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Piccola storia del calcolo infinitesimale dall'antichità al Novecento
Il volume traccia la storia della nascita e dello sviluppo del calcolo infinitesimale dall'antichità ai giorni nostri, partendo dalle opere di Archimede, nelle quali, per la prima volta, viene trattato il problema del calcolo delle aree delle figure piane e dei volumi dei solidi. Gli studi di Archimede, seguiti, a distanza di un millennio, da quelli dei grandi geometri arabi, furono ripresi e ampliati in Occidente durante l'Umanesimo ed il Rinascimento. Nel Seicento furono le opere di Galilei, del matematico Bonaventura Cavalieri e di Evangelista Torricelli a dare strumenti innovativi per la determinazione di aree e volumi, mentre nuovi studi furono dedicati al problema delle tangenti da Réné Descartes, Pierre Fermat, Gilles Personne de Roberval. In seguito, i contributi di Newton e Leibniz, alla fine del Seicento, si rivelarono decisivi per la nascita del calcolo della derivata e per la sua utilizzazione per la ricerca di massimi e minimi o per la determinazione delle tangenti. -
Musical instruments as votive gifts in the ancient world. Atti del Convegno dell'Archaeomusicology Interest Group (AMIG) (Boston, 4-7 gennaio 2018)
Questo volume contiene gli Atti del primo convegno dell''Archaeomusicology Interest Group' (AMIG), nell'ambito del 119° incontro annuale dell''Archaeological Institute of America' (AIA), tenutosi a Boston, Massachusetts, dal 4 al 7 gennaio 2018. Gli autori dei contributi hanno discusso su come ogni strumento non sia un'unità isolata, ma una componente della performance musicale all'interno del culto, considerata essa stessa come un'offerta alla divinità nell'ambito della cerimonia rituale. Lo scopo della conferenza, e dei suoi Atti, non è solo quello di migliorare la nostra conoscenza degli strumenti come doni votivi, esplorando e discutendo i molti, diversi motivi per cui essi vengono dedicati agli dei, ma anche di studiare gli spettacoli musicali nelle culture antiche come una componente essenziale del culto e del rituale. -
Musical and choral performance spaces in the ancient world
Il volume esplora le testimonianze visive e archeologiche e le fonti scritte letterarie ed epigrafiche sulle esibizioni musicali e corali che erano una parte importante di molti culti e rituali eseguiti negli spazi e negli edifici architettonici del mondo antico. Agli autori è stato chiesto di indirizzare la propria attenzione alla musica e alla danza che si sono svolte non solo in ambienti musicali e sale destinate alla danza appositamente costruiti nei cortili esterni dei santuari, ma anche alle rappresentazioni lungo le strade processionali e intorno agli altari e alle statue di culto, nonché sulle scalinate monumentali e negli ambienti per i banchetti, in un contesto sacro. I contributi riguardano regioni diverse e un ampio arco cronologico; la maggior parte presenta materiale archeologico scoperto di recente o pubblicato qui per la prima volta. -
Storia e arte della Sicilia greca
A partire dalla fine dell'VIII secolo a.C. la Sicilia viene interessata dall'immigrazione greca, su una rotta diretta lungo le coste ioniche d'Italia verso lo Stretto e le coste orientali della Sicilia e il basso Tirreno. La storia coloniale greca in Sicilia presenta tre aspetti fondamentali: rapporti con le metropoli, rapporti con gli indigeni, sviluppo interno delle colonie. Sullo sfondo di questi aspetti il volume, basandosi sulle fonti storiche a disposizione (in primis Tucidide) e sui più importanti e recenti risultati della ricerca archeologica, e con un ricco apparato figurativo, analizza la storia e lo sviluppo della colonizzazione attraverso una ricognizione sistematica per argomento (scultura, architettura, urbanistica, ceramica, moneta) e su base topografica: l'autore segue infatti lo sviluppo delle più importanti fondazioni greche in Sicilia, in un arco temporale che parte dalle origini e si ferma alle porte della conquista romana. -
