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Morte al filatoio
Bologna, 9 novembre 1592: don Tomasso, che dirige l’ospizio di San Biagio, viene coinvolto mentre è al Tribunale del Torrone in una denuncia per diffamazione voluta da Violante, una donna che un libello anonimo accusa di aver avvelenato il marito. Il notaio Martini, inquirente amico del prete, gli chiede in via non ufficiale di prendere informazioni da don Lucio, il sacerdote che ha proceduto al funerale e che forse è stato anche l’amante della donna. Nel frattempo, don Tomasso apprende da due ragazzini rifugiatisi all’ospizio, Ettore e Gian Andrea, che il primo ha appena visto il cadavere di una giovane donna nei sotterranei del filatoio di tal Righi. Il corpo, gettato nel canale, verrà infatti ritrovato di lì a poco. La morta risulta essere una lavorante del Righi, Caterina Pancaldi, e l’esame autoptico dichiara che ha perso da poco la verginità. Partono quindi tre processi: quello per il libello, quello per avvelenamento del marito di Violante e quello per “la putta” trovata nel canale. Mentre si svolgono gli interrogatori, don Tomasso aiutato da Gian Andrea prosegue nella ricerca di ipotesi e indizi per incastrare l’omicida. -
Panico. Una bugia del cervello che può rovinarci la vita
Il primo attacco di panico è un'esperienza sconvolgente. Molti pazienti lo raccontano come l'esplodere nella vita quotidiana di un improvviso e profondissimo senso di morte. Da quel momento, la loro vita cambia radicalmente e vivono nell'angosciante prospettiva della fobofobia, cioè della paura di aver paura. Il neurologo Rosario Sorrentino, grazie a un innovativo approccio, è riuscito a catturare con una risonanza magnetica funzionale (una metodica che consente di descrivere il funzionamento del cervello in azione) le immagini che rappresentano una crisi di panico nel preciso istante in cui si verifica. Grazie a ciò, è stato possibile dimostrare che l'attacco di panico non è né un'invenzione né una stravaganza, ma un evento durante il quale il nostro cervello si accende, cercando di convincerci della presenza di un pericolo che non c'è. Oggi in Italia oltre due milioni di persone (soprattutto donne di età compresa fra i 18 e i 45 anni) ne soffrono in modo cronico. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ci informa che gli attacchi di panico e la depressione saranno tra i disturbi sempre più diffusi sul pianeta terra. -
Manzoni, i fiori del bene
Un viaggio selettivo tra le opere in prosa di Alessandro Manzoni, al di là dei Promessi sposi. La fiducia nella Provvidenza e nel lieto fine, la mano di Dio e il destino degli uomini, la storia e la grazia, il suo cattolicesimo liberale e il suo vivo senso morale, il suo amor di patria e l'indipendenza nazionale, la nascita della lingua italiana moderna e l'importanza del romanzo storico per la formazione della coscienza civile, il giudizio sulla Rivoluzione francese, su Robespierre e sul Romanticismo. Un'antologia di saggi (più un rapido ritratto di don Lisander dal vivo) che fanno di Manzoni l'anti-Baudelaire: dal poeta maledetto allo scrittore benedetto. Da qui l'idea d'intitolare, in contrasto con l'autore dei Fleurs du mal, il suo florilegio ""I fiori del bene""""."" -
Prometeo male incatenato
Prendendo spunto dal mito di Prometeo, che sfidò gli dei per dare il fuoco agli uomini, Gide costruisce una delle sue opere più acute e disincantate. Un libro graffiante, raffinato, poetico, in cui la psicoanalisi entra in gioco per una possibile lettura non dissacrante del mito ""smitizzato"""" e dell'animo umano nella sua crudezza. Prometeo male incatenato è uno dei testi dove maggiormente spicca il gusto sottile e leggero di questo grande scrittore."" -
La voce di Sergio Zavoli
"La voce di Sergio Zavoli"""" di Rosita Copioli è il ritratto, umano e letterario, del più grande giornalista radio-televisivo italiano. La poetessa conterranea che gli fu amica, percorre la sua vita: gli esordi del dopoguerra con l'invenzione del futuro Publiphono nella piazza di Rimini semidistrutta; la folgorante carriera a Roma con Vittorio Veltroni: prima con le radiocronache delle partite, poi con i reportages da ogni luogo o evento (Africa e Polesine, Budapest e Sinai e Romagna e Bologna...); i documentari radio, inusuali e di grande fascino, come lo straordinario Clausura del 1957: un successo planetario che fece epoca; il popolarissimo Processo alla tappa; il GR1; Copioli racconta la doppia natura del """"cronista"""" per eccellenza, e del poeta. Zavoli è il più fedele cronista perché avvicina l'uomo. La sua voce pacata ne tocca le corde più profonde, ha il respiro del suo mare." -
