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Esercizi del corso di costruzioni di macchine per ingegneria chimica
Questa raccolta di esercizi contiene una parte significativa dei temi che sono stati proposti agli studenti durante gli esami del corso di Costruzioni di Apparecchiature Chimiche. Molti di questi esercizi ripropongono, spesso in modo semplificato, alcune problematiche tipiche del calcolo dei recipienti a pressione. Altri esercizi invece hanno solamente lo scopo didattico di verificare la comprensione dei meccanismi di calcolo da utilizzare caso per caso. -
Tolleranza e libertà
La discussione sulla tolleranza ha accompagnato la riflessione sul potere dello Stato, sul dissenso dell'individuo, sulla necessità del confronto fra culture diverse, costituendo uno degli sfondi più significativi dello sviluppo della modernità. In tempi di inedite immigrazioni e di rinascita dei fondamentalismi nello stesso Occidente, il tema pare aver riacquistato nuova pregnanza, presentandosi come possibilità di discutere, da un punto di vista laico, dei diritti dei singoli in una società multiculturale. Sull'argomento si confrontano storici, filosofi, e sociologi. -
Morti senza ricetta. La salute come merce
Nel solo anno 2000, più di dieci milioni di persone sono state, nel mondo, vittime di malattie infettive o parassitarie: tre milioni sono morte di AIDS, ma anche più di un milione di malaria e un milione e mezzo di tubercolosi. Essenzialmente l'ecatombe riguarda il Sud del mondo, perché le medicine disponibili nel Nord sono troppo care per il Sud del pianeta. E perché le medicine contro le malattie tropicali, senza prospettive di profitto, non interessano più la ricerca farmaceutica. Contro questa ingiustizia è stata lanciata da più parti una battaglia mondiale per l'accesso alle medicine, che si scontra con la lobby dell'industria farmaceutica e spesso anche con la burocrazia delle grandi istituzioni internazionali. -
Il mondo sotto sorveglianza. Echelon e lo spionaggio elettronico globale
Echelon, il sistema di sorveglianza elettronica messo in opera dagli Stati Uniti e che utilizza le tecnologie più avanzate, è l'elemento cruciale di una rete mondiale che permette di spiare le comunicazioni private e commerciali. Con la giustificazione ufficiale della lotta al terrorismo, comunicazioni telefoniche, fax, e-mail vengono intercettate e analizzate per fini economici e politici. Questo libro è una versione aggiornata del rapporto che Campbell ha redatto nel 2000 per il Parlamento europeo. -
Il mondo di Sheinkin Street. Reportage sulle libertà civili
Sheinkin Street è una via di Tel Aviv dove si trovano caffè, cinema, teatri e dove convivono, a pochi metri di distanza ebrei ortodossi, arabi, giovani dallo stile di vita molto liberal. Proprio in Israele (teatro di uno scontro in cui religione, identità nazionale e memoria storica mettono in pericolo le conquiste civili e multiculturali dello Stato ebraico) si conclude questo libro il cui cuore geografico sono gli Stati Uniti. La cronaca di una serie di viaggi e interviste in cui vicende e personaggi ruotano attorno ai temi dell'informazione, dei migranti, della famiglia, dei gay, delle nuove leggi sul terrorismo. -
Il cosmo e il focolare. Opinioni di un cosmopolita
Yi-Fu Tuan sostiene che cosmo e focolare sono i due piatti d'una bilancia dal cui equilibrio dipende quella che si dice una vita piena e felice. Illustrando questa tesi con esempi presi, principalmente ma non solo, dalla sua prima patria (la Cina) e dalla sua seconda (gli Stati Uniti), Tuan propone un'idea di cultura che è radicata nella specifica società cui ognuno appartiene, ma nel contempo abbraccia di attenzione e curiosità il mondo intero. Illuministicamente ottimista, Tuan indica una via al ""sentirsi a casa nel cosmo"""", in una prospettiva cosmopolita che comprende la molteplicità e la diversità dei """"focolari""""."" -
Progettare per abitare. Dalla percezione delle richieste alle soluzioni tecnologiche
