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Sasenka
1916: a San Pietroburgo nevica in un paese sull'orlo della rivoluzione. Ai cancelli dell'Istituto Smol'nyj per nobili fanciulle, una governante inglese aspetta una ragazza, attesa però anche dalla polizia segreta dello zar: Sasenka Zejtlin ha solo sedici anni, un padre ricchissimo, una madre devota di Rasputin, e uno zio bolscevico che la converte alla causa rivoluzionaria. 1936: sposata con un compagno che ha fatto carriera, madre di due figli e direttrice di un mensile ""rosso"""", Sasenka conduce una vita agiata all'interno dell'elite vicina a Stalin. Sopravvive alle purghe, ma alla vigilia della guerra commette un imperdonabile errore: per la prima volta in vita sua si innamora veramente, con conseguenze impensabili per lei e per la sua intera famiglia. 1994: più di mezzo secolo è trascorso, di Sasenka Zejtlin e dei suoi familiari, dei colleghi e conoscenti, dello stesso Paese in cui hanno vissuto si sono perse le tracce... finché Katinka, una giovane storica, viene incaricata di compiere una ricerca da un misterioso inglese, che a sua volta vuole accontentare la madre. Destreggiandosi nei meandri degli archivi di partito, da poco aperti, Katinka mette insieme i pezzi di un puzzle drammatico che viene da un passato lontano e dimenticato, ma che riaffiora coinvolgendola ben più di quanto non potesse immaginare... Dalla Russia zarista al tracollo dell'Unione Sovietica un romanzo di passioni, tradimenti, crudeltà ed eroismo."" -
Le attitudini mentali
Sembra ovvio ritenere che un libro sulle attitudini mentali parta da acquisizioni certe sul concetto di mente e su quello di attitudine. Purtroppo, non è così. La predisposizione a privilegiare certi comportamenti mentali piuttosto di altri è sicuramente osservabile, con regolarità, nei vari individui. Ci sono persone che seguono processi di pensiero ordinati e metodici, altri che si avvalgono spesso di processi intuitivi, altri che sono indotti ad appoggiarsi, in modo rassicurante, a schemi abitudinari, altri ancora che non possono fare a meno di spunti creativi come modalità costante per risolvere i problemi. -
Una logica integrata per la psicologia clinica
Stringere in un intrigante abbraccio interdisciplinare psicologia clinica e logica significa far dono, alla prima, di una profonda razionalità e, alla seconda, di una nobile applicabilità. Si scopre, così, quanto ardua e complessa sia la psicologia clinica, scienza che si pone ai limiti della caoticità e della paradossalità conoscitiva. -
Antropologia ed educazione in America Latina
Le ricerche etnografiche qui raccolte insieme alle considerazioni teoriche di alcuni autori non soltanto documentano le vicissitudini delle culture (...) nella temporalità, ma anche le iniziative locali e nazionali che tali diversi soggetti mettono in atto sulla scena istituzionale ed etnica. L'approccio etnografico è in grado, più puntualmente di altri, di restituire il complesso, spesso contraddittorio, tessuto di significati, progetti e azioni che caratterizza contesti e gruppi marginali, o storicamente emarginati, attraverso la voce di chi è disposto a collaborare con l'etnografo. -
Introduzione alla attività matematica
Il volume non è un manuale, non fornisce quindi ricette matematiche, ma si propone di favorire la comprensione dei concetti fondamentali di Analisi, tipici di un corso universitario di primo anno delle Facoltà di Economia (limite, derivata, integrale). Questo per rendere la Matematica un'attività consapevole non solo sotto il profilo logico, ma anche sotto quello applicativo. L'approfondimento di tali concetti di analisi classica non è privo di spunti interessanti come risulta evidente dalla presenza nel volume di una originale e generale formula per il calcolo integrale delle funzioni inverse (presentata dall'autore alcuni anni or sono) o della dimostrazione dell'""impossibilità matematica"""" che è alla base della celebre """"antinomia del barbiere""""."" -
Tornare è tuo dovere. Etnografie, genere e capitali in Senegal
"Gli immigrati a casa"""" si sente dire sempre più spesso in Italia. Questa, e ben altre sollecitazioni sono indirizzate verso i cittadini e le cittadine del Senegal emigrate nel nostro Paese. Muovendosi tra il Veneto e Dakar (e il suo entroterra), la ricerca esplora la complessità dei ritorni che si fanno abbandoni """"definitivi"""" dell'Italia addentrandosi anche nei meandri degli effetti della crisi. Discutendo di genere e generazione, l'autrice problematizza l'approccio riflessivo e transnazionalista nel campo antropologico." -
