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Forme organizzative emergenti. Dalle comunità di pratica ai network informali
Le organizzazioni complesse si trovano a fronteggiare difficoltà sempre più significative nel garantire servizi di qualità ai clienti. Una delle principali ragioni è la crescente divisione e formalizzazione delle strutture e delle procedure che, spesso, comporta una separazione tra le diverse aree funzionali, rendendo difficile sviluppare un orientamento congiunto al mercato e ai suoi bisogni. In questo contesto sembra essere sempre più frequente il ricorso all'utilizzo di comunità di pratica e network informali che dimostrano come nuovi modelli relazionali, basati principalmente sulla partecipazione volontaria e sui ricorso alle nuove tecnologie del Web 2.0, possano rendere più fluide le relazioni interpersonali, valorizzare il capitale sociale diffuso e disperso nelle organizzazioni. Il volume ricostruisce i risultati di un'esperienza di confronto e studio sulle questioni sopra richiamate e si articola in tre sezioni principali: nella prima si riassume l'evoluzione delle teorie sulle comunità di pratica concentrandosi sul dibattito fra i principali studiosi; nella seconda si analizzano tre casi di studio relativi a comunità di pratica operative all'interno del gruppo Intesa Sanpaolo, che di questa ricerca è stato ispiratore e promotore; nella terza, infine, si propongono alcune chiavi di lettura utili alla comprensione del fenomeno, inquadrandolo nella più ampia cornice dell'open innovation. -
Web Land. Dalla televisione alla metarealtà
"Web Land"""" racconta in modo chiaro e coinvolgente quanto sta avvenendo nel mondo dell'industria culturale e della televisione a seguito del crescente interesse del pubblico verso i contenuti video su internet. YouTube e Facebook, oltre a catalizzare sempre più utenti, stanno cambiando radicalmente le modalità di fruizione, inaugurando nuovi scenari di consumo e di relazione sociale. La televisione pubblica è riuscita, attraverso il portale rai.tv, a incontrare il gradimento degli utenti della rete, aspetto significativo di quanto sia importante, anche nel nostro paese, una maggiore attenzione per le nuove tecnologie, un rapporto nuovo con il pubblico e la diffusione della banda larga. In queste pagine vengono affrontati i temi della trasformazione linguistica, la produzione di contenuti generati dagli utenti e la problematica dei diritti d'autore, il cui fondamento è messo in discussione dai mutamenti indotti dai nuovi mezzi di diffusione. Le innovazioni della rete e la spinta dei social media rappresentano la grande opportunità di un modo nuovo per diffondere cultura e partecipazione. La geo-localizzazione delle notizie e dei contenuti apre uno scenario nel quale pubblico e territorio potranno partecipare alla ricostruzione della realtà attraverso la pubblicazione di propri contributi ed esperienze, plasmando nuove forme di socialità e attivando sistemi innovativi di partecipazione." -
Manuale di giornalismo televisivo all news. Nuove frontiere dell'informazione tv e il fenomeno italiano Sky Tg24
Il fenomeno televisivo all news costituisce, in Italia, un settore ancora giovane, che si inserisce in un mercato concorrenziale dalle dinamiche ancora acerbe, ed è privo di una letteratura che sia in grado di trasmetterlo e insegnarlo a quanti intendano formarsi o specializzarsi nella professione giornalistica. L'organizzazione del lavoro all'interno di un canale all news ha delle caratteristiche molto differenti da quelle che si riscontrano nelle tv generaliste, in termini qualitativi e quantitativi, e per questo necessita di una formazione professionale specializzata, che dia la possibilità a un giornalista o a un tecnico di soddisfare con immediatezza le varie esigenze che la diretta comporta: dalla scrittura dei titoli all'impaginazione di telegiornali che si susseguono in grande quantità durante tutta la giornata, dai collegamenti in diretta all'attività di anchor. L'informazione televisiva all news è caratterizzata da una comunicazione più rapida, asciutta, imparziale, interattiva; elementi questi che hanno trovato un grande consenso di pubblico, a discapito dell'informazione più convenzionale e ""di parte"""". Dal 2003, anno della sua nascita, il canale televisivo all news Sky Tg24 è stato un esempio emblematico in tal senso ed è diventato, in breve tempo, un punto di riferimento fondamentale nel panorama informativo nazionale. E ha ispirato la realizzazione di questo libro, frutto dell'esperienza professionale dell'autrice presso la rete satellitare della piattaforma Sky."" -
