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Occidente segreto. Introduzione alle dottrine esoteriche
Rosacrocianesimo, Libera Massoneria, gnosticismo, Cavalieri Templari: già prima del successo planetario del ""Codice da Vinci"""", questi e altri aspetti dell'esoterismo occidentale hanno suscitato la curiosità di molti lettori, che hanno cominciato a guardare non solo a Oriente alla ricerca di forme di spiritualità alternativa. Anche la nostra tradizione, infatti, è ricca di culture sapienziali antiche e recenti di grande fascino, davvero pochi però sono gli strumenti in grado di avvicinarvi i non addetti in modo serio, semplice e completo. Jay Kinney, fondatore della rivista americana """"Gnosis"""" (punto di riferimento a livello mondiale per gli studi esoterici), si avventura in un affascinante excursus, raccogliendo interventi di alcuni tra i più autorevoli esperti in materia e facendo così luce sui linguaggi simbolici e le filosofie occulte che costituiscono la """"Via d'Occidente"""". Queste teorie e le relative pratiche - che comprendono diverse varianti del misticismo cristiano ed ebraico e gli insegnamenti di figure cardine quali Rudolf Steiner, Rene Guénon, G.I. Gurdjieff - rappresentano a tutt'oggi una tradizione vivissima e un ingrediente misconosciuto ma pervasivo della cultura occidentale."" -
La leggenda del buon cibo italiano e altri miti alimentari contemporanei
Il cibo italiano è apprezzato nel mondo perché sarebbe buono, sano e genuino. Ma la realtà dei fatti racconta una storia differente. Questo libro raccoglie i risultati di un'inchiesta giornalistica durata due anni. Paolo C. Conti ha indagato sulla natura nascosta di ciò che finisce nei nostri piatti, scoprendo che raramente quello che mangiamo è davvero ciò che sembra. La tecnologia estrema, la logica del profitto e le regole del mercato stanno cambiando nel profondo l'industria alimentare italiana, che è ormai sempre più incline a mascherare i propri prodotti sotto un'ingannevole immagine di naturalità. Gli alimenti vengono modificati, scomposti, ricostruiti e inscatolati con l'aiuto della chimica, della genetica, di tecniche alimentari sempre più sofisticate. Il risultato sono cibi che sembrano qualcosa, ma che in realtà sono qualcos'altro. Grazie a centinaia di interviste e indagini sul campo, in Italia e all'estero, l'autore analizza i rischi a cui ci esponiamo sedendoci a tavola e le strategie per combatterli, ma anche i nuovi poteri che condizionano uno degli elementi determinanti per la nostra sopravvivenza in questo secolo. Oggi infatti è più che mai in atto una guerra planetaria fra tecnocibo e biocibo: due modi diametralmente opposti e antagonisti di considerare l'alimentazione umana e la nostra stessa salute. Una guerra dall'esito ancora incerto, nella quale i consumatori avranno un ruolo determinante. -
Il mercato dei miraggi
"Il mercato dei miraggi"""" di Benitez Reyes, vincitore del premio Nadal, è un romanzo sullo strapotere della fantasia e al contempo un'esilarante parodia del """"Codice da Vinci"""". Data l'età e la mancanza di offerte lavorative, Jacob narratore e protagonista della storia - e la zia Corina hanno deciso di abbandonare il traffico di opere d'arte. Giunto il momento della pensione, ricevono però un incarico imprevisto da parte di un messicano libertino con inclinazioni mistiche che sogna di fabbricarsi un prisma in grado di far vedere l'immagine di Dio. Si tratterà di rubare le presunte reliquie dei Re Magi, custodite nella cattedrale tedesca di Colonia. Da qui, Benitez Reyes costruisce una parodia sottile, esilarante e demolitrice, dei romanzi a sfondo esoterico. Ma il romanzo va al di là della mera parodia, per raccontare della fragilità del pensiero moderno, degli inganni dell'immaginazione, della necessità di inventarsi le trame della propria vita affinché diventi reale." -
