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Forse. O forse no
Rappresentazione semi-seria, in un linguaggio volutamente sregolato, prova di una notevole capacità di scrittura, si raccontano eventi, situazioni, sentimenti, persone e personaggi della vita privata e della vita in generale che non sempre hanno diritto ad entrare nelle pagine di un libro. -
Ifigenia. L'innocente sfortunata
Lavoro di analisi e sintesi su uno dei personaggi più ""moderni"""" ella mitologia greca. La storia di Ifigenia, simbolo di molte realtà storiche, culturali, antropologiche e soprattutto storia di una donna come simbolo della condizione femminile. L'autrice ne legge la """"fortuna"""" storica in Euripide, in Goethe, in Ritsos. Ampia trattazione con proposta bibliografica. Prefazione Mario Capasso."" -
Quattro ettari
In ""Quattro ettari"""", la sintesi di un universo floreale e faunistico, assolutamente inimmaginabile. Un rapporto di intima confidenza tra l'Autore e la Natura che si scambiano affetti, attese, segnali e linguaggi."" -
Ogni bimbo ha diritto al buonumore. Il prato delle storie. Ediz. illustrata
Le liriche contenute in questo volume intendono suscitare, nei piccoli lettori, interesse e sorrisi. Filastrocche, poesie, disegni pagine per il commento. Età di lettura: da 4 anni. -
Valentino e il professore. Quello che so di Valentino
Questo lavoro non è una biografia di Rodolfo Valentino. È una raccolta di dati documentati, annotati e inseriti nel quadro più ampio del personaggio Valentino. In ogni caso è un lavoro che non può prescindere dall'immagine del personaggio che è stata tramandata nel tempo, attraverso il lavoro di documentazione biografica, da scrittori e biografi mondiali ai quali l'autore spesso fa riferimento, annotandoli con note a piè di pagina. -
Il «bel costruire» ville, villini, palazzi pubblici e privati a Taranto fine '800 e metà '900
Contenuti del libro: Taranto e le sue ville urbane. La città oltre l'isola (Cosma Chirico), L'architettura del Ventennio a Taranto (Augusto Ressa), Le voci della città-Taranto e il Ventennio (Augusto Ressa). I progetti dell'architetto Cesare Bazzani a Taranto (Cosma Chirico). Introduzione di Anna Paola Petrone Albanese. Postfazione di Piero Massafra. -
La voce della mia anima. «Poesie di un non poeta»
"Emerge nei versi di Michele Zaccaro la sua pulizia interiore, il suo stato d'animo contrastato, la sua umanità. Michele è nei suoi versi un libro aperto, un uomo che non si nasconde, che ci rivela le sue sensazioni più profonde, le sue paure, le sue difficoltà che ogni giorno affronta con coraggio.""""" -
Un viaggio tra le persone. La risorsa maggiore di un politico è la sua credibilità
«La politica mi ha insegnato a non temere il contatto con le persone né in forma individuale né in forma collettiva, magari in qualche affollata assemblea di operai o di abusivi o di inquilini a rischio di sfratto o di genitori che protestano per risolvere qualche problema della scuola dei loro figli; mi ha insegnato che la risorsa maggiore di un politico è la sua credibilità. Se non hai credibilità, diventerai inessenziale agli occhi delle persone che vorresti rappresentare». (Giovanni Battafarano) -
Il Fiore. Storia della questione attributiva
La decisione di proporre questo lavoro su ""Il Fiore"""", poema anonimo da molti attribuito a Dante Alighieri, è stata mossa in primis dalla curiosità di conoscere un'opera poco nota. La domanda che ha sempre accompagnato la storia di tale opera è: il Fiore è stato realmente scritto da Dante Alighieri?"" -
Taranto e la «Fiera del mare» (1946-1967)
Il volume racconta con dovizia di particolari e ricchezza di documentazione, la storia delle quattro edizioni della ""Fiera del Mare"""" di Taranto, partita con grandi speranze nel 1946. Propone inoltre anche il lungo, articolato dibattito cittadino riferito alla prosecuzione mai avvenuto della Fiera. Taranto, all'indomani della fine della guerra, si trovava ad affrontare una situazione difficile e pesantissima sotto il profilo economico e sociale. Era necessario per Taranto costruire una propria nuova identità, tenendo presenti i profondi cambiamenti che la sconfitta nella guerra avevano determinato e uscire dalla """"monocultura dell'Arsenale"""". Guardare alla """"risorsa mare"""" era quasi naturale; e la decisione di organizzare la """"Fiera del Mare"""" era il tentativo di dare una risposta in tal senso. L'esperienza della """"Fiera del Mare"""" durò quattro edizioni a partire dal 1946 ma nonostante il successo, un intreccio di """"punti di vista"""" diversi fece sentire i suoi effetti negativi che causarono i continui slittamenti nell'organizzazione della quinta edizione che finì per non realizzarsi più."" -
