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Il mestiere di casting director
Quella del casting director è una figura professionale emergente che incuriosisce e affascina. Eppure - sorprendentemente anche fra gli addetti ai lavori - pochi sanno in cosa consista realmente questo mestiere, quali siano le fasi del processo della composizione di un buon cast, quali le difficoltà che si incontrano, le differenze fra casting nei diversi generi di produzioni audiovisive e quali, infine, i ""trucchi del mestiere"""". Questo libro nasce dal desiderio di fare chiarezza su questo processo anche in vista della formazione di nuove leve di professionisti. Il libro vuole anche essere un atto di amicizia nei confronti di coloro senza i quali non esisteremmo: gli attori! La seconda parte è quindi dedicata a fornire loro una gran quantità di consigli e informazioni utili, dalle basilari alle più sofisticate, affinché possano sentirsi sempre più fiduciosi in se stessi e nella collaborazione con noi casting director."" -
Il marketing dei servizi. Il marketing per imprese di servizi, studi professionali, professionisti, operatori in servizi
Imprese di servizi, studi professionali, professionisti (avvocati, notai, commercialisti, architetti, ingegneri, pubblicitari, grafici, consulenti vari), operatori in servizi richiedono da tempo un libro attuale e completo che ben integri il tradizionale marketing dei servizi offline con quello online. Il libro passa in rassegna il necessario processo di marketing che l'offerta di servizi deve oggi sviluppare per dare riscontro alla domanda di consumatori, famiglie, imprese. La proposta di marketing sviluppata nel libro è un modo concreto, perché l'offerta di servizi raggiunga con efficienza la domanda sfruttando quanto il processo di marketing mette a disposizione. Il libro nello sviluppare il processo di marketing per imprese di servizi, studi professionali, professionisti, operatori in servizi, definisce tutti i passaggi che lo caratterizzano: il mercato, gli imperativi dello scenario, la coerente risposta allo scenario, la funzione di marketing, l'azione di ricerca, la segmentazione del mercato, il posizionamento, il marketing mix, la politica di prodotto, di prezzo, di distribuzione, di vendita, di comunicazione, di promozione, di web marketing, di erogazione, la pianificazione, il controllo, il management. Il marketing con quanto attiva è in grado di permettere ai soggetti fornitori/erogatori di servizi di operare con efficacia nel mercato, di conoscerlo, segmentarlo, di dotare il servizio delle giuste politiche e strategie di marketing, della giusta pianificazione, del costante controllo, del vincente marketing management per portare con successo il servizio al giusto cliente fruitore e soddisfarlo. Il libro vuole essere una guida pratica al marketing che imprese di servizi, studi professionali, professionisti, operatori in servizi devono attivare per produrre, vendere, distribuire, comunicare, promuovere erogare i loro servizi con efficacia ed efficienza sfruttando quanto di nuovo il web ha portato a supporto dell'offerta di servizi. -
Design della moda al Poli_Mi. Open Lab
"La moda è un mestiere che nasce al tavolo da disegno e poi si sviluppa in fabbrica, o in atelier, dove il progetto prende vita, diventando abito o accessorio da indossare. La considerazione può apparire ovvia, e invece non lo è. L'importanza degli aspetti pratici e tecnici legati alla professione tende a essere dimenticata oggi che la moda, in quanto sistema, è spesso distratta dal fare comunicazione. È importante ricordarlo soprattutto a quanti, come voi, si stanno preparando, leggendo questo manuale, a diventare gli stilisti di domani. Perché, in un mondo sempre più virtuale, bisogna essere capaci di creare qualcosa che abbia sostanza e che, nel migliore dei casi, renda più facile la vita di chi la usa. Bisogna saper progettare: da un progetto ben definito deriva tutto il resto. La creatività è certo fondamentale, ma da sola non basta. Per trasformare un'idea in un oggetto concreto occorrono gli strumenti e il mestiere. E occorre, ancor prima, il desiderio di impegnarsi ad