Sfoglia il Catalogo feltrinelli029
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8421-8440 di 10000 Articoli:
-
La fragile allegria. Poesie 2012-2017
"Che una mia mano ti tenga/mentre l'altra sbriga la vita"""" sono i versi di una poesia contenuta in questa raccolta, ed è proprio in questo doppio ruolo, tenere per mano qualcuno o qualcosa e sbrigare la vita, che si consuma """"la fragile allegria"""" del conoscere se stessi o incontrare l'altro. Per il poeta solo la poesia è in grado di descrivere i meccanismi interiori più profondi e nascosti dell'individuo: la poesia costituisce questo tentativo di ricerca e qualche volta di scoperta, perché tutto ciò che nasce dalle certezze è insopportabile. Così, La fragile allegria diventa la storia di un viaggio lungo un percorso di domande e memoria: luoghi, persone, circostanze, incontri e racconti inquadrano un orizzonte da raggiungere." -
Fake off. Le falsità pericolose
Veronica Serafian, statunitense di origini armene, vive gran parte dell'anno a Roma, dove presiede e dirige un circolo culturale finanziato da un gruppo industriale-editoriale nordamericano, sospettato, da alcuni-giornalisti della Capitale, di essere vicino alla CIA, oltre che alle centrali finanziarie dell'Occidente. La mission di Veronica, divenuta quella del Circolo, è la battaglia al fake che monta nella società contemporanea. Con analisi, dibattiti e tavole rotonde la falsità è denunciata in tutte le sue manifestazioni: fake news, fake art, fake truth, fake charity. Il romanzo di Luigi Mazzella è, in parte, un monologo interiore di Veronica che spiega la sua visione del mondo; in parte, un dialogo con Cristiana, l'amica del cuore della protagonista, intessuto di conversazioni su tutti gli aspetti sociali e politici più attuali; in parte una ricerca senza speranza di Jennifer, un'amica amata ma perduta. È anche il racconto del fake wedding di Lizbeth, la figlia di Veronica, nella stupenda cornice del Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano. Veronica esprime concetti che rappresentano un ritorno all'idea di matrimonio libero degli antichi romani. E conclude: ""È un fake che si deve ritenere in e non off come gli altri inganni cui ci sta abituando la nostra epoca""""."" -
La cantina
Un uomo scende in cantina per recuperare il canotto del figlio di sei anni; vuole trascorrere una tranquilla domenica al mare con la sua famiglia. Ma scompare. Perché un uomo con una bella moglie e con un figlio piccolo decide di farsi inghiottire dai bui recessi sotterranei? Il commissario Raimondi indaga sulla scomparsa. Per questo caso è costretto ad annullare le vacanze in Sardegna con Dora, la sua amante, con delle conseguenze per quella relazione forse già da un pezzo arrivata al capolinea. La cantina è ispezionata centimetro per centimetro. Dentro gli scatoloni, collezioni di fumetti e vecchie fotografie raccontano di una vita passata e di passioni ormai perdute. Il commissario Raimondi ha però anche un'altra battaglia da combattere, quella contro le sue terribili emicranie notturne. Di sicuro è ora di dare un taglio a quella vita abitudinaria e vuota, ma per cosa vale la pena vivere? Forse anche lui in qualche modo è un uomo ""scomparso"""". Ambientato in una Roma desolata, evanescente, quasi metafisica, eppure riconoscibilissima, Mauro Fabi ci consegna un romanzo malinconico e suggestivo, che si dipana sul filo del mistero e parla direttamente al cuore del lettore."" -
Lo scarto
Dai ricordi dolorosi di Padre Ernesto Santucci, ormai quasi novantenne, e dalla sua esperienza maturata tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli, tra le mura del Carcere Minorile ""Filangieri"""" e presso la Comunità terapeutica """"Il Pioppo"""" di Somma Vesuviana, emergono due storie emblematiche che introducono il tema dello scarto, quelle di Gigino e Salvatore, intorno alle quali si condensano le riflessioni di esperti - docenti universitari, magistrati e sociologi - su aspetti specifici delle nuove marginalità e sul ruolo che in quest'ambito dovrebbero avere il mondo della scuola, le istituzioni, il volontariato, l'imprenditoria. Un lungo saggio, Lo scarto siamo noi, di Francesco Bellofatto, analizza sul piano economico le nuove povertà, la crisi dei legami familiari e i paradossi delle politiche di inclusione, al fine di individuare nuovi valori e soluzioni per la """"società liquida"""" e della condivisione. Contributi di: Don Luigi Ciotti, Piero Avallone, Antonio D'Amore e Domenico Verde."" -
