilibrio con la natura. Tuttavia, i contadini oggi, come in passato, sono materialmente abbandonati. Basato sul lavoro pionieristico dello studioso russo Aleksandr Vasil'evich Chayanov (1888-1937), questo libro affronta il tema di questo abbandono e mostra quanto siano invece importanti i contadini nelle lotte contemporanee per il cibo, la sostenibilità ecologica e la sovranità alimentare. Postfazione di Alessandra Corrado e Benedetto Meloni. -
Libertà e natura. Prospettive schellinghiane
La natura della libertà è in fondo la libertà della natura stessa, ossia la sua insopprimibile soggettività. Attorno a questa inestricabile relazione, illuminata e indagata a fondo dalla filosofia di Schelling, alcuni fra i più autorevoli interpreti contemporanei s'interrogano sull'impossibile sistema del sapere a cui il filosofo tedesco lavorò per tutta la vita, individuando proprio nella libertà quel fondamento necessario eppure apparentemente inattuabile. Il risultato è un quadro composito e aggiornato degli esiti in ambito teoretico, etico ed estetico della filosofia di Schelling, che oggi vive una rinascita di livello internazionale. -
Sconfinate. Terre di confine e storie di frontiera
Che cosa unisce il Sahara all'Ucraina, Haiti e il Congo, il Pakistan e il Myanmar? La storia di comunità divise da linee tracciate sulla carta, confini che cambiano provocando deportazioni di intere popolazioni, monarchi che non vogliono abbandonare il loro scranno, frontiere illegali che creano ghetti, lasciti coloniali che provocano guerre... In questo volume - scritto a più mani e curato da Emanuele Giordana senza intenti di esaustività ma rappresentativo delle differenti tipologie di frontiere contese - si racconta la geopolitica dei confini analizzando alcuni casi emblematici, per concludere con un inquadramento storico e letterario sul concetto di confine, un'analisi sociologica sulla sua mediatizzazione come nel caso delle tragedie del Mediterraneo e uno sguardo a una situazione di portata globale più emblematica tra quelle attuali che si va consumando attorno al 38º parallelo. -
Politica lacaniana
È una nuova epoca per il movimento psicoanalitico lacaniano, da quando Jacques-Alain Miller ha lanciato con la movida Zadig una nuova scommessa del Campo freudiano. Essa ha preso avvio con diversi forum in Francia, poi con la conferenza di Madrid del 13 maggio 2017 e il 27 maggio 2017, con la conferenza tenuta a Torino nell'ambito del convegno nazionale della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, è stata coinvolta nel vortice anche l'Italia.Dopo la conferenza di maggio, è seguito a luglio, sempre a Torino, un seminario di politica lacaniana, iniziato con una conferenza di Jacques-Alain Miller sul tema ""Eresia e ortodossia"""", che insieme a tutti gli altri interventi di quella giornata di seminario, è raccolta in questo volume."" -
Desideri decisi di democrazia in Europa
Questo libro raccoglie i testi degli interventi e il dibattito del Forum Europeo di Torino, organizzato il 18 novembre 2017 al Campus Einaudi dell'Università di Torino, da La Movida Zadig, l'Eurofederazione di Psicoanalisi, l'Associazione Mondiale di Psicoanalisi, la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, con la collaborazione dell'Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano e con il patrocinio dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte, dell'Università degli studi di Torino e della Regione Piemonte. -
Territori in movimento. Esperienza LEADER e progetti pilota per le aree interne
Il volume prende le mosse dalla raccolta e selezione dei contributi presentati in occasione dell'undicesima edizione della Scuola estiva nazionale di Sviluppo Locale ""Sebastiano Brusco"""", tenutasi a Seneghe, nel cuore della Sardegna, dal 13 al 15 luglio 2017, e ne riprende il titolo e il focus tematico, """"Territori in movimento. Esperienza Leader e Progetti Pilota per le Aree Interne"""". I quattordici saggi che lo compongono danno vita a una riflessione a più voci sulle strategie di rigenerazione delle aree interne italiane, superando una narrazione a lungo dominante che ha teso a ridurle a un'informe sommatoria di territori marginalizzati, spopolati e connotati in senso residuale: """"tutto ciò che resta"""" una volta tolte le zone costiere, le pianure fertili, le città. Viceversa, il volume si propone di dare conto dell'universo variegato di sistemi territoriali interni che costituiscono l'ossatura di lungo periodo del Paese e che si sono spesso rivelati più resistenti e resilienti dei territori urbanizzati di fronte alle recenti crisi produttive e occupazionali, conservando maggiormente i propri caratteri e peculiari stili di vita, e caratterizzandosi per percorsi di sviluppo fortemente radicati nei rispettivi contesti, come laboratori nei quali sperimentare una possibile alternativa strategica per la ripresa del Paese. Una visione a """"campo lungo"""", tra reti lunghe e corte dell'economia, al contempo rivelatrice delle dinamiche attivate """"dai margini"""" e prospettica rispetto agli orientamenti di policy place-based, che proprio al cuore di un'Italia tutt'altro che minore si rivolgono crescentemente."" -
Vertigini della ragione. Schelling e Nietzsche. Nuova ediz.