K. L. Reinhold. Am Vorhof des Idealismus. Atti del Convegno (Roma, 6-9 ottobre 2004)
Vengono qui presentati gli atti del Convegno internazionale su Karl Leonhard Reinhold, organizzato a Roma dal 6 al 9 ottobre del 2004, primo su Reinhold a svolgersi fuori dallo spazio linguistico tedesco, dopo quelli organizzati a Bad Homburg (1998) e a Lucerna (2002). Questa raccolta, come le precedenti, segnala già nel titolo un'attività di ricerca che si rivolge ancora alla generalità delle fasi attraversate dal pensiero del filosofo e dei temi toccati dalla sua filosofia. Se, quantitativamente, i contributi si rivolgono prevalentemente alla fase in cui Reinhold emerge come figura filosofica rilevante, dal rapporto con Kant alla elaborazione della teoria della rappresentazione e della filosofia elementare come momento autonomo e originale di approfondimento e fondazione della filosofia trascendentale, e ne sottolineano così il ruolo centrale nel dibattito filosofico sul criticismo, sono ormai stabilmente rappresentate anche le fasi successive della filosofia reinholdiana, dal confronto con l'emergere delle filosofie dell'idealismo fino al periodo maturo connotato dall'attenzione preminente per il linguaggio. Gli atti si aprono con alcuni saggi che discutono il rapporto di Reinhold con Kant, per passare ad altri riguardanti il confronto con Husserl. Un terzo nucleo di lavori poi mette a tema il versante più concreto e applicato della teoria della conoscenza, come momento di un'antropologia e psicologia passate anch'esse per diverse fasi. -
Il Bed and Breakfast. Requisiti e adempimenti per intraprendere l'attività. Con CD-ROM
Il Bed and Breakfast costituisce un'opportunità di reddito per l'ospitante, e la possibilità, per l'ospite, di soggiornare, a prezzi contenuti, presso una struttura che gli consente di sentirsi come in famiglia nonché di approfondire al meglio la conoscenza di usi e costumi locali. Il volume, in una seconda edizione arricchita dalla disciplina riguardante case e appartamenti per vacanze, costituisce una guida, regione per regione, su tutto quanto c'è da sapere - dai requisiti necessari agli adempimenti - per intraprendere questo tipo di attività, che può essere saltuaria e accessibile a tutti. Il taglio è pratico, a totale vantaggio dell'immediatezza; nel CD-Rom allegato, oltre all'utilissimo formulario, è contenuta la legislazione nazionale e regionale in materia. -
Le compravendite immobiliari
Se si pensa che, nel solo 2008, il settore immobiliare ha fruttato alle casse erariali circa 42,8 miliardi di euro (su un gettito complessivo valutabile intorno ai 300 miliardi), si comprende il perché dell' attenzione che legislatore e amministrazione finanziaria rivolgono al comparto in termini di misure riguardanti accertamenti e controlli. Gli aspetti impositivi (imposta di registro, ipotecaria, catastale, imposte sui redditi e Iva) e accertativi (accertamento analitico-induttivo e suoi principali presupposti) delle operazioni immobiliari diventano, in tal modo, elemento di assoluto rilievo della compravendita. Il volume ne analizza, con taglio pratico-operativo, le diverse problematiche in ordine ai soggetti coinvolti. In particolare, per quanto attiene alle società commerciali, ampio spazio è riservato alla classificazione degli immobili sulla base del rapporto con la gestione imprenditoriale, e agli immobili in costruzione su appalto. -
L' accusa
"Mentire mi è sempre riuscito più facile che dire la verità"""" esordisce la voce narrante di Joseph Antonelli, principe del foro di Portland, Oregon. Ma dopo che l'ultimo caso gli ha stravolto la vita costringendolo a rivedere la propria concezione di giustizia, ha preferito ritirarsi a cercare risposte nella saggezza dei classici. Solo il giudice Woolner, vecchio amico, poteva indurlo a rientrare in un'aula di tribunale, ma questa volta nei panni dell'accusa. L'imputato è un uomo di legge, il popolare viceprocuratore distrettuale, accusato di essere il mandante dell'omicidio della moglie. È lo stesso sicario a rivelarlo. Dice la verità o è solo un estremo tentativo di salvarsi la pelle?" -