apprendere, applicandosi giorno dopo giorno. Io l'ho fatto direttamente sul campo, ma la mia era un'epoca diversa. Era il periodo in cui si stava delineando la figura dello 'stilista' che prima non esisteva e il mestiere si imparava lavorando, non nelle scuole di design. Oggi vi è la possibilità di studiare, ma la sostanza non cambia. La moda resta un lavoro serio e impegnativo, anche se molto appagante. Progettare la moda vuol dire studiare la società, catturarne i bisogni e se possibile anticiparli. Le innovazioni, quelle vere, partono dallo studio e dalle intuizioni che si trasformano in disegno e si strutturano nella scelta di tessuti, nel modo di costruire gli abiti. Io ho lavorato così, e mi sono potuto muovere verso altri ambiti di lifestyle proprio perché tutto poggia su una progettualità solida legata alla moda. Concludo dicendo che per sognare e inventare bisogna saper fare. Vi auguro dunque di lanciarvi nella grande avventura della moda, ma vi raccomando solo di farlo usando il mestiere come trampolino e con una grande dose di modestia."""" (dalla Prefazione di Giorgio Armani)" -
Fronte del video. Dieci anni di racconti televisivi
Dalla sua rubrica su ""L'Unità"""", Maria Novella Oppo raccoglie alcune delle pagine più significative dal 2001 a oggi, arbitrariamente raccolte attorno a una decina di temi scelti come i più caratteristici di un periodo che non si vuole chiamare """"regime per non nobilitarlo"""". Introduzione di Furio Colombo"" -
Kate Moss machine
Kate Moss, ideale incarnato della diva d'oggi, fa mutare lo statuto della modella dall'imitazione alla simulazione. Il corpo affusolato, ridotto allo spessore di una lettera o di un codice, non appartiene più all'anatomia ma al lessico del branding e del morphing, plasmando un programma di vita che rappresenta il ""destino"""" neoliberale per eccellenza. Cosa ci racconta la storia di una delle più vivide star del globo? Secondo Salmon, essa narra del nostro graduale divenire strateghi, soggetti agguerriti e capaci di manipolare le nostre competenze e i nostri affetti al solo scopo di migliorare l'immagine e la performance tramite cui abbiamo la sensazione di esistere. Non c'è altro rapporto possibile con se stessi che questo incessante lavoro di messa in valore della propria narrazione. Gli individui non hanno più scelta tra una vita scambiabile e dunque stilizzata, e una vita non stilizzata ma priva di valore. In questa logica esclusiva, siamo ormai tutti tante piccole Kate Moss machine. Prefazione di Vincenzo Susca."" -
La pelle del design. Progettare la sensorialità
Questo libro si propone di analizzare le relazioni tra materia e uomo, in che modo la materia viene percepita e come può essere riprogettata. In particolare, si pone l'obiettivo di indagare come le tecnologie possono conferire qualità sensoriali alla superficie di un prodotto di design, quindi alla ""pelle"""" degli oggetti. L'evoluzione tecnologica, infatti, ha esteso le possibilità di operare sulla materia, trasformarla e plasmarla a proprio piacimento, portando però a uno smarrimento della sua identità e di conseguenza a una perdita dell'identità dei manufatti prodotti. La caratterizzazione espressiva e sensoriale dei materiali, ovvero la progettazione delle cosiddette """"qualità soft"""" - come sensazioni tattili, colori e trasparenza - permette invece di reimpadronirsi della dimensione culturale, sensoriale e comunicativa degli oggetti. Queste qualità sono veicolate soprattutto dalla superficie che rappresenta l'interfaccia tra oggetto e utente. A fronte di una letteratura scientifica, sia di design sia di ingegneria, ricca di informazioni tecniche sui processi tecnologici di produzione e finitura, così come di informazioni su caratteristiche e applicazioni dei materiali stessi, non è sempre facile abbinare le tecnologie agli effetti ottenibili con i diversi materiali. Con questo libro, pertanto, si intende creare un ponte tra tecnologie e caratterizzazione espressiva e sensoriale della superficie dei materiali."" -
La vampira