«Ciò che questo libro chiarisce, definitivamente a mio avviso, è che l'interpretazione di Nietzsche deve 'ritornare' a Schelling, e che Schelling rappresenta ancora l'arcano della filosofia della krisis, e cioè del pensiero che pretende di oltrepassare quel compimento della filosofia che l'idealismo classico voleva rappresentare.» (Massimo Cacciari) -
Un continente da favola. Trenta leggendarie storie latinoamericane
L'America Latina è una miniera inesauribile di storie impossibili, romanzesche, drammatiche, incredibili, epiche. Storie di persone comuni che la vita, la geografia, la cultura di quel mondo, sconvolto dalla Conquista e arricchito dai tanti meticciati, ha trasformato in vite spesso leggendarie, contribuendo a creare e alimentare un mito che ancora oggi resiste vivissimo nell'immaginario. Il volume presenta trenta ritratti di personaggi noti o sconosciuti, dal mondo della musica, della cucina e delle telenovelas, ai rivoluzionari ed eroi di ieri e di oggi, fino alle figure più folli o inquietanti. Con la prefazione di Bruno Arpaia, scrittore e giornalista, esperto italiano del mondo latinoamericano. -
Per un nuovo materialismo. Presupposti antropologici ed etico-politici
Questo libro chiude una trilogia i cui momenti precedenti sono dati da ""Un parricidio mancato"""" (2004), dedicato a un'analisi critica eterodossa del rapporto del giovane Marx con i suoi numi tutelari Hegel e Feuerbach, e """"Un parricidio compiuto"""" (2014), che trattava della relazione ormai risolta del Marx maturo con Hegel. Nei capitoli-saggi che compongono il nuovo volume, l'autore, ampliando il discorso attraverso una lettura attenta di Freud, una ripresa di Spinoza, e con un confronto con la stessa tradizione postidealistica e antiheideggeriana del pensiero italiano, mette capo a un'originale proposta teorica: quella di un'antropologia filosofica dell'emancipazione basata su una visione bio-psicoanalitica della relazione corpo-mente nell'essere umano. II fine è di concorrere così alla costruzione di una nuova etica sociale materialistica, al di là del vecchio materialismo storico, capace di sfidare le seduzioni più allettanti dell'individualismo atomizzante del consumo e del mercato. Una prospettiva che interviene direttamente nell'odierna crisi generale della sinistra, mostrando come questa sia anzitutto di ordine teorico e poi anche politico."" -
Nuove intimità. Strategie affettive e comunitarie nel pluralismo contemporaneo
Nel tempo in cui viviamo, le diverse soggettivitàrnsessuali o di genere, i vissuti della propriarne altrui “diversità”, anche da parte di chirnsi colloca nella cosiddetta “normalità”,rnmodificano i contesti e creano nuovi modellirnaffettivi e comunitari, alternativi a quelli propostirndalla prepotenza della consuetudine.rnNel volume si discutono nuove possibilitàrndi esistenza o resistenza attraverso l’invenzionerndi trasformazioni che riguardano i luoghirndel privato o dell’intimità, ma che possonornispirare passaggi anche nella sfera pubblica.rnRiflessioni di ordine generale e teorico si alternanorncon narrazioni e testimonianze, lunghe intervisterne stralci letterari. Con la convinzione che le storiernnarrate da singoli e singole possiedono la capacitàrndi suscitare memoria e desideri, di reinventarlirnanche per altri e altre.rnRacconti di vita che generano altri racconti,rnin cui qualcosa del passato sembra ancorarnesistere e qualcosa sta iniziando o è già iniziato,rnma si stenta a riconoscerlo e si teme di nominarlo.rnE di fronte al quale siamo tutte e tutti chiamati adrnavere un’attitudine attiva, più interessatirne interessate a capire che a giudicare. -