Il caso dei cioccolatini avvelenati
Un pacchetto viene recapitato al Raimbow Club di Londra. È indirizzato a Sir Eustace Pennefather, uno dei soci, e contiene una scatola di cioccolatini, omaggio della famosa ditta di dolciumi Mason & Sons. Ma lo scorbutico Sir Eustace detesta i cioccolatini e così li regala a un altro membro del club, Graham Bendix, che ha appena perso una scommessa con la moglie la cui posta in palio era proprio una scatola di cioccolatini. Bendix torna a casa, li offre alla moglie, ne mangia un paio anche lui e, nel primo pomeriggio, esce. Poche ore dopo la donna muore. Avvelenata. Chi è stato? Scotland Yard non riesce a venire a capo dell'enigma e allora Roger Sheringham propone ai sei membri del Circolo del Crimine, di cui è fondatore e presidente, di provare a scoprire il colpevole. Tutti si cimentano nell'impresa e tutti arrivano a una conclusione: sei diverse soluzioni, sei diversi colpevoli, ma tutte assolutamente possibili. -
Il problema della cella n°13
Il professor Van Dusen, soprannominato ""la Macchina Pensante"""" per la sua capacità di trattare qualunque problema come un'equazione matematica, è alle prese con una sfida impossibile: evadere da una cella di massima sicurezza usando solo il cervello. Solide sbarre di ferro alla porta e alla finestra, spesse mura di pietra, nessun contatto col mondo esterno, una sorveglianza asfissiante, perquisizioni continue. Com'è possibile che la Macchina Pensante riesca a vincere la sfida?"" -
L' uomo nella cuccetta n. 10
A bordo della carrozza Ontario, un giovane avvocato sta tornando da Pittsburgh a Washington per portare importanti documenti in grado di incriminare un astuto falsario. Quando è ora di dormire trova la sua cuccetta, la numero 10, occupata da un uomo ubriaco profondamente addormentato, così si distende su quella accanto. Al risveglio scopre che i documenti sono scomparsi e che gli abiti che aveva riposto con cura sono stati sostituiti con quelli di un altro. Non solo: l'uomo della cuccetta numero 10 non è più ubriaco, ma morto assassinato. -
La strana fine di Mr. Benedik
Non succede molto spesso che una compagnia di assicurazioni si veda consegnare, stipate in due grossi e pesanti sacchi, 287.499 banconote da una sterlina. E il tutto accompagnato da un biglietto anonimo con l'indicazione ""Questo è il saldo. Con molti ringraziamenti"""". Eppure così comincia, o meglio finisce, uno dei più intriganti e bizzarri romanzi dell'età d'oro del giallo (siamo nel 1930) scritto da Philip MacDonald. E per scoprire perché termina in questo modo, dobbiamo ripercorrere la storia di E X. Benedik, proprietario della Rynox, una società sul punto di spiccare il volo verso straordinari successi (o di fallire miseramente), nonché del perfido Mr. Marsh, il crudele personaggio che semina il terrore nei malcapitati in cui si imbatte."" -
Le mani di Mr. Ottermole
Qual è il più bel racconto giallo di tutti i tempi? Difficile a dirsi, eppure quasi mezzo secolo fa, in piena epoca d'oro del mystery, due maestri del genere, Ellery Queen e John Dickson Carr, decisero di dare una risposta a quel quesito. Presero carta e penna e domandarono ad amici editori, colleghi scrittori, critici letterari e librai di indicare quali fossero, a loro avviso, i migliori racconti gialli mai scritti. I titoli segnalati dai 12 giurati, tra cui gli stessi Queen e Carr, furono 83. Il vincitore, con 8 voti, fu ""Le mani di Mr. Ottermole"""" dell'inglese Thomas Burke, che superò di due voti """"La lega dei capelli rossi"""" di Sir Arthur Conan Doyle, """"La lettera scarlatta"""" di Edgar Allan Poe e """"Il caso vendicatore"""" di Anthony Berkeley. Forse, nel corso del tempo, qualcuno avrà cambiato idea, ma non Ellery Queen che, a distanza di anni, ribadì il suo entusiastico giudizio con una definitiva quanto lapidaria affermazione: """"Nessun racconto più bello è mai stato scritto. Punto"""". E allora accingiamoci a seguire il passo stanco di Mr. Whybrow che a Londra, in una fredda sera di gennaio, sta tornando a casa. E mentre cammina, Mr. Whybrow pregusta il tè caldo che lo aspetta e immagina il fuoco che scoppietta nel camino. Non manca molto, ormai, già intravede le finestre della sua abitazione, ma non sa che poco più avanti..."" -
