Sfoglia il Catalogo feltrinelli030
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3021-3040 di 10000 Articoli:
-
L' uomo che tramonta
Due sono le grandi ossessioni di Attilio, fotografo misantropo ma di buone maniere: la Parola, verso cui nutre un sacro rispetto, e l'Amore, il più infido, sguaiato e impudico dei sentimenti, che gli incute sospetto e dispetto. Tra peripezie semiserie, lottando disperatamente con il suo evo e con i suoi coevi, che non comprende né ritiene degni di comprensione, il protagonista approda a un imperfetto equilibrio tra accettazione, rassegnazione e stizzosa rivendicazione di un destino che nel personale tramonto rispecchia il tramonto di una civiltà intera. Costruito con registri diversi, questo volume fonde insieme la narrazione, il saggio, la citazione, sullo sfondo di una scrittura che aspira ad essere la più ""politicamente scorretta"""" possibile."" -
La mente plurintegrata. Le funzioni mentali tra casualità e conflitto
Il presente volume affronta una delle questioni-chiave della filosofia moderna: come funziona la mente e come si rapporta alla realtà, come la percepisce e conosce, ma anche come la distorce e la mistifica. La psiche umana, sostiene l'autore, difende la propria omeostasi alterando la realtà e sostituendovene un'altra che le si conformi, una realtà, cioè, che le risulti più tranquillizzante e più gratificante di quella effettiva. Si tratta, prosegue l'autore, dell'eterno conflitto tra il produrre conoscenza e il produrre credenza, tra l'approccio umile alla natura per carpirne i segreti e la violenza metafisica che crea ad hoc e impone ideologie. Con questo libro, Tamagnone conclude la propria indagine ontologicognoseologica, iniziata con ""Dal nulla al divenire della pluralità"""" (2009), e poi proseguita con """"Dio non esiste"""" (2010) e con """"Vita morte evoluzione"""" (2011)."" -
Yehoshua
Una storia inedita di Gesù, di un Gesù che torna sulla terra e si ritrova con gli stessi problemi di duemila anni fa. La scrittura di questo romanzo è insieme un mezzo di comunicazione teologica fondamentale ed un modo per esprimere una esigenza di liberazione radicale. Le vicende che vengono narrate coinvolgono il lettore in un viaggio nel quale è difficile distinguere vincitori e vittime. Ma l'amore rovescia ogni valore storico, sociale e politico e restituisce all'uomo e alla donna quell'io profondo che la società, lo stato e il potere tendono a negare. Gesù è umano fino in fondo e già solo per questo motivo suscita uno scandalo impossibile a normalizzare. Chi ama destabilizza, abbatte le barriere, è una mina vagante con cui devono fare i conti i custodi dell'ordine costituito. -
Atlas. Cartografie dell'esperienza
Se di cammino ci parla l'esperienza, non apparirà strano che in questo libro un'attenzione particolare sia dedicata a carte, globi e mappamondi, i quali costituiscono un aiuto indispensabile per fronteggiare il pericolo, sempre incombente, di perdere la via, ovunque si diriga il nostro passo. Ordinare questo immenso repertorio cartografico, così da comporre e consultare un Atlas in continuo divenire, equivarrà a tracciare una teoria dell'esperienza completamente nuova, sulla cui base ripercorrere una storia grandiosa, multiforme e contraddittoria, il cui sviluppo - per costruire il Mondo in cui abitiamo - ha spesso coinciso con l'oblio del rapporto che lega il nostro destino a quello della Terra. E tuttavia la parola esperienza, se sappiamo opportunamente interrogarla, dimostra di mantenere viva in sé la memoria di questo legame, unitamente al desiderio di volgere il cammino là dove la Terra possa ritornare, anche per un solo istante, più vicina. -
Prove di sublime e altri esperimenti. Letteratura e cinema in prospettiva estetica
Il proposito di questo libro è quello di mostrare se e come, implicitamente o esplicitamente, il canone del Sublime sia passato nell'esperienza artistica di alcuni scrittori molto significativi della tradizione letteraria italiana (Carducci, D'Annunzio, il futurismo di Marinetti) e francese (Raymond Roussel, Malraux, Sartre, Paul Valéry), nonché di verificarne la capacità ermeneutica in relazione all'""ottava arte"""", il cinema, ricercandolo nelle opere di alcuni autori considerati, al riguardo, esemplari: primo fra tutti Stanley Kubrick e poi Erich von Stroheim, Max Ophüls e Karel Reisz."" -
Tradizioni eccentriche. Filosofie dell'eccedenza
