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Vivere la liturgia in parrocchia
È molto espressiva e significativa l'immagine evocata dal Concilio Vaticano II sulle comunità parrocchiali, quando scrive che «rappresentano in certo modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra». La parrocchia è la modalità concreta, percepibile, per gustare e vedere quanto è bella la Chiesa. Eppure, niente come la liturgia rivela alla Chiesa ed al mondo la sua identità e missione. La liturgia in parrocchia è il primo e principale cammino di fede del credente e della Chiesa, è «un passaggio dello Spirito Santo nella sua Chiesa». È necessario conferire un movimento di amore e di valore alla liturgia. -
Il mistero eucaristico
Con questo libro Fulvia Sieni, monaca agostiniana, non vuole insegnare una teoria sul mistero eucaristico, ma condurre il lettore in un percorso che intende offrire alcune provocazioni capaci di mostrare che la santa Messa tocca le corde più intime del cuore e nutre la vita personale nella sua profondità. A volte partecipare all'Eucaristia può essere un'esperienza noiosa, il linguaggio con cui si parla non è di facile comprensione, il tempo scorre lento e le parole sembrano risuonare come distanti dai problemi e dalle questioni concrete della nostra esistenza. Eppure, scavando in profondità, offrendo fiducia a quanto accade, è possibile sperimentare, attraverso l'Eucaristia, la forza e l'efficacia della vita di Gesù. -
La liturgia delle ore
In queste pagine, padre Edward McNamara esplora le riforme dell’ufficio divino proposte dal Concilio Vaticano II per rispondere al desiderio di Papa Francesco: egli auspica, infatti, che i fedeli cristiani siano formati per la liturgia e siano formati dalla liturgia. Le riforme sono il frutto di una profonda riflessione teologica sulla natura della Chiesa, su ciò che significa essere un cristiano e, di conseguenza, sulla natura del culto liturgico come partecipazione attiva al sacerdozio di Cristo. Per la Liturgia delle Ore queste riflessioni portarono i Padri conciliari a una riforma che avrebbe aperto i suoi tesori a tutta la Chiesa. -
I sacramenti
Dominik Jurczak ci conduce a una riflessione: parliamo molto dei sacramenti della Chiesa e sappiamo che sono importanti, anche perché ne prendiamo parte; ma cosa insegna il Concilio Vaticano II? I sacramenti fanno parte della liturgia o sono solo segni sacri? Nella ricerca di una risposta a queste e altre domande, si adotta un approccio originale. Si offre uno sguardo generale alla storia dei sacramenti, delineando i problemi che i cristiani hanno affrontato nel corso dei secoli. Inoltre si mostra la novità apportata dalla ""Sacrosanctum Concilium"""". Traspare così la vera novità e freschezza dei documenti conciliari ancora oggi attuali. L'appendice riporta i numeri della """"Sacrosanctum Concilium"""" relativi ai sacramenti e si arricchisce con alcuni numeri del """"Catechismo della Chiesa Cattolica"""" e le parole di papa Francesco nell'enciclica """"Lumen Fidei"""" e nella lettera apostolica """"Desiderio Desideravi""""."" -
La domenica
Giuseppe Midili, per sviluppare l'approfondimento della ""domenica"""" a partire dalla """"Sacrosanctum Concilium"""", riprende il concetto di Papa Francesco secondo cui la domenica, prima di essere un precetto, è un dono che Dio fa al suo popolo. Segue il posto d'onore che ha nell'Anno Liturgico, la Chiesa che la celebra come """"dies Domini"""" settimanalmente per poi caratterizzarla come il """"giorno dell'assemblea""""; nella celebrazione domenicale la comunità cristiana è formata dall'Eucaristia: la Parola del Risorto illumina l'esistenza delle persone, la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo fa della vita un sacrificio gradito al Padre e genera vera comunione fraterna che diventa condivisione, accoglienza, servizio. L'appendice riporta i numeri sulla domenica della """"Sacrosanctum Concilium"""" oltre alla parole di san Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e di papa Francesco che continuano ad approfondire il dono del """"dies Domini""""."" -
I tempi forti dell'anno liturgico