Necropoli
Vincitore del premio Libro dell'Anno 2008 di Radio3 FahrenheitCampo di concentramento di Natzweiler-Struhof sui Vosgi. L'uomo che vi arriva, una domenica pomeriggio insieme a un gruppo di turisti, non è un visitatore qualsiasi: è un ex deportato che a distanza di anni è voluto tornare nei luoghi dove era stato internato. Subito, di fronte alle baracche e al filo spinato trasformati in museo, il flusso della memoria comincia a scorrere e i ricordi riaffiorano con il loro carico di dolore e di rabbia. Ritornano la sofferenza per la fame e il freddo, l'umiliazione per le percosse e gli insulti, la pena profondissima per quanti, i più, non ce l'hanno fatta. E come fotogrammi di una pellicola, impressa nel corpo e nell'anima, si snodano le infinite vicende che parlano di un orrore che in nessun modo si riesce a spiegare, ma insieme i tanti episodi di solidarietà tra prigionieri, di una umanità mai del tutto sconfitta, di un desiderio di vivere che neanche in circostanze così drammatiche si è mai perso completamente. -
Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana
Da una tra le più significative autrici di teatro emerse in Italia negli ultimi anni, la trilogia sulla famiglia siciliana formata da ""Carnezzeria"""", """"mPalermu"""" e """"Vita mia"""". Emma Dante nasce a Palermo nel 1967. Nel 1990 si diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica """"Silvio D'Amico"""" e nell'agosto del 1999 costituisce a Palermo la compagnia teatrale Sud Costa Occidentale. Tra i premi più importanti vince, con questa compagnia, il primo premio del concorso Premio Scenario 2001 con il progetto """"mPalermu"""". Nel 2002 e nel 2003 vince il Premio Ubu con gli spettacoli """"mPalermu"""" e """"Carnezzeria"""". La prefazione è di Andrea Camilleri."" -
Come gli S.S. Wanderers vinsero la coppa d'Inghilterra
Scandita dalle cronache pubblicate sul giornale locale, ""Sinderby"""" è la storia, redatta dal segretario del fan club, di come una squadretta di dilettanti di un piccolo villaggio dell'entroterra inglese riesce, partita dopo partita, ad aggiudicarsi la prestigiosa Coppa d'Inghilterra. Forte delle teorie calcistiche di Mr Kossuth, un professore profugo dall'Ungheria che, avendo fatto uno studio scientifico del gioco, è convinto di aver trovato i """"sette postulati"""" indispensabili per il successo, della generosità di Mr Fangfoss, un magnate locale con due mogli e un odio viscerale per tutti gli aspetti della vita moderna, che volentieri foraggia il club di cui è presidente, e dell'apporto decisivo di un ex giocatore professionista caduto in depressione che esce dal suo stato catalettico e ritrova tutta la grinta perduta, questo pugno di calciatori improvvisati gioca contro squadre di ben altra levatura e, senza perdersi d'animo e in maniera del tutto inaspettata, riesce a mietere vittoria su vittoria tra lo sbalordimento di tutti. E intorno a loro l'intera comunità si mobilita in una gara di solidarietà che dal campo si proietta nella vita di tutti i giorni, sostenendo coralmente un'impresa che viene considerata di importanza capitale per il buon nome di tutti."" -
Il privilegio di essere un guru
Un simpatico e presuntuoso dongiovanni che impiega tutte le energie e ogni minuto libero dal lavoro di infermiere per conquistare più donne possibili. Andrea Zanardi ha i suoi territori di caccia e i suoi infallibili sistemi: si aggira per il mercato con la calcolata goffagine di un single imbranato, abile a intenerire i cuori di floride casalinghe prodighe di consigli sulla spesa; è un entusiasta no global quando si tratta di sedurre una fotografa free lance durante gli scontri del G8 di Genova. L'impresa più ardua di Andrea inizia il giorno in cui incontra Maria, fanatica di prodotti biodinamici e cultrice di filosofie orientali: dovrà abbracciare alberi zeppi di resina per far sentire loro il suo amore e partecipare a una tre-giorni meditativa con un guru. -