Questo libro prosegue l'indagine avviata con il volume ""Etiche negative. Critica della morale sociale"""", pubblicato nel 2011. Come allora, anche nelle pagine presenti vengono discussi e ridefiniti molti dei temi trattati nel quadro di differenti corsi universitari ed incontri seminariali. L'attenzione si concentra sul formarsi di tradizioni di pensiero che risultano riscrittura, approfondimento oppure oltrepassamento di un Discorso che viene scorto come già-trovato, """"matematicamente"""" appreso ed inconsapevolmente reiterato. Queste tradizioni vengono denotate come """"eccentriche"""" rispetto ad una centralità paradigmatica nel cui alveo si situa appunto un dato di """"appartenenza"""" al sapere/agire dato. In discussione sono il moderno ed il nichilismo che lo accompagna e lo caratterizza. Sotto questo riguardo, trovano spazio le riflessioni di Schopenhauer e di Heidegger, quelle di Nietzsche e di Dostoevskij, nonché una doppia, sofferta, prospettiva teologica, a margine di un'avvertenza d'impossibilità nel continuare a pensare la relazione Dio-Uomo-Mondo secondo le categorie della dottrina tradizionale, a seguito degli esiti annichilenti le individualità propri di pratiche conseguenti all'essere paradigmaticamente appartenenti."" -
Pensieri sull'onestà decorosa e altri scritti
È sotto gli occhi di tutti, tanto da diventare luogo comune, ma non per questo meno vero: politici, banchieri, uomini di legge hanno ormai perso la bussola dell'onestà. ""Nello stato in cui versa, il mondo è pressoché capovolto, l'onestà decorosa non vi occupa rango alcuno, e le persone oneste vi stanno in qualche modo come in un paese straniero"""", scrive Mitton, quattro secoli fa. Moralista, teorico dell'honnêteté; amico di Pascal (che lo medita nei Pensieri) e di Méré; Damien Mitton, scettico e libertino, vive nelle storie letterarie a pie' di pagina. Eppure fu uno spirito singolarissimo, misterioso, degno di ricordo nel suo sistematico rifiuto di éclat. Questa edizione è la prima di sempre (Francia inclusa) a raccoglierne le sfagliate scritture."" -
La verità in scrittura
Affrontata secondo prospettive differenti e con differenti, personali, scritture, la domanda che anima il presente volume può essere la seguente: è possibile cogliere la verità, rappresentandola con la scrittura in generale e con la scrittura filosofica in specifico? Al fondo di questa domanda risiede una domanda ancóra più radicale e che riguarda la natura medesima della verità. E poi: stabilita cosa sia la verità (ma è possibile stabilirlo a margine di prospettive che appunto sembrano limitarne la possibilità medesima circoscrivendola in un quadro linguistico), l'ulteriore questione che si pone inerisce appunto al peculiare di una verità filosofica, ad una sua eventuale unità d'insieme oppure ad un suo relativo, quasi ""auto-biografico"""", dislocarsi. Si dà una verità in sé e per sé, semplicemente da disvelare e/o """"registrare"""", oppure questa sempre consiste in costruzioni, creazioni umane, effimere e dunque limitate in quanto tali?"" -
Bellatrix
Vittima d'un destino oscuro e insondabile, David Akimev, il protagonista di questo romanzo di Antonio Borrelli, è testimone di vicende e situazioni in cui umana follia, disorientamento sociale, crollo di valori, superficialità di sentimenti, ottundimento di emozioni dominano in contrastati. Nel vuoto esistenziale che connota la sua vita e quella di coloro che lo circondano, David si trova coinvolto in eventi inspiegabili che lo inducono ad intraprendere un percorso che lo mette in contatto con miti del passato, antiche profezie, ritualità ermetiche ed iniziatiche, sino a rendersi evidente ai suoi occhi il futuro che lo attende e che, insieme a lui, attende l'intero genere umano. Lo accompagnano, in questo cammino, differenti figure femminili, ognuna con peculiarità inconfondibili, che gli fanno vivere le esperienze dell'eros più intenso e della spiritualità più elevata. -
Giorni di lettura. Con una nota sullo stile di Flaubert
La lettura è una questione vitale che investe ogni momento della nostra esistenza, secondo un ritmo che viene dettato dalle circostanze medesime secondo le quali questa si scandisce. La lettura rinvia a risonanze affettive, a ondulazioni emozionali, a semplici esigenze pratiche, quotidiane. Ma la lettura sa anche emanciparci dal mondo; sa renderci critici e ""migliori""""; con essa coltiviamo la nostra mente e il nostro cuore, con essa sappiamo pensare il presente, ricordare il passato e progettare il futuro. Tale è, in estrema sintesi, il """"messaggio"""" di questi due scritti di Marcel Proust, che declinano, insieme, una vera e propria teoria della lettura e che qui riproponiamo nella versione curata da Aldo Pardi."" -
Epiphanies-Epifanie