L' esperienza umana. Introduzione all'antropologia culturale
Questo testo intende offrire una panoramica articolata dei percorsi e dei temi che la scienza antropologica ha affrontato nella sua storia e affronta oggi, osservando i modi con i quali l'umanità dà senso alla propria esperienza. -
Lewis Henry Morgan e la ricerca antropologica sui sistemi di parentela
Lewis Henry Morgan (Aurora, 21 novembre 1818 - Rochester, 17 dicembre 1881) è considerato uno dei maggiori esponenti dell'antropologia evoluzionista ottocentesca. Avvocato ed imprenditore di successo, Morgan riuscì giovanissimo a stringere relazioni ravvicinate con i nativi Seneca che lo ""adottarono"""" con il nome di Taydawahguh (""""colui che si tiene in mezzo""""), da cui prese corpo una articolata attività di studio della Lega degli Irochesi estesa alla disamina dell'organizzazione sociale e del sistema di parentela. Ed è proprio per approfondire quest'ultimi aspetti, secondo un'antropologia indirizzata ad andare oltre un approccio naturalistico e interessata a cogliere delle culture e delle società strutture profonde e logiche latenti di funzionamento, che lo studioso intraprese alcune ricerche etnografiche in Kansas e Nebraska (1859-1862)."" -
Corpo non si nasce, si diventa. Antropologiche di genere nella globalizzazione
Solo pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, Simone de Beauvoir, anche grazie alla sua frequentazione della letteratura antropologica, affermava ""donna non si nasce, si diventa"""". Questo lavoro sposta l'attenzione sulla complessa relazione tra corpo e generi che vengono analizzati, nelle loro implicazioni dialettiche e conflittuali, come costruzioni socioculturali. L'antropologia ha da tempo ribadito che corpi e generi non sono essenze riconoscendo altresì l'impossibilità di una postura neutrale che prescinda dal confronto con meccanismi di dominazione rispetto ai quali non basta dirsi donna. Gli itinerari etnografici qui tracciati - muovendo dall'esemplarità negativa dello stupro genocidario rwandese che decostruisce il corpo sessuato, raccontando le soggettività dei pagne """"autenticamente africani"""", denunciando l'ipocrisia della chirurgia estetica intima femminile, evidenziando i bisogni di risignificazione dei corpi tatuati per approdare al """"tempo incerto"""" della menopausa nella migrazione - conducono a reinterrogare la disciplina antropologica e le sue pratiche anche nel rapporto, tutt'altro che lineare, con i femminismi."" -
Apprendimento a km zero. Un caso di ricerca applicata nel terziario avanzato
Come si apprende in un ambiente di lavoro? Come rendere patrimonio comune e diffuso conoscenze e competenze degli operatori in condizione di costante cambiamento? Il volume esplora il potenziale di alcune modalità di lavoro compartecipativo in un istituto di credito, vale a dire in un ambiente del settore terziario caratterizzato da un'elevata professionalità. Si tratta di un contesto di indagine alquanto inconsueto per la disciplina antropologica, almeno in Italia, in particolare per l'implicazione e applicazione della ricerca nel realizzare una nuova modalità di apprendimento in ambito organizzativo. La ricerca-azione condotta in cinque aree geografiche e in diversi distretti di UniCredit negli anni 2011-2013, ha coinvolto varie comunità di praticanti nel settore retail, con l'intento di giungere a una modalità di lavoro che potesse essere applicata a contesti estremamente differenziati all'interno del Gruppo, non solo per fattori geografici e culturali, ma anche per i background formativi delle figure professionali in esso coinvolti. -
Psicoterapie brevi. Principi e pratiche
Con il volume del dottor Michael F. Hoyt arriva, anche in Italia, un testo di riferimento per comprendere appieno l'ambito delle terapie brevi. Michael F. Hoyt, PhD, terapeuta breve, vincitore di diversi premi per gli studi sulle terapie brevi e costruttiviste, nonché membro del gruppo di ricerca originale sulla Terapia a Seduta Singola, ci guida in una varietà di approcci terapeutici (la terapia ericksoniana, le terapie psicodinamiche brevi, le terapie strategiche, la terapia breve orientata alla soluzione e la terapia ridecisionale) per fornire al lettore indicazioni utili a sviluppare competenze e abilità nel campo delle psicoterapie brevi. Un testo basato su un ampio studio delle capacità della comunicazione e della forza creativa, con le quali aiutare il cliente a sviluppare le proprie competenze e risolvere i propri problemi in tempi brevi. -
