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Typhus. Una storia d'orgoglio e di redenzione. Un film
Nel 1943 la casa di produzione cinematografica francese Pathé, volendo promuovere la rinascita culturale della Nazione durante l'occupazione tedesca in piena guerra mondiale, propose ad alcuni scrittori di redigere testi che potessero essere adattati per il cinema, dando così voce alla speranza che la liberazione e la fine della guerra avrebbero portato ad una nuova consapevolezza sociale e civile. Sartre, accogliendo l'invito, scrisse ""Typhus"""", il progetto purtroppo non ebbe seguito. Tuttavia nel 1953 il regista Yves Allégret si ispirò a questo testo per realizzare il film, """"Les Orgueilleux"""" (""""Gli orgogliosi""""), interpretato niente meno che da Gérard Philipe e Michèle Morgan, film del quale però Sartre rifiutò la paternità. La sceneggiatura originaria di Jean-Paul Sartre ambienta la narrazione negli anni '40 in una città portuale della Malesia popolata da una nutrita colonia di europei e colpita da un'epidemia di tifo proprio nel bel mezzo della Seconda Guerra mondiale. I protagonisti, Nellie e Georges, si incontrano nel pieno dell'epidemia: la prima è una cantante di locali notturni di dubbia reputazione, con il sogno di intraprendere una vita diversa in Europa, ma con la disponibilità a prostituirsi pur di ottenere un lavoro; il secondo è un medico militare radiato dall'albo e votato con accanimento all'autodistruzione, alcolizzato, è sempre pronto a compiere piccole azioni meschine per una bottiglia di whisky. Entrambi si riconoscono nella vita perduta dell'altro, pur rivendicando con orgoglio il diritto di fare di se stessi ciò che vogliono; nello stesso tempo si accusano reciprocamente di avere distrutto la propria dignità. Inaspettatamente nasce fra i due un amore che vince l'orgoglio e il reciproco disprezzo; insieme intraprendono un percorso di redenzione, ritrovando la dignità perduta e unendo i propri destini nella lotta all'epidemia in nome della solidarietà verso i più deboli. Postfazione di Grégory Cormann e Jeremy Hamers."" -
L' eco nello spazio. Forme, metodi e logica nell'architettura giapponese
"L'eco nello spazio"""", prima d'ora mai pubblicato al di fuori del Giappone, è la più importante opera scritta da Kazu? Shinohara, vero e proprio maestro dell'architettura giapponese contemporanea. Attraverso questa inedita traduzione il lettore avrà la possibilità di accedere allo sfondo teorico che ha informato la pratica di questo grande progettista che è stato capace di influenzare l'approccio alla disciplina di più generazioni di architetti giapponesi, costituendo la cosiddetta """"Scuola Shinohara"""". Tema cardine del libro - nato attorno a un'esperienza concreta, in cui evoluzione personale e riflessione teorica sono saldate fin da principio - è la presentazione dei meccanismi generativi dell'architettura, una sorta di morfologia genetica della forma, intesa da Kazu? Shinohara come uno strumento utile a sé, ai suoi allievi e, in generale, a tutti agli architetti, per perseguire ciascuno liberamente la propria idea di """"spazio""""." -
Ritorno al Barocco. Fontana, Leoncillo, Melotti. Ediz. italiana e inglese
"Nel settembre del 2019, in occasione della Biennale dell'Antiquariato di Firenze, ho sperimentato per la prima volta un accostamento fra due sculture in ceramica di Fausto Melotti ed una tela di Gian Battista Tiepolo. Il risultato è stato talmente convincente che mi sono chiesto se si sia trattato solo di una fortunata coincidenza, oppure se effettivamente esista un preciso nesso stilistico fra questi due artisti. Da quel momento questo interrogativo non ha smesso di incuriosirmi, tanto che ho voluto ampliare la mia ricerca ad altri due protagonisti della scultura italiana del XX secolo: Lucio Fontana e Leoncillo Leonardi. Rileggendo gli scritti di Fontana, mi sono accorto che il termine barocco ricorre molte volte, sia nelle dichiarazioni di poetica, sia nel più importante testo teorico, ovvero