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Strappi
"Questa poesia aspira alla conoscenza del mondo; e un assetto che appare innanzitutto descrittivo tende poi a risolversi, nei momenti più felici e sia pure per squarci, in una facoltà di conoscere e di dichiarare. Così avviene del valore inseguito - valore della vita universale e della propria vita -: continuamente tentato secondo la sfida del pessimismo e dell'introversione depressiva; ma poi infine suscettibile di qualche attribuzione positiva, di qualche certezza: a partire da minime relazioni umane, da apparizioni numinose del mondo naturale, dal brillare incoraggiante del pensiero e dalla pratica stessa della poesia."""" (Pietro Castaldi)" -
Masterà
Storie brevi e forti, un viaggio dentro una Russia di inizio millennio che cambia troppo in fretta per l'occhio stanco dell'Occidente. In uno scenario coinvolgente convivono esplosivamente sedicenti meccanici, geniali accordatori di pianoforte, banditi arrembanti, risolutori di problemi, fantasmi di scrittori, scrittori fantasma, donne dalla sconvolgente bellezza, cacciatori di mogli, occidentali senza scrupoli, bigliettaie eroiche, seducenti millantatrici, turisti del sesso, tram sfasciati, automobili lussuose, ingegnosissimi scarafaggi, magnifici palazzi imperiali e altro. -
Nessuno
"Nessuna effusione sentimentale o abbandono alla confessione, nessun bel canto lirico, e neppure nessuna fede nella poesia o nella sua capacità di salvazione - foss'anche quella, """"malgrado tutto"""", che sotto la forma paradossale del gioco linguistico si compiace della propria """"testualità"""". La poesia, per Massimo, è semplicemente un luogo in cui tutto è degno di essere considerato se stessi quanto il mondo - da prospettive diverse che, relativizzandosi le une con le altre, misurano la relatività delle cose stesse (compresa la poesia)."""" (Petr Král)" -
Gardo Mongardo
"Solo al prossimo giro valuterò se rientrare, se imprigionare il mio polso di nuovo al vostro orologio."""" Gardo Mongardo fugge. Fugge da una banda di spacciatori. Fugge da sé. Bologna, Parigi, Rio, Bahia, Cannes, Barcellona. E poi New York, Las Vegas, Città del Messico, L'Avana: tra lo sfavillio di un party con i divi di Hollywood e squallidi ostelli, tra droghe e pietre preziose, tra inferno e redenzione. L'alcol e il sesso come strumenti per interpretare il mondo e capire i mille personaggi che incontra. L'odissea di un uomo solo, alla ricerca di sé e degli altri. Un romanzo innovativo e rivoluzionario, che coniuga la letteratura alla vita." -
Mordi e fuggi. 16 racconti per evadere dalla taranta
Il mito della taranta dato in pasto alla penna di 16 scrittori e un antropologo. Racconti dissacranti, psichedelici, acidi, ironici, struggenti che affondano le radici nel folklore per raccontare la magia di un morso che ancora oggi avvelena l'anima e il corpo. -
Taglio di mondo
"Lo spessore progettuale di questi versi sembra dirigersi in modo compatto verso una implicita contestazione del canone. Contro l'attitudine alla riconferma di un compito consolatorio della poesia, Gilberto Isella sembra inasprire i caratteri di alterità di quello che in tempi non lontani poté essere un discorso affrancato e orgoglioso, con la sua essenza di luogo di custodia della contraddizione, dell'apertura di una parola contro. Qui il discorso si arma, e letteralmente confligge, contro quel senso comune che da molte parti si vorrebbe fosse il collante convenzionale e trasversale che unisce il male e il bene, il buono e il cattivo."""" (Giorgio Luzzi)" -
Il mio pianoforte azzurro
La prima edizione di ""Mein blaues Klavier"""" apparve a Gerusalemme nell'estate del 1943. Else Lasker-Schüler riunì testi scelti in massima parte fra le liriche scritte durante l'esilio in Svizzera e in Palestina e li presentò in questo suo ultimo libro a stampa, quasi """"dono"""" di parole sospese al """"filo della vita"""" nell'atto del congedo e insieme gesto non esaurito di libertà. Attraverso la chiave di volta dell'azzurra """"tastiera spezzata"""", filtrano nella lingua della poesia armonie non perdute, timbri """"sulamitici"""" e appassionati, tessiture liriche perfette, allusive di rispondenze esistenziali e religiose."" -
Oltre le scuole invisibili
Questo volume raccoglie gli scritti già comparsi in Le scuole invisibili e altri nuovi che lo arricchiscono e completano. L'autore offre ben 467 schede con materiali di puntuale approfondimento su leggi e tematiche legate al pianeta scuola in tutti i suoi profili. Ecco un testo di rilevante utilità per gli operatori scolastici di ogni ordine e grado nonché di grande godibilità per chi più semplicemente è curioso di ciò che avviene nel mondo della scuola. -
Che canti. Il mito di Ernesto Guevara nella musica
Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Raf, Daniele Silvestri, Loredana Bertè, The Gang, Paolo Pietrangeli, Ivan della Mea e molti altri raccontano il loro rapporto con la figura di Ernesto ""Che"""" Guevara, la sua influenza sulla loro musica e il motivo che li ha spinti a dedicargli una canzone. Quello che emerge è il profilo popolare del mito di Guevara, mito che è rimasto intatto a quarant'anni dalla sua morte."" -
Sull'altopiano. Racconti e prose (1942-1954) con un'appendice di inediti giovanili
Cuori semplici ma ricchi di umanità, donne in qualche misura detestabili, personaggi grotteschi la cui rabbia si trasforma in involontaria ironia sono alcuni dei protagonisti di questi racconti che tracciano il percorso narrativo di Zanzotto. Emerge, da questa raccolta, la capacità dello scrittore di cogliere gesti quotidiani ma in qualche misura rivelatori che riescono a concentrare in sé il significato di una vita. Al centro di tutte le storie, c'è il paesaggio, quello familiare a Zanzotto, che in alcuni racconti prende il predominio assoluto della scena avvolgendo e sublimando amori e affetti. -