Il ponte narrativo. Le scienze della narrazione per le leadership politiche contemporanee
I nuovi soggetti politici che si trovano di fronte a mutamenti storici profondissimi hanno la forte necessità di ridefinire l'immaginario e il linguaggio politico, alla ricerca di nuovi sistemi valoriali, etici e di azione sociale. Le scienze della narrazione raggruppano oggi un vasto sistema di discipline, tra cui lo storytelling che si traduce in metodologie tese a creare racconti influenzanti in cui vari pubblici possono riconoscersi. ""Ponte narrativo"""" indaga lo storytelling applicato alla politica e, più precisamente, identifica un metodo strutturato di comunicazione per la leadership in campagna elettorale, in una prospettiva capace di coniugare il rigore dell'analisi teorica con la chiarezza di esempi legati alla politica italiana e internazionale. Il libro è suddiviso in quattro parti. La prima introduce il tema delle scienze della narrazione nella politica contemporanea; la seconda entra nello specifico del metodo attraverso i numerosi casi osservati; nella terza si approfondiscono le tecniche della narrazione applicate al campo politico; infine, nella quarta, si dimostrano le basi del metodo. Un'agile guida per fare fronte alle sfide generate dal mutevolissimo rapporto tra società e politica. Uno strumento fondamentale dedicato non solo agli appassionati e ai professionisti, ma a tutti coloro che vogliono avere uno sguardo consapevole e aggiornato sulla politica e sulle tecniche di narrazione sempre più adottate da ogni schieramento."" -
Pink marketing. Il marketing al femminile
"Pink marketing"""" analizza il misterioso ed eclettico mondo femminile e tenta di tracciare un identikit della donna di oggi, andando oltre all'immagine confezionata dai media e dalla pubblicità. Una fotografia delle donne italiane, un loro inquadramento socio-demografico, un'analisi delle loro specificità. Avventurandosi tra ricerche, indagini e analisi, sono state qui selezionate quelle più rappresentative al fine di figurare un ritratto della donna italiana attraverso un linguaggio accessibile a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Sono stati analizzati nel dettaglio i comportamenti femminili in svariati ambiti, in particolare quello dei consumi, settore in cui le donne sono """"sovrane"""". Inoltre nella parte """"Donne e consumi in rosa2 possiamo osservare il rapporto delle donne con la moda, grazie anche a un focus sulla case history Camomilla Milano: un marchio dal design made in Italy contemporaneo e in continua evoluzione, come del resto lo sono le donne. """"Un brand che parla alle donne"""": la storia, i valori, la personalità, il pink target e la shopping experience in """"rosa"""". Non poteva mancare un aggiornamento sulle tendenze in atto nell'universo femminile: la rivoluzione green, la slow fashion, il recupero della tradizione, la contaminazione, il neo-lusso... Trend per lo sviluppo di nuovi prodotti e di un nuovo marketing tutto al """"femminile""""." -
Stay focused. Oltre l'identità postmoderna
La complessità dell'ambiente socio-culturale e i suoi rapidi mutamenti comportano trasformazioni negli atteggiamenti, credenze, norme, ruoli e valori sia a livello privato sia a livello pubblico. Questo scenario legittima una riflessione che ""Stay Focused"""" vuole affrontare, in differenti ambiti, con una lettura psicologica e sociologica. Il primo obiettivo è presentare quelle che sono le caratteristiche della personalità postmoderna: se non si riflette su questo possono rimanere """"sbiadite"""" le vere cause che ci hanno portato a questi cambiamenti culturali. La personalità postmoderna è caratterizzata da una vita precaria all'insegna dell'incertezza: tutto scorre implacabile, veloce. L'individuo deve rimanere al passo, gettandosi in continui nuovi inizi , continua modernizzazione, continuo cambiamento. Questa libertà individuale è ciò che permette di aprirsi a tutte le possibilità ma è anche quello che, al tempo stesso, spezza in mille frantumi i valori, spoglia ogni virtù, relativizza ogni cosa. Inevitabile che ciò porti l'individuo a una ricerca esasperata di singolarità che può però trovare la sua espressione nella scelta di indossare un'infinita varietà di """"maschere"""" delegando il processo di costruzione della propria identità a figure esterne, ai vari personaggi e ruoli del momento, alla cultura dominante, all'esigenza di essere sempre connessi. Il secondo obiettivo è quindi riflettere sull'importanza dei Valori nella ricerca psicologica e del loro ruolo nella società postmoderna."" -
Professione lobbista. Portatori d'interessi o faccendieri?