nel Manifesto tecnico dello Spazialismo. Eppure, per quanto ciò possa sembrare incredibile, nessuno si era mai cimentato finora in una ricerca approfondita, per capire innanzitutto che cosa intenda Fontana quando parla di Barocco e, in secondo luogo, se esista non solo una generica affinità di gusto, ma anche una precisa rispondenza con le opere del passato. Anche negli studi su Leoncillo - a cominciare da Roberto Longhi - si fa spesso riferimento all'arte barocca senza tuttavia approfondire la questione. Per questo motivo ho deciso di commissionare ad Andrea Bacchi - grande conoscitore della scultura italiana del XVII e del XVIII secolo - uno studio specifico sull'argomento, in cui la questione venisse affrontata finalmente in modo sistematico e il più possibile approfondito."""" (Matteo Lampertico)" -
Geografie dell'immaginazione. La pittura tra Occidente e Oriente
Annoverato tra i massimi esponenti di quella prodigiosa stagione della pittura americana e mondiale meglio nota con il nome di «espressionismo astratto», Mark Tobey si presenta, a quasi cinquant'anni dalla sua morte, come uno degli artisti che, più radicalmente di altri, ha contribuito a predisporre e a promuovere il dialogo spirituale tra Occidente e Oriente. Sulla scorta di una genuina conoscenza del pensiero e dell'arte cinese e giapponese, Tobey ha saputo ripensare l'esperienza pittorica di derivazione rinascimentale a partire da una nuova attenzione riservata alla plasticità e al ritmo della composizione grazie all'utilizzo di una «scrittura calligrafica» capace di mettere in evidenza l'intima compiutezza del reale a partire dal suo tessuto più segreto. Valga l'ampia silloge di scritti e aforismi che qui presentiamo come il documento più probante del ruolo di precursore assunto da Tobey nella definizione dello statuto che attende la pittura e, più in generale, l'arte occidentale. Con tre scritti in appendice di John Cage. -
Donne architetto nel Movimento Moderno
Questo libro riscrive la storia dell'architettura contemporanea per collocare in modo adeguato quelle donne che, da architetto, hanno contribuito a costruire il Movimento Moderno. Partendo da un'indagine che rilegge il ruolo delle donne tanto nella società che nello specifico dell'architettura, Carmen Espegel, rinomata cattedratica della ETSAM di Madrid, esamina la transizione delle donne da semplici assistenti a vere e proprie progettiste a partire dall'avvento della modernità. Questa disamina è fondata e testimoniata attraverso la lettura delle vite di quattro donne, note pioniere e protagoniste nel campo dell'architettura: Eileen Gray, Lilly Reich, Margarete Schütte-Lihotzky and Charlotte Perriand. Attraverso il racconto delle loro biografie e delle loro opere, l'autrice ci stimola ad analizzare e ad osservare il mondo da una prospettiva in cui femminile e maschile non sono esclusivi né tanto meno contrapposti, cosicchè si possa imparare da quel passato e dalle gesta di quelle donne come costruire un futuro tra uomini e donne che poggi non tanto e solo su basi paritetiche ma, soprattutto, complementari. -
Fidia l'uomo
È di un uomo che parlerà questo libro, dell'uomo che fu Fidia, ma non dell'uomo nel suo essere determinato dalla vita quotidiana e dalle circostanze dettate dal caso, per le quali sarebbe bastata una qualsiasi biografia. Questo libro parlerà di un uomo che seppe penetrare nelle sue opere e che attraverso di esse continua a parlarci e non solo da semplice artista, seppur capace di creare un nuovo stile, nuovi ritmi e proporzioni, nuovi gruppi e sequenze di figure, nuovi modi di rappresentare lo spazio, i corpi, i panneggi. Perché, prima ancora del grande artista, che pure ha inscritto il proprio nome all'interno della storia dell'arte, si trova l'uomo, che, attraverso le proprie opere, è entrato a far parte della storia dell'umanità. È di quest'uomo, e di nessun altro, che parleranno il libro e il suo autore, cui va il raro merito di saperci avviare alla comprensione dell'arte dell'antica Grecia. -