La pulizia etnica della Palestina
Nel 1948 nacque lo Stato d'Israele. Ma nel 1948 ebbe luogo anche la Nakba ('catastrofe'), ovvero la cacciata di circa 250.000 palestinesi dalla loro terra. La vulgata israeliana ha sempre narrato che in quell'anno, allo scadere del Mandato britannico in Palestina, le Nazioni Unite avevano proposto di dividere la regione in due Stati: il movimento sionista era d'accordo, ma il mondo arabo si oppose; per questo, entrò in guerra con Israele e convinse i palestinesi ad abbandonare i territori - nonostante gli appelli dei leader ebrei a rimanere - pur di facilitare l'ingresso delle truppe arabe. La tragedia dei rifugiati palestinesi, di conseguenza, non sarebbe direttamente imputabile a Israele. Ilan Pappe, ricercatore appartenente alla corrente dei New Historians israeliani, ha studiato a lungo la documentazione (compresi gli archivi militari desecretati nel 1998) esistente su questo punto cruciale della storia del suo paese, giungendo a una visione chiara di quanto era accaduto nel '48 drammaticamente in contrasto con la versione tramandata dalla storiografia ufficiale: già negli anni Trenta, la leadership del futuro Stato d'Israele (in particolare sotto la dirczione del padre del sionismo, David Ben Gurion) aveva ideato e programmato in modo sistematico un piano di pulizia etnica della Palestina. -
La politica del ribelle. Trattato di resistenza e insubordinazione
Onfray riparte all'attacco dei valori della società occidentale con una nuova arma: la ribellione al potere costituito. L'elogio della sovversione potrebbe apparire quasi scontato in un pensatore come lui, sempre controcorrente, ma qui si tratta di una sincera apologia della disubbidienza: per Onfray è una forza insita nell'uomo, un insopprimibile desiderio di rivolta che si fa più impellente in un'era dominata dalla violenza come quella in cui viviamo. Guardando all'ultima grande esperienza di lotta collettiva che l'Europa ricordi, il '68, ci invita a recuperare lo spirito del Maggio francese per abbattere ""i bastioni del giornalismo, della televisione, delle gallerie d'arte, dell'editoria""""."" -
Storie di angeli
Stefano Venturi è il figlio che ogni padre vorrebbe avere: sereno, gentile ma di gran temperamento, bello come il sole e formidabile atleta. Qualunque cosa faccia gli riesce bene, talmente bene che diventa campione di tennis professionista, conquista la ragazza dei suoi sogni, e quando un celebre regista lo nota a un ricevimento, si spalancano per lui anche le porte del cinema. Stefano, in realtà, è un angelo ma non sa di esserlo, e queste sono solo alcune delle sue tante vite, che si susseguono in un gioco di sovrapposizioni oniriche, intrecciandosi nello spazio tra un sonno e un risveglio. Il ragazzo perfetto dalle mille speranze e infinite possibilità farà i conti col dolore incancellabile della perdita e l'ossessione del tradimento, conoscerà l'esaltazione degli applausi e del vero amore, ma anche la vergogna per un crimine imperdonabile, fino a guardare in faccia la morte. -
Il candidato
Un patto segreto fra i due partiti che si alternano alla guida del paese per truccare le elezioni. Una totale mancanza di regole che permette alle élite di arricchirsi sempre più. Una corruzione dilagante a ogni livello dell'amministrazione statale. Nel Candidato, Vidal pare analizzare, con il consueto sguardo critico, la politica americana dei giorni nostri. Eppure, la sua indagine non riguarda stavolta la contemporaneità, ma va a ritroso fino al 1876, ovvero alle celebrazioni per il centenario della fondazione degli Stati Uniti: fanfare, fuochi artificiali ed esagerate esibizioni di spirito patriottico nascondono in realtà torbidi intrighi politici. Sullo sfondo di un clamoroso scandalo - i democratici ""vendettero"""" la presidenza degli USA ai repubblicani, lasciando la Casa Bianca a Rutherford B. Hayes - viene narrata l'affermazione in società di Charlie Schuyler e di sua figlia Emma, da poco rimasta vedova del console statunitense a Parigi e per questo in cerca di marito nella New York che conta."" -
