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Amore
Parole appassionate e dieci disegni inediti per esplorare le diverse facce dell'amore, esperienza comune e insieme intima degli uomini e delle donne. Il viaggio si muove intorno all'Eros, il ""luogo"""" dell'incrocio di sessualità e di emozioni, mosse dal sentimento di non bastare a se stessi. Miti antichi, fiabe, poesie di ogni epoca, cantici biblici accompagnano un discorso che tenta di cogliere la complessità e il dramma dell'amore, tra felicità, sofferenze e speranze esistenziali. Al di là dei moralismi e delle spiritualizzazioni edulcorate."" -
Eredità
Ogni generazione entra nel mondo sulle tracce di chi è venuto prima, e nessuno lascia il mondo senza averlo segnato di sé, senza lasciare qualche cosa in eredità a chi viene dopo: il DNA, la lingua, i gusti, la religione, l'etnia e le tradizioni, le istituzioni sociali e politiche e anche i debiti individuali e collettivi. Le eredità ricevute possono essere una risorsa o un vincolo, talvolta anche ferite che vanno elaborate. All'ombra dei passaggi ereditari i rapporti tra le generazioni si giocano sempre nella tensione fra continuità e innovazione, riconoscimento e presa di distanza. -
Quale futuro per la scuola (pubblica)?
Un interrogativo cruciale, oggi che diversi studiosi ipotizzano prossima la fine dei sistemi scolastici in vari paesi del mondo. Il cuore della questione sta nel trovare il giusto equilibrio su due aspetti fondamentali: che cosa devono imparare le persone, prioritariamente i ragazzi e i giovani, e come ciò possa avvenire meglio. Il che cosa lo afferma la prima parte della Carta Costituzionale nell'indicare la Repubblica come garante di questo diritto per tutti. Il come lo propongono le sollecitazioni della didattica e della pedagogia. E allora la vera riforma del sistema scolastico non sta nella modifica degli ordinamenti, sterile scorciatoia percorsa spesso dalla politica, ma piuttosto nel garantire la qualità dell'insegnamento. È tempo di avere una scuola ""aperta"""", disponibile ad aggiornare il concetto di pubblico e a stabilire un nuovo rapporto tra scuola e formazione professionale. Urge un grande patto con gli insegnanti riconoscendo la loro fondamentale funzione per assicurare lo sviluppo sociale, economico e democratico del Paese."" -
Realismo positivo
È banale dirlo, ma conviene non dimenticarlo: è la realtà che salva, non l'illusione. Ed essere realisti non significa affatto accettare il mondo com'è, o sopportare rassegnatamente la rivolta delle cose che non vogliono andare per il verso giusto, quello immaginato da noi. È anzitutto capire che le cose esistono, e dunque indubbiamente resistono, ma nel farlo offrono inviti, risorse, possibilità. E che la possibilità più grande, che sta alla base di tutte le altre, è la condivisione di un mondo niente affatto liquido o svaporato, che offre il terreno solido su cui ci giochiamo tutto, a cominciare dalla nostra felicità o infelicità. Questo realismo positivo viene articolato da Ferraris parlando non solo di filosofia, ma anche di letteratura e di attualità, e attraverso un dialogo con il filosofo analitico Achille Varzi. -
Rivista di estetica (2013). Vol. 53: Nuove teorie dell'immaginazione
L'immaginazione è da sempre una delle facoltà più discusse in ambito estetico. Negli ultimi anni, tuttavia, una crescente quantità di dati sperimentali, provenienti in particolar modo dall'ambito psicologico e neuropsicologico, ha aperto nuove linee di ricerca e sollevato nuovi interrogativi circa questa facoltà. Per esempio, possiamo concepire l'immaginazione come uno specifico tipo di stato mentale o dobbiamo intenderla piuttosto come un'euristica simulativa, una capacità di riprodurre altri tipi di stati mentali? È davvero possibile distinguere l'immaginazione dalla memoria? È possibile interpretare disturbi psichici quali il delirio come specifiche ""patologie dell'immaginazione""""? Quale ruolo svolge l'immaginazione nella nostra capacità di fingere e di comprendere la finzione, e quali altre capacità richiede? I saggi raccolti in questo volume offrono un quadro ricco e variegato dei dati sperimentali oggi a disposizione e degli sviluppi che le teorie dell'immaginazione hanno avuto negli ultimi due decenni. Le conseguenze di queste ricerche non possono essere ignorate da chiunque sia impegnato a comprendere il ruolo che questa facoltà svolge nella produzione, comprensione e valutazione delle nostre attività artistiche."" -