L' enigma dell'alfiere
"L'enigma dell'alfiere"""" è il quarto dei dodici romanzi nel quale compare l'investigatore dilettante Philo Vance, un personaggio pomposo e balordo, ma anche elegante, raffinato, coltissimo (le sue conoscenze sono praticamente illimitate e spaziano nei campi più disparati), poliglotta: Vance è un signore ricchissimo che per puro hobby si diletta a risolvere, prendendosi gioco della polizia, misteri apparentemente inspiegabili. Come per esempio quelli raccontati nell'""""Enigma dell'alfiere"""" a cominciare dalla morte del signor Joseph Cochrane Robin, ucciso da una freccia scoccata da un arco poco dopo essersi incontrato con il signor Sperling. Un delitto privo di senso, per tutti tranne che per Vance il quale scopre subito un curioso collegamento." -
Molto bene, Jeeves
"Ora che il mio nome appare sul frontespizio insieme a quello di P. G. Wodehouse, non ho altre ambizioni letterarie"""". Così disse qualche tempo fa Christopher Hitchens, il noto scrittore e giornalista angloamericano recentemente scomparso, a proposito della sua introduzione a una nuova edizione della """"Stagione degli amori"""". Come Evelyn Waugh prima di lui, Hitchens considerava Wodehouse il Maestro e la quintessenza dell'umorismo inglese, ma soprattutto il creatore di un incantevole mondo di fantasia che avrebbe continuato ad affascinare e divertire generazioni. Basta scorrere questa celebre raccolta di racconti del 1930, che vede protagonisti l'imbranato giovin signore Bertie Wooster e il suo fidato e intelligentissimo maggiordomo Jeeves, per dichiararsi d'accordo. Chiunque o qualunque sia la causa dei guai di Bertie, la giovane Bobbie che dà via l'amato terrier della temibile zia Agatha o la furia di un cigno particolarmente stizzoso; un vecchio preside con l'autorevolezza di un vigile urbano o la pericolosa infatuazione dell'amico Tuppy per una cantante lirica grande come l'Albert Hall, il buon Jeeves anche stavolta è pronto a venire in suo soccorso e a risolvere la situazione con una delle sue trovate geniali (pur continuando a deplorare i gusti in fatto di vestiario e arredamento del suo datore di lavoro)." -
Stasera jazz. Ediz. illustrata
Arrigo Polillo ha avuto la ventura, per circa quarant'anni a partire dal secondo dopoguerra, di incontrare i grandi maestri del jazz e di organizzare le loro esibizioni in Italia. Questo volume pubblicato per la prima volta nel 1978, offre una rievocazione scandita da una serie di ritratti illuminanti, arricchiti dalle fotografie scattate in quegli anni dal figlio Roberto. ""Hai conosciuto John Coltrane?"""". """"Sì? E che tipo era?"""". Non so quante volte mi sono sentito rivolgere domande simili; solo il nome varia di volta in volta. Non che i miei interlocutori volessero da me uno studio psicologico; si accontentavano di molto meno. Anche di sapere se il Tale è antipatico o simpatico, se è intelligente o tonto, se è gentile oppure no. Ho sempre cercato di rispondere come meglio potevo alle domande che mi venivano rivolte, ma alla fine mi sono dovuto chiedere: perché non rispondere una volta per tutte per iscritto, e cioè con un libro? Queste pagine sono nate così. In esse ho cercato di scrivere un rapido diario di quarant'anni vissuti in mezzo al jazz, e più precisamente fra le quinte del jazz. A costo di sorprendere qualche famoso jazzman in pigiama."""" (Dalla prefazione di Arrigo Polillo)."" -
L' uomo nel quadro