La vita invisibile. Racconti di preghiera, pellegrinaggio, miracolo
L'infinito e il limite. Il mistero. Il soffio di Dio. In questo libro quindici scrittori messi di fronte alla sfida di narrare l'invisibile, provano a tradurre in parole la vita immateriale - tanto invisibile quanto indicibile, eppure così vera - della nostra spiritualità. I racconti sono di: Ariase Barretta, Elisabetta Bucciarelli, Alessando Defilippi, Mascia Di Marco, Caterina Falconi, Beatrice Monroy, Alessandro Morbidelli, Demetrio Paolin, Carmen Pellegrino, Emanuele Ponturo, Patrizia Rinaldi, Mariano Sabatini, Eduardo Savarese, Andrea Tarabbia, Alessandro Zaccuri. -
Daniele Cortis
Inquietudini, sentimenti, spasmi ideologici intessono la trama di «Daniele Cortis», un lavoro più compatto e ambizioso rispetto a «Malombra» e nel quale il deputato cattolico Daniele Cortis intede fondare un nuovo partito che raccolga l'adesione dei cattolici alla vita politica. Un personaggio, un uomo pubblico, diviso tra corruzione e rispetto dei propri ideali, impegnato in un compito arduo, specialmente dopo l'entrata in scena di sua cugina Elena; donna della quale s'innamora, ma già sposata con un deprecabile aristocratico. Al centro del romanzo pulsano il sentimento dell'amore, la passione fisica e spirituale, la tentazione continua di un desiderio impellente ma frustrato dal peccato dell'adulterio. Una circostanza in gran parte autobiografica. Infatti, in quegli anni Fogazzaro non soltanto si prodiga come deputato, ma intrattiene anche una relazione con Felicitas Buchner, l'istitutrice dei nipoti. La relazione segreta e profonda, vissuta da entrambi con forti sensi di colpa, fornisce allo scrittore materiale narrativo per un'opera dalle ambizioni sociali: risvegliare una volontà e una nuova fiducia politica in Italia dopo la caduta della Destra storica e la Questione Romana; vicissitudini che avevano diffuso un dilagante scontento verso la corruzione della classe politica. Un romanzo tra i più emblematici e significativi per comprendere la vicenda, biografica e letteraria, di Fogazzaro. -
Una stanza tutta per loro. Cinquantuno donne della letteratura italiana
Cinquantuno scrittrici italiane fotografate nel luogo in cui sono solite scrivere: in uno studio pieno di libri, al tavolo di una cucina, sulla panchina di un parco, nel vagone di un treno, in una biblioteca pubblica, sul bordo di una piscina, in un bar affollato. Un viaggio inedito alla scoperta delle voci più interessanti della letteratura italiana contemporanea diventa un'indagine sulla scrittura, sulla narrazione e sul ruolo della donna all'interno del mondo culturale italiano. -
Le cose innegabili
Libro vincitore del Premio Napoli Poesia 2019rn«""Le cose innegabili"""" di Nanni Cagnone è fra le sue più suggestive raccolte. I settantuno testi che vi sono riuniti sono preceduti da numeri romani, a indicarne la funzione di """"stanze"""" poematiche, in cui il poeta procede nell'attraversamento delle cose tangibili per rilanciarne gli interrogativi più alti e coinvolgenti per l'essere umano. Contro ogni facile ontologia, l'innovativa e allo stesso tempo classica poesia di Cagnone ribadisce la concretezza e la certezza delle esistenze cosali e umane, pur entro la coscienza della caducità in cui tutto quanto vive e sta nel mondo è iscritto. """"Le cose innegabili"""" mette in evidenza la trama poliedricamente colta della profonda poesia di Cagnone, che tocca qui vertici di una perfezione tecnica mai disgiunta dall'intensità espressiva per nitore dei significati e autentica capacità di evocazione.» (Daniela Marcheschi)"" -