Perché le abitazioni non corrispondono ai desideri degli abitanti? Perché le città sono l'incubo dei cittadini? Forse perché non sono costruite per il loro benessere. Forse perché, costruite per altre ragioni, vengono loro imposte. I progettisti possono svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre il ""peso ambientale"""" e nell'aumentare la """"qualità sociale"""" dell'edificato: operando nella comunità, interpretando i desideri del cittadino e predisponendo soluzioni tecnologiche adeguate. Per fare questo è però necessario ripensare il rapporto tra comunità ed edificato, non ignorando l'azione di adattamento e gestione dello spazio svolta dagli abitanti, e stimolare una cultura tecnica diffusa."" -
Conversazioni con Colin Ward. Lo sguardo anarchico
Con peculiare occhio anarchico Colin Ward, da oltre mezzo secolo, guarda alla società e cerca, negli interstizi e nelle pieghe lasciati liberi dalle istituzioni, le espressioni della resistenza popolare, della persistente creatività solidale, dell'uso alternativo dello spazio e delle risorse. Uso alternativo ai modelli gerarchici e burocratici, all'assistenzialismo e alla mercificazione. Uso comunitario e tendenzialmente egualitario e libertario, in cui il suo occhio vede il seme di un'anarchia reale, un'anarchia cioè che è già - per lo meno potenzialmente - nel ""fare"""", nelle cose che vengono fatte e nel modo in cui vengono fatte. Un """"fare"""" che risponde non a sogni palingenetici ma a reali bisogni di abitazione, di lavoro, di gioco."" -
Tempo tiranno. Velocità e lentezza nell'era informatica
Chi si sarebbe aspettato che la tecnologia ""salva-tempo"""", dal fax all'e-mail e ai telefonini, avrebbe finito col fare del tempo una risorsa più scarsa che mai? Paradossalmente, ora che siamo teoricamente """"on-line"""" 24 ore su 24, ci troviamo a lottare per il diritto all'indisponibilità, per il diritto a vivere e pensare più lentamente. Eriksen, dopo una lucida diagnosi dell'""""era della fretta"""", suggerisce che la causa principale del problema sia la crescita esponenziale di tutto ciò che ha a che vedere con la comunicazione, dalle pagine web al traffico aereo. Con risultati potenzialmente devastanti sulla vita delle società occidentali, che minacciano di disintegrarsi in frammenti incoerenti."" -
Scarcerare la società
"Scarcerare la società"""" è un pamphlet filosofico-politico in polemica con i due approcci più diffusi all'istituzione penitenziaria: quello """"securitario"""" e quello """"umanitario"""". Il dibattitto tra coloro che esigono un regime carcerario più duro e quelli che sostengono che si debbano fare entrare in galera i diritti civili, occulta, secondo Brossat, la questione di fondo: a che cosa servono oggi le prigioni? Il problema cioè non è """"quale"""" carcere, ma """"il"""" carcere. L'istituzione carceraria appare, paradossalmente, anacronistica rispetto alla modernità ma funzionale allo Stato moderno, per una logica incoffessata ma radicata che vuole che vi sia una parte della popolazione irrecuperabile. Una logica di esclusione che Brossat contesta radicalmente." -
Elogio della parola. Il potere della parola contro la parola del potere
In questo libro, Breton esplora le immense potenzialità della parola sia sul piano personale sia sul piano sociale e dimostra come, storicamente, la parola abbia costituito uno spazio sostitutivo alla violenza e all'onnipotenza del potere. E come le risorse dell'argomentazione - ma anche quelle dell'oggettivizzazione delle passioni - abbiano consentito di fare sempre più retrocedere quella violenza. Ma soprattutto, e questo è lo scopo principale del libro, l'autore spiega come si possano superare gli ostacoli che s'oppongono oggi al pieno sviluppo del potere della parola. Contro la parola del potere. -
Carteggio Verdi-Luccardi
La corrispondenza intercorsa tra Verdi e lo scultore Vincenzo Luccardi comprende 234 documenti, inizia nel 1844 e termina nel 1876, alla morte dell'artista friulano. Questo carteggio ha un carattere del tutto particolare, che lo contraddistingue da altri carteggi verdiani, nel senso che il corrispondente del Maestro non appartiene in alcun modo al mondo della musica e del teatro in musica. E tuttavia Verdi ha con lui una confidenza profonda e sincera, che gli permette di esprimere con totale schiettezza opinioni e giudizi anche sulla propria attività creativa e professionale. Altro particolare interessante riguarda le richieste ""figurative"""" di Verdi alle quali Luccardi risponde compiutamente. Il testo è corredato da un ricco apparato di note illustrative e appendici esplicative."" -