Le nostre cronache giornalistiche e giudiziarie degli ultimi cinquant'anni quelle internazionali non sono da meno - sono ricche di misteri, di fatti e (più spesso) misfatti imputati al lobbismo ma che con le lobby nulla hanno a spartire. Nell'uso comune dei media e nella percezione dell'opinione pubblica la parola ""lobby"""" è sinonimo di gruppo di pressione che, complottando da """"dietro la siepe"""", mira a sostenere con la corruzione oscuri interessi a favore di potentati vari: aziende, banche, gruppi finanziari, istituzioni e politici. Le varie P2, P3, P4; o certi club, come ad esempio la Commissione Trilaterale, il Gruppo Bilderberg, Aspen Institute; faccendieri alla Bisignani & c; corruttori di politici operanti all'interno delle istituzioni in Italia e in Europa vengono correntemente definiti lobbisti e lobby la loro attività su cui i media esercitano scarso controllo. Questo libro sostiene invece che, in un contesto pluralista, la lobby, in quanto legittima trasparente rappresentanza di interessi di aziende, associazioni, enti o gruppi presso le istituzioni centrali e periferiche (Stato e regioni), sia l'alternativa democratica al malcostume e alla corruzione dilaganti. Il libro passa in rassegna il lobbismo com'è conosciuto nel mondo occidentale; illustra le tecniche per fare lobby; prende in considerazione il """"caso Italia"""" e gli eventi collegati a questo fenomeno. In appendice la descrizione dei provvedimenti legislativi e normativi per """"agire"""" nei confronti delle lobby."" -
Racconto del territorio africano. Letterature per una geografia
Questo libro si occupa di letteratura dal punto di vista della geografia. L'attenzione è focalizzata su alcune narrazioni d'ambientazione africana, emblematiche della letteratura europea d'epoca coloniale e della letteratura africana subsahariana del Novecento. In tutti i casi proposti, territori e paesaggi dell'Africa entrano nel racconto e contribuiscono al suo svolgimento, giocando una funzione nell'intreccio diegetico. Dopo una parte iniziale riservata agli strumenti per l'analisi geografica delle forme narrative e agli immaginari geografici messi in rapporto con la riflessività, il volume si addentra nei luoghi e nelle vicende del romanzo ""Tempo di uccidere"""" di Ennio Flaiano, ambientato fra Eritrea ed Etiopia e nato dall'esperienza diretta dello scrittore in Abissinia al servizio dell'esercito coloniale italiano. Segue poi """"La mia Africa"""" di Karen Blixen, libro di ricordi della scrittrice danese, il cui teatro d'azione si svolge in Kenya fra il 1914 e il 1931. Nel terzo caso, dedicato a """"Cuore di tenebre"""", si popone un'analisi del colonialismo belga in Congo sul finire dell'Ottocento, rileggendo il viaggio materiale e simbolico di Joseph Conrad. L'ultimo saggio getta uno sguardo sulla letteratura africana novecentesca, dove il continente diventa protagonista di forme narrative e di scritture basate su modalità percettive e comunicative messe in campo da autori subsahariani. Tale mutamento di prospettiva ha una sua prosecuzione nel testo finale di Eleonora Fiorani, in cui il territorio è immaginato e rappresentato attraverso esempi di arte africana contemporanea, intesi come racconti della pluralità dei mondi che l'Africa incarna."" -
La scalata al mainstream. Meme, troll e gamergate. Il contropotere nei social media