Perché Roma è nata a Roma. Lo sviluppo dei primi agglomerati urbani lungo i sentieri preistorici che facevano il periplo del Mar Mediterraneo
Le prime strutture portuali di Roma, nella zona del Foro Boario, risalgono al XIV secolo a.C. Si tratta quindi di un'epoca molto anteriore al 753 a.C., l'anno universalmente accettato come data di fondazione della città. Questo e altri indizi possono far ritenere che Roma abbia avuto origini mercantili e popolari e non le origini militaresche e aristocratiche tramandateci da Tito Livio e da Quinto Ennio. Questo dato parrebbe confermato dall'analisi cartografica del bacino del Mediterraneo e, in particolare, dell'area tirrenica. Finalmente possiamo rispondere al quesito che Teodor Mommsen si era posto più di un secolo fa: ""Il suolo, sul quale fu fabbricata la città di Roma, è meno salubre e meno fertile di quello del maggior numero delle antiche città latine... perciò la necessità o qualche altra particolare cagione deve aver determinato la scelta dei fondatori di questa città. L'utilizzo di alcuni strumenti, messi a disposizione dalla moderna cartografia, ha consentito di individuare le tracce di quell'antico sentiero protostorico pedonale che faceva il periplo del Mar Mediterraneo."" -
Una città e i suoi mari. Taranto tra storia e memoria. Quaderni di memorie tarantine. Ediz. a colori
Coordinamento generale e presentazione di Antonio Basile Repertori a cura di Claudio Fabrizio Esperienze, suggerimenti, passioni di uno tra i più significativi rappresentanti del ""popolo del mare"""". Cataldo Portacci, classe 1927, propone un universo di """"operai"""" del mare inedito e comunque poco noto nonostante la città sia dei due mari. Dal suo volume emergono figure di un tempo, consuetudini, artigiani e soprattutto maestri della pesca e della piccola ingegneria nautica. Volume a colori riccamente illustrato."" -
Chiesa e società jonica. La svolta. Protagonisti, testimoni, eventi dell'accoglienza del Concilio Ecumenico Vaticano II 1965 - 1985
Cronaca puntuale delle trasformazioni sociali, religiose, liturgiche conseguenti al Concilio Vaticano II. Il tutto narrato da un testimone, già collaboratore e segretario particolare dell'arcivescovo di Taranto Guglielmo Motolese. Volume arricchito da testimonianza di prelati, religiosi, politici e personalità del mondo religioso-culturale. -
Personaggi femminili del Mito
Nel mondo classico c'erano, anche per le donne, codici comportamentali fissati da norme, ma nei miti raccontati nell'epica e portati in scena nel teatro antico, accanto a donne che a quelle norme si attengono, superandole anche con le loro virtù (Deianira, Alcesti, Andromaca, Antigone), troviamo donne trasgressive e dai comportamenti eccessivi (Medea, Clitemnestra). Questo volume, nella prima parte, a cura di Francesca Poretti, racconta le vicende di alcuni personaggi femminili del mito, presenti per lo più nella tragedia greca classica, con l'intento di cogliere il perché di certi comportamenti e di certe azioni, nonché il messaggio che gli autori intendevano offrire al pubblico di lettori o spettatori. Nella seconda parte, Patrizia de Luca, consapevole che l'interpretazione artistica aggiunge nuove valenze a quello che la tradizione letteraria ci ha tramandato, con letture sempre diverse dell'eredità classica, seleziona, dall'ampia documentazione nelle arti figurative, alcune immagini emblematiche di ruoli femminili ben precisi, tra cui la madre assassina per gelosia o per ""divina follia"""", la sposa tradita, devota, abbandonata, crudele, la sorella leale e coraggiosa."" -
L' Arengo. I quaderni. Rivista del Centro Studi di Italianistica (2020). Vol. 14: Dante.