Nel corso dell'anno liturgico, la Chiesa commemora, mediante la successione dei tempi liturgici, i diversi misteri della Redenzione che trovano il loro alveo e il loro compimento nella Pasqua, aprendo «ai fedeli i tesori della potenza e dei meriti del suo Signore, in modo da renderli come presenti a tutti i tempi». L'anno liturgico non è la successione filmica di avvenimenti passati, ma la condivisione della storia di Gesù mediante la comunione con il Risorto nello scorrere del tempo. Ogni anno, nel ritorno di un nuovo ciclo liturgico, la comunità dei credenti è chiamata a vivere il tempo che scorre nella luce del mistero di Cristo, pregno di salvezza, proseguendo senza sosta il suo cammino di conversione e di sequela di Cristo. -
La musica nella liturgia
Monsignor Marco Frisina sviluppa una riflessione a partire dal capitolo VI della costituzione ""Sacrosanctum Concilium"""". La musica ha sempre avuto in ogni tempo e cultura un posto privilegiato nell'espressione della preghiera e dei sentimenti religiosi dei popoli. La comunità ecclesiale ha approfondito il significato e l'importanza di questo rapporto privilegiato tra liturgia e musica partendo dall'espressione classica che indica le finalità della musica liturgica: «La gloria di Dio e la santificazione dei fratelli». Il credente è chiamato a esprimere nel canto la sua adesione di fede e di amore verso Dio e a vivere la celebrazione dei santi misteri in una maggiore comunione con i fratelli. In questo modo la partecipazione in canto del popolo di Dio diviene anche elevazione che educa e insieme espressione eloquente della verità stessa della Chiesa: popolo di Dio che canta con amore le sue lodi."" -
Il mistero della Chiesa
A metà del XX secolo, era necessario e urgente chiedersi: «Chiesa, cosa dici di te stessa?». La costituzione dogmatica “Lumen Gentium” sulla Chiesa vuole rispondere a questa domanda, riflettendo sulla natura e sulla missione della comunità dei discepoli di Gesù Cristo. L’Autrice, Cettina Militello, evidenzia come la Lumen Gentium abbia operato una vera rivoluzione. «Il mistero della Chiesa» è il titolo del capitolo primo: la Chiesa riscopre di essere mistero, inteso come il piano divino di salvezza, nascosto dall’eternità e ora rivelato. Nella costituzione conciliare emerge potentemente la natura di comunione che spinge alla missione. Rileggere il Concilio costituisce un incentivo per una conoscenza e provoca a riflettere su come testimoniare e vivere il mistero della Chiesa. -
Le immagini della Chiesa
Maria Gloria Riva ci conduce alla scoperta dell’affascinante identikit della Chiesa disegnato dal Concilio Vaticano II nella “Lumen Gentium”, che si declina nell’arte di ogni tempo e manifesta la sorprendente forza della fede. Dai mosaicisti dell’arte paleocristiana fino agli artisti contemporanei, si può compiere un viaggio entusiasmante alla scoperta dei volti della Chiesa di Cristo: ovile e gregge; città turrita e porta di salvezza; radice e vigna; Gerusalemme ficta e corpo mistico del Salvatore. Ne nasce l’impressione profonda di un volto incancellabile dalla storia, dalla coscienza dell’uomo, dalle sue più intime attese di vita e di pienezza. -
La Chiesa è per l'evangelizzazione
L'Autore, Guillermo Juan Morado, riflette sul carattere missionario della Chiesa, a partire da ""Lumen Gentium"""", 17. L'origine dell'evangelizzazione nasce dall'amore trinitario di Dio che ne indica lo scopo: far sì che gli uomini vivano in comunione con Cristo e giungano così alla pienezza della partecipazione alla vita di Dio. La Chiesa annuncia il vangelo perché è il sacramento universale della salvezza. La Chiesa unita a Cristo è un segno nel mondo, una realtà visibile e sociale che rimanda a una realtà invisibile e spirituale. È lo strumento attraverso il quale il Signore realizza la salvezza degli uomini. La Chiesa, che riceve dal suo Fondatore la bontà, la verità e la bellezza del vangelo, non può fare altro che comunicarlo agli altri. Lo spirito dell'evangelizzazione è quello tipico dei servitori della verità che, mossi dall'amore, annunciano una Parola che illumina e fornisce una base stabile all'esistenza."" -