Il conte di Racalmuto
Sicilia, XVII secolo. Il paese di Racalmuto è governato dal conte Girolamo del Carretto, uomo spietato e avido, dall'insaziabile istinto predatorio. Traditori d'ogni risma e assassini senza scrupoli percorrono ogni giorno vie e sentieri, mentre la gente vive in mezzo a sospetti e paure. Il bene e il male si confondono. Ma il potere del conte, pur sembrando senza limiti, finisce col trovare un inaspettato intreccio di nemici: la moglie Beatrice, il priore del convento degli Agostiniani e un servo. Fra inganni, agguati e innamoramenti, i personaggi del romanzo rimarranno invischiati in una rete pericolosa. Ispirandosi a una storia vera e partendo dalle righe che il nonno Leonardo Sciascia ha scritto sull'episodio nelle pagine dedicate al paese natale di Racalmuto, Vito Catalano costruisce una trama in cui la fantasia si mescola a ricordi di luoghi e persone. -
Umiliati
Dopo una violenta lite con la moglie, Alberto vuole separarsi e si rifugia in pieno inverno a Otranto, in una casa sul mare. Va a trovare un amico, il professore: appena lo informa delle sue intenzioni, il professore gli mostra un misterioso trattato rinascimentale, Anteros, sive contra amorem, che illustra i rischi mortali dell’amore. Poi insieme a due vecchi amici convocati apposta, decide di togliere ogni dubbio dalla testa di Alberto e gli racconta la storia tragicomica degli Umiliati, una squadretta di calcio formata da mariti integralmente umiliati dalle mogli. Alberto ascolta, è confuso, torna nella sua solitudine per riflettere. Ma un fatto di cronaca lo sconvolge: un padre ha ucciso i figli perché la moglie gli ha chiesto la separazione, poi si è ammazzato lanciandosi da un ponte. Alberto decide di andare al funerale dell’assassino, per cercare di capire quel gesto maledetto. Per comprendere fino in fondo quanto male può fare l’amore coniugale. -
Arte per gioco
Il libro vede la luce nel 1964 con il titolo ""Arte per nulla"""" presso la casa editrice Calderini che, nelle edizioni successive, lo cambierà in """"Arte per gioco"""". Federico Moroni vi esprime la sua idea visionaria e all'avanguardia, ma anche concretissima, di didattica del disegno collocandosi su un elitario sentiero battuto da poeti e artisti a partire dall'Ottocento. Si tratta di un gesto di fiducia del maestro nelle potenzialità dell'insegnamento libero dell'arte ai bambini, attraverso quello che egli chiama il «gioco della linea e del colore», con raffinate indicazioni tecniche, osservazioni sull'arte antica e moderna e uno sguardo acutissimo sul mondo che circonda i suoi scolari. Il testo è il prezioso diario di lavoro del Maestro in colloquio con i ragazzi della scuola di campagna di Bornaccino e, allo stesso tempo, un'elegantissima dichiarazione di poetica dell'artista."" -
L'ultimo boia. Storia di un pubblico giustiziere pentito
Chi è veramente un boia? Quali sono la sua infanzia, le amicizie, gli amori, le ambizioni, i conflitti, le convinzioni? Albert Pierrepoint ha undici anni quando scopre per caso quale sia il lavoro segreto del padre e dello zio. Crescendo decide di seguire la tradizione di famiglia e diventa il Pubblico Giustiziere più famoso della Gran Bretagna, chiamato per le esecuzioni anche in altri paesi del mondo. In venticinque anni ha impiccato circa cinquecento persone ma nel 1956 ha lasciato il suo lavoro perché non credeva più nella pena capitale e ha cominciato a combatterla. Accade quando deve giustiziare Ruth Ellis che, dopo un rapporto d’amore travagliatissimo con il corridore automobilistico David Blakely, lo uccide per gelosia. Per la prima volta Pierrepoint non trova una folla esultante che lo attende fuori dalla prigione ma gente inferocita che vorrebbe linciarlo. Il libro racconta la sua vita intervallata dai casi di cronaca nera più importanti dell’epoca in cui fu lui l’ultima persona a guardare negli occhi i condannati. -