Quale relazione? Scritti e carteggi in dialogo e confronto
Il libro esplora la relazione unica, emblematica, durata tutta la vita, tra Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, attraverso un confronto critico tra gli scritti originali dell'uno e dell'altra. Michel Kail, ideatore di questo libro, propone un'analisi comparata nella forma di un dialogo e di una conversazione sui temi centrali del loro pensiero. Entrambi filosofi, entrambi scrittori di romanzi, sensibili a tutte le innovazioni culturali, entrambi impegnati nell'appoggio fattivo all'indipendenza dell'Algeria, e al sostegno del '68 durante il maggio francese. Uniti dalla comune adesione ai principi dell'esistenzialismo, Simone de Beauvoir li applica in particolare alla questione dell'emancipazione femminile. La sua ricerca costituisce una delle prime e più acute analisi filosofiche sul tema della differenza tra i sessi e una delle più radicali denunce del monopolio maschile della cultura, aprendo la strada al pensiero femminista. Il testo trae spunto dal continuo e mai interrotto dialogo tra due protagonisti assoluti della cultura del Novecento francese; un raccontarsi per conoscersi e riconoscersi e rappresenta ancora oggi un momento culturale di altissimo valore sul quale non si può non riflettere. -
Fuori dal coro. L'arte libera delle ideologie al tempo della contestazione
A partire dal '68 ricorre in molta parte della critica la convinzione secondo cui l'arte debba essere coinvolta nell'impegno sociale e politico. Molti artisti effettivamente hanno scelto di mettersi da quel momento al servizio, con la loro opera, delle lotte studentesche e operaie, della difesa dei diritti, della promozione dell'emenacipazione mirando alla costruzione di un nuovo mondo. Ma così non fu per tutti. Vi è stata una componente che si è sottratta alle urgenze del tempo e alle sollecitazioni esterne per reclamare l'autonomia dell'arte rispetto alla società e alla politica, riaffermando l'istanza di un'arte pura , ""in quanto tale"""", non sussidiaria e senza ansie rivendicative. Un'arte che voleva collocarsi al di fuori del minuto quotidiano e dalle urgenze del momento, per elevarsi ad arte più intima che indaga l'uomo e il senso, verso una dimensione assoluta piuttosto che contingente. A quella che all'inizio costitutiva una sparuta minoranza è dedicato il libro, in un percorso che parte dal Sessantotto e arriva fino ai primi anni Ottanta, delineato attraverso opere, eventi e parole dei protagonisti, fra cui Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Carla Lonzi, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Pino Pascali, Salvo."" -
Artiste e femminismo in Italia. Per una rilettura non egemone della storia dell'arte
Il volume è la costruzione di un percorso visivo in cui l'arte declinata al femminile diventa progetto non solo artistico, ma soprattutto politico, sociale e di genere. Tra i numerosi percorsi che possono essere tracciati per vicinanza geografica, temporale o stilistica, l'autrice seleziona una schiera molto significativa di artiste che hanno operato in Italia dalla prima metà del Novecento a oggi e dalle quali emergono una serie di articolazioni estetico-politiche che hanno fatto dell'arte un campo per esprimere aspirazioni sociali, urbane, ecologiche e femministe tanto radicali quanto oggi rimosse. Questo racconto di una storia dell'arte diversa da come la si può trovare narrata nei manuali scolastici è il tentativo, certamente non esaustivo, di tracciare un percorso filtrato attraverso le lenti del femminismo e della militanza al fine di proporre una lettura dell'evoluzione artistica da un punto di vista non egemone, quello femminile appunto, che possa continuare a trasmettere e attualizzare le voci di chi per secoli non ha trovato ascolto. -
L'atelier come progetto. Parole e riflessioni di un collettivo militante