La vampira narra la storia di un'enigmatica contessa ungherese, in soggiorno a Parigi, ospite nella sede di una misteriosa società segreta che sembra progettare crimini politici a discapito del futuro imperatore Napoleone Bonaparte. La contessa, di una bellezza quasi venefica, nasconde segreti terrificanti; la sua vita è costellata di ombre e arcani di cui nessuno, nemmeno coloro che le sono fedeli, sembra essere pienamente cosciente. Jean-Pierre Sévérin, detto il guastalupi, è una celebrità di quartiere. Maestro d'armi nei panni del buon borghese, si scopre intrappolato insieme ai suoi cari nell'ordito del tremendo complotto che solo la sua rettitudine riuscirà a sventare. Il lettore viene coinvolto in questo stralcio di vita del XIX secolo, caratterizzato da intrighi, giovani donne da salvare, un fragile sistema politico sull'orlo della catastrofe e, soprattutto, dal mistero che circonda la sensuale contessa: una vittima, condannata a vita maledetta, oppure un'oscura mostruosità che si leva dal proprio sepolcro? ? La contessa Addhèma, primo prototipo di donna vampiro il cui tratto distintivo è l'erotismo, precede il più famoso ""Carmilla"""" di Sheridan Le Fanu, anticipando un filone narrativo destinato ad affascinare migliaia di lettori in tutto il mondo."" -
Fake! La vera storia di Elmyr De Hory, il più grande falsario di tutti i tempi
Elmyr de Hory è un raffinato aristocratico a cui il destino ha tolto tutto, tranne la geniale capacità di imitare i più grandi artisti del Ventesimo secolo. Fernand Legros è un brillante omosessuale di origine egiziana che decide di farsi finanziare la passione per i gingilli costosi e i bei ragazzi da facoltosi amanti dell'arte. Réal Lessard è un bellissimo giovane che diviene prima il protetto e poi l'amante di Fernand, per arrivare infine a superarlo in astuzia e immoralità. Fake! è la storia di Elmyr de Hory, abilissimo falsario che, nel corso della vita, dipinse migliaia di tele contraffatte, oggigiorno valutate più di sessanta milioni di dollari sul mercato internazionale dell'arte. Nessuna tecnica era troppo difficile da imitare per Elmyr, che era in grado di passare con disinvoltura da un Picasso a un Renoir, da un Modigliani a un Matisse; le sue tele venivano poi rivendute alle più prestigiose gallerie d'arte e ai musei di tutto il mondo. Clifford Irving ben descrive l'esotica, sgargiante, controversa vita di Elmyr, rifugiato ungherese, dai suoi inizi parigini fino all'ultima, rocambolesca, fuga a Ibiza. Il romanzo è arricchito da una postfazione inedita dell'autore, nella quale Irving svela gli inquietanti retroscena di questa storia di falsi, di intrighi e di verità negate. Dal libro, nel 1973, venne tratto il film di Orson Welles ""F come Falso"""", nel quale l'autore appare in un piccolo carneo."" -
Ipazia
La storia di Ipazia, che nella versione anglosassone comparve con il titolo completo di ""Hypatia, or New foes with an old face"""" (Nuovi nemici dal vecchio volto) narrata in prosa dalla sapiente penna dello scrittore Charles Kingsley, viene riproposta al pubblico italiano in nuova traduzione dopo più di settantanni dall'unica versione italiana (tradotta dal tedesco) pubblicata per i tipi di Sonzogno prima del secondo conflitto mondiale. Tornata alla luce della storiografia e all'attenzione del grande pubblico in seguito al recente film di Alejandrò Amenàbar, Agorà, la figura della scienziata e filosofa alessandrina - martire del sapere e della libertà e vittima del cristianissimo Cirillo - era stata riproposta dal filosofo inglese John Toland nell'omonimo libretto che recava il sottotitolo di """"Donna colta e bellissima fatta a pezzi dal clero"""". Donna bellissima che non tardò a essere dipinta dal pittore Charles William Mitchell, ispirato proprio dal libro di Kingsley e dalla sua raffinatezza letteraria, capace di restituire al lettore, con la competenza dello storico e la verve del romanziere, voci clima culturale e religioso straordinariamente complesso e dagli esiti drammatici."" -
Il fuoco dentro