L'angelo del Liponard e altri racconti di mare
Un barcobestia diretto a Medusa è sorpreso dalla bonaccia. Gli undici uomini d’equipaggio si trovano prigionieri, storditi dal silenzio e da un’inerzia che sembra infinita. I loro destini si intrecciano con quelli di Fernanda, moglie del capitano, che nell’immensità di quella distesa azzurra si trasforma in ossessione per tutti. L’angelo del Liponard e gli altri otto racconti di questa raccolta sono la prova della maestria di Mario Tobino nel mescolare le profondità dell’animo umano con vicende che hanno sapore di mare dalla prima all’ultima riga. -
Alle mie spalle. Le notizie in TV
«Quello che vedete alle mie spalle». Quasi un ritornello, l'espressione preferita di ogni inviato della TV anche quando ne potrebbe fare a meno. È un tormentone che accompagna gran parte dei collegamenti in diretta. Comincia da qui un viaggio nel mondo dei giornalisti televisivi costretti a lavorare sempre di corsa ma spesso prigionieri di frasi fatte e titoli banali. A volte scarseggia la fantasia, e allora prende forma una figura mitologica: il giornalista pigro, chiaramente un ossimoro. Ma succedono tante cose nelle redazioni impegnate a confezionare le notizie da mettere in onda. Scopriamo i segreti del racconto per immagini, l'importanza dei dettagli, il rischio di fare figuracce durante un'intervista, la ricerca degli ospiti da accogliere in studio, i troppi convenevoli, i nuovi mostri, il mondo social, quello che resta dello scoop e del buco. E anche l'impatto del Covid che ha stravolto il modo di lavorare. Aneddoti e appunti raccolti dall'autore in vent'anni di televisione. Tutti trascorsi in mezzo alle breaking news. -
In nome del popolo televisivo. Da Cogne ai giorni nostri
Da principio fu Annamaria Franzoni. Era il 30 gennaio del 2002. Chi non la ricorda con lo sguardo velato e i singhiozzi nel salotto di Studio Aperto, a pochi mesi dalla morte del piccolo Samuele? Valerio de Gioia e Adriana Pannitteri affrontano una serie di casi che hanno suscitato negli anni una incredibile attenzione mediatica. Tra gli altri: l’omicidio di Melania Rea, il caso di Ferdinando Carretta, la morte di Marco Vannini, la tragica fine di Lorys, divenuti nel tempo appuntamenti imprescindibili nell’ambito di contenitori e programmi televisivi caratterizzati, tranne rare eccezioni, da morbosità e derive di cattivo gusto. Basti pensare alla serializzazione della vicenda di Denise Pipitone che ha finito per invadere i palinsesti della televisione pubblica e privata in una sfida che non ha risparmiato colpi di scena a opera anche di Pubblici ministeri, questa volta veri, che si sono occupati delle indagini, per offrire agli spettatori l’ultimo tassello di quella che viene sempre annunciata come «una nuova svolta nelle indagini». Ovviamente lo share detta le regole e decide i palinsesti. -
Francesca da Rimini. Dramma in quattro atti e un prologo. 1902. Ediz. integrale
Il testo di Crawford non è mai stato tradotto in italiano né dall'originaria versione inglese del 1901 riproposta dalla The F. Marion Crawford Memorial Society nel 1980, né dalla versione francese tradotta da Marcel Schwob nel 1902. Non è difficile immaginare il perché, pensando a quanto disturbo avrebbe recato al potente D'Annunzio la compresenza di una Francesca da Rimini in concorrenza con il suo ""poema di sangue e di lussuria"""" sul quale aveva investito tanto della sua reputazione. Ora Letizia Imola pone rimedio all'immeritata damnatio memoriae italiana. La sua traduzione ci permette così di assaporare, attraverso l'opera di un grande scrittore, il fascinoso mondo del teatro francese della bella Époque di cui Sarah Bernardt è stata indiscussa regina. E pone anche in giusta luce un prezioso tassello di quel variegato e sfavillante mosaico che fa, di Francesca da Rimini, uno dei miti più diffusi e più amati della modernità."" -
Mistero. Ediz. critica
