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Da Torino a Roma. Ventitré anni di viaggio. Alfabeto di Pasquino compilato da Teja (rist. anast. 1871)
Straordinario documento del Risorgimento disegnato da Casimiro Teja, il più graffiante e arguto caricaturista dell'Ottocento piemontese, il raro esemplare di proprietà dell'Istituto per i beni marionettistici e il Teatro Popolare fu esposto nelle mostre promosse dal Consiglio regionale del Piemonte ""Gianduia, da burattino a simbolo del Piemonte"""", presso la Biblioteca del Consiglio regionale, e """"Dalla Storia alla Satira"""", presso l'Archivio di Stato di Torino. È riproposto a cura dall'Istituto stesso, del Centro studi piemontesi e del Consiglio regionale del Piemonte in edizione anastatica, con note storico-biografiche introduttive."" -
Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. Memorie della reggenza. Con CD-ROM
Il volume rielabora la biografia di Maria Giovanna Battista e ne rilegge l'epoca, ponendo in luce i veri meriti e ruoli della sovrana, che qualche storico del passato ha travisato, talora influenzando il giudizio di studiosi successivi. Il libro è corredato da approfondimenti storici, biografici e da un vasto apparato critico e costituisce un importante contributo alla storia del Piemonte e degli Stati sabaudi nel Seicento. Prefazione di Gustavo Mola di Nomaglio, Introduzione di Giuseppe Lantermo di Montelupo. -
La città in tasca. Un secolo di almanacchi Palmaverde dalla collezione di Giuseppe Pichetto
Catalogo di una piccola ma suggestiva mostra degli ""Almanacchi Palmaverde"""", annuario del Regno Sardo pubblicato annualmente dal 1722 al 1888, ricchi di informazioni amministrative, ma anche di dati su abitudini, usi, credenze del tempo, ora costituiscono una sorta di piccola enciclopedia di storie locali. In catalogo, saggi di Lodovica Braida, Clelia Arnaldi di Balme, Francesco Malaguzzi, corredati da un ricco apparato di fotografie a colori."" -
A pont cros
Raccolta di poesie in piemontese, con traduzione in italiano, di Elisa Revelli Tomatis pubblicata nella nuova serie della Collana di Letteratura Piemontese Moderna, diretta da Giovanni Tesio. Il libro si divide in cinque sezioni, ma è tutto ""a pont cros"""" - come è detto nel titolo e ripetuto alla fine nella bellissima Scatolëtta 'd tòla, vera piccola silloge dell'intera raccolta, che ne rivela al lettore il segreto, l'accordo delicato che come per incanto continuamente viene ad instaurarsi fra l'intreccio dei fili sottesi alle figure e alle emozioni nel loro vicendevole richiamo. Libri come questo stanno a dimostrare l'alta dignità letteraria che la poesia dialettale, feconda di valori e temi della tradizione in rinnovati accenti, nel disvelare il suo volto può raggiungere."" -
Storia dalle origini ad oggi di Piazza Savoia e le sue quattro isole nel terzo ingrandimento di Torino verso Occidente
Domenico Bo racconta la storia delle quattro isole intorno a Piazza Savoia; storia urbanistica dal primo progetto di Michelangelo Garove, all'inizio del Settecento, a quello definitivo di Filippo Juvarra; ma anche storia di istituzioni (l'Orfanotrofio Femminile, il collegio dei Barnabiti), di nobili famiglie (Saluzzo-Paesana, Provana, Falletti di Barolo, Martini di Cigala) che costruirono i palazzi, e storie di gente minuta che ha popolato le botteghe, i laboratori artigiani e le case d'affitto. Tutto illustrato da molte fotografie in gran parte originali. Il libro interesserà sia gli studiosi per la documentazione di prima mano utilizzata, sia il comune lettore per un racconto nel quale è evidente l'affettuosa consuetudine di chi fra quelle isole ha trascorso una vita. -