La fabbrica dei bambini
Dopo quasi vent'anni di assenza il dottor Hoppe ritorna nella sua cittadina d'origine in compagnia dei figlioletti: tre gemelli identici in tutto, anche nella loro anomalia Tisica. L'inatteso arrivo turba la vita del paese, quattro case incastonate tra le valli al confine tra Belgio, Olanda e Germania. Gli abitanti iniziano a spiare i movimenti della strana famiglia, a interrogarsi sull'assenza della madre, sul misterioso viavai di materiali da laboratorio, e sul bizzarro comportamento dei bambini, solitari, inespressivi, silenziosi. Col passare del tempo, all'interno della comunità la popolarità del dottore cresce grazie ad alcune guarigioni miracolose; ma il suo atteggiamento sfuggente e il mistero che aleggia intorno ai figli, sempre costretti tra le mura domestiche, alimentano voci sulla possibilità che siano affetti da una grave malattia. La sola presenza ammessa nella casa del medico è Charlotte, un'ex insegnante elementare che si dedica alla cura dei bambini, e che finirà per ritrovarsi al centro di una tela di ragno dalla quale non sarà possibile alcuna via di fuga. La fabbrica dei bambini è un romanzo sulla fragilità umana, sui tanti segreti e silenzi che accompagnano la nostra vita e, insieme, sulle imprevedibili conseguenze della ricerca e della sperimentazione scientifica. -
L' entità. La clamorosa scoperta del servizio segreto vaticano: intrighi, omicidi, complotti degli ultimi cinquecento anni
Il papato, una delle istituzioni più antiche del mondo, ha da sempre un doppio ruolo: autorità spirituale e religiosa e attore fondamentale della scena politica internazionale. E proprio per rafforzare il suo potere, nel 1566 venne fondato il servizio di intelligence pontificio: da allora fino ai giorni nostri, l'Entità e il suo controspionaggio, il Sodalitium Pianum, hanno secondo l'autore - assassinato re, capi di Stato ed esponenti dell'alta economia come Enrico IV di Francia o Roberto Calvi; preso parte a rivoluzioni, finanziato dittatori e appoggiato golpe; creato società segrete al cui interno sono stati pianificati ed eseguiti omicidi politici e traffici d'armi internazionali; organizzato la fuga di criminali di guerra nazisti e provocato crack finanziari. Tutto in nome di Dio e della fede cattolica e dietro mandato del sommo pontefice, secondo il motto ""per la croce e con la spada"""". Questo libro racconta cinque secoli di operazioni segrete dell'Entità, da Pio V a Benedetto XVI, soffermandosi in particolare sulle pagine ancora oscure della storia vaticana degli ultimi decenni (l'improvvisa e misteriosa morte di papa Luciani, l'attentato a Wojtyla, la gestione di Marcinkus dello IOR e il suo coinvolgimento nel fallimento del Banco Ambrosiano)."" -
L' ultimo indizio
Date, fatti, parole, e soprattutto nomi. Ogni cosa raccontata in questo libro è realmente accaduta. Il capo della Polizia Antonio Manganelli, Gilberto Caldarozzi e gli altri colleghi di Piernicola Silvis, funzionario della Polizia di Stato, sono i protagonisti autentici di questo ""diario dalla trincea"""" nell'anno cruciale della guerra tra lo Stato e Cosa Nostra, il 1992. I cadaveri di Falcone e Borsellino pesavano ancora freschi sulla coscienza collettiva del paese quando l'autore di questo racconto si trovò catapultato nell'indagine che portò alla cattura del numero due di Cosa Nostra, Francesco """"Piddu"""" Madonia intercettato quasi casualmente durante una sua breve trasferta in Veneto. Così, mentre l'indagine prosegue, la vita privata di chi racconta va a rotoli: c'è da pedinare, stare svegli, sudare freddo e avere paura, fino all'arresto del boss: un obiettivo sospirato che segnò l'inizio di una nuova speranza per il paese."" -