Densa e luminosa, la voce di Silvia Bre introduce al mistero della poesia. Dall'etimologia della parola, fino alla storia dei riti iniziatici che nell'antica Grecia celebravano le feste sacre a Dioniso, chiamate proprio Misteri. Ermes, Demetra, Orfeo, molte sono le figure che guidano alla rivelazione del segreto, altrettante le voci di grandi pensatori e mistici antichi, moderni e contemporanei che Silvia Bre fa risuonare insieme alla propria, ospitando la conoscenza di chi abita la metamorfosi, l'ignoto, il silenzio. -
Visione
Giuseppe Conte intraprende un viaggio avventuroso nel territorio della visione, che fin dall’antichità tiene insieme immaginario e sguardo sul mondo. Da Dante a William Blake e Walt Whitman, nell’incontro tra Poe e Baudelaire, nella polarità di Ungaretti e Montale, Conte rende il suo sapiente omaggio ai poeti veggenti e visionari della storia, che - come lui stesso afferma - hanno spinto il loro spirito ai confini dell’invisibile, in cerca di verità e di infinito. -
Simbolo. Ediz. critica
Rosita Copioli attraversa la storia e la complessità dei simboli; riattiva il dialogo tra la contemporaneità, l'arte, la scienza e le religioni. La potenza delle immagini e degli archetipi è forma generatrice primaria; Copioli mostra il rapporto sperimentale che l'artista instaura con l'immaginazione, nell'esperienza di Leopardi e di Yeats, giunti ancor prima di Jung sulla soglia di questa conoscenza, fino alla genialità del sogno in Fellini. Una mappa densa e viva, guidati da chi custodisce un sapere profondo. -
Ritorno. Ediz. critica
Con il dettato inconfondibile della sua voce poetica, Milo De Angelis affronta il tema del ritorno come atto conoscitivo, viaggio agli inferi, mutamento e ritrovamento di sé. Odisseo e Orfeo, le due figure chiave del tornare, archetipi di conoscenza e poesia, guidano nella profondità di questo passo. Milo De Angelis mostra l'eroe omerico nella tenerezza fatale del riconoscimento di Argo, intraprende un viaggio accanto agli autori amati: Leopardi, Pascoli, Campana; giunge all'Orfeo definitivo che parla per bocca di Cesare Pavese. Queste pagine svelano il ritorno come fedeltà alla parola e al destino. -
Magia. Ediz. critica
Con il passo della fiaba e dell'incantamento, Roberto Mussapi accompagna il lettore alla scoperta del rapporto tra magia e parola. Dalla voce oracolare e innamorata di William Butler Yeats, fino alla misteriosa conoscenza che percorre il teatro di Shakespeare, rivivono simboli e rituali di civiltà antiche e lontane, ma si compone anche una luminosa riflessione sull'atto magico della traduzione. Attraversando l'isola delle voci e la tempesta dell'ispirazione, Mussapi svela i grandi poeti maghi della storia. -
Origine
All'origine del mondo e della creazione stessa, nella voce di Esiodo, Omero, Lucrezio, sulle tracce della memoria da cui nasce la poesia, Giancarlo Pontiggia con una prosa sapiente e personale rintraccia la nascita della sua stessa visione, nei ritagli dell'infanzia, nella luce della provincia italiana o del mare greco, dove la grande cosmogonia ha inizio. Dall'origine della modernità, tra le pagine di Baudelaire, Nietzsche, fino a Montale, Pavese e Zagajewski, un viaggio all'indietro nella materia del sogno, del mito, della parola primaria. -
Machiavelli social. Gli italiani rispondono al Principe
"Il Principe"""" è notoriamente un testo più citato a sproposito, che realmente letto. Come spiegare ai ragazzi di oggi l'opera di Niccolò Machiavelli e il pensiero del politologo fiorentino a quasi 500 anni dalla sua morte? Come verificare se le sue indicazioni sono ancora attuali e soprattutto utili a migliorare la politica, un po' malandata, dei giorni nostri? Per rispondere a queste domande, due giornalisti di professione hanno pensato di far ricorso ai post dei social network, strumento di comunicazione ampiamente utilizzato dai ragazzi, ma anche dall'intera classe politica. Dopo aver tradotto in italiano corrente i principali pensieri di Machiavelli contenuti nel Principe, con un lavoro puramente giornalistico, gli stessi pensieri sono stati inviati, sotto forma di post, ad altret-tanti cittadini, chiedendo un messaggio di risposta. Queste persone sono state scelte tra le diverse regioni d'Italia, senza limiti di genere e di età. Il libro contiene anche alcune curiosità sulla vita privata e sull'influenza internazionale del Segretario fiorentino, oltre a un'intervista impossibile al Principe della politica."