Nella scansione dei capitoli, con riferimenti alla filosofia, al giornalismo, al marketing e alla sociologia, risalta all'inizio l'individuazione nella società attuale di una sorta di ""Panopticon"""", vero e proprio meccanismo per mettere in atto una forma perversa di digital imperialism che, nella sua capacità di controllo totalizzante, sembra attualizzare la visione di Foucault dei corpi (e delle menti) addomesticate. Nonostante l'apparenza di una lotta tra il caos e la disciplina digitale, in sostanza oggi prende forma il brain hacking - l'addomesticamento dei cervelli - con l'utilizzo delle più evolute tecniche per lo sfruttamento estremo delle nostre capacità attenzionali. Entrano in campo nuovi saperi e nuovi soggetti. Alcuni raggiungono la fama e vengono conclamati nelle frange coagulatesi come gruppi di contropotere egemonico. Tra questi spiccano i vandali digitali, da taluni definiti terroristi, gli internet troll. Vengono coniati nuovi hashtag, elaborate tattiche di persecuzione lanciate, per la prima volta, con il gamergate. L'estremismo politico coinvolge aspetti sempre più intimi e particolari delle persone, deflagrando in movimenti reazionari fieri di esibirsi in atti di odio vero e proprio rivolti contro chi è dissenziente, contro il politically correct, contro il mainstream. Vi si aggiunge il negazionismo: non solo quello politico e anti-olocausto dei siti estremisti dell'Alt Right, con al seguito la manosphere (uno spazio d'aggregazione dedicato a una sorta di """"neomascolinità""""), ma quello più ampio e difficilmente contenibile (rendicontabile) sostenuto dalle Fake News. I diversi gruppi, abili tessitori di teorie complottistiche, si specializzano nella forma mediale dei meme, proiettili digitali ad alto impatto, divenuti degli habitué in molti ambienti della comunicazione digitale, anche in quelli più en vogue del marketing delle grandi corporation. La manipolazione dell'informazione si diffonde a macchia d'olio, così da trasformarsi in un vero e proprio attacco al mainstream e al mondo del giornalismo accreditato, non solo statunitense. In un conflitto digitale senza esclusione di colpi, fino a metterlo sotto scacco, fino a portare a una presidenza molto discussa. Con prefazione di Alessandro Cecchi Paone."" -
Il marchio demiurgo. Identità strategica nell'orizzonte estetico
Il grande potere che i marchi esercitano oggi sui mercati finanziari non consente più di identificarli solo in quanto ""segni"""" della comunicazione. Tale ambiguità apre un nuovo orizzonte epistemologico e spinge a chiedersi per mezzo di quali capacità i marchi siano riusciti ad assumere un'importanza cosi rilevante all'interno della nostra vita sociale. In un mondo dominato dalle potenze economico-finanziarie non ha più alcun senso continuare a intendere il marchio in funzione della sua utilità contingente o in riferimento a quella bellezza formale che un tempo gli valse la qualifica di """"segno principe"""" delle attività di Visual e Corporate Identity. Questo libro intende porre l'accento sulle implicazioni antropologiche che scaturiscono dall'incontro tra le sofisticate strategie di comunicazione orchestrate dai marchi commerciali e la dimensione percettivo-estetica dell'uomo che, inevitabilmente, le accoglie e le fa proprie, interiorizzandole. Il potere esercitato dal marchio sulla nostra identità individuale sarà tanto più grande quanto più gli sarà concesso di imporre la sua impronta sulla nostra capacità di provare sensazioni, emozioni, sentimenti e desideri. Ecco, allora, che le suggestioni offerte dai marchi di ultima generazione - marchi sonori, gustativi, olfattivi e tattili interessano l'intera specie umana e non solo una certa area di competenza professionale. È lecito che un'impresa registri, come proprio marchio commerciale, l'odore dell'erba appena tagliata o il canto di un gallo?"" -
Geografie dell'abitare
Abitare è esistere, perché dell'esistenza ha il sapore e il respiro, i sogni, che lo mettono in moto e fanno tutt'uno con l'istanza antropologica, che costruisce luoghi dove raccontare la vita e fa degli stessi una narrazione, in cui mettere in scena lo stare e l'agire, i desideri e i ricordi. Questa valenza antropologica è ciò che emerge in primo piano nei processi che stanno ridefinendo la postmetropoli nelle diverse accezioni delle megalopoli prossime venture, delle nuove città ecologiche e futuribili, delle aerometropoli, delle città patologiche o imperfette, città non finite, caratterizzate dall'habitat abusivo e dalla presenza di