Ci sarà tempo ancora
"Un libro composito. Raccoglie prose e versi. Un'unica voce lo conduce, lo significa. È insieme una narrazione e una testimonianza. Muove da un passato nemmeno remoto, se nel lettore suscita domande, rinnova emozioni. Accoglie un presente di affetti e di attese, di rese alla malinconia e di una appassionata attenzione all'esistenza. È il libro di una donna che si nutre da sempre di un forte amore per la vita. Qui sentiamo fervore e tensione, e altro, molto altro..."""" (Elio Pecora)" -
Archivio rosso. Gli anni dell'utopia
In questi cinque capitoli autobiografici c'è accanto alla ricostruzione storica la forza delle idee, le illusioni, le lotte, l'impegno civile, l'internazionalismo proletario, le piccole vittorie, le grandi sconfitte di un'intera generazione e di una stagione di speranze. Questo archivio della memoria è un messaggio per il lettore di oggi che si avvia ad una società senza ideologie. Scrive nella prefazione Luciana Castellina: ""Queste pagine sono straordinarie letterariamente, innanzitutto; e poi anche per lo squarcio di realtà storica che ci restituiscono""""."" -
Butterfly
"L'amore è l'unica cosa vera dell'esistenza. Anche quando sembra finito, esso continua a vivere nell'aria che respiriamo"""": questa massima che può essere il filo conduttore del romanzo, si adatta a tutti e tre gli atti con tre prologhi e tre finali di una storia d'amore tra l'Italia e il Giappone. Il sole in Occidente, la luna in Oriente, l'eclisse che fonde gli amanti e i paesi sono elementi vitali. Una sottile ironia aleggia nelle pagine senza alterare l'atmosfera che rimane fra reale e surreale. Un glossario dei termini giapponesi utilizzati chiude il libro." -
Il suono delle sfere
La limpidezza del metro classico si unisce, in queste poesie, ad un'adesione alla realtà fortemente sentita e comunicata. Il reale è la natura con i luoghi, gli oggetti, gli animali e insieme gli affetti che non consumano il senso di una vita irrisolta, il dolore accanto al sorriso, l'io, il tu, il noi. -
Formazione del bianco
In queste poesie il punto d'arrivo e di partenza è il bianco: un po' avvertito, in negativo, come già presente, un po' presentito e auspicato, in positivo, come condizione veniente. Bisogna fare il bianco, bisogna fare piazza pulita del sé anteriore, bisogna che ""l'immagine del mondo in noi scompaia"""" perché una rinascita sia possibile."" -
Le dissenzienti. Narrazioni e soggetti letterari
Pensare la letteratura come dissenso significa riconoscerle la funzione di rappresentazione delle soggettività nelle forme del racconto, spazio ed esercizio di libertà. Non significa connotare la letteratura come militante, ma sollecitarne la criticità di contenuti e l'alterità di forme rispetto ai canoni di cultura e di stile prevalenti. I saggi scritti per questo volume leggono le forme e le figure del dissenso, che si profilano nei testi di autrici del Novecento in Europa e Stati Uniti, quali pratiche di pensiero efficaci da contrapporre alle tendenze regressive in atto, senza rinunciare a una stretta contestualizzazione che sola può dare significato alle modalità e idealità del dissenso narrato. -
Elegia planetaria
In questa raccolta l'elegia che marca il titolo, così come la prima e predominante sezione del libro, in conformità con un procedimento che caratterizza molti autori del Novecento, più che per il richiamo o la ripresa di un forma classica, vale come indizio e sintomo di una dimensione poetica più generale, segnata da un distacco patito, da una osservazione della realtà che sospinge il gesto dell'autore al margine, o lo colloca di sguincio, fra le pieghe di un argomentare ironico e amaro, intorno a un pensiero che si mantiene sul bilico e nel solco di una ""pelle ferita / fiorita""""."" -
Musica e turismo nella Venezia contemporanea
I modi d'uso del repertorio musicale colto sono, oggi più che mai, tra loro differenti. La possibilità di utilizzare una medesima musica in ambiti diversi è favorita dalla modificabilità dei meccanismi di ideazione, organizzazione, realizzazione e fruizione dell'evento musicale. Questo libro fa riferimento a uno specifico genere di esecuzioni: i concerti per turisti a Venezia. In essi migliaia di spettatori assistono a interpretazioni di composizioni del più noto repertorio settecentesco e ottocentesco. L'analisi del caso veneziano mette in luce tendenze e abitudini caratteristiche della maniera di proporre e fruire la cosiddetta musica classica. -
Codice a barre
Nell'opera è descritta un'amnesia che diviene progressivamente e ineluttabilmente perdita d'identità, deriva personale. Ma anche l'universo circostante vacilla e crolla: spot deliranti, il tatuaggio di un codice a barre segnalano e additano la deviazione, il naufragio della ragione collettiva. -
Amori
Questa piccola rapida antologia di brani, tratti dalle opere di Raffaele La Capria, può essere letta come un'amorosa inchiesta sulle tante facce con cui l'amore si presenta nelle diverse età della vita, dalla ""prima volta"""" in poi. Ironia e malinconia, e a tratti un senso di estraneazione, percorrono questi brevi racconti in forma di apologo che rendono con una scrittura molto semplice situazioni a volte molto complicate e riassumono in modo illuminante trame e percorsi interiori, nuclei narrativi che si dilatano nell'immaginazione del lettore.""