Romanzo in bianco e nero
Candidato al Premio Strega 2019Una storia d'amore e di amicizia fra tre giovani: i cugini Carlo e Marcello, e Rachele, una ragazza ebrea, che vive con la famiglia e sogna la libertà e l'autonomia, ambientata in una Roma testimone di accadimenti fondamentali. Le vicende si svolgono nell'arco di due epoche: la Seconda guerra mondiale e gli anni '70. In un metaforico ""bianco e nero"""" il romanzo riavvolge il nastro della storia d'Italia accompagnando Carlo, Marcello e Rachele nel corso degli anni. Così, li vediamo nel loro amore tormentato accendersi di sogni, passioni, progetti, ma anche piegarsi per le delusioni, le separazioni, le assenze, le scomparse. Questo libro è anche un sentito omaggio al cinema italiano di quegli anni e ad alcuni dei suoi maestri. Del cinema qui si parla in maniera necessaria, così come si discute dei fatti della vita. Non a caso alcuni momenti peculiari del romanzo si svolgono all'ombra di indimenticabili capolavori cinematografici."" -
Elogio del pensiero libero
"Nel pensiero politico e sociale sviluppato da Luigi Mazzella in numerosi articoli; saggi e libri pubblicati sul tema complesso del buon governo, trionfa sempre la fides da lui adottata come autentica stella polare: la promessa di realizzare la pienezza delle capacità umane attraverso la difesa della libertà. Espresso in formulazione essenziale, questo assunto potrebbe correre il rischio di apparire un esercizio di retorica, perché la parola """"libertà"""" è stata nei secoli abusata con intenti mistificatori di ogni genere. Non è il caso di Mazzella, il quale si pone come autentico innovatore della gloriosa tradizione del pensiero liberale del mondo contemporaneo."""" Dalla prefazione di Sandro Gros-Pietro." -
Fossili e storioni
Quattro stagioni passate su una casa galleggiante sul fiume più lungo d'Italia. In ""Fossili e storioni"""" lo scrittore ci racconta un anno vissuto a pelo d'acqua, sulla casa galleggiante sul Po, a cogliere i minimi cambiamenti della natura e i versi degli animali, ad ascoltare le storie dei vecchi pescatori e i sogni di Jenny la cantante, a vedere uomini remare in canoa o con una muta addosso procedere verso la foce. Un anno di apparente solitudine si trasforma - attraverso la parola scritta - nell'elegia degli spazi vuoti. Ognuno ha le proprie ragioni per stare sul fiume o fuggirne, ognuno ha la propria visione dell'acqua. In queste pagine, invece, nessuna fuga, nessuna ricerca di se stessi, piuttosto un resoconto, tra contemplazione e spirito d'avventura, grazie al quale ci si accorge che ogni luogo può essere unico. Basta saperlo guardare. Dopo """"La vita segreta dei mammut in Pianura Padana"""", Davide Bregola torna a raccontarci di noi immersi nel tempo e nella natura."" -
Lettere d'amore di un eccentrico. Epistolario tra Gian Carlo Fusco e Floriana Maudente
Un appassionato epistolario amoroso, rimasto finora inedito, fa luce su due amanti d'eccezione e su un'intera epoca svelando una storia sentimentale finora sconosciuta di cui Gian Carlo Fusco fu protagonista tra il '62 e il '63, anni cruciali del suo percorso umano e professionale. Sono sette lettere estrose, malinconiche, smaglianti, graffianti, com'è nello stile di Fusco, ma soprattutto sono documenti di eccezionale interesse biografico, critico e storico che mettono a nudo la psicologia fuschiana e illuminano un momento chiave della sua esistenza: il trasferimento da Milano a Roma, il suo impatto con la Capitale, e i suoi primi esilaranti passi nel mondo del cinema come soggettista e sceneggiatore per De Laurentiis e altri produttori. Biagi imbastisce un duplice ritratto, quello di Fusco nel suo turning point esistenziale, mai indagato così a fondo, e quello della affascinante giornalista Floriana Maudente, e traccia un gustoso affresco della Roma culturale ai tempi della ""Dolce vita""""."" -
La mia paranza