Maledetti colleghi
In un palazzo incastrato nell'unica strada semideserta di Manhattan, ingombra di giornali spinti dal vento come ""granchi giganti"""", un gruppo di impiegati consuma le proprie giornate nel terrore di perdere il posto. Si profilano licenziamenti a raffica, i """"californiani"""" stanno per acquisire la maggioranza delle azioni e corre voce che si venga mandati via a seconda delle iniziali del nome: le prime a cadere sono state le J, adesso pare tocchi alle K. Agli impiegati non resta che aggrapparsi alle sedie, alle scrivanie, ai terminali, nella speranza di restarvi ancorati, e imparare le virtù del reciproco odio. L'amicizia è bandita, la delazione corre sul sistema nervoso delle mail. Per chi invece decide di tenersi fuori c'è il trasferimento a una scrivania """"in Siberia"""", nella no man's land di un angolo dell'ufficio distante chilometri dagli ascensori. Il grande capo, intanto, interpreta la realtà per percentuali, s'istruisce su """"Il principe"""" di Machiavelli e costringe i suoi sottoposti a penose partite di softball; mentre Jack peregrina tra un cunicolo e l'altro massaggiando le spalle dei colleghi, Laars cerca su Google l'albero genealogico dei suoi antichi flirt e Crease cambia continuamente postazione così da rendersi introvabile, nel caso decidessero di licenziarlo."" -
La mia casa è lontana
Ambientato in Ohio all'inizio del Novecento, ""La mia casa è lontana"""" è la storia commovente e indimenticabile della dissoluzione di una famiglia. Ispirato alla vita della stessa Powell, ci narra le vicende della giovane Marcia Villard; delle sue due sorelle, Lena e Florrie; del loro padre, Harry, affascinante commesso viaggiatore sempre lontano da casa; della loro madre, Daisy, allegra e piena di risorse, che alleva da sola le figlie e le diverte con favole e canzoni, ma si ammala e muore prematuramente; della loro gretta e gelosissima matrigna, Idah Hawkins, che maltratta le bambine con sadica severità. Marcia, brillante e sensibile, scopre ben presto di avere una vera e propria passione per la scrittura, una vocazione che solo l'aiuto e l'affetto della zia Lois incoraggiano. E quando apprende che la matrigna ha bruciato tutte le sue composizioni e i suoi disegni, la ragazza, appena adolescente ma con un forte senso d'indipendenza, sale su un treno per Cleveland e se ne va, fermamente decisa a spezzare ogni legame e a lasciarsi il passato alle spalle."" -
Storytelling. La fabbrica delle storie
L'arte di raccontare storie è nata quasi in contemporanea con la comparsa dell'uomo sulla terra e ha costituito un importante strumento di condivisione dei valori sociali. Ma, a partire dagli anni Novanta del Novecento, negli USA come in Europa, questa capacità narrativa è stata trasformata dai meccanismi dell'industria dei media e dal capitalismo globalizzato nel concetto di storytelling: una potentissima arma di persuasione nelle mani dei guru del marketing, del management, della comunicazione politica per plasmare le opinioni dei consumatori e dei cittadini. Dietro le più importanti campagne pubblicitarie - e ancor più dietro quelle elettorali vincenti (da Bush a Sarkozy) - si celano proprio le sofisticate tecniche dello storytelling management o del digital storytelling. Questo è l'incredibile inganno ai danni dell'immaginario collettivo svelato da Christian Salmon nel libro, frutto di una lunga inchiesta dedicata alle numerose applicazioni del fenomeno: il marketing conta più sulla storia dei brand che sulla loro immagine, i manager si servono di aneddoti per motivare i propri dipendenti, i soldati in Iraq si allenano su videogiochi progettati da Hollywood, gli spin doctor descrivono la vita politica dei loro clienti come in un racconto. -