Il papa, i vescovi, i sacerdoti e i diaconi. Giubileo 2025
La parte più consistente di questo commento al capitolo III della “Lumen Gentium” si trova negli approfondimenti tematici sulla successione apostolica e sulla sacramentalità, sulla collegialità e sulle funzioni episcopali. L’esposizione parte dalla chiamata degli Apostoli e prosegue con la storia della Chiesa attraverso i secoli, mostrando che la vera autorità ha bisogno di essere compresa e vissuta. -
I laici
Il Concilio Vaticano II, e in special modo la ""Lumen Gentium"""" nel capitolo IV, ha valorizzato la vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo. Partendo dall'analisi del testo della costituzione conciliare, Mimmo Muolo, vaticanista, mostra come le indicazioni contenute nel documento abbiano fecondato l'apostolato laicale nei sei decenni che ci separano da quel grande evento. La missione dei laici ha potuto svilupparsi non solo nelle questioni temporali (politica, economia, cultura, famiglia e altri ambiti della vita di tutti i giorni), ma anche all'interno della comunità ecclesiale, esprimendo il valore dei ministeri e il servizio nelle diverse frontiere della carità."" -
La santità, una vocazione universale
François-Marie Léthel, riprendendo il capitolo V della costituzione ""Lumen Gentium"""", riporta l'attenzione alla vocazione universale alla santità, sottolineando che il Concilio Vaticano II ha aperto una nuova pagina nella vita della Chiesa sotto la guida dei diversi pontefici fino a papa Francesco, che ha sviluppato lo stesso tema nella sua esortazione apostolica """"Gaudete et exsultate"""". Attraverso questi documenti recenti della Chiesa e le numerose beatificazioni e canonizzazioni, si può comprendere meglio cosa sia realmente la santità alla quale tutti i credenti sono chiamati. Una riflessione intensa sulla santità vicina a tutti, accessibile e praticabile nella vita quotidiana: cioè la perfezione della carità, cioè la pienezza dell'Amore di Dio e dell'uomo in Cristo Gesù. L'appendice riporta i numeri della """"Lumen Gentium"""" relativi alla santità nella Chiesa."" -
La chiesa pellegrina verso la pienezza
Queste pagine si concentrano sulla questione del rapporto tra tempo ed eternità. La realtà della Chiesa è presentata nella sua funzione di mediazione a più livelli. Per sua natura è una mediazione, poiché deve il suo fondamento al mediatore per eccellenza, Gesù Cristo. Su questo sfondo si dispiegano le diverse implicazioni del già e del non ancora, che va visto come il nucleo di tutta l’attività ecclesiale. Per il singolo credente, ciò si traduce in atteggiamenti molto concreti per la sua esistenza, che hanno il carattere di virtù. Non è un caso che le riflessioni convergano così sulla speranza. -
Maria la prima dei credenti
Questo volume, dedicato a Maria, parte dall'assunto che Maria è madre di Dio e madre dei credenti. Questo è il filo conduttore del capitolo che la ""Lumen Gentium"""" dedica alla Vergine. Lei è madre degli uomini nell'ordine della grazia, essendo madre del Redentore, Gesù Cristo. «Presentando Maria nel mistero di Cristo, il Concilio Vaticano II trova anche la via per approfondire la conoscenza del mistero della Chiesa». L'intenzione del Concilio è mostrare l'intima relazione fra la Vergine e la Chiesa, perché entrambe hanno «accolto nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio». Maria è quella «che nella Chiesa santa occupa, dopo Cristo, il posto più alto e il più vicino a noi». È madre della Chiesa, madre del Popolo nuovo, ma, allo stesso tempo, è sorella di ognuno di noi. Completa il volume l'appendice che contiene il capitolo della """"Lumen Gentium"""" dedicato a Maria e le parole di san Paolo VI, san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco sulla Vergine Maria."" -
La Chiesa nel mondo di oggi