Introduzione alla linguistica del mòcheno
Il testo raccoglie i risultati più recenti della ricerca linguistica sul mòcheno, lingua di origine germanica parlata in tre comuni della Valle del Fersina in Provincia di Trento. L'ampiezza dei temi trattati, il loro rigoroso inquadramento teorico da parte di esperti di livello internazionale delle università di Monaco di Baviera, Tromso, Verona, Trento, Padova e Venezia e la ricca e aggiornata bibliografia, comprendente anche le tesi di laurea e dottorato svolte negli ultimi anni, fanno del testo un'introduzione fondamentale alla linguistica del mòcheno e lo rendono, allo stesso tempo, uno strumento specialistico per chi intenda affrontare questioni legate alla dialettologia, al contatto linguistico e allo studio delle lingue minoritarie in ambito universitario. -
Teologia del «Miserere». Da Savonarola al «Beneficio di Cristo» 1492-1543
Una interpretazione originale di un'epoca ricca di controversie come il Rinascimento. Questa la proposta dell'autore grazie alle possibilità offerte dalle rete che gli hanno permesso di mettersi in modo nuovo ai servizio di antiche domande. Una lettura ""elettronica"""" di testi noti, e di altri riscoperti, fa emergere un Savonarola teologo, oltre che profeta e politico, che ispirandosi a Paolo e Agostino si oppone, in nome della interiorità e della grazia, alla religione delle opere e agli sfarzosi quanto vuoti rituali della vita religiosa fiorentina quattrocentesca. Un Savonarola che gioca un ruolo decisivo nella genesi della Riforma e di quell'Evangelismo italiano di cui il """"Beneficio di Cristo"""" è il testo più rappresentativo. Sullo sfondo si muovono le grandi figure della civiltà rinascimentale, da Machiavelli a Michelangelo, da Piero di Cosimo a Raffaello, da Giovanni Pico e suo nipote Gianfrancesco a Guicciardini, da Erasmo a Valdés a Lutero, conventi e comunità di laici sparsi in tutta Italia, uomini di corte e grandi prelati, tutti in misura minore o maggiore legati all'insegnamento del frate e alla sua teologia del """"Miserere""""."" -
Sviluppo rurale alla prova. Dal territorio alle politiche
La questione rurale è tornata più che mai attuale e costituisce un punto di osservazione privilegiato per cogliere te dimensioni dei mutamenti e delle innovazioni, sia a livello locate sia globale. Oggi si parla non a caso di ""nuova agricoltura"""" e di """"nuovi contadini"""": un modello innovativo di imprese autorganizzate e multifunzionali che si allontanano dall'agroindustria per differenziarsi e produrre qualità, ma anche beni collettivi in stretta relazione ai luoghi di azione, considerati come sede (ethos) del proprio mestiere, li volume analizza queste nuove dinamiche di sviluppo rurale e le politiche a esse connesse, proponendo un metodo e degli strumenti per l'analisi dei processi, attraverso studi di caso. L'attenzione è rivolta soprattutto al ruolo dei sistemi locali e delle filiere territoriali, alla centralità di una governance territoriale e della produzione di beni collettivi, all'importanza dei saperi locali e del capitale relazionale, alla ridefinizione dei confini tra rurale e urbano, alla crescente attenzione alla ruralità come spazio di azione per politiche integrate, alle nuove forme di multifunzionalità agricola."" -
Uomini in movimento. Il lavoro della maschilità fra Bangladesh e Italia