In una fredda giornata di gennaio Oliver si reca da Londra a Cambridge per far visita a un suo vecchio professore d'università, Theo Parmitter. Il programma è d'incontrarlo nel tardo pomeriggio, cenare insieme e poi fare quattro chiacchiere davanti al camino con in mano un buon bicchiere di whisky. Il giorno successivo Oliver avrebbe visto un altro paio di persone, dopodiché sarebbe ritornato a Londra. La cena era stata deliziosa e ora, nel confortevole studio del professore, i due stavano chiacchierando. ""Ti andrebbe di ascoltare una strana storia?"""", propone a un certo punto Theo. E la storia è davvero strana. C'è un quadro, un dipinto a olio appeso al muro della stanza, che mostra una folla di uomini e donne, a Venezia, durante il carnevale. Alcuni sono in maschera, altri no; davanti a loro si apre il Canal Grande. E' un quadro della metà del 1800 acquistato da Theo a un'asta, un quadro che qualcuno, arrivato colpevolmente in ritardo, ha cercato disperatamente di riacquistare, senza risultato, dal professore. Da allora il dipinto si trova lì, in quello studio, non è mai stato spostato. Non è di straordinaria bellezza, eppure ha una forza che impedisce a chiunque di distogliere lo sguardo dai personaggi dipinti. Da uno, in particolare; c'è un uomo, infatti, tra quella folla lungo il Canal Grande, che cambia sembianze. E non è una leggenda: è la verità."" -
La maledizione dell'arpa
Mr. Daben, un ricco americano di nobili origini irlandesi, è il proprietario di un'antichissima arpa che fin dai tempi più remoti viene passata di padre in figlio come simbolo delle tradizioni e dei valori dell'illustre casata. Lo strumento è conservato in una teca nella biblioteca dei Daben, un locale di cemento animato senza finestre e con un'unica porta d'acciaio che viene azionata mediante un interruttore la cui ubicazione è nota solo al padrone di casa. Tante precauzioni sono giustificate dal fatto che esiste una profezia del XII secolo secondo la quale se l'arpa verrà sottratta al suo legittimo custode per tre volte, la sua stirpe si estinguerà. Ed ecco che una notte il cimelio scompare dalla stanza. Così Daben si rivolge a Trevis Tarrant, un investigatore dilettante che si occupa solo dei casi più stravaganti, perché faccia luce sul mistero, ma poco dopo il suo arrivo nella vecchia dimora di famiglia questi viene informato che l'arpa è miracolosamente riapparsa nella teca. Tutto finito, dunque? Niente affatto: la profezia con il suo funesto messaggio potrebbe ancora avverarsi. -
Discesa fatale
Sir Tallant, magnate dell'editoria, è stato ucciso da un proiettile alla testa mentre era nel suo ascensore privato nel Temple, il palazzo dove ha sede la sua casa editrice. Vi era entrato da solo, al quinto piano, e l'ascensore non si era fermato fino al pianterreno. All'apertura delle porte, nessuno aveva avuto la possibilità di avvicinarsi alla cabina, eppure l'arma del delitto non si trova. Toccherà a una strana coppia di investigatori, l'ispettore capo David Hornbeam di Scotland Yard e il bizzarro quanto geniale medico legale e criminologo dottor Horatio Glass, sciogliere l'enigma anche grazie a una serie di piccoli indizi apparentemente privi d'importanza come, per esempio, una scatola di cioccolatini. -
Fiducia tradita
L'invito era arrivato dalla segreteria, e l'avvocato Joseph An-tonelli aveva cortesemente declinato. Poi era stato lui in persona a chiamare e a insistere perché intervenisse alla cena degli ex alunni della Harvard Law School. E siccome ""lui"""" era Thomas Browning, il compagno di corso che non vedeva da molti anni ma anche il vicepresidente degli Stati Uniti, Antonelli aveva ceduto. Così era tornato a New York, all'Hotel Plaza, dove non metteva piede dalla vigilia di Natale del 1965. Quel giorno, l'al-lora fidanzata di Browning era morta cadendo da una finestra dell'ottavo piano durante una festa con gli amici, e ora lui si trovava nei guai proprio per quella vecchia storia. Browning era il candidato ideale per suc-cedergli alle prossime elezioni. Ma gli avversari politici avevano trovato il modo per bloccare la sua corsa alla Casa Bianca. Dopo quasi quarant'anni da quel tragico volo, il caso era stato infatti riaperto e uno dei partecipanti alla festa, Jimmy Havi-land, era stato accusato di omicidio, un omicidio che Browning aveva dunque contribuito a insabbiare. Un solo avvocato, in nome dell'amicizia, in nome della giustizia, poteva forse salvare entrambi: Joseph Antonelli.""