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Proprietari di sé e della natura
Questo saggio mostra che l'odierna distruzione dell'ambiente non sarebbe mai avvenuta senza la progressiva estensione della mano pubblica sulle risorse naturali. La soluzione qui proposta, apparentemente paradossale, consiste nel far arretrare lo Stato e nel riconoscere invece i diritti di proprietà privata sulla nostra casa comune - foreste, fiumi, mari, balene, elefanti, etc. - affinché gli individui mobilitino un interesse personale a tutelare la natura. Una soluzione che poggia sui fondamenti etici di una solida tradizione giuridica che da Locke giunge fino a Murray N. Rothbard. A chi ha a cuore il problema ecologico, Novello Papafava offre argomenti coerenti e radicali, insieme a una ricca rassegna di conferme empiriche. -
Beati possidentes
Il diritto è un fenomeno connaturato all'uomo e come tale è prodotto, ben prima che dallo Stato o da altre istituzioni, da ciascun singolo individuo.rnLa condotta umana, nella sua concretezza, può allora essere vista come un'incessante attività di produzione del diritto, benché le stratificazioni dottrinarie e la moltiplicazione degli istituti giuridici abbiano col tempo occultato tale naturalità.rnApprofondendo questa intuizione sui modi di produzione del diritto, l'Autore pone l'accento sulle ""pretese"""" e sulle """"azioni"""" come fondamento dell'artificio giuridico e come essenza del mercato che, al di là di ogni imperialismo della scienza economica, è sempre mercato di produzione giuridica."" -
Novelle tragicomiche
Frutto di più ruvidi semi spagnoli, le ""Nouvelles tragi-comiques"""" di Scarron hanno avuto grande fortuna in Francia, tanto che già nei primi sessant'anni dalla loro pubblicazione si contano più di venti edizioni. La speciale qualità di questi racconti non sfuggì a Molière, che da """"La Precaution inutile"""" trasse """"L'Ecole des Femmes"""", e da """"Les Hypocrites"""" creò una delle più divertenti scene del suo """"Tartuffe""""; né a Stendhal, che da """"L'Adultère innocent"""" ricavò il soggetto per il suo """"Le Philtre"""". Delle cinque Nouvelles si sono qui scelte le tre più significative del personalissimo stile narrativo dell'autore."" -
Non solo gogna
Con ""Non solo gogna"""" si conclude l'agile tetralogia di Giancarlo Bagarotto su una vicenda giudiziaria paradigma delle mostruosità della giustizia terrena. Insieme all'immancabile conduttore televisivo, avido non certo di verità ma solo di colpi di scena, trovano posto in questa tragicomica giostra finale i protagonisti della nostra epoca: gli ospiti di trasmissioni tv. E saranno proprio loro, lo stucchevole politologo, il solone del diritto e l'eminente storico a certificare, con la loro esilarante performance, il grado d'inciviltà del paese i cui vivono."" -
Il bugiardo metafisico. Discorso su libertà, verità, violenza
Alla domanda di Tolstoj: «la scienza ci può dire cos'è il Bene?» noi abbiamo il dovere morale di rispondere di no. La scienza, qualunque essa sia, filosofica, sperimentale, politica, non può sostituirsi alle scelte degli individui e, quindi, alla loro libertà. Ma c'è chi a quella domanda ha risposto di sì: il Bugiardo Metafisico. Chi è? È una figura tipica del XX secolo (Lenin, Hitler, Stalin, Mao, Pol Pot...) che, avendo in mano il Potere e credendo o fingendo di credere di conoscere la Verità, ha sacrificato sull'altare della necessità storica o naturale le libertà e le vite di milioni di uomini per realizzare il Bene. Naturalmente il Bene, o la Società Perfetta, non è stato mai realizzato e mai lo sarà, perché il sapere del Bugiardo Metafisico è una menzogna. Nessun uomo conosce la necessaria razionalità della Storia o della Natura. E per quanto possa apparire strano e paradossale, la libertà dei mortali dipende da questa (dotta) ignoranza piuttosto che dalla conoscenza. -
Schizzo biografico su don Bosco