Questo contributo indaga a tutto campo la migrazione maschile dal Bangladesh all'Italia. L'indagine si muove tra diverse prospettive sociologiche e disciplinari, combinando migration studies, sociologia della famiglia e del ricongiungimento familiare e intrecciando efficacemente gender studies, men studies e feminist studies: offre così un quadro approfondito sulla troppo poco studiata migrazione di quella che è ormai la sesta collettività non comunitaria nel paese. Punto di partenza del viaggio è un momento cruciale dell'esperienza migratoria: il ricongiungimento familiare. La memoria, interrogata, permette di esplorare i significati attribuiti a questo evento, le appartenenze socio-culturali dei padri migranti e dei figli nati o ricongiunti in Italia, la continuità e le rotture tra la famiglia ricongiunta e quella di origine, le tensioni tra diversi stili di maschilità e le rappresentazioni dei rapporti di genere attraverso la lente degli sguardi maschili. Il testo di Della Puppa offre preziose chiavi di lettura per interpretare questioni - come emigrazione e immigrazione, famiglie migranti, rapporti tra i generi e le generazioni, ciclo di vita familiare e individuale - oggi assai più sensibili e che occupano uno spazio sempre più ampio del dibattito pubblico. -
In difesa del welfare state. Saggi di politica economica
Consulente della Banca d’Italia, esperto per la Costituente, socio dell’Accademia dei Lincei, ma soprattutto docente di politica economica e finanziaria alla Sapienza, Federico Caffè fu maestro infaticabile e appassionato per generazioni di studenti e di studiosi, tra cui l’ex presidente della BCE e attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi, che con lui si laureò nel 1970. Di una delle menti più raffinate del riformismo italiano vengono qui riproposti gli interventi in difesa di un'azione pubblica volta a una ""civiltà possibile"""", della quale lo stato sociale non può non essere un tassello fondamentale. Con rigore teorico ma senza tecnicismi lo studioso affronta temi ancora oggi di grande attualità. Il messaggio conduttore del libro è il costante invito di Caffè a guardare al mercato non come un modello ideale e astorico ma """"nella sua realtà concreta"""", rifuggendo dalle semplificazioni e prestando attenzione al peso che su di esso esercitano gli interessi costituiti, nazionali e internazionali. È lo stesso invito a vedere il pensiero keynesiano come """"una rivoluzione intellettuale incompiuta e non come condensato di precetti suscettibili di essere adoperati senza tener conto del modificarsi delle vicende storiche!"""". La prospettiva adottata è quella di interpretare sia i fenomeni economici sia la lettura che ne danno gli studiosi senza rinunciare ad alcuni """"punti fermi"""", riassumibili in """"una visione del mondo che affida alla responsabilità dell'uomo le possibilità del miglioramento sociale""""."" -
Spreco
Lo spreco, di cibo, di acqua, di energia, di suolo, di denaro, di tempo, di vite, è una straordinaria occasione per superare la crisi che sta strangolando la nostra società. Bisogna però fare presto, prima che le crescenti disuguaglianze diventino irreversibili. Si può lavorare sulla parola: SPR diventa il negativo, ECO il positivo. Da una parte riduciamo l'eccesso, dall'altra facciamo durare nel tempo quello che è già stato prodotto. Se la casa piccola (eco-nomia) imparerà a rispettare i limiti della casa grande (ecologia) mangeremo tutti e tutto. -
Mercato
L'economia non può e non deve restare terreno riservato agli ""esperti"""": oggi è chiaro che ci riguarda tutti, e tutti dobbiamo poter capire quei processi di cui siamo parte e che influenzano la nostra vita quotidiana. E allora: che cos'è davvero il mercato, quali sono i suoi pilastri? Come cambia, quali sfide deve affrontare? Il mercato si autoregola? Qual è il rapporto fra norme legali e regole morali? Si può immaginare che imprese sociali, cooperative e altre organizzazioni giochino un ruolo innovativo nella struttura della società?"" -
Coscienza e fenomenologia del sé
Nella prospettiva che Metzinger difende nelle lezioni raccolte in questo volume, l'io, come scrive nell'introduzione Alfredo Paternoster, ""viene a configurarsi come nulla di più di un'utile recita, una sorta di allucinazione, costruita però con materiali genuini"""". Sullo sfondo dell'eredità di Hume, ripresa oggi da Dennett, Metzinger delinea un ampio programma di ricerca, anche empirica, inteso a mostrare come si pervenga a una rappresentazione del sé; tale rappresentazione tuttavia non attesta l'esistenza di qualcosa come una coscienza."" -