Figure e percorsi dell'antropologia culturale
Questo volume intende essere un sussidio didattico per gli studenti che affrontano lo studio dell'Antropologia culturale e per coloro che desiderano avvicinarsi a questa scienza. Cerca di dare un quadro riassuntivo dell'origine e del percorso della riflessione antropologica sull'esperienza umana, individuando piste di ricerca, temi fondanti, dibattiti e prospettive. Presenta il profilo di diversi autori e di alcune figure di studiosi che, in diversi campi delle scienze umane, hanno incrociato il sapere antropologico. Ogni capitolo è corredato da una breve antologia al fine di avvicinare il lettore alla scrittura etnografica. -
Michele Mulieri. Una stanchezza da meditare
In Basilicata, tra i paesi di Grassano e Tricarico, a un nodo di cinque strade, Michele Mulieri si dichiara Presidente unico e assoluto della Repubblica dei Piani Sottani. Era il 1950. ""E mai una storia come questa del Mulieri, ch'io definirei regina, ho sentito in un libro e a voce"""" dichiara Savino Sileno nel suo manoscritto oggi ritrovato e qui integralmente pubblicato. Michele Mulieri, che già Rocco Scotellaro ebbe a immortalare in note pagine, ritorna in questo volume, fa risentire il suo accento inconfondibile e offre la possibilità di ripensare il nostro tempo, in un coro di voci che restituiscono il suo spirito """"avventuriero"""" e la sua """"stanchezza da meditare"""". Con il dattiloscritto di Savino Sileno: """"Michele Mulieri. Lo stanco contadino del Sud""""."" -
Le Nazioni Unite e l'antropologia. La dimensione culturale nei programmi dell'UNESCO, della Banca Mondiale, della FAO e dell'IFAD
Gli Stati e le istituzioni internazionali agiscono come importanti attori di cambiamento sociale e culturale su individui, gruppi e comunità. Per questo è utile applicare la lente dell'antropologia sociale e culturale ad apparati burocratici che, tramite il paradigma giuridico-politico della salvaguardia delle ""culture"""" intese come diversità di pensiero e di azione, dunque come """"biodiversità"""", influenzano così tanto la vita quotidiana e le aspirazioni comuni. Peraltro, il lavoro antropologico è assai presente nelle istituzioni internazionali e soprattutto nelle agenzie delle Nazioni Unite, attraverso il coinvolgimento diretto degli antropologi nei lavori di consulenza e di analisi istituzionale che può essere anche molto critica. Passando in rassegna attività svolte nell'UNESCO, nella Banca Mondiale, nella FAO e nell'IFAD, questo volume riflette sul lavoro degli antropologi nelle istituzioni internazionali tra giudizi valutativi, analisi dei progetti, impegno professionale interno e consulenze esterne."" -
Le mie vite daccapo. Storia di Suzana, donna della diaspora rom kossovara
Nata in una famiglia rom khorakhané del Kosovo nei primi anni Sessanta, Suzana racconta la sua infanzia dolce e disagiata; la durezza della vita da giovane sposa in un contesto virilocale; le vicissitudini di immigrata in Croazia, dove inizia a praticare l'attività di guaritrice ereditata dalla madre; la fuga dalla guerra assieme a marito e figli verso un campo rom di Bologna; le azioni di solidarietà data e ricevuta; l'esperienza lavorativa di addetta alle pulizie e, infine, le circostanze della sua dolorosa decisione di lasciare l'amata Italia per trasferirsi in Francia come richiedente asilo politico. Ogni ""vita daccapo"""" è segnata dal raggiungimento di un punto di saturazione in cui un evento fa da catalizzatore alla necessità di partire e ogni """"daccapo"""" comporta anche una diversa autorappresentazione all'esterno. Con toni a volte mitici, tragici oppure ironici Suzana parla di eventi e visioni del mondo che indicano strategie di resilienza, personali e delle sue """"genti"""", in opposizione a discriminazioni incrociate. Il racconto è stato sostenuto e integrato dai parenti di Suzana, i quali hanno offerto spontaneamente alla ricercatrice Milli Ruggiero esperienze concrete."" -
La maga e il velo. Incantesimi, riti e poteri del mondo eoliano