Questo singolare libretto è la testimonianza di quale metamorfosi possa produrre in un artista l'incontro con la fede. Il mutamento nella visione del mondo investe anche le forme espressive; il linguaggio stesso ne risulta rinnovato, come fosse stato immerso in un bagno di purificazione. In questo ""Schizzo biografico su don Bosco"""" più nessuna traccia delle preziosità esasperate, dell'ossessivo estetismo che marcavano le opere di Huysmans. Qui un linguaggio spoglio, elementare, dimesso, eppur sempre raffinato. Ma anche con questa essenzialità di mezzi l'Autore riesce a comunicare intensamente la sua ammirata passione per il personaggio di cui disegna la biografia, e a definirne con mirabile acutezza la peculiarità essenziale: don Bosco «fu socio in affari del Buon Dio... associava una fede inossidabile a una sagacia amministrativa sconcertante: sapeva fondere Colbert con san Francesco di Sales». Non è forse questo il tipo di santità di cui più abbisogna il mondo?"" -
Vita di monsieur de Molière
Stampata a trentadue anni dalla morte di Molière, ma verosimilmente compilata nei decenni precedenti, questa Vita rimase a lungo fonte di curiosità e d'informazione, se pur assai criticata e contestata fin dal primo momento. È del tutto evidente che è molto diversa da ogni altra, e appunto per tale motivo l'ho trovata così amabile, e così straordinario mi è apparso il suo autore. Mi sono divertita e incuriosita proprio alla ""rusticità"""", ingenuità e anche fantasiosa autenticità di questa Vita, tanto da pensare di tradurla in italiano. Ha avuto un ruolo fondamentale nella mia scelta l'irrefrenabile simpatia ispiratami da Grimarest, vero inconsapevole personaggio di Molière. - (Dalla Presentazione di Vittoria Ronchey)"" -
Usare concetti non parole. Eguaglianza e politica
Le parole, come ogni utensile, sono soggette col tempo a logorarsi e a non servire più allo scopo per cui furono create: invece di aiutarci a capire la realtà e noi stessi possono provocare confusione ed equivoci. Questo è accaduto anche alle due parole-chiave fondamentali nella comunicazione quotidiana tra i membri della vita associata: eguaglianza e politica.rnLa lucida analisi di Nicola Matteucci le sottopone a un salutare bagno chiarificatore per mettere a fuoco i molteplici significati che esse designano e per restituire loro le corrette valenze concettuali. -
Eco-imperialismo. Potere verde, morte nera
«Le idee e le ideologie hanno conseguenze. Le idee e le ideologie estreme hanno conseguenze estreme»: partendo da tale premessa Driessen dimostra che la concezione secondo cui le teorie e i valori ambientali debbano avere la precedenza sul valore della vita umana ha prodotto conseguenze devastanti nei paesi del terzo mondo, e che queste tragedie che colpiscono i paesi più poveri sono la diretta conseguenza dell'imperialismo ecologico promosso dai ricchi e ben finanziati ambientalisti del mondo industrializzato.rnQuando gli ambientalisti si dichiarano ""biocentristi"""" o sostenitori del """"valore intrinseco della natura"""", a prescindere da quanto essa possa essere utile all'uomo, occorre rendersi ben conto delle sconvolgenti conseguenze di tale discorso. L'idea del valore intrinseco della natura implica necessariamente il desiderio di distruggere l'uomo e le sue opere, in quanto perturbatrici di quest'ordine. - (Dall'Introduzione di Guglielmo Piombini)"" -
Il gatto in sacrestia. Origini e ragioni del declino della Chiesa cattolica nel mondo
Dopo il collasso del socialismo reale nell'Est europeo, molti temettero che la fine delle ideologie dure lasciasse un vuoto che solo le grandi religioni avrebbero potuto colmare. Fu un abbaglio. Non sarebbero state le religioni organizzate - e tanto meno quella cattolica - a rimpiazzare tali ideologie. Al contrario, dal Vaticano II a oggi il cattolicesimo ha subìto un progressivo declino, le cui cause vengono analizzate in questo libro.rnLa Chiesa - osserva Pérez de Antón - è oggi un'istituzione arcaica, condannata a essere solo una controcultura. Tormentata da scandali e con un numero di praticanti sempre in calo, essa dispensa dai suoi pulpiti una fede fredda e impartisce una dottrina sociale costellata di ammonimenti spesso equivoci sui grandi temi dell'economia, e una precettistica retriva su divorzio, controllo delle nascite, eutanasia, morale sessuale. -
Il giudice sovrano. Coercing virtue