Federico è giovane, assetato di vita ma vincolato dalle costrizioni di un mondo ancora chiuso e dalla mentalità tradizionalista, sempre combattuto tra gli impulsi del suo temperamento passionale e il disincanto di dover accettare scelte spesso imposte da inevitabili compromessi. Federico racconta in modo asciutto ed essenziale la sua complessa biografia esistenziale: gli spensierati anni universitari, il ritorno al paese natale nell'entroterra abruzzese e le improvvise difficoltà economiche familiari; il difficile avvio della sua professione di commercialista, le sfortunate vicende sentimentali con Francesca e con Marta, la gioia di un figlio. A sciogliere i contrasti insoluti che animano il protagonista sarà Davide, il figlio tanto desiderato e amato, con il quale Federico riuscirà a instaurare un rapporto di sincera complicità e di affetto reciproco. Superando anche l'ostilità e il rancore della sua ex, Marta, mossa da un desiderio di vendetta che si dispiegherà nel tentativo di tenere forzatamente lontani padre e figlio. Un romanzo su vicende che potrebbero essere vissute da ognuno di noi, capace di affrontare temi molto attuali e mai troppo dibattuti: le forme della famiglia, la separazione, il difficile ruolo del genitore single. -
Dean Skira. My light
Gli utlimi trent'anni sono stati, per il settore della illuminazione, carichi di avvenimenti e di prospettive. Gli anni successivi al'68, infatti presentano una grande volontà di rottura dei sistemi culturali e formali. Il volume riunisce le principali opere di Dean Skira, che hanno illuminato monumenti, edifici pubblici e privati in tutto il mondo. -
A tutta tv! Nuovi modi di guardare la televisione al tempo di internet
Già dalla prefazione di Alberto Abruzzese, noto sociologo e docente di Scienze della Comunicazione, ""A tutta tv!"""" si rivela estremamente contemporaneo, legato com'è agli sviluppi del rapporto tra medium tv e utente nella programmazione televisiva. Avvicinamento favorito dall'innovazione tecnologica e soprattutto dalla contaminazione tra internet e tv. La televisione permette oggi l'utilizzo di servizi strettamente legati al computer: ecco allora che, con il telecomando, possiamo navigare sul web, visitare social network e controllare la posta elettronica. Viceversa, con i nostri pc, smartphone (e perfino con le più che mai diffuse console per videogiochi) possiamo guardare programmi e serie tv. Questi processi di diffusione di contenuti tv anytime anywhere (sempre e ovunque) hanno anche modificato il comportamento del pubblico, ora particolarmente attivo nel cosiddetto """"palinsesto fai da te"""". Nasce, in seguito, la riflessione sui servizi che la televisione offrirà domani: tale formulazione non vuole rivelarsi meramente teorica, bensì concreta e utile per coloro che vorranno scoprire le sempre nuove potenzialità di questo, anacronisticamente parlando, """"elettrodomestico""""."" -
From Italy. L'unicità del saper pensare e fare italiano
Oggi si fa strada prepotentemente il ruolo della cultura della conoscenza, del saper fare e del saper identificare e trasmettere i codici distintivi dei diversi prodotti e servizi. Questo non si esaurisce nel brand finale ma è costituito da una sequenza valoriale che dalla ideazione alla scelta delle materie prime, alla ingegnerizzazione del prodotto giunge fino al suo rilascio sul mercato. Una visione d'insieme che pone fornitori, terzisti, licenziatari in prima linea esaltandone il contributo necessariamente di qualità e distintivo, e fornendo loro opportunità non banali di visibilità in quanto protagonisti di un network produttivo di valore. Rinsaldare il concetto di italianità significa attingere a un repertorio poliedrico con sapienza, genialità ma soprattutto con calcolo: per mettere a frutto la nostra cultura, la nostra meticolosità, la nostra esperienza, il nostro pensiero. Per continuare a sedurre i nuovi ricchi mercati con risultati inimitabili e non replicabili ci si deve spostare da un'etichetta tradizionale ma un po' annacquata come quella di Made in Italy e approdare all'accezione più moderna e soprattutto omnicomprensiva di ""From Italy"""". Spostandosi dal vissuto di Paese Vetrina a quello di Paese Atelier."" -
Basta. Divagazioni sul dissenso. Ediz. illustrata