Padre Ernesto Santucci negli anni '80 fonda e anima una comunità - tra le prime in Italia a dare una riposta in termini di istruzione, assistenza sanitaria, avvio al lavoro - che diventa un approdo per tanti giovani in difficoltà. Questo libro accende i riflettori sull'emarginazione e sull'infanzia abbandonata, sulle famiglie disgregate e sui tanti ragazzi segnati dalla prospettiva del furto e della prostituzione giovanile, per tracciare una valida alterantiva. Attraverso le vicende di quella che Padre Santucci chiama ""la mia paranza"""", si snoda Napoli, una città che ha visto crescere a dismisura le sue emergenze sociali."" -
Cadere, volare
Nives ha trent'anni, insegna in una scuola fuori Palermo. Un giorno, inaspettatamente, le arriva la proposta di matrimonio da parte di Salvo, il suo fidanzato. Questo scatena in lei il bisogno di una profonda revisione di tutta la sua vita. Nives ripercorre tutta la sua esistenza, indagando le assenze della sua infanzia dovute alla morte prematura della madre, alla incapacità affettiva del padre, alla lontananza del fratello andato presto a vivere altrove. Nives deve fare i conti anche con le emozioni che provengono dalla sua sfera lavorativa. I suoi alunni sono ragazzini difficili, parlano solo in dialetto, hanno vite segnate dal dolore e dalla povertà, non frequentano assiduamente la scuola, hanno genitori distratti oppure violenti. Ma, la maggior parte delle volte, Nives ne è certa, è lei a imparare da loro. Alla carrellata di ritratti di giovani problematici - ma vitali e umanissimi - si affiancano i profili di Nives e Salvo che tremolano, inadeguati come sono a risolversi, indecisi, confusi, inceppati nel dare una svolta - qualunque sia - alla loro vita. Un libro sul coraggio delle scelte e sulla irrinunciabilità a spiccare il volo se si vuole vivere davvero. -
Benito Cereno
«Anzitutto, è una storia di mare, e mai il mare tradisce la fantasia di Melville. È curioso come un'esperienza durata poco più di quattro anni e conclusa quando egli ne aveva ventisei, gli abbia invasa tutta l'anima, filtrando a interessarne le radici più segrete» (Cesare Pavese). Nota di Riccardo Duranti. Postfazione di Dario Pontuale. -
Una mattina qualunque
Michele si prende cura del vecchio Antonio, sempre alle prese con catastrofici vuoti di memoria. Antonio non fa altro che aspettare il rientro di Margherita, sua moglie. Michele si concentra sulle esigenze del vecchio per tenere lontani il ricordo di Carolina, la sua ex, e i sensi di colpa per averla abbandonata in un momento difficile. Le loro esistenze scorrono tra episodi comici e altri pieni di disperazione. Ed è così, in un fiume silenzioso e conosciuto, che scorre anche quella mattina. Una mattina qualunque, in apparenza, ma che si rivelerà straordinaria. A innescare il cambiamento è Antonio: in un attimo di lucidità capirà chi è veramente quel ragazzo che gli sta sempre intorno, ricorderà purtroppo anche la morte dell'amata moglie. Tra i due nasce un confronto tenero, serrato, violento che avrà esiti inaspettati. Un romanzo che parla con delicatezza dell'Alzheimer e del carico che comporta vivere accanto a chi ne è colpito, con due protagonisti maschili indimenticabili, ricca di dialoghi commoventi ed esilaranti, che obbligherà il lettore a fare i conti con temi universali e intimi come il senso di famiglia e di appartenenza, il tempo che passa, la malattia e la speranza. -
Il gioco dei padri. Pirandello e Sciascia. Ediz. illustrata
Il libro con cui Anna Maria Sciascia, figlia di Leonardo, racconta l’opera, i luoghi e la famiglia. L’osservare la fotografia di Pirandello sulla scrivania di Sciascia, è spunto per l’autrice per indagare il rapporto padre e figli/e, un rapporto particolare che in queste pagine, attraverso un’interpretazione personale della complessa e contraddittoria esperienza del vivere accanto a uno scrittore, diventa confessione e memoria. Da una parte l’emozione e la felicità di avere una vita diversa e non comune, di grandi ideali, di cultura e colma di quella poesia che aiuta a vivere. Dall’altra, il timore di non stare al passo, l’angoscia per non sentirsi adeguati. Attraverso l’analisi dell’opera pirandelliana e delle lettere familiari, del dramma di Antonietta Portulano, moglie di Luigi Pirandello, e dell’inquietudine della figlia Lietta, e poi dei propri ricordi, della propria storia famigliare, Anna Maria Sciascia incanta il lettore e le lettrici con un racconto partecipe e commosso. Nuova edizione, con foto dell'Archivio della famiglia Sciascia. -