Glenn Gould. Politica della musica
Glenn Gould è ormai un'icona del Novecento. La sua immagine campeggia ovunque si parli o si discuta di musica, quasi alla stregua di un marchio registrato. Eppure la diffusione del mito rischia di rimuovere la profondità del musicista, così attento alle dinamiche sociali e politiche, addomesticando il suo messaggio di interprete negli stereotipi della società dell'estetizzazione diffusa. L'autore mette al centro della sua riflessione le questioni teoriche e politiche del lascito gouldiano, analizzando le registrazioni e gli scritti saggistici per costruire un discorso organico sulla sua idea di interpretazione musicale, e non manca di riflettere sull'influsso di Gould, soprattutto nelle opere di Edward W. Said sul fronte della critica culturale e di Thomas Bernhard su quello della letteratura. Si delinea il ritratto di un musicista sensibile a un'idea comunitaria di musica, che ha saputo anticipare un futuro in cui l'arte possa essere goduta e capita con l'attenzione necessaria. Gould si è realmente posto il problema della deriva culturale, provando a costruire soluzioni e a sperimentare pratiche di senso. Emerge un'estetica politica, della musica, capace di far uscire la figura dell'artista fuori dai luoghi comuni che deturpano l'immagine di un pianista condannato a essere schiavo del consumismo culturale. -
Valori, società, religione
Il libro offre una sintesi del lavoro teorico di Hans Joas, singolare figura di sociologo che non disdegna di coniugare i dati provenienti dalla ricerca empirica con teorie della società in esplicito dialogo con la filosofia. La società appare a Joas come il luogo concreto, osservabile e verificabile, in cui s'intrecciano bisogni e aspettative personali, pretese di verità e forme di organizzazione politica. Di qui un orientamento di ricerca, che gli consente di scavare al tempo stesso nell'esperienza collettiva e in quella individuale, di indagare i valori che orientano l'una e l'altra, di evidenziare i legami e il coinvolgimento che i valori attestano. Joas è attento in particolare a quei momenti di creatività in cui l'uomo va in qualche modo oltre se stesso e fa un'esperienza di autotrascendenza, che può avere anche una declinazione religiosa: Nella religione, che per le società secolarizzate come le nostre è un'opzione e non più un automatismo, si deposita un surplus di esperienza che costituisce una preziosa risorsa di futuro. -
Dalle parole ai fatti. Il linguaggio fra immaginario e agire sociale
Quanto siamo consapevoli del potere del linguaggio e dei suoi effetti sull'immaginario? Quanto conosciamo le conseguenze sulle nostre azioni delle metafore che usiamo tutti i giorni? Spesso gli studi si sono soffermati sul ruolo decisivo che le metafore hanno nel linguaggio persuasivo dei mass media, ma ancora poco hanno approfondito quanto esse possano influire sulla lettura della vita personale e pubblica, sino a orientare la legislazione e la politica. Il libro approfondisce in modo stimolante il potere della metafora, evidenziando come essa sostenga il cosiddetto fast thinking: il pensiero intuitivo e spesso inconsapevole. Esso si basa su anni di condizionamento culturale e provoca automatismi di percezione, di memoria e di competenza, che hanno effetti incisivi sulla vita sociale. Solo quando qualcosa fa ""fallire"""" la metafora e ne mette in evidenza la debolezza si ricorre allo slow thinking, il sistema di controllo volontario delle informazioni che richiede deliberazione e sforzo e che porta a soluzioni più meditate. Il volume raccoglie i contributi di antropologi che hanno svolto ricerche empiriche in diverse parti del mondo e mette in luce l'intreccio fra metafore egemoni e quelle usate da popolazioni in situazioni di marginalità. Si offre un percorso dal micro al macro, dal piano personale a quello istituzionale, grazie ai contributi di Ronzon, Cevese, Magagnotti, Conti, Maher, Grassi, Modesti, Varvarica."" -
Quaderni di sociologia. Vol. 64: Rappresentazioni dell'istruzione e del merito scolastico.