Nato da un workshop tenuto al Politecnico di Milano, il movimento BASTA si propone come un ""collettivo"""" apolitico che diffonde la cultura del dissenso in forma visiva, sia nelle scuole sia nel dibattito culturale. Studenti e professionisti si sono incontrati per discutere e produrre visual ispirati al Manifesto aperto BASTA; pensatori quali Gillo Dorfles e Fulvio Carmagnola hanno discusso, sviscerato e condiviso con altri le ragioni e le direzioni del dissenso. Hanno partecipato: Politecnico di Milano, Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Università La Sapienza di Roma, Accademia di Belle Arti di Bologna, Università Anahuac Mexico Norte. Hanno contribuito: Gillo Dorfles, Fulvio Carmagnola, Pietro Barbetta, Marina Terragni, Ferdinando Scianna, Alessandro Guerriero, Giacomo Ghindelli."" -
Il lato oscuro del design
Un tempo si diceva ""oggetto d'uso"""", ma qual è oggi l'uso degli oggetti designed? Il più delle volte, quel che viene comunemente chiamato """"design"""" non è certo l'oggetto d'uso pratico, funzionale, ma il prodotto esteticamente pregno, (auto)rappresentativo e perfino elitario. Paradossalmente è un po' il contrario del design storico, quello con la """"D"""" maiuscola, che ha rappresentato un miglioramento della vita quotidiana: si tratta di un oggetto """"immaginifico"""", che vive prevalentemente sulle pagine patinate delle riviste o tutt'al più nelle mostre; è oggetto ad alto tasso simbolico, sexy, che piace non soltanto perché è bello ma soprattutto perché è interessante, come un'opera d'arte; è oggetto del desiderio, feticcio; è oggetto dandy, praticamente inutile ma irresistibile... quando il design mostra il suo lato oscuro."" -
È la tv, bellezza! Se la conosci, puoi difenderti
Chi sono i nuovi protagonisti della televisione? Quali sono gli argomenti che oggi acquisiscono rilevanza e notorietà? Quali volti catturano maggiormente l'attenzione del pubblico? Quali sono i nuovi poli televisivi? Mariano Sabatini, noto giornalista e critico televisivo, conduce un'analisi che approfondisce i recenti mutamenti della programmazione e conduzione televisiva (un esempio per tutti, il caso Santoro e la Rai), mettendo sotto torchio un aspetto rilevante della società odierna. Inoltre, viene indagato il fenomeno della larga diffusione della tv satellitare: cosa ha comportato questa novità mediatica? E ancora, le nuove tipologie di format, gli approfondimenti politici che oggi colpiscono maggiormente il telespettatore... Il libro non mancherà di suscitare un dibattito interessante, che a fronte di una parcellizzazione dell'audience pone al suo centro la potenza, oggi ancora più evidente, della funzione della tv nel contesto sociale, culturale e politico. -
Un equipaggio sotto zero. Cosa imparare da una spedizione artica e come applicarlo in azienda
Un equipaggio con un sogno: ripercorrere, a cento anni dalla spedizione di Roald Amundsen, la rotta a Nordovest lungo il Circolo Polare Artico. Una sfida unica per un gruppo eterogeneo di non professionisti, una forte metafora per comprendere da un nuovo punto di vista le difficoltà presenti ogni giorno in azienda. All'artico le lunghe ore di buio, il freddo, gli spazi ristretti, la lontananza dai propri cari, l'adattamento alle situazioni più impervie; in ufficio le sfide quotidiane del mercato, tra fusioni e acquisizioni, competitor agguerriti, ritmi stressanti e situazioni sempre più sfavorevoli. Che sia al polo o in azienda, al centro di tutto c'è sempre un equipaggio formato da persone, con i loro obiettivi, le loro paure e i loro sogni. Il volume racconta questa singolare avventura, vissuta in prima persona dai tre autori e documentata attraverso un'emozionante sezione fotografica. Un diario di viaggio per ripercorrere i momenti salienti di questa esperienza, intervallato da alcune riflessioni formative che forniranno degli ottimi spunti a tutti i manager interessati a migliorare le performance del proprio team di lavoro. -
Te la do io la people strategy. Prediche e pratiche del management contemporaneo