Avatar
«In versi dal segno forte e dalle tinte intense, proprio come nei suoi quadri, la poesia di Cristina Annino afferma il senso di una esistenza che, malgrado «bolle di vecchio dolore», si staglia in una «atroce vitalità». In ""Avatar"""" l'Io e il Sé si alternano, interloquiscono e si scontrano, a narrare in forma poetica e visionaria appunto la scissione dell'Io dal Sé, che dovrebbero invece costituire una armonica unità nella personalità e nella coscienza umana. Con la sua ironia, con il suo peculiarissimo sguardo dilatato, capace di cogliere ciò che l'occhio comune non vede, ma c'è ed esiste nel suo rilievo di cosa, questa poesia si snoda ricca di immagini imperative nella loro fisicità, per rilanciare la sfida """"umanistica"""" perno della grande letteratura.» (Daniela Marcheschi)"" -
Nei luoghi ideali per la camporella
In questi racconti ambientati in Pianura Padana c'è una banda di amici alla ricerca di un'antica nave romana sperduta sotto terra in un campo arato, ci sono ragazzini che compiono riti inconsapevoli, un altro corre avendo in mente le vittorie di Mennea. Un bambino capisce che esiste il male quando incontra uno stravagante uomo che bazzica vicino alla canonica. Il termine ""camporella"""" indica un luogo in cui si va ad amoreggiare lontani da sguardi indiscreti, ma definisce anche un piccolo campo di campagna. In questa narrazione, un unico filo lega amori e piccoli spazi agricoli in cui le vite sono agitate da malinconica felicità o da gioiosa disperazione; l'infanzia, l'amicizia, il silenzio, la noia, tutto scorre ai margini dei grandi centri urbani. Dopo """"La vita segreta dei mammut in Pianura Padana"""" e """"Fossili e storioni. Notizie dalla casa galleggiante"""", Davide Bregola torna a raccontare i luoghi a lui più congeniali, e lo fa con la grazia che si addice alle piccole storie, con una lingua rarefatta che si incarna perfettamente nelle cose di pianura, a volte divertente, come quella di un giullare, piena di guizzi e mattacchiona, altre volte simile a quella del reporter che osserva e annota, o a quella della fiaba che ci allontana dal reale (salvo farcelo percepire in tutta la sua """"onestà""""). Argine, fosso, pozzo sono solo alcune parole con cui l'autore declina il territorio, attorno a esse si muovono i personaggi e le avventure si compiono. La Pianura ha trovato il suo cantore."" -
Bambi. Storia di una metamorfosi
Bambi, seducente, misteriosa, bellissima si muove come una pantera nella notte romana in cerca delle sue prede, attira, soddisfa e poi svanisce nel buio per tornare a indossare, alla luce del giorno, i panni di Giacomo. Ma chi è veramente Bambi? È quello che il lettore cercherà di scoprire nella prima parte del libro. Nella seconda parte, Bambi/Giacomo decide di iniziare il percorso per la rettifica del sesso biologico, passo fondamentale per una nuova vita. Il passato però non si cancella così, con un colpo di spugna... Nell'ultima parte Bambi è alle prese con l'amore, quello con la A maiuscola, ma non quello delle principesse, perché Bambi non inizia e non finisce nessuna favola. Anzi, è nella realtà che vuole tuffarsi, a testa alta e con tutto il cuore, orgogliosa delle proprie cicatrici. Ricco di personaggi festosi, eccentrici, tormentati, e pieno di colpi di scena, di pagine commoventi, di amore per la vita, seduzione e lacrime il romanzo porta a galla l'emisfero sommerso delle realtà transessuali. Un romanzo realistico e duro ma anche delicato, poetico. Una trilogia in un unico volume per raccontare la trasformazione di Bambi, il suo coraggio, il cambiamento. Il libro è dedicato a La Karl du Pigné, drag queen e attivista LGBTQIA+.