Il ""giudice legislatore"""" è una realtà a cui i cittadini delle moderne democrazie sembrano essersi assuefatti. L'affermazione del diritto pretorio − ovvero quello confezionato dalla magistratura − e la giustizia costituzionale che sempre più interviene a interpretare """"creativamente"""" le leggi hanno contribuito a un progressivo trasferimento di potere dai parlamenti ai giudici. Robert Bork denuncia i rischi che lo Stato di diritto corre per la traslazione dell'autorità legislativa verso organismi non eletti dal popolo, dunque non rappresentativi e politicamente irresponsabili, oltre che non sottoposti a controlli istituzionali. In particolare, dall'indagine dell'Autore sulle Corti supreme statunitense, canadese e israeliana, e sulle Corti internazionali europee, emerge evidentissima la incontenibile attività creativa del diritto da parte di una casta giudiziaria che assume i connotati del dispotismo."" -
Orazioni di un miscredente
Il drammatico rinnovarsi, in questa fase storica, dello scontro fra civiltà per cause economiche e politiche viene esasperato da lotte di religione e odio teologico. Sarebbe dunque di grande utilità sradicare dalla mente dell'uomo ogni superstizione religiosa, qualunque essa sia.rnrnRobert G. Ingersoll fece di questo obiettivo il suo costante impegno etico-politico e la ragione della propria vita. In ""Orazioni di un miscredente"""" sono raccolti alcuni tra i suoi più significativi discorsi pronunciati fra il 1872 e il 1899. In essi, rifacendosi al solido percorso storico-filosofico della lunga tradizione anti-teista che muove da Epicuro, analizza la infondatezza di ogni credenza religiosa e le follie contenute nei Testi sacri, denunciando l'influenza nefasta che religioni e Chiese hanno esercitato sulla storia dell'umanità, e contro la pace."" -
L' importanza di essere un libro
I libri sono lì, accanto a noi: letti, poco letti, o esposti per semplice vezzo. E noi li guardiamo, li tocchiamo... ed ecco allora che i libri non sono ""essenze"""" ma """"enti visibili"""", soggetti in carne ed ossa, capaci addirittura di spiarci, di guardarci a loro volta. Essi hanno una vita propria, sono capaci di parlare con noi e fra loro... In questa sua moderna e attuale """"Difesa del libro""""... Mauro Giancaspro adotta la forma del paradosso, una tentazione comica che sfocia nel """"bibliodramma semiserio"""": un dialogo serrato tra (e sui) libri. Sullo sfondo, come personaggi muti, un impianto stereofonico da far invidia alle afasiche scenografie di Beckett e... una amara solitudine. - (Dall'Introduzione di Guido Garufi)"" -
Echi. Sedici incisioni
«..È la nervatura dell'acquaforte, è l'esplorazione che Mainini vi compie di lastra in lastra, a stabilire l'opposizione di nero e di bianco in quell'armonioso digradare di sagome che accompagnano la sobria descrizione architettonica. Questa, complice il progressivo dolce attenuarsi della luce, si spoglia della tentazione di cercare il centro dell'acquaforte su cui concentrare la tensione trasmessa dalla tecnica, rapida e compatta nel consentire una precisa dosatura dei valori. Riassunti, abitualmente, in neri felpati, elaborati in tessiture orchestrate con un virtuosismo mai esibito e perciò carico di suggestione. Che altro non è se non la serenità dell'incisore fedele alle proprie convinzioni, incurante del dramma comune a tanti artisti del suo tempo, costantemente alla ricerca del nuovo, di un clima che scacci l'ombra transitoria dell'eclissi.» - (Da Mainini e il linguaggio dell'incisione di Giuseppe Appella) -
Giustizia facciale
In una immaginaria Inghilterra di un non molto lontano futuro, dopo le devastazioni prodotte dalla Terza guerra mondiale, si è instaurato un regime politico-sociale egualitario in cui ogni pulsione individualista viene condannata e repressa. Si è decretato che il popolo potrà vivere felice solo se si cancelleranno i connotati personali psicologici e fisici che caratterizzano i singoli individui. Ogni diversità individuale potrebbe infatti generare moti di invidia nell'animo del prossimo, e questo vale anche per la bellezza del volto che alcune donne posseggono in misura superiore ad altre... Un mondo all'apparenza sereno dove le passioni civili, come anche quelle amorose, vengono sedate attraverso martellanti messaggi radio e per via farmacologica, affinché non turbino la quiete che un premuroso Dittatore vuole imporre ai suoi sudditi per il loro bene. Ma qualcuno riuscirà a smontare questo infernale congegno. -
Gli attaccabrighe