attività informali, delle città ""ristrette"""", dell'""""acrescita"""" e della ricerca della """"giusta dimensione"""". La territorialità, in quanto campo relazionale, può allora valere come chiave interpretativa in grado di far apparire i meccanismi messi in atto dagli attori sociali e di individuare le logiche spaziali che si sono stratificate e che interagiscono sul tessuto urbano e gli intrecci tra spazi fisici e spazi transnazionali e virtuali. Così, mentre la città è sempre più un mosaico di luoghi separati e di mondi autoreferenziali, nei nodi di reti socialmente condivisi, gli spazi si aprono al coesistere e all'intrecciarsi delle geografie materiali, costruite dalle pratiche quotidiane, con le geografie immateriali che attribuiscono significati simbolici al mondo reale, che rimandano a una geografia fatta di esperienze individuali e rappresentazioni collettive."" -
Ti va di combattere?
Cosa significa essere top manager oggi? Fare impresa, guidare donne e uomini in organizzazioni complesse? L'autore - da anni al vertice di diverse aziende - attraversando le esperienze incontrate nel ruolo di amministratore ripercorre il suo vissuto professionale e ne trae una serie di linee guida utili a tutti coloro che si ritrovano a fare e vivere un'impresa. Il volume non è un manuale per manager, né una celebrazione personale, ce ne sono già troppi nella letteratura manageriale; piuttosto una CEO narrative: il condensato narrativo di una vita al servizio dell'impresa. Il portato dell'esperienza di un uomo che, con tenacia e sacrifìcio, ha saputo lottare contro le avversità che si frappongono tra il desiderio di realizzazione e il raggiungimento degli obiettivi: tra il sogno e il progetto, tra la speranza e il compimento. Il testo è per tutti. Per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, per i professionisti alla ricerca di una ridefinizione delle proprie carriere, per gli uomini di impresa che guidano organizzazioni complesse... In generale, per i tanti che si misurano quotidianamente con le difficoltà derivanti dall'attuale crisi economica, che da questa testimonianza possono trarre spunti per la loro vita professionale e il loro futuro. Un racconto che diventa saggio. Un saggio che si erge a racconto. -
Tecnologia e innovazione per l'industria tessile
Un viaggio nella storia e nelle tecnologie che hanno favorito le evoluzioni nel settore tessile, oggi caratterizzato da un nuovo modo di interpretare il textile design. Il libro analizza i caratteri essenziali della filiera tessile, per fornire a studenti e operatori del settore conoscenze specifiche dei materiali e delle tecnologie produttive legate al mondo della moda. I fattori strategici che decretano il successo di un prodotto di design, oltre al contenuto creativo, sono infatti la ricerca e il valore aggiunto dato dai materiali e dalle tecnologie produttive. Per questo è essenziale partire dai filati, costituiti a loro volta dalle fibre, che attraverso i processi tecnologici portano al tessuto, dato che per qualsiasi ""oggetto"""" che ricopre l'uomo sono indispensabili lavorazioni multiple che comprendono sia i processi industriali quanto le figurazioni astratte. Il contenuto del volume è diviso in due parti, nelle quali il singolo autore approfondisce gli aspetti peculiari delle proprietà e dell'utilizzo delle fibre naturali e sintetiche e delle tecnologie tessili che permettono di scegliere l'una o l'altra tecnologia produttiva, al fine di ottimizzare il textile nel mondo della moda, esaltando lo stretto connubio esistente tra tecnologia, tessile e moda."" -
Hikikomori. Il nuovo male del secolo