La Chiesa è il popolo che crede in Gesù, il Figlio di Dio, diventato fratello e salvatore di ogni persona. Il concilio Vaticano II, soprattutto grazie alla ""Gaudium et Spes"""", insegna che non è possibile amare Dio senza amare il mondo, questo mondo santo e sporco, magnifico e ingiusto, fiero e disperato, abbietto e miracoloso. Afferma che questa è la famiglia umana da amare, questo è il mondo in cui scorgere la gloria di Dio. Del resto, quello che interessa alla Chiesa di sempre, e alla Chiesa di oggi, sono le gioie, le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi. Dove arriva la luce di Cristo nella vita di questi giorni, il mondo può cominciare a diventare il luogo dove le promesse del Risorto saranno mantenute: «Io sono con voi tutti i giorni»."" -
Il grande tema del senso della vita
Con questo libro, Manuela Tulli ci invita a riflettere su un aspetto fondamentale dell'esperienza umana. L'uomo è sempre alla ricerca del «senso della vita». Le gioie e i dolori, le speranza e le delusioni, la vita di tutti i giorni e i progetti per il domani possono trovare nuova luce se si crede di essere parte di un disegno più grande. Il senso della vita da sempre interroga l'uomo, perché non c'è scoperta scientifica né progresso sufficiente che possono colmare il senso di infinito presente nell'intimo di ogni persona. La ricerca della libertà si conquista con la verità che Cristo offre. Lui è l'uomo nuovo che permette di scoprire chi siamo e verso dove siamo destinati. -
La società degli uomini
Gianni Cardinale, nel suo ""Quaderno"""" conduce a una riflessione importante: sono passati sessant'anni dalla celebrazione del Concilio Vaticano II, ma i suoi contenuti rimangono attuali. «La comunità degli uomini», come definita dal Concilio, viene esaltata per l'indole comunitaria che possiede. È una vocazione a cui bisogna corrispondere per cogliere il piano di Dio e scoprire l'interdipendenza che esiste tra la persona e la società. Si ribadisce, inoltre, la fondamentale uguaglianza di tutti gli uomini e l'ineludibile compito di perseguire la giustizia sociale superando l'etica individualista. Tutti concetti che sono stati approfonditi e aggiornati dal magistero dei papi ed espressi negli ultimi anni, in particolare da papa Francesco con le encicliche """"Laudato si'"""" e """"Fratelli tutti"""". Completa il volume l'appendice che contiene i numeri della """"Gaudium et Spes"""" relativi alla comunità degli uomini, le parole di san Paolo VI, di papa Francesco e del """"Compendio della dottrina sociale della Chiesa"""" per riflettere e meditare sulla condizione della società odierna nel suo rapporto con la Chiesa."" -
Autonomia e servizio
La geniale e profetica intuizione di San Giovanni XXIII è di aver aperto le porte della Chiesa al mondo contemporaneo, sviluppando il binomio autonomia e servizio, per indicare la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo. La ""Gaudium et Spes"""" offre un segno concreto di questa volontà del santo Papa. La sua è stata una visione ecclesiale che purtroppo non ha potuto vedere attuata. Al suo successore, San Paolo VI, toccò il grande compito di attuarla, conducendo la Chiesa a radicare sempre di più questa convinzione, soprattutto in un mondo in forte cambiamento. Le gravi questioni poste dal secolarismo impongono ancora oggi una chiara interpretazione del binomio conciliare."" -
La famiglia
Andrea Tornielli, vaticanista e direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, a partire dalle pagine della ""Gaudium et Spes"""" dedicate alla famiglia, riflette su questo tema, riaffermando che la famiglia è l'insostituibile e primaria cellula della società. Rischiare la promessa di un amore """"per sempre"""", avere il coraggio di costruire una nuova famiglia in mezzo alle difficoltà che sempre esistono, accogliere una nuova vita come dono di Dio è il frutto fecondo dell'amore reciproco. Una promessa che gli sposi hanno la responsabilità di scambiarsi in continuazione. Tutto questo rappresenta continuamente una sfida importante e al tempo stesso entusiasmante nel mondo contemporaneo. L'avventura della famiglia, nonostante le sue difficoltà e le sue incognite, è unica e appassionante. Richiede coraggio, pazienza, dedizione. È sostenuta dall'umiltà di far passare in secondo piano il proprio """"io"""" per esaltare il """"tu"""" e così costruire una comunità di vita fondata sull'amore e sulla reciproca accettazione.""