Utrecht 1713. I trattati che aprirono le porte d'Italia ai Savoia
Atti del convegno tenutosi a Torino nel 2013: 45 saggi affrontano il tema del consolidamento degli stati Sabaudi sul versante italiano sotto gli aspetti militari, politici, sociali, diplomatici, nonché della storia dell'arte e dell'architettura. Anche grazie alle ricerche d'archivio, alle notizie inedite, all'analisi critica e alla sintesi bibliografica il volume costituisce una pietra miliare per la storia sabauda del Settecento. -
Corografia della città e provincia di Pinerolo (1800)
Ristampa anastatica del volumetto edito nel 1800 dalla Stamperia Pane e Barberis di Torino, opera di Giovanni Lorenzo Amedeo Grossi redatta ""in seguito a diligenti ricerche ed esatte informazioni prese localmente"""" negli ultimi anni del Settecento. Grossi analizza """"città, borghi, terre, villaggi, casali e vile di Pinerolo e dintorni mettendo in luce le caratteristiche fisiche, le colture, le attività artigianali, le strade, non ignorando di ogni paese gli edifici civili e religiosi di prestigio, il numero degli abitanti, i nomi dei proprietari feudali e quelli dei professionisti di attività liberali. Ne risulta un libro ancora oggi di piacevolissima lettura, spunto per interessanti considerazioni sui problemi di ieri, purtroppo in molti casi ancora attuali. Il volume è corredato da una """"Carta corografica della Provincia di Pinerolo"""" disegnata dallo stesso Grossi."" -
Documenti sonori. Voce, suono, musica in archivi e raccolte
Il volume, che raccoglie 65 saggi di 87 autori, si propone come il più ampio e aggiornato testo sugli archivi e documenti sonori in ambito nazionale. La prima parte del libro, Beni sonori e ambiti di ricerca, è dedicata prevalentemente a questioni istituzionali e metodologiche. I documenti sonori vengono esaminati sia dal punto di vista delle attività di tutela del Ministero della Cultura, sia da quello dell'indagine condotta dalle diverse discipline. La seconda parte, Strumenti tecnici e supporti, offre al lettore - anche non specialista - le conoscenze di base per orientarsi nelle tecniche della registrazione e riproduzione del suono, non trascurando i necessari riferimenti storici. Le ultime due parti, Esperienze in Piemonte ed Esperienze in Italia accolgono molteplici interventi di istituzioni e associazioni culturali, di archivi, biblioteche e musei di enti pubblici e di singoli ricercatori. Ne risulta un ricchissimo mosaico di attività e un patrimonio di documenti sonori di straordinario valore. -
Conversation pieces. Voci e istantanee dall'Archivio di famiglia. Vita politica, diplomatica e militare tra il 1865 e il 1965. Ediz. illustrata
L'autore, Edoardo Daneo, ha estratto dall'archivio ereditato dai suoi genitori duecento fotografie che ritraggono non solo loro e i rispettivi familiari, ma soprattutto eventi e panorami politici, militari e culturali nei quali essi furono coinvolti o comunque presenti da metà del XIX a metà del XX secolo. Fissati gli estremi di tale periodo, da un lato gli anni del passaggio dal dagherrotipo alla fotografia e dall'altro il 1965, anno di ritiro di suo padre Silvio dalla carriera diplomatica, ha ordinato le fotografie in sequenza cronologica (per quanto possibile), corredandole con didascalie e illustrando ciò che accadeva tra quegli anni con appunti, discorsi, e più di duecento lettere autografe tratte dallo stesso archivio. Ne è emersa una raccolta d'immagini che somiglia, per certi aspetti, alle quadrerie private inglesi che presentano i membri di una famiglia impegnata in viaggi, battute di caccia o incontri curiosi; grandi ritratti che meritano una spiegazione da parte dei proprietari e che sono chiamati ""Conversation pieces""""."" -