Tradizione costruttiva e intelligenza tecnologica hanno caratterizzato negli ultimi vent'anni il lavoro dello studio catalano Harquitectes, sviluppando una poetica personale intorno al tema dell'architettura passiva. Studiare il movimento dell'aria all'interno dell'edificio, utilizzare i materiali adeguati al respiro degli spazi, scegliere sistemi strutturali che rispondano a principi gravitazionali propri della vita dell'uomo e svelare l'invisibile attraverso il riconoscimento del rapporto con la natura sono solo alcuni dei temi che il giovane collettivo sviluppa in questo primo testo teorico. Le parole scritte ci offrono una proposta di lavoro concreta, per un'architettura reciproca, che attraversa il tempo per dare continuità all'attualità. In un momento in cui la ricerca architettonica contemporanea non può non confrontarsi con il grande problema della città a combustibile fossile, questo testo ci presenta una serie di riflessioni che consolidano il ruolo dell'atelier come luogo del pensiero più avanzato. -
Osservando i marmi bianchi della Tholos di Delfi. Perché sono crollati i templi greci
L’autore prende spunto dalla suggestiva scenografia delle antiche rovine di Delfi osservando i marmi della Tholos di Atena Pronaia. La vicenda è quella che ha segnato la tradizione di uno dei monumenti più emblematici dell’architettura occidentale: dalla magnificenza della sua oscura e celebrata origine progettuale, al suo millenario e rovinoso abbandono, fino a una ritrovata attualità nella storia dell’arte e nella scienza del costruire. Le osservazioni investigative condotte dall’autore con i soli strumenti del progetto, palesano le tracce di una testimonianza ancora avvolta nell’ambiguità dei troppi enigmi irrisolti. Dalle indagini emerge una sequenza di fatti, rilievi e riscontri che aprono un confronto interdisciplinare tra la ricerca spaziale e costruttiva tipiche dell’architettura contemporanea e le analisi proprie dell’archeologia. Come? Quando? Perché sono crollati i templi ellenici? E come può tutto ciò essere fonte di innovative proposte? Più che dare una risposta questo libro vuole evidenziare l’urgenza che tali domande pongono, indagando le circostanze storiche e tecniche di un’intramontabile icona dell’architettura universale, nell’intento di svelarne le radici razionali ed i sottesi dispositivi progettuali. -
Sospetti
L'omicidio di un ricco impresario di pompe funebri appare fin dall'inizio oscuro e scottante e sembra coinvolgere esponenti politici, fra i quali l'affascinante moglie della vittima, la senatrice Ellen Crease. Richard Quinn, un giovane e coraggioso giudice, è deciso a far trionfare a ogni costo la giustizia, ma il labirinto dei misteri si allarga fino a insidiare la sua vita privata. A pochi giorni dal processo Quinn rimane infatti invischiato in una strana vicenda, che metterà a rischio la sua carriera e persino il suo matrimonio. -
La coppa d'oro
La giovane Henrietta De Rivera, appartenente a una ricca famiglia ebrea, s'innamora di Daniel Roth, un uomo anticonformista e dalle idee radicali. Il loro è un rapporto tempestoso e passionale, sullo sfondo della New York di inizio secolo, ma il sentimento che li lega, seppure tenace, rischia di soffocare nelle incomprensioni. Henrietta si scopre tradita dal marito e impotente di fronte alla fragilità del figlio, tuttavia non si arrende al destino e combatte fino all'ultimo per salvare la famiglia e il suo matrimonio. -
I Malavoglia
Sullo sfondo aspro e selvaggio della Sicilia dell'Ottocento, la storia dolente dell'umile famiglia di pescatori di Aci Trezza: il naufragio della ""Provvidenza"""", i debiti, la perdita dell'amata casa del nespolo. Nella prefazione di Verga si legge: """" 'I Malavoglia', 'Mastro-don Gesualdo', 'La Duchessa di Leyra', 'L'onorevole Scipioni', 'L'uomo di lusso' sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo averli travolti e annegati, ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù. Ciascuno, dal più umile al più elevato, ha avuto la sua parte nella lotta per l'esistenza, per il benessere, per l'ambizione."""" Con una postfazione di Giuseppe Pontiggia."" -
Bambine