Saggi di: Ruggiero Stefanelli, Alberto Altamura, Giancarlo Antonucci, Antonio Baldari, Nicola Baldi, Nicoletta Francesca Berrino, Romano Colizzi, Vittorio Basile, Dario Basile, Stefania Danese, Paolo De Stefano, Mino Ianne, Egidia La Neve, Titina Laserra, Domenico Lassandro, Antonio Liuzzi, Aldo Luisi, Guglielmo Matichecchia, José Minervini, Riccardo Pagano, Lucio Pierri, Antonio Resta, Luigi Scorrano, Annapaola Petrone Albanese, Giovanni Paradiso. -
Poeta che mi guidi. Vol. 3: Lecturae Dantis.
A settecento anni dalla morte di Dante José Minervini, presidente della Società ""Dante Alighieri"""", sez. di Taranto, torna con questo suo """"Poeta che mi guidi"""" al suo e nostro Dante. Chi oggi si avvicina al sommo fiorentino per coglierne l'accento vero, autentico della sua poesia o per ascoltarne la voce solenne, elegiaca, idillica, tenace e fiera contro i pensatori, elegiaca e soave verso le anime purificanti o paradisiache, si trova libero da alcuni pregiudizi o interventi illegittimi che per molto tempo si frapposero fra il lettore e il poeta. Ma attraverso De Sanctis, Croce, Russo, Momigliano, Marti e Sansone per citare alcuni grandi studiosi fra gli altri pure grandi, si è compiuta una revisione, vale a dire un superamento di quelle chiusure ideologiche che non poche volte avevano comportato una dispersione esegetica della stessa poesia dantesca. Insomma, teologia, storia, geografia, mitologia e via dicendo se facessimo parte della struttura poetica dell'opera, erano tuttavia una inconfondibile forma unitaria con il respiro grande dell'arte dantesca. Il rapporto struttura e poesia si configura come esemplare termine dello stesso ritmo creativo del Poeta."" -
Come in una scatola di cioccolatini. La scuola, quella vera
L'autore, Renato Zizzari, è nato nel 1959 a Taranto. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze dell'Informazione, si è dedicato all'insegnamento della disciplina negli Istituti superiori. E' entrato per la prima volta in una scuola a sei anni e non ne è ancora uscito. ""Come in una scatola di cioccolatini"""" è il racconto di 56 anni, l'ultimo dei quali influenzato dalla situazione anomala vissuta dalla società in genere..."" -
Il sogno di Napoleone. Taranto nel decennio francese (1806-1815). Le rivelazioni del catasto di Murat
Nel bicentenario della morte di Napoleone (5 maggio 1821), l'autore ha voluto far riemergere il sogno bonapartista del porto di Taranto, al centro del Mediterraneo. Porto allora baluardo navale francese in contrapposizione a Gibilterra, oggi come hub logistico crocevia di traffici diversi. Ancora una volta un sogno che viene dal mare. Nel contesto del decennio napoleonico (1806-1815), periodo ricco di sconvolgimenti vengono ricostruiti vari aspetti di vita quotidiana e pubblica della popolazione tarantina, sulla base di un'ampia documentazione esistente presso l'Archivio di Stato di Taranto. Di particolare interesse in proposito sono le rivelazioni inedite del catasto di Murat. -
Fatti così 2
Ritratti e galleria di uomini, personaggi, storie del passato e del presente riletti in punta di penna con piacere di scrittura quale contributo ad una presenza che non può essere trascurata. Carriere, amori, passioni, predilezioni: loro sono ""fatti così"""". Un divertissement narrativo che, spesso, si muove nei labirintici percorsi dei ricordi, spazia fra le nuvole della filosofia, si commuove per qualche verso rubato a questo o a quel poeta. E poi, Taranto..."" -
Il lamione dei briganti
Casalduni, Pontelandolfo, Campolattaro, Castellamare del Golfo ed altri 81 paesi, cancellati con eccidi, violenze, sterminio della popolazione inerme, con la distruzione di questi centri del meridione, rasi al suolo dai piemontesi Fratelli d'Italia e dalle truppe dei bersaglieri e delle legioni straniere durante gli anni bui postunitari, tra il 1861 e il 1865 e i successivi 1866-1870, quelli del brigantaggio, quelli dello stupro delle donne, dell'eccidio di vecchi, bambini, storpi, inermi, di meridionali delinquenti per nascita, dei tribunali militari, dell'esodo forzato di un popolo che aveva l'unica colpa di essere nato qui, in un luogo e in un mondo da annientare. Il romanzo è permeato dal tema dei sentimenti di amore e morte, di passione e odio, di dolore e infamia, della memoria e del ricordo, dell'intimità e dell'introspezione, vi campeggia il mito del viaggio e l'etica dell'amor loci.