Sociologia dell'indignazione. L'affaire: genesi e mutazioni di una «forma politica»
Forse pochi paesi contano, come l'Italia, una produzione tanto impressionante di libri che trattano di scandali politici e finanziari: forniscono informazioni e svelano retroscena con l'obiettivo di suscitare l'indignazione del pubblico cui si rivolgono. Rare sono invece le riflessioni che traccino la genesi di questa emozione collettiva e analizzino le trasformazioni che essa produce nell'economia morale e nella geometria sociale dei luoghi indagati. È questo l'intento del presente volume, che prende le mosse dai testi di alcuni tra i maggiori esponenti della sociologia pragmatica francese - Luc Boltanski, Élisabeth Claverie, Cyril Lemieux, Dominique Linhardt - qui tradotti per la prima volta in italiano. -
Filosofia della natura. Fisica e ontologia
La filosofia della natura è antica quanto la filosofia stessa ed è da sempre legata alla ricerca scientifica della natura: scienza e filosofia hanno d'altronde un obiettivo comune, comprendere la natura. Scopo di questo libro è fornire una panoramica della filosofia della natura contemporanea, partendo dalla filosofia naturale di Newton per poi considerare la teoria dei campi insieme alla fisica della relatività, per arrivare alla fisica quantistica. Prefazione di Mauro Dorato. -
Curdi
Chi sono i curdi? Da dove arrivano? Dove vivono?rn«I bambini curdi sanno cos’è uno stato di guerra, un coprifuoco,rnma nonostante tutto giocano rincorrendosi per le strade,rnqualcuno vende anche cestini di frutti appena colti sui marciapiedi. »rnrn rnI curdi esistono nella loro identità transnazionale, nonostante le loro divisioni interne dovute all’esistenza di clan e famiglie rivali, del patriarcato e di donne impegnate militarmente nella resistenza armata all’Isis, che aggiungono al superamento del sovranismo l’emancipazione femminile da una cultura fatta di montagne impenetrabili, fiumi che furono la culla della civiltà prima di essere imbrigliati in sistemi di dighe e fare da sfondo a impianti petroliferi. rnIl libro propone un’analisi della storia, della cultura, delle lotte e delle risorse curde sulla base delle diverse aree geografiche che fanno da sfondo alla loro storia. rnLa grande questione curda viene presa in esame e ripercorsa da quattro voci differenti: Antonella De Biasi, giornalista professionista freelance, si concentra sui curdi di Turchia con un approfondimento sulla centralità della figura femminile nell’evoluzione della società patriarcale curda; lo studioso e attivista di diritti umani e mediazione internazionale Giovanni Caputo racconta i curdi in Siria a partire dall’inizio della guerra civile. A Kamal Chomani, giornalista curdo-iracheno, spetta il capitolo riguardante i rapporti interni alla comunità che fa capo a Erbil, mentre Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies e direttore della ricerca per il Medio Oriente al Centro Militare di Studi Strategici, tira le conclusioni appuntando la propria attenzione sui curdi in Iran. -
La leggenda nera di Jacques Lacan. Élisabeth Roudinesco e il suo metodo storiografico