Il termine hikikomori significa isolarsi, «ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, rinchiudendosi nella propria camera da letto, senza aver alcun tipo di contatto diretto con il mondo esterno». Si tratta di un fenomeno psico-sociale che si è diffuso tra gli adolescenti dapprima solo in Giappone, e negli ultimi 15 anni anche in Italia, rappresenta una condizione para-suicidaria che purtroppo talvolta conduce ad un suicidio a compimento. Nei giovani che fanno hikikomori c'è una grande fragilità, un vero malessere esistenziale, una dipendenza dal giudizio degli altri. La ricerca di sé, della propria individualità tipica dell'adolescenza, si confronta con modelli di fatto non raggiungibili. Spesso nella gestione dei problemi c'è ipo-criticità, unita ad una trasgressività esibita ed apparente, che non aiutano la crescita. Il disagio e il cammino verso il suicidio sono silenziosi e non visibili agli altri. Vorremmo offrire uno strumento di conoscenza sia per gli adulti che per i ragazzi, per far fronte a questa angosciante situazione in cui spesso si vengono a trovare le nostre famiglie senza neppure rendersene conto. -
Medicina narrativa per una sanità sostenibile
Grazie al contributo di numerosi esponenti di rilievo dell'ambito sanitario, scientifico e culturale italiano e internazionale si analizza una nuova frontiera della medicina: quella narrativa. La medicina narrativa è scienza e insieme racconto individuale di un'esperienza, quella del paziente, dalla scoperta della malattia alla cura, alla guarigione. Tali testimonianze assumono un rilievo che vuole andare oltre la soggettività della storia del singolo per diventare una ricerca di più ampio raggio, oggettiva e diffusa, che permetta confronti clinici tra i diversi momenti della malattia su una consistente campionatura di persone. La medicina narrativa può portare a ridurre i ricoveri inappropriati e a valorizzare le buone pratiche ospedaliere; facilita la lettura di quei tratti comuni, ricorrenze e fenomeni che si ripetono ma che non si presentano nella casistica, così da poter decifrare analogie e differenze tra le singole persone e le caratteristiche legate alla malattia. La narrativa, finora considerata estranea alle funzioni del progresso scientifico, potrebbe rivelarsi un importante elemento per un progetto di miglioramento e mantenimento della sanità. -
Il design dei nostri tempi. Dal postmoderno alla molteplicità dei linguaggi
Perché desideriamo gli oggetti? Ci servono o ci piacciono? Li usiamo davvero o consumiamo la loro immagine? Ci attrae il valore d'uso o il simbolo incarnato che lavora come superficie intrigante animando il prodotto? Postmodernismo, Minimalismo, Transitive Design, Neo-Dada, Trick Design, Design-art sono alcune tra le tendenze più rilevanti degli ultimi trent'anni: atteggiamenti, messe in scena, anche soltanto vezzi o modi di rappresentazione. Un tempo si cercava di progettare il prodotto universale, economico e funzionale; oggi, piccoli oggetti allettanti che si rinnovano di continuo. Ma il design è ancora ""un mezzo per migliorare la vita dell'uomo con un ottimo connubio di tecnica ed estetica"""" o è diventato un modo per far vendere rendendo accattivante il look delle cose?"" -
Consumi e identità. O della supremazia narrativa ai tempi della crisi
Si è detto più volte che il consumo ha una valenza identitaria, ma oggi non è neanche più il consumo di un bene a dare un apporto alla nostra identità, di per sé debolissima: lo scarto centrale sta nella capacità di reggere il ritmo del consumo. Questa si esplica soprattutto individualmente, proponendosi come ""via appagante"""" di quella che soprattutto è una condizione di solitudine. La necessità di consumo, di conseguenza, può essere alla base di problemi politici e di governabilità della pace sociale. Inoltre, cosa più sorprendente e più interessante per capire l'attuale dinamica socioeconomica, può essere un problema per il sistema di mercato. Si può obiettare che lo stato di necessità legato al consumo possa essere reversibile. Obiezione corretta ma necessitante del fatto che si cambino i nostri sogni, ovvero che si vadano a modificare alcuni tratti costitutivi della nostra recente identità sociale. Ciò può essere fatto iniziando a comprendere quali narrazioni possano rispondere a criteri di autenticità per i diversi pubblici; ovvero quali storie possono oggi essere usate per la costruzione o il rafforzamento di una identità."" -