I due Foscari
E perché due e non uno? Il conflitto fra padre e figlio in una delle più antiche casate veneziane affascina in primo luogo George Gordon, Lord Byron e sulla sua tragedia si modella il libretto di Piave per una delle prime opere di Verdi, ma il conflitto ha anche un carattere squisitamente politico, soprattutto all'interno del vecchio Doge Francesco. Come in realtà si siano svolte le cose nella storia, quali echi e riflessi ebbero queste figure nell'arte figurativa del primo Quattrocento, come poi la loro interpretazione byroniana si riversò nella pittura contemporanea a Verdi, quale fu l'intervento della censura a Roma dove ebbe luogo la prima rappresentazione sono queste le domande alle quali offrono una risposta gli autori dei testi che formano questo volume. -
Giuseppe Verdi. Le lettere genovesi. Con DVD
Il volume presenta tutte le lettere di Verdi a diversi corrispondenti custodite nelle istituzioni culturali genovesi. Le lettere sono proposte in trascrizione, con un apparato esplicativo e accompagnate da saggi storici introduttivi; le immagini delle lettere sono consultabili nel DVD allegato. -
Studi verdiani (2012-2013). Ediz. multilingue. Vol. 23
Contributi di: M. M. Carrara Verdi, E. Sala, B.Louriou, M. De Santis, A. Gerhardg... -
Il personaggio muto
Storia e analisi delle scenografie di opere verdiane fra Otto e Novecento. -
Studi verdiani. Ediz. italiana e inglese. Vol. 24
Contributi di: Fabrizio Della Seta, Ruben Vernazza, Francesca Vella, Elena Carbonelli Graells, Edmund J. Goehring. -
Studi verdiani. Vol. 25
Contributi di: Nicola Sani, Sandro Cappelletto, Daniele Tortora, Nors S. Josephson, Andrea Estero, Marcello Conati, Andrea Malvano, Silvia Colasanti, Matteo D'amico, Riccardo Panfili, Fabio Vacchi, Giuseppe Martini, Pietro Mioli, Elvio Giudici. -
Carteggio Verdi-Ricordi 1892
Il 1892 fu per Giuseppe Verdi un anno di grande importanza non tanto per la dimensione personale e privata che si svolse sostanzialmente in linea con il metabolismo esistenziale che contraddistingueva da sempre la vita del Maestro ma, soprattutto, per la dimensione artistica. In quell'anno infatti egli portò a compimento la composizione dell'ultimo dei suoi capolavori melodrammatici: il Falstaff. La documentazione afferente all'esperienza compositiva, direttamente e/o indirettamente, prevale all'interno di questo carteggio. Le esperienze quotidiane, le relazionalità e gli interessi culturali ed economici (la campagna, l'economia domestica, il divenire dei teatri, della musica e dell'impresariato) si presentano sostanzialmente come 'contrappunti' a un'esistenza proiettata verso l'atto creativo. L'editore Giulio Ricordi si ripresenta in queste lettere come uomo garbato ma al tempo stesso deciso quanto a finalità e obiettivi del proprio agire che seppe porsi con umiltà e fraterno affetto in atteggiamento empatico verso il compositore attraverso un dire e un dirsi articolato e puntuale di persona dotata di finezza psicologica, di uomo che vuol convincere con assunti e/o con silenzi. Compaiono con vario ruolo e rilevanza, altre figure che hanno avuto uno spazio significativo lungo tutta l'esistenza dei principali protagonisti: le rispettive consorti (Giuseppina Strepponi e Giuditta Brivio), il dipendente Eugenio Tornaghi, gli amici e/o collaboratori, Arrigo Boito, Giuseppe De Amici. -
Giuseppe Verdi. Dalla musica alla messinscena
“Gli atti del Convegno dedicato, nel 2013, dall'Università di Roma La Sapienza a Pierluigi Petrobelli, escono oggi nell'ottavo volume della collana 'Quaderni dell'Istituto nazionale di studi verdiani'. Omaggio doveroso e non formale a uno studioso che ha connotato la musicologia italiana, non solo verdiana, dell'ultima parte del Novecento. L'Università di Roma ha voluto ricordare l'indimenticato maestro che ha formato molte generazioni di studiosi di storia della musica in Italia e all'estero. Dal canto suo l'Istituto nazionale di studi verdiani, nell'ospitare la pubblicazione resa possibile dal sostegno dell'Università La Sapienza - che qui ringrazio -, ha reso un primo, commosso ricordo al Direttore che ne è stato l'anima per oltre trent'anni e che l'ha portato a quei livelli di eccellenza universalmente riconosciuti.” (Maria Mercedes Carrara Verdi)