In una Ravenna singolare, dove a scorci luminosi e brillanti si alternano nebbiosi paesaggi d'acqua e campagna, una serie di agghiaccianti omicidi terrorizza la città: alcune bambine vengono trovate morte, assassinate e mutilate da quella che sembra la mano di un solo folle maniaco. Un giornalista si trova suo malgrado coinvolto nelle indagini, spinto dal timore per l'incolumità della creatura cui tiene di più nella vita: la figlioletta del suo migliore amico, perito in mare per un incidente subacqueo. -
Canone a tre voci
L'avevano avvisato: la curiosità è sempre inquilina dell'obitorio. La città della Santachianca se ne viene giù a grumi di mattoni e sulla strada dove arriva Fedele Bissi, giornalista senza contratto, c'è pure la transenna a causa di un'eventuale voragine. Nessuno gli segnala, però, che è l'ultima sera della sua intera vita. La voragine gliela fanno in testa. Undici pallottole attraverso il finestrino e di moventi ""ce ne sono trecentododici"""". Inizia così questo romanzo affollato di vite, accrocchiato su una città che somiglia al vulcano che le sta sopra: pare che dorma ma quando si sveglia picchia e dove piglia piglia."" -
Senilità
Emilio Brentani è un letterato mediocre, un uomo debole, indeciso, preda di immotivate velleità. A trentacinque anni, vive in casa con l'infelice e poco avvenente sorella Amalia, una donna semplice e buona. Un giorno nelle vie di Trieste, Emilio si lancia in un'avventura amorosa con la giovane e disinvolta Angiolina: è il suo tentativo di emulare l'amico Balli, uno sculture fallito, premiato però dal successo con le donne. Se per Emilio la relazione diventa sempre più importante, per Angiolina invece... Così Balli viene chiamato in aiuto: il suo intervento tra i due amanti, e poi tra fratello e sorella, avrà però effetti disastrosi. -
Vento d'autunno
Nell'America insanguinata dalla guerra civile, Norman e Leah si incontrano casualmente. Lui è un soldato nordista che è appena stato ferito in battaglia, lei una schiava di colore dal passato misterioso, in fuga verso il Nord e la libertà. Tra i due nasce un sentimento forte, decidono di sposarsi e di andare a vivere nel Vermont, nelle proprietà di Norman. In queste terre ricche, abitate solo dai bianchi, inizia la loro vita familiare serena, allietata dalla nascita di tre figli, malgrado le diffidenze e i sospetti della comunità. Ma dopo venticinque anni di lontananza per Leah il richiamo della sua gente e del Sud diventa irresistibile e la donna decide di ritornare sui propri passi per prendersi una rivincita e mettersi in pace con la coscienza. -
Dolceamaro
India Taylor ha una vita serena accanto al marito Doug e ai loro quattro figli; però i ragazzi sono già abbastanza grandi per non avere più bisogno della vicinanza costante della madre e India sente sempre più forte il richiamo della professione che anni prima ha abbandonato per dedicarsi alla famiglia. Era un'apprezzatissima fotoreporter di guerra: ora vorrebbe ritornare a lavorare, ma Doug le si oppone duramente. Durante una vacanza vissuta come ""pausa di riflessione"""", India conosce Paul e, malgrado le resistenze della donna, tra i due nasce un forte sentimento. Paul di fronte all'incertezza prende le distanze da India, che decide così di ritornare sui propri passi, finché..."" -
Immagine allo specchio
Le gemelle Olivia e Vittoria Henderson sono belle, giovani e appartengono a una delle più ricche famiglie newyorkesi. La loro è un'esistenza tranquilla e agiata, come si addice a tutte le signorine dell'alta società americana d'inizio secolo. Unica loro preoccupazione è quella di accudire il padre che non si è ancora ripreso dal lutto per la perdita della moglie. Un giorno nella vita degli Henderson compare l'aitante Charles Dawson e, mentre si avvicina inesorabilmente il primo conflitto mondiale, l'inquieta Vittoria si trova a fronteggiare una serie di situazioni più grandi di lei. Olivia non assisterà passiva alle vicende della sorella, ma tenterà in tutti i modi di starle accanto.