Antichi riti terapeutici, formule magiche segrete, incantesimi misteriosi, il linguaggio potente della magia si svela per la prima volta nell'arcipelago delle Eolie. Maghi, numina ventura, guaritori, monaci, sacerdoti depositari di formulari medico-magici, questa variegata umanità che parrebbe provenire da epoche lontane si muove sulla scena di una rappresentazione volta a riportare l'uomo alla salute e alla sanità. Un'umanità che non avrebbe ragione di esistere se a essa non facessero riferimento coloro che chiedono di essere liberati dai mali del corpo e dell'anima. Ma contro quali mali da sempre si è combattuto nelle Isole? E i suggestivi scenari marini fanno realmente da sfondo a drammaturgie terapeutiche solo insulari? A tali quesiti il volume offre una risposta attraverso le testimonianze di guaritori e pazienti: la maga più famosa del Novecento eoliano, la donna posseduta da un dio greco, i malocchiati, gli affatturati, l'uomo tormentato dai diavoli a cui la moglie defunta descrive la vita beata in Paradiso. Un'avvincente etnografia nel mare dei vulcani. -
Etnografia e antropologia ucraina
In questo lavoro si è cercato di tracciare un quadro storico, epistemologico e metodologico della disciplina sullo sfondo di una cornice di riferimento politica e sociale. L'esordio dell'etnografia va messo in relazione con l'interesse per lo studio delle usanze popolari autoctone da parte di un'intellighenzia patriottica, che attraverso l'etnografia scorgeva una possibilità di riscatto sociale e culturale. La nascente disciplina si prefissò quindi il compito di far emergere peculiarità e unicità delle tradizioni locali. Charkiv, Kiev e Leopoli diventarono i centri in cui questo tipo di studi iniziò gradualmente a proliferare, favorito da poli istituzionali come università e società scientifiche. L'interesse per le fonti orali e per l'apparato festivo e religioso andò di pari passo con la raccolta di oggetti di arte popolare. Emerge quindi uno stretto connubio tra etnografia e museografia. A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, il manufatto etnografico conquistò progressivamente suoi significativi spazi nelle vetrine dei musei. Un importante ruolo per la valorizzazione e la conservazione degli oggetti fu svolto dai collezionisti privati (...) -
Raccontare per ritrovarsi. Antropologia urbana dei media digitali
I media digitali sono spesso pensati come una dimensione a parte, estranea al contesto di vita delle persone, sconnessa dallo spazio pubblico, in cui si costruiscono relazioni di scarsa importanza. Eppure sono ormai anni che queste tecnologie fanno parte delle nostre routine quotidiane. Che rapporto esiste allora fra i media digitali e i modi in cui abitiamo la città? La relazione fra persone e territorio è definitivamente lacerata dall'intrusione di queste tecnologie nella nostra quotidianità? Il testo cerca le risposte a queste domande, presentando i risultati di una ricerca di campo condotta a Roma nel quartiere Montesacro e riflettendo sulle pratiche con cui ogni giorno l'uso di computer, social network e smartphone si intreccia ai modi di immaginare e costruire la città. Questo volume racconta dunque il senso del luogo di Montesacro, ragionando su cosa comporti fare casa, ripensare il passato, immaginare il proprio futuro, inventare la propria quotidianità - in breve abitare - in luoghi costellati di schermi e attraversati nello stesso momento da sempre più dati, persone, immagini, parole. -
Capturing the moment. Terapia a seduta singola e servizi walk-in
Può una seduta di terapia singola essere non solo utile ma persino sufficiente per alcune persone? Numerosi esempi clinici e ricerche mostrano un definitivo 'Sì!'. Attingendo da vari approcci teorici e contesti culturali questo libro è da leggere se volete imparare diversi modi per aiutare le persone il prima possibile, anche con una sola seduta. Il libro, oltre a illustrare metodi e tecniche, si focalizza in particolare sui servizi ad accesso diretto (walk-in) e su quelle esperienze capaci di dare risposte rapide e immediate. Il libro include i contributi di Rubin Battino, Monte Bobele, Michael F. Hoyt, Bruce MacLaurin, Susan H. McDaniel, Nancy McElheran, Jennifer Newman, Michele Ritterman, Robert Rosenbaum, Tziporah Rosenberg, Pam Rycroft, Arnold Slive, Dean Soenen, Janet Stewart, Moshe Talmon, Shane Weir, Jeff Young. -
Cucinare con le erbe selvatiche. Ediz. illustrata
La montagna custodisce le varietà e i profumi delle erbe selvatiche commestibili. In questo ricettario tanti consigli per utilizzarle in cucina, riscoprendo sapori che vengono da lontano e che portano alla memoria il gusto e la genuinità delle cene contadine. Tarassaco, vitalba, luppolo, menta, rafano, acetosella: tutta la bontà della natura in salse, zuppe e primi asciutti, secondi di carne, dolci e liquori.