Ecco un libro polemico, un'operazione per mettere in chiaro le cose. Dopo più di trent'anni dalla morte di Jacques Lacan, la sua ""leggenda nera"""" continua a circolare nell'opinione comune: Lacan tiranno, Lacan senza scrupoli, Lacan avido, Lacan fuori di testa. Ora, l'unica biografica pubblicata di colui che è stato il più grande psicoanalista francese, si fa, sotto la copertura dell'oggettività, eco di questa leggenda. Misconoscendo il fatto che non si può essere storici della propria storia, lasciandosi sopraffare dal proprio transfert negativo, trascurando ciò che Lacan diceva di se stesso e della pratica a cui si è dedicato, Élisabeth Roudinesco tralascia l'uomo e il suo insegnamento, derogando alle regole del metodo storiografico di cui si dichiara invece seguace. Nathalie Jaudel le risponde e dipinge qui un ritratto di Lacan prendendo come bussola la notazione di Roland Barthes che auspicava un biografo che fosse al tempo stesso """"amichevole e disinvolto""""."" -
Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale
Il mondo degli ultimi due secoli è stato compreso come il mondo del capitale industriale: produceva merci, generava alienazione, faceva rumore, quello delle fabbriche. Poi è stata la volta del capitale finanziario: produceva ricchezza, generava adrenalina, e faceva ancora un po' di rumore, quello delle sedute di borsa. Oggi si sta facendo avanti un nuovo capitale, il capitale documediale: produce documenti, genera mobilitazione, e non fa rumore. La sua matrice è nella più recente trasformazione digitale, che ha prodotto una rivoluzione, la rivoluzione documediale, innescata dall'incontro fra una sempre più potente documentalità (la sfera di documenti da cui dipende l'esistenza della realtà sociale) e una medialità diffusa e pervasiva (che fa emergere nuovi ruoli e rilevanza per l'individuazione dei singoli). Di questa rivoluzione radicale e impercettibile, ma di impatto travolgente sulle persone, sui mercati, sulle imprese e sulla società, questo volume, che inaugura la serie di Scienza Nuova, l'Istituto di studi avanzati su Humanities e Industria dell'Università di Torino, prova a tracciare i caratteri e cogliere l'essenza. -
Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea
Per comprendere la vera natura della crisi europea bisogna prestare attenzione ai cambiamenti nella finanza e nell'industria negli ultimi 15-20 anni, abbandonando la centralità della bilancia commerciale nell'impostazione teorica di base e aprendosi a una più complessa visione macrofinanziaria. La conclusione dell'analisi dei tre autori è che l'uscita dalla moneta unica sia una risposta illusoria che rischia di condurre a più, e non meno, austerità. Per quanto l'euro sia un disegno incompiuto e contraddittorio di unificazione monetaria, che va rivoluzionato dall'interno per riaprire spazi alla democrazia e al conflitto, e la sua dissoluzione appaia sempre più probabile, la decomposizione dell'Unione Europea porterebbe al ristabilimento di una dimensione nazionale che esaspererebbe gli elementi di concorrenza distruttiva tra i paesi dell'area. Con conseguenze disastrose sia sul piano sociale che sugli stessi equilibri geopolitici. Di qui la necessità di giocare ogni spazio possibile di azione che eviti la regressione sovranista. -
Quaderni di sociologia (2018). Vol. 76: Finanziarizzazione e disuguaglianze.
Saggi di; Angelo Salento e Alessandra Tafuro, Joselle Dagnes, Davide Caselli e Federica Rucco, Marianna Filandri e Gabriella Paulì. -
Nel segno dell'essenziale. L'arte dopo il concettualismo
L'arte dopo il concettualismo è l'arte che ritorna all'ars, alla operosità umana. È arte che esprime il suo profondo legame con i progetti e le pratiche. È arte che rivela talune delle sue regole dando risalto più al fare che non alle apparenze, ai processi anziché alle forme, alla creatività piuttosto che agli aspetti visivi delle opere. Dopo il concettualismo le artiste e gli artisti fanno arte nel segno dell'essenziale, ossia del minimo indispensabile perché si riconosca la sua natura di pratica umana e più che umana.