Matteo Olivero. La formazione, i temi, la fortuna
Quando, alla fine degli anni Novanta, la Camera di Commercio di Torino ha acquistato palazzo Birago di Borgaro, ha avviato i lavori di ristrutturazione e restauro grazie ai quali è stato restituito alla città uno tra i più importanti tasselli del suo patrimonio culturale e un sapere che, con questo volume, è ora consegnato alla pubblica lettura. L'edificio, un elegante fabbricato settecentesco nel centro di Torino, venne commissionato da Augusto Rensato Birago di Borgaro, comandante supremo dell'esercito del Regno di Sardegna a Filippo Juvarra, architetto a lungo impegnato a servizio di sovrani, illustri prelati e insigni famiglie. L'accurata indagine documentaria, presentata in queste pagine, ricostruisce l'approccio juvarriano alle fabbriche civili e i cantieri successivi, con altri progettisti e maestranze impegnati nell'integrazione e poi conservazione e valorizzazione di un palazzo che nell'Ottocento venne aggiornato al nuovo gusto decorativo negli interni. In apertura sono ricostruite le vicende della Camera di Commercio fin dai suoi primi passi. In parallelo la storia della famiglia Birago tra Milano, Torino e l'Europa. -
Il castello di Moncalieri. Una presenza sabauda tra corte e città
Questo volume è il primo che si proponga di raccontare la storia del Castello dalle origini al 1926, quando terminò definitivamente le funzioni di residenza. Storici, storici dell'arte e dell'architettura hanno lavorato insieme per costruire un volume che racconti la vicenda del Castello con un esito unico nel pur ricco panorama della produzione editoriale sulle residenze sabaude. Sospeso fra echi di medioevo e un Risorgimento di cui restano le poche sale sopravvissute al riuso militare e all'incendio del 2008, il castello fu amata residenza collinare e testimone di molti eventi importanti della storia dei Savoia e del loro stato, una storia che si intreccia con quella della città e del fiume ai suoi piedi. -
Filippo Juvarra regista di corti e capitali. Dalla Sicilia al Piemonte all'Europa. Ediz. illustrata
Il volume porta all'attenzione del pubblico, da quello più vasto agli specialisti, l'eccezionalità del Corpus Juvarrianum, presentandolo nella sua compiutezza offerto con aggiornamenti critici. Il volume dedicato grande architetto messinese illustra gli album di disegni del Corpus Juvarrianum conservati dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, uno studio che ha richiesto un lungo e laborioso lavoro di revisione delle schede cartacee che lo accompagnavano, tutte aggiornate e riverificate sui disegni originali da docenti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. -
Il misterioso caso del «Benjamin Button» da Torino a Hollywood. Nino Oxilia il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald
Questo libro è nato grazie al film Premio Oscar Il curioso caso di Benjamin Button (2008) con Brad Pitt e Cate Blanchett. La strana storia di un uomo che nasceva vecchio per poi ringiovanire era tratta da un racconto di Francis Scott Fitzgerald (1896-1940), uno dei più famosi scrittori statunitensi, il cantore dell'Età del Jazz, i ""Ruggenti Anni Venti"""". Fu ispirato dalla storia di Pipino nato vecchio e morto bambino del poeta torinese Giulio Gianelli (1879-1914)? Nell'ambito delle ricerche si è aperto un nuovo filone riguardante Nino Oxilia (1889-1917): un altro crepuscolare torinese trasferitosi a Roma come Gianelli. Un poeta ma anche un soldato caduto in battaglia, acclamato regista ai tempi di Torino capitale mondiale del cinema muto. La chiave del mistero sarebbe in una pellicola, considerata perduta, con cui la diva Maria Jacobini, fidanzata di Oxilia e appartenente ad una famiglia legata alla Santa Sede, sbancò i botteghini degli Stati Uniti nel 1914: lo stesso anno di """"Cabiria""""."" -
L' araldica. Tra ostensione e identità di famiglie e comunità
Si fondono nel volume illustratissime pagine di araldica civica e araldica gentilizia, non solo a confronto tra loro ma intersecandosi e integrandosi attraverso gli approfondimenti, tutt'altro che scontati. Gli autori degli studi qui raccolti, storici, giuristi, esperti di araldica sono ben noti: Gustavo Mola di Nomaglio, Michelangelo Fessia, Enrico Genta Ternavasio, Fabrizio Antonielli d'Oulx, Roberto Sandri Giachino, Mario Coda, Angelo Scordo e Attilio Offman. Se l'araldica gentilizia guarda specialmente al passato, alla genealogia, alla storia dell'arte (e se ne hanno qui interessanti esempi), quella civica conserva, inoltre, caratteri e finalità pienamente attuali. -
Un museo per il re. Origini e primi anni del Museo Storico Nazionale d'Artiglieria
Un Museo fondato nel 1843 da un re con la missione di presentare le dotazioni più recenti e innovative della sua Armata, di documentare gli studi per nuovi armamenti e di preparare gli allievi ufficiali ad impiegarli. È il Museo d'Artiglieria che, voluto dal re di Sardegna Carlo Alberto, è il più antico museo militare italiano e tuttora documenta il costante impegno del sovrano nel perseguire un obiettivo politico che sarebbe diventato realtà nel giro di pochi anni: l'affrancamento della subordinazione all'Austria e l'unificazione del nostro Paese. In questo volume si descrivono le iniziative dei protagonisti della fondazione e le prime ricche collezioni di un'Istituzione che è un patrimonio tanto prezioso quanto oggi purtroppo sconosciuto e trascurato. Patrimonio di saperi e saper fare il cui pregio storico-tecnologico eccede quello dei singoli pezzi perché disegna un unico e completo percorso, giunto fino a noi nonostante antiche e recenti traversie. -
Giorgio Mario Lombardi. Giurista, storico e amministratore. A dieci anni dalla scomparsa. Atti del Convegno (17 ottobre, 2020)
Studioso, docente universitario, amministratore, Giorgio Lombardi resta una figura eccezionale nel panorama giuridico italiano. Il ricordo di colleghi e amici traccia qui il suo percorso nella carriera giuridica, nell'attenzione per la sua terra d'origine, il Cuneese, nei rapporti personali. Testi di Giuseppe Pichetto, Albina Malerba, Giovanni Quaglia, Marco Lombardi, Stefano Sicardi, Gian Savino Pene Vidari, Enrico Genta Ternavasio, Elisabetta Palici di Suni, Claudia T. nasi, Giancarlo Comino, Gustavo Mola di Nomaglio, Marina Perotti, Fabrizio Antonielli -
Boteriana. Vol. 2: Giovanni Botero fra il «De regia sapientia» e le «Relazioni universali».