Storie virali. Come creare racconti di marca capaci di diffondersi in modo esplosivo nel web
Perché alcuni contenuti di marca riescono a produrre incendi virali e altri no? La questione è all'ordine del giorno e molti autori hanno già messo in evidenza aspetti importanti, come le nuove regole del marketing nei social media o la funzione del word of mouth. C'è però un tema ancora poco trattato e, al contempo, decisivo: il ruolo dello storytelling. O, per essere più precisi, la relazione tra i fenomeni virali e la natura delle storie trasmesse sul web. In quale misura il successo virale dipende da come una storia è congegnata? E quali devono essere i tratti di una storia che ambisca alla viralità? Il libro dà a questi interrogativi una risposta argomentata, offrendo suggerimenti preziosi per impostare storie di marca atte a essere largamente condivise. -
Io ricordo. Parlano i familiari delle vittime di mafia
Io ricordo racconta le storie dì Antonino Agostino e di sua moglie Ida Castellucci i cui genitori sono ancora in attesa di verità; Giuseppe Alfano, giornalista scomodo in provincia di Messina; Roberto Antiochia, poliziotto rientrato dalle ferie dopo l'omicidio di Beppe Montana e ucciso nell'agguato al commissario Ninni Cassarà; Barbara Rizzo con i gemelli Salvatore e Giuseppe Asta uccisi per un'autobomba destinata al giudice Carlo Palermo; Paolo Borsellino, insieme alla sua scorta, la cui vicenda è di profonda attualità; Pietro Busetta cognato di Tommaso Buscetta vittima della vendetta trasversale della mafia; Rocco Chinnici, magistrato, per primo intuì la necessità di lavorare in squadra e andare nelle scuole; Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido a 14 anni dopo 779 giorni di prigionia; Giovanni Falcone, ucciso con la moglie insieme alla scorta facendo saltare in aria un pezzo di autostrada; Mario Francese, tra i primi a intuire, da giornalista, la scalata al potere dei corleonesi; Salvatore e Giacomo Frazzetto, dissero no a un estorsore; Paolo Giaccone, non accettò di mutare la perizia medicolegale che inchiodava un boss; Boris Giuliano, poliziotto di razza, individuò il flusso di denaro e le rotte della droga; Libero Grassi, disse pubblicamente no al racket e fu isolato dagli altri industriali; Vito Ievolella, carabiniere, ucciso con un colpo alla schiena; Peppino Impastato, morto ""suicida"""" sebbene l'avessero ammazzato; Carmelo Ianni, albergatore..."" -
La morte della pubblicità. La stupidità nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
"All'inizio, era il verbo. Poi, il verbo si nascose e la persuasione divenne occulta..."""". Questo provocatorio saggio, scritto da un pubblicitario """"pentito"""", è diventato un vero e proprio cult negli anni Novanta. Tutte le profezie in esso contenute si sono avverate. Contiene un lungo elenco di quesiti cui il mondo della comunicazione deve ancora rispondere. Ma è anche il manifesto di una nuova ecologia mentale per sopravvivere a quello che l'autore definisce Media Evo, fornendo tutti gli strumenti per comprendere dall'interno i segreti della comunicazione pubblicitaria e diventarne possibilmente immuni. Dalle vecchie tecniche di persuasione ai nuovi scenari che si stanno aprendo, con la denuncia di un gravissimo pericolo: se tutta la comunicazione tende al modello pubblicitario, dovranno esserne ridefiniti al più presto i metodi altrimenti, per dirla con McLuhan, la sua intrinseca stupidità si diffonderà a velocità elettronica. Per questo e per molti altri motivi la vecchia pubblicità, se non è ancora morta, deve morire. Questa nuova edizione è arricchita da sezioni dedicate all'analisi della comunicazione, al digitale e alle sfide che verranno. Se, dopo il Media Evo, ci sarà un nuovo Rinascimento."