Chiamami Brooklyn
Nestor, un giornalista del ""New York Post"""", viene a sapere che il suo mentore e migliore amico, Gal Ackerman, è morto. Figlio di un volontario italiano delle brigate internazionali e adottato da una coppia di americani durante la guerra civile spagnola, Gal lascia dietro di sé un romanzo incompiuto, cui lavorava da tutta la vita, centinaia di pagine disseminate di appunti, annotazioni, ricordi di cui ha riempito i suoi quaderni, i suoi diari. Un'officina creativa dissestata e frammentaria con la quale, per tener fede a un tacito patto, Nestor è costretto a confrontarsi; e che, per uno strano gioco del destino, lo costringerà a rintracciare le orme dell'amico lungo un frastagliato crinale geografico che da New York lo condurrà a Coney Island, alle fumerie d'oppio di Chinatown, a Madrid, alla Toscana."" -
La bella economia. Storie, idee e protagonisti che possono cambiare la «scienza triste»
L'economia italiana non gode affatto di buona salute. Urge una radicale inversione di rotta e recuperare sobrietà. Ma l'economia sarà in grado di ritrovare una dimensione etica e, in senso allargato, la sua originaria bellezza? E cosa si intende quando si parla di bellezza applicata all'economia? E evidente che non ci si riferisce soltanto a settori produttivi quali moda, design, turismo, quanto piuttosto alla valorizzazione del lato umano della disciplina: operazione possibile solo se si esce, finalmente, dagli schemi chiusi dell'homo oeconomicus grezzo ed egoista in cui l'hanno relegata tanti manager, imprenditori, banchieri, giornalisti approssimativi. Quegli stessi meccanismi che hanno finito col rendere l'economia una ""scienza triste"""", secondo la definizione del filosofo scozzese Thomas Carlyle. Solo così i suoi protagonisti ritroveranno il gusto di interrogarsi, senza dogmatismi e con specchiata onestà intellettuale, su nuovi orizzonti di senso dell'economia. Come auspica anche Confindustria, infatti, si dovrebbe ripensare alla """"necessità di un cambio di mentalità e di nuove politiche culturali per le imprese, di nuove """"parole chiave"""" da sviluppare"""". E proprio in questa direzione che Francesco Maggio, economista esperto di nonprofit e di finanza etica, concentra la sua riflessione, delineando quale nuovo e decisivo ruolo spetti oggi alle imprese italiane."" -
Eutanasia della sinistra
La sinistra italiana è morta per sempre? E quando si è celebrato il suo funerale, il 14 aprile 2008, o due anni prima, quando in teoria aveva vinto le elezioni? O magari molti anni (e governi) fa? Una morte lenta e quasi voluta un'eutanasia appunto - o invece una violenta implosione che l'ha frammentata in partiti e fazioni, dividendo e scoraggiando irrimediabilmente i suoi elettori? Riccardo Barenghi spiega le ragioni della terribile débàcle che ha travolto PD e Sinistra Arcobaleno; per farlo, va a indagare gli errori, storici e recenti, di questa parte politica: la perdita di ideali, la mancanza di nuove idee, le tante scissioni, la debolezza delle leadership. Nella sua spietata analisi, arricchita da retroscena inediti, Barenghi individua le diverse cause del fallimento del centrosinistra: le incapacità di Prodi, le mire di D'Alema, le velleità di Veltroni, le ambizioni di Bertinotti... Tutta la sinistra quindi, quella moderata e quella radicale, è stata ugualmente incapace di capire quel che stava succedendo nel paese e di offrire un'alternativa efficace alla nuova ondata del berlusconismo. Ma cosa succederà d'ora in poi? Ci vorrebbe un'idea forte, capace di rimotivare quei milioni di persone ormai rassegnate alla sconfitta. Riusciranno a trovarla gli attuali leader del Partito Democratico e di quel che resta della sinistra, oppure bisognerà aspettare che un'altra generazione esca finalmente allo scoperto?