Il volume riunisce i contributi al convegno tenutosi a Bene Vagienna: Stefano Andretta, Botero tra visione e realtà del conflitto politico e religioso di fine secolo; Marzia Giuliani, Da Milano all'Europa. Giovanni Botero, Carlo Borromeo e gli Epistolarum Libri Duo; Paolo Cozzo, Il De regia sapientia, un itinerario fra politica e religione; Maria Pia Paoli, Tra splendore e regalità celesti: a proposito di Francesco de' Vieri e Giovanni Botero; Blythe Alice Raviola, Consigli per il principe: exempla e idea di monarchia fra il De regia sapientia e Le relazioni universali; Chiara Silvagni, Il ruolo della Provvidenza nelle opere giovanili di Botero: dai precetti della regia sapientia alle vestigia divine delle imprese oltreoceano. -
Aniceta & Edoardo. Le famiglie Frisetti e Agnelli agli esordi dell'imprenditoria torinese
Edoardo Agnelli (1831-1871) e Aniceta Frisetti (1845-1920), i genitori di Giovanni Agnelli fondatore della FIAT, crescono e vivono in famiglie radicate nell'ambiente commerciale, imprenditoriale e finanziario della Torino alla vigilia della sua spettacolare industrializzazione. Questo libro è un contributo alla storia delle origini sociali degli industriali Italiani e ricostruisce, sulla base di numerosi documenti archivistici, l'evoluzione di un ambiente familiare che si snoda da Racconigi e Orbassano a Torino, centro delle loro attività economiche, senza tuttavia tagliare le radici con la terra, con investimenti in particolare a Villar Perosa e a Villafranca Piemonte. Nel corso di un periodo assai mutevole, dalla caduta dell'antico regime, all'annessione alla Francia, dalla Restaurazione al Risorgimento, le due famiglie riescono come fondachieri, banchieri, commercianti di cotone, tessili e immobiliaristi a far parte dell'élite economica della città: un trampolino che permetterà al figlio di Edoardo e Aniceta di svolgere un ruolo da protagonista nella storia industriale italiana. -
Studi da Venaria
F. Farinelli, I cacciatori ducali ad Altessano tra XVI e XVII sec.; Passerin d'Entrèves, Scene di Vènerie; Cattaneo, Carriere e gerarchie professionali. I Ramelli di Grancia (Lugano) nel Piemonte del XVII secolo; Armand, La Reggia di Bacco ovvero l'Infernotto di Carlo Emanuele II alla Venaria; Veronese, Ludovica di Savoia e il Palazzo Doria di Ciriè; De Franco, Parrocchia e comunità tra XVII e XVIII sec.; Calapà, L'introduzione della cioccolata alla corte sabauda nel Seicento; Lacerenza, Paolo Raggi nelle collezioni del principe di Carignano; Cozzo, Predicatori teatini alla corte dei Savoia; Merlotti, Le figlie di Carlo Emanuele III a Venaria; Goria, Appunti su Beaumont alla Venaria; Ricardi di Netro, Notarelle sui cadetti dei Savoia; Nuvolari Duodo, Gli Appartements destinés aux Princes, et Grands Dignitaires dans le Palais Impérial de Turin; Cornaglia-Ferrari, Il 'potaggere' di Venaria Reale dal servizio alla corte alle colture esotiche di Jean Brulley; Palumbo, Gli ussari di Venaria 1800-1805; Gentile, 17 marzo 1861 la monarchia alla prova dell'unità; Ghisotti, L'ultima regina di Sardegna e la prima regina d'Italia alla Venaria; Scaringella, Michele Lessona, chi era costui? -
Il pensiero politico di Santorre di Santa Rosa. Il neoguelfismo nel secolo liberale
«I guelfi nostri antichi non ebbero mai l'esilio amaro come i guelfi del 1821». Così Santorre di Santa Rosa scriveva all'amico Luigi Provana da Parigi, dove allora era esiliato a causa del fallimento dei Moti piemontesi. Nei primi decenni del secolo scorso, i giovani popolari, che collaboravano con Sturzo, amavano chiamarsi ""neoguelfi"""". Si ispiravano sia ai guelfi medioevali, sia ai protagonisti del neoguelfismo liberale dell'800. Questo libro ripercorre, attraverso la vita e con la ricostruzione del pensiero del patriota saviglianese, il periodo al quale la generazione di De Gasperi, Donati e Giordani si ispirava, dove le convinzioni religiose diventavano azione politica, come aveva ben colto Piero Gobetti. Nel contesto ottocentesco pre-risorgimentale troviamo le radici di un """"pensiero morbido"""", relazionale e non antagonista, di ispirazione cristiana, dialogante, rispettoso dei diritti e delle differenze, che si svilupperà prevalentemente nel secolo successivo e sarà uno dei fondamenti dell'Europa unita. Prima di Balbo, di Gioberti e di Rosmini, fu Santorre di Santa Rosa a delinearne i principali contenuti.""