Tra il 1900 e il 1904 Joyce compose una serie di brevi brani che andava raccogliendo sotto il nome di ""epifanie"""". Le prose giunte fino a noi si distinguono per una varietà di contenuti, di toni e di modalità di scrittura. Le """"epifanie"""" sono talvolta carpite dal vivo della trivialità o della banalità quotidiane, in altri casi si tratta della resa letteraria di sogni o di visioni, o ancora di momenti lirici, patetici o drammatici. I 40 brani delle """"epifanie"""" vengono pubblicati nel presente volume in lingua originale, accompagnati da una nuova traduzione italia condotta da Carlo Avolio, e da un apparato critico che consente al lettore di collocarli agevolmente nel quadro complessivo e articolato della produzione narrativa di Joyce."" -
Vertigini. Scritture della rivoluzione
Il presente volume intende indagare come il concetto-immagine di ""Rivoluzione"""" sia stato impiegato da filosofi e letterati non solo a fini teorici, ma anche per disegnare, con attenzione alla situazione politica e sociale ad essi coeva, una possibile strategia """"pratica"""" di emancipazione. Trovano quindi spazio, in queste pagine, attente indagini su Althusser, su Gramsci, su Korsch, su Deleuze, sul marxismo della Seconda e della Terza Internazionale, sul movimento trotzkista, su Rosa Luxemburg, ma anche su Pasolini, sul cosiddetto """"gruppo 63"""", nonché sulle differenti componenti della critica filosofica e letteraria orientata ad una generica """"sinistra""""."" -
Il dolce naufragare. Viaggio nel pensiero di Leopardi
Questo volume prende in esame l'insieme della produzione leopardiana e ne mette in luce la valenza più schiettamente filosofica. L'autrice concentra la propria attenzione sui temi del nichilismo, dell'ontologia del nulla, del senso esistenziale, della fallacia di una verità ultima. Con la propria poesia, sostiene Gesualdo, Leopardi fa della autentica filosofia, più di quanto egli medesimo ne abbia consapevolezza. Costante, nel volume, è il confronto con la scienza moderna, che non viene scorta come crescita esponenziale di sapere, o progressiva affermazione di verità, bensì come un semplice approssimarsi ad un qualcosa che del vero ha la semplice sembianza. L'essere a cui guarda Leopardi è un Nulla che al contempo è un Tutto: un Nulla/Tutto che in nessun modo si risolve in verità. Dalla constatazione di ciò può scaturire un sentimento di disperazione. Ma il monito di Leopardi è proprio un desistere dal disperare. Si tratta, invece, di accogliere in noi quella impossibilità di verità, abbandonandosi al ""dolce naufragare"""" nella infinita sospensione del vero, di per sé ricca di potenzialità inedite."" -
Etica e potere
Non può esservi morale se non vi è un sentimento di reazione alla ""logica"""" di questo mondo, ma non può esservi un sentimento di reazione se gli individui sono privi di senso morale. La """"logica"""" morale è oppositiva alla """"logica"""" di questo mondo: è sempre un """"sentire diverso"""" per un """"agire diverso"""". La morale è tale solo se entra in tensione con il presente. Altrimenti è semplice amministrazione di questo presente, una delle tante declinazioni del potere che questo presente governa, una delle tante forme ideologiche di ripetizione della logica del mondo, una delle tante figure di sapere istituzionalizzato ed accademicamente disciplinato. In questo studio di Fabio Bazzani, la prospettiva etica delineata ha valenza """"essenziale"""", ontologica, in quanto radicata in una dimensione non soggetta alle configurazioni storiche ed epocali di """"questo mondo"""", ed in quanto apertura ad un senso fondativo, di per sé antagonistico di ogni etografismo avalutativo e di ogni risolversi di questo in ideologia di potere."" -
Polemos. Filosofia e sociologia della guerra
L'autore sostiene che è necessario liberarsi dall'opinione di senso comune secondo cui la guerra sarebbe un'anomalia, una deviazione dal retto cammino dell'umanità, l'emergere di una irrazionalità anti-progressiva, lo scatenamento di pulsioni arcaiche e così via. In quanto rappresentazione del permanente conflitto storico-sociale, la guerra diventa, allora, un principio metodologico di analisi della società. Nella filigrana della pace si possono scorgere tutti i segni di una guerra che non è mai finita. Per discriminare la condizione di guerra da quella di pace risulta inservibile il criterio grossolano della presenza di scontri armati. Il confine tra la guerra e la pace appare labile e quasi evanescente, e la guerra risulta come una condizione ordinaria della vita umana. -
Diario dell'altra vita. Lo sguardo della filosofia e la prospettiva della felicità