Le persone sono l'elemento centrale dell'impresa. È vero. Ma non sempre vengono trattate come tali. Quando si tratta di People Management, la distanza fra la definizione teorica e la prassi concreta è spesso notevole. Questo libro raccoglie considerazioni molto schiette su questa distanza, finalizzate a meglio comprendere e sdrammatizzare la contraddittorietà e la complessità delle organizzazioni nonché del pensiero di chi le studia. Lo scopo pratico dell'analisi è duplice: aiutare le aziende a smettere di diffondere favole organizzative, predicando in una direzione (tutti bravi, belli, buoni e uguali) e praticando in quella opposta (conseguire produttività e niente più, anche a spese del benessere di chi quella produttività la realizza materialmente); aiutare le persone a smettere di snervarsi in vista di una organizzazione perfetta e felice, priva di gerarchia e asimmetria nell'uso del potere e delle risorse. Il volume è diviso in due parti. La prima offre una panoramica sulle principali ""prediche manageriali"""" in materia di gestione del personale: cosa bisognerebbe fare per valorizzare, coinvolgere, motivare e guidare le """"mitiche"""" risorse umane. La seconda è dedicata all'analisi delle pratiche manageriali, cioè di quanto effettivamente accade nelle imprese, purtroppo di frequente a dispetto delle prediche. Il testo è arricchito da un capitolo di casi aziendali redatto grazie ai contributi appassionati di un manager d'impresa."" -
Giovani, mondo del lavoro e nuove tecnologie
La generazione Y rappresenta un segmento particolarmente critico per le organizzazioni. Tale criticità deriva soprattutto dalle modalità specifiche con cui questi giovani si rapportano al lavoro in termini di significato attribuito, aspettative e atteggiamenti. Questo saggio intende identificare quali siano le aspettative dei giovani nei confronti degli ambienti lavorativi e verificare gli elementi di prossimità o di distanza di tali aspettative rispetto all'effettiva realtà aziendale, con una particolare attenzione all'esplorazione dell'esistenza, della trasferibilità o della possibilità di attivazione di pratiche efficaci che favoriscano una migliore socializzazione transgenerazionale all'interno delle organizzazioni. Infine, ci si interroga sull'impatto delle nuove tecnologie sui comportamenti, gli orientamenti e le scelte professionali della generazione Y, analizzandone le modalità di utilizzo da parte dei giovani italiani. Il libro si rivolge particolarmente ai giovani interessati a comprendere i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e nelle politiche di gestione delle risorse umane, con cui si dovranno confrontare una volta entrati in azienda; a professionisti delle risorse umane, chiamati a confrontarsi con le problematiche e le opportunità rappresentate dai giovani Y; a formatori e operatori che si pongono come intermediari tra mondo dell'istruzione e mondo delle professioni. -
La moda oltre la moda
La moda non è ormai più quel sistema patinato fatto di lussi kitsch, modelle anoressiche, affaristi con i capitali in Svizzera, fashion victim, concept store di tendenza, locali lounge, marchi globalizzati. O meglio, è anche e ancora questo in parte. Ma si è fatta strada in modo preponderante una rinnovata cultura della moda, che trova il suo humus soprattutto nelle pratiche sociali quotidiane. Il cinema e la fotografia, prima, ma poi anche la musica, le neotecnologie, gli spazi urbani, l'arte, il web, alimentano questa costellazione di segni tutti riconducibili in forme diverse a quanto chiamiamo ""moda"""". Di questi segni, di queste istanze, si occupa questo libro che affronta sia aspetti di fondo, sia aspetti apparentemente secondari o marginali, argomenti minuti, """"curiosità"""" delle mode e degli stili di vita. Si parte dai caratteri originari: dagli abiti della Magna Grecia al Medioevo; dal contributo dell'avanguardia Futurista alla moda italiana e internazionale all'idea di Italian Style e di Made in Italy; dal rapporto della moda con la memoria attraverso il vintage agli scenari classici e contemporanei del lusso. Si rivolge poi l'attenzione a segni e simboli, come per esempio il velo, in grado di fare della moda un territorio di costante traduzione culturale. E anche sesso e potere si incontrano e confliggono, tra gli stereotipi in cui la moda rappresenta il maschile e il femminile e le sfide all'ordine del discorso dominante.""