«Quando lessi Le vespe di Aristofane, non pensavo certo di doverne trarre Gli attaccabrighe. Confesso che mi divertirono molto e che vi rinvenni varie piacevolezze, tali da potermi indurre a metterne a parte i miei spettatori... Un giudice che salta dalla finestra, un cane incriminato e le lacrime dei suoi cuccioli mi parevano altrettanti accidenti degni della gravità di uno Scaramouche... [Alcuni miei amici] in parte incoraggiandomi, in parte mettendo loro stessi le mani in pasta... mi spinsero ad avviare una commedia, che non tardò molto ad esser finita... Di lì a poco la commedia fu messa in scena a Versailles. Non si fecero allora scrupolo di essersela goduta: e quanti avevano pensato di disonorarsi se avessero riso a Parigi si videro forse costretti a ridere a Versailles in nome del loro onore.» -
La lepre
Il protagonista di questo racconto era stato un uomo ricco. La sua vita viene sconvolta da un episodio in apparenza insignificante: un giorno, per strada, si vede guardato da uno sconosciuto. L'ossessione di quello sguardo e la ricerca di quegli occhi lo porteranno a lasciare la propria casa e a dilapidare la propria fortuna percorrendo oceani e continenti. Una affannosa caccia che sarà anche fuga da se stesso. Apparso nel 1922, ""La lepre"""" di Melchior Vischer, è un racconto allucinante e stregato che esercitò la sua micidiale forza di seduzione su Franz Kafka e su Hans Blumenberg i quali ne colsero il singolarissimo solco del sogno e dell'incubo."" -
Le vie dell'anima verso il Cristo. Esperienze del soprasensibile
In questo volume sono state riunite le due conferenze che mancavano in lingua italiana: La via dei vangeli - Il sentiero dell'esperienza interiore e La via dell'iniziazione, che Rudolf Steiner tenne rispettivamente il 16 e il 17 aprile 1912 a Stoccolma. -
Ritorno al presente. Percorso di Henriette Lannes. Allieva di G. I. Gurdjieff
"Siamo come un libro chiuso, che sembra chiuso per sempre, e che all'improvviso inizia ad aprirsi. Quando comincia ad aprirsi, l'uomo si vede dall'interno. Se potesse realizzare ciò che egli è potenzialmente, diventerebbe ciò che è fondamentalmente e troverebbe il suo vero posto come uomo"""". (Henriette Lannes) Henriette Lannes, allieva diretta di G.I. Gurdjieff, è stata da lui stesso incaricata della trasmissione del suo insegnamento a Lione e a Londra. Prima della pubblicazione di questo libro la voce della Signora Lannes era poco conosciuta, leggendaria ma inaccessibile. Come avvicinare il lavoro su di sé e la conoscenza di sé nelle situazioni concrete della vita quotidiana? Sono gli argomenti trattati in questo libro, che è anche una testimonianza di riconoscenza a Henriette Lannes per l'aiuto apportato a chi vuole perseguire un lavoro su di sé sincero, paziente e perseverante. Anche il suo impegno nella vita sociale è stato corrispondente al suo modo d'essere. Prima e durante la seconda guerra mondiale ha sostenuto, senza esitare e a rischio della propria vita, molte vittime dei regimi totalitari. È per questo che nel 1985 a Parigi le è stata conferita, alla memoria, la """"Médaille des Justes""""." -
Erasmo da Narni, Gattamelata, e Donatello. Storia di una statua equestre. Con l'edizione dell'inventario dei beni di Giovanni Antonio Gattamelata (1476)
Nel volume è ricostruita la storia di Erasmo da Narni, detto Gattamelata (1370-1447) titolare del celeberrimo monumento equestre innalzato da Donatello nella piazza del Santo a Padova. Erasmo da Narni, di cui da tempo è nota la vicenda quale capitano generale dell'esercito della Serenissima, fu al centro di una rete di relazioni familiari e amicali che coinvolsero nomi illustri dell'Umanesimo veneto e insieme uomo legato ai poteri veneziano e fiorentino. Della casa padovana dove abitò Gattamelata furono frequentatori docenti universitari, francescani del Santo, nobili veneziani. Questa cerchia di frequentazioni, e insieme i forti legami familiari della cerchia dei Gattamelata con i Lion padovani, rendono ragione dell'arrivo di Donatello a Padova, incaricato di eseguire il monumento. La rilettura dei documenti, anche in relazione con l'esecuzione contemporanea dell'altare maggiore nella basilica del Santo, ha permesso di evidenziare talune dinamiche chiarendone alcuni aspetti e rilevando la problematicità di altri. Il testo contiene il documento con l'inventario dei beni del condottiero padovano stilato nel 1467, pubblicato per la prima volta.