"Diario dell'altra vita"""" non è un libro accademico, né un saggio scritto in occasione di qualche concorso. È un libro, invece, che raccoglie le riflessioni dell'autore sulle esperienze compiute nel corso della sua attività di ricerca, e proprio per questo motivo centrale per comprenderne il percorso di studio e di vita. In esso, le opinioni dell'autore si presentano sotto forma di aforismi il cui contenuto talvolta potrà apparire inaccettabile e controcorrente (ma è questo lo scopo per cui sono stati scritti), talvolta duro e scontroso, poco propenso al """"buonismo"""" e poco indulgente nei confronti di mode, stili di vita, vezzi e convinzioni diffuse e sovente molto radicate (nonché infondate e discutibili). Lo scopo di questo libro è dimostrare che è ancora possibile """"pensare un'altra vita"""" e che vivere non significa necessariamente trascorrere il tempo che separa gli uomini dalla loro morte inevitabile." -
Gli artigli delle sirene. Saggio su Kafka
Come l'uomo dall'ombra troppo lunga, come il cittadino di un altro mondo, che però sente ancora fortissimo il legame con questo mondo, Kafka cristallizza la scissione, già espressa nel ""Silenzio delle sirene"""" (1917), tra la tentazione di svuotarsi d'ogni memoria e l'esigenza, di segno contrario, del radicale controllo di se stesso. Il discorso risulta giocato secondo una serie di irrisolvibili antinomie: vedere/non vedere, immagine/suono, etc. Kafka mette in scena il fondamentale paradosso del viaggiatore che, giunto nel luogo in cui il fragore è più forte, continua a domandare e a voler sapere come fosse quel luogo prima del suo arrivo. E ciò sullo sfondo di una sospensione infinita la quale evidenzia, come gran parte della critica ha sottolineato, l'implicazione che stringe in un unico nodo scrittura e problema gnoseologico."" -
Tolleranza per l'intollerante? L'Occidente e l'Islam
Riflessione a più voci sull'identità culturale dell'Occidente di fronte all'invadenza demografica, religiosa e militare dell'Islam. Gli autori si interrogano sui limiti della tolleranza, prendendo lo spunto dalla famosa Lettera sulla tolleranza di Locke. Fino a che punto, dunque, si può e si deve essere tolleranti nei confronti di chi non lo è? Qual è la reale valenza delle strategie della cosiddetta integrazione? Cosa sta dietro all'attuale virulenza islamica e alla debolissima reazione occidentale? Scritti di Fabio Bazzani, Aldo Zanca, Silverio Zanobetti, Lorenzo Paudice, Elia Carrai, Alba Rosa Gesualdo, Manuela Verduci, Carlo Tamagnone, Simone Cavallini, Giuseppe Panella, Benedetta Ducci, Marta Mauriello. -
Una bellissima negligenza. I maestri, immaginari poeti e metafisici, di Fernando Pessoa e Antonio Machado
Cosa c'entra quella ""bellissima negligenza"""" di cui parla Leopardi con i maestri immaginari, poeti e metafisici, di Fernando Pessoa e Antonio Machado? Il libro di Micheletti, ricostruisce un affascinante percorso di colleganza, proprio tra Pessoa e Machado, i loro immaginari maestri e la traccia leggera lasciata da Leopardi, con il suo richiamarsi alla negligente innocenza della poesia, al suo disincanto ed al suo possibile dischiudersi in mondi diversi."" -
L' uno e il molteplice
Il pensiero di Parmenide, ben oltre la lettura che Heidegger ne fornisce, rappresenta un germe che si sviluppa e cresce fino al sistema hegeliano. È in questo arco di tempo che l'uno trova il proprio orizzonte più vasto, la sintesi stessa di tutte le variazioni fondamentali del classico. Ma al di là degli estremi e della possibile ricostruzione della serie degli intermedi, è possibile tracciare un originale disegno dell'uno grazie alle figure e ai modi di espressione propri della riflessione di Husserl e del suo lascito fenomenologico. E in ossequio della dignità profonda del presupposto, è anche possibile vincolare l'indagine sull'uno ai limiti di quell'esperienza che quotidianamente compiamo, senza dimenticare lo scarto della speculazione e i suoi obblighi problematici, che non si limitano ad un'attenzione verso l'istanza di una conferma, bensì che frequentemente vengono situandosi nella prospettiva di un oltrepassamento. Così una dottrina fenomenologica dell'esperienza e del tutto che l'autore ha perseguito in altre opere, ancora una volta si trova ad attingere al paradosso inerente al rapporto tra il tutto e il non essere che lo delimita, alla questione della dicotomia tra interno ed esterno, e ad un prospetto monadologico nel quale il molteplice sembra addirittura trionfare. Nel presente lavoro, gli scorci forniti dai temi in questione riguardano l'indice mobile di una correlazione fra l'uno e il molteplice, che si profila in modo costante generando contesti aperti.