Fondata nel 1951 da Nicola Abbagnano e Franco Ferrarotti, analizza ininterrottamente le crisi e gli sviluppi, i mutamenti e le trasformazioni della società italiana. È un punto di riferimento consolidato per l'indagine sociologica in Italia grazie alla riflessione critica sui temi, persistenti e nuovi, che si impongono alla coscienza civile. È diretta da Luciano Gallino e Paolo Ceri. -
Rivista di estetica. Vol. 55: Schermi/screens.
La rivoluzione digitale ha prodotto un'evoluzione ed una proliferazione degli schermi che paiono inarrestabili. L'esperienza che ne facciamo è diventata definitivamente plurale e si è arricchita di altre novità quali mobilità, tattilità, interattività, connettività, peculiare ""carattere immersivo"""". Perciò gli schermi s'impongono ormai come il decisivo elemento propulsore non solo delle incessanti trasformazioni all'opera nel nostro rapporto con le immagini, ma, più in generale, di quella rivoluzione percettiva che continuamente c'incalza. Insomma, essi sono diventati, in modo più o meno consapevole, il dispositivo ottico di riferimento nonché l'interfaccia abituale dei nostri rapporti col mondo, con gli altri, con noi stessi. Interrogare le attuali esperienze degli schermi è dunque un crocevia inaggirabile per la filosofia da fare oggi."" -
L' anima smarrita
Quasi un testamento intellettuale, ""L'anima smarrita"""" provoca il lettore su alcune delle grandi questioni con le quali siamo confrontati oggi. Che cosa ne è dell'anima all'epoca delle neuroscienze? Chi ha interesse a manipolare la vita? Quale narrazione è ancora capace di dare senso a ciò che siamo e facciamo? Ultima testimonianza scritta dall'autore, il saggio qui presentato mette in scena la verità di una vita che accoglie se stessa nel pensiero della vita. È la vita che accetta questa compromissione senza temere alcuna diminuzione di oggettività, poiché sa che la contrapposizione tra oggettività e soggettività è un artificio della scienza: utilissimo secondo certi scopi, ma ingenuissimo quando si tratta di capire chi siamo nella nostra relazione con il mondo, con gli altri e, soprattutto, con noi stessi."" -
L' Italia di Montaigne e altri saggi sull'autore degli «Essais»
Montaigne non racconta solo la scoperta dei vizi e delle virtù degli ""italiani"""" ma, ancor più, segna la nascita di una nuova antropologia: """"Gli uomini sono diversi e tuttavia ogni uomo porta in sé i segni e i caratteri dell'umana condizione"""". E il confronto con gli """"altri"""" che aiuta a liberarsi di ogni schema e a studiare il reale nella sua tangibile evidenza. Inedito per il suo tempo, il suo sguardo investiga l'umanità in tutte le sue contraddizioni con uno stile che non giudica ma riferisce, trascrive, descrive, in una parola: """"rispetta"""".""